SICILIA Iniziative 2010
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COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Le azioni sul territorio
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SICILIA Iniziative 2010
A TUTTI I PRECARI DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO
Il 5 gennaio alle ore 18.00 ci sarà un incontro con l'Avv. Impiduglia c/o il CNA di Raffadali sopra Tutto schiuma al I° piano.
1)L'incontro è di tipo operativo, si dovrà parlare con l'avv. sulla norma europea (norma esistente in Italia e disattesa per il pubblico impiego)riguardante l'assunzione a tempo indeterminato dopo 2-3 contratti a tempo determinato.
2) Scatti di anzianita: ai colleghi precari di religione vengono puntualmente caricati, a noi no. Già qualche tribunale ha dato ragione ai precari, rimborsando gli ultimi 5 anni e adeguando lo stipendio in base all'anzianità di servizio.Si prega di darne la massima diffusione, contattando tutti i colleghi che possano essere interessati a partecipare......Più si è meglio è. Grazie
Il 5 gennaio alle ore 18.00 ci sarà un incontro con l'Avv. Impiduglia c/o il CNA di Raffadali sopra Tutto schiuma al I° piano.
1)L'incontro è di tipo operativo, si dovrà parlare con l'avv. sulla norma europea (norma esistente in Italia e disattesa per il pubblico impiego)riguardante l'assunzione a tempo indeterminato dopo 2-3 contratti a tempo determinato.
2) Scatti di anzianita: ai colleghi precari di religione vengono puntualmente caricati, a noi no. Già qualche tribunale ha dato ragione ai precari, rimborsando gli ultimi 5 anni e adeguando lo stipendio in base all'anzianità di servizio.Si prega di darne la massima diffusione, contattando tutti i colleghi che possano essere interessati a partecipare......Più si è meglio è. Grazie
Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Vi anticipo che subito dopo le vacanze,presumo la settimana successiva,ci riuniremo in assemblea per presentare una bozza di documento-piattaforma al quale ad oggi stiamo lavorando.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Vi comunico ufficialmente che il CPS di Palermo si riunirà in un'assemblea aperta a tutti venerdì giorno
15 Gennaio alle ore 15,30 presso i locali del Circolo Didattico A.Gabelli
Via Eugenio L'Emiro,30
con il seguente ordine del giorno:
1-Presentazione Bozza-documento-piattaforma del personale della scuola (docenti e ATA)
2-Proposte forme di mobilitazione.
verranno invitati a partecipare:
-OOSS
-rappresentanti Politici
_________________
15 Gennaio alle ore 15,30 presso i locali del Circolo Didattico A.Gabelli
Via Eugenio L'Emiro,30
con il seguente ordine del giorno:
1-Presentazione Bozza-documento-piattaforma del personale della scuola (docenti e ATA)
2-Proposte forme di mobilitazione.
verranno invitati a partecipare:
-OOSS
-rappresentanti Politici
_________________
mariapia- Coordinatore
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Manifesto de Movimento Scuola Sicilia
Come deliberato nell'ambito dell'assemblea regionale che si è tenuta a Catania il 21 dicembre scorso, si è proceduto alla stesura del manifesto del Movimento Scuola Sicilia. Invitiamo i colleghi di tutta Italia a commentarlo e i colleghi siciliani a proporre eventuali integrazioni.
Noi lavoratori precari della scuola siciliani a seguito dei forti tagli applicati alla nostra regione e a tutte le realtà scolastiche italiane, abbiamo visto cancellati anni e anni di lavoro e competenze acquisite sul campo e subito la conseguente umiliazione del licenziamento dopo aver coscienziosamente contribuito al funzionamento del sistema di istruzione pubblica. La realizzazione di un movimento organizzato su base regionale nasce dall’esigenza di difendere il legittimo DIRITTO AL LAVORO e la qualità della scuola pubblica. La nostra non è solo una battaglia per il diritto al lavoro, ma è anche, e soprattutto, una battaglia culturale a difesa della scuola pubblica intesa come diritto per tutti, strumento di promozione culturale e sociale e luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Intendiamo pertanto contrastare con la nostra azione il progetto di “controriforma” della scuola pubblica all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, che mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica e annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica. Affermiamo con forza che questa non è una riforma: le riforme determinano processi positivi di avanzamento democratico; quello del governo è invece un progetto di vera e propria distruzione della scuola pubblica - malamente camuffato da operazione di risanamento del bilancio statale - che sarà portato avanti e realizzato attraverso interventi che non hanno alcun carattere progressivo, non rinnovano e non migliorano il percorso formativo degli studenti. Al contrario le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, che non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo elementi di conflittualità interetnica. Sbandierati come “riqualificazione” del sistema scolastico, i tagli della legge 133/08 e tutti i provvedimenti con cui sono stati attuati non risolvono le contraddizioni che di certo sono presenti oggi nel
sistema scolastico, ma si iscrivono in un processo di destrutturazione della scuola pubblica, che vuole impoverirla, dequalificarla nel confronto con la scuola privata e svuotarla dei suoi fondamenti democratici. Non possiamo più delegare ad altri il futuro della nostra scuola ed è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare un lavoro profondo, lungo e faticoso. Perché se questo modo di concepire l’istruzione
avrà la meglio, noi, quella parte di noi, che crede in una scuola diversa, sarà definitivamente sconfitta. Denunciamo perciò non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, con il
drastico ridimensionamento del corpo docente e del personale ATA, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo scuola, l’accorpamento delle classi di concorso, l’istituzione del maestro unico, il taglio degli insegnanti di sostegno, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicanasul tessuto sociale ed in particolare su quello delle regioni già duramente provate del meridione. Reclamiamo la nostra dignità negata ed esprimiamo il nostro dissenso ai contratti di disponibilità
che anziché ridarci il nostro posto di lavoro offrono ad una ristrettissima fascia di lavoratori, poco più del 10% del totale, mansioni vaghe ed ultraflessibili in cambio di sottostipendi, aprendo così la strada a forme di lavoro parasubordinato anche all'interno della scuola pubblica.
Quattro mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale (l'unica veramente pubblica). Siamo oggi più che mai convinti che l'unico strumento rimasto nelle mani dei lavoratori della scuola contro l'arrogante sordità del governo siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come il blocco degli scrutini e della didattica. Azioni del genere richiedono il sostegno politico e tecnico dei sindacati, perciò riteniamo ormai indispensabile, partendo dalla nostra autonomia come movimento, proporre un'alleanza organica a quei sindacati, CGIL e Sindacati di base, che in questi mesi hanno scelto, ognuno secondo le prprie logiche sindacali, di contrastare le politiche scolastiche del governo. Siamo tuttavia consapevoli che da solo un semplice accordo tra organizzazioni di categoria non può risolvere nulla; pertanto riteniamo indispensabile che i lavoratori della scuola partecipino alla costruzione di una piattaforma che, unificando tutte le lotte dei lavoratori precari e stabili (anch'essi ormai purtroppo sempre più precari a causa della crisi del sistema economico!) in un unico progetto di difesa dei diritti sociali, contribuisca a ricostruire la consapevolezza della comune appartenenza al mondo del lavoro sotto attacco.
La nostra lotta non si fermerà finché non otterremo:
BOZZA 1
Manifesto del Movimento Scuola Sicilia
Manifesto del Movimento Scuola Sicilia
Noi lavoratori precari della scuola siciliani a seguito dei forti tagli applicati alla nostra regione e a tutte le realtà scolastiche italiane, abbiamo visto cancellati anni e anni di lavoro e competenze acquisite sul campo e subito la conseguente umiliazione del licenziamento dopo aver coscienziosamente contribuito al funzionamento del sistema di istruzione pubblica. La realizzazione di un movimento organizzato su base regionale nasce dall’esigenza di difendere il legittimo DIRITTO AL LAVORO e la qualità della scuola pubblica. La nostra non è solo una battaglia per il diritto al lavoro, ma è anche, e soprattutto, una battaglia culturale a difesa della scuola pubblica intesa come diritto per tutti, strumento di promozione culturale e sociale e luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Intendiamo pertanto contrastare con la nostra azione il progetto di “controriforma” della scuola pubblica all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, che mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica e annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica. Affermiamo con forza che questa non è una riforma: le riforme determinano processi positivi di avanzamento democratico; quello del governo è invece un progetto di vera e propria distruzione della scuola pubblica - malamente camuffato da operazione di risanamento del bilancio statale - che sarà portato avanti e realizzato attraverso interventi che non hanno alcun carattere progressivo, non rinnovano e non migliorano il percorso formativo degli studenti. Al contrario le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, che non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo elementi di conflittualità interetnica. Sbandierati come “riqualificazione” del sistema scolastico, i tagli della legge 133/08 e tutti i provvedimenti con cui sono stati attuati non risolvono le contraddizioni che di certo sono presenti oggi nel
sistema scolastico, ma si iscrivono in un processo di destrutturazione della scuola pubblica, che vuole impoverirla, dequalificarla nel confronto con la scuola privata e svuotarla dei suoi fondamenti democratici. Non possiamo più delegare ad altri il futuro della nostra scuola ed è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare un lavoro profondo, lungo e faticoso. Perché se questo modo di concepire l’istruzione
avrà la meglio, noi, quella parte di noi, che crede in una scuola diversa, sarà definitivamente sconfitta. Denunciamo perciò non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, con il
drastico ridimensionamento del corpo docente e del personale ATA, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo scuola, l’accorpamento delle classi di concorso, l’istituzione del maestro unico, il taglio degli insegnanti di sostegno, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicanasul tessuto sociale ed in particolare su quello delle regioni già duramente provate del meridione. Reclamiamo la nostra dignità negata ed esprimiamo il nostro dissenso ai contratti di disponibilità
che anziché ridarci il nostro posto di lavoro offrono ad una ristrettissima fascia di lavoratori, poco più del 10% del totale, mansioni vaghe ed ultraflessibili in cambio di sottostipendi, aprendo così la strada a forme di lavoro parasubordinato anche all'interno della scuola pubblica.
Quattro mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale (l'unica veramente pubblica). Siamo oggi più che mai convinti che l'unico strumento rimasto nelle mani dei lavoratori della scuola contro l'arrogante sordità del governo siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come il blocco degli scrutini e della didattica. Azioni del genere richiedono il sostegno politico e tecnico dei sindacati, perciò riteniamo ormai indispensabile, partendo dalla nostra autonomia come movimento, proporre un'alleanza organica a quei sindacati, CGIL e Sindacati di base, che in questi mesi hanno scelto, ognuno secondo le prprie logiche sindacali, di contrastare le politiche scolastiche del governo. Siamo tuttavia consapevoli che da solo un semplice accordo tra organizzazioni di categoria non può risolvere nulla; pertanto riteniamo indispensabile che i lavoratori della scuola partecipino alla costruzione di una piattaforma che, unificando tutte le lotte dei lavoratori precari e stabili (anch'essi ormai purtroppo sempre più precari a causa della crisi del sistema economico!) in un unico progetto di difesa dei diritti sociali, contribuisca a ricostruire la consapevolezza della comune appartenenza al mondo del lavoro sotto attacco.
La nostra lotta non si fermerà finché non otterremo:
- L'immediato ritiro di tutti i provvedimenti in materia di istruzione e ricerca portati avanti dal governo, compresi il decreto cosiddetto “salvaprecari” e la recente controriforma del sistema universitario.
- L'abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni due alunni diversamente abili.
- L'immediato ritiro del “Piano Leanza” per l'impiego parasubordinato dei lavoratori della scuola licenziati.
- L'immediata utilizzazione di tutti i lavoratori della scuola inseriti nelle graduatorie su tutti i posti disponibili.
- L'istituzione di un piano triennale finalizzato alla progressiva immissione in ruolo di tutti lavoratori della scuola.
- La realizzazione di un piano di edilizia scolastica che affronti la difficile situazione in cui sono costretti ad operare quotidianamente docenti e studenti.
- Le dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini.
Ultima modifica di Alessandro Piccolo il Sab Gen 09, 2010 6:52 pm - modificato 1 volta.
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Re: SICILIA Iniziative 2010
L'assemblea del CPS Catania, propone le modifiche al testo del Manifesto del Movimento Scuola Sicilia pubblicato stamattina che si trovano di seguito evidenziate e inoltre di integrare il testo con un appello rivolto anche ai movimenti studenteschi.
Proponiamo inoltre di fissare a martedì 12 il termine ultimo per la discussione e la proposta di modifiche al manifesto, cosicchè i colleghi del CPS di Palermo potranno trovare appoggio anche in un documento regionale, nella stesura del loro documento locale la cui presentazione è prevista per sabato 15. Qualora questa nostra proposta dovesse essere accolta, invitiamo tutti i colleghi siciliani a partecipare alla discussione sul testo entro martedi in modo che da mercoledì il movimento siciliano possa avere il suo manifesto condiviso.
Quattro mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale (l'unica veramente pubblica). Siamo oggi più che mai convinti che uno dei pochi strumenti rimasti nelle mani dei lavoratori della scuola contro l'arrogante sordità del governo sia l'azione di boicottaggio della burocrazia scolastica, come il blocco degli scrutini e della didattica. Azioni del genere richiedono il sostegno politico e tecnico dei sindacati, perciò riteniamo ormai indispensabile, partendo dalla nostra autonomia come movimento, proporre un'alleanza organica a quei sindacati, CGIL e Sindacati di base, che in questi mesi hanno scelto, ognuno secondo le proprie logiche sindacali, di contrastare le politiche scolastiche del governo. Siamo tuttavia consapevoli che da solo un semplice accordo tra organizzazioni di categoria non può risolvere nulla; pertanto riteniamo indispensabile che i lavoratori della scuola partecipino alla costruzione di una piattaforma che, unificando tutte le lotte dei lavoratori precari e stabili (anch'essi ormai purtroppo sempre più precari a causa della crisi del sistema economico!) in un unico progetto di difesa dei diritti sociali, contribuisca a ricostruire la consapevolezza della comune appartenenza al mondo del lavoro sotto attacco.
La nostra lotta non si fermerà finché non otterremo:
Proponiamo inoltre di fissare a martedì 12 il termine ultimo per la discussione e la proposta di modifiche al manifesto, cosicchè i colleghi del CPS di Palermo potranno trovare appoggio anche in un documento regionale, nella stesura del loro documento locale la cui presentazione è prevista per sabato 15. Qualora questa nostra proposta dovesse essere accolta, invitiamo tutti i colleghi siciliani a partecipare alla discussione sul testo entro martedi in modo che da mercoledì il movimento siciliano possa avere il suo manifesto condiviso.
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Noi lavoratori precari della scuola siciliani a seguito dei forti tagli applicati alla nostra regione e a tutte le realtà scolastiche italiane, abbiamo visto cancellati anni e anni di lavoro e competenze acquisite sul campo e subito la conseguente umiliazione del licenziamento dopo aver coscienziosamente contribuito al funzionamento del sistema di istruzione pubblica. La realizzazione di un movimento organizzato su base regionale nasce dall’esigenza di difendere il legittimo diritoto al lavoro e la qualità della scuola pubblica. La nostra non è solo una battaglia per il diritto al lavoro, ma è anche, e soprattutto, una battaglia culturale a difesa della scuola pubblica intesa come diritto per tutti, strumento di promozione culturale e sociale e luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Intendiamo pertanto contrastare con la nostra azione il progetto di “controriforma” della scuola pubblica all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, che mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica e annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica. Affermiamo con forza che questa non è una riforma: le riforme determinano processi positivi di avanzamento democratico; quello del governo è invece un progetto di vera e propria distruzione della scuola pubblica - malamente camuffato da operazione di risanamento del bilancio statale - che sarà portato avanti e realizzato attraverso interventi che non hanno alcun carattere progressivo, non rinnovano e non migliorano il percorso formativo degli studenti. Al contrario le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, che non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo elementi di conflittualità interetnica. Sbandierati come “riqualificazione” del sistema scolastico, i tagli della legge 133/08 e tutti i provvedimenti con cui sono stati attuati non risolvono le contraddizioni che di certo sono presenti oggi nel sistema scolastico, ma si iscrivono in un processo di destrutturazione della scuola pubblica, che vuole impoverirla, dequalificarla nel confronto con la scuola privata e svuotarla dei suoi fondamenti democratici. Non possiamo più delegare ad altri il futuro della nostra scuola ed è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare un lavoro profondo, lungo e faticoso. Perché se questo modo di concepire l’istruzione avrà la meglio, noi, quella parte di noi, che crede in una scuola diversa, sarà definitivamente sconfitta. Denunciamo perciò non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, con il drastico ridimensionamento del corpo docente e del personale ATA, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo scuola, l’accorpamento delle classi di concorso, l’istituzione del maestro unico, il taglio degli insegnanti di sostegno, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massadell'Italia repubblicana sul tessuto sociale ed in particolare su quello delle regioni già duramente provate del meridione. Reclamiamo la nostra dignità negata e ribadiamo il nostro dissenso ai contratti di disponibilità che anziché ridarci il nostro posto di lavoro offrono ad una ristrettissima fascia di lavoratori, poco più del 10% del totale, mansioni vaghe ed ultraflessibili in cambio di sottostipendi, aprendo così la strada a forme di lavoro parasubordinato anche all'interno della scuola pubblica.Quattro mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale (l'unica veramente pubblica). Siamo oggi più che mai convinti che uno dei pochi strumenti rimasti nelle mani dei lavoratori della scuola contro l'arrogante sordità del governo sia l'azione di boicottaggio della burocrazia scolastica, come il blocco degli scrutini e della didattica. Azioni del genere richiedono il sostegno politico e tecnico dei sindacati, perciò riteniamo ormai indispensabile, partendo dalla nostra autonomia come movimento, proporre un'alleanza organica a quei sindacati, CGIL e Sindacati di base, che in questi mesi hanno scelto, ognuno secondo le proprie logiche sindacali, di contrastare le politiche scolastiche del governo. Siamo tuttavia consapevoli che da solo un semplice accordo tra organizzazioni di categoria non può risolvere nulla; pertanto riteniamo indispensabile che i lavoratori della scuola partecipino alla costruzione di una piattaforma che, unificando tutte le lotte dei lavoratori precari e stabili (anch'essi ormai purtroppo sempre più precari a causa della crisi del sistema economico!) in un unico progetto di difesa dei diritti sociali, contribuisca a ricostruire la consapevolezza della comune appartenenza al mondo del lavoro sotto attacco.
La nostra lotta non si fermerà finché non otterremo:
- L'immediato ritiro di tutti i provvedimenti in materia di istruzione e ricerca portati avanti dal governo, compresi il decreto cosiddetto “salvaprecari” e la recente controriforma del sistema universitario.
- L'abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni due alunni diversamente abili su base provinciale e ripristino delle deroghe per l’assegnazione di ore aggiuntive per casi di disabilità gravi (Legge 224/04).
- L'immediato ritiro del “Piano Leanza” per l'impiego parasubordinato dei lavoratori della scuola licenziati.
- L'immediata utilizzazione di tutti i lavoratori della scuola inseriti nelle graduatorie su tutti i posti disponibili.
- L'istituzione di un piano triennale finalizzato alla progressiva immissione in ruolo di tutti lavoratori della scuola.
- La realizzazione di un piano di edilizia scolastica che affronti la difficile situazione in cui sono costretti ad operare quotidianamente docenti e studenti.
- Le dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini.
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Re: SICILIA Iniziative 2010
I "Precari della scuola in lotta" e Palermo 2013 riuniti in assemblea propongono le seguenti modifiche:
Eliminare la parola precari e scrivere "noi lavoratori della scuola siciliani" per allargare i consensi
Aggiungere un punto
8) l'obbligo da parte delle scuole paritarie,in quanto fruitrici dei finaziamenti statali, di assumere utilizzando le Graduatorie ad esaurimento!
Eliminare la parola precari e scrivere "noi lavoratori della scuola siciliani" per allargare i consensi
Aggiungere un punto
8) l'obbligo da parte delle scuole paritarie,in quanto fruitrici dei finaziamenti statali, di assumere utilizzando le Graduatorie ad esaurimento!
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Ricordo che in merito a questo punto sulle scuole private che usufruiscono delle sovvenzioini statali,a Palermo in piazza ci fu un gran litigio.
Si contestava che non si può da un lato dire che si difende la scuola statale e contemporaneamente chiedere di essere assunti dalle private!
Per carità,io poi sono anche d'accordo,però è una cosa che potrebbe prestarsi a ..................
Inoltre,mi domando,come si può essere "certi" che poi ti pagano lo stipendio?
Penso che siamo tutti consapevoli che tanti colleghi per il punteggio fanno finta di riceverlo!
A questo punto si dovrebbe chiedere che si venga pagati dal Ministero del Tesoro come avviene per le scuole statali.
Si contestava che non si può da un lato dire che si difende la scuola statale e contemporaneamente chiedere di essere assunti dalle private!
Per carità,io poi sono anche d'accordo,però è una cosa che potrebbe prestarsi a ..................
Inoltre,mi domando,come si può essere "certi" che poi ti pagano lo stipendio?
Penso che siamo tutti consapevoli che tanti colleghi per il punteggio fanno finta di riceverlo!
A questo punto si dovrebbe chiedere che si venga pagati dal Ministero del Tesoro come avviene per le scuole statali.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:Ricordo che in merito a questo punto sulle scuole private che usufruiscono delle sovvenzioini statali,a Palermo in piazza ci fu un gran litigio.
Si contestava che non si può da un lato dire che si difende la scuola statale e contemporaneamente chiedere di essere assunti dalle private!
Per carità,io poi sono anche d'accordo,però è una cosa che potrebbe prestarsi a ..................
Inoltre,mi domando,come si può essere "certi" che poi ti pagano lo stipendio?
Penso che siamo tutti consapevoli che tanti colleghi per il punteggio fanno finta di riceverlo!
A questo punto si dovrebbe chiedere che si venga pagati dal Ministero del Tesoro come avviene per le scuole statali.
Capisco quello che dici sulle graduatorie; non saprei, vediamo cosa ne pensano gli altri.
Sugli stipendi dal Tesoro penso che se gli togli anche l'onere (effettivamente quasi sempre solo sulla carta!) di pagare gli stipendi, che se ne fanno dei finaziamenti statali?! A questo punto tagliamo la testa al toro: proponiamo il ritiro del finanziamento statale alle private (magari!).
Sugli stipendi dal Tesoro penso che se gli togli anche l'onere (effettivamente quasi sempre solo sulla carta!) di pagare gli stipendi, che se ne fanno dei finaziamenti statali?! A questo punto tagliamo la testa al toro: proponiamo il ritiro del finanziamento statale alle private (magari!).
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Martedì 12 gennaio alle 16,30 si terrà un incontro pubblico organizzato dal CPS Catania, nei locali dell'Ufficio Scolastico Provinciale di via Coviello 15, per illustrare gli aspetti controversi del decreto "salvaprecrari" (in vista della scadenza del 14 gennaio per la presentazione delle domande di inclusione da parte di chi ha maturato 180 gg di servizio nel 2008/2009).
Interverrano Teresa Modafferi (COBAS scuola) e Pina Palella (FLC-CGIL).
Interverrano Teresa Modafferi (COBAS scuola) e Pina Palella (FLC-CGIL).
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Era una proposta,se non trova consensi la possiamo togliere ed inserire solo il taglio dei finanziamenti alle scuole statali!
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Ma su questo manifesto enna,trapani,agrigento,messina,siracusa non si esprimono?
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
luigidelprete ha scritto:Era una proposta,se non trova consensi la possiamo togliere ed inserire solo il taglio dei finanziamenti alle scuole statali!
personalmente non la trovo una cattiva proposta,forse bisognerebbe solo formularla meglio.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:luigidelprete ha scritto:Era una proposta,se non trova consensi la possiamo togliere ed inserire solo il taglio dei finanziamenti alle scuole statali!
personalmente non la trovo una cattiva proposta,forse bisognerebbe solo formularla meglio.
Forse però il taglio ai finanzaimenti statali è più in linea con lo spirito complessivo del manifesto in cui si definisce la scuola statale «l'unica veramente pubblica».
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Scusate i due post consecutivi, ma vorrei pubblicare una seconda bozza, per facilitare la lettura, che contiene i suggerimenti arrivati dalle assemblee di Catania e Palermo.
Ancora da chiarire il punto 7.
Ancora da chiarire il punto 7.
BOZZA 2
Manifesto del Movimento Scuola Sicilia
Manifesto del Movimento Scuola Sicilia
Noi lavoratori della scuola siciliani a seguito dei forti tagli applicati alla nostra regione e a tutte le realtà scolastiche italiane, abbiamo visto cancellati anni e anni di lavoro e competenze acquisite sul campo e subito la conseguente umiliazione del licenziamento dopo aver coscienziosamente contribuito al funzionamento del sistema di istruzione pubblica. La realizzazione di un movimento organizzato su base regionale nasce dall’esigenza di difendere il legittimo diritto al lavoro e la qualità della scuola pubblica. La nostra non è solo una battaglia per il diritto al lavoro, ma è anche, e soprattutto, una battaglia culturale a difesa della scuola pubblica intesa come diritto per tutti, strumento di promozione culturale e sociale e luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Intendiamo pertanto contrastare con la nostra azione il progetto di “controriforma” della scuola pubblica all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, che mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica e annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica. Affermiamo con forza che questa non è una riforma: le riforme determinano processi positivi di avanzamento democratico; quello del governo è invece un progetto di vera e propria distruzione della scuola pubblica - malamente camuffato da operazione di risanamento del bilancio statale - che sarà portato avanti e realizzato attraverso interventi che non hanno alcun carattere progressivo, non rinnovano e non migliorano il percorso formativo degli studenti. Al contrario le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, che non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo elementi di conflittualità interetnica. Sbandierati come “riqualificazione” del sistema scolastico, i tagli della legge 133/08 e tutti i provvedimenti con cui sono stati attuati non risolvono le contraddizioni che di certo sono presenti oggi nel sistema scolastico, ma si iscrivono in un processo di destrutturazione della scuola pubblica, che vuole impoverirla, dequalificarla nel confronto con la scuola privata e svuotarla dei suoi fondamenti democratici. Non possiamo più delegare ad altri il futuro della nostra scuola ed è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare un lavoro profondo, lungo e faticoso. Perché se questo modo di concepire l’istruzione avrà la meglio, noi, quella parte di noi, che crede in una scuola diversa, sarà definitivamente sconfitta. Denunciamo perciò non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, con il drastico ridimensionamento del corpo docente e del personale ATA, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo scuola, l’accorpamento delle classi di concorso, l’istituzione del maestro unico, il taglio degli insegnanti di sostegno, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana sul tessuto sociale ed in particolare su quello delle regioni già duramente provate del meridione. Reclamiamo la nostra dignità negata e ribadiamo il nostro dissenso ai contratti di disponibilità che anziché ridarci il nostro posto di lavoro offrono ad una ristrettissima fascia di lavoratori, poco più del 10% del totale, mansioni vaghe ed ultraflessibili in cambio di sottostipendi, aprendo così la strada a forme di lavoro parasubordinato anche all'interno della scuola pubblica. Quattro mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale (l'unica veramente pubblica). Siamo oggi più che mai convinti che uno dei pochi strumenti rimasti nelle mani dei lavoratori della scuola contro l'arrogante sordità del governo siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come il blocco degli scrutini e della didattica. Azioni del genere richiedono l'appoggio degli studenti e il sostegno politico e tecnico dei sindacati, perciò riteniamo ormai indispensabile, partendo dalla nostra autonomia come movimento, proporre un'alleanza organica ai movimenti studenteschi e a quei sindacati, CGIL e Sindacati di base, che in questi mesi hanno scelto, ognuno secondo le proprie logiche sindacali, di contrastare le politiche scolastiche del governo. Siamo tuttavia consapevoli che da solo un semplice accordo tra organizzazioni di categoria non può risolvere nulla; pertanto riteniamo indispensabile che i lavoratori della scuola partecipino alla costruzione di una piattaforma che, unificando tutte le lotte dei lavoratori precari e stabili (anch'essi ormai purtroppo sempre più precari a causa della crisi del sistema economico!) in un unico progetto di difesa dei diritti sociali, contribuisca a ricostruire la consapevolezza della comune appartenenza al mondo del lavoro sotto attacco.
La nostra lotta non si fermerà finché non otterremo:
1) L'immediato ritiro di tutti i provvedimenti in materia di istruzione e ricerca portati avanti dal governo, compresi il decreto cosiddetto “salvaprecari” e la recente controriforma del sistema universitario.
2) L'abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni due alunni diversamente abili su base provinciale e ripristino delle deroghe per l’assegnazione di ore aggiuntive per casi di disabilità gravi (Legge 224/04).
3) L'immediato ritiro del “Piano Leanza” per l'impiego parasubordinato dei lavoratori della scuola licenziati.
4) L'immediata utilizzazione di tutti i lavoratori della scuola inseriti nelle graduatorie su tutti i posti disponibili.
5) L'istituzione di un piano triennale finalizzato alla progressiva immissione in ruolo di tutti lavoratori della scuola.
6) La realizzazione di un piano di edilizia scolastica che affronti la difficile situazione in cui sono costretti ad operare quotidianamente docenti e studenti.
7) L'obbligo da parte delle scuole paritarie, in quanto fruitrici dei finanziamenti statali, di assumere utilizzando le Graduatorie ad esaurimento.
8 Le dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini.
Gennaio 2010
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
(per me il punto 7 dovrebbe comprendere questi due aspetti....naturalmente èuna mia del tutto personale opinione.)
Obbligo da parte delle scuole paritarie di reclutare personale sia a tempo determinato che indeterminato utilizzando gli stessi criteri della scuola statale.
Obbligo delle scuola private di pagare gli stipendi tramite il ministero del Tesoro(se la vedono loro come fare!)
Obbligo da parte delle scuole paritarie di reclutare personale sia a tempo determinato che indeterminato utilizzando gli stessi criteri della scuola statale.
Obbligo delle scuola private di pagare gli stipendi tramite il ministero del Tesoro(se la vedono loro come fare!)
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Per mè il manifesto può andare bene, penso ci sia all'interno di tutto di più, ma come dice Maria Pia il punto 7mariapia ha scritto:(per me il punto 7 dovrebbe comprendere questi due aspetti....naturalmente èuna mia del tutto personale opinione.)
Obbligo da parte delle scuole paritarie di reclutare personale sia a tempo determinato che indeterminato utilizzando gli stessi criteri della scuola statale.
Obbligo delle scuola private di pagare gli stipendi tramite il ministero del Tesoro(se la vedono loro come fare!)
Obbligo da parte delle scuole paritarie di reclutare personale sia a
tempo determinato che indeterminato utilizzando le graduatorie
della scuola statale, per evitare gli inciuci e le raccomandazione di persone, per la quale gli stipendi servono solo per i week end, o per shopping, e di impiegate escort capito mi hai
Obbligo delle scuola private di pagare gli stipendi tramite il ministero del Tesoro(se la vedono loro come fare!)
albertotrapani- Novizio/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:(per me il punto 7 dovrebbe comprendere questi due aspetti....naturalmente èuna mia del tutto personale opinione.)
Obbligo da parte delle scuole paritarie di reclutare personale sia a tempo determinato che indeterminato utilizzando gli stessi criteri della scuola statale.
Obbligo delle scuola private di pagare gli stipendi tramite il ministero del Tesoro(se la vedono loro come fare!)
Ma non pensate che sarebbe un ulteriore ingiustificato regalo dello Stato alle scuole private?!?!
Se non ricordo male, qualche anno fa il pagamento degli stipendi da parte del Tesoro era la contropartita chiesta dalle scuole private in cambio dell'assunzione dalle graduatorie. Qualcuno ricorda qualcosa di simile?
A parte il dato storico, credo che la proposta di stipendi a carico del Tesoro sia contraria al principio della difesa della scuola statale.
Secondo me sarebbe più giusto pretendere che lo Stato non sovvenzioni le scuole private.
Se non ricordo male, qualche anno fa il pagamento degli stipendi da parte del Tesoro era la contropartita chiesta dalle scuole private in cambio dell'assunzione dalle graduatorie. Qualcuno ricorda qualcosa di simile?
A parte il dato storico, credo che la proposta di stipendi a carico del Tesoro sia contraria al principio della difesa della scuola statale.
Secondo me sarebbe più giusto pretendere che lo Stato non sovvenzioni le scuole private.
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
sarebbe giusto che le scuole private pagassero come si deve gli stipendi,senza sovvenzioni dallo stato (hanno già le rette)
Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Emma Giannì ha scritto:sarebbe giusto che le scuole private pagassero come si deve gli stipendi,senza sovvenzioni dallo stato (hanno già le rette)
in effetti sarebbe giusto così,purtroppo qua in Sicilia la fame di lavoro è proprio tanta!
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:Emma Giannì ha scritto:sarebbe giusto che le scuole private pagassero come si deve gli stipendi,senza sovvenzioni dallo stato (hanno già le rette)in effetti sarebbe giusto così,purtroppo qua in Sicilia la fame di lavoro è proprio tanta!Ma poi pensate che spesso anche le scuole pubbliche hanno difficoltà a pagare i supplenti presi dalle graduatorie d'istituto. A quanti di noi è già capitato di essere pagati in ritardo durante supplenze brevi, o di non vedersi rinnovare le supplenze perchè non potendo pagare il supplente, il preside convinceva il titolare a rientrare in servizio! E le scuole private dovrebbero vedersi sollevate dall'impegno di pagare i lavoratori?!?!
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
Provo a riassumere:
- l'assemblea dei Precari in lotta di Plermo ha proposto l'inserimento del punto 7 che nella bozza 2 è evidenziato in grassetto.
- Mariapia e Alberto propongono di integrarlo aggiungendo anche l'obbligo per il Tesoro di pagare gli stipendi dei lavoratori delle scuole private, che spesso non vengono pagati pur firmando la busta paga.
- Io ed Emma(chiedo conferma) riteniamo, pur capendo le ragioni della proposta di Mariapia, che il pagamento degli stipendi delle scuole private da parte del Tesoro sarebbe l'ennesimo ingiustificato regalo alle private che già godono dei finanziamenti pubblici e delle rette delle famiglie degli studenti.
Correggetemi se ho sbagliato qualcosa.
- l'assemblea dei Precari in lotta di Plermo ha proposto l'inserimento del punto 7 che nella bozza 2 è evidenziato in grassetto.
- Mariapia e Alberto propongono di integrarlo aggiungendo anche l'obbligo per il Tesoro di pagare gli stipendi dei lavoratori delle scuole private, che spesso non vengono pagati pur firmando la busta paga.
- Io ed Emma(chiedo conferma) riteniamo, pur capendo le ragioni della proposta di Mariapia, che il pagamento degli stipendi delle scuole private da parte del Tesoro sarebbe l'ennesimo ingiustificato regalo alle private che già godono dei finanziamenti pubblici e delle rette delle famiglie degli studenti.
Correggetemi se ho sbagliato qualcosa.
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
Il punto sette non credo sia necessario e urgente, al limite, richiederei, un maggior controllo da parte della GdF delle scuole private, del resto se non pagano, che cosa ci fai, con i punti che ti danno nelle graduatorie, quando anche quelli di ruolo saranno in difficoltà con questa nuova riforma.
lino61
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Avviso a chi è nelle graduatorie di circolo (Palermo)e non è inserito nelle liste prioritarie: Le scuole chiamano, dalle liste prioritarie, per le supplenze fino a 10 giorni, anche chi non ha inserito la preferenza (la famosa x), perchè dichiarano che nelle liste SIDI non risulta. Nelle liste pubblicate nel sito dell' USP invece le preferenze risultano,ma siccome l'USP non ha estrapolato le graduatorie fino a 10 giorni e le scuole non hanno fatto questo lavoro, loro chiamano tutti. Considerando che i colleghi che hanno dato la disponibilità per le supplenze brevi sono pochissimi (in un distretto di scuola primaria ne ho contato circa 10 su 150 circa) e che poi si dovrebbe nominare dalle graduatorie di di istituto, è evidente che ad essere penalizzati sono tutti i docenti che non rientrano nel salva- precari e che si vedono preclusa la possibilità di lavorare almeno con le supplenze brevi. Considerate infatti che le scuole chiamano per queste supplenze tutti quelli inseriti nella lista prioritaria. Faccio un appello a tutti voi, affinchè, Lunedì 11 Gennaio vi rivolgiate all'USP per risolvere questo problema. Io se sarò libera, sarò la prima ad andare. Chiedete che sia fatta una circolare esplicativa per le scuole, per risolvere questa situazione. Spargete la voce, è nell' interesse di tutti. Io personalmente e tanti colleghi come me, c'eravamo messi d'accordo a non mettere le x, anche per dare la possibilità ai colleghi non inseriti nel salva-precari di lavorare almeno con le supplenze fino a 10 giorni. Io sono inserita nella primaria, ma avendo anche l'abilitazione per l'infanzia, mi chiamano anche lì. Avete capito l'entità del danno che vi fanno????? _________________ Antonella |
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Re: SICILIA Iniziative 2010
questo punto 7 non mi sembra proprio così urgente.
Poi era una mia opinione,non ho espresso il pensiero per tutto il CPS.
Ne riparleremo in assemblea giorno 15 gennaio.
Tra l'altro presenteremo una bozza-documento abbastanza corposa.
Una volta tanto abbiamo scelto di presentare il documento prima ai colleghi siciliani e solo dopo rendere noto il contenuto a tutti.
Ogni volta che abbiamo avuto riunioni ed incontri con altri gruppi siamo stati sempre contestati per dare importanza innanzi tutto al forum(in realtà non era così),siccome stavolta vogliamo evitare discussioni sterili e riuscire a fare qualcosa che sia veramente "costruttivo",partiremo dall'assemblea.
Poi era una mia opinione,non ho espresso il pensiero per tutto il CPS.
Ne riparleremo in assemblea giorno 15 gennaio.
Tra l'altro presenteremo una bozza-documento abbastanza corposa.
Una volta tanto abbiamo scelto di presentare il documento prima ai colleghi siciliani e solo dopo rendere noto il contenuto a tutti.
Ogni volta che abbiamo avuto riunioni ed incontri con altri gruppi siamo stati sempre contestati per dare importanza innanzi tutto al forum(in realtà non era così),siccome stavolta vogliamo evitare discussioni sterili e riuscire a fare qualcosa che sia veramente "costruttivo",partiremo dall'assemblea.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Potremmo chiedere ai colleghi di Palermo che l'hanno proposto se sono disposti a ritirarlo.mariapia ha scritto:questo punto 7 non mi sembra proprio così urgente.
Poi era una mia opinione,non ho espresso il pensiero per tutto il CPS.
Ne riparleremo in assemblea giorno 15 gennaio.
Tra l'altro presenteremo una bozza-documento abbastanza corposa.
Una volta tanto abbiamo scelto di presentare il documento prima ai colleghi siciliani e solo dopo rendere noto il contenuto a tutti.
Ogni volta che abbiamo avuto riunioni ed incontri con altri gruppi siamo stati sempre contestati per dare importanza innanzi tutto al forum(in realtà non era così),siccome stavolta vogliamo evitare discussioni sterili e riuscire a fare qualcosa che sia veramente "costruttivo",partiremo dall'assemblea.
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Per quanto mi riguarda capovolgerei tutta la struttura del documento, inserendo da subito il problema del futuro dell'istruzione e lasciaindo tra le righe il fatto che tra le conseguenze ci sarebbe la perdita dei posti di lavoro.
Ovviamente non sono d'accordo sul puntare tutto sul blocco degli scrutini e tantomeno scrivere "alleanza organica con la cgil e sindacati di base".
Andando a cercare poi non trovo riscontri riguardo alla legge 224/04.
Ovviamente pubblico queste mie osservazioni più che altro per me stesso, potete quindi non considerarle e andare avanti.
Ovviamente non sono d'accordo sul puntare tutto sul blocco degli scrutini e tantomeno scrivere "alleanza organica con la cgil e sindacati di base".
Andando a cercare poi non trovo riscontri riguardo alla legge 224/04.
Ovviamente pubblico queste mie osservazioni più che altro per me stesso, potete quindi non considerarle e andare avanti.
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Quello che ho integrato io più che proposta era una Provocazione, perchè state pur certi senza il clientelismo Politico non esiste scuola privata, e le private non accetterebbero mai di prenderci a noi delle graduatorie della scuola sicuramente potrebbero fare pressione ai loro referenti politici per lasciare tutto come éAlessandro Piccolo ha scritto:Provo a riassumere:
- l'assemblea dei Precari in lotta di Plermo ha proposto l'inserimento del punto 7 che nella bozza 2 è evidenziato in grassetto.
- Mariapia e Alberto propongono di integrarlo aggiungendo anche l'obbligo per il Tesoro di pagare gli stipendi dei lavoratori delle scuole private, che spesso non vengono pagati pur firmando la busta paga.
- Io ed Emma(chiedo conferma) riteniamo, pur capendo le ragioni della proposta di Mariapia, che il pagamento degli stipendi delle scuole private da parte del Tesoro sarebbe l'ennesimo ingiustificato regalo alle private che già godono dei finanziamenti pubblici e delle rette delle famiglie degli studenti.
Correggetemi se ho sbagliato qualcosa.
albertotrapani- Novizio/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
il fatto è e rimane che le scuole private non dovrebbero affatto ricevere "fondi statali"
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:il fatto è e rimane che le scuole private non dovrebbero affatto ricevere "fondi statali"
Concordo al 100%.
E pensare che la Gelmini ieri ha detto che la scuola privata rappresenta l'eccellenza! ************ (mi sono autocensurato).
E pensare che la Gelmini ieri ha detto che la scuola privata rappresenta l'eccellenza! ************ (mi sono autocensurato).
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Propongo di modificare il punto 7 chiedendo semplicemente il ritiro del sovvenzionamento statale alle scuole private.
Se non ho capito male Mariapia vorrebbe aspettare la sua assemblea del 15 per chiudere la discussione sul manifesto.
Chiedo conferma.
Se non ho capito male Mariapia vorrebbe aspettare la sua assemblea del 15 per chiudere la discussione sul manifesto.
Chiedo conferma.
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Re: SICILIA Iniziative 2010
gen
11La FLC augura buon lavoro al neo assessore Prof. Centorrino e chiede un urgente incontro. E' solo da pochi giorni che si è insediato l'assessore che avrà la responsabilità del nuovo assessorato all'istruzione, formazione professionale e ricerca nato dal riassetto della macchina amministrativa regionale voluto dal Governo Lombardo. Un assessorato di vitale importanza per le politiche culturali e sociali quali fondamento della democrazia sostanziale e per politiche di sviluppo improntate alla qualità dei processi e dei prodotti. Il neo assessore dovrà subito affrontare alcune emergenze nei settori delle sue deleghe e programmare, attraverso un auspicabile confronto con il partenariato sociale ed economico, un'azione politica riformatrice di rilancio a partire dalla riforma del diritto allo studio, della formazione professionale, di una legge regionale sulla ricerca.
Per queste ragioni e per affrontare le emergenze nella scuola la FLC ha chiesto un incontro.
Conoscenza | 11/01/2010
11La FLC augura buon lavoro al neo assessore Prof. Centorrino e chiede un urgente incontro. E' solo da pochi giorni che si è insediato l'assessore che avrà la responsabilità del nuovo assessorato all'istruzione, formazione professionale e ricerca nato dal riassetto della macchina amministrativa regionale voluto dal Governo Lombardo. Un assessorato di vitale importanza per le politiche culturali e sociali quali fondamento della democrazia sostanziale e per politiche di sviluppo improntate alla qualità dei processi e dei prodotti. Il neo assessore dovrà subito affrontare alcune emergenze nei settori delle sue deleghe e programmare, attraverso un auspicabile confronto con il partenariato sociale ed economico, un'azione politica riformatrice di rilancio a partire dalla riforma del diritto allo studio, della formazione professionale, di una legge regionale sulla ricerca.
Per queste ragioni e per affrontare le emergenze nella scuola la FLC ha chiesto un incontro.
Conoscenza | 11/01/2010
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Ma è il forum dell'flc o del CPS questo?
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Giusto Antonio:azioni sul territorio si intende "Azioni del CPS" sul territorio
MariaPia cerca di adeguarti
MariaPia cerca di adeguarti
Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
veramente inserisco anche cose della CISL e di altri sindacati!
Lo faccio per diffondere le informazioni.
Non è certo pubblicità sindacale.
Comunque non lo farò più se è di fastidio a qualcuno!
Lo faccio per diffondere le informazioni.
Non è certo pubblicità sindacale.
Comunque non lo farò più se è di fastidio a qualcuno!
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:Vi comunico ufficialmente che il CPS di Palermo si riunirà in un'assemblea aperta a tutti venerdì giorno
15 Gennaio alle ore 15,30 presso i locali del Circolo Didattico A.Gabelli
Via Eugenio L'Emiro,30
con il seguente ordine del giorno:
1-Presentazione Bozza-documento-piattaforma del personale della scuola (docenti e ATA)
2-Proposte forme di mobilitazione.
verranno invitati a partecipare:
-OOSS
-rappresentanti Politici
_________________
ricordo a tutti questa assemblea.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
A mio parere idea di postare su questo forum comunicati di sindacati e partiti che riguardano la scuola è buona per consentire a tutti gli utenti di avere velocemente le informazioni.
Si potrebbe però creare una sezione apposita: Comunicati di partiti e sindacati.
Si potrebbe però creare una sezione apposita: Comunicati di partiti e sindacati.
didier- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
l'assemblea del CPS Palermo al Gabelli oggi è andata "benissimo". E' stata molto partecipata. C'erano quasi tutte le sigle sindacali:CGIL,CISL,COBAS,SNALS,SLAI-COBAS. Presto vedrete i video e sarà scritto il report. C'erano Ferrandelli e Alessandra Siragusa. Hanno partecipato ATA e PIP. Sono state proposte alcune integrazioni alla bozza della piattaforma presentata in assemblea. Appena sarà pronta la pubblicheremo sul forum. |
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
L'espressione "blocco degli scrutini" è stata sostituita con "sciopero degli scrutini", in modo da rendere evidente, qualora ce ne fosse bisogno, che la nostra proposta si inserisce in un quadro di legalità.
Nei prossimi giorni sarà acquisito come manifesto ufficiale del Movimento Scuola Sicilia e pubblicato.
Nei prossimi giorni sarà acquisito come manifesto ufficiale del Movimento Scuola Sicilia e pubblicato.
(Versione definitiva)
Manifesto del Movimento Scuola Sicilia
Noi lavoratori della scuola siciliani a seguito dei forti tagli applicati alla nostra regione e a tutte le realtà scolastiche italiane, abbiamo visto cancellati anni e anni di lavoro e competenze acquisite sul campo e subito la conseguente umiliazione del licenziamento dopo aver coscienziosamente contribuito al funzionamento del sistema di istruzione pubblica. La realizzazione di un movimento organizzato su base regionale nasce dall’esigenza di difendere il legittimo diritto al lavoro e la qualità della scuola pubblica. La nostra non è solo una battaglia per il diritto al lavoro, ma è anche, e soprattutto, una battaglia culturale a difesa della scuola pubblica intesa come diritto per tutti, strumento di promozione culturale e sociale e luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Intendiamo pertanto contrastare con la nostra azione il progetto di “controriforma” della scuola pubblica all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, che mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica e annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica. Affermiamo con forza che questa non è una riforma: le riforme determinano processi positivi di avanzamento democratico; quello del governo è invece un progetto di vera e propria distruzione della scuola pubblica - malamente camuffato da operazione di risanamento del bilancio statale - che sarà portato avanti e realizzato attraverso interventi che non hanno alcun carattere progressivo, non rinnovano e non migliorano il percorso formativo degli studenti. Al contrario le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, che non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo elementi di conflittualità interetnica. Sbandierati come “riqualificazione” del sistema scolastico, i tagli della legge 133/08 e tutti i provvedimenti con cui sono stati attuati non risolvono le contraddizioni che di certo sono presenti oggi nel sistema scolastico, ma si iscrivono in un processo di destrutturazione della scuola pubblica, che vuole impoverirla, dequalificarla nel confronto con la scuola privata e svuotarla dei suoi fondamenti democratici. Non possiamo più delegare ad altri il futuro della nostra scuola ed è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare un lavoro profondo, lungo e faticoso. Perché se questo modo di concepire l’istruzione avrà la meglio, noi, quella parte di noi, che crede in una scuola diversa, sarà definitivamente sconfitta. Denunciamo perciò non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, con il drastico ridimensionamento del corpo docente e del personale ATA, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo scuola, l’accorpamento delle classi di concorso, l’istituzione del maestro unico, il taglio degli insegnanti di sostegno, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana sul tessuto sociale ed in particolare su quello delle regioni già duramente provate del meridione. Reclamiamo la nostra dignità negata e ribadiamo il nostro dissenso ai contratti di disponibilità che anziché ridarci il nostro posto di lavoro offrono ad una ristrettissima fascia di lavoratori, poco più del 10% del totale, mansioni vaghe ed ultraflessibili in cambio di sottostipendi, aprendo così la strada a forme di lavoro parasubordinato anche all'interno della scuola pubblica. Quattro mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale (l'unica veramente pubblica). Siamo oggi più che mai convinti che uno dei pochi strumenti rimasti nelle mani dei lavoratori della scuola contro l'arrogante sordità del governo siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come lo sciopero degli scrutini e della didattica. Azioni del genere richiedono l'appoggio degli studenti e il sostegno politico e tecnico dei sindacati, perciò riteniamo ormai indispensabile, partendo dalla nostra autonomia come movimento, proporre un'alleanza organica ai movimenti studenteschi e a quei sindacati, CGIL e Sindacati di base, che in questi mesi hanno scelto, ognuno secondo le proprie logiche sindacali, di contrastare le politiche scolastiche del governo. Siamo tuttavia consapevoli che da solo un semplice accordo tra organizzazioni di categoria non può risolvere nulla; pertanto riteniamo indispensabile che i lavoratori della scuola partecipino alla costruzione di una piattaforma che, unificando tutte le lotte dei lavoratori precari e stabili (anch'essi ormai purtroppo sempre più precari a causa della crisi del sistema economico!) in un unico progetto di difesa dei diritti sociali, contribuisca a ricostruire la consapevolezza della comune appartenenza al mondo del lavoro sotto attacco.
La nostra lotta non si fermerà finché non otterremo:
1) L'immediato ritiro di tutti i provvedimenti in materia di istruzione e ricerca portati avanti dal governo, compresi il decreto cosiddetto “salvaprecari” e la recente controriforma del sistema universitario.
2) L'abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni due alunni diversamente abili su base provinciale e ripristino delle deroghe per l’assegnazione di ore aggiuntive per casi di disabilità gravi (Legge 224/04).
3) L'immediato ritiro del “Piano Leanza” per l'impiego parasubordinato dei lavoratori della scuola licenziati.
4) L'immediata utilizzazione di tutti i lavoratori della scuola inseriti nelle graduatorie su tutti i posti disponibili.
5) L'istituzione di un piano triennale finalizzato alla progressiva immissione in ruolo di tutti lavoratori della scuola.
6) La realizzazione di un piano di edilizia scolastica che affronti la difficile situazione in cui sono costretti ad operare quotidianamente docenti e studenti.
7) Il ritiro dei finanziamenti statali alle scuole private, che sottraggono importanti risorse all'istruzione pubblica.
8 Le dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini.
Gennaio 2010
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
dagli interventi su questo forum e su fb si evince che il documento è stato approvato da 4 comitati di tre province........
Sto Movimento Scuola Sicilia ha una crescita esponenziale
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didier- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
guarda che su fb ancora non c'è!!!ddr67 ha scritto:dagli interventi su questo forum e su fb si evince che il documento è stato approvato da 4 comitati di tre province........
Sto Movimento Scuola Sicilia ha una crescita esponenziale
Caro Didier avranno fatto le loro riunioni e noi che siamo fuori,come è giusto,non siamo stati invitati.Tu ci volevi andare?
Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Emma Giannì ha scritto:guarda che su fb ancora non c'è!!!ddr67 ha scritto:dagli interventi su questo forum e su fb si evince che il documento è stato approvato da 4 comitati di tre province........
Sto Movimento Scuola Sicilia ha una crescita esponenziale
Caro Didier avranno fatto le loro riunioni e noi che siamo fuori,come è giusto,non siamo stati invitati.Tu ci volevi andare?
Magari con una buona scorta armata
didier- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Report assemblea CPS Palermo del 15.01.2010
Presenti: CPS Palermo, Precari in lotta di Palermo, Palermo 2013, personale Ata, OO.SS., Cobas e SlaiCobas, politici, personale docente e ata di ruolo, presidi, pip.
Numero partecipanti: circa 200 persone.
L’assemblea è iniziata alle ore 16:10 dopo aver dato modo ai presenti di prendere visione della bozza della Piattaforma.
Un gruppo del personale ATA si riuniva in assemblea, discutendo la medesima Piattaforma, contemporaneamente, con un buon numero di aderenti, presso un’altra sede.
· Antonella Trupia, coordinatrice CPS Palermo nel dare il benvenuto ai presenti, ha sottolineato, in apertura, la necessità di essere sintetici negli interventi.
Ha informato circa l’assemblea nazionale di Napoli che si terrà il 31 c.m., invitando i presenti ad esprimersi in merito, sul forum nazionale.
· Maria Orlando, attivista del CPS Palermo, ha illustrato il contenuto della piattaforma in modo sintetico soffermandosi sui punti critici delle richieste e proposte per una scuola di qualità. Il documento viene fuori da uno studio delle diverse piattaforme circolate in questi due anni di mobilitazione contro lo smantellamento della scuola pubblica statale e l’eliminazione dei precari dal mondo del lavoro. Hanno contribuito alla stesura dello stesso, colleghi di Trapani e Palermo per il personale ATA, colleghi di Catania, Agrigento, Messina, Siracusa per il personale docente.
· Maria Pia Labita, coordinatrice CPS Palermo, affronta il problema del blocco degli scrutini.Evidenzia che, dalle riunioni dei membri appartenenti al CPS Palermo è emerso un certo scetticismo, sia per quanto riguarda il coinvolgimento dei colleghi di ruolo sia per la partecipazione dei colleghi precari, e, per il non tanto velato rischio che tale proposta possa provocare tensioni tra colleghi e tra corpo docente e famiglia.
Il CPS Palermo, pertanto, ritiene che sia più proficuo portare avanti iniziative costruttive improntate al dialogo, all’interno delle scuole, affinché diventino spazi vivi di confronto per svegliare le coscienze di tutti: genitori, studenti, docenti e Ata ed al contempo dare la giusta visibilità ai temi della scuola. Si propongono, inoltre, assemblee cittadine per il coinvolgimento della società civile.
A questo punto, si apre il dibattito che vede i precari partecipanti all’assemblea, intervenire per primi in merito alla bozza della Piattaforma.
Altadonna Salvatore docente precario e Direttore del Dipartimento Istruzione IDV-Palermo
contesta alcuni punti della bozza relativi alla richiesta della riduzione del tetto per le assegnazioni provvisorie del personale di ruolo. Sottolinea che il documento contiene solo delle richieste e che non ci sono proposte per una scuola di qualità (si rinuncia a ribattere in quanto si ritiene che il collega abbia letto solo la sintesi e non il “documento completo”). Richiede che si aggiunga che le scuole paritarie vengano obbligate ad attingere dalle graduatorie per il reclutamento del personale dato che usufruiscono di finanziamenti statali. Informa i presenti della “diffida” inoltrata ai dirigenti scolastici in merito al personale ATA. [/size]
Intervengono le OO.SS.
Si chiudono gli interventi e si passa alla votazione sui cambiamenti della Piattaforma proposta.
In chiusura Barbara Evola ci informa del convegno Cesp.
Maria Pia Labita informa sull’iniziativa della Fiaccolata di Milano in data 15 gennaio, contro la riforma della scuola secondaria di secondo grado, proponendo una analoga iniziativa a Palermo.
Alle ore 18:30 circa si chiude l’assemblea.
Si iniziano a raccogliere le firme per l’adesione alla Piattaforma
Contemporaneamente i colleghi del personale Ata presenti nell’altra assemblea approvano il documento e iniziano la raccolta delle firme.
Il report viene completato ed integrato dai video degli interventi.
inseriremo i video appena sarà possibile
e la Piattaforma appena l'avremo sistemata!
Presenti: CPS Palermo, Precari in lotta di Palermo, Palermo 2013, personale Ata, OO.SS., Cobas e SlaiCobas, politici, personale docente e ata di ruolo, presidi, pip.
Numero partecipanti: circa 200 persone.
L’assemblea è iniziata alle ore 16:10 dopo aver dato modo ai presenti di prendere visione della bozza della Piattaforma.
Un gruppo del personale ATA si riuniva in assemblea, discutendo la medesima Piattaforma, contemporaneamente, con un buon numero di aderenti, presso un’altra sede.
· Antonella Trupia, coordinatrice CPS Palermo nel dare il benvenuto ai presenti, ha sottolineato, in apertura, la necessità di essere sintetici negli interventi.
Ha informato circa l’assemblea nazionale di Napoli che si terrà il 31 c.m., invitando i presenti ad esprimersi in merito, sul forum nazionale.
· Maria Orlando, attivista del CPS Palermo, ha illustrato il contenuto della piattaforma in modo sintetico soffermandosi sui punti critici delle richieste e proposte per una scuola di qualità. Il documento viene fuori da uno studio delle diverse piattaforme circolate in questi due anni di mobilitazione contro lo smantellamento della scuola pubblica statale e l’eliminazione dei precari dal mondo del lavoro. Hanno contribuito alla stesura dello stesso, colleghi di Trapani e Palermo per il personale ATA, colleghi di Catania, Agrigento, Messina, Siracusa per il personale docente.
· Maria Pia Labita, coordinatrice CPS Palermo, affronta il problema del blocco degli scrutini.Evidenzia che, dalle riunioni dei membri appartenenti al CPS Palermo è emerso un certo scetticismo, sia per quanto riguarda il coinvolgimento dei colleghi di ruolo sia per la partecipazione dei colleghi precari, e, per il non tanto velato rischio che tale proposta possa provocare tensioni tra colleghi e tra corpo docente e famiglia.
Il CPS Palermo, pertanto, ritiene che sia più proficuo portare avanti iniziative costruttive improntate al dialogo, all’interno delle scuole, affinché diventino spazi vivi di confronto per svegliare le coscienze di tutti: genitori, studenti, docenti e Ata ed al contempo dare la giusta visibilità ai temi della scuola. Si propongono, inoltre, assemblee cittadine per il coinvolgimento della società civile.
A questo punto, si apre il dibattito che vede i precari partecipanti all’assemblea, intervenire per primi in merito alla bozza della Piattaforma.
Altadonna Salvatore docente precario e Direttore del Dipartimento Istruzione IDV-Palermo
contesta alcuni punti della bozza relativi alla richiesta della riduzione del tetto per le assegnazioni provvisorie del personale di ruolo. Sottolinea che il documento contiene solo delle richieste e che non ci sono proposte per una scuola di qualità (si rinuncia a ribattere in quanto si ritiene che il collega abbia letto solo la sintesi e non il “documento completo”). Richiede che si aggiunga che le scuole paritarie vengano obbligate ad attingere dalle graduatorie per il reclutamento del personale dato che usufruiscono di finanziamenti statali. Informa i presenti della “diffida” inoltrata ai dirigenti scolastici in merito al personale ATA. [/size]
- Calogero Fantauzzo, collaboratore scolastico precario, aderente al gruppo di Palermo 2013 interviene informando i presenti di essere stato ricevuto dal Presidente Lombardo per tre volte insieme ai colleghi che con lui hanno attuato lo sciopero della fame. Legge un documento “Lettera ai dirigenti” e conclude con l’augurio di un fronte unico di lotta.
- Pietro Di Grusa, collaboratore scolastico precario, rivolge un appello alle OO.SS. ed ai politici per un “vero” appoggio.
- Luigi Del Prete dei Precari in lotta di Palermo, parla del Manifesto del Movimento scuola siciliana indicandone l’anima del blocco degli scrutini. Fa appello al CPS Palermo per aderire e sottolinea che almeno si lasci decidere nelle assemblee dentro le scuole se aderire o meno.
- Giovanni Denaro, dei Cobas e Precari in lotta, contesta il documento per “forma” e “sostanza”. Sottolinea la pericolosità dell’avallare il salva precari chiedendone l’allargamento della platea, in quanto si accetterebbe qualcosa che già di per sé è incostituzionale. Aggiunge che il punto sulle proposte delle immissioni in ruolo è pericoloso e propone come criterio aver prestato servizio nella scuola statale per 36 mesi. Anche lui propone come sistema di lotta il blocco degli scrutini.
Intervengono le OO.SS.
- Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flcgil, condivide il contenuto della Piattaforma e dell’importanza degli argomenti legati alla scuola. Parla poi del Congresso della Flc Cgil dove si affronterà il “tema” del contesto storico-politico e la crisi della rappresentanza sociale. Si dice contro il blocco degli scrutini spiegando che tecnicamente non è idoneo perché gli scrutini avvengono nelle scuole in giorni diversi e che, inoltre, diventerebbe un’ imposizione nei riguardi dei colleghi non aderenti. Non è convincente l’idea “degli uni contro gli altri”, mentre è favorevole a un movimento ampio, di dibattito partendo da una piattaforma, discutendo con la politica e riprendendo un percorso sindacale condiviso, con assemblee cittadine che creino coscienza critica, promuovendo il dibattito pubblico e il fermento all’interno delle istituzioni scolastiche. Siaugura infine che vi sia unità sindacale.
- Gianni Di Pisa, segretario regionale dello Snals, definisce condivisibile il taglio politico del documento, aggiunge che occorre sollevare le coscienze, è fondamentale trovare strategie per uscire dall’isolamento. La scuola è un “bene” del Paese, ne rappresenta il futuro ed i politici devono sostenerla. Assistiamo ad un processo di corruzione della democrazia del Paese e la cittadinanza deve chiedere alla classe politica quali siano le sue posizioni. Non c’è più tempo per parlare ma bisogna anche “agire”. Tuttavia, esprime un deciso No riguardo al blocco degli scrutini, ma che bisogna adottare strategie dirompenti per sensibilizzare, con atti che garantiscano il personale, e, per fare ciò è utile “sfondare sui media”.
- Interviene Alessandra Siragusa del PD. Parla del progetto sottile e devastante del Governo che continua ad andare avanti a colpi di fiducia. Aggiunge della catastrofe che si abbatte sulle scuole superiori e di come, il parere favorevole, ma condizionante, del Consiglio di Stato venga disatteso. Bisogna attuare altre forme di lotta, coinvolgendo ed informando i media che non conoscono i meccanismi della scuola, a tal proposito ricorda le “battute” del ministro Castelli alla collega precaria Barbara Evola ospite ad Anno Zero. Rammentando come il PD ha combattuto la battaglia dei precari al loro fianco. Riguardo i progetti PON e POR, la Regione Sicilia decide in autonomia e quindi si può operare per ampliarne la platea a coloro che sono rimasti fuori dai due decreti “salvaprecari”
- Raffaele Zarbo, segretario regionale della CISL, si dichiara contro il blocco degli scrutini, in quanto inefficace, aggiunge che la Cisl è favorevole alle assemblee cittadine, alla difesa degli organici. Parla della politica dei tagli e di come questa parta da lontano, tuttavia gli altri governi erano più sensibili rispetto a questo che ha preso posizione. Infine auspica unità tra le OO.SS.
- Barbara Evola, docente precaria dei Precari in lotta di Palermo ci parla della sua esperienza ad Anno Zero. Chiede a tutti di avere coraggio e di essere favorevole al blocco degli scrutini, rileva, inoltre, che il fronte sindacale che è diviso, di dare visibilità alla lotta con una iniziativa che faccia clamore canalizzando l’indignazione popolare.
Si chiudono gli interventi e si passa alla votazione sui cambiamenti della Piattaforma proposta.
- I presenti, a maggioranza, approvano, condividono e integrano il documento per alzata di mano. Viene ribadito che la bozza non è stata, volutamente, inserita sui forum per poterla prima condividere in assemblea con i siciliani. Vengono informati i presenti che, non appena saranno apportate le modifiche richieste, verrà inserita su tutti i forum e pubblicizzata.
- Inoltre, si approva l’assemblea cittadina e la possibilità di proporre assemblee – dibattito dentro le scuole. Ciò si auspica che riporti nuovamente l’attenzione sul problema della scuola statale, svegli le coscienze e rappresenti uno stimolo per le famiglie promuovendosi in azioni che diano visibilità ed abbiano peso sulla società civile.
In chiusura Barbara Evola ci informa del convegno Cesp.
- L’assemblea non si esprime
Maria Pia Labita informa sull’iniziativa della Fiaccolata di Milano in data 15 gennaio, contro la riforma della scuola secondaria di secondo grado, proponendo una analoga iniziativa a Palermo.
- L’assemblea non si esprime.
Alle ore 18:30 circa si chiude l’assemblea.
Si iniziano a raccogliere le firme per l’adesione alla Piattaforma
Contemporaneamente i colleghi del personale Ata presenti nell’altra assemblea approvano il documento e iniziano la raccolta delle firme.
Il report viene completato ed integrato dai video degli interventi.
inseriremo i video appena sarà possibile
e la Piattaforma appena l'avremo sistemata!
Ultima modifica di mariapia il Mar Gen 19, 2010 6:58 pm - modificato 1 volta.
mariapia- Coordinatore
- Numero di messaggi : 2772
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Bene, ottimo lavoro, mi sembra un'assemblea plurale e partecipata. Non capisco il significato della sigla "pip".
Ultima modifica di Antonino Buonamico il Lun Gen 18, 2010 9:06 am - modificato 1 volta.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Qui a Palermo abbiamo tante sigle, che ti sembra!!!!!!!
Ci sono PIP, LSU, ex Articolo 23 (questi ultimi forse sono stati assunti tutti) ecc......
Sono tutti lavoratori anche loro precari, hanno a che fare con il Comune,credo siano tipo cooperative, che lavorano in alcuni enti, tra i quali la scuola ( non come docenti), hanno stipendi da fame.
C'è tutta una vicenda ingarbugliata con gli ATA che non ti so spiegare bene.
Non ti so spiegare meglio, ti posso dire che è da più di 10 anni che esistono queste tipologie di lavoratori.
Ci sono PIP, LSU, ex Articolo 23 (questi ultimi forse sono stati assunti tutti) ecc......
Sono tutti lavoratori anche loro precari, hanno a che fare con il Comune,credo siano tipo cooperative, che lavorano in alcuni enti, tra i quali la scuola ( non come docenti), hanno stipendi da fame.
C'è tutta una vicenda ingarbugliata con gli ATA che non ti so spiegare bene.
Non ti so spiegare meglio, ti posso dire che è da più di 10 anni che esistono queste tipologie di lavoratori.
Antonella Trupia- Esperto/a
- Numero di messaggi : 312
Località : Palermo
Ordine scuola : Primaria
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Data d'iscrizione : 12.04.09
Re: SICILIA Iniziative 2010
tipologie nate dalla necessità di reperire anime votanti
Emma Giannì- Amministratore
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