CAMPANIA Iniziative 2010
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CPS NAPOLI
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COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Le azioni sul territorio
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iniziative future
L'Inps non paga le indennità di disoccupazioni ai precari che hanno effettuato supplenze temporanee i mesi scorsi attenendosi al salva precari e che attualmente sono di nuovo disoccupati perchè a detta del dirigente inps l'istituto è in attesa di comunicazioni dal miur riguardanti le modalità di pagamento e le liste degli aventi diritto dell salva precari; la regione è impossibilitata a pagare i precari che attualmente lavorano coi contratti regionali perchè il miur non sblocca l'autorizzazione a procedere; le scuole non pagano i supplenti perchè senza soldi; molti colleghi non rientrano nel salva precari e sono al lastrico; BASTA troppe bugie troppo assenteismo! Invitiamo tutti a occupare denunciare e smascherare questo Governo che fa delle bugie mediatiche la sua grandezza. Saremo ignorati dai media è vero ma in ogni singola città occupata non ci si potrà paraventare dietro alcun dito. Dovranno fare i conti con la realtà sui territori. L'informazione globale va fatta con azioni congiunte e comuni oltre che con internet. Vi invitiamo a partire insieme a noi.
Ultima modifica di danielab il Ven Gen 08, 2010 1:52 am - modificato 1 volta.
danielab- Coordinatore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
siete grandi, cercheremo anche noi di organizzarci al più presto
lotta dura senza paura!!!
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Leda Di Santo- Novizio/a
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Benissimo Daniela, solo che queste azioni forse non andrebbero pubblicizzate così dettagliatamente sul forum, perché può accadere che la notizia giunga a questura e prefettura e che vi sbarrino il passaggio con cordoni di polizia.
Antonino Buonamico- Moderatore
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CAMPANIA Iniziative 2010
Stamattina alle 9:15 un gruppo di attivisti delCips- Comitato Insegnanti Precari Sanniti ha occupato la Sala Consiliare di Palazzo Mosti per protestare contro l'ennesimo bluff del Ministero della Pubblica Istruzione : il decreto salvaprecari che non ha salvato alcun lavoratore se non la faccia del Ministro Gelmini e del Governo che rappresenta. I tagli sono stati confermati, nessuna legge o piano programmatico che possa risolvere la nostra situazione è stata emanata. Contratto o non contratto di disponibilità tra qualche mese per tantissimi le prospettive di lavoro sono pari a zero. Tanti colleghi, dipendenti decennali privi purtroppo dei requisiti richiesti, sono già scomparsi quest'anno nell'indifferenza generale lasciandoli senza sostegno al reddito alcuno. Per la prima volta nella storia della Repubblica lo Stato licenzia i propri dipendenti decennali senza offrire loro alcun sbocco o alternativa. Il nostro Governo si comporta e agisce come uno dei peggiori datori di lavoro: ci caccia via senza permetterci confronto e dialogo. Sfruttati per anni senza che ci venisse concessa l'assunzione pur avendo superato i tre anni consecutivi di servizio . Governo indifferente che sancisce la nostra lenta e dolorosa scomparsa lavorativa , offende la nostra dignità, mina le nostre prospettive . Non possiamo tollerare altre bugie assurde, non resteremo inermi a guardare mentre ledono i nostri diritti e ci scippano il futuro. Non siamo caduti nella trappola della guerra tra poveri e seppure abbiano provato a metterci l'uno contro l'altro con la trovata dei contratti di disponibilità, non ci sono riusciti. Siamo vincenti perchè uniti e solidali, e con l'occupazione di oggi diamo vita ad un presidio permanente per coinvolgere tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro, coloro che vivono nella precarietà e nel silenzio e coloro che non hanno mai lavorato.
Faremo una rete di mutuo soccorso che sappia riunire tutte le vertenze lavorative presenti sul territorio per individuare strumenti utili come le casse di resistenza che rappresentano una risposta concreta ai bisogni dei lavoratori in lotta.
Non ci metterano il bavaglio, non ci faranno scomparire!
Dal Municipio insorgente di Palazzo Mosti
Faremo una rete di mutuo soccorso che sappia riunire tutte le vertenze lavorative presenti sul territorio per individuare strumenti utili come le casse di resistenza che rappresentano una risposta concreta ai bisogni dei lavoratori in lotta.
Non ci metterano il bavaglio, non ci faranno scomparire!
Dal Municipio insorgente di Palazzo Mosti
danielab- Coordinatore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Bravissimi
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2010/11-gennaio-2010/bevento_precari-1602270398525.shtml
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2010/11-gennaio-2010/bevento_precari-1602270398525.shtml
quinto giorno di occupazione della sala consiliare del comune di benevento
Quinto giorno di occupazione a Palazzo Mosti e nonostante gli accorati appelli per un incontro con la deputazione sannita, non c'è stata risposta alcuna nè tantomeno una manifestazione di interesse.
Ricordiamo le inutili prese di posizione dei parlamentari del Pdl durante l'ccupazione del tetto dell'Usp nel mese di Settembre; ricordiamo le rassicurazioni della parlamentare De Girolamo che garantì un incontro con il Ministro Gelmini e si fece portatrice di un emendamento sul prepensionamento con un abbuono di due anni del personale della scuola: emendamento mai approvato, incontro mai effettuato.
Ricordiamo le rassicurazioni del Sottosegretario Viespoli che, sopraggiunto sul tetto in seguito ad un malore avuto da una delle occupanti, promise una presa di posizione e una risoluzione seppur parziale del problema vissuto dai precari della scuola; ricordiamo la pubblica presa di posizione del Senatore Izzo schieratosi fortemente a favore dei lavoratori precari e intenzionato a trovare soluzioni.
A distanza di 4 mesi nulla è cambiato ma abbiamo la sola certezza della nostra scomparsa quando a Febbraio finirà la contribuzione della disoccupazione ordinaria e qualora, Mercoledi venisse confermata l'applicazione della riforma delle scuole secondarie di secondo grado, avremo altri 42000 tagli al personale nel prossimo anno scolastico.
Intanto oggi ci sarà alle ore 17:30 un'assemblea con gll interinali del Rummo del Comitato Sciogli Nodo, con il Comitato del Personale Ata e con i lavoratori dei consorzi in lotta per proporre la costituzione di una rete di mutuo soccorso che si fonda sul principio della solidarietà tra pari e del reciproco aiuto per dare un minimo di sostegno alle famiglie che vivono forti condizioni di disagio.
Rivendichiamo per tutti i soggetti colpiti dalla crisi la continuità del reddito attraverso la costituzione di casse sociali regionali ed inoltre l'accesso gratuito a tutti i servizi e ai beni comuni.
Domani proseguiranno inoltre le lezioni gratuite della scuola popolare presso i banchi del consiglio comunale del municipio insorgente di Palazzo Mosti.
Questa sala consiliare non è mai stata così gremita di persone, oggi questa sala rappresenta davvero la casa dei cittadini, di coloro che lottano per la propria dignità per un futuro migliore.
Dal Municipio insorgente di Palazzo Mosti, al quinto giorno di occupazione, stanchi ma determinati,
Cips-comitato insegnanti precari sanniti
Ricordiamo le inutili prese di posizione dei parlamentari del Pdl durante l'ccupazione del tetto dell'Usp nel mese di Settembre; ricordiamo le rassicurazioni della parlamentare De Girolamo che garantì un incontro con il Ministro Gelmini e si fece portatrice di un emendamento sul prepensionamento con un abbuono di due anni del personale della scuola: emendamento mai approvato, incontro mai effettuato.
Ricordiamo le rassicurazioni del Sottosegretario Viespoli che, sopraggiunto sul tetto in seguito ad un malore avuto da una delle occupanti, promise una presa di posizione e una risoluzione seppur parziale del problema vissuto dai precari della scuola; ricordiamo la pubblica presa di posizione del Senatore Izzo schieratosi fortemente a favore dei lavoratori precari e intenzionato a trovare soluzioni.
A distanza di 4 mesi nulla è cambiato ma abbiamo la sola certezza della nostra scomparsa quando a Febbraio finirà la contribuzione della disoccupazione ordinaria e qualora, Mercoledi venisse confermata l'applicazione della riforma delle scuole secondarie di secondo grado, avremo altri 42000 tagli al personale nel prossimo anno scolastico.
Intanto oggi ci sarà alle ore 17:30 un'assemblea con gll interinali del Rummo del Comitato Sciogli Nodo, con il Comitato del Personale Ata e con i lavoratori dei consorzi in lotta per proporre la costituzione di una rete di mutuo soccorso che si fonda sul principio della solidarietà tra pari e del reciproco aiuto per dare un minimo di sostegno alle famiglie che vivono forti condizioni di disagio.
Rivendichiamo per tutti i soggetti colpiti dalla crisi la continuità del reddito attraverso la costituzione di casse sociali regionali ed inoltre l'accesso gratuito a tutti i servizi e ai beni comuni.
Domani proseguiranno inoltre le lezioni gratuite della scuola popolare presso i banchi del consiglio comunale del municipio insorgente di Palazzo Mosti.
Questa sala consiliare non è mai stata così gremita di persone, oggi questa sala rappresenta davvero la casa dei cittadini, di coloro che lottano per la propria dignità per un futuro migliore.
Dal Municipio insorgente di Palazzo Mosti, al quinto giorno di occupazione, stanchi ma determinati,
Cips-comitato insegnanti precari sanniti
danielab- Coordinatore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
non so se la mia sarà una idea fattibile ma la propongo lo stesso. Quando si andrà al voto per le regionali, tutti coloro che fanno parte del comparto scuola dovranno annullare la scheda scrivendoci una frase del tipo: annientiamo la scheda come avete annientato la scuola pubblica. solo cosi potranno contarci per davvero, (siamo tanti) e non potranno più far finta che va tutto bene..che è solo colpa della sinistra... ecc ecc
alla poltrona sicuramente non vorranno rinunciare!
alla poltrona sicuramente non vorranno rinunciare!
marina09- Novizio/a
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Non sono d'accordo. Credo che, in un momento politico così grave, sia necessario votare e ovviamente non votare Pdl e Lega. Devono andare malissimo alle elzioni, si deve creare un clima che porti al più presto alla caduta del governo e a elezioni politiche anticipate. Le competenze scolastiche passeranno gradualmente alle regioni, e non possiamo permettere che le governi il centrodestra. Il centrosinistra, è vero, ha commesso errori e non ha risparmiato la scuola, ma gli altri stanno esagerando. Noi, che siamo docenti, dobbiamo... bocciarli nella cabina elettorale, votando possibilmente candidati come noi, precari della scuola, dove si presentano.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
marina09 ha scritto:non so se la mia sarà una idea fattibile ma la propongo lo stesso. Quando si andrà al voto per le regionali, tutti coloro che fanno parte del comparto scuola dovranno annullare la scheda scrivendoci una frase del tipo: annientiamo la scheda come avete annientato la scuola pubblica. solo cosi potranno contarci per davvero, (siamo tanti) e non potranno più far finta che va tutto bene..che è solo colpa della sinistra... ecc ecc
alla poltrona sicuramente non vorranno rinunciare!
Non votare significa agevolare il governo perchè i nostri voti sono determinanti proprio per i partiti di opposizione dentro e fuori dal parlamento.
Vincenzo- Coordinatore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
non sapendo chi votare ebbene ho votato a grillo.comunque penso che l'unico modo di difendersi e far circolare l'informazioni .per esempio io sono della regione campania più volte mi sono recata al provveditorato per aver notizie sui progetti ma ancora adesso non ho avuto risposte intanto ho saputo che sono arrivati i soldi dei progetti ancora mi chiedo quali?
dora.ferrara- Novizio/a
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
MERCOLEDI' 21 APRILE
PRESIDIO ore 16,30 ingresso INPS via Galileo Ferraris
Anche quest'anno la Campania sar� la regione pi� colpita dai tagli di Tremonti e Gelmini, con la perdita di altri 3.885 posti (C.M. n� 37 del 12/04/2010) di docenti. A questi si vanno ad aggiungere i 6.180 posti di docenti a agli otre 2.000 ATA dello scorso anno. Questa situazione si accompagna con la sottrazione di centinaia di migliaia di euro dovuti dall'amministrazione alle scuole. Ci� insieme all'aumento del numero di alunni per classe, all'eliminazione delle sperimentazioni nei licei, alla riduzione del numero delle ore di insegnamento nei tecnici e professionali, alla scomparsa di intere classi di concorso, sta compromettendo definitivamente la qualit� dell'insegnamento e la possibilit� che la scuola sia elemento centrale nel percorso formativo delle nuove generazioni.
I precari che si stanno battendo ormai da anni in difesa dei propri diritti e della scuola pubblica non si arrendono e saranno in prima linea in occasione dello sciopero durante il periodo degli scrutini proclamato dai COBAS in seguito alle loro pressanti richieste in tal senso.
A livello nazionale � stata annunciata la cancellazione di olre 41.000 posti (26.000 docenti e 15.000 ATA) che si sommano ai circa 50.000 dello scorso anno e ai 50.000 previsti per il 2011/2012.
Ci� significa che buona parte dei precari, dopo 10-20 anni di lavoro verr� espulsa definitivamente dalla scuola, mentre il personale gi� assunto, a causa del consistente numero di sovrannumerari, si trover� ad affrontare una vita da 'precario di ruolo'.
Tale eliminazione di posti di lavoro corrisponderebbe, nel settore industriale, alla chiusura di tutti gli stabilimenti Fiat in Italia e di tutti i petrolchimici. Tutto ci�, che in tale contesto scatenerebbe giustamente il finimondo, sta passando nella sostanziale indifferenza e/o complicit� dei partiti della sedicente opposizione e dei sindacati concertativi.
Alcuni di questi SINDACATI si sono precipitati a dichiarare pubblicamente alla stampa che lo sciopero sarebbe illegittimo. CIO' E' FALSO. Lo sciopero dell'intera giornata nei giorni degli scrutini � pienamente legittimo e la sua convocazione rispetta la pessima legge �antisciopero� 146/90, all'epoca prontamente sottoscritta dagli stessi sindacati. Questi signori farebbero bene ad impiegare il proprio tempo nella difesa della scuola pubblica e dei lavoratori piuttosto che tentare di intimidirli e cercare di spegnerne le lotte.
Precari Scuola COBAS Napoli
PRESIDIO ore 16,30 ingresso INPS via Galileo Ferraris
Anche quest'anno la Campania sar� la regione pi� colpita dai tagli di Tremonti e Gelmini, con la perdita di altri 3.885 posti (C.M. n� 37 del 12/04/2010) di docenti. A questi si vanno ad aggiungere i 6.180 posti di docenti a agli otre 2.000 ATA dello scorso anno. Questa situazione si accompagna con la sottrazione di centinaia di migliaia di euro dovuti dall'amministrazione alle scuole. Ci� insieme all'aumento del numero di alunni per classe, all'eliminazione delle sperimentazioni nei licei, alla riduzione del numero delle ore di insegnamento nei tecnici e professionali, alla scomparsa di intere classi di concorso, sta compromettendo definitivamente la qualit� dell'insegnamento e la possibilit� che la scuola sia elemento centrale nel percorso formativo delle nuove generazioni.
I precari che si stanno battendo ormai da anni in difesa dei propri diritti e della scuola pubblica non si arrendono e saranno in prima linea in occasione dello sciopero durante il periodo degli scrutini proclamato dai COBAS in seguito alle loro pressanti richieste in tal senso.
A livello nazionale � stata annunciata la cancellazione di olre 41.000 posti (26.000 docenti e 15.000 ATA) che si sommano ai circa 50.000 dello scorso anno e ai 50.000 previsti per il 2011/2012.
Ci� significa che buona parte dei precari, dopo 10-20 anni di lavoro verr� espulsa definitivamente dalla scuola, mentre il personale gi� assunto, a causa del consistente numero di sovrannumerari, si trover� ad affrontare una vita da 'precario di ruolo'.
Tale eliminazione di posti di lavoro corrisponderebbe, nel settore industriale, alla chiusura di tutti gli stabilimenti Fiat in Italia e di tutti i petrolchimici. Tutto ci�, che in tale contesto scatenerebbe giustamente il finimondo, sta passando nella sostanziale indifferenza e/o complicit� dei partiti della sedicente opposizione e dei sindacati concertativi.
Alcuni di questi SINDACATI si sono precipitati a dichiarare pubblicamente alla stampa che lo sciopero sarebbe illegittimo. CIO' E' FALSO. Lo sciopero dell'intera giornata nei giorni degli scrutini � pienamente legittimo e la sua convocazione rispetta la pessima legge �antisciopero� 146/90, all'epoca prontamente sottoscritta dagli stessi sindacati. Questi signori farebbero bene ad impiegare il proprio tempo nella difesa della scuola pubblica e dei lavoratori piuttosto che tentare di intimidirli e cercare di spegnerne le lotte.
Precari Scuola COBAS Napoli
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Carissimi,
il 26 aprile p.v., in concomitanza del dibattito parlamentare, è indetta dalla CGIL una Mobilitazione Nazionale con presidi in tutte le città per dire “ No alla Controriforma del Diritto e del Processo del Lavoro”. Ricordando che il Presidente della Repubblica ha rinviato il testo alle Camere, chiediamo al Parlamento sostanziali modifiche alla legge.
A Napoli sono previsti il presidio presso la Prefettura, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, ed un incontro conclusivo con il Prefetto. E’ necessaria una mobilitazione attiva di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
FlcCgil Napoli
il 26 aprile p.v., in concomitanza del dibattito parlamentare, è indetta dalla CGIL una Mobilitazione Nazionale con presidi in tutte le città per dire “ No alla Controriforma del Diritto e del Processo del Lavoro”. Ricordando che il Presidente della Repubblica ha rinviato il testo alle Camere, chiediamo al Parlamento sostanziali modifiche alla legge.
A Napoli sono previsti il presidio presso la Prefettura, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, ed un incontro conclusivo con il Prefetto. E’ necessaria una mobilitazione attiva di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
FlcCgil Napoli
antonella vaccaro- Amministratore
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Lettera ai prèsidi del Cps Napoli
Questa è la lettera che il cps napoli proverà a consegare ai presidi mezzo fax o a mano scuola x scuola
Se la condividete dateci una mano a diffonderla anche su internet e se volete consegnatela anche presso le vostre scuole
****************************
Illustrissimi Dirigenti, Illustrissimi Superiori
Non c’è ironia né sarcasmo nei termini con cui Vi appelliamo, ma solo la presa d’atto di una conversione che avete unanimemente intrapreso e condotto a termine senza opporre resistenze e senza resipiscenze. Si tratta del passaggio “iniziatico” dal ruolo di fautori e garanti di processi culturali e formativi al ruolo di promoter, gestori di fondi e procacciatori d’affari dell’ “azienda-scuola”.
Non vogliamo innescare una sterile e retorica contrapposizione tra alti “valori umanistici” e vili “assiomi mercantilistici”: vogliamo solo contestare - avallati dalle esperienze vissute e dall’evidente regresso registrato a tutti i livelli dell’attività scolastica a partire dalla stagione della “autonomia” - l’applicazione impropria ed indebita di tali idealità e pratiche alla scuola, che presenta peculiarità relazionali e statutarie tali da escludere aprioristicamente ogni appiattimento sul modello del “servizio” da rendere, con conseguente valutazione dell’impatto economico in entrata e in uscita, soddisfazione dell’ “utenza” e gratifica per i sottoposti “meritevoli”, cioè per quelli che abbiano meglio saputo prosternarsi di fronte alle pretese del cliente.
Inutile cercare di raggirarci o di persuaderci che sono la nostra scarsa preparazione, il nostro presunto “passatismo” o la nostra altrettanto presunta ignavia ad acuire la sensazione di allarme: è sotto gli occhi di tutti, infatti, che la scuola si è ridotta a un diplomificio squallido e livellante perché è stata costretta a mutare radicalmente le sue priorità, ponendo al vertice delle sue preoccupazioni non più l’educazione e l’istruzione libera e seria dei giovani, ma la capacità di far quadrare i conti e risparmiare soldi pubblici.
Virtuosa, prima dell’autonomia, sia pur con tutti i suoi limiti, era la scuola capace di selezionare
su base culturale studenti di tutte le classi sociali e di proiettarli nella dimensione di quel pensiero critico stucchevolmente richiamato ad ogni pie’ sospinto dalle recenti circolari ministeriali, ma de facto vilipeso e annichilito.
Oggi, invece, la scuola “virtuosa” è quella che, entrando ansiosamente in competizione con le altre “agenzie formative” sappia allettare il maggior numero possibile di studenti con la promessa di promozioni facili e la proposta di attività devolute allo scopo di radicare nel sentire dei nostri
viziosi e viziati rampolli l’idea che lavoro e impegno sono per i fessi, i poveri e gli immigrati e che la loro “preziosità” consiste semplicemente nell’esistere in quanto fattore economico che stabilizza
un sistema perverso, non in quanto individui che si preparino a dare il loro contributo.
Bullismo e violenza, sessismo e desensibilizzazione morale, indisciplina e ignoranza abissale, sgomento e impotenza crescenti nel corpo docente, mortificato ed esautorato, sono il prodotto di quest’esiziale politica scolastica, di questa vergognosa equiparazione del processo di crescita intellettuale e umana al vantaggioso piazzamento di una merce avariata, spacciata per buona, sul grande mercato che ci fagocita.
Redigiamo il presente documento perché vorremmo comprendere le ragioni che hanno indotto Voi Dirigenti ad una tanto pavida pronità nei confronti di una proposta capace di evellere tutti gli
statuti pedagogici e deontologici contemplati e ritenuti imprescindibili dalla scuola quando non era ancora stata degradata a “servizio”, quando era ancora una nobile “istituzione”.
Leggiamo stupefatti e indignati, nelle bacheche delle nostre scuole, documenti da Voi emessi che trionfalisticamente inneggiano al passaggio della scuola “dalla logica dell’adempimento a un sistema di organizzazione devoluto all’erogazione di un servizio nell’ottica della rendicontabilità sociale”.
Tali espressioni ci appaiono ridicole e deliranti. Ancor più delirante troviamo sia la spudorata pretesa di presentare come confortante ed esaltante salto di qualità una transizione che agli occhi
di chiunque abbia senno appare come un mostruoso regresso.
Come avete potuto abbandonare l’ottica dell’adempimento, cioè del dovere morale, civile e culturale di costruire e dotare le menti delle generazioni future, per abbracciare quella, spregevole
e fintamente adiafora, della “rendicontabilità sociale”?
Luciano Canfora ha individuato nella cooptazione a livello ideologico-propagandistico dei docenti di Lettere Classiche la ragione principale del facile proselitismo del regime fascista. Il becero
riuso funzionale del passato imperiale di Roma, infatti, faceva sì che questi cultori di lingue “morte” si sentissero detentori di un sapere che, finalmente, con la dittatura, entrava nel circuito del potere.
A noi docenti pare che la storia si stia ripetendo, solo che stavolta siete Voi ad essere stati ammaliati dalle sirene del potere politico, il quale, senza difficoltà, Vi ha indotto a ritenere che è più qualificante essere “manager” che intellettuali, che è meglio vessare che ascoltare, meglio imporre che collaborare, meglio blandire e raggirare che dialogare.
Noi ravvisiamo, in questo trapasso, il segno di una grave defezione etica e professionale.
Vogliamo che Vi assumiate la responsabilità di ammettere che Vi siete lasciati sedurre da un modello autocratico e verticistico di gestione della scuola, che avete sacrificato la professionalità dei docenti, la “tenuta culturale” della società, la continuità del dialogo inter e intragenerazionale, sull’altare del marketing e di un’inammissibile “competitività”, convinti o persuasi che nell’adozione di quello stolido formulario che scimmiotta malamente il lessico della finanza fosse
la chiave della “modernizzazione” del Vostro ruolo.
Avete traghettato la scuola dal dovere morale al profitto economico, dalla crescita spirituale alla partita doppia, dall’amore alla prostituzione. La scuola era un riequilibratore sociale: è ridotta, ora, ad un setaccio a maglie larghe, dove passa solo la crusca dell’arroganza, dello snobismo, dell’opulenza ottusa, ostentata o millantata.
Vi invitiamo, ora che la misura è colma, ora che le vite stesse di centinaia di docenti appassionati
e propositivi vengono cancellate con un colpo di spugna; ora che le famiglie sono chiamate a procurare le suppellettili e i materiali scolastici; ora che la corrività del sistema si è ritorta contro
la società, a dirci chiaramente DA CHE PARTE STATE e, eventualmente, a pronunciare un PRIMO secco e coraggioso “NO!” alle nuove, folli disposizioni ministeriali, tese a smantellare la scuola pubblica e a sancirne la definitiva cancellazione.
E non tirate fuori il vieto argomento dell’ “obbedienza agli ordini che vengono dall’alto”. I gerarchi nazisti usarono e usano ancora lo stesso sordido alibi ad ogni processo per i passati eccidi compiuti. Non funziona. Non Vi giustifica. Non basterà ad assolvervi.
Coordinamento Precari Scuola Napoli
Se la condividete dateci una mano a diffonderla anche su internet e se volete consegnatela anche presso le vostre scuole
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Illustrissimi Dirigenti, Illustrissimi Superiori
Non c’è ironia né sarcasmo nei termini con cui Vi appelliamo, ma solo la presa d’atto di una conversione che avete unanimemente intrapreso e condotto a termine senza opporre resistenze e senza resipiscenze. Si tratta del passaggio “iniziatico” dal ruolo di fautori e garanti di processi culturali e formativi al ruolo di promoter, gestori di fondi e procacciatori d’affari dell’ “azienda-scuola”.
Non vogliamo innescare una sterile e retorica contrapposizione tra alti “valori umanistici” e vili “assiomi mercantilistici”: vogliamo solo contestare - avallati dalle esperienze vissute e dall’evidente regresso registrato a tutti i livelli dell’attività scolastica a partire dalla stagione della “autonomia” - l’applicazione impropria ed indebita di tali idealità e pratiche alla scuola, che presenta peculiarità relazionali e statutarie tali da escludere aprioristicamente ogni appiattimento sul modello del “servizio” da rendere, con conseguente valutazione dell’impatto economico in entrata e in uscita, soddisfazione dell’ “utenza” e gratifica per i sottoposti “meritevoli”, cioè per quelli che abbiano meglio saputo prosternarsi di fronte alle pretese del cliente.
Inutile cercare di raggirarci o di persuaderci che sono la nostra scarsa preparazione, il nostro presunto “passatismo” o la nostra altrettanto presunta ignavia ad acuire la sensazione di allarme: è sotto gli occhi di tutti, infatti, che la scuola si è ridotta a un diplomificio squallido e livellante perché è stata costretta a mutare radicalmente le sue priorità, ponendo al vertice delle sue preoccupazioni non più l’educazione e l’istruzione libera e seria dei giovani, ma la capacità di far quadrare i conti e risparmiare soldi pubblici.
Virtuosa, prima dell’autonomia, sia pur con tutti i suoi limiti, era la scuola capace di selezionare
su base culturale studenti di tutte le classi sociali e di proiettarli nella dimensione di quel pensiero critico stucchevolmente richiamato ad ogni pie’ sospinto dalle recenti circolari ministeriali, ma de facto vilipeso e annichilito.
Oggi, invece, la scuola “virtuosa” è quella che, entrando ansiosamente in competizione con le altre “agenzie formative” sappia allettare il maggior numero possibile di studenti con la promessa di promozioni facili e la proposta di attività devolute allo scopo di radicare nel sentire dei nostri
viziosi e viziati rampolli l’idea che lavoro e impegno sono per i fessi, i poveri e gli immigrati e che la loro “preziosità” consiste semplicemente nell’esistere in quanto fattore economico che stabilizza
un sistema perverso, non in quanto individui che si preparino a dare il loro contributo.
Bullismo e violenza, sessismo e desensibilizzazione morale, indisciplina e ignoranza abissale, sgomento e impotenza crescenti nel corpo docente, mortificato ed esautorato, sono il prodotto di quest’esiziale politica scolastica, di questa vergognosa equiparazione del processo di crescita intellettuale e umana al vantaggioso piazzamento di una merce avariata, spacciata per buona, sul grande mercato che ci fagocita.
Redigiamo il presente documento perché vorremmo comprendere le ragioni che hanno indotto Voi Dirigenti ad una tanto pavida pronità nei confronti di una proposta capace di evellere tutti gli
statuti pedagogici e deontologici contemplati e ritenuti imprescindibili dalla scuola quando non era ancora stata degradata a “servizio”, quando era ancora una nobile “istituzione”.
Leggiamo stupefatti e indignati, nelle bacheche delle nostre scuole, documenti da Voi emessi che trionfalisticamente inneggiano al passaggio della scuola “dalla logica dell’adempimento a un sistema di organizzazione devoluto all’erogazione di un servizio nell’ottica della rendicontabilità sociale”.
Tali espressioni ci appaiono ridicole e deliranti. Ancor più delirante troviamo sia la spudorata pretesa di presentare come confortante ed esaltante salto di qualità una transizione che agli occhi
di chiunque abbia senno appare come un mostruoso regresso.
Come avete potuto abbandonare l’ottica dell’adempimento, cioè del dovere morale, civile e culturale di costruire e dotare le menti delle generazioni future, per abbracciare quella, spregevole
e fintamente adiafora, della “rendicontabilità sociale”?
Luciano Canfora ha individuato nella cooptazione a livello ideologico-propagandistico dei docenti di Lettere Classiche la ragione principale del facile proselitismo del regime fascista. Il becero
riuso funzionale del passato imperiale di Roma, infatti, faceva sì che questi cultori di lingue “morte” si sentissero detentori di un sapere che, finalmente, con la dittatura, entrava nel circuito del potere.
A noi docenti pare che la storia si stia ripetendo, solo che stavolta siete Voi ad essere stati ammaliati dalle sirene del potere politico, il quale, senza difficoltà, Vi ha indotto a ritenere che è più qualificante essere “manager” che intellettuali, che è meglio vessare che ascoltare, meglio imporre che collaborare, meglio blandire e raggirare che dialogare.
Noi ravvisiamo, in questo trapasso, il segno di una grave defezione etica e professionale.
Vogliamo che Vi assumiate la responsabilità di ammettere che Vi siete lasciati sedurre da un modello autocratico e verticistico di gestione della scuola, che avete sacrificato la professionalità dei docenti, la “tenuta culturale” della società, la continuità del dialogo inter e intragenerazionale, sull’altare del marketing e di un’inammissibile “competitività”, convinti o persuasi che nell’adozione di quello stolido formulario che scimmiotta malamente il lessico della finanza fosse
la chiave della “modernizzazione” del Vostro ruolo.
Avete traghettato la scuola dal dovere morale al profitto economico, dalla crescita spirituale alla partita doppia, dall’amore alla prostituzione. La scuola era un riequilibratore sociale: è ridotta, ora, ad un setaccio a maglie larghe, dove passa solo la crusca dell’arroganza, dello snobismo, dell’opulenza ottusa, ostentata o millantata.
Vi invitiamo, ora che la misura è colma, ora che le vite stesse di centinaia di docenti appassionati
e propositivi vengono cancellate con un colpo di spugna; ora che le famiglie sono chiamate a procurare le suppellettili e i materiali scolastici; ora che la corrività del sistema si è ritorta contro
la società, a dirci chiaramente DA CHE PARTE STATE e, eventualmente, a pronunciare un PRIMO secco e coraggioso “NO!” alle nuove, folli disposizioni ministeriali, tese a smantellare la scuola pubblica e a sancirne la definitiva cancellazione.
E non tirate fuori il vieto argomento dell’ “obbedienza agli ordini che vengono dall’alto”. I gerarchi nazisti usarono e usano ancora lo stesso sordido alibi ad ogni processo per i passati eccidi compiuti. Non funziona. Non Vi giustifica. Non basterà ad assolvervi.
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
brunello scusa puoi come al solito provvedere alla diffusione??
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Sto cercando di diffondere
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100507191852
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100507191852
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
arrivano le prime risposte, ovviamente per questioni di privacy non scrivo il mittente
E' una cosa incredibile! La scuola è affossata da tagli indiscriminati, da un governo (votato da moltissimi insegnanti, magari anche precari) che non tiene in alcuna considerazione la formazione, da famiglie ottuse e spesso incapaci di assumere un ruolo propositivo nel processo educativo, da una pubblica opinione che è stata spesso abituata a vedere la scuola solo come un posto adatto alle mamme di famiglia, con tre mesi di vacanza e quattro ore di lavoro al giorno.... Invece di cercare di capire come mai in Italia l'ignoranza la fa da padrona e i minimi principi che reggono insieme una Nazione sono assoggettati alla legge del più furbo, del prevaricatore individualista e disonesto; invece di cercare di comprendere come mai i principi della solidarietà e della sussidiarietà sono stati cancellati... voi non avete di meglio che fare una sterile polemica contro i dirigenti scolastici. Come se noi fossimo dei mammasantissima, ben pagati e potenti. Forse avete un concetto stereotipato del ruolo del dirigente, diciamo forse che avete un concetto condizionato dall'ignoranza (nel senso dell'ignorare). Quando ci sarà tempo, se volete, vi spiego in cosa consiste il nostro lavoro e quali sono i margini di discrezionalità. Quando ci sarà tempo e... quando metterete un po' da parte i vostri pregiudizi.."
E' una cosa incredibile! La scuola è affossata da tagli indiscriminati, da un governo (votato da moltissimi insegnanti, magari anche precari) che non tiene in alcuna considerazione la formazione, da famiglie ottuse e spesso incapaci di assumere un ruolo propositivo nel processo educativo, da una pubblica opinione che è stata spesso abituata a vedere la scuola solo come un posto adatto alle mamme di famiglia, con tre mesi di vacanza e quattro ore di lavoro al giorno.... Invece di cercare di capire come mai in Italia l'ignoranza la fa da padrona e i minimi principi che reggono insieme una Nazione sono assoggettati alla legge del più furbo, del prevaricatore individualista e disonesto; invece di cercare di comprendere come mai i principi della solidarietà e della sussidiarietà sono stati cancellati... voi non avete di meglio che fare una sterile polemica contro i dirigenti scolastici. Come se noi fossimo dei mammasantissima, ben pagati e potenti. Forse avete un concetto stereotipato del ruolo del dirigente, diciamo forse che avete un concetto condizionato dall'ignoranza (nel senso dell'ignorare). Quando ci sarà tempo, se volete, vi spiego in cosa consiste il nostro lavoro e quali sono i margini di discrezionalità. Quando ci sarà tempo e... quando metterete un po' da parte i vostri pregiudizi.."
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=13907
http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=categories&op=newindex&catid=1
http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=categories&op=newindex&catid=1
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
La lettera dei precari di Napoli viene citata in un articolo della Tecnica della Scuola, in cui si parla anche dello sciopero degli scrutini
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=28715&action=view
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=28715&action=view
Ultima modifica di Brunello Arborio il Sab Mag 08, 2010 3:04 pm - modificato 1 volta.
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Vincenzo Terracino 08 maggio alle ore 14.01
Inviata al preside dell'ipia Niglio di Frattanaggiore 08/05/2010 come allegato, scuola presso la quale presto servizio.
Questa la mia mail inviata al dirigente della scuola presso la quale presto servizio
Egr. Dirigente, come già anticipato verbalmente Le invio in allegato una lettera appello del coordinamento dei precari scuola di Napoli di cui faccio parte, pur sapendo le difficoltà che Lei sta affrontando e dovrà affrontare in un momento in cui la nostra scuola italiana sta "fallendo" vogliamo appellarci al buon senso di tutti i dirigenti scolastici, lo facciamo probabilmente da ex insegnanti espulsi definitivamente dalla scuola pubblica statale dopo 10/15/20 anni di precariato e senza alcuna prospettiva professionale, in un territorio difficile come il nostro.
La prego di diffondere anche a suoi colleghi e di leggere questo appello al prossimo collegio docenti nella sua scuola nel tentativo di risvegliare le coscienze di chi ancora oggi ha la "fortuna" di operare e non si è ancora reso conto dello tsunami che la pseudo riforma Gelmini sta provocando e provocherà.
Inviata al preside dell'ipia Niglio di Frattanaggiore 08/05/2010 come allegato, scuola presso la quale presto servizio.
Questa la mia mail inviata al dirigente della scuola presso la quale presto servizio
Egr. Dirigente, come già anticipato verbalmente Le invio in allegato una lettera appello del coordinamento dei precari scuola di Napoli di cui faccio parte, pur sapendo le difficoltà che Lei sta affrontando e dovrà affrontare in un momento in cui la nostra scuola italiana sta "fallendo" vogliamo appellarci al buon senso di tutti i dirigenti scolastici, lo facciamo probabilmente da ex insegnanti espulsi definitivamente dalla scuola pubblica statale dopo 10/15/20 anni di precariato e senza alcuna prospettiva professionale, in un territorio difficile come il nostro.
La prego di diffondere anche a suoi colleghi e di leggere questo appello al prossimo collegio docenti nella sua scuola nel tentativo di risvegliare le coscienze di chi ancora oggi ha la "fortuna" di operare e non si è ancora reso conto dello tsunami che la pseudo riforma Gelmini sta provocando e provocherà.
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
http://www.orizzontescuola.it/node/6984
http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1614
http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1614
Ultima modifica di antonella vaccaro il Sab Mag 08, 2010 9:46 pm - modificato 1 volta.
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=28715&action=view[/quote[/url]]Brunello Arborio ha scritto:La lettera dei precari di Napoli viene citata in un articolo della Tecnica della Scuola, in cui si parla anche dello sciopero degli scrutini
[url=http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=28715&action=view
leggendo l'articolo di tecnica della scuola, mi sfugge qualcosa: quando avremmo inviato un appello a Fini ?? forse lo abbiamo fatto e io non me ne sono accorta??
vi prego di rispondere perchè questa cosa va smentita subito
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
e' stata inviata una lettera a firma del forum di brunello.
E' successo poco dopo la lite berlusca - fini.
E' successo poco dopo la lite berlusca - fini.
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
eddie ha scritto:e' stata inviata una lettera a firma del forum di brunello.
E' successo poco dopo la lite berlusca - fini.
Confermo
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
si ma RP l'attribuisce a noi e deve assolutamente rettificare
Brunello io ora gli scrivo ma fallo anche tu
Brunello io ora gli scrivo ma fallo anche tu
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
antonella vaccaro ha scritto:si ma RP l'attribuisce a noi e deve assolutamente rettificare
Brunello io ora gli scrivo ma fallo anche tu
Guarda che ti sbagli, viene chiaramente scritto che la lettera è del Forum Precari Scuola
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
si brunello questo l'ho capito io che conosco i forum , ma chi legge l'associa a noi
cmq ho chiesto un chiarimento
a parte questo ma come vi è venuto in mente di scrivere un appello a Fini ?? bho !!!!
cmq ho chiesto un chiarimento
a parte questo ma come vi è venuto in mente di scrivere un appello a Fini ?? bho !!!!
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
antonella vaccaro ha scritto:si brunello questo l'ho capito io che conosco i forum , ma chi legge l'associa a noi
cmq ho chiesto un chiarimento
a parte questo ma come vi è venuto in mente di scrivere un appello a Fini ?? bho !!!!
A me sembra chiaro, vedremo cosa ti risponderanno, la lettera a Fini nasce da questo articolo di Tuttoscuola
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=22645
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
La lettera del CPS Napoli è sulla prima pagina del Foruminsegnanti
http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1614
http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1614
da Orizzonte scuola
red - Riceviamo la lettera del dirigente scolastico Eugenio Tipaldi, in risposta al Comitato precari Scuola di Napoli che ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici della provincia. La lettera è indirizzata a Brunello Arborio, che ha postato il documento dei colleghi precari in redazione.
"Sarebbe grave se nessun preside rispondesse alla sua pubblica lettera ai dirigenti scolastici, allora sì che mi preoccuperei per lo stato della nostra democrazia. Sono un dirigente scolastico di un istituto comprensivo di Napoli e provo a rsponderle.Non mi sento asservito al potere, soffro quanto Lei dei tagli che vengono fatti alla scuola pubblica, mentre i politici non si tagliano i loro stipendi.Ma la poltica dell'egualtarismo fin qui sostenuta dai sindacati nella scuola non è giusta; e ritengo ciò non per una visione mercantilista della scuola, come Lei dice. Ma perché non si può mettere sullo stesso piano chi lavora e chi no, chi è puntuale e chi è ritardatario, chi è bravo a svolgere i suoi compiti e chi non è adatto a fare il mestiere di docente.
Proprio perchè stimo molto il ruolo dell'insegnante (formatore della coscienza civica delle nuove generazioni),bisognerebbe selezionare meglio sin dall'inizio chi si avvia a svolgere il ruolo di educatore.
Il docente deve essere non solo conoscitore profondo della propria disciplina,ma competente sul piano dei rapporti umani con gli alunni: deve saperli coinvolgere, deve saperli controllare (non mi fraintenda) nel senso di motivarli allo studio.
Un preside sa chi sono i buoni e i cattivi insegnanti; e non mi scandalizzo, anzi auspico, che si possano premiare i migliori.Certo la valutazione della carriera va fatta con criteri oggettivi: i risultati degli apprendimenti degli alunni, la gestione della classe, la partecipazione ai corsi di aggiornamento, la capacità di saper lavorare in gruppo, la puntualità, la presenza (e non le continue assenze), la professionalità.
Perché ritiene la rendicontazione sociale tanto odiosa? Un servizio pubblico deve offrirsi alla valutazione degli utenti.Capisco che questi termini possano non piacerle, ma essi non sono né di destra né di sinistra:fanno parte di un'evoluzione in positivo della Pubblica Amministrazione, cominciata da Bassanini per finire a Brunetta. Di quest'evoluzione, come cittadini dobbiamo essere contenti: finalmente la
semplificazione, la qualità e il gradimento del servizio pubblico cominciano a essere presi in considerazione.
Anche la scuola deve migliorarsi, certo non con la politica dei tagli. Ma le considerazioni politiche le faccio come cittadino e non come dirigente, come funzionario devo eseguire la legge."
La lettera ai presidi del CPS Napoli
"Sarebbe grave se nessun preside rispondesse alla sua pubblica lettera ai dirigenti scolastici, allora sì che mi preoccuperei per lo stato della nostra democrazia. Sono un dirigente scolastico di un istituto comprensivo di Napoli e provo a rsponderle.Non mi sento asservito al potere, soffro quanto Lei dei tagli che vengono fatti alla scuola pubblica, mentre i politici non si tagliano i loro stipendi.Ma la poltica dell'egualtarismo fin qui sostenuta dai sindacati nella scuola non è giusta; e ritengo ciò non per una visione mercantilista della scuola, come Lei dice. Ma perché non si può mettere sullo stesso piano chi lavora e chi no, chi è puntuale e chi è ritardatario, chi è bravo a svolgere i suoi compiti e chi non è adatto a fare il mestiere di docente.
Proprio perchè stimo molto il ruolo dell'insegnante (formatore della coscienza civica delle nuove generazioni),bisognerebbe selezionare meglio sin dall'inizio chi si avvia a svolgere il ruolo di educatore.
Il docente deve essere non solo conoscitore profondo della propria disciplina,ma competente sul piano dei rapporti umani con gli alunni: deve saperli coinvolgere, deve saperli controllare (non mi fraintenda) nel senso di motivarli allo studio.
Un preside sa chi sono i buoni e i cattivi insegnanti; e non mi scandalizzo, anzi auspico, che si possano premiare i migliori.Certo la valutazione della carriera va fatta con criteri oggettivi: i risultati degli apprendimenti degli alunni, la gestione della classe, la partecipazione ai corsi di aggiornamento, la capacità di saper lavorare in gruppo, la puntualità, la presenza (e non le continue assenze), la professionalità.
Perché ritiene la rendicontazione sociale tanto odiosa? Un servizio pubblico deve offrirsi alla valutazione degli utenti.Capisco che questi termini possano non piacerle, ma essi non sono né di destra né di sinistra:fanno parte di un'evoluzione in positivo della Pubblica Amministrazione, cominciata da Bassanini per finire a Brunetta. Di quest'evoluzione, come cittadini dobbiamo essere contenti: finalmente la
semplificazione, la qualità e il gradimento del servizio pubblico cominciano a essere presi in considerazione.
Anche la scuola deve migliorarsi, certo non con la politica dei tagli. Ma le considerazioni politiche le faccio come cittadino e non come dirigente, come funzionario devo eseguire la legge."
La lettera ai presidi del CPS Napoli
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
il preside in questione è il preside di una di noi, abbiamo già preparato la risposta appena approvata dal gruppo la postiamo
cmq non è l'unico ad aver risposto
ragazzi vi prego intraprendete anche voi questa strada
scusa libero dovìè che è stata pubblicata questa risposta??
cmq non è l'unico ad aver risposto
ragazzi vi prego intraprendete anche voi questa strada
scusa libero dovìè che è stata pubblicata questa risposta??
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Libero Tassella ha scritto:red - Riceviamo la lettera del dirigente scolastico Eugenio Tipaldi, in risposta al Comitato precari Scuola di Napoli che ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici della provincia. La lettera è indirizzata a Brunello Arborio, che ha postato il documento dei colleghi precari in redazione.
Vedo che non si riesce ad evitare la risposta singola, è veramente difficile pensare che dietro una lettera ci possa essere un gruppo. La risposta è su Orizzontescuola
http://www.orizzontescuola.it/node/7092
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
antonella vaccaro ha scritto:il preside in questione è il preside di una di noi, abbiamo già preparato la risposta appena approvata dal gruppo la postiamo
cmq non è l'unico ad aver risposto
ragazzi vi prego intraprendete anche voi questa strada
scusa libero dovìè che è stata pubblicata questa risposta??
Orizzonte scuola, come ho scitto in oggetto
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
faccio una rettifica ma tra le diverse lettera ho fatto confusione, giusto per dovere di cronaca il preside in questione non è il preside di nessuno di noi del cps, questo mi rincuora perchè vuol dire che la lettera sta facendo un bel giro
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Sta girando questa risposta al preside Tipaldi, è quella del CPS Napoli ?
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100512083225
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100512083225
Re: CAMPANIA Iniziative 2010
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100512083225[/quote[/url]]Brunello Arborio ha scritto:Sta girando questa risposta al preside Tipaldi, è quella del CPS Napoli ?
[url=http://www.retescuole.net/contenuto?id=20100512083225
assolutamente si
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
RISPOSTA DEL COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA AL PRESIDE TIPALDI.
Ill.mo Preside Tipaldi,
la Sua replica non fa che confermare quello che è stato evidenziato dall’analisi condotta dai precari, che, cioè i Dirigenti hanno maturato un’acuta insofferenza per i diritti dei docenti e, complementarmente, un forte desiderio di esercitare poteri di coercizione che, col ricatto del licenziamento o del “declassamento”, limitino la libertà di insegnamento e l’autonomia dei docenti, usando come pretestuoso movente l’efficienza del “servizio”.
A noi pare che il problema del reclutamento e del controllo dei docenti (e anche dei presidi, se permette!) si debba porre e risolvere in termini diversi. Chi controlla, del resto, la categoricità d’istanza etica di un chirurgo provetto ma tanto cinico da organizzare un traffico d’organi? E sarebbe giusto decidere di privatizzare la Sanità e di umiliare tutti i medici per punire un solo disonesto, poi?
Le pare ragionevole colpire tutti i docenti con la mortificazione professionale e la loro riduzione a “travet del sapere” per punire i lavativi?
Se i presidi non hanno sufficienti poteri per stroncare il malcostume dell’assenteismo o lo scarso impegno profuso da una quota di docenti infingardi, allora li chiedano, ma riconoscano che non si può postulare l’esigenza di snaturare il senso e la funzione della scuola per una finalità meramente disciplinare!
Non siamo ingenui e crediamo non lo siano neppure i presidi. Il nuovo assetto programmato dal ministero non ha nulla a che vedere con l’efficienza, ma con il controllo e la neutralizzazione del potenziale critico di studenti e docenti!
Il discorso che Lei fa è in tutto e per tutto assimilabile a quello che l’attuale Governo, in perfetta malafede, fa sulle intercettazioni: imbavagliare la stampa e negare ai magistrati un indispensabile strumento di indagine, dicono i legislatori, sarebbe “necessario” in vista della difesa della privacy!
Ma ci sono provvedimenti assai meno pericolosi per la tenuta democratica del paese tramite cui conseguire tale scopo! Basta disporre la distruzione delle intercettazioni subito dopo l’utilizzo a fini processuali o la secretazione di quelle di cui sia ancora dubbia l’utilità, come suggeriscono illustri costituzionalisti!
La “rendicontazione” non ci piace e non ci piacerà mai perché siamo e resteremo convinti del fatto che orientare un cervello e un’anima non sia un’attività “rendicontabile” e che il progresso culturale non possa essere “offerto” come un prosciutto e “garantito” come la genuinità di una mozzarella.
Inoltre, il Suo discorso sulla “finalmente” prevista risposta alle famiglie è specioso e falsificante: non ci risulta, infatti, che i docenti della passata generazione, i docenti della scuola-istituzione e non della scuola-servizio, non vessati né costretti a promuovere tutti e socialmente tenuti in alta considerazione, agissero nell’impunità e nell’arbitrio!
Le famiglie hanno sempre esercitato il loro diritto di controllo, ma nel rispetto della dignità del docente e presupponendone la cultura e la buonafede, mentre ora, ridotte a “clientela” e percependosi come tale, partono dal presupposto che il docente sia sempre e comunque ignorante, sempre e comunque responsabile del mancato “successo” educativo dei propri figli, sempre denunciabile e sempre tenuto a soggiacere a qualsivoglia richiesta.
Soddisfatti o rimborsati, insomma: i presidi garantiscono!
Lei parla di “servizio” con entusiasmo e disegna un futuro in cui i docenti, strigliati a dovere, trotteranno finalmente come garzoni al servizio della clientela e dei presidi-padroni…
Possiamo anche comprendere che questo orizzonte sia per qualcuno di Voi auspicabile. Quello che non comprendiamo è come si possa cancellare o ignorare ogni riferimento alla specificità dell’insegnamento come attività POLITICA e IDEOLOGICAMENTE CONNOTATA!
La natura di questo “servizio” da rendere (è impossibile che Lei non se ne renda conto!), infatti, consiste nella trasmissione di messaggi culturali, che non possono essere messaggi “neutrali”!
Lei parla di repressione dei “cattivi docenti” e di promozione dei “migliori” secondo criteri “oggettivi”… Ma potrebbe, potrà mancare di inserirsi, sia pure surrettiziamente, tra questi criteri, quello della docilità ideologica dei docenti, della loro contiguità al pensiero del capo?
I docenti non sono tutte canaglie, ma neanche tutti idealisti: ha contemplato, Lei, nel suo “servizievole” ottimismo, lo scenario in cui e per cui i docenti millantino o ostentino un certo indirizzo politico per compiacere il capo ed averne la relativa “sportula”, con conseguente prostituzione intellettuale?
Quale avvilente modello verrà dunque trasmesso ai ragazzi? Quello di un intellettuale servile e asservito, prono e allineato, voltagabbana e pitocco! Che tragica e triste prospettiva!
Smettiamo di trincerarci dietro l’efficientismo, dietro la presunta “trasparenza” e “verificabilità” delle “prestazioni” e dei livelli di competenza-conoscenza-abilità raggiunti.
Se lo studente è cliente non si preoccuperà mai di imparare e lo farà comunque in un’ottica interessata e distorta; se il cliente va trattenuto a tutti i costi, il “successo formativo” dovrà essere garantito; se il “successo formativo” deve essere assicurato, il docente deve essere annichilito. Per annichilirlo occorre vilipenderlo e dipingerlo come fannullone e impreparato…
E’ questo il triste e volgare sillogismo imperfetto sotteso alle effervescenze manageriali dei presidi!
Ribadiamo che si tratta di una minaccia di prim’ordine per la società, e che occorre che le persone di buona volontà facciano di tutto per fermare questa deriva autocratica e scongiurare questa metamorfosi esiziale dell’unica e ultima istituzione capace di evitare la trasformazione dei cittadini consapevoli in sudditi deleganti.
11 maggio 2010
Coordinamento Precari Scuola
Ill.mo Preside Tipaldi,
la Sua replica non fa che confermare quello che è stato evidenziato dall’analisi condotta dai precari, che, cioè i Dirigenti hanno maturato un’acuta insofferenza per i diritti dei docenti e, complementarmente, un forte desiderio di esercitare poteri di coercizione che, col ricatto del licenziamento o del “declassamento”, limitino la libertà di insegnamento e l’autonomia dei docenti, usando come pretestuoso movente l’efficienza del “servizio”.
A noi pare che il problema del reclutamento e del controllo dei docenti (e anche dei presidi, se permette!) si debba porre e risolvere in termini diversi. Chi controlla, del resto, la categoricità d’istanza etica di un chirurgo provetto ma tanto cinico da organizzare un traffico d’organi? E sarebbe giusto decidere di privatizzare la Sanità e di umiliare tutti i medici per punire un solo disonesto, poi?
Le pare ragionevole colpire tutti i docenti con la mortificazione professionale e la loro riduzione a “travet del sapere” per punire i lavativi?
Se i presidi non hanno sufficienti poteri per stroncare il malcostume dell’assenteismo o lo scarso impegno profuso da una quota di docenti infingardi, allora li chiedano, ma riconoscano che non si può postulare l’esigenza di snaturare il senso e la funzione della scuola per una finalità meramente disciplinare!
Non siamo ingenui e crediamo non lo siano neppure i presidi. Il nuovo assetto programmato dal ministero non ha nulla a che vedere con l’efficienza, ma con il controllo e la neutralizzazione del potenziale critico di studenti e docenti!
Il discorso che Lei fa è in tutto e per tutto assimilabile a quello che l’attuale Governo, in perfetta malafede, fa sulle intercettazioni: imbavagliare la stampa e negare ai magistrati un indispensabile strumento di indagine, dicono i legislatori, sarebbe “necessario” in vista della difesa della privacy!
Ma ci sono provvedimenti assai meno pericolosi per la tenuta democratica del paese tramite cui conseguire tale scopo! Basta disporre la distruzione delle intercettazioni subito dopo l’utilizzo a fini processuali o la secretazione di quelle di cui sia ancora dubbia l’utilità, come suggeriscono illustri costituzionalisti!
La “rendicontazione” non ci piace e non ci piacerà mai perché siamo e resteremo convinti del fatto che orientare un cervello e un’anima non sia un’attività “rendicontabile” e che il progresso culturale non possa essere “offerto” come un prosciutto e “garantito” come la genuinità di una mozzarella.
Inoltre, il Suo discorso sulla “finalmente” prevista risposta alle famiglie è specioso e falsificante: non ci risulta, infatti, che i docenti della passata generazione, i docenti della scuola-istituzione e non della scuola-servizio, non vessati né costretti a promuovere tutti e socialmente tenuti in alta considerazione, agissero nell’impunità e nell’arbitrio!
Le famiglie hanno sempre esercitato il loro diritto di controllo, ma nel rispetto della dignità del docente e presupponendone la cultura e la buonafede, mentre ora, ridotte a “clientela” e percependosi come tale, partono dal presupposto che il docente sia sempre e comunque ignorante, sempre e comunque responsabile del mancato “successo” educativo dei propri figli, sempre denunciabile e sempre tenuto a soggiacere a qualsivoglia richiesta.
Soddisfatti o rimborsati, insomma: i presidi garantiscono!
Lei parla di “servizio” con entusiasmo e disegna un futuro in cui i docenti, strigliati a dovere, trotteranno finalmente come garzoni al servizio della clientela e dei presidi-padroni…
Possiamo anche comprendere che questo orizzonte sia per qualcuno di Voi auspicabile. Quello che non comprendiamo è come si possa cancellare o ignorare ogni riferimento alla specificità dell’insegnamento come attività POLITICA e IDEOLOGICAMENTE CONNOTATA!
La natura di questo “servizio” da rendere (è impossibile che Lei non se ne renda conto!), infatti, consiste nella trasmissione di messaggi culturali, che non possono essere messaggi “neutrali”!
Lei parla di repressione dei “cattivi docenti” e di promozione dei “migliori” secondo criteri “oggettivi”… Ma potrebbe, potrà mancare di inserirsi, sia pure surrettiziamente, tra questi criteri, quello della docilità ideologica dei docenti, della loro contiguità al pensiero del capo?
I docenti non sono tutte canaglie, ma neanche tutti idealisti: ha contemplato, Lei, nel suo “servizievole” ottimismo, lo scenario in cui e per cui i docenti millantino o ostentino un certo indirizzo politico per compiacere il capo ed averne la relativa “sportula”, con conseguente prostituzione intellettuale?
Quale avvilente modello verrà dunque trasmesso ai ragazzi? Quello di un intellettuale servile e asservito, prono e allineato, voltagabbana e pitocco! Che tragica e triste prospettiva!
Smettiamo di trincerarci dietro l’efficientismo, dietro la presunta “trasparenza” e “verificabilità” delle “prestazioni” e dei livelli di competenza-conoscenza-abilità raggiunti.
Se lo studente è cliente non si preoccuperà mai di imparare e lo farà comunque in un’ottica interessata e distorta; se il cliente va trattenuto a tutti i costi, il “successo formativo” dovrà essere garantito; se il “successo formativo” deve essere assicurato, il docente deve essere annichilito. Per annichilirlo occorre vilipenderlo e dipingerlo come fannullone e impreparato…
E’ questo il triste e volgare sillogismo imperfetto sotteso alle effervescenze manageriali dei presidi!
Ribadiamo che si tratta di una minaccia di prim’ordine per la società, e che occorre che le persone di buona volontà facciano di tutto per fermare questa deriva autocratica e scongiurare questa metamorfosi esiziale dell’unica e ultima istituzione capace di evitare la trasformazione dei cittadini consapevoli in sudditi deleganti.
11 maggio 2010
Coordinamento Precari Scuola
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
Al solito, si usa la sigla CPS per tutto quello che ci passa per la testa. Per carità tutte buone intenzioni, ma così siamo all'anarchia pura.
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
ddr67 ha scritto:Al solito, si usa la sigla CPS per tutto quello che ci passa per la testa. Per carità tutte buone intenzioni, ma così siamo all'anarchia pura.
Napoli avrebbe dovuto puntualizzare nella firma e non creare confusioni e altri precedenti.Sul forum di Brunello è stata pubblicata da un pò,e mi sono chiesta cosa fosse
Non ditemi che sono le solite bazzecole!
Emma Giannì- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
come al solito un bel c.....o , uffa siete sempre pronti a puntare il dito
non abbiamo usato la sigla cps, è stata o una dimenticanza di chi si occupa di diffondere i documenti o di chi l'ha pubblicata
mamma mia ragazzi ma possibile che vedete mala fede in tutto ???
datemi il tempo di controllare
si emma sono bazzecole soprattutto se si conoscono i colleghi che l'hanno inviata
a voi non capita mai di confondervi??
non abbiamo usato la sigla cps, è stata o una dimenticanza di chi si occupa di diffondere i documenti o di chi l'ha pubblicata
mamma mia ragazzi ma possibile che vedete mala fede in tutto ???
datemi il tempo di controllare
si emma sono bazzecole soprattutto se si conoscono i colleghi che l'hanno inviata
a voi non capita mai di confondervi??
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
antonella vaccaro ha scritto:come al solito un bel c.....o , uffa siete sempre pronti a puntare il dito
non abbiamo usato la sigla cps, è stata o una dimenticanza di chi si occupa di diffondere i documenti o di chi l'ha pubblicata
mamma mia ragazzi ma possibile che vedete mala fede in tutto ???
datemi il tempo di controllare
si emma sono bazzecole soprattutto se si conoscono i colleghi che l'hanno inviata
a voi non capita mai di confondervi??
Che ti fai le accuse da sola? Proprio perchè ci conosci non dovresti neanche pensare alla malafede!!!
Ma siccome come diciamo per vantarci il forum è letto da molti sindacalisti e politici questi errori tecnici ci fanno fare una figura del cavolo!!!!
Una lettera anche per sbaglio siglata a nome CPS che viene pubblicata prima su un altro forum per giunta da un utente con nick sconosciuto!!!
Come si vede che non avete lavorato mai nel settore privato!!
Nell'azienda per cui lavoravo per un errore del genere avrei rischiato il licenziamento!!!
Che ci vuoi fare Emma, sembriamo due marziani!!! Forse hanno ragione loro
didier- Esperto/a
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
mi sono informata, la mia collega ha sbagliato.
che vogliamo fare la fuciliamo???
è un nuovo acquisto , valido come pochi.
in questo momento l cps napli èancora in grado di aggregare persone le ho fatto notare l'errore ma lungi da lei qualsiasi strumentalizzazione
un po di elasticità grazie
che vogliamo fare la fuciliamo???
è un nuovo acquisto , valido come pochi.
in questo momento l cps napli èancora in grado di aggregare persone le ho fatto notare l'errore ma lungi da lei qualsiasi strumentalizzazione
un po di elasticità grazie
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
ddr67 ha scritto:antonella vaccaro ha scritto:come al solito un bel c.....o , uffa siete sempre pronti a puntare il dito
non abbiamo usato la sigla cps, è stata o una dimenticanza di chi si occupa di diffondere i documenti o di chi l'ha pubblicata
mamma mia ragazzi ma possibile che vedete mala fede in tutto ???
datemi il tempo di controllare
si emma sono bazzecole soprattutto se si conoscono i colleghi che l'hanno inviata
a voi non capita mai di confondervi??
Che ti fai le accuse da sola? Proprio perchè ci conosci non dovresti neanche pensare alla malafede!!!
Ma siccome come diciamo per vantarci il forum è letto da molti sindacalisti e politici questi errori tecnici ci fanno fare una figura del cavolo!!!!
Una lettera anche per sbaglio siglata a nome CPS che viene pubblicata prima su un altro forum per giunta da un utente con nick sconosciuto!!!
Come si vede che non avete lavorato mai nel settore privato!!
Nell'azienda per cui lavoravo per un errore del genere avrei rischiato il licenziamento!!!
Che ci vuoi fare Emma, sembriamo due marziani!!! Forse hanno ragione loro
allora licenziateci dal cps !!!!!!
vedi ddr ogni tanto lavoriamo e non abbiamo fatto in tempo a pubblicarla sul nostro forum, retescuole è stato velocissimo
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
ma dove l'ha pubblicata?da dove l'ha presa l'utente di Roma?antonella vaccaro ha scritto:mi sono informata, la mia collega ha sbagliato.
che vogliamo fare la fuciliamo???
è un nuovo acquisto , valido come pochi.
in questo momento l cps napli èancora in grado di aggregare persone le ho fatto notare l'errore ma lungi da lei qualsiasi strumentalizzazione
un po di elasticità grazie
Emma Giannì- Amministratore
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Re: CAMPANIA Iniziative 2010
l'ha presa da rete scuola o scuole non mi ricordo come si chiama
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