SICILIA Iniziative 2010
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Emma Giannì
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COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Le azioni sul territorio
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Ottima iniziativa!
Antonino Buonamico- Moderatore
- Numero di messaggi : 2317
Età : 64
Località : Bari
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Rete Docenti Precari Bari
Contributo al forum : 7986
Data d'iscrizione : 27.10.08
Re: SICILIA Iniziative 2010
Ottima iniziativa, Emma, complimenti!Emma Giannì ha scritto:L'incontro ha portato alla decisione di convocare un tavolo tecnico dove presentare proposte e altro,e discutere più approfonditamente di forme di sensibilizzazione,informazione e,poi,mobilitazione "incisive" (almeno si spera)
Interessante allargare la discussione ad interlocutori diversi. E' un periodo piuttosto lungo, ormai, che i precari discutono solo di se stessi e tra se stessi. Uscire! Cambiare aria! Aprire porte e finestre!
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
Tu sai che la mia situazione non porta da nessuna parte purtroppo la doma nda che volevo fare è gia' stata sottoposta da un altro e la risposta non è stata chiara riguardava l'esclusione dal salva precari per aver svolto servizio in due scuole diverse .Io non ho lavorato un solo giorno quest'anno e la notizia dei maggiori tagli per la classe docente della scuola di secondo grado mi ha lasciato uno sconforto maggiore Anch'io ho apprezzato l' intervento del dirigente scolastico poco i discorsi dei politici presenti .Volevo presentarmi a te dopo l'incontro ma sono dovuta scappare perchè mio marito mi ha chiamata che il bambino aveva la febbre alta Sei veramente una grande il tuo intervento è stato secondo me quello che noi tutti avremmo voluto comunicare
adry gio'- Assiduo/a
- Numero di messaggi : 85
Località : Agrigento
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Nessuna
Contributo al forum : 5541
Data d'iscrizione : 16.01.10
Appello per un'assemblea del Movimento Scuola Sicilia
Il coordinamento "Precari della scuola in lotta" di Palermo propone, a tutte le componenti del Movimento Scuola Sicilia e ai coordinamenti siciliani non facenti parte del Moss, per il giorno 24 Aprile (pomeriggio) un'assemblea regionale a Palermo per discutere sul futuro della scuola siciliana(che sarà colpita da altri 6000 tagli) ed individuare forme di lotta comuni per arginare il processo di smantellamento della scuola pubblica.
La scelta del 24 è determinata dalle necessità di avere un quadro chiaro sia degli organici 2010-2011 relativi alla regione Sicilia sia del risultato dei lavori dell'Assemblea Nazionale Cobas Scuola (Salerno 10-11 Aprile) e del Congresso Nazionale della Flc Cgil (San Benedetto del Tronto 14-17 Aprile).
Invitiamo tutti i coordinamenti ad esprimersi sulla proposta!
La scelta del 24 è determinata dalle necessità di avere un quadro chiaro sia degli organici 2010-2011 relativi alla regione Sicilia sia del risultato dei lavori dell'Assemblea Nazionale Cobas Scuola (Salerno 10-11 Aprile) e del Congresso Nazionale della Flc Cgil (San Benedetto del Tronto 14-17 Aprile).
Invitiamo tutti i coordinamenti ad esprimersi sulla proposta!
luigidelprete- Esperto/a
- Numero di messaggi : 426
Località : Palermo
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Precari della scuola in lotta
Contributo al forum : 5981
Data d'iscrizione : 31.10.09
Re: SICILIA Iniziative 2010
Non so cosa risponderti Luigi.
La proposta è interessante solo che abbiamo un discorso aperto per la riunione dell'Associazione.
La proposta è interessante solo che abbiamo un discorso aperto per la riunione dell'Associazione.
mariapia- Coordinatore
- Numero di messaggi : 2772
Età : 68
Località : Palermo
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Palermo e neoiscritta Flcgil
Contributo al forum : 9083
Data d'iscrizione : 05.08.08
Re: SICILIA Iniziative 2010
http://congresso.flcgil.it/locale/sicilia/congresso-regionale-flc-cgil-sicilia
DOCUMENTO POLITICO DEL 2° CONGRESSO DELLA FLC CGIL SICILIA
CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA) - HOTEL FIESTA – 8/9 MARZO 2010
Il modello sociale neo-liberista, che ha determinato l’attuale crisi economico finanziaria globale, caratterizzato dalla logica del profitto, ha comportato scelte dannose e inique che hanno accentuato le differenze sociali e territoriali tra le aree del mondo aumentando le disuguaglianze e le povertà. Vi è una condizione diffusa di incertezza per i lavoratori e le lavoratrici sul loro lavoro mentre aumenta la condizione di precarietà dei
giovani.
La scelta di continuare a privatizzare i beni e i servizi comuni aumenta ancor di più le sperequazioni e le ingiustizie tra i popoli scardinando quegli elementi di coesione sociale, solidarietà e cooperazione che debbono rappresentare l’elemento centrale nell’organizzazione sociale, politica, economica degli Stati.
La FLC CGIL Sicilia condivide il percorso politico e le proposte del documento congressuale “Le Frontiere della Conoscenza: diritti, partecipazione, democrazia” e le proposte della CGIL alla base della mozione “I diritti e il lavoro oltre la crisi” volti a riproporre, tra l’altro, la centralità del sapere come bene comune per un modello sociale ed economico solidale, per uscire dalla crisi e superarla con minori disuguaglianze.
In tale modello, la scelta della pace rappresenta un valore irrinunciabile nei rapporti tra gli uomini e tra i popoli; valore che si sostanzia nell’impegno della FLC Cgil Sicilia ad agevolare e promuovere l’inclusione sociale, culturale ed economica dei migranti aderendo all’appello della “Rete Europea dell’Educazione” per costruire una società laica,
rispettosa delle diversità di genere, culturali, religiose, politiche ed etniche. Le diversità nel nostro Paese, invece, rappresentano motivo di fratture sociali, alimentate da politiche ingiuste del Governo, e non solo al Nord, come dimostrano i drammatici fatti di Rosarno e dello sfratto forzato dei rifugiati politici sudanesi del laboratorio Zeta di Palermo.
Lo sviluppo economico si deve coniugare con un utilizzo equilibrato e compatibile delle risorse energetiche, attraverso politiche eco-compatibili per la salvaguardia dell’ambiente.
Le politiche fiscali debbono essere eque e progressive, debbono intrecciarsi con un intervento del pubblico per attivare processi virtuosi di investimento – occupazione - reddito, con idonei interventi sullo stato sociale volti a migliorare la qualità della vita, soprattutto per le fasce più esposte della popolazione. Su queste ragione la CGIL ha
proclamato lo sciopero generale del 12 marzo chiamando le proprie strutture a mobilitarsi per la partecipazione delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati.
Le scelte del Governo sul fisco, sull’istruzione, la formazione, la ricerca, la pubblica amministrazione, il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali, la riduzione del ruolo della contrattazione e della partecipazione democratica nei luoghi di lavoro hanno ridotto direttamente o indirettamente i diritti dei lavoratori effettuando una redistribuzione delle risorse e del reddito in favore dei ceti alti e medio alti a discapito di quelli più disagiati e precipitando il ceto medio verso la povertà.
L’abrogazione della legge 133/2008, delle leggi Brunetta sulla pubblica amministrazione, il ritiro delle proposte di riforma sull’Università e il riordino non politicizzato degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR), il compimento della riforma dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) rappresentano il primo atto per avviare un processo in cui l’interesse del Paese, la vita e la dignità delle persone siano poste al centro dell’attività politica del Governo.
La legge Brunetta sulla pubblica amministrazione è sbagliata e va ritirata; non migliora la qualità e l’efficienza del lavoro pubblico, mortifica la dignità dei lavoratori, riduce gli spazi di partecipazione e di confronto rendendo sempre più difficile l’azione sindacale per la tutela dei lavoratori. Rafforzare processi di parità di genere nella P.A. come nell’economia privata, anche attraverso istruzione e formazione adeguata è un obiettivo che la FLC vuole perseguire. Anche per queste ragioni riaffermiamo il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad eleggere le proprie rappresentanze impegnandoci a garantire i diritti e la democrazia nei luoghi di lavoro, per tutti e senza limitazioni.
In Sicilia gli effetti pesanti dei provvedimenti del Governo si manifestano in modo grave: riduzioni di finanziamenti pubblici in tutti i comparti della Conoscenza con grave pregiudizio delle finalità Costituzionali sul diritto allo studio e le pari opportunità, riduzioni insostenibili di organico che peggiorano la qualità dell’offerta formativa e rendono difficili i processi d’integrazione, determinano un aumento dei tassi di dispersione scolastica e formativa, crescono i contratti non rinnovati. Aumenta la precarietà, cosi come la fuga dei ricercatori e degli artisti all’estero per i mancati investimenti. L’edilizia scolastica è carente con edifici spesso in affitto, che generalmente non rispondono ai requisiti previsti dalla legge sulla sicurezza. Occorrono investimenti sull’edilizia da parte dello Stato e degli Enti
Locali siciliani per superare gli sprechi, le disfunzioni e le carenze strutturali.
È fondamentale, però, che ai lavoratori precari della conoscenza vengano riconosciuti tutti i diritti sanciti dalle direttive europee per il personale a tempo indeterminato: l diritto alla stessa retribuzione, al riconoscimento della anzianità di servizio e quello alla formazione continua. Le scelte che i governi nazionale e regionale adottano
fanno divenire condizione permanente la precarizzazione dei rapporti di lavoro in modo totalizzante, togliendo dignità e generando inaccettabili condizioni di ricatto e subalternità.
L’opposizione alle controriforme Gelmini è stata ferma e determinata. La resistenza
attiva avviata nei luoghi di lavoro e nelle piazze va continuata e potenziata. La FLC siciliana ritiene che per contrastare il progetto politico del Governo bisogna continuare con insistenza e convinzione nell’azione di mobilitazione attraverso tutte le forme democratiche per allargare il consenso, per aumentare la consapevolezza dei siciliani sulle ricadute che i provvedimenti del Governo avranno sul futuro e sulle opportunità degli studenti, sulle condizioni delle famiglie, sulle condizioni di legalità e di tenuta democratica nel Paese. Per contrastare il progetto culturale regressivo di società sviluppato dal Governo destinato ad aumentare le povertà, le disparità e le disuguaglianze sociali occorre allargare il fronte delle alleanze politiche, sociali e istituzionali.
La riforma sul federalismo e la modifica del Titolo V spostano sulle Regioni competenze sull’istruzione e la formazione; si delinea un nuovo assetto Costituzionale che deve comunque garantire l’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione e dell’alta formazione. Un quadro di riferimento in evoluzione, quindi, che non possiamo ignorare e che non può essere affrontato con dispendio di risorse pubbliche e improvvisazioni che
possano destrutturare l’unitarietà dei sistemi nazionali, non risolvendo né i problemi degli studenti e delle famiglie, né quelli occupazionali. Occorre aprire insieme alla Confederazione un confronto programmatico con il Governo nazionale e regionale per definire campi d’intervento, linee d’azione e piani d‘investimento al fine di elaborare
proposte alternative alle scelte governative..
La struttura del disegno di legge di riforma universitaria porterà alla demolizione intenzionale dell’Università pubblica finalizzata al passaggio ad un sistema dell’alta formazione e ricerca governato con criteri privatistici; porterà, inoltre, all’accentuazione del precariato nell’attività di insegnamento, di ricerca e di amministrazione con modalità di reclutamento che non limitano il potere delle baronie, ma lo rafforzano.
Per le Università siciliane oltre all’impatto del disegno di legge si aggiungeranno ulteriori difficoltà derivanti dalle problematiche sociali, economiche e politiche del territorio caratterizzato da uno scarso sviluppo economico, una scarsa organizzazione sociale e una larga disoccupazione.
In Sicilia bisogna rivedere la scelta di frammentazioni in sedi decentrate che deve essere sostenibile e supportata da un ragionato progetto politico di sviluppo territoriale da programmare con i soggetti istituzionali e le forze sociali.
Pur in presenza di scelte del Governo che vanno in direzione opposta alle decisioni dell’Europa, bisogna sostenere la crescita qualitativa e quantitativa delle risorse intellettuali sul territorio di competenza, al servizio della comunità e dell’economia locale.
Per questa ragione la Regione, in un quadro chiaro di competenze, deve farsi garante di un sistema universitario siciliano di qualità, attivando luoghi di confronto con il sistema scolastico, le parti sociali, gli enti di ricerca.
Negli atenei occorre contrastare il processo di precarizzazione e di degenerazione del reclutamento del personale vigilando sui bandi di concorso per il rispetto delle nome contrattuali, per avversare il rischio della riduzione degli spazi di rappresentanza di tutti gli addetti e per estenderli ai dottorandi, agli assegnisti e ricercatori, costruendo nuove forme di partecipazione. Pertanto occorre valorizzare il ruolo istituzionale degli atenei siciliani di concerto con il Governo regionale, al fine di contribuire alla rinascita e allo sviluppo ecocompatibile della realtà siciliana, inserita nel bacino del mediterraneo. Allo stesso tempo si dovrà trattare con la Regione per promuovere accordi che prevedano misure, finanziamenti e soluzioni finalizzati alla valorizzazione dei giovani ricercatori precari –
dottorandi ed assegnisti di ricerca – perché continuino a svolgere la loro opera presso le università pubbliche siciliane.
Nelle Facoltà di medicina (policlinici) sono inscindibili le funzioni di didattica, ricerca e assistenza: Sono indispensabili certezza di risorse economiche ed un quadro certo normativo di riferimento che consenta una progettualità condivisa dai due sistemi, Università e Servizio Sanitario Regionale, nell’ottica di un consolidamento e
potenziamento delle attività istituzionali. Gli accorpamenti previsti dalla Regione all’interno della riforma del sistema sanitario regionale devono salvaguardare le finalità universitarie e dare piena garanzia per il rispetto dei diritti e delle tutele per tutti gli operatori sanitari e della salute per i cittadini.
E’ necessario portare la ricerca pubblica, sia universitaria che degli Enti pubblici di ricerca, ad avere un aumento significativo della capacità di interazione con le istituzioni locali e le forze sociali, rendendo stabili nel tempo queste relazioni, allo scopo di programmare l’attività in modo integrato con lo sviluppo del territorio. Gli organi
istituzionali, primo tra tutti il Governo, devono ascoltare ed operare affinché la Ricerca divenga nei fatti una risorsa, un investimento.
Sviluppo sostenibile e processi di innovazione non possono prescindere dagli investimenti destinati alla Ricerca che in Sicilia oggi appare sottodimensionata e incapace di costituirsi in Sistema atto a progettare l’integrazione della ricerca siciliana con quella dei paesi rivieraschi del Mediterraneo in una prospettiva paritaria. L’aver individuato una
responsabilità politica regionale sulla Ricerca, richiesta da anni dalla FLC siciliana, è un fatto positivo ma bisogna definire un quadro normativo regionale che individui priorità di investimenti, e coordinamento delle attività di ricerca. Per questo motivo si richiede alle forze politiche di approvare una legge regionale sulla ricerca e al Governo Regionale di avviare un tavolo di confronto sulla stessa.
Manca nella nostra Regione culla di un vasto patrimonio architettonico, artistico e culturale, una seria politica di istruzione e formazione alle arti e alla musica; ciò impedisce di costruire una politica dei beni culturali che possa rappresentare risorsa di sviluppo sostenibile, crescita civile e sociale. E’ indispensabile qualificare la spesa
eliminando la distribuzione clientelare rendendo trasparenti i flussi finanziari e gli investimenti collegati ad Arte e Musica.
Occorre mettere in rete e potenziare le Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale, dotandole di risorse e certezze contrattuali, assicurando a chi vi lavora e vi studia pari opportunità e dignità a quelle di coloro che lavorano e studiano nelle istituzioni universitarie italiane ed europee. Gli studi musicali ed artistici vanno coordinati con la formazione di base perché lo stato si faccia carico di coltivare i talenti dei giovani artisti.
La cultura del lavoro deve entrare a pieno titolo nei percorsi formativi di tutti i giovani per completarli, anche attraverso forme d’integrazione tra sistemi diversi, come prevedono le determinazioni della Unione Europea, in particolare nel triennio finale, nella chiarezza della identità, del ruolo e delle finalità dei sistemi.
La FLC Siciliana sostiene l’urgenza della riorganizzazione del sistema siciliano della Formazione Professionale nelle filiere della formazione ordinaria, di quella in obbligo di istruzione e formazione ed in quella dei servizi di orientamento, anche in considerazione del numero di operatori del comparto, cresciuto a dismisura per le politiche clientelari dei governi regionali.
Bisogna rendere più incisiva la denuncia e segnalare i gravi abusi, soprattutto della politica e degli enti gestori, esplicitando la nostra proposta con chiarezza; evidenziando la nostra autonomia sia rispetto alla amministrazione, sia rispetto ai datori di lavoro.
La riorganizzazione del sistema deve avvenire attraverso il riordino normativo e legislativo, e l’attuazione di un modello di gestione etica e responsabile delle azioni formative, orientative e di accompagnamento, da realizzare con le OO SS, le organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e la Regione Siciliana.
La Flc rivendica l’applicazione del contratto a partire dal diritto costituzionale alla retribuzione e sostiene la necessità del rinnovo contrattuale nei tempi previsti, della urgente chiusura del contratto regionale, e vigilerà sulla loro applicazione, in molti casi disattesa dagli Enti siciliani.
Organismi internazionali come l’OCSE mettono in primo piano l’esigenza generale dell’apprendimento permanente. Senza un impegno concreto per l’apprendimento permanente le donne e gli uomini del nostro tempo difficilmente potranno orientarsi nella vita delle culture e delle società contemporanee; di fatto sono messi in forse diritti umani
primari e possibilità di effettiva partecipazione, di inclusione, infine di democrazia sostanziale.
La competitività dei prodotti, i diritti di cittadinanza, la capacità di leggere le informazioni, l’adattamento alle rapide trasformazioni, necessitano dell’acquisizione di conoscenze alte e qualificate e in continuo divenire. Perciò l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione o meglio ancora l’istruzione e la formazione per tutto l’arco della vita
rappresentano un obiettivo prioritario per lo sviluppo politico, sociale, ed economico del nostro Paese. Per questo la FLC Sicilia rivendica da parte del Parlamento Siciliano la emanazione di una legge regionale sul diritto allo studio e sull’educazione permanente che tenga conto dei principi contenuti nel disegno di legge di iniziativa popolare promosso
dalla Cgil insieme alla Flc, allo Spi ed all’Auser, recentemente presentato al Presidente della Camera dei Deputati.
La FLC Cgil Sicilia è fermamente convinta che la conoscenza è un bene comune e appartiene a tutti, ricchi e poveri, e si esercita e si tutela attraverso la responsabilità della Repubblica. Per questi obiettivi e per un lavoro efficace, ma anche rispettoso della dignità umana, la FLC siciliana conferma il proprio impegno a contrastare con la proposta e la mobilitazione l’impianto ideologico e culturale dell’azione di Governo che produce effetti
negativi per la Sicilia, mettendone seriamente in discussione la coesione sociale.
La Commissione politica, infine, assume integralmente la relazione del segretario generale uscente Giusto Scozzaro, le conclusioni del segretario generale Mimmo Pantaleo e ne condivide l’analisi politica, i contenuti, le linee strategiche e le iniziative di protesta e di proposta suggerite.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
DOCUMENTO POLITICO DEL 2° CONGRESSO DELLA FLC CGIL SICILIA
CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA) - HOTEL FIESTA – 8/9 MARZO 2010
Il modello sociale neo-liberista, che ha determinato l’attuale crisi economico finanziaria globale, caratterizzato dalla logica del profitto, ha comportato scelte dannose e inique che hanno accentuato le differenze sociali e territoriali tra le aree del mondo aumentando le disuguaglianze e le povertà. Vi è una condizione diffusa di incertezza per i lavoratori e le lavoratrici sul loro lavoro mentre aumenta la condizione di precarietà dei
giovani.
La scelta di continuare a privatizzare i beni e i servizi comuni aumenta ancor di più le sperequazioni e le ingiustizie tra i popoli scardinando quegli elementi di coesione sociale, solidarietà e cooperazione che debbono rappresentare l’elemento centrale nell’organizzazione sociale, politica, economica degli Stati.
La FLC CGIL Sicilia condivide il percorso politico e le proposte del documento congressuale “Le Frontiere della Conoscenza: diritti, partecipazione, democrazia” e le proposte della CGIL alla base della mozione “I diritti e il lavoro oltre la crisi” volti a riproporre, tra l’altro, la centralità del sapere come bene comune per un modello sociale ed economico solidale, per uscire dalla crisi e superarla con minori disuguaglianze.
In tale modello, la scelta della pace rappresenta un valore irrinunciabile nei rapporti tra gli uomini e tra i popoli; valore che si sostanzia nell’impegno della FLC Cgil Sicilia ad agevolare e promuovere l’inclusione sociale, culturale ed economica dei migranti aderendo all’appello della “Rete Europea dell’Educazione” per costruire una società laica,
rispettosa delle diversità di genere, culturali, religiose, politiche ed etniche. Le diversità nel nostro Paese, invece, rappresentano motivo di fratture sociali, alimentate da politiche ingiuste del Governo, e non solo al Nord, come dimostrano i drammatici fatti di Rosarno e dello sfratto forzato dei rifugiati politici sudanesi del laboratorio Zeta di Palermo.
Lo sviluppo economico si deve coniugare con un utilizzo equilibrato e compatibile delle risorse energetiche, attraverso politiche eco-compatibili per la salvaguardia dell’ambiente.
Le politiche fiscali debbono essere eque e progressive, debbono intrecciarsi con un intervento del pubblico per attivare processi virtuosi di investimento – occupazione - reddito, con idonei interventi sullo stato sociale volti a migliorare la qualità della vita, soprattutto per le fasce più esposte della popolazione. Su queste ragione la CGIL ha
proclamato lo sciopero generale del 12 marzo chiamando le proprie strutture a mobilitarsi per la partecipazione delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati.
Le scelte del Governo sul fisco, sull’istruzione, la formazione, la ricerca, la pubblica amministrazione, il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali, la riduzione del ruolo della contrattazione e della partecipazione democratica nei luoghi di lavoro hanno ridotto direttamente o indirettamente i diritti dei lavoratori effettuando una redistribuzione delle risorse e del reddito in favore dei ceti alti e medio alti a discapito di quelli più disagiati e precipitando il ceto medio verso la povertà.
L’abrogazione della legge 133/2008, delle leggi Brunetta sulla pubblica amministrazione, il ritiro delle proposte di riforma sull’Università e il riordino non politicizzato degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR), il compimento della riforma dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) rappresentano il primo atto per avviare un processo in cui l’interesse del Paese, la vita e la dignità delle persone siano poste al centro dell’attività politica del Governo.
La legge Brunetta sulla pubblica amministrazione è sbagliata e va ritirata; non migliora la qualità e l’efficienza del lavoro pubblico, mortifica la dignità dei lavoratori, riduce gli spazi di partecipazione e di confronto rendendo sempre più difficile l’azione sindacale per la tutela dei lavoratori. Rafforzare processi di parità di genere nella P.A. come nell’economia privata, anche attraverso istruzione e formazione adeguata è un obiettivo che la FLC vuole perseguire. Anche per queste ragioni riaffermiamo il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad eleggere le proprie rappresentanze impegnandoci a garantire i diritti e la democrazia nei luoghi di lavoro, per tutti e senza limitazioni.
In Sicilia gli effetti pesanti dei provvedimenti del Governo si manifestano in modo grave: riduzioni di finanziamenti pubblici in tutti i comparti della Conoscenza con grave pregiudizio delle finalità Costituzionali sul diritto allo studio e le pari opportunità, riduzioni insostenibili di organico che peggiorano la qualità dell’offerta formativa e rendono difficili i processi d’integrazione, determinano un aumento dei tassi di dispersione scolastica e formativa, crescono i contratti non rinnovati. Aumenta la precarietà, cosi come la fuga dei ricercatori e degli artisti all’estero per i mancati investimenti. L’edilizia scolastica è carente con edifici spesso in affitto, che generalmente non rispondono ai requisiti previsti dalla legge sulla sicurezza. Occorrono investimenti sull’edilizia da parte dello Stato e degli Enti
Locali siciliani per superare gli sprechi, le disfunzioni e le carenze strutturali.
È fondamentale, però, che ai lavoratori precari della conoscenza vengano riconosciuti tutti i diritti sanciti dalle direttive europee per il personale a tempo indeterminato: l diritto alla stessa retribuzione, al riconoscimento della anzianità di servizio e quello alla formazione continua. Le scelte che i governi nazionale e regionale adottano
fanno divenire condizione permanente la precarizzazione dei rapporti di lavoro in modo totalizzante, togliendo dignità e generando inaccettabili condizioni di ricatto e subalternità.
L’opposizione alle controriforme Gelmini è stata ferma e determinata. La resistenza
attiva avviata nei luoghi di lavoro e nelle piazze va continuata e potenziata. La FLC siciliana ritiene che per contrastare il progetto politico del Governo bisogna continuare con insistenza e convinzione nell’azione di mobilitazione attraverso tutte le forme democratiche per allargare il consenso, per aumentare la consapevolezza dei siciliani sulle ricadute che i provvedimenti del Governo avranno sul futuro e sulle opportunità degli studenti, sulle condizioni delle famiglie, sulle condizioni di legalità e di tenuta democratica nel Paese. Per contrastare il progetto culturale regressivo di società sviluppato dal Governo destinato ad aumentare le povertà, le disparità e le disuguaglianze sociali occorre allargare il fronte delle alleanze politiche, sociali e istituzionali.
La riforma sul federalismo e la modifica del Titolo V spostano sulle Regioni competenze sull’istruzione e la formazione; si delinea un nuovo assetto Costituzionale che deve comunque garantire l’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione e dell’alta formazione. Un quadro di riferimento in evoluzione, quindi, che non possiamo ignorare e che non può essere affrontato con dispendio di risorse pubbliche e improvvisazioni che
possano destrutturare l’unitarietà dei sistemi nazionali, non risolvendo né i problemi degli studenti e delle famiglie, né quelli occupazionali. Occorre aprire insieme alla Confederazione un confronto programmatico con il Governo nazionale e regionale per definire campi d’intervento, linee d’azione e piani d‘investimento al fine di elaborare
proposte alternative alle scelte governative..
La struttura del disegno di legge di riforma universitaria porterà alla demolizione intenzionale dell’Università pubblica finalizzata al passaggio ad un sistema dell’alta formazione e ricerca governato con criteri privatistici; porterà, inoltre, all’accentuazione del precariato nell’attività di insegnamento, di ricerca e di amministrazione con modalità di reclutamento che non limitano il potere delle baronie, ma lo rafforzano.
Per le Università siciliane oltre all’impatto del disegno di legge si aggiungeranno ulteriori difficoltà derivanti dalle problematiche sociali, economiche e politiche del territorio caratterizzato da uno scarso sviluppo economico, una scarsa organizzazione sociale e una larga disoccupazione.
In Sicilia bisogna rivedere la scelta di frammentazioni in sedi decentrate che deve essere sostenibile e supportata da un ragionato progetto politico di sviluppo territoriale da programmare con i soggetti istituzionali e le forze sociali.
Pur in presenza di scelte del Governo che vanno in direzione opposta alle decisioni dell’Europa, bisogna sostenere la crescita qualitativa e quantitativa delle risorse intellettuali sul territorio di competenza, al servizio della comunità e dell’economia locale.
Per questa ragione la Regione, in un quadro chiaro di competenze, deve farsi garante di un sistema universitario siciliano di qualità, attivando luoghi di confronto con il sistema scolastico, le parti sociali, gli enti di ricerca.
Negli atenei occorre contrastare il processo di precarizzazione e di degenerazione del reclutamento del personale vigilando sui bandi di concorso per il rispetto delle nome contrattuali, per avversare il rischio della riduzione degli spazi di rappresentanza di tutti gli addetti e per estenderli ai dottorandi, agli assegnisti e ricercatori, costruendo nuove forme di partecipazione. Pertanto occorre valorizzare il ruolo istituzionale degli atenei siciliani di concerto con il Governo regionale, al fine di contribuire alla rinascita e allo sviluppo ecocompatibile della realtà siciliana, inserita nel bacino del mediterraneo. Allo stesso tempo si dovrà trattare con la Regione per promuovere accordi che prevedano misure, finanziamenti e soluzioni finalizzati alla valorizzazione dei giovani ricercatori precari –
dottorandi ed assegnisti di ricerca – perché continuino a svolgere la loro opera presso le università pubbliche siciliane.
Nelle Facoltà di medicina (policlinici) sono inscindibili le funzioni di didattica, ricerca e assistenza: Sono indispensabili certezza di risorse economiche ed un quadro certo normativo di riferimento che consenta una progettualità condivisa dai due sistemi, Università e Servizio Sanitario Regionale, nell’ottica di un consolidamento e
potenziamento delle attività istituzionali. Gli accorpamenti previsti dalla Regione all’interno della riforma del sistema sanitario regionale devono salvaguardare le finalità universitarie e dare piena garanzia per il rispetto dei diritti e delle tutele per tutti gli operatori sanitari e della salute per i cittadini.
E’ necessario portare la ricerca pubblica, sia universitaria che degli Enti pubblici di ricerca, ad avere un aumento significativo della capacità di interazione con le istituzioni locali e le forze sociali, rendendo stabili nel tempo queste relazioni, allo scopo di programmare l’attività in modo integrato con lo sviluppo del territorio. Gli organi
istituzionali, primo tra tutti il Governo, devono ascoltare ed operare affinché la Ricerca divenga nei fatti una risorsa, un investimento.
Sviluppo sostenibile e processi di innovazione non possono prescindere dagli investimenti destinati alla Ricerca che in Sicilia oggi appare sottodimensionata e incapace di costituirsi in Sistema atto a progettare l’integrazione della ricerca siciliana con quella dei paesi rivieraschi del Mediterraneo in una prospettiva paritaria. L’aver individuato una
responsabilità politica regionale sulla Ricerca, richiesta da anni dalla FLC siciliana, è un fatto positivo ma bisogna definire un quadro normativo regionale che individui priorità di investimenti, e coordinamento delle attività di ricerca. Per questo motivo si richiede alle forze politiche di approvare una legge regionale sulla ricerca e al Governo Regionale di avviare un tavolo di confronto sulla stessa.
Manca nella nostra Regione culla di un vasto patrimonio architettonico, artistico e culturale, una seria politica di istruzione e formazione alle arti e alla musica; ciò impedisce di costruire una politica dei beni culturali che possa rappresentare risorsa di sviluppo sostenibile, crescita civile e sociale. E’ indispensabile qualificare la spesa
eliminando la distribuzione clientelare rendendo trasparenti i flussi finanziari e gli investimenti collegati ad Arte e Musica.
Occorre mettere in rete e potenziare le Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale, dotandole di risorse e certezze contrattuali, assicurando a chi vi lavora e vi studia pari opportunità e dignità a quelle di coloro che lavorano e studiano nelle istituzioni universitarie italiane ed europee. Gli studi musicali ed artistici vanno coordinati con la formazione di base perché lo stato si faccia carico di coltivare i talenti dei giovani artisti.
La cultura del lavoro deve entrare a pieno titolo nei percorsi formativi di tutti i giovani per completarli, anche attraverso forme d’integrazione tra sistemi diversi, come prevedono le determinazioni della Unione Europea, in particolare nel triennio finale, nella chiarezza della identità, del ruolo e delle finalità dei sistemi.
La FLC Siciliana sostiene l’urgenza della riorganizzazione del sistema siciliano della Formazione Professionale nelle filiere della formazione ordinaria, di quella in obbligo di istruzione e formazione ed in quella dei servizi di orientamento, anche in considerazione del numero di operatori del comparto, cresciuto a dismisura per le politiche clientelari dei governi regionali.
Bisogna rendere più incisiva la denuncia e segnalare i gravi abusi, soprattutto della politica e degli enti gestori, esplicitando la nostra proposta con chiarezza; evidenziando la nostra autonomia sia rispetto alla amministrazione, sia rispetto ai datori di lavoro.
La riorganizzazione del sistema deve avvenire attraverso il riordino normativo e legislativo, e l’attuazione di un modello di gestione etica e responsabile delle azioni formative, orientative e di accompagnamento, da realizzare con le OO SS, le organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e la Regione Siciliana.
La Flc rivendica l’applicazione del contratto a partire dal diritto costituzionale alla retribuzione e sostiene la necessità del rinnovo contrattuale nei tempi previsti, della urgente chiusura del contratto regionale, e vigilerà sulla loro applicazione, in molti casi disattesa dagli Enti siciliani.
Organismi internazionali come l’OCSE mettono in primo piano l’esigenza generale dell’apprendimento permanente. Senza un impegno concreto per l’apprendimento permanente le donne e gli uomini del nostro tempo difficilmente potranno orientarsi nella vita delle culture e delle società contemporanee; di fatto sono messi in forse diritti umani
primari e possibilità di effettiva partecipazione, di inclusione, infine di democrazia sostanziale.
La competitività dei prodotti, i diritti di cittadinanza, la capacità di leggere le informazioni, l’adattamento alle rapide trasformazioni, necessitano dell’acquisizione di conoscenze alte e qualificate e in continuo divenire. Perciò l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione o meglio ancora l’istruzione e la formazione per tutto l’arco della vita
rappresentano un obiettivo prioritario per lo sviluppo politico, sociale, ed economico del nostro Paese. Per questo la FLC Sicilia rivendica da parte del Parlamento Siciliano la emanazione di una legge regionale sul diritto allo studio e sull’educazione permanente che tenga conto dei principi contenuti nel disegno di legge di iniziativa popolare promosso
dalla Cgil insieme alla Flc, allo Spi ed all’Auser, recentemente presentato al Presidente della Camera dei Deputati.
La FLC Cgil Sicilia è fermamente convinta che la conoscenza è un bene comune e appartiene a tutti, ricchi e poveri, e si esercita e si tutela attraverso la responsabilità della Repubblica. Per questi obiettivi e per un lavoro efficace, ma anche rispettoso della dignità umana, la FLC siciliana conferma il proprio impegno a contrastare con la proposta e la mobilitazione l’impianto ideologico e culturale dell’azione di Governo che produce effetti
negativi per la Sicilia, mettendone seriamente in discussione la coesione sociale.
La Commissione politica, infine, assume integralmente la relazione del segretario generale uscente Giusto Scozzaro, le conclusioni del segretario generale Mimmo Pantaleo e ne condivide l’analisi politica, i contenuti, le linee strategiche e le iniziative di protesta e di proposta suggerite.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Sabato 10 aprile si svolgerà a Catania la Notte bianca della scuola.
Quello che segue è il testo del primo documento del neonato Coordinamento per la Difesa della Scuola Pubblica Statale, composto anche da noi del CPS, nel quale lanciamo le prossime iniziative oltre alla Botte bianca.
Il documento è già stato sottoscritto da circa duecento lavoratori della scuola tra precari e di ruolo.
ore 19.00 presso il L.S.S. Enrico Boggio Lera (via Vittorio Emanuele 346), gruppi di lavoro su:
- la scuola che vogliamo;
- la sicurezza nelle scuole;
- il precariato;
- prospettive della mobilitazione
ore 21,00 Assemblea plenaria: resoconto dei gruppi di lavoro
ore 22,00/23,00 in cortile: reading di poesie e brani letterari
Coordinamento Catanese in difesa della scuola pubblica statale
Quello che segue è il testo del primo documento del neonato Coordinamento per la Difesa della Scuola Pubblica Statale, composto anche da noi del CPS, nel quale lanciamo le prossime iniziative oltre alla Botte bianca.
Il documento è già stato sottoscritto da circa duecento lavoratori della scuola tra precari e di ruolo.
*****
La scuola italiana, in tutti gli ordini e gradi, ha bisogno di significativi investimenti per garantire un reale diritto allo studio e un miglioramento, e adeguamento, della formazione complessiva delle giovani generazioni. Da tanti anni, troppi, assistiamo, invece, ad un progressivo disinteresse nei confronti dei problemi dell’istruzione. Prima si è rimesso in discussione il funzionamento della scuola primaria, un segmento dell’istruzione che rappresentava, per la qualità del lavoro svolto, una punta di eccellenza all’interno del panorama europeo. Senza nessun progetto didattico innovativo, solo per risparmiare, si è così ritornati indietro, rinunciando alla presenza di più docenti che garantiva pluralità nel lavoro e maggiori opportunità per un insegnamento individualizzato. Ora si sta cercando di smantellare l’istruzione secondaria di secondo grado. Si vuole così completare un processo di stravolgimento della funzione stessa della scuola. Negando validità al dettato Costituzionale (art.34 “La scuola è aperta a tutti […] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” e tentando di vanificare il ruolo di promozione sociale che, dall’istituzione della scuola media unica in poi, aveva contraddistinto il nostro sistema scolastico. Un sistema certamente migliorabile, ma attento a garantire a tutti non solo il diritto all’alfabetizzazione ma anche la formazione di un sapere critico. Quali sono i problemi della scuola italiana oggi? Servono innanzitutto strutture scolastiche adeguate, dotate di tutti i requisiti perché si possa lavorare in sicurezza e in locali dignitosi, un numero elevatissimo di edifici scolastici, infatti, non possiede neanche il prescritto certificato di agibilità. Nonostante le tragedie degli anni passati, da questo punto di vista non è cambiato nulla. E’ aumentato il numero di alunni per classe (sino a 33, 35). Quale persona di buon senso può pensare che si possa lavorare proficuamente dovendo interloquire contemporaneamente con oltre 20 alunni? Quale didattica personalizzata può essere proposta in un contesto simile? Per risparmiare, è stato ridotto il numero di ore dedicate al sostegno: in tali condizioni diviene più difficile lavorare a progetti di integrazione e, soprattutto, viene negato, come afferma la Corte Costituzionale (sentenza n. 80, febbraio 2010), un diritto primario, e cioè che «ciascun disabile è coinvolto in un processo di riabilitazione finalizzato ad un suo completo inserimento nella società; processo all’interno del quale l’istruzione e l’integrazione scolastica rivestono un ruolo di primo piano». Nel caso di assenza per malattia degli insegnanti è sempre più difficile, data la scarsità di fondi a disposizione delle scuole, procedere, in tempi brevi, alle necessarie sostituzioni, lasciando sempre più spesso gli allievi in balia di sé stessi. Infine, la costante riduzione del personale Amministrativo e dei Collaboratori Scolastici aggiunge difficoltà a difficoltà. Il tutto in un quadro di progressiva privatizzazione della scuola, di riduzione degli spazi democratici di confronto e di attacco agli Organi Collegiali, nell’ottica di un aumento smisurato del potere dei Presidi- Manager. Nel passato si sono tentate molte inutili scorciatoie, cercando di far ricadere sui Docenti le responsabilità di questa situazione. Studenti e famiglie sanno bene quanto sia complicato far funzionare, in queste condizioni, la scuola. Certo, si può migliorare il lavoro degli Insegnanti ma, se lo si vuole davvero, occorre investire denaro ed energie in una tale direzione. Non sproloquiare proponendo di pagare il personale in base a ipotetiche valutazioni delle prestazioni. I Docenti sono ogni giorno sottoposti a valutazione da parte di alunni e famiglie, se si vuole riformare la scuola occorre fare in modo che tutti i Docenti siano messi nelle condizioni di lavorare bene. Non abbiamo bisogno di ipotetici Docenti di serie A. La scuola o funziona tutta, o non funziona. Invece di modificare tutto questo, il governo Berlusconi con la controriforma Gelmini-Tremonti (così come prima di loro hanno fatto L. Berlinguer e L. Moratti ) applica, oggi, una politica di tagli generalizzati con l’unico obiettivo di risparmiare su un diritto costituzionalmente garantito: quello all’istruzione. Viene spacciata per riforma una proposta che si limita a diminuire il numero di ore scolastiche (contrariamente a quanto avviene negli altri paesi europei), secondo la “strana idea” che studiando meno si studia meglio. Certo, sarebbe stato interessante discutere sul tempo scuola, su come eventualmente distribuirlo in modo più coerente, per far sì che le scuole funzionino durante l’intera giornata. Ma per far questo sarebbe necessario destinare maggiori risorse alla scuola. Invece, senza preventivamente discutere su nuovi programmi scolastici e quindi senza indicare un progetto organico di istruzione, il Governo cancella sperimentazioni, discipline, ore di lavoro. Cancella innovazioni didattiche che, in diversi indirizzi, avevano reso la scuola più coerente rispetto alle articolazioni del mondo del lavoro. Quale persona di buon senso può pensare che in meno ore si farà meglio? Chi può sostenere che meno ore di laboratorio, meno ore delle discipline di indirizzo, la cancellazione e/o il drastico ridimensionamento di materie importanti come la msica e il Diritto renderanno più proficuo il lavoro? cme si può chiamare riforma (qualcuno spudoratamente aggiunge “epocale”) un insieme generalizzato di tagli? In quest’anno scolastico questi hanno riguardato50.000 lavoratori precari della scuola (Docenti e ATA), più di 1500 nella provincia di Catania. Noi non vogliamo esclusivamente difendere i posti di lavoro (anche se non proviamo alcuna vergogna nel farlo, non stiamo parlando di feste o festini), vogliamo denunciare il fatto che in queste condizioni sarà sempre più difficile fare scuola. E una società che non investe sull’istruzione è destinata ad un inevitabile declino. L’Italia ha bisogno di più laureati, di più diplomati…Tutti devono potere accedere all’istruzione, nessuno deve scegliere precocemente l’ indirizzo scolastico da seguire, nessuno deve essere allontanato dallo studio per motivi economici. Nessuna scuola deve chiedere un Euro in più ai propri allievi per integrare i mancati finanziamenti statali. Se “la coperta” è corta, ci sono tanti altri settori nei quali lo Stato può, e deve, risparmiare.
Nei prossimi mesi ci impegneremo per:
Nei prossimi mesi ci impegneremo per:
- Costruire una riforma dal basso della scuola secondaria superiore, fondata su un biennio unitario, se non unico, attenta alle esigenze di sviluppo del territorio.
- Spiegare a tutti, utilizzando anche le ore delle assemblee sindacali e le ore pomeridiane, cosa accadrà qualora questa controriforma dovesse realizzarsi
Invitiamo tutti i colleghi a ragionare e decidere insieme le forme di lotta più opportune. Queste alcune proposte:
- Rifiuto di svolgere tutte le attività complementari retribuite che vanno al di là dell’insegnamento.
- Rifiuto di nuove adozioni dei libri di testo, data l’assenza di indicazioni sui programmi.
- Costruzione dello Sciopero degli scrutini finali
Sabato 10 aprile NOTTE BIANCA in difesa della scuola pubblica statale:
ore 18.00 appuntamento in piazza Duomo
ore 18.00 appuntamento in piazza Duomo
ore 19.00 presso il L.S.S. Enrico Boggio Lera (via Vittorio Emanuele 346), gruppi di lavoro su:
- la scuola che vogliamo;
- la sicurezza nelle scuole;
- il precariato;
- prospettive della mobilitazione
ore 21,00 Assemblea plenaria: resoconto dei gruppi di lavoro
ore 22,00/23,00 in cortile: reading di poesie e brani letterari
Coordinamento Catanese in difesa della scuola pubblica statale
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Fantastica iniziativa! Vi auguro successo.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Omaria ha scritto:http://congresso.flcgil.it/locale/sicilia/congresso-regionale-flc-cgil-sicilia
DOCUMENTO POLITICO DEL 2° CONGRESSO DELLA FLC CGIL SICILIA
CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA) - HOTEL FIESTA – 8/9 MARZO 2010
......................................................................
mi sembra un ottimo documento.
Mi complimento anche con i coleghi di Catania che sono riusciti a mettere in campo la "Notte Bianca".
Prossimamente su questo schermo anche una iniziativa per Palermo!!!
mariapia- Coordinatore
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Documento coordinamento precari di trapani
Trapani, 07/04/2010
e per c.
Al Governo Regionale
All’Ass.re Reg.le del Lavoro
Alle OO.SS.
All’Uff. Scol.co Prov.le
All’Uff. Scol.co Reg.le
Organi di Stampa
LORO SEDI
Oggetto: Aspettando i Progetti Miur-Regione Sicilia
Il coordinamento precari di Trapani dichiara la propria indignazione nell’apprendere dall’organo di stampa La Repubblica del 30/03/2010 cronaca di Palermo, che molti dirigenti scolastici siciliani propongono lo slittamento dei progetti finanziati per l’anno scolastico 2009/10 all’a. s. 2010/11 a causa della mancata regolarizzazione del decreto da parte della Corte dei Conti.
Continua l’ennesima truffa messa in atto dalle politiche scellerate di questo governo nei confronti dei precari e dei disoccupati siciliani .
Il D. L.vo 134/09 e l’accordo Miur- Regione Sicilia siglato in data 06/08/2009 che dovevano servire a “ salvare” migliaia di precari siciliani(oltre 7000) lasciati per strada dai tagli previsti dalla L. 133/08, sono serviti a creare solamente discriminazione e confusione. Il conto è servito! E abbondantemente.
Pertanto, piuttosto che continuare a fare pagare ai disoccupati della scuola snervati ma non rassegnati le inerzie ingiustificate e incomprensibili della Corte dei Conti, chiediamo agli organi in indirizzo che intervengano tempestivamente per risolvere la questione in oggetto.
Il coordinamento precari di Trapani, non si rassegna e, pur di non perdere l’ultima occasione per sopravvivere all’olocausto messo in atto in Sicilia dalle politiche sociali ed economiche del governo,
di concentrare le 300 ore di servizio previsto dall’accordo , nei pochi mesi scolastici che restano o in subordine:
1. un assegno di cittadinanza pari alla somma prevista per i 6 mesi lavorativi in quanto i destinatari dei progetti sono coloro che non hanno più neanche l’indennità di disoccupazione,
2 il riconoscimento giuridico del servizio per garantire parità di trattamento con coloro che sono inseriti nelle liste prioritarie.
Il coordinamento precari di Trapani
e per c.
Al Governo Regionale
All’Ass.re Reg.le del Lavoro
Alle OO.SS.
All’Uff. Scol.co Prov.le
All’Uff. Scol.co Reg.le
Organi di Stampa
LORO SEDI
Oggetto: Aspettando i Progetti Miur-Regione Sicilia
Il coordinamento precari di Trapani dichiara la propria indignazione nell’apprendere dall’organo di stampa La Repubblica del 30/03/2010 cronaca di Palermo, che molti dirigenti scolastici siciliani propongono lo slittamento dei progetti finanziati per l’anno scolastico 2009/10 all’a. s. 2010/11 a causa della mancata regolarizzazione del decreto da parte della Corte dei Conti.
Continua l’ennesima truffa messa in atto dalle politiche scellerate di questo governo nei confronti dei precari e dei disoccupati siciliani .
Il D. L.vo 134/09 e l’accordo Miur- Regione Sicilia siglato in data 06/08/2009 che dovevano servire a “ salvare” migliaia di precari siciliani(oltre 7000) lasciati per strada dai tagli previsti dalla L. 133/08, sono serviti a creare solamente discriminazione e confusione. Il conto è servito! E abbondantemente.
Pertanto, piuttosto che continuare a fare pagare ai disoccupati della scuola snervati ma non rassegnati le inerzie ingiustificate e incomprensibili della Corte dei Conti, chiediamo agli organi in indirizzo che intervengano tempestivamente per risolvere la questione in oggetto.
Il coordinamento precari di Trapani, non si rassegna e, pur di non perdere l’ultima occasione per sopravvivere all’olocausto messo in atto in Sicilia dalle politiche sociali ed economiche del governo,
CHIEDE
di concentrare le 300 ore di servizio previsto dall’accordo , nei pochi mesi scolastici che restano o in subordine:
1. un assegno di cittadinanza pari alla somma prevista per i 6 mesi lavorativi in quanto i destinatari dei progetti sono coloro che non hanno più neanche l’indennità di disoccupazione,
2 il riconoscimento giuridico del servizio per garantire parità di trattamento con coloro che sono inseriti nelle liste prioritarie.
Il coordinamento precari di Trapani
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Re: SICILIA Iniziative 2010
a Palermo avevamo un incontro programmato con Centorrino giusto nel giorno che è esplosa la "questione Lombardo" per cui è stato rinviato.
Abbiamo delle richieste ben precise ma,ad oggi,ancora non abbiamo avuto un altro appuntamento anche se lo abbiamo sollecitato da più parti.
Abbiamo delle richieste ben precise ma,ad oggi,ancora non abbiamo avuto un altro appuntamento anche se lo abbiamo sollecitato da più parti.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Scuola in ospedale e Istruzione Domiciliare: in Sicilia assegnati 200mila euro (09-04-10/12:00) |
Con nota prot. N. 2701 di oggi (9 aprile 2010) il MIUR ha reso noto il Piano di riparto delle risorse per la Scuola in ospedale e il Servizio di Istruzione Domiciliare in applicazione della Legge n. 440/19997. Per l’esercizio finanziario 2009 era previsto un budget di € 3.000.000,00 che sono stati ripartiti alle varie regioni. Alla Sicilia è stata assegnata la somma di € 200.000,00 che è stata divisa come appresso: - Scuola in ospedale: € 95.673,10 - Servizio di Istruzione Domiciliare: € 104.326,90 (Elaborazione di Elio Palumbo) |
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Dal quotidiano «LA SICILIA» di Catania, 11 aprile 2010, pag. 40
NOTTE BIANCA PER LA SCUOLA PUBBLICA CONTRO LA RIFORMA VOLUTA DAL GOVERNO
Insegnanti, personale della scuola, genitori, studenti e cittadini che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni hanno dato voce alla loro ferma opposizione alla Riforma Gelmini e alle scelte del governo che tagliano docenti e risorse alla scuola pubblica a vantaggio delle scuole religiose e private. Una politica che compromette la qualità della scuola pubblica e, con questa, le pari opportunità per tutti gli studenti, anche quelli che vengono da famiglie con minori possibilità economiche e culturali. Contro la scuola classista che si prefigura, contro il pensiero unico e la limitazione della libertà d'insegnamento, in tanti sono scesi in strada per la prima "Notte Bianca" dedicata alla scuola pubblica.
Ed una scuola pubblica, il liceo scientifico Boggio Lera, che ha messo a disposizione le proprie aule per i gruppi di studio che si sono costituiti informalmente per affrontare i vari aspetti del problema per poi riunirsi nell'assemblea generale i cui lavori sono proseguiti fino a tarda sera prima di lasciare spazio al piacere della cultura, alla lettura di poesie e di brani letterari.
Nel corso dell'incontro si è discusso dello sciopero degli scrutini, ipotesi che diventa sempre più probabile con il crescere della protesta e dello scontento dei docenti, in particolare i precari, e del personale amministrativo e ATA.
Ospite- Ospite
Re: SICILIA Iniziative 2010
Organici a Trapani: protesta delle OO.SS. Scuola (12-04-10/12:00) |
La Segreterie Provinciali di Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-Confsal di Trapani con una nota unitaria inviata al Direttore Generale dell’USR Sicilia, Guido Di Stefano, al Dirigente dell’USP di Trapani, Marco Anello, a tutti i Dirigenti Scolastici della provincia di Trapani, a tutte le RSU delle scuole trapanesi e per conoscenza alle Segreterie Regionali della Scuola Sicilia, chiedono che vengano immediatamente bloccate tutte le operazioni fai-da-te sugli organici 2010/2011 intraprese nella provincia di Trapani. La richiesta nasce dal fatto che le OO.SS. Scuola trapanesi hanno ricevuto la convocazione da alcune istituzioni scolastiche per discutere le proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici per l’anno scolastico 2010/2011 avendo già definito il numero di classi in organico per lo stesso anno scolastico! Nella nota le OO.SS. della provincia di Trapani fanno notare che i parametri e i criteri che regolano la determinazione degli organici sono stabiliti da una C.M. che annualmente viene emanata dal MIUR e che finora detta Circolare non è ancora stata emanata. Di conseguenza ritengono del tutto illegittimo l’anticipo di fatto delle operazioni di organico in assenza delle relative normative e chiedono formalmente che tali procedure siano bloccate e riprese al momento della pubblicazione della Circolare Ministeriale specifica. |
mariapia- Coordinatore
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ASSEMBLEA DEL MOVIMENTO SCUOLA SICILIA A PALERMO SABATO 24 APRILE ORE 15
Il Miur ha annunciato, per l’anno scolastico 2010/2011, un taglio di 25.558 docenti( 8.711 posti nella primaria, 3.661 nelle medie e 13.746 nelle superiori) e 15.000 lavoratori del personale a.t.a., La Sicilia, è insieme alla Campania, la regione più colpita dai tagli, con la perdita di 3.325 posti docente e 2000 di personale a.t.a. Le politiche del governo in tema di istruzione oltre che determinare il progressivo immiserimento delle famiglie “precarie” e l’impoverimento dell’offerta formativa, aprono una nuova “questione meridionale” che vede il Sud Italia oggetto sia di una furia “vampiresca” che sottrae lavoro e qualità alla scuola, sia di una serie di iniziative “leghiste” in tema di reclutamento che mirano alla regionalizzazione del comparto. Il drastico ridimensionamento del corpo docenti e del personale ATA, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione del tempo scuola, l’accorpamento delle classi di concorso, l’istituzione del maestro unico, il taglio degli insegnanti di sostegno, la riforma della scuola secondaria, rientrano in un progetto di “controriforma” che mira ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva aziendale, svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica, annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica. La nostra non è solo una battaglia per il diritto al lavoro, ma è anche, e soprattutto, una battaglia culturale a DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA intesa come diritto per tutti, strumento di promozione culturale e sociale e luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione.
L’assemblea del Movimento Scuola Sicilia ha l’obiettivo di individuare una serie di iniziative comuni tra i vari coordinamenti regionali, con l’intento di “agitare” questa ultima parte di anno scolastico e creare le condizioni per un’azione di resistenza “regionale” al processo di smantellamento della scuola pubblica.
Palermo
Sabato 24 Aprile ore 15
Laboratorio Zeta, via Arrigo Boito n°7
COME ARRIVARE: http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&q=Arrigo%20Boito%207%2C%20Palermo%2C%20Italy
L’assemblea del Movimento Scuola Sicilia ha l’obiettivo di individuare una serie di iniziative comuni tra i vari coordinamenti regionali, con l’intento di “agitare” questa ultima parte di anno scolastico e creare le condizioni per un’azione di resistenza “regionale” al processo di smantellamento della scuola pubblica.
Palermo
Sabato 24 Aprile ore 15
Laboratorio Zeta, via Arrigo Boito n°7
COME ARRIVARE: http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&q=Arrigo%20Boito%207%2C%20Palermo%2C%20Italy
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Oggi abbiamo avuto un incontro con l'Assessore Centorrino.
Di seguito il documento che gli abbiamo lasciato.
Alla cortese attenzione
dell’Assessore prof. Mario Centorrino
Oggetto:ACCORDO STATO/REGIONE
IL CPS PALERMO (coordinamento precari scuola) desidera sottolineare alla S/V la necessità di avviare con urgenza i progetti ed il riconoscimento del punteggio in considerazione del fatto che molti dei colleghi che sono già stati individuati per l’attuazione,ancora non lavorano e si ritrovano ad aver perso ogni speranza di maturare i 12 punti di servizio.
Chiediamo alla S/V
1) L’avvio urgente dei progetti con riconoscimento del servizio per l’anno scolastico 2009-2010
2) Consentire per la scuola primaria che il progetto si interrompa a giugno e prosegua da settembre per il completamento delle ore entro il periodo di avvio dell’anno scolastico 2010-2011 ovvero in alternativa che prosegua al 31 agosto come “tempo d’estate”.
3) Per il prossimo anno scolastico 2010-2011 assicurare l’avvio operativo dei progetti entro e non oltre il giorno 1 dicembre 2010
4) Predisposizione dei bandi entro e non oltre il 30 settembre con scadenza di presentazione entro e non oltre il 30 ottobre
5) Estensione dei progetti a tutte le figure professionali ATA ed a tutti i docenti (tutti i gradi di scuola e tutte le classi di concorso
6) Predisposizione dei bandi tenendo conto delle percentuali di taglio per ciascun profilo professionale ATA e per i docenti di tutti i gradi di scuola e di tutte le classi di concorso,assegnando di conseguenza i posti.
In attesa di un urgente riscontro
CPS Palermo
Di seguito il documento che gli abbiamo lasciato.
Alla cortese attenzione
dell’Assessore prof. Mario Centorrino
Oggetto:ACCORDO STATO/REGIONE
IL CPS PALERMO (coordinamento precari scuola) desidera sottolineare alla S/V la necessità di avviare con urgenza i progetti ed il riconoscimento del punteggio in considerazione del fatto che molti dei colleghi che sono già stati individuati per l’attuazione,ancora non lavorano e si ritrovano ad aver perso ogni speranza di maturare i 12 punti di servizio.
Chiediamo alla S/V
1) L’avvio urgente dei progetti con riconoscimento del servizio per l’anno scolastico 2009-2010
2) Consentire per la scuola primaria che il progetto si interrompa a giugno e prosegua da settembre per il completamento delle ore entro il periodo di avvio dell’anno scolastico 2010-2011 ovvero in alternativa che prosegua al 31 agosto come “tempo d’estate”.
3) Per il prossimo anno scolastico 2010-2011 assicurare l’avvio operativo dei progetti entro e non oltre il giorno 1 dicembre 2010
4) Predisposizione dei bandi entro e non oltre il 30 settembre con scadenza di presentazione entro e non oltre il 30 ottobre
5) Estensione dei progetti a tutte le figure professionali ATA ed a tutti i docenti (tutti i gradi di scuola e tutte le classi di concorso
6) Predisposizione dei bandi tenendo conto delle percentuali di taglio per ciascun profilo professionale ATA e per i docenti di tutti i gradi di scuola e di tutte le classi di concorso,assegnando di conseguenza i posti.
In attesa di un urgente riscontro
CPS Palermo
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Comunicato Stampa
Mercoledì 21 aprile ore 11.00, Palazzo delle Aquile conferenza stampa dell’On. Davide Faraone - Partito Democratico e Mila Spicola responsabile Scuola PD.
“Indagine shock sulla condizione delle scuole a Palermo”
“Nel corso della conferenza stampa, saranno forniti dati e notizie sulle disastrose condizioni degli edifici scolastici nella città di Palermo.
Le scuole a Palermo sono a pezzi e questo è il risultato della colpevole assenza dell’Amministrazione”.
Interverranno: alcuni dirigenti scolastici di alcune scuole palermitane.
20/04/10
Mercoledì 21 aprile ore 11.00, Palazzo delle Aquile conferenza stampa dell’On. Davide Faraone - Partito Democratico e Mila Spicola responsabile Scuola PD.
“Indagine shock sulla condizione delle scuole a Palermo”
“Nel corso della conferenza stampa, saranno forniti dati e notizie sulle disastrose condizioni degli edifici scolastici nella città di Palermo.
Le scuole a Palermo sono a pezzi e questo è il risultato della colpevole assenza dell’Amministrazione”.
Interverranno: alcuni dirigenti scolastici di alcune scuole palermitane.
20/04/10
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
http://www.youdem.tv/VideoDetails.aspx?id_video=78b6d46a-4cc6-4155-8401-c071c9bf87c9
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
CISL SCUOLA
Organici ATA: esito incontro al MIUR (21-04-10/12:00)
Si è tenuto, nella mattinata di ieri (20/04/2010), un incontro sugli organici del personale Ata per l'anno scolastico 2010/2011 durante il quale l'Amministrazione ha fornito alle OO.SS. una prima informativa sulla circolare di accompagnamento del decreto interministeriale e sui criteri di determinazione dell'organico in relazione agli obiettivi di contenimento che l'Amministrazione deve conseguire.
E' stato comunicato che lo schema di decreto riproporrà, nella sostanza, le disposizioni già applicate nel corrente anno scolastico (considerato che è prevista, per l'ultimo anno, una riduzione di ulteriori 1.000 posti come previsto dalla finanziaria 244/2007).
Il mancato conseguimento di riduzione dei posti di Dsga previsto dal regolamento a seguito del dimensionamento sarà compensato con il decremento dei posti di organico degli altri profili. Il taglio complessivo dovrebbe essere quindi di 15.167 unità e così articolato: 64 DSGA, 3.040 AA, 1.176 AT e 10.876 CS.
L'Amministrazione si dichiara tuttavia impegnata a garantire i livelli di funzionalità delle scuole attraverso le quantità minime necessarie in relazione ai punti di erogazione funzionanti. Tutto ciò anche attraverso l'adeguamento in organico di fatto.
L'Amministrazione intende altresì realizzare un piano di ottimizzazione del personale ex Lsu al fine di un utilizzo riequilibrato a sostegno delle situazioni più critiche.
La CISL Scuola ha riaffermato il totale dissenso contro una politica dei tagli, orientata esclusivamente al conseguimento di risparmi, che sempre più determina problemi di funzionalità per le istituzioni scolastiche e compromette il buon andamento e la qualità del servizio.
La CISL Scuola, pur prendendo atto degli impegni dell'Amministrazione, ritiene che questi non risolvano le crescenti difficoltà delle scuole: sono più che mai necessari interventi sul piano politico normativo volti ad una modifica sostanziale dei provvedimenti che riducono le risorse umane e finanziarie.
Organici ATA: esito incontro al MIUR (21-04-10/12:00)
Si è tenuto, nella mattinata di ieri (20/04/2010), un incontro sugli organici del personale Ata per l'anno scolastico 2010/2011 durante il quale l'Amministrazione ha fornito alle OO.SS. una prima informativa sulla circolare di accompagnamento del decreto interministeriale e sui criteri di determinazione dell'organico in relazione agli obiettivi di contenimento che l'Amministrazione deve conseguire.
E' stato comunicato che lo schema di decreto riproporrà, nella sostanza, le disposizioni già applicate nel corrente anno scolastico (considerato che è prevista, per l'ultimo anno, una riduzione di ulteriori 1.000 posti come previsto dalla finanziaria 244/2007).
Il mancato conseguimento di riduzione dei posti di Dsga previsto dal regolamento a seguito del dimensionamento sarà compensato con il decremento dei posti di organico degli altri profili. Il taglio complessivo dovrebbe essere quindi di 15.167 unità e così articolato: 64 DSGA, 3.040 AA, 1.176 AT e 10.876 CS.
L'Amministrazione si dichiara tuttavia impegnata a garantire i livelli di funzionalità delle scuole attraverso le quantità minime necessarie in relazione ai punti di erogazione funzionanti. Tutto ciò anche attraverso l'adeguamento in organico di fatto.
L'Amministrazione intende altresì realizzare un piano di ottimizzazione del personale ex Lsu al fine di un utilizzo riequilibrato a sostegno delle situazioni più critiche.
La CISL Scuola ha riaffermato il totale dissenso contro una politica dei tagli, orientata esclusivamente al conseguimento di risparmi, che sempre più determina problemi di funzionalità per le istituzioni scolastiche e compromette il buon andamento e la qualità del servizio.
La CISL Scuola, pur prendendo atto degli impegni dell'Amministrazione, ritiene che questi non risolvano le crescenti difficoltà delle scuole: sono più che mai necessari interventi sul piano politico normativo volti ad una modifica sostanziale dei provvedimenti che riducono le risorse umane e finanziarie.
mariapia- Coordinatore
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Assemblea Movimento Scuola Sicilia sabato 24 Aprile a Palermo
...............................................................................................
p.s. vi prego questa volta di non toglierlo(e la ventesima volta che lo inserisco)!
Moderazione:
Si prega in chiesa.Che dobbiamo fà?Vuoi che le regole valgano per tutti tranne che per i "Precari in lotta" di Palermo?Il comunicato è già inserito nella pagina precedente.Se poi è diverso,ti chiedo scusa in anticipo
Emma
p.s. vi prego questa volta di non toglierlo(e la ventesima volta che lo inserisco)!
Moderazione:
Si prega in chiesa.Che dobbiamo fà?Vuoi che le regole valgano per tutti tranne che per i "Precari in lotta" di Palermo?Il comunicato è già inserito nella pagina precedente.Se poi è diverso,ti chiedo scusa in anticipo
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luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Ammetto l'errore!
grazie,perdonato
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luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Mi fate sapere chi va a Roma giorno 29?
Io e Maria partiremo con la FLCGIL per i sit-in a rotazione dal 26 aprile al Miur che è una iniziativa della CGIL.
In pratica si iniziano una serie di sit-in dal 26 aprile in poi.Le regioni vanno a turno.Alla Sicilia tocca il 29.
Moderazione:
spiegare a cosa ci si riferisce,e ,se non è inerente alle "iniziative sl territorio" cancellare.Grazie
Io e Maria partiremo con la FLCGIL per i sit-in a rotazione dal 26 aprile al Miur che è una iniziativa della CGIL.
In pratica si iniziano una serie di sit-in dal 26 aprile in poi.Le regioni vanno a turno.Alla Sicilia tocca il 29.
Moderazione:
spiegare a cosa ci si riferisce,e ,se non è inerente alle "iniziative sl territorio" cancellare.Grazie
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Comunicato di adesione del CPS Palermo alla Manifestazione del 25 aprile
Il Coordinamento Precari Scuola di Palermo aderisce all’appello dell’ANPI e
parteciperà alla Manifestazione del 25 aprile da esso promosso in occasione del 65°
anniversario della Liberazione.
Riteniamo che, in una fase storica come quella attuale, caratterizzata da una
pericolosa deriva reazionaria del governo Berlusconi, che riduce sempre più gli
spazi di agibilità democratica all’interno del Paese, che attacca senza sosta i
diritti dei lavoratori ed il loro Statuto, la magistratura, la libertà d’
informazione, la scuola pubblica e l’università, sia di vitale importanza
riaffermare con forza l’attualità di quei valori di libertà e
democrazia che la Resistenza antifascista, di cui la nostra Costituzione è
figlia, ha conquistato attraverso la lotta ed il sacrificio. Dobbiamo
rivendicare e sentirci gli ideali prosecutori di questo eroico pezzo della
storia del nostro Paese, che proprio qualche settimana fa il Ministero dell’
istruzione voleva eliminare dai programmi scolastici. La Resistenza costituisce
uno dei momenti più importanti della storia italiana del ‘900, in quanto
permise il superamento del fascismo e pose le basi del nuovo Stato italiano.
Essa, pertanto, costituisce il patrimonio identitario e culturale, e il valore
fondativo della coscienza civile di ogni cittadino italiano.
Il CPS Palermo il 25 aprile parteciperà con una delegazione accanto ai partigiani di ieri e di oggi.
Palermo 24-04-2010
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA PALERMO
Il Coordinamento Precari Scuola di Palermo aderisce all’appello dell’ANPI e
parteciperà alla Manifestazione del 25 aprile da esso promosso in occasione del 65°
anniversario della Liberazione.
Riteniamo che, in una fase storica come quella attuale, caratterizzata da una
pericolosa deriva reazionaria del governo Berlusconi, che riduce sempre più gli
spazi di agibilità democratica all’interno del Paese, che attacca senza sosta i
diritti dei lavoratori ed il loro Statuto, la magistratura, la libertà d’
informazione, la scuola pubblica e l’università, sia di vitale importanza
riaffermare con forza l’attualità di quei valori di libertà e
democrazia che la Resistenza antifascista, di cui la nostra Costituzione è
figlia, ha conquistato attraverso la lotta ed il sacrificio. Dobbiamo
rivendicare e sentirci gli ideali prosecutori di questo eroico pezzo della
storia del nostro Paese, che proprio qualche settimana fa il Ministero dell’
istruzione voleva eliminare dai programmi scolastici. La Resistenza costituisce
uno dei momenti più importanti della storia italiana del ‘900, in quanto
permise il superamento del fascismo e pose le basi del nuovo Stato italiano.
Essa, pertanto, costituisce il patrimonio identitario e culturale, e il valore
fondativo della coscienza civile di ogni cittadino italiano.
Il CPS Palermo il 25 aprile parteciperà con una delegazione accanto ai partigiani di ieri e di oggi.
Palermo 24-04-2010
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA PALERMO
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
A.N.P.I Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
SEZIONE DI PALERMO
Carissimi,
ci sembra opportuno comunicarvi con urgenza e preoccupazione l’ulteriore
deteriorarsi della situazione democratica nel nostro Paese.
Pervengono notizie relative a vari tentativi di creare problemi alle
celebrazioni in occasione della ricorrenza del 25 aprile. In particolare
portiamo a vostra conoscenza la gravissima decisione autonomamente
assunta dalla prefettura e dal comune di Palermo di spostare la
tradizionale manifestazione dal giardino inglese, luogo dove si trova il
memoriale alla Resistenza e ai caduti di Cefalonia, massacrati inermi
dai nazifascisti, alla statua di via Libertà.
Abbiamo vivamente protestato per tale decisione che oggettivamente suona
offesa ai valori della Resistenza e della Liberazione, valori che unici
hanno restituito onorabilità all’Italia infangata dalle nefandezze del
nazifascismo.
Vi confermiamo l’appuntamento tradizionale al Giardino Inglese alle ore
8,30 e vi preghiamo – a nessuno sfugge, ne siamo sicuri, l’importanza di
questo momento – di assicurare la vostra resistente, militante
partecipazione. Non mancate.
Ottavio Terranova
presidente ANPI Palermo
SEZIONE DI PALERMO
Carissimi,
ci sembra opportuno comunicarvi con urgenza e preoccupazione l’ulteriore
deteriorarsi della situazione democratica nel nostro Paese.
Pervengono notizie relative a vari tentativi di creare problemi alle
celebrazioni in occasione della ricorrenza del 25 aprile. In particolare
portiamo a vostra conoscenza la gravissima decisione autonomamente
assunta dalla prefettura e dal comune di Palermo di spostare la
tradizionale manifestazione dal giardino inglese, luogo dove si trova il
memoriale alla Resistenza e ai caduti di Cefalonia, massacrati inermi
dai nazifascisti, alla statua di via Libertà.
Abbiamo vivamente protestato per tale decisione che oggettivamente suona
offesa ai valori della Resistenza e della Liberazione, valori che unici
hanno restituito onorabilità all’Italia infangata dalle nefandezze del
nazifascismo.
Vi confermiamo l’appuntamento tradizionale al Giardino Inglese alle ore
8,30 e vi preghiamo – a nessuno sfugge, ne siamo sicuri, l’importanza di
questo momento – di assicurare la vostra resistente, militante
partecipazione. Non mancate.
Ottavio Terranova
presidente ANPI Palermo
Omaria- Assiduo/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:Mi fate sapere chi va a Roma giorno 29?
Io e Maria partiremo con la FLCGIL per i sit-in a rotazione dal 26 aprile al Miur che è una iniziativa della CGIL.
In pratica si iniziano una serie di sit-in dal 26 aprile in poi.Le regioni vanno a turno.Alla Sicilia tocca il 29.
Moderazione:
spiegare a cosa ci si riferisce,e ,se non è inerente alle "iniziative sl territorio" cancellare.Grazie
Ecco di cosa si tratta:
26-30 aprile, settimana di mobilitazione della FLC CGIL
Dopo la "pausa" congressuale, il nostro lavoro quotidiano riprende a cominciare da una serie di attività di mobilitazione annunciate allo stesso Congresso.
Nella settimana dal 26 al 30 aprile i temi più generali del lavoro si intrecceranno con quelli più specifici della scuola.
Tutta la CGIL è impegnata a contrastare il DDL sul processo del lavoro e arbitrato con il quale il governo vuole azzerare diritti e tutele collettive e individuali. La scuola italiana sta vivendo il periodo più buio che si ricordi, con conseguenze pesanti non solo sul personale, ma anche sulla qualità del nostro sistema formativo, fino a mettere in seria discussione lo stesso diritto all'istruzione.
È nostra volontà, invece, riaffermare il protagonismo delle persone e dei lavoratori, che sempre più si vuole ridurre a semplici spettatori. È per questo che chiediamo una partecipazione attiva ai prossimi appuntamenti.
Si terranno iniziative nazionali con presìdi presso Montecitorio e il Ministero dell'Istruzione e locali con assemblee pubbliche da svolgersi di pomeriggio, aperte non solo a tutto il personale della scuola ma anche a studenti, genitori, rappresentanti istituzionali e sociali del territorio.
In dettaglio:
- dal 26 al 30 aprile
assemblee pubbliche con lavoratori, studenti, genitori, associazioni, amministratori su situazione ordinamenti, organici e risorse per le scuole; - il 26 aprile presìdi confederali presso le prefetture sul DDL lavoro;
- il 28 aprile presidio confederale presso Montecitorio dalle ore 14.00 alle 18.00 in concomitanza con la discussione parlamentare sul DDL lavoro; la FLC CGIL partecipa caratterizzandosi con la presenza, in particolare, dei lavoratori precari dei settori della conoscenza;
- giorni 29 e 30 aprile presìdi della FLC CGIL presso il MIUR nei quali si alterneranno le delegazioni regionali per manifestare contro tagli alle risorse e agli organici. Rispettivamente, il 29/4 Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Umbria, Toscana, Campania; il 30/4 Emilia Romagna, Veneto, Molise, Liguria, Abruzzo, Sardegna, Marche, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lazio; presenti anche le strutture delle regioni e province autonome, pur avendo norme locali diverse.
Roma, 24 aprile 2010.
Noi parteciperemo per la Sicilia il 29.
Omaria- Assiduo/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Sono appena tornata dall'assemblea del MOSS.(poca gente purtroppo!)
Erano presenti solo il CPS Catania,i precari in lotta di Palermo ed il CPS Palermo(delegati io Antonella Trupia e Lia S.)
Non ci sono state polemiche una volta tanto!
Tutto si è svolto nella più assoluta pace.
Presente Rina dei Cobas.
Nessun altro rappresentante sindacale.
Presente Mila Spicola del PD
Si è parlato dello sciopero degli scrutini,di partecipazione,di iniziative nuove,dei progetti regionali che non sono partiti,dell'incontro che il CPS Palermo ha avuto con l'assessore Centorrino,della necessità di andare a protestare presso l'USR
Aspettiamo però il comunicato del quale dovrebbe occuparsi Luigi.
Erano presenti solo il CPS Catania,i precari in lotta di Palermo ed il CPS Palermo(delegati io Antonella Trupia e Lia S.)
Non ci sono state polemiche una volta tanto!
Tutto si è svolto nella più assoluta pace.
Presente Rina dei Cobas.
Nessun altro rappresentante sindacale.
Presente Mila Spicola del PD
Si è parlato dello sciopero degli scrutini,di partecipazione,di iniziative nuove,dei progetti regionali che non sono partiti,dell'incontro che il CPS Palermo ha avuto con l'assessore Centorrino,della necessità di andare a protestare presso l'USR
Aspettiamo però il comunicato del quale dovrebbe occuparsi Luigi.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
La Rete Precari Scuola Agrigento,riunitasi ieri, ha organizzato una assemblea per il giorno 10 maggio (ma aspettiamo conferma per la sala) aperta a tutti (cittadini,docenti e ATA di ruolo e non,studenti)cui sono invitati i rappresentanti politici provinciali e da cui ci aspettiamo non risposte,ma progetti chiari e decisi da mettere in atto insieme:
Questo è il comunicato che stiamo diffondendo.Seguirà un documento più preciso.
Siamo decisi ad andare avanti con azioni sempre più significative e incisive,presìdi e manifestazioni,valutando anche l'attuazione di uno sciopero nei giorni dello scrutinio (già promosso dal sindacato Cobas) parallelamente ai dialoghi con le forze politiche e sindacali che ci vogliano ascoltare e che si vogliono interessare REALMENTE al problema.
BASTA PASSERELLE
Ultima cosa:la Rete Precari Scuola Agrigento parteciperà con una rappresentanza al convegno organizzato dalla Rete Docenti Precari Bari il primo maggio
http://retedocentiprecaribari.netsons.org/?p=1379
Questo è il comunicato che stiamo diffondendo.Seguirà un documento più preciso.
Siamo decisi ad andare avanti con azioni sempre più significative e incisive,presìdi e manifestazioni,valutando anche l'attuazione di uno sciopero nei giorni dello scrutinio (già promosso dal sindacato Cobas) parallelamente ai dialoghi con le forze politiche e sindacali che ci vogliano ascoltare e che si vogliono interessare REALMENTE al problema.
BASTA PASSERELLE
Ultima cosa:la Rete Precari Scuola Agrigento parteciperà con una rappresentanza al convegno organizzato dalla Rete Docenti Precari Bari il primo maggio
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Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
A.N.P.I Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
SEZIONE DI PALERMO
La decisione della Prefettura e del Comune di Palermo di spostare l'iniziativa del 25
aprile dal Giardino Inglese all'altare del milite Ignoto con la presenza della
seconda carica dello Stato, per la nostra ferma e unitaria posizione, è stata
sconfitta.
Il Presidente Schifani ha comunicato pubblicamente di annullare la sua manifestazione e riportare il tutto attorno alla lapide di Barbato e dei caduti di
Cefalonia.
Domani vi sarà un motivo in più di fronte a questo successo per essere tutti presenti al Giardino Inglese, per una più grande manifestazione del 25 Aprile.
Viva la Resistenza - Viva il 25 Aprile
-Viva l'ANPI.
Vi aspetto per abbracciarvi
tutti.
SEZIONE DI PALERMO
La decisione della Prefettura e del Comune di Palermo di spostare l'iniziativa del 25
aprile dal Giardino Inglese all'altare del milite Ignoto con la presenza della
seconda carica dello Stato, per la nostra ferma e unitaria posizione, è stata
sconfitta.
Il Presidente Schifani ha comunicato pubblicamente di annullare la sua manifestazione e riportare il tutto attorno alla lapide di Barbato e dei caduti di
Cefalonia.
Domani vi sarà un motivo in più di fronte a questo successo per essere tutti presenti al Giardino Inglese, per una più grande manifestazione del 25 Aprile.
Viva la Resistenza - Viva il 25 Aprile
-Viva l'ANPI.
Vi aspetto per abbracciarvi
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Omaria- Assiduo/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
mariapia ha scritto:Sono appena tornata dall'assemblea del MOSS.(poca gente purtroppo!)
Erano presenti solo il CPS Catania,i precari in lotta di Palermo ed il CPS Palermo(delegati io Antonella Trupia e Lia S.)
Non ci sono state polemiche una volta tanto!
Tutto si è svolto nella più assoluta pace.
Presente Rina dei Cobas.
Nessun altro rappresentante sindacale.
Presente Mila Spicola del PD
Si è parlato dello sciopero degli scrutini,di partecipazione,di iniziative nuove,dei progetti regionali che non sono partiti,dell'incontro che il CPS Palermo ha avuto con l'assessore Centorrino,della necessità di andare a protestare presso l'USR
Aspettiamo però il comunicato del quale dovrebbe occuparsi Luigi.
Spero che abbiate l'onestà intellettuale di ammettere che un'assemblea con sole due provincie, palermo e catania non possa essere rappresentativa di un movimento regionale.
Diciamolo chiaramente, sennò prendiamo e ci prendiamo tutti in giro.
didier- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Didier,so che gli inviti per gli altri CPS sono stati fatti.
Si aspettavano i colleghi di Trapani ma non sono venuti.
Riguardo agli altri Coordinamenti non se ne ha notizia.
Ieri con Alessandro abbiamo parlato anche di te.
Ho voluto sottolineare che dietro questo tuo modo di fare e di dire che appare,spesso provocante,ci sono delle verità delle quali non possiamo che prendere atto.
Si aspettavano i colleghi di Trapani ma non sono venuti.
Riguardo agli altri Coordinamenti non se ne ha notizia.
Ieri con Alessandro abbiamo parlato anche di te.
Ho voluto sottolineare che dietro questo tuo modo di fare e di dire che appare,spesso provocante,ci sono delle verità delle quali non possiamo che prendere atto.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
http://retedocentiprecaribari.netsons.org/?p=1379[/quote[/url]]Emma Giannì ha scritto:La Rete Precari Scuola Agrigento,riunitasi ieri, ha organizzato una assemblea per il giorno 10 maggio (ma aspettiamo conferma per la sala) aperta a tutti (cittadini,docenti e ATA di ruolo e non,studenti)cui sono invitati i rappresentanti politici provinciali e da cui ci aspettiamo non risposte,ma progetti chiari e decisi da mettere in atto insieme:
Questo è il comunicato che stiamo diffondendo.Seguirà un documento più preciso.
Siamo decisi ad andare avanti con azioni sempre più significative e incisive,presìdi e manifestazioni,valutando anche l'attuazione di uno sciopero nei giorni dello scrutinio (già promosso dal sindacato Cobas) parallelamente ai dialoghi con le forze politiche e sindacali che ci vogliano ascoltare e che si vogliono interessare REALMENTE al problema.
BASTA PASSERELLE
Ultima cosa:la Rete Precari Scuola Agrigento parteciperà con una rappresentanza al convegno organizzato dalla Rete Docenti Precari Bari il primo maggio
[url=http://retedocentiprecaribari.netsons.org/?p=1379
sono contenta di leggere che a Bari ci va la rappresentanza dalla Sicilia.
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
veramente non ho questa pretesa
Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Emma Giannì ha scritto:veramente non ho questa pretesa
ti delego a rappresentare il CPS Palermo
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
ma no!è un convegno,nn so nemmeno se ci sarà da intervenire!
Emma Giannì- Amministratore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
In ogni caso se vuoi puoi parlare anche per noi.......Emma Giannì ha scritto:ma no!è un convegno,nn so nemmeno se ci sarà da intervenire!
mariapia- Coordinatore
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Re: SICILIA Iniziative 2010
In attesa del report completo indico le tre proposte votate all'unanimità dai presenti all'assemblea del Movimento Scuola Sicilia:
1) Documento sullo sciopero degli scrutini del 14-15 giugno in Sicilia (si è deciso di utilizzare il documento elaborato dai Precari in Lotta e dal Cps Catania con l'aggiunta delle correzioni volute dall'assemblea.)
2) Conferenza stampa sullo sciopero degli scrutini da tenersi il giorno 14 Maggio presso il Provveditorato di Catania Occupato(orario pomeridiano da stabilire),con la partecipazione di un rappresentante per ogni coordinamento siciliano.
3) Proposta di Assemblea Nazionale dei precari scuola da tenersi dopo lo sciopero degli scrutini(fine giugno,inizio luglio) per rilanciare il movimento in vista delle convocazioni di Settembre.
Allego documento del Movimento scuola sicilia:
La controriforma della scuola secondaria di secondo grado rappresenta l’ultimo tassello del grande progetto berlusconiano di dequalificazione e impoverimento dell’istruzione pubblica italiana. Tutto l’impianto delle leggi in tema di istruzione, all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, non solo introducendo i privati nei comitati tecnico-scientifici degli istituti tecnici, ma anche svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica, ed annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica italiana. Le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, licei sempre più licei “disegnati” per le elite della borghesia cittadina dove la classe dirigente del domani potrà formarsi e accedere all’università; tecnici e professionali trasformati in “scuole di avviamento” al lavoro in cui si formeranno già a quattordici anni gli operai e gli artigiani del domani. La scuola “berlusconiana” non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo profondi elementi di conflittualità interetnica e sperequazione sociale, mentre aumenta significativamente i finanziamenti alle “scuole-diplomifici” private. Denunciamo non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana sul tessuto sociale del nostro paese. La nostra è una battaglia per il diritto al lavoro e per la difesa della scuola pubblica intesa come strumento di promozione culturale e sociale, nonchè luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione e di lotta ad ogni forma di illegalità.
Denunciamo altresì il peggioramento delle condizioni lavorative dei docenti precari e di ruolo, costretti ad insegnare in classi sovraffollate e smembrate, nonchè il disconoscimento della professionalità docente, con provvedimenti quali l’accorpamento di classi di concorso, i contratti di disponibilità e gli accordi stato-regioni. Denunciamo infine la generale riduzione dei diritti dei lavoratori della scuola, ad esempio con la normativa vessatoria in tema di malattia, la riduzione della contrattazione collettiva e del potere d’acquisto dei salari prevista dalla riforma del modello contrattuale, l’accesso disuguale al salario accessorio, gli inasprimenti disciplinari contenuti nella legge Brunetta con il conseguente aumento dei poteri sanzionatori del Dirigente Scolastico, a cui è data facoltà di sospendere i lavoratori dal servizio, senza retribuzione, fino a 10 giorni.
Dopo mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi, che non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale, siamo oggi più che mai convinti che uno degli strumenti di lotta più significativi, rimasto nelle mani dei lavoratori della scuola siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come lo sciopero degli scrutini.
Il blocco degli scrutini tradizionale è stato una forma di lotta molto radicale e molto efficace, che in passato ha dato grande forza e visibilità alle rivendicazioni dei lavoratori della scuola. La gravità dell'attacco sferrato oggi dal governo alla scuola statale (l'unica veramente pubblica) renderebbe più che mai necessario il ricorso a forme di protesta radicali come il blocco degli scrutini. Purtroppo, però, questa forma di lotta è ormai vietata dalla legge 146 del 1990, che ha sensibilmente ridimensionato la forza d'urto dello sciopero soprattutto nei settori pubblici.
Tuttavia è ancora possibile mettere in pratica azioni che vadano al cuore della burocrazia scolastica, inceppandone momentaneamente gli ingranaggi. La soluzione è lo sciopero degli scrutini, cioè uno sciopero tradizionale e assolutamente legale indetto per due giorni, nel rispetto della vigente normativa sindacale, in concomitanza con lo svolgimento degli scrutini in modo da farne slittare lo svolgimento, che sfata il falso mito dell'intoccabilità degli scrutini.
Lo sciopero è oggi l'ultima arma rimasta in mano ai lavoratori e lo sciopero degli scrutini è la forma di sciopero più radicale che si possa praticare in ambito scolastico. Esistono dei precedenti incoraggianti: il 3 e 4 febbraio scorsi a Genova i lavoratori della scuola hanno fatto slittare di due giorni lo svolgimento degli scrutini aderendo ad uno sciopero provinciale indetto dai COBAS; in molte città d'Italia il 12 marzo scorso i lavoratori della scuola che hanno aderito allo sciopero, là dove era previsto che si svolgessero gli scrutini, ne hanno determinato lo slittamento. Secondo la legge, nessun lavoratore che sciopera può essere sostituito, nessun lavoratore che sciopera può essere perseguito in alcun modo. Inoltre, si dice spesso con uno slogan molto eloquente «senza bidelli non si aprono i cancelli»; appare evidente a tutti quanto sia importante in questo senso il ruolo dei colleghi del personale ATA in questa lotta.
Un'iniziativa come questa va preparata con grande cura; non è possibile aspettare passivamente lo sciopero degli scrutini, ma questo deve essere lo sbocco di un periodo lungo di lotte. E' indispensabile arrivare alla fine dell'anno scolastico con un livello altissimo di mobilitazione nelle scuole. Crediamo che si debbano da subito intraprendere tutte le iniziative a nostra disposizione, assemblee, picchetti davanti alle scuole, volantinaggi, mozioni dei collegi dei docenti, che contribuiscano a surriscaldare il clima nelle scuole.
Chiediamo a tutti i colleghi di partecipare assieme a noi alla costruzione dello sciopero degli scrutini e, a tal proposito, accogliamo con soddisfazione la decisione dei Cobas Scuola di indire nel mese di giugno uno sciopero di due giorni in coincidenza con la settimana degli scrutini, nella piena legalità, come stabilito dalla legge 146/90. Una decisione, quella dei Cobas scuola, che dà seguito all’appello lanciato a tutte le organizzazioni sindacali dal movimento dei precari, nel corso dell’assemblea nazionale precari scuola del 31 gennaio scorso a Napoli.
MOVIMENTO SCUOLA SICILIA
1) Documento sullo sciopero degli scrutini del 14-15 giugno in Sicilia (si è deciso di utilizzare il documento elaborato dai Precari in Lotta e dal Cps Catania con l'aggiunta delle correzioni volute dall'assemblea.)
2) Conferenza stampa sullo sciopero degli scrutini da tenersi il giorno 14 Maggio presso il Provveditorato di Catania Occupato(orario pomeridiano da stabilire),con la partecipazione di un rappresentante per ogni coordinamento siciliano.
3) Proposta di Assemblea Nazionale dei precari scuola da tenersi dopo lo sciopero degli scrutini(fine giugno,inizio luglio) per rilanciare il movimento in vista delle convocazioni di Settembre.
Allego documento del Movimento scuola sicilia:
DOCUMENTO DEL MOVIMENTO SCUOLA SICILIA
SULLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DEL 14-15 GIUGNO
SULLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DEL 14-15 GIUGNO
La controriforma della scuola secondaria di secondo grado rappresenta l’ultimo tassello del grande progetto berlusconiano di dequalificazione e impoverimento dell’istruzione pubblica italiana. Tutto l’impianto delle leggi in tema di istruzione, all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, non solo introducendo i privati nei comitati tecnico-scientifici degli istituti tecnici, ma anche svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica, ed annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica italiana. Le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, licei sempre più licei “disegnati” per le elite della borghesia cittadina dove la classe dirigente del domani potrà formarsi e accedere all’università; tecnici e professionali trasformati in “scuole di avviamento” al lavoro in cui si formeranno già a quattordici anni gli operai e gli artigiani del domani. La scuola “berlusconiana” non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo profondi elementi di conflittualità interetnica e sperequazione sociale, mentre aumenta significativamente i finanziamenti alle “scuole-diplomifici” private. Denunciamo non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana sul tessuto sociale del nostro paese. La nostra è una battaglia per il diritto al lavoro e per la difesa della scuola pubblica intesa come strumento di promozione culturale e sociale, nonchè luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione e di lotta ad ogni forma di illegalità.
Denunciamo altresì il peggioramento delle condizioni lavorative dei docenti precari e di ruolo, costretti ad insegnare in classi sovraffollate e smembrate, nonchè il disconoscimento della professionalità docente, con provvedimenti quali l’accorpamento di classi di concorso, i contratti di disponibilità e gli accordi stato-regioni. Denunciamo infine la generale riduzione dei diritti dei lavoratori della scuola, ad esempio con la normativa vessatoria in tema di malattia, la riduzione della contrattazione collettiva e del potere d’acquisto dei salari prevista dalla riforma del modello contrattuale, l’accesso disuguale al salario accessorio, gli inasprimenti disciplinari contenuti nella legge Brunetta con il conseguente aumento dei poteri sanzionatori del Dirigente Scolastico, a cui è data facoltà di sospendere i lavoratori dal servizio, senza retribuzione, fino a 10 giorni.
Dopo mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi, che non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale, siamo oggi più che mai convinti che uno degli strumenti di lotta più significativi, rimasto nelle mani dei lavoratori della scuola siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come lo sciopero degli scrutini.
Il blocco degli scrutini tradizionale è stato una forma di lotta molto radicale e molto efficace, che in passato ha dato grande forza e visibilità alle rivendicazioni dei lavoratori della scuola. La gravità dell'attacco sferrato oggi dal governo alla scuola statale (l'unica veramente pubblica) renderebbe più che mai necessario il ricorso a forme di protesta radicali come il blocco degli scrutini. Purtroppo, però, questa forma di lotta è ormai vietata dalla legge 146 del 1990, che ha sensibilmente ridimensionato la forza d'urto dello sciopero soprattutto nei settori pubblici.
Tuttavia è ancora possibile mettere in pratica azioni che vadano al cuore della burocrazia scolastica, inceppandone momentaneamente gli ingranaggi. La soluzione è lo sciopero degli scrutini, cioè uno sciopero tradizionale e assolutamente legale indetto per due giorni, nel rispetto della vigente normativa sindacale, in concomitanza con lo svolgimento degli scrutini in modo da farne slittare lo svolgimento, che sfata il falso mito dell'intoccabilità degli scrutini.
Lo sciopero è oggi l'ultima arma rimasta in mano ai lavoratori e lo sciopero degli scrutini è la forma di sciopero più radicale che si possa praticare in ambito scolastico. Esistono dei precedenti incoraggianti: il 3 e 4 febbraio scorsi a Genova i lavoratori della scuola hanno fatto slittare di due giorni lo svolgimento degli scrutini aderendo ad uno sciopero provinciale indetto dai COBAS; in molte città d'Italia il 12 marzo scorso i lavoratori della scuola che hanno aderito allo sciopero, là dove era previsto che si svolgessero gli scrutini, ne hanno determinato lo slittamento. Secondo la legge, nessun lavoratore che sciopera può essere sostituito, nessun lavoratore che sciopera può essere perseguito in alcun modo. Inoltre, si dice spesso con uno slogan molto eloquente «senza bidelli non si aprono i cancelli»; appare evidente a tutti quanto sia importante in questo senso il ruolo dei colleghi del personale ATA in questa lotta.
Un'iniziativa come questa va preparata con grande cura; non è possibile aspettare passivamente lo sciopero degli scrutini, ma questo deve essere lo sbocco di un periodo lungo di lotte. E' indispensabile arrivare alla fine dell'anno scolastico con un livello altissimo di mobilitazione nelle scuole. Crediamo che si debbano da subito intraprendere tutte le iniziative a nostra disposizione, assemblee, picchetti davanti alle scuole, volantinaggi, mozioni dei collegi dei docenti, che contribuiscano a surriscaldare il clima nelle scuole.
Chiediamo a tutti i colleghi di partecipare assieme a noi alla costruzione dello sciopero degli scrutini e, a tal proposito, accogliamo con soddisfazione la decisione dei Cobas Scuola di indire nel mese di giugno uno sciopero di due giorni in coincidenza con la settimana degli scrutini, nella piena legalità, come stabilito dalla legge 146/90. Una decisione, quella dei Cobas scuola, che dà seguito all’appello lanciato a tutte le organizzazioni sindacali dal movimento dei precari, nel corso dell’assemblea nazionale precari scuola del 31 gennaio scorso a Napoli.
MOVIMENTO SCUOLA SICILIA
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Perchè non chiedete ai rappresentanti dei vari comitati di approvare almeno sto documento invece di scriverlo già bello e fatto scrivendo che è stato approvato all'unanimità??
Così cosa pensate che i referenti degli altri coordinamenti si decidano a venire a ct??
Proprio duri e puri, dritti alla metà! Perchè non provate a discutere con sta gente?? non con me che sono un boicottatore, ma almeno con gli altri.
Perchè non provate a chiedere perche...??
Così cosa pensate che i referenti degli altri coordinamenti si decidano a venire a ct??
Proprio duri e puri, dritti alla metà! Perchè non provate a discutere con sta gente?? non con me che sono un boicottatore, ma almeno con gli altri.
Perchè non provate a chiedere perche...??
didier- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
luigidelprete ha scritto:In attesa del report completo indico le tre proposte votate all'unanimità dai presenti all'assemblea del Movimento Scuola Sicilia:
1) Documento sullo sciopero degli scrutini del 14-15 giugno in Sicilia (si è deciso di utilizzare il documento elaborato dai Precari in Lotta e dal Cps Catania con l'aggiunta delle correzioni volute dall'assemblea.)
2) Conferenza stampa sullo sciopero degli scrutini da tenersi il giorno 14 Maggio presso il Provveditorato di Catania Occupato(orario pomeridiano da stabilire),con la partecipazione di un rappresentante per ogni coordinamento siciliano.
3) Proposta di Assemblea Nazionale dei precari scuola da tenersi dopo lo sciopero degli scrutini(fine giugno,inizio luglio) per rilanciare il movimento in vista delle convocazioni di Settembre.
Allego documento del Movimento scuola sicilia:DOCUMENTO DEL MOVIMENTO SCUOLA SICILIA
SULLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DEL 14-15 GIUGNO
La controriforma della scuola secondaria di secondo grado rappresenta l’ultimo tassello del grande progetto berlusconiano di dequalificazione e impoverimento dell’istruzione pubblica italiana. Tutto l’impianto delle leggi in tema di istruzione, all’interno del quale si collocano la legge 133/08, l’art. 4 della legge 169/08 e il PdL Aprea, mirano ad estendere anche al sistema scuola una logica competitiva e aziendale, non solo introducendo i privati nei comitati tecnico-scientifici degli istituti tecnici, ma anche svilendo tutte le conquiste ottenute nel campo della ricerca pedagogica e didattica, ed annullando quella tradizione egualitaria su cui si è fondato il processo di rinnovamento democratico della scuola pubblica italiana. Le misure adottate dal governo rispondono ad una concezione astrattamente selettiva e meritocratica della scuola, licei sempre più licei “disegnati” per le elite della borghesia cittadina dove la classe dirigente del domani potrà formarsi e accedere all’università; tecnici e professionali trasformati in “scuole di avviamento” al lavoro in cui si formeranno già a quattordici anni gli operai e gli artigiani del domani. La scuola “berlusconiana” non tiene conto delle diverse esigenze, dei bisogni, degli stili di apprendimento delle nuove generazioni, non dà valore al confronto tra esperienze e culture diverse, reintroducendo profondi elementi di conflittualità interetnica e sperequazione sociale, mentre aumenta significativamente i finanziamenti alle “scuole-diplomifici” private. Denunciamo non solo gli effetti devastanti della controriforma Gelmini nel mondo della scuola, ma anche le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana sul tessuto sociale del nostro paese. La nostra è una battaglia per il diritto al lavoro e per la difesa della scuola pubblica intesa come strumento di promozione culturale e sociale, nonchè luogo di diffusione dei principi fondamentali della nostra Costituzione e di lotta ad ogni forma di illegalità.
Denunciamo altresì il peggioramento delle condizioni lavorative dei docenti precari e di ruolo, costretti ad insegnare in classi sovraffollate e smembrate, nonchè il disconoscimento della professionalità docente, con provvedimenti quali l’accorpamento di classi di concorso, i contratti di disponibilità e gli accordi stato-regioni. Denunciamo infine la generale riduzione dei diritti dei lavoratori della scuola, ad esempio con la normativa vessatoria in tema di malattia, la riduzione della contrattazione collettiva e del potere d’acquisto dei salari prevista dalla riforma del modello contrattuale, l’accesso disuguale al salario accessorio, gli inasprimenti disciplinari contenuti nella legge Brunetta con il conseguente aumento dei poteri sanzionatori del Dirigente Scolastico, a cui è data facoltà di sospendere i lavoratori dal servizio, senza retribuzione, fino a 10 giorni.
Dopo mesi di scioperi e manifestazioni di piazza di tutti i tipi, che non hanno minimamente scalfito la determinazione del governo a proseguire nella sua opera di distruzione della scuola statale, siamo oggi più che mai convinti che uno degli strumenti di lotta più significativi, rimasto nelle mani dei lavoratori della scuola siano le azioni di boicottaggio della burocrazia scolastica, come lo sciopero degli scrutini.
Il blocco degli scrutini tradizionale è stato una forma di lotta molto radicale e molto efficace, che in passato ha dato grande forza e visibilità alle rivendicazioni dei lavoratori della scuola. La gravità dell'attacco sferrato oggi dal governo alla scuola statale (l'unica veramente pubblica) renderebbe più che mai necessario il ricorso a forme di protesta radicali come il blocco degli scrutini. Purtroppo, però, questa forma di lotta è ormai vietata dalla legge 146 del 1990, che ha sensibilmente ridimensionato la forza d'urto dello sciopero soprattutto nei settori pubblici.
Tuttavia è ancora possibile mettere in pratica azioni che vadano al cuore della burocrazia scolastica, inceppandone momentaneamente gli ingranaggi. La soluzione è lo sciopero degli scrutini, cioè uno sciopero tradizionale e assolutamente legale indetto per due giorni, nel rispetto della vigente normativa sindacale, in concomitanza con lo svolgimento degli scrutini in modo da farne slittare lo svolgimento, che sfata il falso mito dell'intoccabilità degli scrutini.
Lo sciopero è oggi l'ultima arma rimasta in mano ai lavoratori e lo sciopero degli scrutini è la forma di sciopero più radicale che si possa praticare in ambito scolastico. Esistono dei precedenti incoraggianti: il 3 e 4 febbraio scorsi a Genova i lavoratori della scuola hanno fatto slittare di due giorni lo svolgimento degli scrutini aderendo ad uno sciopero provinciale indetto dai COBAS; in molte città d'Italia il 12 marzo scorso i lavoratori della scuola che hanno aderito allo sciopero, là dove era previsto che si svolgessero gli scrutini, ne hanno determinato lo slittamento. Secondo la legge, nessun lavoratore che sciopera può essere sostituito, nessun lavoratore che sciopera può essere perseguito in alcun modo. Inoltre, si dice spesso con uno slogan molto eloquente «senza bidelli non si aprono i cancelli»; appare evidente a tutti quanto sia importante in questo senso il ruolo dei colleghi del personale ATA in questa lotta.
Un'iniziativa come questa va preparata con grande cura; non è possibile aspettare passivamente lo sciopero degli scrutini, ma questo deve essere lo sbocco di un periodo lungo di lotte. E' indispensabile arrivare alla fine dell'anno scolastico con un livello altissimo di mobilitazione nelle scuole. Crediamo che si debbano da subito intraprendere tutte le iniziative a nostra disposizione, assemblee, picchetti davanti alle scuole, volantinaggi, mozioni dei collegi dei docenti, che contribuiscano a surriscaldare il clima nelle scuole.
Chiediamo a tutti i colleghi di partecipare assieme a noi alla costruzione dello sciopero degli scrutini e, a tal proposito, accogliamo con soddisfazione la decisione dei Cobas Scuola di indire nel mese di giugno uno sciopero di due giorni in coincidenza con la settimana degli scrutini, nella piena legalità, come stabilito dalla legge 146/90. Una decisione, quella dei Cobas scuola, che dà seguito all’appello lanciato a tutte le organizzazioni sindacali dal movimento dei precari, nel corso dell’assemblea nazionale precari scuola del 31 gennaio scorso a Napoli.
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scusami Luigi ma non eravamo rimasti che doveva nascere un nuovo comunicato comprensivo delle proposte?
Capisco che sono stonata ma credevo di essere stata chiara!
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Il report con le proposte di lotta uscite dai vari interventi lo posterò appena mi verrà inviato!
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
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Selezionare Agrigento pag.44
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Re: SICILIA Iniziative 2010
I PRECARI SCUOLA e PEPPINO IMPASTATO
“E venne da noi un adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose, alla nostra giovinezza consunta nel paese e nei bordelli. Non disse una sola parola nè fece gesto alcuno: questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.
Peppino Impastato
“E venne da noi un adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose, alla nostra giovinezza consunta nel paese e nei bordelli. Non disse una sola parola nè fece gesto alcuno: questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.
Peppino Impastato
Lottare per una scuola pubblica di qualità, laica e democratica, non è altro che aspirare ad un “spazio” capace di cogliere le specificità di ogni “adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose” con costruire un percorso di condivisione delle peculiarità nell’alterità non dell’incontro, ma dello scambio. Esiste altro luogo in cui le questioni fondamentali del nostro tempo: migranti, senza casa, disagio giovanile, sperequazione sociale, periferie, legalità, convivenza civile e diritti degli omosessuali, sono tutte presenti in una contemporaneità spiazzante e allo steso tempo desolante? La scuola quotidiana, in cui ogni giorno si incontrano alunni, insegnanti, genitori, padri e figli, non è il luogo per antonomasia in cui si mescolano “fisicamente” tutte le “marginalità costrette” del nostro tempo? La scuola come “edificio” e la classe come “stanza” sono l’unica dimensione reale del nostro sociale in cui si incrociano i drammi delle nostre emarginazzioni, non sotto forma di tematiche astratte, ma come corpi vivi che si pongono dinanzi a noi spogliati di ogni filosofia, antropologia, sociologia e religiosità sia laica sia cristiana. La scuola, per la presenza contemporanea dell’insegnante-genitore, dell’alunno-figlio e del genitore-lavoratore, rappresenta il microcosmo più fedele della società, il banco di prova di ogni ipotesi di comunità, il luogo in cui si creano le condizioni dell’incontro e dell’integrazione, dello scambio culturale e della formazione al lavoro, della costruzione di speranza e dell’acquisizione di senso esistenziale.
Noi “precari in lotta” crediamo che il mondo della scuola per troppo tempo sia stato “solo” spettatore del Forum Sociale Antimafia, che ancora oggi continui a guardare Cinisi e Peppino come luoghi lontani in cui portare scolaresche come in un viaggio della memoria. Peppino Impostato, come Danilo Dolci, è stato ignorato dall’educazione pubblica, ed anche nel momento della “riscoperta” si è deciso di mitizzarlo come “santo laico” disinnescando la sua forza rivoluzionaria e la sua moralità eversiva.
Peppino deve “stare” nelle scuole con il suo essere uomo, comunista e figlio; le sue lotte erano e sono la “scuola” nella sua quotidianità, la sua vita antimafia è un patrimonio di battaglie, speranze, sogni e aspirazioni che non possono essere dilapidati in vuoti formalismi memorialisti. Crediamo fortemente nella cultura in quanto generatrice di criticità e sensibilità, nella sua possibilità di arginare attraverso l’analisi e la comprensione del reale l’avanzata del qualunquismo e del conformismo, nella sua prerogativa di “strumento” d’azione concreto nella società e per la società. Il Forum Sociale Antimafia è “il luogo” in cui raccontare le storie di tutti i lavoratori della scuola precari e disoccupati che spendono la loro vita per riconquistarsi il diritto al futuro per sé e per i loro figli, in cui continuare a narrare di tutti gli insegnanti che alzano la voce e “muovono” le loro parole per combattere lo strapotere economico delle mafie, in cui dare forza alle proteste di coloro che credono che la scuola sia ancora l’ultimo baluardo a difesa della legalità e della dignità del lavoro.
I nostri corpi-alunni hanno voglia di essere ascoltati, i loro silenzi ci raccontano la violenza delle periferie, l’emarginazione della migrazione, la solitudine della diversità e le tragedie familiari del lavoro; poiché pensiamo che la scuola sia ancora il luogo in cui educare allo sdegno e alla speranza creando cittadini liberi e vivi, noi continueremo ad ascoltare perché: “questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.
PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO
Noi “precari in lotta” crediamo che il mondo della scuola per troppo tempo sia stato “solo” spettatore del Forum Sociale Antimafia, che ancora oggi continui a guardare Cinisi e Peppino come luoghi lontani in cui portare scolaresche come in un viaggio della memoria. Peppino Impostato, come Danilo Dolci, è stato ignorato dall’educazione pubblica, ed anche nel momento della “riscoperta” si è deciso di mitizzarlo come “santo laico” disinnescando la sua forza rivoluzionaria e la sua moralità eversiva.
Peppino deve “stare” nelle scuole con il suo essere uomo, comunista e figlio; le sue lotte erano e sono la “scuola” nella sua quotidianità, la sua vita antimafia è un patrimonio di battaglie, speranze, sogni e aspirazioni che non possono essere dilapidati in vuoti formalismi memorialisti. Crediamo fortemente nella cultura in quanto generatrice di criticità e sensibilità, nella sua possibilità di arginare attraverso l’analisi e la comprensione del reale l’avanzata del qualunquismo e del conformismo, nella sua prerogativa di “strumento” d’azione concreto nella società e per la società. Il Forum Sociale Antimafia è “il luogo” in cui raccontare le storie di tutti i lavoratori della scuola precari e disoccupati che spendono la loro vita per riconquistarsi il diritto al futuro per sé e per i loro figli, in cui continuare a narrare di tutti gli insegnanti che alzano la voce e “muovono” le loro parole per combattere lo strapotere economico delle mafie, in cui dare forza alle proteste di coloro che credono che la scuola sia ancora l’ultimo baluardo a difesa della legalità e della dignità del lavoro.
I nostri corpi-alunni hanno voglia di essere ascoltati, i loro silenzi ci raccontano la violenza delle periferie, l’emarginazione della migrazione, la solitudine della diversità e le tragedie familiari del lavoro; poiché pensiamo che la scuola sia ancora il luogo in cui educare allo sdegno e alla speranza creando cittadini liberi e vivi, noi continueremo ad ascoltare perché: “questo suo silenzio e questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.
PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO
Programma Sabato 8 maggio: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum LAVORO
La giornata è divisa in tre aree: MIGRANTI - LAVORO PRECARIO - RESISTENZA OPERAIA
Moderatore: Fabrizio Fasulo.
Si comincia con approfondimenti sul lavoro dei migranti in un quadro ampio che interconnette gli interessi mafiosi allo sfruttamento del lavoro nero. Approfondimenti di:
Fulvio Vassallo: "Sicilia da terra di sbarco a terra di detenzione".
Marco Pirrone
Umberto Santino: "Globalizzazione e mafie".
Emilio Santoro: "Carcere e migrazioni".
Judith Gleitze: "Nuovi scenari dell'immigrazione in Sicilia".
Renato Franzitta: "Il collegato lavoro. La distruzione dell'art. 18".
Dall'analisi si passerà, poi, alle testimonianze dirette dei soggetti che quotidianamente si oppongono alla crisi nei loro posti di lavoro.
Testimonianze di:
Luigi Del Prete e Barbara Evola - Precari scuola
FIOM Termini Imerese
Flai CGIL - Michele Scifo
Francesco Piobbichi - Arancia Metalmeccanica
Rdb-Napoli
Si proietterà un video a cura del Laboratorio Zeta: "La terra (e)strema", una raccolta di immagini e racconti sul lavoro bracciantile dei migranti, sullo sfruttamento e le vessazioni del caporalato, una denuncia della totale assenza della protezione sindacale nelle campagne.
Conclusione del Prof. Alessandro Dal Lago
luigidelprete- Esperto/a
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Re: SICILIA Iniziative 2010
Federazione Lavoratori della Conoscenza - FLC CGIL Sicilia notizie
lenotizie / Scuola
apr
26Terminato l'esame congiunto chiesto dai sindacati sull'organico della scuola primaria e secondaria di 1° grado. I sindacati proclamano unitariamente la mobilitazione. Una scuola pubblica statale sempre più sconquassata. E' questo quello che emerge dai numeri forniti dall'USR nel corso dell'informativa del 20 aprile e dell'esame congiunto del 26 aprile 2010. Tagli agli organici per circa 3500 posti di personale docente, in tutti gli ordini di scuola, e altri 1600 circa si profilano sul personale ATA. Sono provvedimenti inaccettabili e insopportabili per la comunità siciliana e per il Governo regionale; sarà una scuola, quella siciliana, che non garantirà più i livelli minimi di diritto allo studio, pari opportunità per gli studenti, licenziamenti di massa per i precari, condizioni di sovrannumerarietà diffusa per i docenti di ruolo. Di fronte a questo scempio la FLC Cgil, e i sindacati della scuola, hanno promosso per le prossime settimane, un programma di iniziative di protesta a tutti i livelli.
Scuola | 26/04/2010
Contattaci
e-mail: password: flcsicilia.it - FLC CGIL Sicilia via Ercole Bernabei 22, 90145 Palermo - Tel 091 6834218 - Fax 091 6819127 - Contatta la FLC | Amministra sito - Webmail |
lenotizie / Scuola
apr
26Terminato l'esame congiunto chiesto dai sindacati sull'organico della scuola primaria e secondaria di 1° grado. I sindacati proclamano unitariamente la mobilitazione. Una scuola pubblica statale sempre più sconquassata. E' questo quello che emerge dai numeri forniti dall'USR nel corso dell'informativa del 20 aprile e dell'esame congiunto del 26 aprile 2010. Tagli agli organici per circa 3500 posti di personale docente, in tutti gli ordini di scuola, e altri 1600 circa si profilano sul personale ATA. Sono provvedimenti inaccettabili e insopportabili per la comunità siciliana e per il Governo regionale; sarà una scuola, quella siciliana, che non garantirà più i livelli minimi di diritto allo studio, pari opportunità per gli studenti, licenziamenti di massa per i precari, condizioni di sovrannumerarietà diffusa per i docenti di ruolo. Di fronte a questo scempio la FLC Cgil, e i sindacati della scuola, hanno promosso per le prossime settimane, un programma di iniziative di protesta a tutti i livelli.
Scuola | 26/04/2010
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Data d'iscrizione : 05.08.08
Re: SICILIA Iniziative 2010
ANPI Presentazione Manifestazione del 1° Maggio a Portella della Ginestra.
Venerdì 30 Aprile alle ore 16,30 presso il Cine-teatro Rouge et Noir, sito in Piazza Verdi - Palermo, avrà luogo la presentazione della Manifestazione nazionale dell'A.N.P.I., che si svolgerà, congiuntamente con CGIL-Palermo, il Primo Maggio a Portella della Ginestra.
A detta presentazione parteciperanno delegazioni dell'Associazione, provenienti dalle altre regioni italiane.
Un caro saluto
Il Presidente
(Ottavio Terranova)
Venerdì 30 Aprile alle ore 16,30 presso il Cine-teatro Rouge et Noir, sito in Piazza Verdi - Palermo, avrà luogo la presentazione della Manifestazione nazionale dell'A.N.P.I., che si svolgerà, congiuntamente con CGIL-Palermo, il Primo Maggio a Portella della Ginestra.
A detta presentazione parteciperanno delegazioni dell'Associazione, provenienti dalle altre regioni italiane.
Un caro saluto
Il Presidente
(Ottavio Terranova)
Omaria- Assiduo/a
- Numero di messaggi : 62
Località : sicania
Ordine scuola : ancora da inserire
Organizzazione : Flc Cgil
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Data d'iscrizione : 23.01.10
ASSEMBLEA PRECARI FLC-CGIL MARTEDì 4 MAGGIO ORE 16 PRESSO SEDE FLC CATANIA
Convocazione assemblea precari Scuola, Università, Ricerca della Flc Cgil
28-04-2010 | La Flc Cgil convoca i precari iscritti per discutere sui nefasti provvedimenti assunti dal governo per il settore della Conoscenza e per avviare la costituzione del coordinamento precari.
Convocazione assemblea precari Scuola, Università, Ricerca della Flc Cgil
I provvedimenti del governo su scuola, università e ricerca stanno determinando, in misura via via crescente, una condizione di spoliazione di risorse, umane e finanziarie, tale da vanificare la funzione pubblica del bene comune Conoscenza come motore fondamentale delle prospettive di sviluppo economico e sociale del nostro Paese.
L'espulsione dai luoghi di produzione e trasmissione della cultura e del sapere scientifico e tecnologico di decine di migliaia di giovani docenti, ricercatori, personale ATA sta creando un deserto generazionale e culturale nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle Università e negli Enti di ricerca.
Occorre che tutti i soggetti afferenti ai settori della Conoscenza denuncino pubblicamente questa situazione, cogliendo il nesso che lega la battaglia per la difesa del sistema di istruzione pubblica con la difesa ed il rilancio dei principi costituzionali e democratici che fondano la convivenza civile della Repubblica.
La Sicilia e la nostra provincia in particolare, già attanagliate da una crisi economica senza precedenti, pagano e pagheranno un prezzo più alto, in termini sociali e di prospettive di futuro, per le politiche scellerate del governo.
La FLC CGIL di Catania, coerentemente con le determinazioni assunte dall'intera Organizzazione nel recente Congresso nazionale, ritiene di dover proseguire e rafforzare la mobilitazione e le iniziative di lotta dei lavoratori della conoscenza anche nel nostro territorio.
Pertanto è convocata un' Assemblea provinciale dei lavoratori precari della Scuola, Università e Ricerca per martedì 4 maggio, alle ore 16, presso i locali della Camera del Lavoro di Catania di Via Crociferi 40, con il seguente Ordine del giorno:
Provvedimenti del governo sulla conoscenza;
Iniziative di mobilitazione dei lavoratori;
Avvio costituzione del Coordinamento provinciale FLC CGIL dei precari della conoscenza.
Catania, 28 aprile 2010
Il Segretario generale
Lillo Fasciana
28-04-2010 | La Flc Cgil convoca i precari iscritti per discutere sui nefasti provvedimenti assunti dal governo per il settore della Conoscenza e per avviare la costituzione del coordinamento precari.
Convocazione assemblea precari Scuola, Università, Ricerca della Flc Cgil
I provvedimenti del governo su scuola, università e ricerca stanno determinando, in misura via via crescente, una condizione di spoliazione di risorse, umane e finanziarie, tale da vanificare la funzione pubblica del bene comune Conoscenza come motore fondamentale delle prospettive di sviluppo economico e sociale del nostro Paese.
L'espulsione dai luoghi di produzione e trasmissione della cultura e del sapere scientifico e tecnologico di decine di migliaia di giovani docenti, ricercatori, personale ATA sta creando un deserto generazionale e culturale nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle Università e negli Enti di ricerca.
Occorre che tutti i soggetti afferenti ai settori della Conoscenza denuncino pubblicamente questa situazione, cogliendo il nesso che lega la battaglia per la difesa del sistema di istruzione pubblica con la difesa ed il rilancio dei principi costituzionali e democratici che fondano la convivenza civile della Repubblica.
La Sicilia e la nostra provincia in particolare, già attanagliate da una crisi economica senza precedenti, pagano e pagheranno un prezzo più alto, in termini sociali e di prospettive di futuro, per le politiche scellerate del governo.
La FLC CGIL di Catania, coerentemente con le determinazioni assunte dall'intera Organizzazione nel recente Congresso nazionale, ritiene di dover proseguire e rafforzare la mobilitazione e le iniziative di lotta dei lavoratori della conoscenza anche nel nostro territorio.
Pertanto è convocata un' Assemblea provinciale dei lavoratori precari della Scuola, Università e Ricerca per martedì 4 maggio, alle ore 16, presso i locali della Camera del Lavoro di Catania di Via Crociferi 40, con il seguente Ordine del giorno:
Provvedimenti del governo sulla conoscenza;
Iniziative di mobilitazione dei lavoratori;
Avvio costituzione del Coordinamento provinciale FLC CGIL dei precari della conoscenza.
Catania, 28 aprile 2010
Il Segretario generale
Lillo Fasciana
didier- Esperto/a
- Numero di messaggi : 1747
Località : Catania
Ordine scuola : Secondaria di II grado
Organizzazione : RETE PRECARI SCUOLA SICILIA
Contributo al forum : 7429
Data d'iscrizione : 17.07.09
Re: SICILIA Iniziative 2010
mi sembra una buona notizia
mariapia- Coordinatore
- Numero di messaggi : 2772
Età : 68
Località : Palermo
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Palermo e neoiscritta Flcgil
Contributo al forum : 9083
Data d'iscrizione : 05.08.08
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