REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
mariafortino ha scritto:per me si è sbagliato e punto. non si può cambiare idea così e punto. é un mio punto di vista, nessuno può ciritcare me perchè la penso in questo modo...mi pare.
E perché, tu puoi criticare gli altri e loro non possono criticare te? Hai esposto il tuo punto di vista, e io il mio, come siamo entrambi liberi di fare su questo forum.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
mariafortino ha scritto:per me si è sbagliato e punto. non si può cambiare idea così e punto. é un mio punto di vista, nessuno può ciritcare me perchè la penso in questo modo...mi pare.
Era presente la maggioranza dei comitati appartenenti al CPS, per cui fare una assemblea non deliberativa non aveva alcun senso, infatti nessuno si è nemmeno azzardato a proporre una cosa del genere.
Oltretutto è molto difficile fare un'altra assemblea in tempi brevi e c'erano da decidere le iniziative di lotta concrete da portare avanti.
Ricordo che le colleghe di Terni non hanno scioperato ed erano venute a Roma apposta per l'assemblea, ovviamente pagando il treno, avrei voluto vedere le loro facce se solo qualcuno avesse proposto di non decidere nulla
Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
il punto è un altro
potevamo restare fermi in un momento cosi critico??
potevamo restare fermi in un momento cosi critico??
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
dirlo da subito, prima e con chiarezza che le intenzioni erano altre a chi avebbe fatto male? non capisco.
mariafortino- Esperto/a
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Intervento Milano assemblea del 23
Riporto l'intervento che come coordinamento "3ottobre" avevamo preparato per l'assemblea, purtroppo per ragioni logistiche siamo dovuti andare via prima e non abbiamo potuto spiegare bene la nostra proposta, speriamo possa essere utile per la discussione.
Intervento del Coordinamento “3
ottobre” di Milano: lanciare come CPS uno sciopero generale della scuola per fine novembre, inizi dicembre proponendo una propria piattaforma più estesa e radicale di quella del 3
ottobre e chiamando tutti i sindacati (CGIL, sindacati di base in primis) a fare propria la piattaforma (assunzione di responsabilità) e indire lo sciopero unitario di tutte le sigle sindacali. La piattaforma dovrebbe poggiarsi sui seguenti punti:
1.]Ritiro di tutti tagli previsti dalla Legge 133
2.No ai contratti di disponibilità
3. Ritiro del PDL Aprea e di qualsiasi progetto di aziendalizzazione, privatizzazione della scuola pubblica
4. Assunzione per tutti i precari
5. Abolizione della legge sull’autonomia scolastica
(anticamera dell’aziendalizzazione)
Lo sciopero generale questa volta dovrebbe porsi come obiettivo non più quello di indire una nuova manifestazione nazionale a Roma (forma di lotta già sperimentata e che rischia di essere inflazionata) bensì di attuare in tutte le città picchetti davanti alle scuole che coinvolgano tutte le componenti (precari, insegnanti di ruolo, studenti, genitori) e,
dove è possibile, manifestazioni cittadine. Questo per non puntare solo a un obiettivo di visibilità mediatica per una giornata ma per mettere in campo una forza sociale reale e
radicale che si ponga come priorità quella di bloccare realmente la didattica (come in Francia) e coinvolgere direttamente tutti i soggetti della scuola e non solo i più coscienti o gli attivisti. I picchetti davanti alle scuole, attuate in un giorno di sciopero, sono legali.
CONSIDERAZIONI:
I picchetti davanti alle scuole e il blocco reale della didattica avrebbero il pregio di testimoniare concretamente quanto la protesta per la scuola sia capillare e diffusa e quanto il
CPS nazionale sia pronto a attuare tutte le forme di lotta possibili per bloccare i tagli e salvare la scuola pubblica. Con molta probabilità l’impatto mediatico di questa forma di sciopero nuova sarebbe molto maggiore della solita sfilata romana e stimolerebbe la solidarietà dell’opinione pubblica. Inoltre, a prescindere dai risultati numerici che si raggiungono quel giorno, si darebbe il via a un movimento più radicale e incisivo scuola per scuola che renderebbe possibile la concreta realizzazione del BLOCCO DEGLI SCRUTINI in primavera. Il blocco degli scrutini rappresenta, per il mondo della scuola l’equivalente del “blocco della produzione” per le fabbriche ed è l’unica forma di lotta che, quando attuata, ha portato risultati concreti. L’ultimo blocco degli scrutini serio, a metà degli anni ’80, ricordiamo che portò all’immissione in ruolo di un’intera generazione di insegnanti.
CONCLUSIONI
Come Coordinamento "3 ottobre" riteniamo che dobbiamo portare questa proposta di sciopero attuato attraverso picchetti davanti alle scuole e blocco completo della didattica
sia all'interno del CPS, dove è ora minoritaria (l'orientamento maggioritario è di ripetere una manifestazione nazionale a Roma) sia all'interno di tutte le altre organizzazioni sindacali e di
movimento che lottano per la scuola a livello nazionale e a livello cittadino (Cobas, Presidio USP, Rete Scuole ecc.). Inoltre penso che dovremmo iniziare a lavorare da subito,
anche all'interno delle scuole per costruire e realizzare queste forme di proteste a Milano, sia in occasione di un nostro sciopero della scuola lanciato dal CPS (si parla del 4 dicembre) e indetto unitariamente da tutte le sigle sindacali, sia di un possibile sciopero generale della sola CGIL.
ottobre” di Milano: lanciare come CPS uno sciopero generale della scuola per fine novembre, inizi dicembre proponendo una propria piattaforma più estesa e radicale di quella del 3
ottobre e chiamando tutti i sindacati (CGIL, sindacati di base in primis) a fare propria la piattaforma (assunzione di responsabilità) e indire lo sciopero unitario di tutte le sigle sindacali. La piattaforma dovrebbe poggiarsi sui seguenti punti:
1.]Ritiro di tutti tagli previsti dalla Legge 133
2.No ai contratti di disponibilità
3. Ritiro del PDL Aprea e di qualsiasi progetto di aziendalizzazione, privatizzazione della scuola pubblica
4. Assunzione per tutti i precari
5. Abolizione della legge sull’autonomia scolastica
(anticamera dell’aziendalizzazione)
Lo sciopero generale questa volta dovrebbe porsi come obiettivo non più quello di indire una nuova manifestazione nazionale a Roma (forma di lotta già sperimentata e che rischia di essere inflazionata) bensì di attuare in tutte le città picchetti davanti alle scuole che coinvolgano tutte le componenti (precari, insegnanti di ruolo, studenti, genitori) e,
dove è possibile, manifestazioni cittadine. Questo per non puntare solo a un obiettivo di visibilità mediatica per una giornata ma per mettere in campo una forza sociale reale e
radicale che si ponga come priorità quella di bloccare realmente la didattica (come in Francia) e coinvolgere direttamente tutti i soggetti della scuola e non solo i più coscienti o gli attivisti. I picchetti davanti alle scuole, attuate in un giorno di sciopero, sono legali.
CONSIDERAZIONI:
I picchetti davanti alle scuole e il blocco reale della didattica avrebbero il pregio di testimoniare concretamente quanto la protesta per la scuola sia capillare e diffusa e quanto il
CPS nazionale sia pronto a attuare tutte le forme di lotta possibili per bloccare i tagli e salvare la scuola pubblica. Con molta probabilità l’impatto mediatico di questa forma di sciopero nuova sarebbe molto maggiore della solita sfilata romana e stimolerebbe la solidarietà dell’opinione pubblica. Inoltre, a prescindere dai risultati numerici che si raggiungono quel giorno, si darebbe il via a un movimento più radicale e incisivo scuola per scuola che renderebbe possibile la concreta realizzazione del BLOCCO DEGLI SCRUTINI in primavera. Il blocco degli scrutini rappresenta, per il mondo della scuola l’equivalente del “blocco della produzione” per le fabbriche ed è l’unica forma di lotta che, quando attuata, ha portato risultati concreti. L’ultimo blocco degli scrutini serio, a metà degli anni ’80, ricordiamo che portò all’immissione in ruolo di un’intera generazione di insegnanti.
CONCLUSIONI
Come Coordinamento "3 ottobre" riteniamo che dobbiamo portare questa proposta di sciopero attuato attraverso picchetti davanti alle scuole e blocco completo della didattica
sia all'interno del CPS, dove è ora minoritaria (l'orientamento maggioritario è di ripetere una manifestazione nazionale a Roma) sia all'interno di tutte le altre organizzazioni sindacali e di
movimento che lottano per la scuola a livello nazionale e a livello cittadino (Cobas, Presidio USP, Rete Scuole ecc.). Inoltre penso che dovremmo iniziare a lavorare da subito,
anche all'interno delle scuole per costruire e realizzare queste forme di proteste a Milano, sia in occasione di un nostro sciopero della scuola lanciato dal CPS (si parla del 4 dicembre) e indetto unitariamente da tutte le sigle sindacali, sia di un possibile sciopero generale della sola CGIL.
Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
sono profondamente d'accordo con la proposta di Milano e la porterò nella nostra assemblea di Bologna.
in ogni caso, al di là del 4 dicembre, sono convinto che dobbiamo lavorare su questa strada
in ogni caso, al di là del 4 dicembre, sono convinto che dobbiamo lavorare su questa strada
Matteo V- Esperto/a
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
concordo anche io con Milano
manuel- Esperto/a
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
Io preferirei la classica manifestazione nazionale a Roma, anche se è giusto agire a livello locale. Si potrebbero fare le due cose insieme. Se in un comitato alcuni restano e altri vanno a Roma, chi resta potrebbe guidare cortei o altri tipi di iniziative locali, comprese quelle proposte dal coordinamento 3 ottobre. In effetti il 23 ottobre abbiamo parlato di sciopero e manifestazione nazionale, e mi sembravano tutti d'accordo.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
ma scusate milano dice quello che stiamo dicendo anche noi
Intervento del Coordinamento “3
ottobre” di Milano: lanciare come CPS uno sciopero generale della scuola per fine novembre, inizi dicembre proponendo una propria piattaforma più estesa e radicale di quella del 3
ottobre e chiamando tutti i sindacati (CGIL, sindacati di base in primis) a fare propria la piattaforma (assunzione di responsabilità) e indire lo sciopero unitario di tutte le sigle sindacali. La piattaforma dovrebbe poggiarsi sui seguenti punti:
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
Sì Antonella, Milano dice ciò che diciamo anche noi, ma propone di fare lo sciopero non per una manifestazione nazionale a Roma, ma per iniziative locali davanti alle scuole.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
ehmm non "iniziative", ma picchetti per bloccare veramente la didattica il giorno dello sciopero in modo che realmente i colleghi non entrino a scuola quel giorno! Perché in realtà lo sciopero ha un senso quando si blocca realmente la "produzione" quindi i colleghi fanno sciopero e si chiudono le scuole...
La manifestazione nazionale l'abbiamo già fatta, è tempo di radicare e radicalizzare la protesta secondo noi, visto che gli attacchi da parte del governo son sempre più forti, non possiamo continuare solo a "sfilare" per le vie di Roma, dobbiamo iniziare almeno a far "paventare" la chiusura delle scuole.
Uno sciopero che vedesse realmente coinvolte intere scuole avrebbe sicuramente una risonanza maggiore a livello mediatico e radicherebbe la lotta sul territorio e potrebbe essere l'inizio di un percorso più radicale che punti al blocco dell'attività didattica e/o degli scrutini...
La manifestazione nazionale l'abbiamo già fatta, è tempo di radicare e radicalizzare la protesta secondo noi, visto che gli attacchi da parte del governo son sempre più forti, non possiamo continuare solo a "sfilare" per le vie di Roma, dobbiamo iniziare almeno a far "paventare" la chiusura delle scuole.
Uno sciopero che vedesse realmente coinvolte intere scuole avrebbe sicuramente una risonanza maggiore a livello mediatico e radicherebbe la lotta sul territorio e potrebbe essere l'inizio di un percorso più radicale che punti al blocco dell'attività didattica e/o degli scrutini...
Re: REPORT e discussione sull'assemblea del 23 ottobre
NO OGLA MI RIFERIVO ALLE MODALITà CON CUI VOGLIAMO INDIRE LO SCIOPERO POI è OVVIO CHE DOBBIAMO FARE ALTRE COSE OLTRE I CORTEI X LE VIE DI ROMA
antonella vaccaro- Amministratore
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