REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
5 partecipanti
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REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
Ecco in sintesi il report dell'assemblea di ieri 6 dicembre.
Il 6 dicembre si è tenuta a Roma L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI TUTTO IL MONDO DELLA FORMAZIONE, cui hanno partecipato docenti precari del CPS (Messina, Bari, Foggia, Firenze, Padova, Pescara, Terni, Marche, Catania, Roma, Genova, Napoli, Milano, Ravenna, Bologna, Mantova) e non (comitato precari/ata Roma, presidio permanente precari scuola Milano), di ruolo, responsabili dei settori della formazione di Rifondazione e Comunisti italiani, rappresentanti di Usi e CUB.
Nei numerosi interventi ci si è confrontati sulle inizative future, a partire dallo sciopero dell'11 dicembre, e i rappresentanti delle realtà locali hanno riportato, al fine di una maggiore reciproca conoscenza, lo stato delle mobilitazioni e delle condizioni lavorative a livello locale. Per limiti di tempo non si è riusciti ad affrontare, come invece proposto, la discussione sugli strumenti organizzativi e di confronto come il forum.
L'introduzione ha evidenziato le difficoltà della situazione dopo due anni di lotta, con risultati riconducibili soprattutto all'acquisizione di una riconoscibilità del CPS come soggetto attivo nelle rivendicazioni dei precari e a favore di una scuola statale di qualità. Difficile è stata anche la preparazione della mobilitazione dell'11 dicembre prossimo e del corteo, per il quale si è ottenuta l'autorizzazione della questura da P.zzale Aldo Moro fino al Miur.
In relazione allo sciopero dell'11, alcuni interventi hanno ribadito la posizione critica rispetto alla piattaforma della FLC CGIL (già espressa peraltro nel documento pubblicato di recente e da alcuni richiamato) o nel suo impianto complessivo, o in relazione ad alcuni punti, in particolare quelli concernenti la riforma dei cicli superiori e i tagli, rispetto ai quali si è ribadito che il CPS ritiene inaccettabili i tagli già effettuati e quelli previsti e rifiuta l’impianto complessivo della riforma Gelmini della scuola superiore. Si è manifestata la volontà di esprimere tali differenze in forme non contrappositive, ma costruttive. Si è infatti convenuto che il CPS, fatto di lavoratori della scuola, deve continuare in un'opera autonoma di rivendicazioni sul lavoro e la qualità della scuola sulle quali spingere a convergere i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Si è perciò ribadito che il corteo del CPS l'11 sarà autonomo e che vi parteciperanno, insieme ai precari, i movimenti degli studenti universitari e medi, i coordinamenti dei genitori e tutti gli altri soggetti della formazione che vogliano aderire.
In particolare il corteo del CPS avrà il proprio concentramento a P.zza dei Cinquecento (di fronte a Palazzo Massimo. nei pressi dei Termini), dove attenderà gli universitari e l'USI partiti da P.zzale Aldo Moro per dirigersi alla volta del MIUR. Una delegazione, con uno striscione identico a quello del corteo che partirà da P.zza dei Cinquecento (prepareranno i 2 striscioni Firenze e Terni), formerà uno spezzone all'interno del corteo della FLC / FP CGIL diretto da P.zza della Repubblica a P.zza del Popolo. E' possibile d'altra parte che una delegazione di questo ultimo arrivi con il CPS al MIUR.
A P.zza del Popolo un rappresentante del CPS, e in particolare abbiamo proposto Donatello D'Arcangelo di Pescara, farà un intervento dal palco.
Arrivati al MIUR, abbiamo pensato ad iniziative CPS a cui stanno lavorando alcuni coordinamenti.
Lì ci sarà anche la possibilità, sulla quale dovremo lavorare in questa settimana, di una delegazione composta da noi, le componenti del movimento e le organizzazioni sindacali, che salirà al Ministero.
Si è anche realizzata la bozza dell'appello che verrà fatta girare in questi giorni.
Alcuni coordinamenti presenti (Milano e Bologna) hanno ribadito che svolgeranno iniziative a livello locale.
Si è anche discusso della piattaforma, a proposito della quale è emerso che, visti i limiti di tempo, si potevano solo sottolineare alcuni punti qualificanti in vista dell'11, rimandando a un lavoro di commissioni ad hoc a livello locale la revisione di una piattaforma generale, tenendo conto di quelle esistenti e già realizzate, tra cui quella veneta illustrata nel metodo e nei punti fondamentali dal rappresentante di Padova. Quanto ai punti particolari da aggiungere o ribadire per l'11, come già accennato, l'assemblea ha individuato i seguenti: rifiuto della riforma Gelmini dei cicli delle superiori; rifiuto dei patti territoriali MIUR-Regioni che aprono la via alla regionalizzazione della scuola statale; rifiuto dei finanziamenti alla scuola privata; rifiuto della gerarchizzazione tra docenti e degli altri elementi riconducibili ai decreti Brunetta sulla contrattazione collettiva; equiparazione tra i lavoratori della scuola (docenti e ATA) di ruolo e precari.
Ci sono state quindi proposte varie di iniziative future. In linea generale l'assemblea ha convenuto che l'11 non può considerarsi se non un momento di passaggio e costruzione di un piano di rivendicazioni e mobilitazioni che rilancino ulteriormente le lotte per la scuola. Si pensa ad un'assemblea nazionale con manifestazione nazionale per l'inverno / primavera prossimi. Più in particolare poi sono state avanzate le seguenti proposte, sulle quali c'è stato l'accordo di concentrarsi su quelle che hanno oggettive praticabilità ed efficacia.
- quelle elaborate dall'assemblea di Palermo del 29 novembre per le quali si rimanda al comunicato già fatto circolare in rete.
- iniziative nelle scuole: assemblee di sensibilizzazione verso gli insegnanti di ruolo (in particolare sugli straordinari); attivarsi nei Collegi docenti per iniziative a favore dei lavoratori disoccupati del territorio; pianificare blocchi degli scrutini (rispetto a questi alcuni interventi hanno evidenziato la difficoltà di realizzazione soprattutto in relazione alla reale efficacia e per questo chi li porpone ha sottolineato la necessità che, qualora si decida di praticarli, siano preparati in modo da raggiungere un'efficacia dimostrata da simili azioni in passato).
- Lavoro sul territorio: creare comitati misti su base regionale e assemblee regionali e interregionali che facilitino i contatti e le mobilitazioni.
- 2 giorni di stati generali su "la scuola che vorremmo". In questo contesto potrebbero essere confrontati i lavori condotti a livello locale anche su temi fondamentali come quello dell'autonomia scolastica, sul quale le posizioni interne al CPS e del CPS rispetto alle altre organizzazioni sono spesso distanti.
- creazione di un sito / contenitore unico (il modello proposto è stato quello del sito di Green peace).
- iniziative di contrasto del finanziamento delle scuole private e dello sfruttamento dei lavoratori in cambio del punteggio, oltre che della dequalificazione della scuola (con sit in davanti a istituzioni scolastiche private).
- iniziative legali, come le diffide (Abruzzo) in materia di sicurezza.
- monitoraggio degli effetti occupazionali della riforma Gelmini delle superiori.
- monitoraggio dei danni, attraverso le esperienze condivise dei lavoratori, come avvenuto in assemblea, prodotti dai contratti di disponibilità.
L'assemblea si è chiusa alle 18,30.
Massimo
Il 6 dicembre si è tenuta a Roma L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI TUTTO IL MONDO DELLA FORMAZIONE, cui hanno partecipato docenti precari del CPS (Messina, Bari, Foggia, Firenze, Padova, Pescara, Terni, Marche, Catania, Roma, Genova, Napoli, Milano, Ravenna, Bologna, Mantova) e non (comitato precari/ata Roma, presidio permanente precari scuola Milano), di ruolo, responsabili dei settori della formazione di Rifondazione e Comunisti italiani, rappresentanti di Usi e CUB.
Nei numerosi interventi ci si è confrontati sulle inizative future, a partire dallo sciopero dell'11 dicembre, e i rappresentanti delle realtà locali hanno riportato, al fine di una maggiore reciproca conoscenza, lo stato delle mobilitazioni e delle condizioni lavorative a livello locale. Per limiti di tempo non si è riusciti ad affrontare, come invece proposto, la discussione sugli strumenti organizzativi e di confronto come il forum.
L'introduzione ha evidenziato le difficoltà della situazione dopo due anni di lotta, con risultati riconducibili soprattutto all'acquisizione di una riconoscibilità del CPS come soggetto attivo nelle rivendicazioni dei precari e a favore di una scuola statale di qualità. Difficile è stata anche la preparazione della mobilitazione dell'11 dicembre prossimo e del corteo, per il quale si è ottenuta l'autorizzazione della questura da P.zzale Aldo Moro fino al Miur.
In relazione allo sciopero dell'11, alcuni interventi hanno ribadito la posizione critica rispetto alla piattaforma della FLC CGIL (già espressa peraltro nel documento pubblicato di recente e da alcuni richiamato) o nel suo impianto complessivo, o in relazione ad alcuni punti, in particolare quelli concernenti la riforma dei cicli superiori e i tagli, rispetto ai quali si è ribadito che il CPS ritiene inaccettabili i tagli già effettuati e quelli previsti e rifiuta l’impianto complessivo della riforma Gelmini della scuola superiore. Si è manifestata la volontà di esprimere tali differenze in forme non contrappositive, ma costruttive. Si è infatti convenuto che il CPS, fatto di lavoratori della scuola, deve continuare in un'opera autonoma di rivendicazioni sul lavoro e la qualità della scuola sulle quali spingere a convergere i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Si è perciò ribadito che il corteo del CPS l'11 sarà autonomo e che vi parteciperanno, insieme ai precari, i movimenti degli studenti universitari e medi, i coordinamenti dei genitori e tutti gli altri soggetti della formazione che vogliano aderire.
In particolare il corteo del CPS avrà il proprio concentramento a P.zza dei Cinquecento (di fronte a Palazzo Massimo. nei pressi dei Termini), dove attenderà gli universitari e l'USI partiti da P.zzale Aldo Moro per dirigersi alla volta del MIUR. Una delegazione, con uno striscione identico a quello del corteo che partirà da P.zza dei Cinquecento (prepareranno i 2 striscioni Firenze e Terni), formerà uno spezzone all'interno del corteo della FLC / FP CGIL diretto da P.zza della Repubblica a P.zza del Popolo. E' possibile d'altra parte che una delegazione di questo ultimo arrivi con il CPS al MIUR.
A P.zza del Popolo un rappresentante del CPS, e in particolare abbiamo proposto Donatello D'Arcangelo di Pescara, farà un intervento dal palco.
Arrivati al MIUR, abbiamo pensato ad iniziative CPS a cui stanno lavorando alcuni coordinamenti.
Lì ci sarà anche la possibilità, sulla quale dovremo lavorare in questa settimana, di una delegazione composta da noi, le componenti del movimento e le organizzazioni sindacali, che salirà al Ministero.
Si è anche realizzata la bozza dell'appello che verrà fatta girare in questi giorni.
Alcuni coordinamenti presenti (Milano e Bologna) hanno ribadito che svolgeranno iniziative a livello locale.
Si è anche discusso della piattaforma, a proposito della quale è emerso che, visti i limiti di tempo, si potevano solo sottolineare alcuni punti qualificanti in vista dell'11, rimandando a un lavoro di commissioni ad hoc a livello locale la revisione di una piattaforma generale, tenendo conto di quelle esistenti e già realizzate, tra cui quella veneta illustrata nel metodo e nei punti fondamentali dal rappresentante di Padova. Quanto ai punti particolari da aggiungere o ribadire per l'11, come già accennato, l'assemblea ha individuato i seguenti: rifiuto della riforma Gelmini dei cicli delle superiori; rifiuto dei patti territoriali MIUR-Regioni che aprono la via alla regionalizzazione della scuola statale; rifiuto dei finanziamenti alla scuola privata; rifiuto della gerarchizzazione tra docenti e degli altri elementi riconducibili ai decreti Brunetta sulla contrattazione collettiva; equiparazione tra i lavoratori della scuola (docenti e ATA) di ruolo e precari.
Ci sono state quindi proposte varie di iniziative future. In linea generale l'assemblea ha convenuto che l'11 non può considerarsi se non un momento di passaggio e costruzione di un piano di rivendicazioni e mobilitazioni che rilancino ulteriormente le lotte per la scuola. Si pensa ad un'assemblea nazionale con manifestazione nazionale per l'inverno / primavera prossimi. Più in particolare poi sono state avanzate le seguenti proposte, sulle quali c'è stato l'accordo di concentrarsi su quelle che hanno oggettive praticabilità ed efficacia.
- quelle elaborate dall'assemblea di Palermo del 29 novembre per le quali si rimanda al comunicato già fatto circolare in rete.
- iniziative nelle scuole: assemblee di sensibilizzazione verso gli insegnanti di ruolo (in particolare sugli straordinari); attivarsi nei Collegi docenti per iniziative a favore dei lavoratori disoccupati del territorio; pianificare blocchi degli scrutini (rispetto a questi alcuni interventi hanno evidenziato la difficoltà di realizzazione soprattutto in relazione alla reale efficacia e per questo chi li porpone ha sottolineato la necessità che, qualora si decida di praticarli, siano preparati in modo da raggiungere un'efficacia dimostrata da simili azioni in passato).
- Lavoro sul territorio: creare comitati misti su base regionale e assemblee regionali e interregionali che facilitino i contatti e le mobilitazioni.
- 2 giorni di stati generali su "la scuola che vorremmo". In questo contesto potrebbero essere confrontati i lavori condotti a livello locale anche su temi fondamentali come quello dell'autonomia scolastica, sul quale le posizioni interne al CPS e del CPS rispetto alle altre organizzazioni sono spesso distanti.
- creazione di un sito / contenitore unico (il modello proposto è stato quello del sito di Green peace).
- iniziative di contrasto del finanziamento delle scuole private e dello sfruttamento dei lavoratori in cambio del punteggio, oltre che della dequalificazione della scuola (con sit in davanti a istituzioni scolastiche private).
- iniziative legali, come le diffide (Abruzzo) in materia di sicurezza.
- monitoraggio degli effetti occupazionali della riforma Gelmini delle superiori.
- monitoraggio dei danni, attraverso le esperienze condivise dei lavoratori, come avvenuto in assemblea, prodotti dai contratti di disponibilità.
L'assemblea si è chiusa alle 18,30.
Massimo
Massimo Gargiulo- Novizio/a
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Ordine scuola : Secondaria II gr.
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Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
Bene, mi sembra un buon lavoro. Spero d conoscervi, a Roma giorno 11. Cercherò gli striscioni.
Admin- Novizio/a
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Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
massimo
buo lavoro ma hai dimenticato di dire che la piattaforma del veneto è stata criticata rispotto alle priorità che essi hanno dato
mi spiego meglio: abbiamo condiviso i punti ma non le priorità date ai punti stessi
buo lavoro ma hai dimenticato di dire che la piattaforma del veneto è stata criticata rispotto alle priorità che essi hanno dato
mi spiego meglio: abbiamo condiviso i punti ma non le priorità date ai punti stessi
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
Actung:so che c'era anche una rappresentante ATA del CPS Catania.
Ricordatevi sempre che i vari CPS sono "vari" (docenti e ATA)
PS:se legge Rosanna si imbestialisce ....giustamente
Ricordatevi sempre che i vari CPS sono "vari" (docenti e ATA)
PS:se legge Rosanna si imbestialisce ....giustamente
Emma Giannì- Amministratore
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Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
ùmagritte ha scritto:Bene, mi sembra un buon lavoro. Spero d conoscervi, a Roma giorno 11. Cercherò gli striscioni.
basta venire a piazza dei 500 che è quella prima di repubblica
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
ci sarò anche io...già fatto biglietto
Emma Giannì- Amministratore
- Numero di messaggi : 2680
Località : SCIACCA(AG)
Ordine scuola : Secondaria A029-A030
Organizzazione : Rete Precari Scuola Agrigento
Tesserata CGIL
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Data d'iscrizione : 16.07.08
Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
antonella vaccaro ha scritto:ùmagritte ha scritto:Bene, mi sembra un buon lavoro. Spero d conoscervi, a Roma giorno 11. Cercherò gli striscioni.
basta venire a piazza dei 500 che è quella prima di repubblica
Praticamente è la piazza della stazione Termini.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: REPORT ASSEMBLEA NAZIONALE 6 DICEMBRE
Vero, su piattaforma veneto sono stato impreciso ed è come dice Antonella. E' anche vero quello che dice Emma su ATA di Catania, anche perché ci ho parlato a lungo. Non l'ho esplicitato, ma si capisce dalla sostituzione in piattaforma di "docenti" con "lavoratori della scuola". Buon 8,
M
M
Massimo Gargiulo- Novizio/a
- Numero di messaggi : 25
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