La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
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COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Archivio del Forum :: Archivio Rete e CPS: Azioni concrete, manifestazioni da luglio 2008
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La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
PUGLIA. BARI. Nel segno dell'unità
Manifestazione un po' sotto tono, a causa della partecipazione non adeguata alle aspettative. In ogni caso molto colorata e seguita dalle persone che transitavano, grazie ad un ottimo impianto di amplificazione.
Presente in forze la Rete Docenti Precari di Bari, guidata dal mitico Antonino. Presente anche una delegazione del CIP Puglia ed una delegazione del CIP Basilicata.
Ho parlato a nome dei docenti precari, e sono stato ripreso da alcune tv locali. Telenorba ha fatto un ottimo servizio che conto di inserire domani, non appena sarà disponibile in rete. Ho rilasciato anche una intervista a Radio Popolare Salento, del circuito di Radio Popolare, raccontando la mia storia di precario. Il giornalista radiofonico mi ha chiesto anche un paragone tra i precari della scuola e i disoccupati Fiat che avranno la Cassa integrazione.
Ecco alcuni scatti della manifestazione di oggi 18 marzo a Bari, in piazza Ferrarese. Sotto ogni foto, la didascalia:
Manifestazione 18 marzo a Bari, piazza Ferrarese, organizzata dalla Flc-Cgil pugliese
Una parte della folta delegazione della Rete Docenti Precari di Bari
Giovanni G. (presidente CIP Basilicata) e Elena L. (presidente CIP Puglia)
Giovanni G. (presidente CIP Basilicata) e Elena L. (presidente CIP Puglia)
Gianluca L. (gialov, il sottoscritto) con Gelmini e Brunetta
Gelmini e Brunetta
gialov con Maria Rita G. (Rete Precari Bari) e l'on. Alba Sasso
Il mitico Antonino (Rete Docenti Precari Bari)
Il famoso striscione "L'isola dei Precari"
Manifestazione un po' sotto tono, a causa della partecipazione non adeguata alle aspettative. In ogni caso molto colorata e seguita dalle persone che transitavano, grazie ad un ottimo impianto di amplificazione.
Presente in forze la Rete Docenti Precari di Bari, guidata dal mitico Antonino. Presente anche una delegazione del CIP Puglia ed una delegazione del CIP Basilicata.
Ho parlato a nome dei docenti precari, e sono stato ripreso da alcune tv locali. Telenorba ha fatto un ottimo servizio che conto di inserire domani, non appena sarà disponibile in rete. Ho rilasciato anche una intervista a Radio Popolare Salento, del circuito di Radio Popolare, raccontando la mia storia di precario. Il giornalista radiofonico mi ha chiesto anche un paragone tra i precari della scuola e i disoccupati Fiat che avranno la Cassa integrazione.
Ecco alcuni scatti della manifestazione di oggi 18 marzo a Bari, in piazza Ferrarese. Sotto ogni foto, la didascalia:
Manifestazione 18 marzo a Bari, piazza Ferrarese, organizzata dalla Flc-Cgil pugliese
Una parte della folta delegazione della Rete Docenti Precari di Bari
Giovanni G. (presidente CIP Basilicata) e Elena L. (presidente CIP Puglia)
Giovanni G. (presidente CIP Basilicata) e Elena L. (presidente CIP Puglia)
Gianluca L. (gialov, il sottoscritto) con Gelmini e Brunetta
Gelmini e Brunetta
gialov con Maria Rita G. (Rete Precari Bari) e l'on. Alba Sasso
Il mitico Antonino (Rete Docenti Precari Bari)
Il famoso striscione "L'isola dei Precari"
Ultima modifica di gialov il Lun Mar 30, 2009 8:23 pm - modificato 5 volte.
Ospite- Ospite
La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
SICILIA. PALERMO
L'atteso intervento di Maria Orlando, docente precaria di Palermo:
L'atteso intervento di Maria Orlando, docente precaria di Palermo:
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Brunello Arborio ha scritto:L'atteso intervento di Maria Orlando, docente precaria di Palermo:
BELLISSIMA, LA PROSTITUZIONE INTELLETTUALE :protesta:
Vincenzo- Coordinatore
- Numero di messaggi : 583
Età : 64
Località : Napoli
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : CPS Napoli
Contributo al forum : 6609
Data d'iscrizione : 05.12.08
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
SICILIA. PALERMO
Resoconto di Maria Pia
Il discorso di Epifani si é concluso alle 14:00 circa.
Rientrando a casa il primo pensiero é andato al tg regionale dove ho visto che ci é stata data la famosa VISIBILITA'.
Si é vista Antonella intervistata.
Lo striscione fantasmi invisibili si é visto.
Molti di noi sono stati inquadrati.
Si é visto anche il nostro Emanuele che ci segue "fedelissimo" per le riprese.
Dopo avrete modo ,grazie a lui,di seguire tutti gli interventi ma vi racconto un po' dietro le quinte.
Alle 7:45 io Caterina Anna e qualche altro ci siamo ritrovate davanti al teatro Politeama dove già la CGIL stava piazzando bandiere e striscioni,si preparava il materiale da distribuire ecc.ecc.
Noi abbiamo indossato gli abitini di fantasma,qualcuno lo aveva dimenticato purtroppo!
Poi siamo entrati e abbiamo preso posto.
I precari che sono venuti erano tantissimi... tanti sono venuti da lontano come i nostri amici di Catania.Più di qualcuno da Alcamo (leubos non poteva certo mancare), la nostra preziosa Emma e poi c'erano le mie colleghe della scuola Capuana (non tutte purtroppo!) E poi tanti altri tra cui qualcuno del coordinamento(ins.di sostegno) e dopo
tantissime mie amiche che da tanti anni vivono insieme a me l'incubo
delle convocazioni.
E passata Barbara a salutarci ma poi non l'ho più vista.
C'erano dei precari di lingua francese ed altri tra il pubblico.
Noi eravamo messi tutti nello stesso punto tranne il comitato sostegno di Catania che hanno trovato posto nelle parti alte, una buona posizione da dove avevano sicuramente un'ottima visione delle cose.
C'era anche Mila e poi tanti docenti di ruolo anche prossimi alla pensione.
Vedrete poi tutti i video.
Maria Orlando era molto emozionata perché doveva parlare per tutti.
Ad un certo punto mi é venuto in mente che potevamo anche noi salire sul palco per incoraggiarla e così é stato fatto (anche per essere più visibili).
Alcuni di noi sono stati autorizzati ad accompagnarla.
Mi sono molto commossa con il suo discorso... anche se per telefono un po' ne avevamo parlato... poi ascoltarlo là con tutta quella gente che ti guarda e tu speri che quelle parole riescano a scalfire anche minimamente le coscienze... TI FA UN ALTRO EFFETTO!
Prima di scendere dal palco poi ho consegnato un foglio a Pantaleo per Epifani con la richiesta appunto di aiutare la scuola siciliana e in particolar modo di trovare soluzioni per noi precari fortemente danneggiati da tutti i provvedimenti del governo con particolare riguardo alla situazione della scuola primaria.
Abbiamo chiesto anche che venga garantito ai diversamente abili il diritto ad essere seguiti per più ore dai docenti di sostegno.
Abbiamo chiesto che vengano trovate soluzioni alternative al tempo pieno affinché i nostri alunni possano "vivere" la scuola anche di pomeriggio affidando la gestione delle ore pomeridiane, appunto, al personale precario in modo da salvaguardare posti di lavoro e qualità dell'offerta formativa.
Resoconto di Maria Pia
Il discorso di Epifani si é concluso alle 14:00 circa.
Rientrando a casa il primo pensiero é andato al tg regionale dove ho visto che ci é stata data la famosa VISIBILITA'.
Si é vista Antonella intervistata.
Lo striscione fantasmi invisibili si é visto.
Molti di noi sono stati inquadrati.
Si é visto anche il nostro Emanuele che ci segue "fedelissimo" per le riprese.
Dopo avrete modo ,grazie a lui,di seguire tutti gli interventi ma vi racconto un po' dietro le quinte.
Alle 7:45 io Caterina Anna e qualche altro ci siamo ritrovate davanti al teatro Politeama dove già la CGIL stava piazzando bandiere e striscioni,si preparava il materiale da distribuire ecc.ecc.
Noi abbiamo indossato gli abitini di fantasma,qualcuno lo aveva dimenticato purtroppo!
Poi siamo entrati e abbiamo preso posto.
I precari che sono venuti erano tantissimi... tanti sono venuti da lontano come i nostri amici di Catania.Più di qualcuno da Alcamo (leubos non poteva certo mancare), la nostra preziosa Emma e poi c'erano le mie colleghe della scuola Capuana (non tutte purtroppo!) E poi tanti altri tra cui qualcuno del coordinamento(ins.di sostegno) e dopo
tantissime mie amiche che da tanti anni vivono insieme a me l'incubo
delle convocazioni.
E passata Barbara a salutarci ma poi non l'ho più vista.
C'erano dei precari di lingua francese ed altri tra il pubblico.
Noi eravamo messi tutti nello stesso punto tranne il comitato sostegno di Catania che hanno trovato posto nelle parti alte, una buona posizione da dove avevano sicuramente un'ottima visione delle cose.
C'era anche Mila e poi tanti docenti di ruolo anche prossimi alla pensione.
Vedrete poi tutti i video.
Maria Orlando era molto emozionata perché doveva parlare per tutti.
Ad un certo punto mi é venuto in mente che potevamo anche noi salire sul palco per incoraggiarla e così é stato fatto (anche per essere più visibili).
Alcuni di noi sono stati autorizzati ad accompagnarla.
Mi sono molto commossa con il suo discorso... anche se per telefono un po' ne avevamo parlato... poi ascoltarlo là con tutta quella gente che ti guarda e tu speri che quelle parole riescano a scalfire anche minimamente le coscienze... TI FA UN ALTRO EFFETTO!
Prima di scendere dal palco poi ho consegnato un foglio a Pantaleo per Epifani con la richiesta appunto di aiutare la scuola siciliana e in particolar modo di trovare soluzioni per noi precari fortemente danneggiati da tutti i provvedimenti del governo con particolare riguardo alla situazione della scuola primaria.
Abbiamo chiesto anche che venga garantito ai diversamente abili il diritto ad essere seguiti per più ore dai docenti di sostegno.
Abbiamo chiesto che vengano trovate soluzioni alternative al tempo pieno affinché i nostri alunni possano "vivere" la scuola anche di pomeriggio affidando la gestione delle ore pomeridiane, appunto, al personale precario in modo da salvaguardare posti di lavoro e qualità dell'offerta formativa.
Ultima modifica di gialov il Mer Mar 18, 2009 9:43 pm - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
LOMBARDIA. MILANO
Milano
Dantedinanni
A Milano invece tutto tranquillo, almeno dal punto di vista dell'ordine
pubblico. GIà perché la adesione allo sciopero è stata davvero bassa -
a quanto pare e al di là delle cifre che verranno diffuse da chi lo ha
indetto. Solitamente, in questi casi ci si consola con il corteo.
Ebbene, forse per la prima volta da ottobre, anche la piazza ha deluso:
non più di 5.000 manifestanti, tra studenti medi e universitari e
docenti. Un corteo, per lo più, piuttosto "moscio", privo del vigore
dei mesi precedenti. Una lunga sfilata, dominata dai piccoli capannelli
di insegnanti che parlavano tra di loro. Scoramento, delusione,
stanchezza e solita tendenza tutta italica ad aspettare la mano della
provvidenza o, ancora più italica tendenza, ad aspettare che siano gli
altri a sbattersi e attendere il vincitore per stendere tappeti rossi
di velluto: sta di fatto che la manifestazione di oggi non è riuscita.
Gli stessi studenti, pur in numero superiore ai docenti (per non
parlare di quelli precari), hanno rinunciato ad un proprio percorso,
come è tradizione in questa città, forse consci che oggi sarebbe stata
dura raggiungere un numero soddisfacente di manifestanti.
Insomma, onore a chi c'era (e questo onore va soprattutto ai
docenti precari delle superiori, organizzati con un proprio striscione
del coordinamento 3 ottobre, e delle medie inferiori ed elementari,
sotto Rete Scuole, soprattuttto), a momento piuttosto sconfortante.
PS: è con orgoglio però che pubblico una foto del corriere che
ritrae lo spezzone studentesco del mio liceo con due mie studentesse di
terza ( ... i soliti cattivi maestri ....)
_________________http://www.c6.tv/archivio?id=3394
Milano
Dantedinanni
A Milano invece tutto tranquillo, almeno dal punto di vista dell'ordine
pubblico. GIà perché la adesione allo sciopero è stata davvero bassa -
a quanto pare e al di là delle cifre che verranno diffuse da chi lo ha
indetto. Solitamente, in questi casi ci si consola con il corteo.
Ebbene, forse per la prima volta da ottobre, anche la piazza ha deluso:
non più di 5.000 manifestanti, tra studenti medi e universitari e
docenti. Un corteo, per lo più, piuttosto "moscio", privo del vigore
dei mesi precedenti. Una lunga sfilata, dominata dai piccoli capannelli
di insegnanti che parlavano tra di loro. Scoramento, delusione,
stanchezza e solita tendenza tutta italica ad aspettare la mano della
provvidenza o, ancora più italica tendenza, ad aspettare che siano gli
altri a sbattersi e attendere il vincitore per stendere tappeti rossi
di velluto: sta di fatto che la manifestazione di oggi non è riuscita.
Gli stessi studenti, pur in numero superiore ai docenti (per non
parlare di quelli precari), hanno rinunciato ad un proprio percorso,
come è tradizione in questa città, forse consci che oggi sarebbe stata
dura raggiungere un numero soddisfacente di manifestanti.
Insomma, onore a chi c'era (e questo onore va soprattutto ai
docenti precari delle superiori, organizzati con un proprio striscione
del coordinamento 3 ottobre, e delle medie inferiori ed elementari,
sotto Rete Scuole, soprattuttto), a momento piuttosto sconfortante.
PS: è con orgoglio però che pubblico una foto del corriere che
ritrae lo spezzone studentesco del mio liceo con due mie studentesse di
terza ( ... i soliti cattivi maestri ....)
_________________http://www.c6.tv/archivio?id=3394
Ultima modifica di gialov il Mer Mar 18, 2009 9:41 pm - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
LAZIO. ROMA
Resoconto di Brunello Arborio
Io sono stato a Roma a Piazza SS Apostoli:
presente un folto gruppo del Movimento Insegnanti Precari, che sarebbe la sezione romana della Rete Nazionale dei Precari della Scuola.
Dal palco ha parlato a nome della Rete Morena, che ha chiesto l'immissione in ruolo di tutti i precari chiarendo che la nostra lotta, oltre alla difesa del posto di lavoro, è per la difesa della qualità della scuola pubblica.
Ho parlato con Corrado Colangelo dell'esecutivo nazionale precari della FLCGIL. Secondo Colangelo:
1) Il decreto sulle GaE sta per uscire, mancano pochi giorni, tra le ultime modifiche i riservisti non potranno usare l'invalidità nelle graduatorie in cui si iscriveranno in coda, tolta la referenza dei corsi di sostegno nell'attribuzione delle cattedre.
2) Sulle immissioni in ruolo è cautamente ottimista, ma probabilmente saranno poche e quasi tutte al Nord, eccetto il sostegno.
Resoconto di Brunello Arborio
Io sono stato a Roma a Piazza SS Apostoli:
presente un folto gruppo del Movimento Insegnanti Precari, che sarebbe la sezione romana della Rete Nazionale dei Precari della Scuola.
Dal palco ha parlato a nome della Rete Morena, che ha chiesto l'immissione in ruolo di tutti i precari chiarendo che la nostra lotta, oltre alla difesa del posto di lavoro, è per la difesa della qualità della scuola pubblica.
Ho parlato con Corrado Colangelo dell'esecutivo nazionale precari della FLCGIL. Secondo Colangelo:
1) Il decreto sulle GaE sta per uscire, mancano pochi giorni, tra le ultime modifiche i riservisti non potranno usare l'invalidità nelle graduatorie in cui si iscriveranno in coda, tolta la referenza dei corsi di sostegno nell'attribuzione delle cattedre.
2) Sulle immissioni in ruolo è cautamente ottimista, ma probabilmente saranno poche e quasi tutte al Nord, eccetto il sostegno.
Ultima modifica di gialov il Mer Mar 18, 2009 9:40 pm - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
CAMPANIA
http://www.inforegioni.rai.it/campania.htm
http://www.inforegioni.rai.it/campania.htm
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Il sottoscritto Vincenzo (precarioinlotta) con l'assessore alle politiche scolastiche della provincia di Napoli Angela Cortese
Vincenzo- Coordinatore
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Località : Napoli
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : CPS Napoli
Contributo al forum : 6609
Data d'iscrizione : 05.12.08
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
A Palermo erano tanti i colleghi sparsi nel teatro:da Catania,colleghi i Diritto non so da dove,colleghi da Trapani e da Alcamo.
Nonostante i numeri,per me è stata una giornata importante e alla prossima occasione spero saremo di più!
Nonostante i numeri,per me è stata una giornata importante e alla prossima occasione spero saremo di più!
Emma Giannì- Amministratore
- Numero di messaggi : 2680
Località : SCIACCA(AG)
Ordine scuola : Secondaria A029-A030
Organizzazione : Rete Precari Scuola Agrigento
Tesserata CGIL
Contributo al forum : 8775
Data d'iscrizione : 16.07.08
Vincenzo- Coordinatore
- Numero di messaggi : 583
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Località : Napoli
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : CPS Napoli
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Data d'iscrizione : 05.12.08
Roma 18 03 2009 La Sapienza
La soluzione è farla finita con questo sistema, riprenderci le nostre vite, la terra, il lavoro, la felicità, la libertà. La forza per lottare seriamente si trova solo nell'ideale, sennò in una maniera o nell'altra si subirà sempre. Loro vogliono alzare lo scontro, noi vogliamo la FINE.
Vincenzo- Coordinatore
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Località : Napoli
Ordine scuola : Secondaria II gr.
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Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Manifesto: Tre scioperi in sei mesi: stop a tagli e precarietà
19-03-2009
M. D. C.
Terzo sciopero in sei mesi dichiarato nella scuola dalla Flc Cgil. Cui
vanno comunque aggiunti un paio di scioperi generali del sindacalismo
di base, oltre una serie pressoché infinita di mobilitazioni spontanee
scatenate dalle velleità «riformistiche» della ministra Gelmini. Uno
sforzo anche economico non indifferente per il personale che nella
scuola lavora, ma che dà anche la misura di quanto sentita sia la
necessità di difendere prerogative e qualità dell'istruzione pubblica.
Le manifestazioni di ieri hanno avuto carattere regionale, e lo
sforzo principale è stato indirizzato al Sud. Non a caso è stata scelta
Palermo per gli interventi del segretario generale di categoria,
Domenico Pantaleo, e del segretario generale confederale, Guglielmo
Epifani. Una scelta spiegata così dallo stesso Epifani: «La scuola è
importante dappertutto, ma nel Mezzogiorno lo è particolarmente, perché
dove hai meno occasione di lavoro serve formazione di maggiore qualità.
Ma questo non sempre avviene: troppa dispersione scolastica e talvolta
una qualità più bassa che nel resto del Paese». La critica al governo è
complessiva (tanti i cartelli o gli striscioni sui tagli alla spesa,
contro il maestro unico, ecc), e risalta nel confronto con quanto vanno
facendo in tutti gli altri paesi, sviluppati o emergenti che siano. «In
tutto il mondo i paesi affrontano la crisi investendo in scuola e
formazione, rendendola più adeguata ai tempi, formando meglio le
persone. Da noi si sceglie un'altra strada». Quella che va da «dalla
riduzione degli spazi formativi, al meno tempo per stare in aula, dalla
riduzione delle risorse al grande problema dei precari».
Particolarmente imponenti le manifestazioni di Firenze, Cagliari,
Milano, Torino, Bari e Roma, che hanno visto partecipare tutte le
componenti dell'istruzione - dalle materne alle superiori,
dall'università agli istituti di ricerca, ai conservatori - e i partiti
d'opposizione (dal Pd al Prc, passando un po' per tutte le sigle
dell'arcipelago ormai extraparlamentare).
Dopo tanti anni - ma anche questo è un segno dei tempi - il
ministero dell'istruzione ha ripreso la stucchevole pratica della
«battaglia di cifre» per cercare di sminuire la portata della
mobilitazione. Con un comunicato lo staff della Gelmini ha fatto sapere
che «secondo i dati parziali rilevati alle 15 dal ministero
dell'Istruzione, la partecipazione allo sciopero è stata del 9,56%». Ha
risposto a stretto giro Mimmo Pantaleo, segretario Flc Cgil, riferendo
di un 40% di adesioni a Torino, del 72% a Novara. In Emilia il
personale Ata ha partecipato per il 50%, mentre a Forlì-Cesena per
l'80%. Punte del 60-70% a Pescara, del 72% a Brescia, a Cremona il 66%.
In Toscana ha scioperato in media il 35%, con alta partecipazione del
personale Ata (a Grosseto l'89. Chiusa la facoltà di scienze della
formazione di Bologna, 41% all'università di Genova e 60%
all'università di Firenze, alla Statale e al Politecnico di Torino
oltre il 50%.
19-03-2009
M. D. C.
Terzo sciopero in sei mesi dichiarato nella scuola dalla Flc Cgil. Cui
vanno comunque aggiunti un paio di scioperi generali del sindacalismo
di base, oltre una serie pressoché infinita di mobilitazioni spontanee
scatenate dalle velleità «riformistiche» della ministra Gelmini. Uno
sforzo anche economico non indifferente per il personale che nella
scuola lavora, ma che dà anche la misura di quanto sentita sia la
necessità di difendere prerogative e qualità dell'istruzione pubblica.
Le manifestazioni di ieri hanno avuto carattere regionale, e lo
sforzo principale è stato indirizzato al Sud. Non a caso è stata scelta
Palermo per gli interventi del segretario generale di categoria,
Domenico Pantaleo, e del segretario generale confederale, Guglielmo
Epifani. Una scelta spiegata così dallo stesso Epifani: «La scuola è
importante dappertutto, ma nel Mezzogiorno lo è particolarmente, perché
dove hai meno occasione di lavoro serve formazione di maggiore qualità.
Ma questo non sempre avviene: troppa dispersione scolastica e talvolta
una qualità più bassa che nel resto del Paese». La critica al governo è
complessiva (tanti i cartelli o gli striscioni sui tagli alla spesa,
contro il maestro unico, ecc), e risalta nel confronto con quanto vanno
facendo in tutti gli altri paesi, sviluppati o emergenti che siano. «In
tutto il mondo i paesi affrontano la crisi investendo in scuola e
formazione, rendendola più adeguata ai tempi, formando meglio le
persone. Da noi si sceglie un'altra strada». Quella che va da «dalla
riduzione degli spazi formativi, al meno tempo per stare in aula, dalla
riduzione delle risorse al grande problema dei precari».
Particolarmente imponenti le manifestazioni di Firenze, Cagliari,
Milano, Torino, Bari e Roma, che hanno visto partecipare tutte le
componenti dell'istruzione - dalle materne alle superiori,
dall'università agli istituti di ricerca, ai conservatori - e i partiti
d'opposizione (dal Pd al Prc, passando un po' per tutte le sigle
dell'arcipelago ormai extraparlamentare).
Dopo tanti anni - ma anche questo è un segno dei tempi - il
ministero dell'istruzione ha ripreso la stucchevole pratica della
«battaglia di cifre» per cercare di sminuire la portata della
mobilitazione. Con un comunicato lo staff della Gelmini ha fatto sapere
che «secondo i dati parziali rilevati alle 15 dal ministero
dell'Istruzione, la partecipazione allo sciopero è stata del 9,56%». Ha
risposto a stretto giro Mimmo Pantaleo, segretario Flc Cgil, riferendo
di un 40% di adesioni a Torino, del 72% a Novara. In Emilia il
personale Ata ha partecipato per il 50%, mentre a Forlì-Cesena per
l'80%. Punte del 60-70% a Pescara, del 72% a Brescia, a Cremona il 66%.
In Toscana ha scioperato in media il 35%, con alta partecipazione del
personale Ata (a Grosseto l'89. Chiusa la facoltà di scienze della
formazione di Bologna, 41% all'università di Genova e 60%
all'università di Firenze, alla Statale e al Politecnico di Torino
oltre il 50%.
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Manifesto: Cortei da Milano a Palermo
19-03-2009
È tornato in piazza ieri il mondo della scuola: docenti, genitori, personale tecnico e amministrativo, studenti. Circa 10.000 persone in piazza a Firenze, duemila a Cagliari, manifestazioni a Bari e Palermo (con comizio finale del segretario della Cgil Guglielmo Epifani), un serpentone a Milano, dove hanno sfilato anche gli studenti delle superiori e dell'università, i genitori e gli insegnanti di Retescuole e una rappresentanza degli operai dell'azienda metalmeccanica Innse di via Rubattino, che da mesi lottano contro la chiusura dello stabilimento. A Firenze invece hanno sfilato in 10.000 per le vie del centro storico: docenti, personale tecnico e amministrativo, ricercatori, studenti, genitori. A Torino in piazza sindacati e studenti, questi ultimi con lo striscione «Pericolo tagli, in vista promesse nuove mareggiate contro sprechi e privilegi». In corteo, oltre ai palloncini colorati della Flc-Cgil numerosi striscioni, come quello dei Precari della ricerca discipline umanistiche e scienze sociali di Torino e della Fillea-Cgil di Torino, delle cooperative delle biblioteche universitarie e quello del Politecnico in lotta e della Assemblea no Tremonti con una bicicletta trasformata in barca dei pirati con tanto di vela nera con la scritta «Le onde passano i pirati restano».
19-03-2009
È tornato in piazza ieri il mondo della scuola: docenti, genitori, personale tecnico e amministrativo, studenti. Circa 10.000 persone in piazza a Firenze, duemila a Cagliari, manifestazioni a Bari e Palermo (con comizio finale del segretario della Cgil Guglielmo Epifani), un serpentone a Milano, dove hanno sfilato anche gli studenti delle superiori e dell'università, i genitori e gli insegnanti di Retescuole e una rappresentanza degli operai dell'azienda metalmeccanica Innse di via Rubattino, che da mesi lottano contro la chiusura dello stabilimento. A Firenze invece hanno sfilato in 10.000 per le vie del centro storico: docenti, personale tecnico e amministrativo, ricercatori, studenti, genitori. A Torino in piazza sindacati e studenti, questi ultimi con lo striscione «Pericolo tagli, in vista promesse nuove mareggiate contro sprechi e privilegi». In corteo, oltre ai palloncini colorati della Flc-Cgil numerosi striscioni, come quello dei Precari della ricerca discipline umanistiche e scienze sociali di Torino e della Fillea-Cgil di Torino, delle cooperative delle biblioteche universitarie e quello del Politecnico in lotta e della Assemblea no Tremonti con una bicicletta trasformata in barca dei pirati con tanto di vela nera con la scritta «Le onde passano i pirati restano».
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Unità: «Per una scuola di qualità» Riparte la protesta in Italia
19-03-2009
MARISTELLA IERVASI
Alessandra dal palco della Flc-Cigl di piazza Sant’Apostoli a Roma ha cercato il dialogo con la Gelmini maestra unica. Ha spiegato che alle elementari nelle ore di compresenza che il ministro dell’Istruzione considera spreco - «con le mie colleghe svolgiamo attività di recupero per i bambini che ne hanno bisogno. Altre volte, grazie alle compresenze - ha precisato -, riusciamo a fare attività di rinforzo linguistico con i bambini stranieri. E sempre nelle ore di compresenza ci capita addirittura di riuscire a far recuperare le lezioni agli alunni assenti per malattia». Ma la Gelmini l’accorato appello della maestra di Acilia non l’ha voluto sentire: ha preferito mettersi al riparo dalle 100 piazze d’Italia del sindacato di Guglielmo Epifani. Ha scelto l’inaugurazione di Mediolanum Corporate University di Basiglio (Milano 3) per manager finanziari. Altro che scuola pubblica.
Palloncini colorati come il 30 ottobre scorso. Il santino della «Beata Ignoranza» stampato su magliette e adesivi. Slogan e calcoli più che espliciti: «Più tagli, meno precari, meno ricerca. Uguale zero futuro». Già, perchè allo sciopero della Conoscenza c’erano anche loro: i ricercatori degli enti di ricerca, come Luigi Improta, sismologo presso l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che nonostante presenti lavori ai congressi internazionali e reperisce fondi per progetti è un precario a tempo, come altri 400 colleghi. Esattamente com’è la «vita» di di Francesca Assennato, ingegnere ambientale all’Ispra, in scadenza.
Il balletto dei numeri Dal Nord al Sud il trio Tremonti-Gelmini-Brunetta ha tenuto banco. Ogni piazza della Flc-Cgil è stata riempita. Nessun corteo disertato. Sulla carta ha aderito anche il Gilda degli insegnanti, ma sui blog sono in molti a scrivere: «Chi ha visto Rino Di Meglio? Nella mia città non c’era...». Secondo il ministero di Viale Trastere, l’operazione «cattedre deserte» non è andata a buon fine: «lo sciopero nella scuola - si legge in un comunicato su un dato parziale - registra l’9,56% delle adesioni». Eppure sono state molti gli istituti scolastici in sofferenza per le assenze per sciopero di docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici. Per la Flc-Cgil l’adesione allo sciopero è stata del 45% con punte del 60/70% nella scuola di base. A Bologna è stata chiusa la facoltà di Scienze della formazione. Idem ad Ancona per l’istuto musicale «Pergolesi». E ad Urbino c’è stata la «serrata» dell’Accademia delle Belle Arti.
Scuola al centro della politica
Epifani l’ha detto da Palermo. «Mi sembra che oggi si discuta di cose che non sono il cuore del problema, come il grembiulino o il 5 in condotta», ha precisato il leader della Cgil. «La nostra scuola ha tante magagne, va sicuramente riformata ma non cancellata. Senza formazione di qualità e il contrasto alla dispersione scolastica perderemo molte battaglie. In primo luogo quella della legalità. Sono troppe le cose che non vanno nella scuola - ha osservato Epifani -, a partire dalla riduzione degli spazi formativi, meno tempo per stare in aula, la riduzione delle risorse e il grande problema dei precari. È una emergenza molto importante che con la crisi andrebbe affrontata diversamente». Ecco spiegato il perchè dello sciopero: protestare contro le scelte del governo per «rivendicare una scuola di qualità».
19-03-2009
MARISTELLA IERVASI
Alessandra dal palco della Flc-Cigl di piazza Sant’Apostoli a Roma ha cercato il dialogo con la Gelmini maestra unica. Ha spiegato che alle elementari nelle ore di compresenza che il ministro dell’Istruzione considera spreco - «con le mie colleghe svolgiamo attività di recupero per i bambini che ne hanno bisogno. Altre volte, grazie alle compresenze - ha precisato -, riusciamo a fare attività di rinforzo linguistico con i bambini stranieri. E sempre nelle ore di compresenza ci capita addirittura di riuscire a far recuperare le lezioni agli alunni assenti per malattia». Ma la Gelmini l’accorato appello della maestra di Acilia non l’ha voluto sentire: ha preferito mettersi al riparo dalle 100 piazze d’Italia del sindacato di Guglielmo Epifani. Ha scelto l’inaugurazione di Mediolanum Corporate University di Basiglio (Milano 3) per manager finanziari. Altro che scuola pubblica.
Palloncini colorati come il 30 ottobre scorso. Il santino della «Beata Ignoranza» stampato su magliette e adesivi. Slogan e calcoli più che espliciti: «Più tagli, meno precari, meno ricerca. Uguale zero futuro». Già, perchè allo sciopero della Conoscenza c’erano anche loro: i ricercatori degli enti di ricerca, come Luigi Improta, sismologo presso l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che nonostante presenti lavori ai congressi internazionali e reperisce fondi per progetti è un precario a tempo, come altri 400 colleghi. Esattamente com’è la «vita» di di Francesca Assennato, ingegnere ambientale all’Ispra, in scadenza.
Il balletto dei numeri Dal Nord al Sud il trio Tremonti-Gelmini-Brunetta ha tenuto banco. Ogni piazza della Flc-Cgil è stata riempita. Nessun corteo disertato. Sulla carta ha aderito anche il Gilda degli insegnanti, ma sui blog sono in molti a scrivere: «Chi ha visto Rino Di Meglio? Nella mia città non c’era...». Secondo il ministero di Viale Trastere, l’operazione «cattedre deserte» non è andata a buon fine: «lo sciopero nella scuola - si legge in un comunicato su un dato parziale - registra l’9,56% delle adesioni». Eppure sono state molti gli istituti scolastici in sofferenza per le assenze per sciopero di docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici. Per la Flc-Cgil l’adesione allo sciopero è stata del 45% con punte del 60/70% nella scuola di base. A Bologna è stata chiusa la facoltà di Scienze della formazione. Idem ad Ancona per l’istuto musicale «Pergolesi». E ad Urbino c’è stata la «serrata» dell’Accademia delle Belle Arti.
Scuola al centro della politica
Epifani l’ha detto da Palermo. «Mi sembra che oggi si discuta di cose che non sono il cuore del problema, come il grembiulino o il 5 in condotta», ha precisato il leader della Cgil. «La nostra scuola ha tante magagne, va sicuramente riformata ma non cancellata. Senza formazione di qualità e il contrasto alla dispersione scolastica perderemo molte battaglie. In primo luogo quella della legalità. Sono troppe le cose che non vanno nella scuola - ha osservato Epifani -, a partire dalla riduzione degli spazi formativi, meno tempo per stare in aula, la riduzione delle risorse e il grande problema dei precari. È una emergenza molto importante che con la crisi andrebbe affrontata diversamente». Ecco spiegato il perchè dello sciopero: protestare contro le scelte del governo per «rivendicare una scuola di qualità».
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Bellissimo l'intervento di Antonella-Manimani dal palco
Il Girotondo dei precari di Napoli
Il Girotondo dei precari di Napoli
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Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Per visualizzare il TG Norba con il servizio sulla manifestazione di Bari bisogna selezionare il giorno corrispondente.
TG Norba
Articolo Barilive
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mariafil- Novizio/a
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Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Dal sito www.cgil.it:
11:50
Maria Orlando, della
rete dei precari, esordisce leggendo gli articoli 1 e 4 della
Costituzione. Spesso i precari sono visti, quasi con fastidio, come
postulanti. Invita a soffermarsi sui volti degli individui, sulle loro
storie personali.
Racconta a titolo di esempio la sua.
Studi, laurea, concorsi a cattedra, inizia ad insegnare mentre continua
a studiare, insegna ad alunni provenienti da aree a rischio della
città. La sua professionalità si arricchisce nell’esperienza
quotidiana. Nel frattempo continua a studiare e a lavorare ma gli
alunni non sono mai i suoi perché non arriva mai il contratto a tempo
indeterminato. Insegna agli alunni che lo studio e la conoscenza
rendono gli individui consapevoli e cittadini migliori. Per questo
continua a studiare. Seconda laurea, master, aggiornamento senza costi
per lo Stato. Nel frattempo comincia a sentire strani discorsi che
parlano di bamboccioni. Sono trascorsi 18 anni da quando ha cominciato
ad insegnare. In 18 anni un bambino diventa uomo. E lei cosa è
diventata? Niente, perché da precaria non ha più lavoro: “è stata
resettata”, rischia di divenire un fantasma, una non persona. Il lavoro
rende le persone cittadini consapevoli e non ricattabili: emancipa
dalla prostituzione intellettuale, “Per un pezzo di pane”.
Conclude l'intervento al grido "Non siete soli, non lasciateci soli"
12:00
A conclusione dell’intervento della
rappresentante dei "fantasmi", i precari della scuola, tutto il teatro
è scattato in piedi, a sottolineare che insieme, alla fine, vinceranno
le ragioni dei lavoratori.
"Noi, la Cgil tutta siamo sempre da
questa parte e non solo non siamo pentiti di questa chiara scelta di
campo ma ne siamo orgogliosi" ha sostenuto Italo Tripi che, commosso,
ha dichiarato che non fosse altro che per questi momenti, "vale la pena
di fare sindacato".
E così tutto il teatro ha continuato in
piedi in un applauso che ha inteso anche abbracciare quelle persone sul
palco che per noi non sono fantasmi, ma persone, appunto, che
intendiamo continuare a rappresentare con sempre maggiore forza e
convincimento.
11:50
Maria Orlando, della
rete dei precari, esordisce leggendo gli articoli 1 e 4 della
Costituzione. Spesso i precari sono visti, quasi con fastidio, come
postulanti. Invita a soffermarsi sui volti degli individui, sulle loro
storie personali.
Racconta a titolo di esempio la sua.
Studi, laurea, concorsi a cattedra, inizia ad insegnare mentre continua
a studiare, insegna ad alunni provenienti da aree a rischio della
città. La sua professionalità si arricchisce nell’esperienza
quotidiana. Nel frattempo continua a studiare e a lavorare ma gli
alunni non sono mai i suoi perché non arriva mai il contratto a tempo
indeterminato. Insegna agli alunni che lo studio e la conoscenza
rendono gli individui consapevoli e cittadini migliori. Per questo
continua a studiare. Seconda laurea, master, aggiornamento senza costi
per lo Stato. Nel frattempo comincia a sentire strani discorsi che
parlano di bamboccioni. Sono trascorsi 18 anni da quando ha cominciato
ad insegnare. In 18 anni un bambino diventa uomo. E lei cosa è
diventata? Niente, perché da precaria non ha più lavoro: “è stata
resettata”, rischia di divenire un fantasma, una non persona. Il lavoro
rende le persone cittadini consapevoli e non ricattabili: emancipa
dalla prostituzione intellettuale, “Per un pezzo di pane”.
Conclude l'intervento al grido "Non siete soli, non lasciateci soli"
12:00
A conclusione dell’intervento della
rappresentante dei "fantasmi", i precari della scuola, tutto il teatro
è scattato in piedi, a sottolineare che insieme, alla fine, vinceranno
le ragioni dei lavoratori.
"Noi, la Cgil tutta siamo sempre da
questa parte e non solo non siamo pentiti di questa chiara scelta di
campo ma ne siamo orgogliosi" ha sostenuto Italo Tripi che, commosso,
ha dichiarato che non fosse altro che per questi momenti, "vale la pena
di fare sindacato".
E così tutto il teatro ha continuato in
piedi in un applauso che ha inteso anche abbracciare quelle persone sul
palco che per noi non sono fantasmi, ma persone, appunto, che
intendiamo continuare a rappresentare con sempre maggiore forza e
convincimento.
Ospite- Ospite
Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
A volte il video si vede, a volte no. Non capisco perché.Brunello Arborio ha scritto:SICILIA. PALERMO
L'atteso intervento di Maria Orlando, docente precaria di Palermo:
Ultima modifica di Amicanto il Gio Mar 19, 2009 11:55 pm - modificato 1 volta.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: La Rete alla manifestazione nazionale del 18 in tutta Italia
Grazie per il "mitico", comunque non guido l'associazione, che non ha una vera guida. Partecipiamo tutti, se proprio c'è una persona che ha un particolare carisma è Maria Rita. Gialov è inervenuto al microfono, è stato un discorso davvero trascinante. Noi precari ci siamo messi tutti in prima fila ad applaudirlo fragorosamente, ma ha ricevuto anche altri applausi. Direi proprio che la visibilità mediatica l'abbiamo ottenuta, abbiamo anche dimostrato all'flc CGIL di essere numerosi e determinati. Mancavano purtroppo per impegni vari alcuni dell'associazione, in compenso c'erano altri docenti precari che siamo riusciti a coinvolgere.Non ho visto una bandiera della Gilda, che pure ha aderito allo sciopero ma, se non erro, nessuno era presente alla manifestazione.gialov ha scritto:PUGLIA. BARI. Nel segno dell'unità
Presente in forze la Rete Docenti Precari di Bari, guidata dal mitico Antonino.
Antonino Buonamico- Moderatore
- Numero di messaggi : 2317
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Organizzazione : Rete Docenti Precari Bari
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Vincenzo- Coordinatore
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