MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
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Emma Giannì
Antonino Buonamico
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COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: FORUM DI DISCUSSIONE APERTO :: Gli Speciali del CPS :: Documenti, utilità, contributi, piattaforme
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MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Partendo dal dibattito suscitato il 6 dicembre dalla piattaforma presentata dal Veneto:
(è un po' lungo.... prenditi 10 minuti per leggere con calma, grazie)
Proposta di metodo per una costruzione condivisa di
IL MANIFESTO
DEL MOVIMENTO AUTORGANIZZATO
DEI PRECARI/E DELLA SCUOLA
(è un po' lungo.... prenditi 10 minuti per leggere con calma, grazie)
Proposta di metodo per una costruzione condivisa di
IL MANIFESTO
DEL MOVIMENTO AUTORGANIZZATO
DEI PRECARI/E DELLA SCUOLA
Perché vale la pena provarci:
Obiettivi della proposta
- costruire una base condivisa per un movimento ampio, autonomo e plurale dei precari della scuola
- elaborare un insieme di principi comuni imprescindibili sulla scuola e sul movimento
- produrre una piattaforma condivisa di rivendicazioni per la fine del precariato nella scuola
- chiarire gli strumenti dell'autonomia e del coordinamento per realizzare una unità non rigida
- approfondire la coscienza collettiva delle cause di questo attacco alla scuola e del nostro ruolo in essa
- ridurre i motivi di .............. e valorizzare le proposte e le prospettive di tutti
- rifiuto reciproco del processo per i seguenti motivi:
- risulta imposto dall'alto;
- manca la volontà comune;
- stop di alcuni soggetti o gruppi
partiti o sindacati già esistenti
________________________________________________________________________________
Proposta di metodo:
Produrre un documento a tesi, diviso in:
- Principi comuni in difesa della scuola pubblica statale
- Piattaforma di rivendicazioni per la fine del precariato nella scuola
- Autonomia e coordinamento (linee guida sui metodi decisionali)
Tappe della elaborazione
1° FASE: presentazione della proposta
(tempi: dicembre 2009)
- La proposta è presentata a tutti i gruppi presenti nelle due assemblee di Roma e Palermo e a tutti i gruppi di precari che desiderano aderire
- Richiesta di adesione esplicita;
- Il processo si avvia solo se c’è un accordo tendenzialmente unanime (90%)
(tempo massimo per l’avvio: 27 dicembre 2009)
Un gruppo di persone (max 5) lavora alla stesura della bozza del documento che verrà presentato oralmente in un'assemblea regionale o interregionale.
Modalità di lavoro:
- i comunicatori hanno il compito di produrre una sintesi a partire da testi già esistenti (come la piattaforma cps, piattaforma veneto, lettera aperta Bologna e altri);
- lasciamo un tempo da stabilirsi (per esempio il 7 gennaio) per l'invio di altre proposte e riflessioni da chiunque;
- dopodiché i comunicatori si coordinano attraverso mail e scambi telefonici per la scrittura della bozza che deve risultare dall’integrazione il più possibile rispettosa dei documenti ricevuti;
- il testo deve presentarsi diviso nei tre capitoli di cui sopra e ognuno deve presentarsi diviso in paragrafi in modo da potere essere discusso e approvato anche solo nelle sue parti.
- un gruppo (max. 5 persone) diffuso sul territorio in modo da poter presentare personalmente nelle assemblee interregionali il senso del lavoro svolto;
- un gruppo rappresentativo delle diverse prospettive emerse in questi mesi;
- composto da persone di riconosciuta pacatezza e competenza;
- appartenenti a gruppi che non hanno prodotto alcun testo né sono stati protagonisti dei dibattiti accesi degli ultimi mesi;
- noi di Bologna ci tiriamo ovviamente fuori a priori e proporremo la lista dei nomi (con possibilità di emendare)
3°FASE: rielaborazione della bozza
(tempo massimo per l’avvio: 1° febbraio 2010)
- il documento viene presentato da uno dei “comunicatori” in una assemblea interregionale o regionale.
- vengono indicate le linee seguite per la stesura ed evidenziati i punti forti della proposta e gli elementi su cui non c'è stato pieno accordo.
- si raccoglie un primo giro di opinioni tra i presenti per dare maggiori spunti di dibattito.
- dopodiché la proposta viene discussa nelle assemblee locali;
- le assemblee approvano i paragrafi che condividono e propongono le modifiche alle altre parti
(data di avvio: 15 febbraio 2010)
- Il testo viene rielaborato sulla base delle modifiche proposte
- I paragrafi che hanno ottenuto l’85% delle approvazioni piene non vengono modificati;
- Per gli altri paragrafi si tiene conto delle proposte di modifica cercando di proporre una sintesi
- Il testo completo viene letto nuovamente dalle assemblee locali per un secondo giro di approvazione.
- Se il testo raggiunge l’85% circa di approvazione viene accolto mantenendo in nota le motivazioni di dissenso espresse dal restante 15%
- Se il testo non raggiunge un consenso condiviso si passa alla espunzione dei paragrafi o capitoli che hanno prodotto maggiore dissenso e quindi un nuovo giro di approvazione per raggiungere l’85%
5° FASE: approvazione ufficiale
(tempo massimo per l’avvio: 31 marzo 2010)
Il testo viene presentato e approvato ufficialmente in una assemblea nazionale
N.B. è possibile presentare emendamenti al metodo proposto che però non ne stravolgano il senso e cioè che non ne trasformino gli obiettivi o presentino i rischi per cui la proposta è stata presentata
TEMPI DI REALIZZAZIONE
1° fase: dicembre 2009
2° fase: 27 dicembre 2009 (tempo massimo per l’avvio)
3° fase: 1° febbraio 2010 (tempo massimo per l’avvio)
4° fase: 15 febbraio 2010 (data di avvio)
5° fase: 31 marzo 2010 (tempo massimo)
N.B. se il processo dovesse risultare privo di intoppi i tempi potrebbero essere di comune accordo accorciati
Matteo V- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
condivido l'idea ma trovo i tempi troppo lunghi se possiamo accorciamoli ok??
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Condivido l'impostazione dei bolognesi; anche se questo iter di elaborazione di un manifesto politico/sindacale/culturale per un movimento contro la precarietà della scuola si deve vedere non tanto e solo con queste fasi "temporali/burocratiche", ma parallelamente ad una ripresa delle lotte e ad una vera e propria "inchiesta" su chi sono, quanti sono e cosa vogliono i precari.
Il tentativo fatto da noi veneti con quella proposta/manifesto era di cambiare impostazione e filosofia nelle lotte dei precari, non si tratta quindi di una piattaforma/"lista della spesa", ma di un tentativo di elaborare un manifesto costituente di una nuova soggettività dei precari della scuola.
Quindi lasciano il tempo che trovano critiche (ben accette) che sono venute ad esempio dalla assemblea del 6 dicembre a roma, sul fatto che la priorità sarebbe invece la lotta ai tagli della legge 133.
Ovviamente la priorità è la lotta i tagli della 133 - come a quelli del governo prima.
Ma il senso della nostra proposta era di costruire un movimento di precari che non rivendichi la stabilizzazione (solo) degli attuali precari, ma che contrasti la possibilità anche futura della precarizzazione, andando alle cause della precarietà: cioè la disparità di trattamento economico, normativo e sindacale.
E' quindi una lotta per l'eguaglianza di chi fa uno stesso lavoro.
Da questa impostazione dovrebbe anche decadere la possibilità che la "guerra tra poveri" tra le varie specie e sottospecie di supplenti a vita impedisca qualsiasi looota unificante e vincente.
Il nostro intento era anche di individuare l'inghippo normativo che sviluppa questa precarizzazione e dove bisogna quindi intervenire:
Il contratto di Lavoro innanzitutto, dove non è inserità la parità di trattamento; ancora il Contratto di lavoro dove invece inserita la possibilità di fare lo strordinario fino alle 24 ore; una disposizione di legge, introdotta da un governo di centrosinistra dieci anni fa, che non prevede l'automaticità delle immissioni in ruolo sui posti disponibili.
E questo anche per chiarire che chi si incazza contro Partiti e Sindacati firmatari di Contratti, non lo fa per ideologia o competizione settaria, ma sulla sostanza di un processo di ristrutturazione dell'istruzione/formazione che va avanti da quasi due decenni e che prevede la precarietà e la mercificazione ... di chi ci lavora ... e di chi si sta formando per diventare forza/lavoro e mente d'opera precaria (gli studenti).
Il tentativo fatto da noi veneti con quella proposta/manifesto era di cambiare impostazione e filosofia nelle lotte dei precari, non si tratta quindi di una piattaforma/"lista della spesa", ma di un tentativo di elaborare un manifesto costituente di una nuova soggettività dei precari della scuola.
Quindi lasciano il tempo che trovano critiche (ben accette) che sono venute ad esempio dalla assemblea del 6 dicembre a roma, sul fatto che la priorità sarebbe invece la lotta ai tagli della legge 133.
Ovviamente la priorità è la lotta i tagli della 133 - come a quelli del governo prima.
Ma il senso della nostra proposta era di costruire un movimento di precari che non rivendichi la stabilizzazione (solo) degli attuali precari, ma che contrasti la possibilità anche futura della precarizzazione, andando alle cause della precarietà: cioè la disparità di trattamento economico, normativo e sindacale.
E' quindi una lotta per l'eguaglianza di chi fa uno stesso lavoro.
Da questa impostazione dovrebbe anche decadere la possibilità che la "guerra tra poveri" tra le varie specie e sottospecie di supplenti a vita impedisca qualsiasi looota unificante e vincente.
Il nostro intento era anche di individuare l'inghippo normativo che sviluppa questa precarizzazione e dove bisogna quindi intervenire:
Il contratto di Lavoro innanzitutto, dove non è inserità la parità di trattamento; ancora il Contratto di lavoro dove invece inserita la possibilità di fare lo strordinario fino alle 24 ore; una disposizione di legge, introdotta da un governo di centrosinistra dieci anni fa, che non prevede l'automaticità delle immissioni in ruolo sui posti disponibili.
E questo anche per chiarire che chi si incazza contro Partiti e Sindacati firmatari di Contratti, non lo fa per ideologia o competizione settaria, ma sulla sostanza di un processo di ristrutturazione dell'istruzione/formazione che va avanti da quasi due decenni e che prevede la precarietà e la mercificazione ... di chi ci lavora ... e di chi si sta formando per diventare forza/lavoro e mente d'opera precaria (gli studenti).
Stefano Micheletti- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Vuoi sapere la mia opinione? E' un prcesso inutile e dispendioso, simile ad un congresso di partito, che rischia seriamente di avviluppare le nostre forze e le nostre energie tutte in un dibattito interno, che potrebbe produrre anche divisioni e lacerazioni ulteriori, e soprattutto ci distrae dall'obiettivo concreto della lotta fisica, reale, partecipata contro le politiche scolastiche di questo governo. Insomma, preferirei discutere di cose concrete, tipo quando facciamo la prossima assemblea, quando organizziamo la prossima manifestazione, quando scendiamo in piazza nuovamente, quando decidiamo di bloccare gli scrutini....
Faccio presente, inoltre, che:
1) nel 2007 nacque la "Rete Nazionale" delle associazioni dei precari italiani. Tra gli obiettivi c'era quello di mettere insieme le esperienze dei vari gruppi di precari diffusi sul territorio nazionale e COORDINARE le iniziative.
2) dopo un anno scoprimmo che v'erano alcuni gruppi che non si "riconoscevano" nella Rete, per motivi ancora oggi ignoti, dal momento che la Rete nazionale non aveva alcuna piattaforma politica né sindacale. Comunque si dette retta a questi gruppi e nel 2008 nacque il
3) Coordinamento Precari Scuola o CPS, che dovrebbe accogliere tutti, e che elabora una piattaforma rivendicativa minima, di tre soli punti, ma efficace, perchè ottiene il consenso di tutti.
4) Nel 2009 di nuovo la solita solfa: alcuni coordinamenti non si "riconoscono" nel CPS, e ne escono, altri non intendono aderirvi, perchè pur essendo il CPS autonomo, ritengono che non si debba collaborare con i sindacati confederali.
5) Adesso Matteo V propone di fondare un "Movimento autorganizzato", per comprendere di nuovo tutti i gruppi. Ora, non ci vuole la sfera di cristallo per immaginare il futuro:
6) nel 2010 alcuni gruppi non si "riconosceranno" nel Movimento Autorganizzato, e quindi ci sarà qualcuno che proporrà........ ecc. ecc.
Alla luce di questo, vogliamo finalmente comportarci da adulti e comprendere una volta per tutte che l'unità tra i movimenti dei precari storicamente non è mai, e dico mai avvenuta, e che addirittura vi sia la possibilità di ritenere, e questa è la mia opinione, che l'unità dei movimenti dei precari sia un danno per gli stessi e per la lotta, mentre sarebbe meglio agire ciascuno con le proprie idee e coordinarsi solo per iniziative importanti, unitarie e nazionali?
Comunque, visto che riesco a prevedere il futuro , suggerisco il nome per la "cosa" che nascerà nel 2011: Federazione Movimenti Precari. Vi piace? Attenzione, però: solo nel 2011, dopo il falllimento del Movimento Autorganizzato. Prima non vale
Faccio presente, inoltre, che:
1) nel 2007 nacque la "Rete Nazionale" delle associazioni dei precari italiani. Tra gli obiettivi c'era quello di mettere insieme le esperienze dei vari gruppi di precari diffusi sul territorio nazionale e COORDINARE le iniziative.
2) dopo un anno scoprimmo che v'erano alcuni gruppi che non si "riconoscevano" nella Rete, per motivi ancora oggi ignoti, dal momento che la Rete nazionale non aveva alcuna piattaforma politica né sindacale. Comunque si dette retta a questi gruppi e nel 2008 nacque il
3) Coordinamento Precari Scuola o CPS, che dovrebbe accogliere tutti, e che elabora una piattaforma rivendicativa minima, di tre soli punti, ma efficace, perchè ottiene il consenso di tutti.
4) Nel 2009 di nuovo la solita solfa: alcuni coordinamenti non si "riconoscono" nel CPS, e ne escono, altri non intendono aderirvi, perchè pur essendo il CPS autonomo, ritengono che non si debba collaborare con i sindacati confederali.
5) Adesso Matteo V propone di fondare un "Movimento autorganizzato", per comprendere di nuovo tutti i gruppi. Ora, non ci vuole la sfera di cristallo per immaginare il futuro:
6) nel 2010 alcuni gruppi non si "riconosceranno" nel Movimento Autorganizzato, e quindi ci sarà qualcuno che proporrà........ ecc. ecc.
Alla luce di questo, vogliamo finalmente comportarci da adulti e comprendere una volta per tutte che l'unità tra i movimenti dei precari storicamente non è mai, e dico mai avvenuta, e che addirittura vi sia la possibilità di ritenere, e questa è la mia opinione, che l'unità dei movimenti dei precari sia un danno per gli stessi e per la lotta, mentre sarebbe meglio agire ciascuno con le proprie idee e coordinarsi solo per iniziative importanti, unitarie e nazionali?
Comunque, visto che riesco a prevedere il futuro , suggerisco il nome per la "cosa" che nascerà nel 2011: Federazione Movimenti Precari. Vi piace? Attenzione, però: solo nel 2011, dopo il falllimento del Movimento Autorganizzato. Prima non vale
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
stefano il fatto è che voi in quella piattaforma avete dato x scontato che i precari lavorino, seppur in forma ancora precaria
avete dimenticato che al sud non si lavora più già da quest anno ed è per questo che non possiamo accettare le vs priorità
avete dimenticato che al sud non si lavora più già da quest anno ed è per questo che non possiamo accettare le vs priorità
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
gialov ha scritto:Vuoi sapere la mia opinione? E' un prcesso inutile e dispendioso, simile ad un congresso di partito, che rischia seriamente di avviluppare le nostre forze e le nostre energie tutte in un dibattito interno, che potrebbe produrre anche divisioni e lacerazioni ulteriori, e soprattutto ci distrae dall'obiettivo concreto della lotta fisica, reale, partecipata contro le politiche scolastiche di questo governo. Insomma, preferirei discutere di cose concrete, tipo quando facciamo la prossima assemblea, quando organizziamo la prossima manifestazione, quando scendiamo in piazza nuovamente, quando decidiamo di bloccare gli scrutini....
Alla luce di questo, vogliamo finalmente comportarci da adulti e comprendere una volta per tutte che l'unità tra i movimenti dei precari storicamente non è mai, e dico mai avvenuta, e che addirittura vi sia la possibilità di ritenere, e questa è la mia opinione, che l'unità dei movimenti dei precari sia un danno per gli stessi e per la lotta, mentre sarebbe meglio agire ciascuno con le proprie idee e coordinarsi solo per iniziative importanti, unitarie e nazionali?
Concordo con le lucide considerazioni di Gialov, se questo manifesto è la scusa per creare un nuovo contenitore si tratta di un errore madornale, già abbiamo cambiato nome alla Rete Nazionale dei precari modificandolo in CPS per fare entrare gente nuova, oltretutto abbiamo speso un sacco di soldi per le bandiere, propongo a chi chiedesse altri cambiamenti di nome di scucire almeno 2000 euro per le nuove bandiere
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
gialov ha scritto:Vuoi sapere la mia opinione?
[...]
Faccio presente, inoltre, che:
1) nel 2007 nacque la "Rete Nazionale" delle associazioni dei precari italiani. Tra gli obiettivi c'era quello di mettere insieme le esperienze dei vari gruppi di precari diffusi sul territorio nazionale e COORDINARE le iniziative.
2) dopo un anno scoprimmo che v'erano alcuni gruppi che non si "riconoscevano" nella Rete, per motivi ancora oggi ignoti, dal momento che la Rete nazionale non aveva alcuna piattaforma politica né sindacale. Comunque si dette retta a questi gruppi e nel 2008 nacque il
3) Coordinamento Precari Scuola o CPS, che dovrebbe accogliere tutti, e che elabora una piattaforma rivendicativa minima, di tre soli punti, ma efficace, perchè ottiene il consenso di tutti.
[...]
Sarà uno dei motivi: che chi grida di più per la sua personale disperazione, dicendo domani tocca a te, magari non è così efficace?
Forse proprio perchè manca un reale patto fondativo della lotta in cui riconoscersi?
Facciamo un solo esempio: ritirano i tagli, e mantengono le classi a 30 alunni, e portano il sevizio a 24 ore. Chi qui dentro o fuori di qui, è ancora sicuro di lavorare?
Bene, aggiungo: costoro, quelli sicuri, lotterebbero ancora?
Io, personalmente, approvo la proposta e per i tempi mi paiono sin troppo stretti: comunque ci sto, in Veneto ne discutiamo e facciamo sapere.
Pablopedro
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
pablo potreste considerare anche quello che ho scritto io?
grazie
grazie
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
L'idea di preparare un documento condiviso mi sembra buona. La procedura onestamente mi sembra un po' complicata. Ho sentito molte persone l'11 un po' stanche di manifestazioni nazionali e propense alla riflessione. Dunque io fisserei un'assemblea nazionale a gennaio, possibilmente intercoordinamenti. Del resto dall'assemblea di Palermo, tramite Francesca Pandolfi di Roma, ci è stata espressa nell'assemblea del 6 dicembre a Roma questa volontà di assemblea unitaria. Stavolta non è stata indicata una data e un luogo, affinché si possa realmente decidere insieme entrambi. A parte questa assemblea impiegherei il periodo da oggi all'assemblea per una riflessione teorica e la produzione di un documento che sia la nostra piattaforma, che contenga quindi i punti in difesa della scuola pubblica statale in generale e di noi precari in particolare, ma non le modalità organizzative del movimento, che sono qualcosa di interno al movimento stesso da decidere a parte. Condivido la priorità data da Antonella Vaccaro al ritiro dei tagli. Certo la equiparazione dei diritti e del trattamento economico dei docenti di ruolo e precari è uno dei punti più importanti, anche perché strategico, nel senso che, una volta giunti ad essa, lo Stato non avrebbe più ragione di precarizzare il personale della scuola perché non risparmierebbe.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
antonella vaccaro ha scritto:stefano il fatto è che voi in quella piattaforma avete dato x scontato che i precari lavorino, seppur in forma ancora precaria
avete dimenticato che al sud non si lavora più già da quest anno ed è per questo che non possiamo accettare le vs priorità
Antonella ho letto: ricordo che al secondo punto, come priorità strumentale e nella direzione di far rientrare in servizio il maggior numero di persone, qui a Padova (riportandolo a Roma) abbiamo parlato della campagna sul numero degli studenti per classe, sulla "sicurezza & legalità" nella scuola pubblica (e perché non la privata, che spesso fa schifo uguale?...), termini che fatico a scrivere (per l'eco legato alle recenti battaglie xenofobe...), ma tanto per capirci. Se diventa chiaro che il risparmio crea un danno oltre che a noi precari, al sistema scuola, facendo scivolare lo stato in una palese illegalità, oltre che ritiro dei tagli si deve parlare di investimenti.
Aggiungo una riflessione emersa in un incontro a Trieste da un precario non della scuola: i contratti di disponibilità e i rinnovi in deroga perpetua di quelli a tempo determinato non dovrebbero essere equiparati, ma pagati di più. "Io mi assumo il rischio di restare a casa? Tu paga...". Era la cantilena che circolava al tempo dell'approvazione del pacchetto Treu sui co.co.co: meno trattenute, meno sicurezza = più lire (si allora erano ancora lire, e Treu lavorava per il centrosinistra). Ma qui siamo alla fantascienza...
Pablo
Pablopedro- Novizio/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Matteo V ha scritto:Partendo dal dibattito suscitato il 6 dicembre dalla piattaforma presentata dal Veneto:
(è un po' lungo.... prenditi 10 minuti per leggere con calma, grazie)
Proposta di metodo per una costruzione condivisa di
IL MANIFESTO
DEL MOVIMENTO AUTORGANIZZATO
DEI PRECARI/E DELLA SCUOLA
Mi sembra una proposta molto interessante come la piattaforma veneta da cui trae ispirazione. Sui dettagli si può discutere. Nelle prossime assemblee penso che ne parleremo anche a Catania, compatibilmente con gli impegni per l'organizzazione della manifestazione regionale.
Concordo con Antonino e Antonella (stavolta mi hai anticipato tu!) sui tempi troppo lunghi; penso che concentrare tutto entro Gennaio sia più utile.
Secondo me dovremmo anche discutere e inserire nel documento un progetto di alleanze sindacali, centrato su CGIL e Sindacati di base, in modo da evitare in futuro dubbi, incertezze e ambiguità, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli specifici del movimento e del sindacato.
Concordo con Antonino e Antonella (stavolta mi hai anticipato tu!) sui tempi troppo lunghi; penso che concentrare tutto entro Gennaio sia più utile.
Secondo me dovremmo anche discutere e inserire nel documento un progetto di alleanze sindacali, centrato su CGIL e Sindacati di base, in modo da evitare in futuro dubbi, incertezze e ambiguità, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli specifici del movimento e del sindacato.
Ultima modifica di Alessandro Piccolo il Mar Dic 15, 2009 11:15 am - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Un paio di considerazioni:
1) l'intero processo è estremamente lungo: si può fare tutto in meno di un mese. Tanto, anche se si seguono tutti i passaggi, ci sarà sempre chi griderà al complotto e alla mancanza di democrazia. Siamo veramente così ingenui, ragazzi? Mi deludete, veramente!
2) l'idea di cambiare nuovamente nome è deleteria. Si prepari pure il manifesto, ma chi c'è c'è e chi non c'è non c'è, DENTRO al CPS. Altrimenti fuori. In pratica, propongo di discutere il manifesto con i "precari in lotta", i "precari cobas", i "precari rossi" e chi più ne ha più ne metta, rispettando i contributi di ciascuno, però alla fine, se il manifesto è approvato e accettato da tutti, compresi i coordinamenti aderenti al CPS, non ha alcun senso cambiare nome, solo per marcare ancora una volta (e vi assicuro che non sarebbe neppure l'ultima) la "discontinuità" col passato. I nomi non contano, contano i contenuti e la voglia (se c'è) di stare insieme.
PS: gli esempi di cui sopra sono da intendersi con il massimo grado di rispetto per tutte le opinioni e per tutti i colleghi, senza alcuna vena ironica o sminuente. Grazie
1) l'intero processo è estremamente lungo: si può fare tutto in meno di un mese. Tanto, anche se si seguono tutti i passaggi, ci sarà sempre chi griderà al complotto e alla mancanza di democrazia. Siamo veramente così ingenui, ragazzi? Mi deludete, veramente!
2) l'idea di cambiare nuovamente nome è deleteria. Si prepari pure il manifesto, ma chi c'è c'è e chi non c'è non c'è, DENTRO al CPS. Altrimenti fuori. In pratica, propongo di discutere il manifesto con i "precari in lotta", i "precari cobas", i "precari rossi" e chi più ne ha più ne metta, rispettando i contributi di ciascuno, però alla fine, se il manifesto è approvato e accettato da tutti, compresi i coordinamenti aderenti al CPS, non ha alcun senso cambiare nome, solo per marcare ancora una volta (e vi assicuro che non sarebbe neppure l'ultima) la "discontinuità" col passato. I nomi non contano, contano i contenuti e la voglia (se c'è) di stare insieme.
PS: gli esempi di cui sopra sono da intendersi con il massimo grado di rispetto per tutte le opinioni e per tutti i colleghi, senza alcuna vena ironica o sminuente. Grazie
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Sono contento per il dibattito suscitato preciso solo alcune cose:
1) abbiamo pensato questo processo affiancato alla ripresa della mobilitazione dopo natale, perché come abbiamo proposto nelle due assemblee si potrebbero fare assemblee regionali o interregionali a gennaio con due punti all'OdG: 1 presentazione bozza manifesto, 2 progettazione iniziative febbraio-marzo
2)non ci interessa un nuovo movimento e una nuova sigla (il titolo "movimento autorganizzato" è non-nome); gli orientamenti diversi che sono emersi in questi mesi credo che rimarranno; questo manifesto sarebbe un testo agile di non molte pagine, però condivise. Nel capitolo "autonomia e coordinamento" si può immaginare il modo in cui coordinarci senza diventare un nuovo ulteriore soggetto politico, ma come programmare e sostenere iniziative comuni.
3) i tempi sono lunghi ma pensati per far partecipare tutti i gruppi all'elaborazione. spero anch'io che si possano ridurre, ma in questo caso è quasi più importante il processo che il prodotto finale, visto che il documento non ci serve per nessuno scopo pratico esterno e immediato, ma ci serve molto di più come risultato di una riflessione comune. Il tutto funziona davvero se ogni gruppo produce il proprio contributo nella fase 2.
cmq per prima cosa deve raccogliere l'adesione di tutti (fase 1) altrimenti pazienza andiamo avanti lo stesso (per questo vi chiedo di rilanciarlo alla lista del cps)
(personalmente apprezzo il lavoro fatto dal veneto, ma quando è stato presentato è risultato evidente che era il lavoro di un gruppo e che non riusciva automaticamente ad essere esteso a tutti, da qui la proposta...)
1) abbiamo pensato questo processo affiancato alla ripresa della mobilitazione dopo natale, perché come abbiamo proposto nelle due assemblee si potrebbero fare assemblee regionali o interregionali a gennaio con due punti all'OdG: 1 presentazione bozza manifesto, 2 progettazione iniziative febbraio-marzo
2)non ci interessa un nuovo movimento e una nuova sigla (il titolo "movimento autorganizzato" è non-nome); gli orientamenti diversi che sono emersi in questi mesi credo che rimarranno; questo manifesto sarebbe un testo agile di non molte pagine, però condivise. Nel capitolo "autonomia e coordinamento" si può immaginare il modo in cui coordinarci senza diventare un nuovo ulteriore soggetto politico, ma come programmare e sostenere iniziative comuni.
3) i tempi sono lunghi ma pensati per far partecipare tutti i gruppi all'elaborazione. spero anch'io che si possano ridurre, ma in questo caso è quasi più importante il processo che il prodotto finale, visto che il documento non ci serve per nessuno scopo pratico esterno e immediato, ma ci serve molto di più come risultato di una riflessione comune. Il tutto funziona davvero se ogni gruppo produce il proprio contributo nella fase 2.
cmq per prima cosa deve raccogliere l'adesione di tutti (fase 1) altrimenti pazienza andiamo avanti lo stesso (per questo vi chiedo di rilanciarlo alla lista del cps)
(personalmente apprezzo il lavoro fatto dal veneto, ma quando è stato presentato è risultato evidente che era il lavoro di un gruppo e che non riusciva automaticamente ad essere esteso a tutti, da qui la proposta...)
Matteo V- Esperto/a
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Data d'iscrizione : 28.08.09
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Condivido l'impostazione di Matteo V, e nei termini in cui ha esplicitato meglio la natura ed i fini del percorso, trovo anch'io il progetto realizzabile.
Permettetemi la battuta, solo per ridere: un coordinamento di un coordinamento è un coordinamento al quadrato?
E lo indicheremo in linguaggio web come CPS ver. 2.0, oppure in simboli matematici come CPS2?
Permettetemi la battuta, solo per ridere: un coordinamento di un coordinamento è un coordinamento al quadrato?
E lo indicheremo in linguaggio web come CPS ver. 2.0, oppure in simboli matematici come CPS2?
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
ma che scherziamo?C'è chi ci ha messo la faccia in questa storia da più di un anno
Ero contraria già sin dalla NASCITA del CPS,che ritenevo superfluo,figuriamoci adesso......
NON ESISTE PROPRIO!
Si può continuare con questa sigla e pensare ai contenuti che sono molto più importanti
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Emma Giannì- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Risposta ad Antonella Vaccaro sulle cosiddette priorità.
Mi pare di aver chiarito l'ovvietà che la lotta ai tagli della legge 133 (e aggiungo quelli degli altri governi) sia la priorità.
Ma è chiaro ... cosa vuoi? prima tagliano 200.000 posti e ci mandano tutti a casa e ai pochi che rimangono gli danno pure la parità di trattamento ?
Solo che l'intento nostro è andare alla radice delle cause che generano la precarietà: cioè che i precari li sfruttano pagandoli di meno.
Anche in passato ci sono stati tagli agli organici straordinari ... cito solo i decreti tagliaclassi della Russo Jervolino; qui nel Nord sono stati pesantissimi perchè erano associati al calo degli alunni per il calo demografico ... mentre al Sud all'epoca hanno avuto effetti minori per non c'era il calo demografico (il contrario di ora).
Anche all'epoca comunque in qualche modo sono stati riassorbiti dai pensionamenti ... e dopo un anno o due la situazione si è stabilizzata ... nel senso che abbiamo continuato a fare i precari.
Il problema è che dobbiamo lottare per eliminare le cause della precarietà, non solo per la stabilizzazione dei precari attuali.
Parità di trattamento economico, normativo e sindacale, con gli scatti di anzianità anche per i precari, con uguale stipendio per uguale lavoro.
Togliere la possibilità di fare straordinario fino alle 24 ore dal contratto;
Togliere l'autorizzazione del MEF per le immissioni in ruolo e tornare all'automaticità del ruolo sui posti vacanti.
E' chiaro che poi rivendichiamo anche tutto il resto: le classi umane con un max di 20 alunni, i corsi abilitanti per i non abilitati ... ovviamente il ritiro dei tagli ... ma quello che secondo noi rimane centrale sono i tre primi obiettivi per scardinare la precarietà.
Anche per evitare che ................. oggi si crogioli sul troppo facile "no ai tagli" ... tanto sono quelli che ha fatto il berluska ... e lasci oscurati invece i veri dispositivi normativi e contrattuali che generano lo sfruttamento dei precari, facendo si che i precari prendano 9.000 euro in meno di stipendio l'anno del personale di ruolo.
E' chiaro che il precario di primo pelo 'ste cose non le comprende tanto ... vuole solo sapere se il prossimo anno, con tutti 'sti tagli, becca ancora o meno la supplenza ... se non l'ha già persa quest'anno ... come purtroppo voi al Sud ... oppure se con il pettine il prossimo anno viene scavalcato da quelli del Sud che sono rimasti dispoccupati a casa loro ...
ma siamo noi che dobbiamo chiarire con la lotta queste cosa ...
ciao
stefano micheletti venezia
Mi pare di aver chiarito l'ovvietà che la lotta ai tagli della legge 133 (e aggiungo quelli degli altri governi) sia la priorità.
Ma è chiaro ... cosa vuoi? prima tagliano 200.000 posti e ci mandano tutti a casa e ai pochi che rimangono gli danno pure la parità di trattamento ?
Solo che l'intento nostro è andare alla radice delle cause che generano la precarietà: cioè che i precari li sfruttano pagandoli di meno.
Anche in passato ci sono stati tagli agli organici straordinari ... cito solo i decreti tagliaclassi della Russo Jervolino; qui nel Nord sono stati pesantissimi perchè erano associati al calo degli alunni per il calo demografico ... mentre al Sud all'epoca hanno avuto effetti minori per non c'era il calo demografico (il contrario di ora).
Anche all'epoca comunque in qualche modo sono stati riassorbiti dai pensionamenti ... e dopo un anno o due la situazione si è stabilizzata ... nel senso che abbiamo continuato a fare i precari.
Il problema è che dobbiamo lottare per eliminare le cause della precarietà, non solo per la stabilizzazione dei precari attuali.
Parità di trattamento economico, normativo e sindacale, con gli scatti di anzianità anche per i precari, con uguale stipendio per uguale lavoro.
Togliere la possibilità di fare straordinario fino alle 24 ore dal contratto;
Togliere l'autorizzazione del MEF per le immissioni in ruolo e tornare all'automaticità del ruolo sui posti vacanti.
E' chiaro che poi rivendichiamo anche tutto il resto: le classi umane con un max di 20 alunni, i corsi abilitanti per i non abilitati ... ovviamente il ritiro dei tagli ... ma quello che secondo noi rimane centrale sono i tre primi obiettivi per scardinare la precarietà.
Anche per evitare che ................. oggi si crogioli sul troppo facile "no ai tagli" ... tanto sono quelli che ha fatto il berluska ... e lasci oscurati invece i veri dispositivi normativi e contrattuali che generano lo sfruttamento dei precari, facendo si che i precari prendano 9.000 euro in meno di stipendio l'anno del personale di ruolo.
E' chiaro che il precario di primo pelo 'ste cose non le comprende tanto ... vuole solo sapere se il prossimo anno, con tutti 'sti tagli, becca ancora o meno la supplenza ... se non l'ha già persa quest'anno ... come purtroppo voi al Sud ... oppure se con il pettine il prossimo anno viene scavalcato da quelli del Sud che sono rimasti dispoccupati a casa loro ...
ma siamo noi che dobbiamo chiarire con la lotta queste cosa ...
ciao
stefano micheletti venezia
Stefano Micheletti- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Allora, se voi Veneti condividete la priorità del no ai tagli, basta mttere al primo posto questa rivendicazione...
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
emma matteo ha chiarito che non si cambia alcun nome al coordinamento
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Antonino Buonamico ha scritto:Allora, se voi Veneti condividete la priorità del no ai tagli, basta mttere al primo posto questa rivendicazione...
Scusa Antonino, ti chiedo di fermarti a capire guardando oltre alla superficie: cosa può compattare un movimento di precari e allargare la lotta oltre alla componente precaria facendo venire quale logica conseguenza il ritiro dei tagli, senza che il ritiro possa comunque scompaginare il nostro fronte di dissenso?
Ripeto il banale esempio: ritirano i tagli, mantengono le classi a 30 alunni, aboliscono il tempo pieno, portano le ore di servizio a 24 strutturalmente...Chi ci guadagna e chi ci perde?
Pablopedro
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Infatti non ho detto di mettere il ritiro dei tagli come unico punto, ma come primo... Poi la vostra è solo una proposta, se non siete disposti a cambiare nemmeno l'ordine delle priorità tenetevela per il Veneto. Se invece volete sottoporla a una discussione nazionale e farla approvare dal CPS allora dovreste esere più elastici e accettare suggerimenti e modifiche.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Ma "il manifesto per la lotta contro la precarietà nella scuola" che abbiamo elaborato non è una piattaforma "lista della spesa" dove c'è qualcosa che viene prima, più importante, e qualcosa che viene dopo, meno importante, che in una eventuale trattativa siamo disposti a rimandare ad altra lotta.
... è un manifesto politico/sindacale/culturale sulla questione della precarietà.
Il fatto per noi di centrare l'interesse delle lotte dei precari sui quei tre punti (ma poi c'è tutto il resto!) è legato alla necessità di andare alla radice del problema: lo sfruttamento dei precari.
Poi c'è l'aspetto anche della critica pratica a Partiti e Sindacati.
Detto brutalmente: è facile ora per il PD dire No ai tagli (tanto li ha fatti berlusconi) ... ma perchè quando sono stati al Governo non hanno abrogato ad esempio la norma che prevede l'immissioni in ruolo solo su autorizzazione del MEF? (solo per restare ... stretti stretti ... alla questione precari ... per non dire che non hanno abrogato la legge 53 - la Moratti - sulla quale si basa la legge 133); quindi dire oggi anche da parte nostra solo un generico No ai tagli è limitativo ... anche se ovviamente va al primo posto; ... pensate se passasse l'emendamento sul prepensionamento ... i precari sarebbero salvi, continuerebbero a fare i precari a vita comunque ... ma il taglio di 200.000 posti di lavoro ci sarebbe comunque e il servizio scolastico pubblico ridotto in qualità e quantità: non potremmmo certo accettarlo.
Oppure ... sempre brutalmente ... è facile per la cgil ora piangere sullo sfruttamento dei precari o sulle cattedre da 24 ore che tolgono gli spezzoni ai precari.
Ma perchè una lotta serie allora per gli scatti di anzianità ai precari, da inserire nel Contratto, non l'hanno mai proposta ... è facile proporre ricorsi al giudice del lavoro ... ma è una questione politica per tutti da affrontare ... e poi la cgil non è d'accordo al principio della parità di trattamento per uguale lavoro ... visto che in questi anni si è lanciata nell'inserire i vari salari incentivanti per pochi ... se non un appoggio al Concorsone di berlinguer all'epoca; ... e sullo straordinario fino alle 24 ore? C'è nel Contratto di Lavoro ... perchè lo hanno firmato ... anzi all'epoca l'avevano appoggiato.
ciao
stefano micheletti
venezia
... è un manifesto politico/sindacale/culturale sulla questione della precarietà.
Il fatto per noi di centrare l'interesse delle lotte dei precari sui quei tre punti (ma poi c'è tutto il resto!) è legato alla necessità di andare alla radice del problema: lo sfruttamento dei precari.
Poi c'è l'aspetto anche della critica pratica a Partiti e Sindacati.
Detto brutalmente: è facile ora per il PD dire No ai tagli (tanto li ha fatti berlusconi) ... ma perchè quando sono stati al Governo non hanno abrogato ad esempio la norma che prevede l'immissioni in ruolo solo su autorizzazione del MEF? (solo per restare ... stretti stretti ... alla questione precari ... per non dire che non hanno abrogato la legge 53 - la Moratti - sulla quale si basa la legge 133); quindi dire oggi anche da parte nostra solo un generico No ai tagli è limitativo ... anche se ovviamente va al primo posto; ... pensate se passasse l'emendamento sul prepensionamento ... i precari sarebbero salvi, continuerebbero a fare i precari a vita comunque ... ma il taglio di 200.000 posti di lavoro ci sarebbe comunque e il servizio scolastico pubblico ridotto in qualità e quantità: non potremmmo certo accettarlo.
Oppure ... sempre brutalmente ... è facile per la cgil ora piangere sullo sfruttamento dei precari o sulle cattedre da 24 ore che tolgono gli spezzoni ai precari.
Ma perchè una lotta serie allora per gli scatti di anzianità ai precari, da inserire nel Contratto, non l'hanno mai proposta ... è facile proporre ricorsi al giudice del lavoro ... ma è una questione politica per tutti da affrontare ... e poi la cgil non è d'accordo al principio della parità di trattamento per uguale lavoro ... visto che in questi anni si è lanciata nell'inserire i vari salari incentivanti per pochi ... se non un appoggio al Concorsone di berlinguer all'epoca; ... e sullo straordinario fino alle 24 ore? C'è nel Contratto di Lavoro ... perchè lo hanno firmato ... anzi all'epoca l'avevano appoggiato.
ciao
stefano micheletti
venezia
Stefano Micheletti- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Ma allora dal manifesto dei veneti si dovrebbe togliere la parte finale dove c'è proprio la lista della spesa. O si fa tutto discorsivo e allora va tutto bene, al massimo qualche aggiunta ad esempio sul diritto negato all'integrazione per i diversamente abili, o sennò se si inseriscono dei punti come richieste vanno affrontati tutti.
Secondo me un movimento di respiro nazionale dovrebbe possedere sia un manifesto del tipo del documento dei veneti e una piattaforma più tecnica dove vengono inserite le richieste di abrogazione di determinati provvedimenti con le relative leggi, in modo da facilitare chi disgraziatamente volesse trasformarlo in emendamento da presentare. In realtà una piattaforma del genere si sarebbe dovuta presentare in questi giorni ai partiti, almeno di opposizione per vedere se avevano il coraggio di presentarla come emendamenti alla finanziaria, ma è evidente che non si può fare tutto.
Secondo me un movimento di respiro nazionale dovrebbe possedere sia un manifesto del tipo del documento dei veneti e una piattaforma più tecnica dove vengono inserite le richieste di abrogazione di determinati provvedimenti con le relative leggi, in modo da facilitare chi disgraziatamente volesse trasformarlo in emendamento da presentare. In realtà una piattaforma del genere si sarebbe dovuta presentare in questi giorni ai partiti, almeno di opposizione per vedere se avevano il coraggio di presentarla come emendamenti alla finanziaria, ma è evidente che non si può fare tutto.
didier- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Capisco che Stefano Micheletti, iscritto Cobas, voglia polemizzare per l'ennesima volta con la CGIL, ma a me risulta, dalle assemblee sindacali che hanno preceduto lo sciopero dell'11 dicembre, che sono assolutamente favorevoli all'equiparazione dei diritti e del trattamento economico dei precari con i colleghi di ruolo.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Antonino Buonamico ha scritto:Capisco che Stefano Micheletti, iscritto Cobas, voglia polemizzare per l'ennesima volta con la CGIL, ma a me risulta, dalle assemblee sindacali che hanno preceduto lo sciopero dell'11 dicembre, che sono assolutamente favorevoli all'equiparazione dei diritti e del trattamento economico dei precari con i colleghi di ruolo.
vi prego (tutti) di non ricominciare anche qui con la solita solfa...
si può invece cominciare a contare le adesioni alla proposta?
grazie
Matteo V- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Matteo ........ci sono dei punti che non vanno,come fai a chiedere adesioni?Non si tratta di proposta allora?
Emma Giannì- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
La solita solfa Matteo? La solita solfa sono gli attacchi alla CGIL, senza nemmeno informarsi bene. Mi meraviglio di Stefano che, iscritto Cobas dichiarato, è intervenuto quasi sempre in modo propositivo e pacato...
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Premesso che io Gianluca Maestra, alias Pablopedro, sono stato iscritto alla CGIL per 11 anni e vi ho lavorato per 8, non credo assolutamente che Stefano voglia polemizzare: ha riportato i fatti. Comunque nessuno dei Veneti si è espresso con toni guerreschi. E' chiaro che stiamo discutendo il perchè abbiamo presentato una piattaforma in cotal guisa, Antonino, emendabile e modificabile a piacimento nei gruppi proposti da Matteo (pardon, il CPS Bologna), seguendo gli spunti che ivi emergono.
La proposta bolognese non è sulla nostra piattaforma, ma su una piattaforma ed un manifesto da fare, non da zero ovviamente, seguendo un metodo partecipato. Rifuggo l'entrare nel merito sul chi si tiene cosa e dove: non ho offeso nessuno, lo ripeto. Argomento: se si vuole argomentare bene, è quello che ha fatto anche Stefano. Di mamma CGIL o del suo figlioccio Cobas, a me personalmente, non mi tange in codesta discussione.
E' più chiaro?
Chiudo le trasmissioni oniriche, sino a nuove argomentazioni.
Pablopedro
La proposta bolognese non è sulla nostra piattaforma, ma su una piattaforma ed un manifesto da fare, non da zero ovviamente, seguendo un metodo partecipato. Rifuggo l'entrare nel merito sul chi si tiene cosa e dove: non ho offeso nessuno, lo ripeto. Argomento: se si vuole argomentare bene, è quello che ha fatto anche Stefano. Di mamma CGIL o del suo figlioccio Cobas, a me personalmente, non mi tange in codesta discussione.
E' più chiaro?
Chiudo le trasmissioni oniriche, sino a nuove argomentazioni.
Pablopedro
Pablopedro- Novizio/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Matteo V ha scritto:si può invece cominciare a contare le adesioni alla proposta?
grazie
E meno male che doveva essere una proposta! Le parole hanno importanza, Matteo, in un forum: non si può usarle a caso.
Se di proposta si tratta, iniziamo a raccogliere gli emendamenti, prima delle adesioni.
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Pablopedro ha scritto:Premesso che io Gianluca Maestra, alias Pablopedro, sono stato iscritto alla CGIL per 11 anni e vi ho lavorato per 8, non credo assolutamente che Stefano voglia polemizzare: ha riportato i fatti. Comunque nessuno dei Veneti si è espresso con toni guerreschi. E' chiaro che stiamo discutendo il perchè abbiamo presentato una piattaforma in cotal guisa, Antonino, emendabile e modificabile a piacimento nei gruppi proposti da Matteo (pardon, il CPS Bologna), seguendo gli spunti che ivi emergono.
La proposta bolognese non è sulla nostra piattaforma, ma su una piattaforma ed un manifesto da fare, non da zero ovviamente, seguendo un metodo partecipato. Rifuggo l'entrare nel merito sul chi si tiene cosa e dove: non ho offeso nessuno, lo ripeto. Argomento: se si vuole argomentare bene, è quello che ha fatto anche Stefano. Di mamma CGIL o del suo figlioccio Cobas, a me personalmente, non mi tange in codesta discussione.
E' più chiaro?
Chiudo le trasmissioni oniriche, sino a nuove argomentazioni.
Pablopedro
Ammetto, umilmente, di essermi sbagliato, confondendo la proposta di Bologna con quella del Veneto. In ogni caso, ribadisco che la CGIL sembra chiedere l'equiparazione.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
x quanto mi riguarda ora non emendiamo nulla
durante le feste di natale ci incontriamo in assemblea con un unico argomento all'odg, la proposta di matteo con annessa piattaforma veneto
dopo l'assemblea potrò dirvi
durante le feste di natale ci incontriamo in assemblea con un unico argomento all'odg, la proposta di matteo con annessa piattaforma veneto
dopo l'assemblea potrò dirvi
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
antonella vaccaro ha scritto:x quanto mi riguarda ora non emendiamo nulla
durante le feste di natale ci incontriamo in assemblea con un unico argomento all'odg, la proposta di matteo con annessa piattaforma veneto
dopo l'assemblea potrò dirvi
Anche noi a Catania dobbiamo riunirci per discutere questa proposta, ma per il momento siamo presi dall'organizzazione della manifestazione regionale di giorno 21.
Alla nostra assemblea rilancerò la mia proposta di qualche intervento fa:
discutere e inserire nel documento un progetto di alleanze sindacali, centrato su CGIL e Sindacati di base, in modo da evitare in futuro dubbi, incertezze e ambiguità, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli specifici del movimento e del sindacato.
Alla nostra assemblea rilancerò la mia proposta di qualche intervento fa:
discutere e inserire nel documento un progetto di alleanze sindacali, centrato su CGIL e Sindacati di base, in modo da evitare in futuro dubbi, incertezze e ambiguità, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli specifici del movimento e del sindacato.
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
alessandro è lo stesso motivo per cui noi abbiamo rimandato, anche noi stiamo organizzando la manifestazione regionale
sulle alleanze sindacali ho i miei dubbi onestamente ma cmq vedremo
sulle alleanze sindacali ho i miei dubbi onestamente ma cmq vedremo
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
ci mancherebbe emma, volevo solo evitare che si tornasse di nuovo a schiacciare la discussione su CGIL-cobas...Emma Giannì ha scritto:Matteo ........ci sono dei punti che non vanno,come fai a chiedere adesioni?Non si tratta di proposta allora?
tutte le modifiche che volete:
N.B. è possibile presentare emendamenti al metodo proposto che però non ne stravolgano il senso e cioè che non ne trasformino gli obiettivi o presentino i rischi per cui la proposta è stata presentata
però è una proposta quindi vi abbiamo chiesto se vi interessa (in altre parole un'adesione anche con proposta di modifiche)
ha ragione antonella a dire che devono decidere le assemblee, il tempo massimo che ci eravamo dati per dire che è stata accettata la proposta era il 27 dicembre
vi chiedo una mano per controllare che l'informazione sia arrivata a tutti (io tengo buona la lista degli aderenti al cps e quella dei gruppi dell'assemblea di Palermo)
P.S. ho usato la parola "solfa" perché la parola "p olemica" è inutilizzabile e pensavo che "solfa" potesse avere un suono ironico... senza offesa per nessuno
Matteo V- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
matteo solo x questa cosa possiamo fare il 28 o il 29 dicembre?
grazie mille te ne sarei grata
grazie mille te ne sarei grata
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
antonella vaccaro ha scritto:matteo solo x questa cosa possiamo fare il 28 o il 29 dicembre?
grazie mille te ne sarei grata
come non eri per accorciare i tempi??
per va bene anche il 31 dicembre...
Matteo V- Esperto/a
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Non credo sia tanto facile poter costruire una Piattaforma condivisa e particolareggiata.
Per metterci d'accordo tutti passerebbero mesi e mesi.
Si corre il rischio di aprire.................. infinite per le varie categorie di precari.
Ciò non toglie che si può provare.
Per metterci d'accordo tutti passerebbero mesi e mesi.
Si corre il rischio di aprire.................. infinite per le varie categorie di precari.
Ciò non toglie che si può provare.
Ultima modifica di mariapia il Gio Dic 17, 2009 4:55 pm - modificato 1 volta.
mariapia- Coordinatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Esprimo un mio personalissimo parere: alla prossima assemblea si metta come punto all'ordine del giorno l'inizio della costruzione di una nuova piattaforma del CPS, diversa da quella del 15 luglio.
In tal senso ciascun gruppo può portare il proprio contributo, in maniera libera, e i documenti del Veneto e di Bologna assumono lo status di contributo assieme a quello di qualunque altro gruppo, rendendo assolutamente libera la discussione in assemblea da qualsiasi documento precostitutito.
I documenti precostituiti, infatti, rappresentano un limite alla discussione, poichè vi sarà sempre la tentazione (innocente e normale, fatta in buona fede, sia chiaro!) dei presentatori, di ritenerlo inemendabile in alcune parti, oppure di chiederne l'approvazione sic et simpliciter come documento finale.
Poi è chiaro che ciascun gruppo possa condividere in toto o in parte un contributo prodotto da altri, quindi, faccio per esempio, il gruppo di Napoli porterà come contributo la propoosta di Bologna, il gruppo di Bari la proposta del Veneto... La cosa impotante, in assemblea, è quella di essere tutti consapevoli che il documento finale che conterrà la nuova piattaforma del CPS che andrà a sostituire quella del 15 luglio sarà frutto di una mediazione e di un ragionamento concorde di tutti i gruppi.
Come vedete, ho scritto che l'ordine del giorno dovrebbe essere l'inizio della formulazione della piattaforma, perchè credo che non basterà una sola assemblea, per realizzarla, ma anzi si debba seguire il percorso proposto da Matteo V, magari con tempi più ristretti.
In tal senso ciascun gruppo può portare il proprio contributo, in maniera libera, e i documenti del Veneto e di Bologna assumono lo status di contributo assieme a quello di qualunque altro gruppo, rendendo assolutamente libera la discussione in assemblea da qualsiasi documento precostitutito.
I documenti precostituiti, infatti, rappresentano un limite alla discussione, poichè vi sarà sempre la tentazione (innocente e normale, fatta in buona fede, sia chiaro!) dei presentatori, di ritenerlo inemendabile in alcune parti, oppure di chiederne l'approvazione sic et simpliciter come documento finale.
Poi è chiaro che ciascun gruppo possa condividere in toto o in parte un contributo prodotto da altri, quindi, faccio per esempio, il gruppo di Napoli porterà come contributo la propoosta di Bologna, il gruppo di Bari la proposta del Veneto... La cosa impotante, in assemblea, è quella di essere tutti consapevoli che il documento finale che conterrà la nuova piattaforma del CPS che andrà a sostituire quella del 15 luglio sarà frutto di una mediazione e di un ragionamento concorde di tutti i gruppi.
Come vedete, ho scritto che l'ordine del giorno dovrebbe essere l'inizio della formulazione della piattaforma, perchè credo che non basterà una sola assemblea, per realizzarla, ma anzi si debba seguire il percorso proposto da Matteo V, magari con tempi più ristretti.
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
gialov ha scritto:Esprimo un mio personalissimo parere: alla prossima assemblea si metta come punto all'ordine del giorno l'inizio della costruzione di una nuova piattaforma del CPS, diversa da quella del 15 luglio.
In tal senso ciascun gruppo può portare il proprio contributo, in maniera libera, e i documenti del Veneto e di Bologna assumono lo status di contributo assieme a quello di qualunque altro gruppo, rendendo assolutamente libera la discussione in assemblea da qualsiasi documento precostitutito.
I documenti precostituiti, infatti, rappresentano un limite alla discussione, poichè vi sarà sempre la tentazione (innocente e normale, fatta in buona fede, sia chiaro!) dei presentatori, di ritenerlo inemendabile in alcune parti, oppure di chiederne l'approvazione sic et simpliciter come documento finale.
Poi è chiaro che ciascun gruppo possa condividere in toto o in parte un contributo prodotto da altri, quindi, faccio per esempio, il gruppo di Napoli porterà come contributo la propoosta di Bologna, il gruppo di Bari la proposta del Veneto... La cosa impotante, in assemblea, è quella di essere tutti consapevoli che il documento finale che conterrà la nuova piattaforma del CPS che andrà a sostituire quella del 15 luglio sarà frutto di una mediazione e di un ragionamento concorde di tutti i gruppi.
Come vedete, ho scritto che l'ordine del giorno dovrebbe essere l'inizio della formulazione della piattaforma, perchè credo che non basterà una sola assemblea, per realizzarla, ma anzi si debba seguire il percorso proposto da Matteo V, magari con tempi più ristretti.
ricordatevi che per partecipare alle assemblee dalla Sicilia ci sono dei "COSTI" che nessuno ci paga!
Sta cominciando a diventare pesante!
Vediamo quindi di poter organizzare degli incontri che non siano solo assembleari per discutere della Piattaforma!
Sappiamo ormai perfettamente che per giungere a conclusioni condivise il luogo migliore ,poi,è qui in forum perchè si legge il documento con calma,si elabora e digerisce con calma,si discutono localmente i pro e contro e poi....ma solo poi credo sia opportuno una discussione finale in assemblea.
E con questo non voglio dire che il FORUM sia più importante delle assemblee.
Solo lo trovo più "funzionale"
mariapia- Coordinatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Avevamo una tv e skype....
Emma Giannì- Amministratore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Abbiamo un forum generale e anche uno dei coordinatori.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Skype c'è ancora... Quanto alla tv, basta spostare la trasmissione al lunedì, giorno disponibile di Brunello.
Ospite- Ospite
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
gialov ha scritto:Skype c'è ancora... Quanto alla tv, basta spostare la trasmissione al lunedì, giorno disponibile di Brunello.
Preferirei che della trasmissione se ne occupasse qualcun altro
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Brunello Arborio ha scritto:gialov ha scritto:Skype c'è ancora... Quanto alla tv, basta spostare la trasmissione al lunedì, giorno disponibile di Brunello.
Preferirei che della trasmissione se ne occupasse qualcun altro
Perchè?
alma- Novizio/a
- Numero di messaggi : 18
Località : italia
Ordine scuola : ancora da inserire
Organizzazione : Nessuna
Contributo al forum : 5494
Data d'iscrizione : 24.11.09
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
Matteo V ha scritto:antonella vaccaro ha scritto:matteo solo x questa cosa possiamo fare il 28 o il 29 dicembre?
grazie mille te ne sarei grata
come non eri per accorciare i tempi??
per va bene anche il 31 dicembre...
i tempi li voglio accorciare ma dopo non so se mi sono spiegata
questo è un periodo incasinatooooooooo
antonella vaccaro- Amministratore
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Località : Napoli
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Napoli
Contributo al forum : 8759
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: MANIFESTO del MOVIMENTO dei PRECARI
io credo che più o meno fino a metà gennaio si possa discutere della piattaforma veneta con i propri colleghi poi sarà necessario un confronto assembleare io mi perdo tra mille post
si può anche usare skype
proponete una data x una video conferenza cosi ci chiariamo un po le idee che ne dite??
si può anche usare skype
proponete una data x una video conferenza cosi ci chiariamo un po le idee che ne dite??
antonella vaccaro- Amministratore
- Numero di messaggi : 2769
Età : 53
Località : Napoli
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Napoli
Contributo al forum : 8759
Data d'iscrizione : 03.12.08
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