FRIULI VG Iniziative 2009
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FRIULI VG Iniziative 2009
Le fondazioni sono, come ben noto, di diritto privato. Qualora le scuole si costituissero in fondazioni tutti i beni si trasferirebbero a questo nuovo soggetto.
E’ evidente che il tutto comporterebbe una modifica degli organi collegiali che in questo contesto non avrebbero più alcun senso.
Rimane certo il diritto costituzionale della libertà di insegnamento, ma mi pare ovvio come lo stesso troverebbe comunque una sua limitazione in una realtà che non vede una gestione democratica della scuola, ma una gestione che potrei definire aziendalista.
Ti aspettiamo venerdì 24 ottobre alle ore 17.30 in piazzetta Ellero a Pordenone per protestare con noi anche su questo obbrobrio.
Un caro saluto, Carla.
E’ evidente che il tutto comporterebbe una modifica degli organi collegiali che in questo contesto non avrebbero più alcun senso.
Rimane certo il diritto costituzionale della libertà di insegnamento, ma mi pare ovvio come lo stesso troverebbe comunque una sua limitazione in una realtà che non vede una gestione democratica della scuola, ma una gestione che potrei definire aziendalista.
Ti aspettiamo venerdì 24 ottobre alle ore 17.30 in piazzetta Ellero a Pordenone per protestare con noi anche su questo obbrobrio.
Un caro saluto, Carla.
Ospite- Ospite
CONVEGNO A TRIESTE SUL PRECARIATO: PARTECIPA ANCHE LA RETE 11 LUGLIO
Segreterie Provinciali di Trieste Cgil-Cisl-Uil
ASSEMBLEA PUBBLICA/DIBATTITO su:
RICADUTE delle PROPOSTE GOVERNATIVE su SCUOLA, UNIVERSITA’ e RICERCA
lunedì 27 ottobre
dalle ore 16.30 alle ore 18.30
Liceo classico Dante
Intervengono
assieme a CGIL CISL UIL
e le categorie sindacali della scuola, università e ricerca:
Rete docenti precari 11 luglio
Coordinamento in difesa della scuola pubblica
del Friuli Venezia Giulia
CSP
Unione Degli Studenti
Precari della ricerca
LA CITTADINANZA, GLI STUDENTI,
GLI OPERATORI DEL SETTORE
SONO INVITATI A PARTECIPARE
Stampato in proprio Trieste ott 08
ASSEMBLEA PUBBLICA/DIBATTITO su:
RICADUTE delle PROPOSTE GOVERNATIVE su SCUOLA, UNIVERSITA’ e RICERCA
lunedì 27 ottobre
dalle ore 16.30 alle ore 18.30
Liceo classico Dante
Intervengono
assieme a CGIL CISL UIL
e le categorie sindacali della scuola, università e ricerca:
Rete docenti precari 11 luglio
Coordinamento in difesa della scuola pubblica
del Friuli Venezia Giulia
CSP
Unione Degli Studenti
Precari della ricerca
LA CITTADINANZA, GLI STUDENTI,
GLI OPERATORI DEL SETTORE
SONO INVITATI A PARTECIPARE
Stampato in proprio Trieste ott 08
monclar- Esperto/a
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Data d'iscrizione : 23.10.08
Resoconto attività di ottobre della Rete - Trieste
Cari colleghe/i,
segnalo a tutto il forum che in questi giorni intensi i rappresentanti precari della "succursale" della Rete 11 luglio di Trieste hanno intrapreso le seguenti iniziative (a nome del precariato: sempre in modo autonomo e senza strumentalizzazioni):
10 ottobre - partecipazione al corteo studentesco per lo sciopero della scuola
17 ottobre - adesione allo sciopero indetto dai Cobas Scuola
23 ottobre - partecipazione e intervento all'Assemblea plenaria dell'Università di Trieste (circa 3000 partecipanti), a cui è seguita un'intervista ai rappresentanti della Rete riportata con (inaspettato) rilievo sui quotidiani locali
25 ottobre - partecipazione al corteo cittadino in difesa della scuola pubblica (10mila partecipanti)
27 ottobre - partecipazione come relatori a un convegno sul precariato indetto dalle sigle confederali, a cui è seguita un'intervista apparsa sui quotidiani locali
29 ottobre - partecipazione e intervento alla seconda Assemblea plenaria dell'Università di Trieste e adesione al successivo corteo, con un secondo intervento pubblico in piazza in difesa e per sensibilizzazione al problema dei precari della scuola
30 ottobre - adesione allo sciopero nazionale della scuola.
In quest'occasione, due rappresentanti della Rete, Alessandro Sfrecola e Cristina Doz, sono stati ricevuti dal prefetto di Trieste per illustrare la gravissima situazione dei precari della scuola e il pesantissimo disagio provocato loro dai tagli Tremonti-Gelmini. L'intervento, durato circa mezz'ora, è stato riportato dalle reti televisive regionali (Rai3) e dalla stampa locale.
La Rete qui a Trieste si sta comunque ampliando, e i suoi interventi compaioni circa tre volte a settimana sulla stampa e le televisioni locali. E' una grande fatica, ma non molleremo!!!
Sono comunque in preparazione altre iniziative in collaborazione con il precariato universitario e della ricerca. Vi terremo informati.
Approfitto per ringraziare Monia dell'incoraggiamento che ci ha dato in questi giorni.
Ciao a tutti e teniamo duro. Siamo solo all'inizio!
monclar
(Alessandro Sfrecola)
segnalo a tutto il forum che in questi giorni intensi i rappresentanti precari della "succursale" della Rete 11 luglio di Trieste hanno intrapreso le seguenti iniziative (a nome del precariato: sempre in modo autonomo e senza strumentalizzazioni):
10 ottobre - partecipazione al corteo studentesco per lo sciopero della scuola
17 ottobre - adesione allo sciopero indetto dai Cobas Scuola
23 ottobre - partecipazione e intervento all'Assemblea plenaria dell'Università di Trieste (circa 3000 partecipanti), a cui è seguita un'intervista ai rappresentanti della Rete riportata con (inaspettato) rilievo sui quotidiani locali
25 ottobre - partecipazione al corteo cittadino in difesa della scuola pubblica (10mila partecipanti)
27 ottobre - partecipazione come relatori a un convegno sul precariato indetto dalle sigle confederali, a cui è seguita un'intervista apparsa sui quotidiani locali
29 ottobre - partecipazione e intervento alla seconda Assemblea plenaria dell'Università di Trieste e adesione al successivo corteo, con un secondo intervento pubblico in piazza in difesa e per sensibilizzazione al problema dei precari della scuola
30 ottobre - adesione allo sciopero nazionale della scuola.
In quest'occasione, due rappresentanti della Rete, Alessandro Sfrecola e Cristina Doz, sono stati ricevuti dal prefetto di Trieste per illustrare la gravissima situazione dei precari della scuola e il pesantissimo disagio provocato loro dai tagli Tremonti-Gelmini. L'intervento, durato circa mezz'ora, è stato riportato dalle reti televisive regionali (Rai3) e dalla stampa locale.
La Rete qui a Trieste si sta comunque ampliando, e i suoi interventi compaioni circa tre volte a settimana sulla stampa e le televisioni locali. E' una grande fatica, ma non molleremo!!!
Sono comunque in preparazione altre iniziative in collaborazione con il precariato universitario e della ricerca. Vi terremo informati.
Approfitto per ringraziare Monia dell'incoraggiamento che ci ha dato in questi giorni.
Ciao a tutti e teniamo duro. Siamo solo all'inizio!
monclar
(Alessandro Sfrecola)
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FRIULI VG INIZIATIVE - Topic sempre aggiornato
Trieste: la Rete Docenti Precari 11 luglio alla Radio Studentesca Slovena
Cari colleghe/i,
sempre nell'ambito delle iniziative a tutto campo intraprese dai rappresentanti della Rete qui a Trieste, segnalo che sono stato contattato dalla Radio studentesca della capitale slovena "Mladina" (sede a Lubiana).
Si è trattato di un'intervista in inglese sui problemi relativi alla legge Gelmini, in quanto anche oltreconfine, dopo i 5 grandi cortei di protesta in 12 giorni, ci si interessa molto alle vicende della scuola italiana. Ovviamante ho posto il problema del precariato e quello occupazionale in cima alle ricadute della 133.
L'intervento e le mie dichiarazioni saranno poi oggetto di un articolo che comparrà sul settimanale "Mladina". Ricordo che proprio da "Mladina" e dalle sue denunce partì nel 1987 il movimento che portò all'indipendenza slovena quattro anni dopo. Si tratta quindi di un'apparizione importante per la Rete, se non altro per sensibilizzare e mobilitare contro il governo le comunità slovene del Friuli Venezia-Giulia, che solo a Trieste, in base all'accorpamento, rischiano di vedersi chiuse 12 scuole su 13!! Alla faccia della tutela delle minoranze etniche presenti nello stato italiano e della pluralità: in realtà, era da anni che le forze di destra puntavano a questo, e con la 133 sperano di avercela fatta.
monclar
(Alessandro Sfrecola)
Cari colleghe/i,
sempre nell'ambito delle iniziative a tutto campo intraprese dai rappresentanti della Rete qui a Trieste, segnalo che sono stato contattato dalla Radio studentesca della capitale slovena "Mladina" (sede a Lubiana).
Si è trattato di un'intervista in inglese sui problemi relativi alla legge Gelmini, in quanto anche oltreconfine, dopo i 5 grandi cortei di protesta in 12 giorni, ci si interessa molto alle vicende della scuola italiana. Ovviamante ho posto il problema del precariato e quello occupazionale in cima alle ricadute della 133.
L'intervento e le mie dichiarazioni saranno poi oggetto di un articolo che comparrà sul settimanale "Mladina". Ricordo che proprio da "Mladina" e dalle sue denunce partì nel 1987 il movimento che portò all'indipendenza slovena quattro anni dopo. Si tratta quindi di un'apparizione importante per la Rete, se non altro per sensibilizzare e mobilitare contro il governo le comunità slovene del Friuli Venezia-Giulia, che solo a Trieste, in base all'accorpamento, rischiano di vedersi chiuse 12 scuole su 13!! Alla faccia della tutela delle minoranze etniche presenti nello stato italiano e della pluralità: in realtà, era da anni che le forze di destra puntavano a questo, e con la 133 sperano di avercela fatta.
monclar
(Alessandro Sfrecola)
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TRIESTE 5 novembre: la Rete 11 luglio aderisce alla protesta dei precari dell'universtità
Domani 5 novembre, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico e del successivo corteo funebre per la "morte dell'istruzione" che sfilerà in città, i docenti precari della scuola, a nome della Rete 11 luglio, si associeranno ai colleghi precari dell'università, al personale tecnico-amministrativo e agli studenti dell'università e delle secondarie.
Il corteo partirà da piazzale Europa 1 alle 17.45.
Chi è in zona intervenga!
monclar
(Alessandro Sfrecola)
Ecco il testo integrale:
Università di Trieste in CORTEO
Per difendere l’università, la ricerca, la scuola e lo sviluppo culturale del paese, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2008/09, i rappresentanti degli Studenti, il Coordinamento 133, CGIL, CISL, UIL, Confsal, RdB, e le RSU dell’Università di Trieste organizzano
il 5 novembre 2008:
PRESIDIO, dalle 15.00 alle 17.45 nel piazzale antistante l’edificio centrale.
CORTEO Ore 17.45 ritrovo in piazzale Europa, lato mare.
Al termine della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico (ore 18.00) formazione del corteo e partenza verso piazza Unità.
Tutti i colleghi e le colleghe dell’Università, della SISSA, degli Enti di Ricerca, della Rete Docenti Precari 11 luglio, del Conservatorio e della scuola, gli studenti, i cittadini sono invitati ad aderire.
Invitiamo i partecipanti a portare oggetti luminosi per dare luce al corteo e a indossare una fascia nera al braccio in segno di lutto per la scuola, l’università e la ricerca pubblica duramente colpite dalla legge 133 e 137/2008.
Il corteo partirà da piazzale Europa 1 alle 17.45.
Chi è in zona intervenga!
monclar
(Alessandro Sfrecola)
Ecco il testo integrale:
Università di Trieste in CORTEO
Per difendere l’università, la ricerca, la scuola e lo sviluppo culturale del paese, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2008/09, i rappresentanti degli Studenti, il Coordinamento 133, CGIL, CISL, UIL, Confsal, RdB, e le RSU dell’Università di Trieste organizzano
il 5 novembre 2008:
PRESIDIO, dalle 15.00 alle 17.45 nel piazzale antistante l’edificio centrale.
CORTEO Ore 17.45 ritrovo in piazzale Europa, lato mare.
Al termine della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico (ore 18.00) formazione del corteo e partenza verso piazza Unità.
Tutti i colleghi e le colleghe dell’Università, della SISSA, degli Enti di Ricerca, della Rete Docenti Precari 11 luglio, del Conservatorio e della scuola, gli studenti, i cittadini sono invitati ad aderire.
Invitiamo i partecipanti a portare oggetti luminosi per dare luce al corteo e a indossare una fascia nera al braccio in segno di lutto per la scuola, l’università e la ricerca pubblica duramente colpite dalla legge 133 e 137/2008.
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Trieste-Udine: Manifestazione per il diritto allo studio
Comunico a chi fosse in zona che sabato 8 novembre si terrà a Cervignano, in provincia di Udine, la manifestazione
CERVIGNANO IN PIAZZA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
...contro i tagli a scuola e università
...per sostenere che l'istruzione è un diritto di tutti
...per la giustizia sociale
Programma:
ore 9.30 ritrovo in Piazza Indipendenza e dibattito pubblico con docenti, studenti, ricercatori universitari
ore 11.00 concerto degli studenti del Conservatorio Tartini di Trieste
ore 13.30 pranzo sociale
ore 15.00 lezioni divulgative aperte al pubblico in piazza
Partecipate, precari del Friuli Venezia-Giulia, e fatevi sentire.
CERVIGNANO IN PIAZZA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
...contro i tagli a scuola e università
...per sostenere che l'istruzione è un diritto di tutti
...per la giustizia sociale
Programma:
ore 9.30 ritrovo in Piazza Indipendenza e dibattito pubblico con docenti, studenti, ricercatori universitari
ore 11.00 concerto degli studenti del Conservatorio Tartini di Trieste
ore 13.30 pranzo sociale
ore 15.00 lezioni divulgative aperte al pubblico in piazza
Partecipate, precari del Friuli Venezia-Giulia, e fatevi sentire.
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Trieste: intervento della Rete presso il segretario generale nazionale Flc Cgil Pantaleo
Cari colleghe e colleghi,
oggi 6 novembre a Trieste, all'università, si è tenuto l'Attivo Regionale Flc Cgil FVG dei quadri, delle Rsu, del personale della Scuola e dell'Università "Non c'è cultura se non c'è instruzione".
Erano presenti il segretario generale Flc Cgil del Friuli Venezia-Giulia e soprattutto il segretario generale nazionale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo.
Mi pareva una buona occasione per portare di fronte alla dirigenza nazionale della Flc il problema del precariato. Peccato che, come al solito, i precari erano pochi. Siamo sempre poco presenti, almeno nella mia regione, e non ci facciamo sentire. E pensare che nell'edificio accanto c'era la lezione di area A1 del IX ciclo Ssis: circa 90 persone che se ne sono restate lì a sentire la loro lezione di Didattica generale, inconsapevoli o indifferenti al fatto che la loro abilitazione sarà carta straccia. Eppure li avevo avvisati...
Comunque, a nome del Coordinamento per l'Istruzione Pubblica - Rete Docenti Precari Trieste e della Rete 11 luglio, sono più volte intervenuto per sottoporre all'assemblea il nostro gravissimo problema. Devo dire che ho incontrato più solidarietà del solito da parte dei colleghi di ruolo e che il segretario generale si è soffermato più del previsto sul precariato scuola.
Vi riassumo in breve le sue dichiarazioni sul problema:
- la Cgil è unitaria sulle questioni della conoscenza e non intende "frammentare" la discussione nei vari comparti (scuola, università, maestro unico ecc).
- la Cgil non aprirà il dialogo col governo se prima non verranno eliminati i tagli al comparto scuola
- la discussione non può avvenire all'interno della 133 perché è una gabbia dalla quale la scuola e il personale docente non possono uscire indenni
- nell'ambito del rinnovo del contratto nazionale si intende dare la precedenza alle stabilizzazioni dei precari rispetto agli aumenti salariali
- riunire infine il fronte sul tema della precarietà: in concreto, riavviare le assunzioni annuali ricominciando dall'abbandonato programma dell'entrata in ruolo dalle graduatorie a esaurimento avviato da Fioroni e bloccato dalla Gelmini.
Queste le sue dichiarazioni. Io, da parte mia, ho ribadito che il precariato purtroppo non nasce ora ma da passate politiche scellerate a cui non è stata data adeguata risposta. Ho auspicato, a nome dei precari, che la nostra gravissima condizione di disagio non può reggere ad altri cedimenti sindacali, di nessun tipo, e che premeremo, per quanto ci sarà possibile, affinché ciò non avvenga.
L'intervento è stato utile anche perché alcuni precari di Pordenone, che ho incontrato sul luogo, hanno deciso di fondare un loro coordinamento, che unendosi a quelli di Trieste e Udine, darà vita a un movimento regionale di precari scuola che sinora mancava nel Friuli Venezia-Giulia.
Al di là di quello che ciascuno penserà sulle dichiarazioni di Pantaleo, resto convinto che come precari dobbiamo approfittare di qualsiasi occasione di visibilità, sensibilizzazione e controinformazione. Oggi era una quelle, e per lo meno si è parlato di precariato molto più del previsto.
Facciamoci sentire! Siamo ancora invisibili!
monclar
(Alessandro Sfrecola)
oggi 6 novembre a Trieste, all'università, si è tenuto l'Attivo Regionale Flc Cgil FVG dei quadri, delle Rsu, del personale della Scuola e dell'Università "Non c'è cultura se non c'è instruzione".
Erano presenti il segretario generale Flc Cgil del Friuli Venezia-Giulia e soprattutto il segretario generale nazionale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo.
Mi pareva una buona occasione per portare di fronte alla dirigenza nazionale della Flc il problema del precariato. Peccato che, come al solito, i precari erano pochi. Siamo sempre poco presenti, almeno nella mia regione, e non ci facciamo sentire. E pensare che nell'edificio accanto c'era la lezione di area A1 del IX ciclo Ssis: circa 90 persone che se ne sono restate lì a sentire la loro lezione di Didattica generale, inconsapevoli o indifferenti al fatto che la loro abilitazione sarà carta straccia. Eppure li avevo avvisati...
Comunque, a nome del Coordinamento per l'Istruzione Pubblica - Rete Docenti Precari Trieste e della Rete 11 luglio, sono più volte intervenuto per sottoporre all'assemblea il nostro gravissimo problema. Devo dire che ho incontrato più solidarietà del solito da parte dei colleghi di ruolo e che il segretario generale si è soffermato più del previsto sul precariato scuola.
Vi riassumo in breve le sue dichiarazioni sul problema:
- la Cgil è unitaria sulle questioni della conoscenza e non intende "frammentare" la discussione nei vari comparti (scuola, università, maestro unico ecc).
- la Cgil non aprirà il dialogo col governo se prima non verranno eliminati i tagli al comparto scuola
- la discussione non può avvenire all'interno della 133 perché è una gabbia dalla quale la scuola e il personale docente non possono uscire indenni
- nell'ambito del rinnovo del contratto nazionale si intende dare la precedenza alle stabilizzazioni dei precari rispetto agli aumenti salariali
- riunire infine il fronte sul tema della precarietà: in concreto, riavviare le assunzioni annuali ricominciando dall'abbandonato programma dell'entrata in ruolo dalle graduatorie a esaurimento avviato da Fioroni e bloccato dalla Gelmini.
Queste le sue dichiarazioni. Io, da parte mia, ho ribadito che il precariato purtroppo non nasce ora ma da passate politiche scellerate a cui non è stata data adeguata risposta. Ho auspicato, a nome dei precari, che la nostra gravissima condizione di disagio non può reggere ad altri cedimenti sindacali, di nessun tipo, e che premeremo, per quanto ci sarà possibile, affinché ciò non avvenga.
L'intervento è stato utile anche perché alcuni precari di Pordenone, che ho incontrato sul luogo, hanno deciso di fondare un loro coordinamento, che unendosi a quelli di Trieste e Udine, darà vita a un movimento regionale di precari scuola che sinora mancava nel Friuli Venezia-Giulia.
Al di là di quello che ciascuno penserà sulle dichiarazioni di Pantaleo, resto convinto che come precari dobbiamo approfittare di qualsiasi occasione di visibilità, sensibilizzazione e controinformazione. Oggi era una quelle, e per lo meno si è parlato di precariato molto più del previsto.
Facciamoci sentire! Siamo ancora invisibili!
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(Alessandro Sfrecola)
Ultima modifica di gialov il Ven Nov 14, 2008 4:30 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : Solo i moderatori possono colorare i titoli o inserirli tutti in maiuscolo)
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Epifani della CGIL in Friuli Venezia-Giulia: occasione di visibilità
Colleghe e colleghi,
il segretario della Cgil Epifani sarà venerdì 21 novembre a Udine e Trieste.
Dal momento che si parlerà di lavoro, invito tutti i precari in zona a intervenire presso Epifani per sollecitare interventi di salvataggio per la nostra categoria!
Preparate dati e discorsi. Facciamoci vedere e sentire.
Io per la Rete ci sarò. Riferirò venerdì.
Dal sito Cgil-Trieste
Guglielmo Epifani a Trieste il 21 novembre
Doppio appuntamento in Friuli Venezia Giulia per Guglielmo Epifani. Nell'agenda del segretario generale l'attivo regionale dei delegati Cgil, in programma dalle 9 all’Enaip di Pasian di Prato (Udine). Quindi Epifani partirà per Trieste, dove concluderà i lavori del convegno “Andare altrove. Storie di passaggi e di lavoro ad Est del Nord est", organizzato dalla Cgil regionale e provinciale, in collaborazione con l’istituto Livio Saranz, nella sala grande della Camera di Commercio, in piazza della Borsa.
monclar
Coordinamento per l'istruzione pubblica-Rete docenti precari Trieste
il segretario della Cgil Epifani sarà venerdì 21 novembre a Udine e Trieste.
Dal momento che si parlerà di lavoro, invito tutti i precari in zona a intervenire presso Epifani per sollecitare interventi di salvataggio per la nostra categoria!
Preparate dati e discorsi. Facciamoci vedere e sentire.
Io per la Rete ci sarò. Riferirò venerdì.
Dal sito Cgil-Trieste
Guglielmo Epifani a Trieste il 21 novembre
Doppio appuntamento in Friuli Venezia Giulia per Guglielmo Epifani. Nell'agenda del segretario generale l'attivo regionale dei delegati Cgil, in programma dalle 9 all’Enaip di Pasian di Prato (Udine). Quindi Epifani partirà per Trieste, dove concluderà i lavori del convegno “Andare altrove. Storie di passaggi e di lavoro ad Est del Nord est", organizzato dalla Cgil regionale e provinciale, in collaborazione con l’istituto Livio Saranz, nella sala grande della Camera di Commercio, in piazza della Borsa.
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La Gelmini a Trieste: organizzata una contestazione
La nostra amata ministra viene a Trieste (forse, se non apparirà in video conferenza come al solito).
ecco l'annuncio:
http://www.sissa.it/download/info/sissa30anni.pdf
Si è già organizzata una contestazione di tutto il mondo dell'istruzione, università compresa.
Per chi è in zona e vuole aderire informazioni su:
http://www.coordinamento133.altervista.org/index.php/iniziative/93-25-nov-trieste-ripudia-la-gelmini
oppure scrivere a coord_istruzione@yahoo.it
monclar
Coordinamento per l'istruzione pubblica-Rete docenti precari Trieste
ecco l'annuncio:
http://www.sissa.it/download/info/sissa30anni.pdf
Si è già organizzata una contestazione di tutto il mondo dell'istruzione, università compresa.
Per chi è in zona e vuole aderire informazioni su:
http://www.coordinamento133.altervista.org/index.php/iniziative/93-25-nov-trieste-ripudia-la-gelmini
oppure scrivere a coord_istruzione@yahoo.it
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La vile Gelmini rinuncia ancora
Come previsto, la Gelmini non si è fatta vedere. Peccato, perché la aspettavamo con corteo non autorizzato noi del Coordinamento per l'istruzione pubblica e il movimento studentesco universitario e delle superiori (Coordinamento 133) per una calda accoglienza di contestazione.
Ormai quella donna vive nascosta. La sua ultima apparizione pubblica, a quanto mi risulta, è stata presso i Circoli del buon governo di Forza Italia... (Sic).
Ma prima o poi...
Gelmini rinuncia: non verrà alla Sissa
Venerdì 21 Novembre 2008 10:05
Il ministro dell’Istruzione assente all’inaugurazione dell’anno accademico
da Il Piccolo di Trieste del 21 novembre 2008
Mariastella Gelmini rinuncia alla sua visita a Trieste. Martedì 25 novembre il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca avrebbe dovuto presenziare all’inaugurazione dell’anno accademico della Sissa, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati che ha sede in città.
La versione ufficiale giunta da Roma per la mancata partecipazione dà «la Gelmini impegnata proprio in quella giornata in una riunione istituzionale internazionale, che dovrà presiedere», come spiega il direttore della Sissa, Stefano Fantoni. Ma dietro questa decisione potrebbe celarsi il timore di vedersi investita anche a Trieste da vigorose contestazioni da parte del mondo della scuola, dell’università e della ricerca stessa.
In effetti, sul sito internet del Coordinamento 133 (www.coordinamento133.altervista.org) era già scattata la mobilitazione da parte degli studenti. In due interventi pubblicati ieri sulla home page dello spazio web, con tanto di foto della testa della 36enne esponente del Pdl travolta dalle onde del mare, veniva lanciato a chiare lettere l’appello a unirsi alla manifestazione di protesta anti-Gelmini, organizzata proprio in concomitanza con l’eventuale arrivo del ministro in città. Il ritrovo era stato fissato per le 11 di martedì a Barcola, all’altezza del capolinea dell’autobus numero 6. Secondo i promotori della protesta, la Gelmini sarebbe approdata a Trieste con «il chiaro intento di "farsi bella" davanti a giornalisti e telecamere. Un ministro che fa solo finta di confrontarsi con gli studenti - continuava il testo - ma che in realtà va avanti con il suo progetto di privatizzazione dei saperi, noi non vogliamo che il ministro sfrutti la nostra città come un palcoscenico». Lo slogan conclusivo ribadiva infine la posizione dei contestatori: «Fermiamo la Gelmini, difendiamo la Sissa!».
Nell’altro testo messo in rete, il coordinamento 133 aveva tentato di proporre al rettore e ai professori dell’Ateneo triestino il blocco di tutte le lezioni previste nella giornata del 25 novembre. Una sorta di lettera aperta, con la quale si chiamavano i docenti ad unirsi alla manifestazione contro la Gelmini. Un dissenso che si sarebbe tradotto poi in una sorta di muro umano, tanto compatto da impedire al ministro di raggiungere fisicamente la sede della Sissa. Tutto ciò, a questo punto, non avverrà, visto l’annunciato forfait dell’«obiettivo» della protesta.
Peraltro la presenza della Gelmini all’inaugurazione dell’anno accademico della Sissa non era stata confermata, ma le voci al riguardo sulla sua partecipazione erano iniziate a circolare con sempre maggiore insistenza negli ultimi giorni. Tanto che, ormai, la cosa sembrava fatta, considerati anche i contatti tra i vertici dell’ente d’eccellenza cittadino e il ministero. Ieri, tuttavia, il direttore della Sissa, Fantoni, ha ricevuto la notizia della rinuncia. (m.u.)
Ormai quella donna vive nascosta. La sua ultima apparizione pubblica, a quanto mi risulta, è stata presso i Circoli del buon governo di Forza Italia... (Sic).
Ma prima o poi...
Gelmini rinuncia: non verrà alla Sissa
Venerdì 21 Novembre 2008 10:05
Il ministro dell’Istruzione assente all’inaugurazione dell’anno accademico
da Il Piccolo di Trieste del 21 novembre 2008
Mariastella Gelmini rinuncia alla sua visita a Trieste. Martedì 25 novembre il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca avrebbe dovuto presenziare all’inaugurazione dell’anno accademico della Sissa, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati che ha sede in città.
La versione ufficiale giunta da Roma per la mancata partecipazione dà «la Gelmini impegnata proprio in quella giornata in una riunione istituzionale internazionale, che dovrà presiedere», come spiega il direttore della Sissa, Stefano Fantoni. Ma dietro questa decisione potrebbe celarsi il timore di vedersi investita anche a Trieste da vigorose contestazioni da parte del mondo della scuola, dell’università e della ricerca stessa.
In effetti, sul sito internet del Coordinamento 133 (www.coordinamento133.altervista.org) era già scattata la mobilitazione da parte degli studenti. In due interventi pubblicati ieri sulla home page dello spazio web, con tanto di foto della testa della 36enne esponente del Pdl travolta dalle onde del mare, veniva lanciato a chiare lettere l’appello a unirsi alla manifestazione di protesta anti-Gelmini, organizzata proprio in concomitanza con l’eventuale arrivo del ministro in città. Il ritrovo era stato fissato per le 11 di martedì a Barcola, all’altezza del capolinea dell’autobus numero 6. Secondo i promotori della protesta, la Gelmini sarebbe approdata a Trieste con «il chiaro intento di "farsi bella" davanti a giornalisti e telecamere. Un ministro che fa solo finta di confrontarsi con gli studenti - continuava il testo - ma che in realtà va avanti con il suo progetto di privatizzazione dei saperi, noi non vogliamo che il ministro sfrutti la nostra città come un palcoscenico». Lo slogan conclusivo ribadiva infine la posizione dei contestatori: «Fermiamo la Gelmini, difendiamo la Sissa!».
Nell’altro testo messo in rete, il coordinamento 133 aveva tentato di proporre al rettore e ai professori dell’Ateneo triestino il blocco di tutte le lezioni previste nella giornata del 25 novembre. Una sorta di lettera aperta, con la quale si chiamavano i docenti ad unirsi alla manifestazione contro la Gelmini. Un dissenso che si sarebbe tradotto poi in una sorta di muro umano, tanto compatto da impedire al ministro di raggiungere fisicamente la sede della Sissa. Tutto ciò, a questo punto, non avverrà, visto l’annunciato forfait dell’«obiettivo» della protesta.
Peraltro la presenza della Gelmini all’inaugurazione dell’anno accademico della Sissa non era stata confermata, ma le voci al riguardo sulla sua partecipazione erano iniziate a circolare con sempre maggiore insistenza negli ultimi giorni. Tanto che, ormai, la cosa sembrava fatta, considerati anche i contatti tra i vertici dell’ente d’eccellenza cittadino e il ministero. Ieri, tuttavia, il direttore della Sissa, Fantoni, ha ricevuto la notizia della rinuncia. (m.u.)
monclar- Esperto/a
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Manifestazioni a Trieste del 12 dicembre
In occasione degli scioperi indetti per il 12 dicembre le iniziative a Trieste sono le seguenti:
ore 9.30: per lo sciopero generale della Cgil il raggruppamento sarà in piazza Goldoni alle ore 9.30. il corteo convoglierà poi in piazza Unità intorno alle 11.30, dove è stato chiesto un apposito intervento dei precari della scuola (al di là di appartenenze politiche). Quindi interverrà qualcuno del Coordinamento per l'istruzione pubblica anche a nome della Rete nazionale precari della scuola.
ore 11: i Cobas scuola organizzano invece un presidio alle ore 11 in piazza della Borsa, sempre sul temi della riforma Gelmini e del precariato.
Precari triestini e friulani, avete quindi solo da scegliere dove andare, ma per favore andate! Visibilità!!!
monclar
ore 9.30: per lo sciopero generale della Cgil il raggruppamento sarà in piazza Goldoni alle ore 9.30. il corteo convoglierà poi in piazza Unità intorno alle 11.30, dove è stato chiesto un apposito intervento dei precari della scuola (al di là di appartenenze politiche). Quindi interverrà qualcuno del Coordinamento per l'istruzione pubblica anche a nome della Rete nazionale precari della scuola.
ore 11: i Cobas scuola organizzano invece un presidio alle ore 11 in piazza della Borsa, sempre sul temi della riforma Gelmini e del precariato.
Precari triestini e friulani, avete quindi solo da scegliere dove andare, ma per favore andate! Visibilità!!!
monclar
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Documento presentato dal Coordinamento precari FVG e dalla Flc-Cgil all'assessore regionale all'istruzione
Questa è la lettera inviata all'assessore, con richiesta di essere ricevuti direttamente.
Alla c. a. dell’Assessore alla Pubblica Istruzione
del Friuli Venezia Giulia
Egregio Assessore Molinaro,
Come Coordinamento Precari Scuola del Friuli Venezia Giulia e FLC CGIL non possiamo non esprimerLe la nostra preoccupazione per il futuro dell’occupazione nel comparto scuola.
A causa dei tagli indiscriminati voluti dai ministri Gelmini/ Tremonti, il cui unico scopo è risparmiare 8 miliardi di euro, a partire dal prossimo anno scolastico ci troveremo a dover fronteggiare una crisi lavorativa senza precedenti.
Soltanto nella nostra regione, nel triennio 2009-2012, andranno in fumo 1200 posti di lavoro.
Le ripercussioni di questa manovra economica sono palesemente negative su più livelli tra loro interconnessi: un gravissimo problema occupazionale dal quale non è più possibile prescindere e le conseguenti ricadute sulla qualità del sistema dell’istruzione.
Sulla prima ed improcrastinabile emergenza, non Le nascondiamo il sentimento di vergogna provato da diversi lavoratori con anni di precariato alle spalle, con famiglia e figli a carico, con il mutuo della prima casa da pagare: tutto ciò in uno scenario economico altalenante e drammatico come quello attuale, in continua evoluzione negativa.
Ancor più inquietante è la scarsa attenzione generale per noi lavoratori precari dell’istruzione. Se i lavoratori di una qualsiasi azienda privata (ad esempio i cassaintegrati dell’Electrolux, della ferriera di Servola, del triangolo della Sedia), usufruiscono, a buon diritto, dei cosiddetti ammortizzatori sociali, noi lavoratori della conoscenza a partire dal prossimo anno scolastico saremo abbandonati sul lastrico senza alcuna forma di tutela!
Non possiamo, dunque, esimerci dal manifestarLe la nostra indignazione. Si tratta, infatti, di tagli che si configurano come dei veri e propri licenziamenti in massa, in quanto la soglia di certezza dei precari deriva loro dal rinnovo del contratto, anno dopo anno.
I tagli voluti dal Governo:
¬- Colpiscono indiscriminatamente tutti i lavoratori, impossibilitati così a programmare il loro futuro, ingenerando una crisi sociale con il rischio di una eventuale degenerazione.
- Penalizzano i giovani, (alcuni di loro appena formati anche attraverso le Siss e analoghi corsi, alla lunga rivelatisi soltanto “fabbriche di illusioni”, a causa della loro malsana gestione) ai quali vengono del tutto negate le speranze di realizzazione umana e professionale;
- Penalizzano i cosiddetti “Precari storici”, vincitori di concorso, plurititolati, di età media attorno quarant’anni, devoti all’insegnamento da sempre, senza alcuna prospettiva di anzianità di carriera. Lavoratori che fino ad ora hanno assicurato anno per anno la continuità didattica.
- Colpiscono i precari del personale ATA, non riconoscendo in essi le risorse professionali funzionali all’efficienza e alla qualità dei servizi offerti dalle scuole.
Saranno penalizzati i servizi di accoglienza (portineria e centralini), amministrazione e segreterie, sala stampa, tecnici di laboratorio, collaboratori scolastici. Tutte funzioni indispensabili per fronteggiare le esigenze che emergono nell’organizzazione giornaliera dell’attività didattica.
Si tratta di lavoratori (docenti ed ATA) che saranno mandati a casa senza garanzie sufficienti e senza la possibilità di un trattamento pensionistico adeguato!
Siamo dunque di fronte a risparmi che non favoriranno in nulla il benessere del paese, cioè la sua crescita economica. La scuola, la cultura, l’istruzione, la ricerca dovrebbero costituire il volano da cui ripartire, tanto più in un periodo di crisi economica, come quello odierno.
La conseguenza dei tagli sarà l’impossibilità a garantire un’offerta formativa qualitativamente alta e competitiva.
Ecco alcuni dei problemi che il nostro sistema scolastico regionale dovrà affrontare:
Il tempo pieno non sarà più garantito nonostante le richieste delle famiglie.
Saranno eliminate le compresenze
Il dimensionamento della rete scolastica determinerà l’aumento del numero degli alunni per classe, anche a discapito degli effettivi standard di sicurezza.
Al fine di scongiurare il reale concretizzarsi delle nostre previsioni, Le chiediamo di attivarsi perché venga garantito:
l’attivazione, in ogni caso, del tempo scuola richiesto dalle famiglie e senza alcun tipo di onore accessorio;
che il ridimensionamento della rete scolastica non leda il diritto allo studio, soprattutto nelle zone più periferiche e per le famiglie che si trovano in condizioni disagiate;
il funzionamento concreto ed effettivo di tutti i punti di erogazione del servizio scolastico, evitando ricadute sulla qualità dello stesso e sulle condizioni di lavoro;
Un sostanziale ritiro dei tagli prodotti con la L.133/2008 e dai conseguenti Decreti Attuativi, anche al fine di agevolare un vero confronto tra il Ministero i soggetti attivi del sistema scolastico;
L’utilizzo degli ammortizzatori sociali nella malaugurata eventualità di perdita del posto di lavoro da parte dei precari della scuola, poiché dopo parecchi anni di “servizio precario” sono esclusi da qualsiasi strumento di sostegno al reddito.
Le chiediamo infine di mantenere attivo il confronto iniziato oggi in modo da poterci reciprocamente aggiornare sull’esito delle azioni che attueremo nei rispettivi ruoli al fine di evitare le gravi ricadute sociali e il depauperamento del patrimonio professionale che qualifica il sistema scolastico pubblico statale.
SE L’ISTRUZIONE HA DEI COSTI, CHI CI GARANTISCE CHE L’IGNORANZA NON NE ABBIA DI PIÙ ESOSI?
Certi che il nostro appello non sarà ignorato, ringraziandoLa, porgiamo distinti saluti.
Coordinamento Precari Scuola F.V.G.
FLC CGIL F.V.G.
Trieste, 10 marzo 2009
Alla c. a. dell’Assessore alla Pubblica Istruzione
del Friuli Venezia Giulia
Egregio Assessore Molinaro,
Come Coordinamento Precari Scuola del Friuli Venezia Giulia e FLC CGIL non possiamo non esprimerLe la nostra preoccupazione per il futuro dell’occupazione nel comparto scuola.
A causa dei tagli indiscriminati voluti dai ministri Gelmini/ Tremonti, il cui unico scopo è risparmiare 8 miliardi di euro, a partire dal prossimo anno scolastico ci troveremo a dover fronteggiare una crisi lavorativa senza precedenti.
Soltanto nella nostra regione, nel triennio 2009-2012, andranno in fumo 1200 posti di lavoro.
Le ripercussioni di questa manovra economica sono palesemente negative su più livelli tra loro interconnessi: un gravissimo problema occupazionale dal quale non è più possibile prescindere e le conseguenti ricadute sulla qualità del sistema dell’istruzione.
Sulla prima ed improcrastinabile emergenza, non Le nascondiamo il sentimento di vergogna provato da diversi lavoratori con anni di precariato alle spalle, con famiglia e figli a carico, con il mutuo della prima casa da pagare: tutto ciò in uno scenario economico altalenante e drammatico come quello attuale, in continua evoluzione negativa.
Ancor più inquietante è la scarsa attenzione generale per noi lavoratori precari dell’istruzione. Se i lavoratori di una qualsiasi azienda privata (ad esempio i cassaintegrati dell’Electrolux, della ferriera di Servola, del triangolo della Sedia), usufruiscono, a buon diritto, dei cosiddetti ammortizzatori sociali, noi lavoratori della conoscenza a partire dal prossimo anno scolastico saremo abbandonati sul lastrico senza alcuna forma di tutela!
Non possiamo, dunque, esimerci dal manifestarLe la nostra indignazione. Si tratta, infatti, di tagli che si configurano come dei veri e propri licenziamenti in massa, in quanto la soglia di certezza dei precari deriva loro dal rinnovo del contratto, anno dopo anno.
I tagli voluti dal Governo:
¬- Colpiscono indiscriminatamente tutti i lavoratori, impossibilitati così a programmare il loro futuro, ingenerando una crisi sociale con il rischio di una eventuale degenerazione.
- Penalizzano i giovani, (alcuni di loro appena formati anche attraverso le Siss e analoghi corsi, alla lunga rivelatisi soltanto “fabbriche di illusioni”, a causa della loro malsana gestione) ai quali vengono del tutto negate le speranze di realizzazione umana e professionale;
- Penalizzano i cosiddetti “Precari storici”, vincitori di concorso, plurititolati, di età media attorno quarant’anni, devoti all’insegnamento da sempre, senza alcuna prospettiva di anzianità di carriera. Lavoratori che fino ad ora hanno assicurato anno per anno la continuità didattica.
- Colpiscono i precari del personale ATA, non riconoscendo in essi le risorse professionali funzionali all’efficienza e alla qualità dei servizi offerti dalle scuole.
Saranno penalizzati i servizi di accoglienza (portineria e centralini), amministrazione e segreterie, sala stampa, tecnici di laboratorio, collaboratori scolastici. Tutte funzioni indispensabili per fronteggiare le esigenze che emergono nell’organizzazione giornaliera dell’attività didattica.
Si tratta di lavoratori (docenti ed ATA) che saranno mandati a casa senza garanzie sufficienti e senza la possibilità di un trattamento pensionistico adeguato!
Siamo dunque di fronte a risparmi che non favoriranno in nulla il benessere del paese, cioè la sua crescita economica. La scuola, la cultura, l’istruzione, la ricerca dovrebbero costituire il volano da cui ripartire, tanto più in un periodo di crisi economica, come quello odierno.
La conseguenza dei tagli sarà l’impossibilità a garantire un’offerta formativa qualitativamente alta e competitiva.
Ecco alcuni dei problemi che il nostro sistema scolastico regionale dovrà affrontare:
Il tempo pieno non sarà più garantito nonostante le richieste delle famiglie.
Saranno eliminate le compresenze
Il dimensionamento della rete scolastica determinerà l’aumento del numero degli alunni per classe, anche a discapito degli effettivi standard di sicurezza.
Al fine di scongiurare il reale concretizzarsi delle nostre previsioni, Le chiediamo di attivarsi perché venga garantito:
l’attivazione, in ogni caso, del tempo scuola richiesto dalle famiglie e senza alcun tipo di onore accessorio;
che il ridimensionamento della rete scolastica non leda il diritto allo studio, soprattutto nelle zone più periferiche e per le famiglie che si trovano in condizioni disagiate;
il funzionamento concreto ed effettivo di tutti i punti di erogazione del servizio scolastico, evitando ricadute sulla qualità dello stesso e sulle condizioni di lavoro;
Un sostanziale ritiro dei tagli prodotti con la L.133/2008 e dai conseguenti Decreti Attuativi, anche al fine di agevolare un vero confronto tra il Ministero i soggetti attivi del sistema scolastico;
L’utilizzo degli ammortizzatori sociali nella malaugurata eventualità di perdita del posto di lavoro da parte dei precari della scuola, poiché dopo parecchi anni di “servizio precario” sono esclusi da qualsiasi strumento di sostegno al reddito.
Le chiediamo infine di mantenere attivo il confronto iniziato oggi in modo da poterci reciprocamente aggiornare sull’esito delle azioni che attueremo nei rispettivi ruoli al fine di evitare le gravi ricadute sociali e il depauperamento del patrimonio professionale che qualifica il sistema scolastico pubblico statale.
SE L’ISTRUZIONE HA DEI COSTI, CHI CI GARANTISCE CHE L’IGNORANZA NON NE ABBIA DI PIÙ ESOSI?
Certi che il nostro appello non sarà ignorato, ringraziandoLa, porgiamo distinti saluti.
Coordinamento Precari Scuola F.V.G.
FLC CGIL F.V.G.
Trieste, 10 marzo 2009
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Resoconto incontro Coordinamento FVG e FLC CGIL con assessore all'istruzione
Come promesso, ecco il resoconto dell'incontro.
INCONTRO DELLA FLC CGIL E DEL COORDINAMENTO PRECARI F.V.G. CON L’ASSESSORE REGIONALE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
In continuità con la manifestazione regionale sul precariato nella scuola del 6 Marzo scorso, mercoledì 10 noi FLC CGIL e Coordinamento Precari Scuola F.V.G. siamo stati ricevuti dall’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Roberto Molinaro.
Apprezzando la disponibilità del Prof. Molinaro, una persona consapevole dei problemi riguardanti la scuola perché proviene da questo settore, l’incontro rappresenta l’apertura di un tavolo di trattative per trovare soluzioni condivise da entrambe le parti, limitando il più possibile gli effetti deleteri dei tagli di risorse umane (docenti e ATA) sul sistema dell’occupazione con gravi ripercussioni sulla qualità del nostro sistema dell’istruzione.
L’assessore, pur convenendo con noi sull’impossibilità di realizzare una valida e funzionale Riforma della scuola attraverso il continuo ricorso alla decretazione d’urgenza, ha messo l’accento sull’attendibilità delle nostre stime, dichiarandosi perplesso sul dato di 1200 tra docenti e ATA, senza lavoro nel prossimo triennio. Abbiamo, dunque, dimostrato la fondatezza delle nostre previsioni, derivanti dal calcolo attraverso un software prodotto dalla FLC CGIL nazionale -ed utilizzato anche dai dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale- il quale tiene conto delle variabili contemplate dai decreti attuativi della legge133.
Egli ha altresì precisato che il Ministero dell’Economia indicherà a ciascuna regione il tetto massimo di spesa, in relazione al quale ogni ente gestirà in autonomia la
distribuzione dei propri organici. Qualora questa soglia venisse superata, i tagli verranno imposti dall’alto.
Per quanto concerne il personale ATA, abbiamo insistito sulla qualità del servizio offerto da questi lavoratori, funzionale alle esigenze organizzative e didattiche.
In particolare, per i collaboratori scolastici i tagli sono in relazione al numero delle classi: tot classi, tot lavoratori. Ma la nostra obiezione è che pur diminuendo le classi a causa degli accorpamenti, il numero dell’utenza rimane invariato.
A giudizio del prof. Molinaro vi è la possibilità che nella Conferenza Stato-Regioni i tagli siano meno pesanti delle nostre previsioni. Lo consideriamo di buon auspicio ma a breve, in presenza della circolare ministeriale sugli organici, chiederemo un altro incontro, per verificare l’evolversi della vicenda e limitare quanto più possibile questi provvedimenti.
In ogni caso, al di là dell’approssimazione più o meno esatta dei numeri, queste misure provocheranno una crisi sociale di dimensioni spaventose, anche alla luce dei drammatici scenari economici attuali.
Abbiamo corroborato tutto questo, presentando alcune situazioni concrete di vita vissuta con tutte le difficoltà che si incontrano nel quotidiano, realtà delle quali l’assessore si è dichiarato ignaro, e dunque contento di averci ricevuto, dal momento che è indispensabile per il palazzo non perdere mai il contatto con la gente, con i lavoratori del pubblico impiego.
Tra questi, i precari della scuola, giovani senza futuro, precari storici con famiglia, figli e mutuo da pagare, abbandonati a se stessi senza alcune forme di tutela adeguate.
Per affrontare quest’emergenza, abbiamo chiesto di superare l’ottica della legge 185, estendendo anche ai precari del settore pubblico la possibilità di usufruire dei cosiddetti “ammortizzatori in deroga”.
Rimanendo in tema di strumenti per tutelare i lavoratori, ci è stata annunciata in anteprima (in quanto si tratta di un provvedimento discusso nella seduta precedente al nostro incontro) la disponibilità di risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo: i 47 milioni derivanti dalla programmazione del Fondo per il prossimo anno sono stati incrementati a 57 milioni di euro, tale somma sarà spesa secondo una doppia canalizzazione, una parte per il sostegno al reddito, la parte restante per la formazione e verranno erogati agli enti del settore. Di fatto l’erogazione del sostegno al reddito sarà legata al percorso di formazione/riqualificazione che la/il lavoratrice/re dovrà frequentare, dando così avvio alla pratica di una “politica attiva del lavoro”.
Abbiamo chiesto All’assessore di mantenere attivo il confronto iniziato in modo da poterci reciprocamente aggiornare sull’esito delle azioni che attueremo nei rispettivi ruoli. Ci auguriamo che tutto non si esaurisca nei buoni propositi e nella solidarietà non abbinata ad atti concreti!
FLC CGIL Coordinamento Precari Scuola
F.V.G. F.V.G.
Trieste, 11 marzo 2009
INCONTRO DELLA FLC CGIL E DEL COORDINAMENTO PRECARI F.V.G. CON L’ASSESSORE REGIONALE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
In continuità con la manifestazione regionale sul precariato nella scuola del 6 Marzo scorso, mercoledì 10 noi FLC CGIL e Coordinamento Precari Scuola F.V.G. siamo stati ricevuti dall’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Roberto Molinaro.
Apprezzando la disponibilità del Prof. Molinaro, una persona consapevole dei problemi riguardanti la scuola perché proviene da questo settore, l’incontro rappresenta l’apertura di un tavolo di trattative per trovare soluzioni condivise da entrambe le parti, limitando il più possibile gli effetti deleteri dei tagli di risorse umane (docenti e ATA) sul sistema dell’occupazione con gravi ripercussioni sulla qualità del nostro sistema dell’istruzione.
L’assessore, pur convenendo con noi sull’impossibilità di realizzare una valida e funzionale Riforma della scuola attraverso il continuo ricorso alla decretazione d’urgenza, ha messo l’accento sull’attendibilità delle nostre stime, dichiarandosi perplesso sul dato di 1200 tra docenti e ATA, senza lavoro nel prossimo triennio. Abbiamo, dunque, dimostrato la fondatezza delle nostre previsioni, derivanti dal calcolo attraverso un software prodotto dalla FLC CGIL nazionale -ed utilizzato anche dai dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale- il quale tiene conto delle variabili contemplate dai decreti attuativi della legge133.
Egli ha altresì precisato che il Ministero dell’Economia indicherà a ciascuna regione il tetto massimo di spesa, in relazione al quale ogni ente gestirà in autonomia la
distribuzione dei propri organici. Qualora questa soglia venisse superata, i tagli verranno imposti dall’alto.
Per quanto concerne il personale ATA, abbiamo insistito sulla qualità del servizio offerto da questi lavoratori, funzionale alle esigenze organizzative e didattiche.
In particolare, per i collaboratori scolastici i tagli sono in relazione al numero delle classi: tot classi, tot lavoratori. Ma la nostra obiezione è che pur diminuendo le classi a causa degli accorpamenti, il numero dell’utenza rimane invariato.
A giudizio del prof. Molinaro vi è la possibilità che nella Conferenza Stato-Regioni i tagli siano meno pesanti delle nostre previsioni. Lo consideriamo di buon auspicio ma a breve, in presenza della circolare ministeriale sugli organici, chiederemo un altro incontro, per verificare l’evolversi della vicenda e limitare quanto più possibile questi provvedimenti.
In ogni caso, al di là dell’approssimazione più o meno esatta dei numeri, queste misure provocheranno una crisi sociale di dimensioni spaventose, anche alla luce dei drammatici scenari economici attuali.
Abbiamo corroborato tutto questo, presentando alcune situazioni concrete di vita vissuta con tutte le difficoltà che si incontrano nel quotidiano, realtà delle quali l’assessore si è dichiarato ignaro, e dunque contento di averci ricevuto, dal momento che è indispensabile per il palazzo non perdere mai il contatto con la gente, con i lavoratori del pubblico impiego.
Tra questi, i precari della scuola, giovani senza futuro, precari storici con famiglia, figli e mutuo da pagare, abbandonati a se stessi senza alcune forme di tutela adeguate.
Per affrontare quest’emergenza, abbiamo chiesto di superare l’ottica della legge 185, estendendo anche ai precari del settore pubblico la possibilità di usufruire dei cosiddetti “ammortizzatori in deroga”.
Rimanendo in tema di strumenti per tutelare i lavoratori, ci è stata annunciata in anteprima (in quanto si tratta di un provvedimento discusso nella seduta precedente al nostro incontro) la disponibilità di risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo: i 47 milioni derivanti dalla programmazione del Fondo per il prossimo anno sono stati incrementati a 57 milioni di euro, tale somma sarà spesa secondo una doppia canalizzazione, una parte per il sostegno al reddito, la parte restante per la formazione e verranno erogati agli enti del settore. Di fatto l’erogazione del sostegno al reddito sarà legata al percorso di formazione/riqualificazione che la/il lavoratrice/re dovrà frequentare, dando così avvio alla pratica di una “politica attiva del lavoro”.
Abbiamo chiesto All’assessore di mantenere attivo il confronto iniziato in modo da poterci reciprocamente aggiornare sull’esito delle azioni che attueremo nei rispettivi ruoli. Ci auguriamo che tutto non si esaurisca nei buoni propositi e nella solidarietà non abbinata ad atti concreti!
FLC CGIL Coordinamento Precari Scuola
F.V.G. F.V.G.
Trieste, 11 marzo 2009
monclar- Esperto/a
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Età : 57
Località : Trieste
Ordine scuola : Filosofia e Storia - Secondarie II gr. A037
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Proiezione cortometraggio sul precariato: Trieste 31 marzo 2009. Intervenire!!
Importante appuntamento a Trieste
martedì 31 marzo ore 18.30
D O C U M E N T A R I O
CRONACHE DI PUBBLICA DISTRUZIONE
Diario della precarietà
presso il caffè equosolidale Knulp,
via Madonna del Mare 7/A
Intervengono:
Manuel Posadas e Stefano Micheletti
(Rete Precari Veneto)
martedì 31 marzo ore 18.30
D O C U M E N T A R I O
CRONACHE DI PUBBLICA DISTRUZIONE
Diario della precarietà
presso il caffè equosolidale Knulp,
via Madonna del Mare 7/A
Intervengono:
Manuel Posadas e Stefano Micheletti
(Rete Precari Veneto)
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Data d'iscrizione : 23.10.08
Richiesta ai capigruppo Consiglio regionale Friuli Venezia-Giulia
Ai capigruppo del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia
Dott. GALASSO DANIELE – PDL
Dott. MORETTON GIANFRANCO – PD
Dott. COLUSSI PIERO – IDC Cittadini
Dott. KOCIJANCIC IGOR – La Sinistra- Arcobaleno
Dott. NARDUZZI DANILO – LN
Dott. SASCO EDOARDO – UDC
Dott. ASQUINI ROBERTO – Gruppo Misto
E per conoscenza al Presidente del Consiglio Regionale
Dott. BALLAMAN EDUARD
Loro Sedi
Lettera inviata via E-mail
Egregi Capi Gruppo,
come Coordinamento Precari Scuola del Friuli Venezia Giulia e FLC CGIL in data 6 Marzo Vi avevamo chiesto udienza per illustrare la grave situazione lavorativa del comparto scuola per l'anno scolastico 2009/2010.
Con grande rammarico la maggior parte di voi, tranne il capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista, non era presente quel giorno, mentre l’Assessore Molinaro ci ha incontrati successivamente il giorno 10.03.09.
Ciò non ostante ci saremmo aspettati di essere contattati per definire una data nella quale realizzare tale incontro.
É possibile che non interessino le sorti di 1200 lavoratori precari che entro il prossimo triennio prederanno il lavoro?
É possibile che non vengano prese in considerazione le ricadute negative sul tessuto sociale dei tagli del personale?
È possibile non preoccuparsi della qualità dell'offerta scolastica formativa della nostra regione?
È possibile non considerare le ricadute che produrranno l'aumento degli alunni per classe sul piano della sicurezza, e non solo su quello?
Se avessimo avuto l'opportunità di incontrarci avremmo potuto dirvi che per l'anno scolastico 2009/2010 sono previsti dei tagli pesantissimi, su decisione dei ministri Gelmini/ Tremonti, il cui unico scopo è risparmiare 8 miliardi di euro.
La situazione è molto grave!
Ci lascia perplessi che questa Giunta, il Consiglio Regionale dimostri scarsa attenzione per noi lavoratori precari dell’istruzione. Se i lavoratori di una qualsiasi azienda privata (ad esempio i cassaintegrati dell’Electrolux, della ferriera di Servola, del triangolo della Sedia), usufruiscono, a buon diritto, dei cosiddetti ammortizzatori sociali, una parte di noi, lavoratori precari della conoscenza, dal prossimo anno scolastico resteranno senza lavoro, con scarse prospettive di recuperarne uno e senza alcuna forma di tutela!
Infatti, i tagli del personale previsti si configurano come dei veri e propri licenziamenti in massa, poiché la soglia di certezza dei precari deriva loro dal rinnovo del contratto, anno dopo anno.
I tagli voluti dal Governo:
¬- Colpiscono indiscriminatamente tutti i lavoratori, impossibilitati così a programmare il loro futuro, ingenerando una crisi sociale basata sulla più totale incertezza, con il rischio di attivare eventuali processi di degenerazione.
- Penalizzano i giovani, (alcuni di loro appena formati anche attraverso le Siss e analoghi corsi, alla lunga rivelatisi soltanto “fabbriche di illusioni”, a causa della loro malsana gestione) ai quali vengono del tutto negate le speranze di realizzazione umana e professionale;
- Penalizzano i cosiddetti “Precari storici”, vincitori di concorso, plurititolati, di età media attorno quarant’anni, dediti all’insegnamento da sempre, senza alcuna prospettiva di anzianità di carriera. Lavoratori che fino ad ora hanno assicurato anno per anno la continuità didattica;
- Colpiscono i precari del personale ATA, non riconoscendo in essi le risorse professionali funzionali all’efficienza e alla qualità dei servizi offerti dalle scuole.
Tutte funzioni indispensabili per fronteggiare le esigenze che emergono nell’organizzazione giornaliera dell’attività didattica.
Si tratta di lavoratori (docenti e ATA) che saranno mandati a casa senza garanzie sufficienti e senza la possibilità di un trattamento pensionistico adeguato!
Questi sono alcuni dei problemi sui quali avremmo voluto confrontarci con voi, problemi che il nostro sistema scolastico regionale dovrà affrontare:
Il tempo pieno non sarà più garantito nonostante le richieste delle famiglie;
Saranno eliminate le compresenze;
Il dimensionamento della rete scolastica determinerà l’aumento del numero degli alunni per classe, anche a discapito degli effettivi standard di sicurezza.
Al fine di scongiurare il reale concretizzarsi delle nostre previsioni, Vi chiediamo che interveniate perché :
Sia garantita l'attivazione, in ogni caso, del tempo scuola richiesto dalle famiglie e senza alcun tipo di onere accessorio;
Il ridimensionamento della rete scolastica non leda il diritto allo studio, soprattutto nelle zone più periferiche e per le famiglie che si trovano in condizioni più disagiate;
Sia assicurato il funzionamento concreto ed effettivo di tutti i punti di erogazione del servizio scolastico, evitando ricadute sulla qualità dello stesso e sulle condizioni di lavoro;
Siano ritirati i tagli prodotti dall'ultima circolare ministeriale sulla formazione degli organici conseguenti alla L.133/2008;
Sia previsto l'utilizzo di ammortizzatori sociali per fronteggiare la perdita del posto di lavoro da parte dei precari della scuola, poiché dopo parecchi anni di “servizio precario” sono esclusi da qualsiasi strumento di sostegno al reddito.
Pertanto riteniamo utile insistere sulla necessità di un incontro per approfondire la problematica esposta anche in rapporto ai tagli di organico per il prossimo anno scolastico (nella nostra Regione ammontano a oltre 1.000 posti tra Docenti e ATA) e le eventuali soluzioni per fugare queste drammatiche prospettive.
In attesa di una poter ricevere una risposta in tempo utile, per la quale alleghiamo i recapiti, porgiamo distinti saluti.
Coordinamento Precari Scuola FVG
FLC CGIL FVG
Dott. GALASSO DANIELE – PDL
Dott. MORETTON GIANFRANCO – PD
Dott. COLUSSI PIERO – IDC Cittadini
Dott. KOCIJANCIC IGOR – La Sinistra- Arcobaleno
Dott. NARDUZZI DANILO – LN
Dott. SASCO EDOARDO – UDC
Dott. ASQUINI ROBERTO – Gruppo Misto
E per conoscenza al Presidente del Consiglio Regionale
Dott. BALLAMAN EDUARD
Loro Sedi
Lettera inviata via E-mail
Egregi Capi Gruppo,
come Coordinamento Precari Scuola del Friuli Venezia Giulia e FLC CGIL in data 6 Marzo Vi avevamo chiesto udienza per illustrare la grave situazione lavorativa del comparto scuola per l'anno scolastico 2009/2010.
Con grande rammarico la maggior parte di voi, tranne il capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista, non era presente quel giorno, mentre l’Assessore Molinaro ci ha incontrati successivamente il giorno 10.03.09.
Ciò non ostante ci saremmo aspettati di essere contattati per definire una data nella quale realizzare tale incontro.
É possibile che non interessino le sorti di 1200 lavoratori precari che entro il prossimo triennio prederanno il lavoro?
É possibile che non vengano prese in considerazione le ricadute negative sul tessuto sociale dei tagli del personale?
È possibile non preoccuparsi della qualità dell'offerta scolastica formativa della nostra regione?
È possibile non considerare le ricadute che produrranno l'aumento degli alunni per classe sul piano della sicurezza, e non solo su quello?
Se avessimo avuto l'opportunità di incontrarci avremmo potuto dirvi che per l'anno scolastico 2009/2010 sono previsti dei tagli pesantissimi, su decisione dei ministri Gelmini/ Tremonti, il cui unico scopo è risparmiare 8 miliardi di euro.
La situazione è molto grave!
Ci lascia perplessi che questa Giunta, il Consiglio Regionale dimostri scarsa attenzione per noi lavoratori precari dell’istruzione. Se i lavoratori di una qualsiasi azienda privata (ad esempio i cassaintegrati dell’Electrolux, della ferriera di Servola, del triangolo della Sedia), usufruiscono, a buon diritto, dei cosiddetti ammortizzatori sociali, una parte di noi, lavoratori precari della conoscenza, dal prossimo anno scolastico resteranno senza lavoro, con scarse prospettive di recuperarne uno e senza alcuna forma di tutela!
Infatti, i tagli del personale previsti si configurano come dei veri e propri licenziamenti in massa, poiché la soglia di certezza dei precari deriva loro dal rinnovo del contratto, anno dopo anno.
I tagli voluti dal Governo:
¬- Colpiscono indiscriminatamente tutti i lavoratori, impossibilitati così a programmare il loro futuro, ingenerando una crisi sociale basata sulla più totale incertezza, con il rischio di attivare eventuali processi di degenerazione.
- Penalizzano i giovani, (alcuni di loro appena formati anche attraverso le Siss e analoghi corsi, alla lunga rivelatisi soltanto “fabbriche di illusioni”, a causa della loro malsana gestione) ai quali vengono del tutto negate le speranze di realizzazione umana e professionale;
- Penalizzano i cosiddetti “Precari storici”, vincitori di concorso, plurititolati, di età media attorno quarant’anni, dediti all’insegnamento da sempre, senza alcuna prospettiva di anzianità di carriera. Lavoratori che fino ad ora hanno assicurato anno per anno la continuità didattica;
- Colpiscono i precari del personale ATA, non riconoscendo in essi le risorse professionali funzionali all’efficienza e alla qualità dei servizi offerti dalle scuole.
Tutte funzioni indispensabili per fronteggiare le esigenze che emergono nell’organizzazione giornaliera dell’attività didattica.
Si tratta di lavoratori (docenti e ATA) che saranno mandati a casa senza garanzie sufficienti e senza la possibilità di un trattamento pensionistico adeguato!
Questi sono alcuni dei problemi sui quali avremmo voluto confrontarci con voi, problemi che il nostro sistema scolastico regionale dovrà affrontare:
Il tempo pieno non sarà più garantito nonostante le richieste delle famiglie;
Saranno eliminate le compresenze;
Il dimensionamento della rete scolastica determinerà l’aumento del numero degli alunni per classe, anche a discapito degli effettivi standard di sicurezza.
Al fine di scongiurare il reale concretizzarsi delle nostre previsioni, Vi chiediamo che interveniate perché :
Sia garantita l'attivazione, in ogni caso, del tempo scuola richiesto dalle famiglie e senza alcun tipo di onere accessorio;
Il ridimensionamento della rete scolastica non leda il diritto allo studio, soprattutto nelle zone più periferiche e per le famiglie che si trovano in condizioni più disagiate;
Sia assicurato il funzionamento concreto ed effettivo di tutti i punti di erogazione del servizio scolastico, evitando ricadute sulla qualità dello stesso e sulle condizioni di lavoro;
Siano ritirati i tagli prodotti dall'ultima circolare ministeriale sulla formazione degli organici conseguenti alla L.133/2008;
Sia previsto l'utilizzo di ammortizzatori sociali per fronteggiare la perdita del posto di lavoro da parte dei precari della scuola, poiché dopo parecchi anni di “servizio precario” sono esclusi da qualsiasi strumento di sostegno al reddito.
Pertanto riteniamo utile insistere sulla necessità di un incontro per approfondire la problematica esposta anche in rapporto ai tagli di organico per il prossimo anno scolastico (nella nostra Regione ammontano a oltre 1.000 posti tra Docenti e ATA) e le eventuali soluzioni per fugare queste drammatiche prospettive.
In attesa di una poter ricevere una risposta in tempo utile, per la quale alleghiamo i recapiti, porgiamo distinti saluti.
Coordinamento Precari Scuola FVG
FLC CGIL FVG
monclar- Esperto/a
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Località : Trieste
Ordine scuola : Filosofia e Storia - Secondarie II gr. A037
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Contributo al forum : 6022
Data d'iscrizione : 23.10.08
29/04: Presidio Precari a Trieste davanti al consiglio regionale
Il 29 Aprile a Trieste, alle ore 11.30, sit-in presso il Consiglio Regionale per manifestare contro i licenziamenti nei settori della conoscenza!
Gli effetti delle devastanti politiche del governo sulla SCUOLA, UNIVERSITà e RICERCA ci porta indietro di cinquant’anni e i primi a pagare le conseguenze saranno i giovani e i precari.
Bisogna uscire dalla crisi investendo sulla conoscenza;
È indispensabile difendere il lavoro e tutelare l'occupazione;
È necessario difendere e migliorare la qualità dell'offerta educativa, dell'istruzione e del sapere.
Nel corso dell’iniziativa una delegazione sarà ricevuta dai Capi Gruppo del Consiglio Regionale, ai quali illustrerà la situazione cui andranno incontro la SCUOLA, l’UNIVERSITà e la RICERCA sia sul piano occupazionale sia su quello della qualità del servizio.
Gli effetti delle devastanti politiche del governo sulla SCUOLA, UNIVERSITà e RICERCA ci porta indietro di cinquant’anni e i primi a pagare le conseguenze saranno i giovani e i precari.
Bisogna uscire dalla crisi investendo sulla conoscenza;
È indispensabile difendere il lavoro e tutelare l'occupazione;
È necessario difendere e migliorare la qualità dell'offerta educativa, dell'istruzione e del sapere.
Nel corso dell’iniziativa una delegazione sarà ricevuta dai Capi Gruppo del Consiglio Regionale, ai quali illustrerà la situazione cui andranno incontro la SCUOLA, l’UNIVERSITà e la RICERCA sia sul piano occupazionale sia su quello della qualità del servizio.
aderiscono:
Coordinamento Precari FVG
Flc-FVG
Tutti i precari sono invitati a partecipare
monclar- Esperto/a
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Data d'iscrizione : 23.10.08
Resoconto incontro 29/04 del Coordinamento FVG e FLC CGIL con capigruppo Regione FVG
La Flc Cgil FVG e il Coordinamento Precari Scuola FVG incontrano i capi gruppo del consiglio regionale e l’Anci
Richiesto un impegno congiunto a tutela dell’occupazione nei comparti della
conoscenza e della sicurezza delle strutture
Richiesto un impegno congiunto a tutela dell’occupazione nei comparti della
conoscenza e della sicurezza delle strutture
Il 29 aprile ’09 la Flc Cgil, i lavoratori della Scuola, Università e Ricerca della nostra Regione,
hanno ritenuto opportuno, ancora una volta, sottolineare il triste destino incombente sul personale
PRECARIO dei comparti della Conoscenza.
In mattinata, dopo il presidio in Piazza Oberdan, davanti il Consiglio Regionale, l’incontro di una
delegazione con i Capigruppo: assenti soltanto la Lega Nord e il Gruppo Misto.
Nel pomeriggio è seguito l’incontro con l’ANCI Regionale, alla presenza del presidente Pizzolitto,
del Direttore Puntin e dei componenti il gruppo di lavoro in materia di Scuola e Istruzione.
Quattro i temi da noi discussi:
L’emergenza occupazionale per i mille precari che, a causa dei provvedimenti
governativi, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, e per di più, senza
ammortizzatori sociali, senza alcuna forma di sostegno al reddito.
Per un totale complessivo di 513 docenti nella scuola, 303 ATA, 200 tra Università e
Ricerca, tutte figure professionali che risultano essere, nei rispettivi comparti, strutturali
rispetto all’erogazione del servizio.
I tagli sulla scuola: nell’organico di diritto per 413 Docenti, ulteriori 100 nell’organico di
fatto, a cui vanno aggiunti 303 ATA. Tali riduzioni non permetteranno alla Ministra
Gelmini di rispettare l’impegno assunto con le famiglie circa le scelte sul tempo scuola;
impoveriranno i modelli didattici adottati sino ad ora; incideranno sul tempo scuola e
sulla qualità dell’insegnamento; pregiudicheranno il sostanziale rapporto tra il diritto ad
un’istruzione adeguata e l’offerta. Ed inoltre, andranno ad incrementare la spesa dei
Comuni, cioè delle tasche delle famiglie e dei cittadini. Di fatto, per avere meno di quello
che oggi abbiamo sia in quantità sia in qualità, dovremo spendere di più;
La grave situazione circa la sicurezza nelle scuole, a partire dal numero degli alunni per
classe: infatti, con il prossimo anno scolastico (in relazione ai tagli derivati dal
meccanismo di calcolo degli organici) i casi di classi con oltre 25 alunni rischiano di
diventare una costante. Nel frattempo, l’unica cosa chiara è il palleggiamento delle
responsabilità tra dirigente, amministrazione ed Enti Locali, con la conseguenza di una
sostanziale riduzione del fattore sicurezza per il personale e per gli alunni, oltre alle
difficoltà didattiche nell’insegnamento;
Sulle risorse finanziarie, si sono evidenziati due aspetti: la Scuola del Friuli V.G. vanta
ancora oggi un credito dal Ministero (accumulato sostanzialmente negli ultimi 4 anni)
pari a circa 36 milioni di Euro. Mentre l’Università nei prossimi anni non avrà le risorse
sufficienti per retribuire il personale. Tutto ciò nonostante le indicazioni Europee su un
aumento di attenzione e di investimenti verso l’Istruzione, la Cultura, per una più elevata
capacità di competizione del sistema nel suo insieme.
Tutti i consiglieri hanno dichiarato di comprendere la serietà dei problemi posti e
hanno preso atto, senza alcuna contestazione, dell’attendibilità dei nostri dati circa la consistenza
dei tagli, della conseguente perdita del posto da parte del personale precario, e contestualmente,
1
hanno evidenziato l’utilità dell’iniziativa intrapresa dalla Flc nel chiedere l’audizione, anche a fronte
delle risposte date dall’Assessore Molinaro al Question Time della mattinata.
Al di là delle cifre sui tagli, per le quali l’Assessore si limita a dare solo quelli emersi dalla
definizione dell’organico di Diritto, tralasciando quelli che dovranno essere ridotti nel corso
dell’Organico di Fatto e del personale ATA, fanno specie le rassicurazioni circa il fatto che non ci
sarà nessun licenziamento, ma un utilizzo diverso del personale. Rassicurazione che ad oggi non
è suffragata da alcun atto concreto se non dalle importanti ma non circostanziate dichiarazioni
prodotte dall’assessore regionale.
I consiglieri hanno risposto positivamente alle nostre sollecitazioni, impegnandosi particolarmente
su:
L’estensione degli ammortizzatori sociali in deroga per il personale precario dei tre
settori, il cui provvedimento è in discussione e potrà trovare concreta attuazione in una
legge regionale che prossimamente dovrà affrontare i temi della crisi.
Si sono inoltre detti disponibili a interagire con l’Assessore e con il Presidente della Giunta per:
Avviare un confronto con i Comuni dove prossimamente emergeranno le contraddizioni
relative ad un ridimensionamento della qualità nell’offerta formativa della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Condividere con gli Enti Locali e le istituzioni preposte il problema della sicurezza nelle
scuola, con specifico riferimento al dimensionamento delle classi.
Definire una diversa disponibilità della Regione verso il sistema Universitario,
dall’aumento di risorse da trasferire agli Atenei Regionali, visto le prospettive
economiche e finanziarie, cui sono destinati dai provvedimenti del Governo.
Non abbiamo, però, ricevuto risposte da potersi definire convincenti circa la richiesta di
intervenire presso il Ministero per un ripensamento nell’attuazione della Legge di Riforma,
aprendo un confronto serio e reale con le Organizzazioni Sindacali.
Nell’incontro del pomeriggio con l’Anci abbiamo ricevuto altrettanta attenzione, in quanto le
materie da noi discusse sono strettamente correlate alla funzione ed alle responsabilità dei
Comuni.
Il presidente Pizzolitto ha sottolineato come l’incontro e i contenuti da noi esposti abbiano
fatto emergere alcuni aspetti che non erano così evidenti nella loro problematicità. In
particolare, la questione relativa alla sicurezza e al dimensionamento delle classi, rispetto
alla quale ha sottolineato la necessità di approfondire urgentemente la materia sia sulle
responsabilità sia su una possibile soluzione, utile a mantenere un livello adeguato del
fattore sicurezza nelle scuole, entro i limiti previsti dalle disposizioni in materia.
Ed ha evidenziato come lo scenario da noi illustrato nella scuola, se confermato nella sua
dimensione e gravità, faccia emergere una sostanziale incongruità tra il diritto all’istruzione
e la sua effettiva offerta, e tra la legittima domanda delle famiglie e l’offerta che le scuole
saranno in grado di offrire nel futuro. Posto che i Comuni hanno un evidente ruolo di
supporto e non di supplenza nel rapporto con l’amministrazione scolastica, questi si
troveranno a dover affrontare, a causa di tale incongruità, le molteplici richieste che le
famiglie solleveranno. Le risposte, allora, non saranno ne facili ne eventualmente prive di
costi.
Abbiamo infine avuto la netta percezione che entrambi gli incontri siano stati utili soprattutto a chi
ci stava di fronte: questo a conferma, se ce ne fosse bisogno, che la Flc, oltre a prendere
posizione in modo duro e fermo verso i provvedimenti del governo, a tutela della straordinaria ed
irrinunciabile funzione di un’ istruzione pubblica e statale, non rinuncia al confronto.
Il modo giusto per esprimere le proprie convinzioni, per ascoltare quelle degli altri e in definitiva,
per avanzare le proposte con l’obiettivo di far prevalere le proprie ragioni.
FLC CGIL FRIULI V. G. - Coordinamento Precari Scuola FVG
monclar- Esperto/a
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Data d'iscrizione : 23.10.08
Invito alla fondazione del gruppo COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA FRIULI VE.GIULIA (CPS)
Amici, metto questo invito fra le iniziative, anche è un'iniziativa non concretizata. Vi invito a creare, come molti stanno facendo ed altri hanno fatto, il gruppo su FB dei precari delle vostra regione. Se avete bisogno di aiuto o di qualcuno che gestisca la cosa mi rendo disponibile!
PS Per il moderatore: se non vi sarà seguito a questo invito, cancella pure il post!
PS Per il moderatore: se non vi sarà seguito a questo invito, cancella pure il post!
Ospite- Ospite
Re: FRIULI VG Iniziative 2009
Caro Divin Marchese,
il CPS esiste già da oltre un anno ed è aderente al forum (controlla schermata iniziale del Cps nazionale).
Stiamo organizzando un manifestazione per il 14 settembre davanti a ogni Usp regionale. Il CPS Friuli-VG è sempre attivo e fa parte del forum nazionale. Stiamo anche preparando un sito web CPS-FVG. Abbiamo i contatti con il CPS Veneto tramite la vostra rete.
Per FB siamo anche disponibili, ma non vorrei disperdere troppo i rapporti.
Comunque, per maggiori informazioni, contattami direttamente, visto che sono io il "delegato per la rete nazionale". Gli altri colleghi si occupano dei contatti interregionali.
A presto e un caro saluto
monclar
il CPS esiste già da oltre un anno ed è aderente al forum (controlla schermata iniziale del Cps nazionale).
Stiamo organizzando un manifestazione per il 14 settembre davanti a ogni Usp regionale. Il CPS Friuli-VG è sempre attivo e fa parte del forum nazionale. Stiamo anche preparando un sito web CPS-FVG. Abbiamo i contatti con il CPS Veneto tramite la vostra rete.
Per FB siamo anche disponibili, ma non vorrei disperdere troppo i rapporti.
Comunque, per maggiori informazioni, contattami direttamente, visto che sono io il "delegato per la rete nazionale". Gli altri colleghi si occupano dei contatti interregionali.
A presto e un caro saluto
monclar
monclar- Esperto/a
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14 Settembre: manifestazione CPS davanti agli USP regionali
Avviso importante a tutti i precari della regione:
Il CPS FVG organizza per il 14 settembre una manifestazione davanti agli Usp regionali. Il 9 settembre i CPS di Trieste, Udine e Pordenone decideranno se fare una manifestazione unica davanti all'US regionale di Trieste o presidi in ogni provincia. In ogni caso tutti si tengano pronti e contattino eventualmente coord_istruzione@yahoo.it
La manifestazione è strettamente legata al CPS nazionale al quale siamo aderenti.
Preparativi perché dobbiamo essere in molti. Quasi tutti i sindacati hanno approvato la protesta e la appoggeranno, anche se resta INIZIATIVA SPONTANEA del CPS FVG.
Tenetevi pronti.
ciao
Il CPS FVG organizza per il 14 settembre una manifestazione davanti agli Usp regionali. Il 9 settembre i CPS di Trieste, Udine e Pordenone decideranno se fare una manifestazione unica davanti all'US regionale di Trieste o presidi in ogni provincia. In ogni caso tutti si tengano pronti e contattino eventualmente coord_istruzione@yahoo.it
La manifestazione è strettamente legata al CPS nazionale al quale siamo aderenti.
Preparativi perché dobbiamo essere in molti. Quasi tutti i sindacati hanno approvato la protesta e la appoggeranno, anche se resta INIZIATIVA SPONTANEA del CPS FVG.
Tenetevi pronti.
ciao
monclar- Esperto/a
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Data d'iscrizione : 23.10.08
manifestazione 14 settembre
14 Settembre: manifestazione CPS davanti agli USP regionali
Da monclar Oggi a 11:58 pm
Avviso importante a tutti i precari della regione:
Il CPS FVG organizza per il 14 settembre una manifestazione davanti agli Usp regionali. Il 9 settembre i CPS di Trieste, Udine e Pordenone decideranno se fare una manifestazione unica davanti all'US regionale di Trieste o presidi in ogni provincia. In ogni caso tutti si tengano pronti e contattino eventualmente coord_istruzione@yahoo.it
La manifestazione è strettamente legata al CPS nazionale al quale siamo aderenti.
Preparativi perché dobbiamo essere in molti. Quasi tutti i sindacati hanno approvato la protesta e la appoggeranno, anche se resta INIZIATIVA SPONTANEA del CPS FVG.
Tenetevi pronti.
ciao
Da monclar Oggi a 11:58 pm
Avviso importante a tutti i precari della regione:
Il CPS FVG organizza per il 14 settembre una manifestazione davanti agli Usp regionali. Il 9 settembre i CPS di Trieste, Udine e Pordenone decideranno se fare una manifestazione unica davanti all'US regionale di Trieste o presidi in ogni provincia. In ogni caso tutti si tengano pronti e contattino eventualmente coord_istruzione@yahoo.it
La manifestazione è strettamente legata al CPS nazionale al quale siamo aderenti.
Preparativi perché dobbiamo essere in molti. Quasi tutti i sindacati hanno approvato la protesta e la appoggeranno, anche se resta INIZIATIVA SPONTANEA del CPS FVG.
Tenetevi pronti.
ciao
monclar- Esperto/a
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Contributo al forum : 6022
Data d'iscrizione : 23.10.08
Re: FRIULI VG Iniziative 2009
Ecco.questa potrebbe essere una iniziativa da prendere in tutta italia che ne dite?
mariafortino- Esperto/a
- Numero di messaggi : 277
Località : Cosenza
Ordine scuola : secondaria II gr.
Organizzazione : CPS - Cosenza
Contributo al forum : 5884
Data d'iscrizione : 18.08.09
Re: FRIULI VG Iniziative 2009
Sono iscritta da poco, se posso dire la mia penso che una manifestazione contemporaneamente in tutte le regioni davanti all'USP regionali sarebbe una bella iniziativa. Ho letto che per la stessa data i sindacati stanno promuovendo una manifestazione a palermo almeno da quanto ho letto dal comunicato della CGL.
giulia67- Novizio/a
- Numero di messaggi : 3
Località : messina
Ordine scuola : Secondaria I gr
Organizzazione : Nessuna
Contributo al forum : 5557
Data d'iscrizione : 05.09.09
Re: FRIULI VG Iniziative 2009
Noi a Bari torneremo domani davanti all'usr (l'usp significa ufficio scolastico provinciale...), è utile se si chiede un incotnro con il direttore e si chiede di arginare i tagli, richiedendo per esempio posti in deroga.
Antonino Buonamico- Moderatore
- Numero di messaggi : 2317
Età : 64
Località : Bari
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Rete Docenti Precari Bari
Contributo al forum : 7984
Data d'iscrizione : 27.10.08
Re: FRIULI VG Iniziative 2009
DA cosenza cerchiamo persone per partire il 14 a catanzaro see uff.scol.reg. se ci sbrighiamo la cgil mette a disposizione un pullman. coraggio facciamoci avanti
mariafortino- Esperto/a
- Numero di messaggi : 277
Località : Cosenza
Ordine scuola : secondaria II gr.
Organizzazione : CPS - Cosenza
Contributo al forum : 5884
Data d'iscrizione : 18.08.09
CPS FVG: TRIESTE MOBILITA IL 14 SETTEMBRE
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA DEL FRIULI-
VENEZIA GIULIA - TRIESTE
e-mail: coord_istruzione@yahoo.it
aderente al CPS nazionale
organizza la mobilitazione regionale dei precari il 14 settembre a Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia davanti agli Uffici scolastici provinciali
I PRECARI DELLA SCUOLA MOBILITANO OGGI
CONTRO
LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO CHE DEVASTA LA SCUOLA PUBBLICA.
LA DRASTICA RIDUZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
L’ULTERIORE RIDUZIONE DEL TEMPO SCUOLA PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
IL RIDIMENSIONAMENTO DEL SOSTEGNO
L’INTRODUZIONE DELL’OBSOLETO MAESTRO UNICO
L’EQUIPARAZIONE DELLE SCUOLE A FONDAZIONI
MAI COME IN QUESTO CASO “DIFESA DEGLI ORGANICI”, E QUINDI DELL’OCCUPAZIONE, SIGNIFICA DIFESA DELLA QUALITÀ DELL’ISTRUZIONE E DEL DIRITTO ALLO STUDIO
È precario un docente su cinque e un ATA su due.
Per molti di noi questo sarà l’ultimo anno di lavoro nella scuola, per molti altri si allontana di anni ed anni la possibilità di un contratto a tempo indeterminato.
ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE DI OGGI ANCHE IL
COMITATO S.O.S. SCUOLA PUBBLICA
RADUNO A TRIESTE IN PIAZZA CAVANA LUNEDì 14 ALLE 16
SEGUIRà PRESIDIO DAVANTI ALL'USP
SI ASSOCIANO:
FLC CGIL
UIL SCUOLA
CISL SCUOLA
COLLETTIVO LA SCINTILLA
CSP TRIESTE
VENEZIA GIULIA - TRIESTE
e-mail: coord_istruzione@yahoo.it
aderente al CPS nazionale
organizza la mobilitazione regionale dei precari il 14 settembre a Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia davanti agli Uffici scolastici provinciali
I PRECARI DELLA SCUOLA MOBILITANO OGGI
CONTRO
LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO CHE DEVASTA LA SCUOLA PUBBLICA.
LA DRASTICA RIDUZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
L’ULTERIORE RIDUZIONE DEL TEMPO SCUOLA PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
IL RIDIMENSIONAMENTO DEL SOSTEGNO
L’INTRODUZIONE DELL’OBSOLETO MAESTRO UNICO
L’EQUIPARAZIONE DELLE SCUOLE A FONDAZIONI
MAI COME IN QUESTO CASO “DIFESA DEGLI ORGANICI”, E QUINDI DELL’OCCUPAZIONE, SIGNIFICA DIFESA DELLA QUALITÀ DELL’ISTRUZIONE E DEL DIRITTO ALLO STUDIO
È precario un docente su cinque e un ATA su due.
Per molti di noi questo sarà l’ultimo anno di lavoro nella scuola, per molti altri si allontana di anni ed anni la possibilità di un contratto a tempo indeterminato.
ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE DI OGGI ANCHE IL
COMITATO S.O.S. SCUOLA PUBBLICA
RADUNO A TRIESTE IN PIAZZA CAVANA LUNEDì 14 ALLE 16
SEGUIRà PRESIDIO DAVANTI ALL'USP
SI ASSOCIANO:
FLC CGIL
UIL SCUOLA
CISL SCUOLA
COLLETTIVO LA SCINTILLA
CSP TRIESTE
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CPS-FVG: Pordenone mobilita il 14 settembre
Come promesso,
ogni provincia mobilita lunedì 14 in FVG come Cps indipendente: ecco il comunicato dei colleghi di Pordenone
PORDENONE
Mitt:Cordinamento Precari Scuola Pordenone
Recapiti: Giorgia Arena (referente) 3473479996, giorgia.arena@virgilio.it
Mailing list: reteprecariscuolapn@yahoogroups.com
OGGETTO: nostra adesione al sit-in FLC CGIL del 14/09 p.v. davanti l’U.S.P.
In concomitanza con la riapertura delle scuole, dopo la pausa estiva riprende la “lotta” del C.P.S.PN. per la riqualificazione della nostra scuola pubblica, potenziando quando di meglio abbiamo (ad esempio il sistema dei moduli alla primaria, uso proficuo delle compresenze….), al fine di renderla competitiva in Europa in relazione anche all’allargamento del mercato di lavoro a scala globale.
Poiché tutto ciò è incompatibile con le politiche per l’istruzione di questo governo, il quale non fa altro che plasmare le menti della propria gente attraverso il totale controllo mass-mediatico, demonizzando ogni giorno la libertà di pensiero, di opinione, di stampa, Noi, Precari della Scuola, (terroni e pordenonesi insieme) aderiamo alla manifestazione sindacale organizzata dalla segreteria provinciale della FLC CGIL davanti l’Ufficio Scolastico Provinciale in via Concordia dalle 15 alle 17. Tale iniziativa acquista risonanza regionale in quanto anche i colleghi degli altri Coordinamenti Provinciali del FVG manifesteranno sui propri territori di pertinenza.
Ø I tagli indiscriminati in nome del dio “risparmio”: per il corrente a.s. in regione si sono volatilizzati 919 posti di lavoro tra docenti ed ATA di cui 300 nella nostra provincia.
Ø Il mistero che aleggia sulle graduatorie ad esaurimento alla luce dei nuovi sistemi di reclutamento pseudo-meritocratici allo studio del ministero
Ø Il caos generale creato dalla nuove norme degli inserimenti in code in tre provincie aggiuntive
Ø La presa in giro dei cosiddetti “contratti di disponibilità”, norma “salva precari” a detta del ministro e dei mass-media
Ø Il ridimensionamento del sostegno
Ø L’ulteriore riduzione del tempo scuola per tutti gli ordini di scuola
Ø Il ritorno all’obsoleto maestro unico
Ø L’assenza di una concreta ed effettiva riqualificazione della funzione-docente.
Non riteniamo, di certo, esatta l’equivalenza insegnamento=ammortizzatore sociale; ma ci indigniamo quando i finanziamenti destinati all’istruzione pubblica vengono dirottati di diritto sulle scuole private e confessionali; quando si chiude agli insegnanti la possibilità di passaggio in organico di diritto nonostante l’aumento effettivo delle iscrizioni ma si assumono di colpo decine di migliaia di insegnanti di religione; per il ridimensionamento del sostegno a discapito di una reale integrazione degli alunni diversamente abili, e, cosa ancor più grave, per la pochissima considerazione che la scuola attuale ha dei bisogni formativi degli studenti, cittadini europei del domani. E tutto ciò, come ha scritto Corrado Augias su Repubblica del 9 settembre scorso, assomiglia a «un suicidio, culturale ma anche economico».
ogni provincia mobilita lunedì 14 in FVG come Cps indipendente: ecco il comunicato dei colleghi di Pordenone
PORDENONE
Mitt:Cordinamento Precari Scuola Pordenone
Recapiti: Giorgia Arena (referente) 3473479996, giorgia.arena@virgilio.it
Mailing list: reteprecariscuolapn@yahoogroups.com
OGGETTO: nostra adesione al sit-in FLC CGIL del 14/09 p.v. davanti l’U.S.P.
In concomitanza con la riapertura delle scuole, dopo la pausa estiva riprende la “lotta” del C.P.S.PN. per la riqualificazione della nostra scuola pubblica, potenziando quando di meglio abbiamo (ad esempio il sistema dei moduli alla primaria, uso proficuo delle compresenze….), al fine di renderla competitiva in Europa in relazione anche all’allargamento del mercato di lavoro a scala globale.
Poiché tutto ciò è incompatibile con le politiche per l’istruzione di questo governo, il quale non fa altro che plasmare le menti della propria gente attraverso il totale controllo mass-mediatico, demonizzando ogni giorno la libertà di pensiero, di opinione, di stampa, Noi, Precari della Scuola, (terroni e pordenonesi insieme) aderiamo alla manifestazione sindacale organizzata dalla segreteria provinciale della FLC CGIL davanti l’Ufficio Scolastico Provinciale in via Concordia dalle 15 alle 17. Tale iniziativa acquista risonanza regionale in quanto anche i colleghi degli altri Coordinamenti Provinciali del FVG manifesteranno sui propri territori di pertinenza.
Nello specifico NON CONDIVIDIAMO:
Ø I tagli indiscriminati in nome del dio “risparmio”: per il corrente a.s. in regione si sono volatilizzati 919 posti di lavoro tra docenti ed ATA di cui 300 nella nostra provincia.
Ø Il mistero che aleggia sulle graduatorie ad esaurimento alla luce dei nuovi sistemi di reclutamento pseudo-meritocratici allo studio del ministero
Ø Il caos generale creato dalla nuove norme degli inserimenti in code in tre provincie aggiuntive
Ø La presa in giro dei cosiddetti “contratti di disponibilità”, norma “salva precari” a detta del ministro e dei mass-media
Ø Il ridimensionamento del sostegno
Ø L’ulteriore riduzione del tempo scuola per tutti gli ordini di scuola
Ø Il ritorno all’obsoleto maestro unico
Ø L’assenza di una concreta ed effettiva riqualificazione della funzione-docente.
Non riteniamo, di certo, esatta l’equivalenza insegnamento=ammortizzatore sociale; ma ci indigniamo quando i finanziamenti destinati all’istruzione pubblica vengono dirottati di diritto sulle scuole private e confessionali; quando si chiude agli insegnanti la possibilità di passaggio in organico di diritto nonostante l’aumento effettivo delle iscrizioni ma si assumono di colpo decine di migliaia di insegnanti di religione; per il ridimensionamento del sostegno a discapito di una reale integrazione degli alunni diversamente abili, e, cosa ancor più grave, per la pochissima considerazione che la scuola attuale ha dei bisogni formativi degli studenti, cittadini europei del domani. E tutto ciò, come ha scritto Corrado Augias su Repubblica del 9 settembre scorso, assomiglia a «un suicidio, culturale ma anche economico».
monclar- Esperto/a
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Età : 57
Località : Trieste
Ordine scuola : Filosofia e Storia - Secondarie II gr. A037
Organizzazione : CPS - Friuli Venezia Giulia
Contributo al forum : 6022
Data d'iscrizione : 23.10.08
CPS FVG: Coordinamento Udine mobilita il 14 settembre
Il CPS-FVG Udine mobilita e aderisce in modo indipendente alla manifestazione del 14 settembre.
Seguirà comunicato.
Info: coord_ud@yahoo.it
Cari colleghi è l'ora della rivolta solidale
APPELLO A TUTTI I/LE DOCENTI
Cari colleghi della scuola e dell'università,
il nuovo anno scolastico si apre all'insegna di una prospettiva drammatica: la rovina della
scuola pubblica. Le scelte di Tremonti hanno sprecato soldi per i fini più assurdi, come la tassa
invisibile che ogni cittadino pagherà per l'inutile operazione Alitalia, ma hanno impoverito di
colpo in una misura finora sconosciuta l'istruzione e la ricerca. E la ministra Gelmini, priva di
qualsiasi competenza in materia, ma saldamente ostile alla scuola pubblica, detta le regole per il
nuovo sistema di riconoscimento del merito. Materia che conosce bene al contrario, avendo
preferito migrare a Reggio Calabria per sostenere l'esame di stato.
Ma prima ancora che sulle riforme discutibili è necessario pronunciarsi sulla condizione dei
nostri colleghi precari. Il nuovo anno si apre con la cacciata di decine di migliaia di insegnanti,
l'impoverimento delle scuole, la diffusione irresistibile del lavoro gratuito nell'università. Le
regole del mercato funzionano solo per i manager: stipendi altissimi e liquidazioni
principesche. Agli insegnanti il mercato impone miseria e lavoro non retribuito.
I presidi costretti a recitare il ruolo di manager senza fondi, i rettori che devono vendere i beni
immobiliari delle università, i responsabili della ricerca rimasti senza finanziamenti, non hanno
niente da dire? I docenti che hanno uno stipendio e avranno una pensione possono considerare i
colleghi precari che si incatenano per protesta solo come testimoni di esasperazione
passeggera?
Ma soprattutto, come possiamo tutti tollerare una china che presto impedirà la trasmissione
della conoscenza e della cultura? Come possiamo assistere senza un gesto alla chiusura della
carriera anche degli allievi più meritevoli?
Bisogna riscoprire la solidarietà. Per coloro che si trovano senza lavoro e senza stipendio, sotto
ricatto e privi di sicurezza, lottare è più che mai difficile. E chi è più indicato a difenderli se
non i loro colleghi più garantiti? Anche i politici dell'opposizione devono impegnarsi a fondo,
ma la vanificazione del ruolo del Parlamento indebolisce la loro azione nelle assemblee elettive
e deve indurli a essere più presenti nella società. E' necessario l'impegno di tutti a difendere e
garantire l'autonomia del pensiero critico e la libertà di ricerca. Se si rinuncia ora, presto
potrebbe essere troppo tardi.
LUNEDÌ 14 SETTEMBRE, ore 16.00 – 17.00
PRESIDIO davanti Prefettura, Udine
per la difesa degli organici (dall'infanzia alla secondaria di secondo grado), per dire
NO alla riduzione delle ore di scuola delle compresenze e degli insegnanti, per la
richiesta del mantenimento dei posti numericamente necessari ad un normale e
qualificante funzionamento della scuola e alla sua funzione costituzionale.
Seguirà comunicato.
Info: coord_ud@yahoo.it
Cari colleghi è l'ora della rivolta solidale
APPELLO A TUTTI I/LE DOCENTI
Cari colleghi della scuola e dell'università,
il nuovo anno scolastico si apre all'insegna di una prospettiva drammatica: la rovina della
scuola pubblica. Le scelte di Tremonti hanno sprecato soldi per i fini più assurdi, come la tassa
invisibile che ogni cittadino pagherà per l'inutile operazione Alitalia, ma hanno impoverito di
colpo in una misura finora sconosciuta l'istruzione e la ricerca. E la ministra Gelmini, priva di
qualsiasi competenza in materia, ma saldamente ostile alla scuola pubblica, detta le regole per il
nuovo sistema di riconoscimento del merito. Materia che conosce bene al contrario, avendo
preferito migrare a Reggio Calabria per sostenere l'esame di stato.
Ma prima ancora che sulle riforme discutibili è necessario pronunciarsi sulla condizione dei
nostri colleghi precari. Il nuovo anno si apre con la cacciata di decine di migliaia di insegnanti,
l'impoverimento delle scuole, la diffusione irresistibile del lavoro gratuito nell'università. Le
regole del mercato funzionano solo per i manager: stipendi altissimi e liquidazioni
principesche. Agli insegnanti il mercato impone miseria e lavoro non retribuito.
I presidi costretti a recitare il ruolo di manager senza fondi, i rettori che devono vendere i beni
immobiliari delle università, i responsabili della ricerca rimasti senza finanziamenti, non hanno
niente da dire? I docenti che hanno uno stipendio e avranno una pensione possono considerare i
colleghi precari che si incatenano per protesta solo come testimoni di esasperazione
passeggera?
Ma soprattutto, come possiamo tutti tollerare una china che presto impedirà la trasmissione
della conoscenza e della cultura? Come possiamo assistere senza un gesto alla chiusura della
carriera anche degli allievi più meritevoli?
Bisogna riscoprire la solidarietà. Per coloro che si trovano senza lavoro e senza stipendio, sotto
ricatto e privi di sicurezza, lottare è più che mai difficile. E chi è più indicato a difenderli se
non i loro colleghi più garantiti? Anche i politici dell'opposizione devono impegnarsi a fondo,
ma la vanificazione del ruolo del Parlamento indebolisce la loro azione nelle assemblee elettive
e deve indurli a essere più presenti nella società. E' necessario l'impegno di tutti a difendere e
garantire l'autonomia del pensiero critico e la libertà di ricerca. Se si rinuncia ora, presto
potrebbe essere troppo tardi.
LUNEDÌ 14 SETTEMBRE, ore 16.00 – 17.00
PRESIDIO davanti Prefettura, Udine
per la difesa degli organici (dall'infanzia alla secondaria di secondo grado), per dire
NO alla riduzione delle ore di scuola delle compresenze e degli insegnanti, per la
richiesta del mantenimento dei posti numericamente necessari ad un normale e
qualificante funzionamento della scuola e alla sua funzione costituzionale.
monclar- Esperto/a
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Resoconto manifestazione Trieste: 14 settembre 2009
Care colleghe e colleghi,
non ci sono dubbi che la manifestazione di lunedì è stata per noi un successo.
Eravamo quasi 60, parlando dei precari, oltre agli aderenti ai sindacati confederali, a partiti ed altri movimenti (totale quasi 200 persone).
C'erano anche molti precari venuti dalla provincia di Gorizia, e ciò è molto importante.
Soprattutto, per la prima volta, abbiamo organizzato a Trieste una manifestazione alla quale altre istituzioni hanno scelto di aderire, e non viceversa.
Vi assicuro che per il Coordinamento precari Fvg ciò è stato un grande successo Fra l'altro, c'erano fra noi persone di diverse opinioni o correnti politiche, ma ABBIAMO MANIFESTATO TUTTI ASSIEME e SENZA DIVERGENZE!
INOLTRE, come avrete notato, eravamo in prima pagina sul Piccolo, il giornale locale (65 mila di tiratura) e in prima testata: "Dura protesta dei precari".
NON ERA MAI SUCCESSO.
A giorni vi arriverà un comunicato in cui si farà il recoconto aggiornato di quanto ci è stato detto all'Ufficio scolastico regionale (dove siamo riconvocati la prossima settimana): quindi, se ci sono volontari per questa nuova delegazione si facciano subito avanti. E' un incontro di un'ora.
Ricordo in breve altre 4 cose:
- la mailing list deve ancora essere aggiornata, quindi inoltrate pure questo messagggio perché qualcuno presente lunedì potrebbe non riceverla
- il 3 ottobre a Roma c'è la manifestazione nazionale del CPS nazionale alla quale aderiamo. Si parla di molte migliaia di partecipanti, oltre i 3500 del 15 luglio 2009. Siamo in contatto col CPS Veneto per andarci assieme. So che è una fatica, ma stavolta ci giochiamo tutto. Faremo in modo da ottenere una giornata di aggiornamento sindacale (non occorre essere iscritti) per permettere a chi insegna di essere presente. Intanto vi allego la bozza della manifestazione arrivata da Mestre (attenzione: apprendo ora che LA DATA DEL 3 è INCERTA!)
- il CPS Ts, per magliette e bandiera, ha speso 290 euro e ne ha recuperari 170. Siamo sotto di 120 euro, ma abbiamo ancora un po' di magliette. Chi le vuole dovrà contribuire con 9 euro. Chi non le vuole e non c'era lunedì, è pregato di contribuire per sanare il debito. Basta mandare una mail specificando il contributo o la maglietta: per favore, andiamo almeno in pari in QUESTA LOTTA COMUNE.
- le foto di lunedì sono in preparazione su Photoshop, mentre altre sono state richieste al Piccolo, che ha quelle con tutti i precari radunati. Intanto vi mando questa scattata alle 16, quando molti dovevano arrivare. Si tratta della "compagnia d'assalto" pronta per la delegazione.
- vista la forte partecipazione dei precari di Gorizia, si potrebbe pensare, data la vicinalza a unire le forze e creare una sezione TS-Go, che si affiancherebbe a quelle di Udine e Pordenone all'interno del CPS Fvg.
A molto presto
il portavoce odierno del
CPS FVG - sezione di Trieste
aderente al CPS nazionale
non ci sono dubbi che la manifestazione di lunedì è stata per noi un successo.
Eravamo quasi 60, parlando dei precari, oltre agli aderenti ai sindacati confederali, a partiti ed altri movimenti (totale quasi 200 persone).
C'erano anche molti precari venuti dalla provincia di Gorizia, e ciò è molto importante.
Soprattutto, per la prima volta, abbiamo organizzato a Trieste una manifestazione alla quale altre istituzioni hanno scelto di aderire, e non viceversa.
Vi assicuro che per il Coordinamento precari Fvg ciò è stato un grande successo Fra l'altro, c'erano fra noi persone di diverse opinioni o correnti politiche, ma ABBIAMO MANIFESTATO TUTTI ASSIEME e SENZA DIVERGENZE!
INOLTRE, come avrete notato, eravamo in prima pagina sul Piccolo, il giornale locale (65 mila di tiratura) e in prima testata: "Dura protesta dei precari".
NON ERA MAI SUCCESSO.
A giorni vi arriverà un comunicato in cui si farà il recoconto aggiornato di quanto ci è stato detto all'Ufficio scolastico regionale (dove siamo riconvocati la prossima settimana): quindi, se ci sono volontari per questa nuova delegazione si facciano subito avanti. E' un incontro di un'ora.
Ricordo in breve altre 4 cose:
- la mailing list deve ancora essere aggiornata, quindi inoltrate pure questo messagggio perché qualcuno presente lunedì potrebbe non riceverla
- il 3 ottobre a Roma c'è la manifestazione nazionale del CPS nazionale alla quale aderiamo. Si parla di molte migliaia di partecipanti, oltre i 3500 del 15 luglio 2009. Siamo in contatto col CPS Veneto per andarci assieme. So che è una fatica, ma stavolta ci giochiamo tutto. Faremo in modo da ottenere una giornata di aggiornamento sindacale (non occorre essere iscritti) per permettere a chi insegna di essere presente. Intanto vi allego la bozza della manifestazione arrivata da Mestre (attenzione: apprendo ora che LA DATA DEL 3 è INCERTA!)
- il CPS Ts, per magliette e bandiera, ha speso 290 euro e ne ha recuperari 170. Siamo sotto di 120 euro, ma abbiamo ancora un po' di magliette. Chi le vuole dovrà contribuire con 9 euro. Chi non le vuole e non c'era lunedì, è pregato di contribuire per sanare il debito. Basta mandare una mail specificando il contributo o la maglietta: per favore, andiamo almeno in pari in QUESTA LOTTA COMUNE.
- le foto di lunedì sono in preparazione su Photoshop, mentre altre sono state richieste al Piccolo, che ha quelle con tutti i precari radunati. Intanto vi mando questa scattata alle 16, quando molti dovevano arrivare. Si tratta della "compagnia d'assalto" pronta per la delegazione.
- vista la forte partecipazione dei precari di Gorizia, si potrebbe pensare, data la vicinalza a unire le forze e creare una sezione TS-Go, che si affiancherebbe a quelle di Udine e Pordenone all'interno del CPS Fvg.
A molto presto
il portavoce odierno del
CPS FVG - sezione di Trieste
aderente al CPS nazionale
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I Riunione Regionale Cps FVG
Cari colleghi,
dopo tanti sforzi ci troveremo tutti il 14 novembre per discutere le iniziative future e preparare l'adesione alla manifestazione del Cps nazionale di dicembre
4. preparazione e adesione alla manifestazione nazionale di precari prevista a Roma perl’11 dicembre
dopo tanti sforzi ci troveremo tutti il 14 novembre per discutere le iniziative future e preparare l'adesione alla manifestazione del Cps nazionale di dicembre
COORDINAMENTO
PRECARI SCUOLA DEL FRIULI
VENEZIA GIULIA
aderente al Coordinamento Precari Scuola Nazionale
contatto e iscrizione
coord_istruzione@yahoo.it
convoca
la I riunione regionale dei
delegati dei Coordinamenti precari scuola delle province di Gorizia,
Pordenone, Trieste e Udine aderenti al CPS FVG e ad altre realtà
autonome dei precari della scuola
l’incontro
avverrà il 14 novembre a Palmanova, presso il Meeting Point San
Marco (Piazza Grande n. 11) dalle ore 15.30 alle 18
ordine del giorno
1. conoscenza reciproca (finalmente, basta e-mail…)
2. coordinamento dei Cps regionali e breve relazione loro attività
biennale
3. punto su riforma, pettine, graduatorie, audizioni, rapporti politici
e sindacali
PRECARI SCUOLA DEL FRIULI
VENEZIA GIULIA
aderente al Coordinamento Precari Scuola Nazionale
contatto e iscrizione
coord_istruzione@yahoo.it
convoca
la I riunione regionale dei
delegati dei Coordinamenti precari scuola delle province di Gorizia,
Pordenone, Trieste e Udine aderenti al CPS FVG e ad altre realtà
autonome dei precari della scuola
l’incontro
avverrà il 14 novembre a Palmanova, presso il Meeting Point San
Marco (Piazza Grande n. 11) dalle ore 15.30 alle 18
ordine del giorno
1. conoscenza reciproca (finalmente, basta e-mail…)
2. coordinamento dei Cps regionali e breve relazione loro attività
biennale
3. punto su riforma, pettine, graduatorie, audizioni, rapporti politici
e sindacali
4. preparazione e adesione alla manifestazione nazionale di precari prevista a Roma perl’11 dicembre
5. eventuale futuro incontro con la Rete precari Veneto e altri Cps di
fuori regione
6. varie ed eventuali
7. aperitivo precario (simil-aperol da discount con acqua Guizza o gassosa) e seguente brindisi al Cps
fuori regione
6. varie ed eventuali
7. aperitivo precario (simil-aperol da discount con acqua Guizza o gassosa) e seguente brindisi al Cps
monclar- Esperto/a
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Località : Trieste
Ordine scuola : Filosofia e Storia - Secondarie II gr. A037
Organizzazione : CPS - Friuli Venezia Giulia
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Data d'iscrizione : 23.10.08
Re: FRIULI VG Iniziative 2009
bhe! non male, però in viola si fa fatica a leggere.
Grazie mon.
Lucia
Grazie mon.
Lucia
lucy- Assiduo/a
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Località : UDINE
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Contributo al forum : 6048
Data d'iscrizione : 16.07.08
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