I precari portano la scuola in tribunale
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I precari portano la scuola in tribunale
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_gennaio_14/precario_class_action-181254695117.shtml
LA DEAD LINE DEL 22 GENNAIO, TERMINE ULTIMO FISSATO DAL COLLEGATO LAVORO
I precari portano la scuola in tribunale
Class action di Codacons per i contratti: 15mila adesioni. Cgil Milano raduna mille docenti. Stati generali a Rho
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Precari in corteo a Napoli (Ansa) MILANO - Giovedì sera il salone Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano era zeppo come l'autobus all'ora di punta. Oltre mille insegnanti, di scuole elementari, medie e superiori, tutti rigorosamente precari, si sono radunati nella sede del Cgil per prendere in considerazione quello che fino a qualche anno fa era un tabù: fare causa allo Stato per ottenere, finalmente, una cattedra. Il fatidico posto fisso.
L'ONDA IN PIENA - Già diverse decine di migliaia di docenti precari già impugnato, o stanno per farlo, i propri contratti atipici. Il mondo della scuola è del resto in fibrillazione già dallo scorso settembre. Da quando a Siena un giudice ha dato ragione a un supplente con nove anni in graduatoria, riconoscendogli l'immissione in ruolo e l'anzianità di servizio. Ora un'ondata di ricorsi minaccia di infrangersi sul ministero della Pubblica Istruzioni, scombinando i piani al risparmio della Gelmini.
LA CLASS ACTION - Nel settore della scuola in tutta Italia ci sono 232mila docenti iscritti nelle graduatoria ad esaurimento. I dipendenti interinali del settore Ata sfiorano quota centomila. A Milano invece i docenti precari sono 16mila docenti, quattromila gli Ata. Tutti aspirano al tempo indeterminato, ma hanno in media di fronte a sé dai cinque ai dieci anni di anticamera. «Eppure ci sono migliaia di posti vacanti - spiega Pippo Frisone, responsabile vertenze della Flc Cgil - e saranno sempre di più, dal momento che si stimano almeno 70mila pensionamenti nel prossimo triennio. Lo Stato avrebbe molto da guadagnare nello stabilizzare i precari. Con la nostra iniziativa, dunque, facciamo anche gli interessi della Pubblica Amministrazione» Come la Cgil, anche la Codacons offre assistenza legale. Ed anzi ha organizzato una class action, raccogliendo adesioni online. Ad una settimana dal termine ultimo, sono già 14.886 i docenti e i dipendenti Ata che hanno aderito. Un numero record.
STATI GENERALI DEL PRECARIATO - Ma perché tutto questo fermento proprio adesso? Perché ora c'è una data, anzi è proprio il caso di dire una dead line, che pesa come una mannaia sulle aspirazioni dei precari della scuola. È sabato 22 gennaio, termine ultimo fissato dal Collegato lavoro per chi ha almeno tre anni di precariato alle spalle. Dal successivo lunedì, non sarà più possibile impugnare l'ultimo contratto. Con il rischio più che concreto che il proprio passato lavorativo venga sbianchettato dalla nuova legge. Naturalmente l'allarme non riguarda solo il mondo della scuola, ma i settori lavorativi in cui si praticano contratti diversi dal tempo indeterminato (cioè "tutti"). Ed è per questo che San Precario, la nuova sigla extrasindacale che dai centri sociali al web aggregano la frammentata galassia del lavoro giovanile, si è subito mobilitata per aiutare chi volesse presente il ricorso salva-posto di lavoro. «Anche noi forniamo assistenza legale - spiegano dall'associazione -. Fino ad oggi abbiamo ricevuto migliaia di adesioni e ne avremo almeno il doppio dopo il prossimo fine settimana». Sabato e domenica prossimi, infatti, nella nuova sede del centro sociale Fornace, l'ex Mtm in via Moscova a Rho, sono stati indetti gli Stati generali del Precariato. Ci saranno incontri, discussioni, domenica interverrà anche Giorgio Cremaschi, della segreteria Fiom. Ma chi vorrà, potrà aderire negli appositi stand alla class action. L'onda, insomma, s'ingrossa.
Antonio Castaldo
14 gennaio 2011
LA DEAD LINE DEL 22 GENNAIO, TERMINE ULTIMO FISSATO DAL COLLEGATO LAVORO
I precari portano la scuola in tribunale
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L'ONDA IN PIENA - Già diverse decine di migliaia di docenti precari già impugnato, o stanno per farlo, i propri contratti atipici. Il mondo della scuola è del resto in fibrillazione già dallo scorso settembre. Da quando a Siena un giudice ha dato ragione a un supplente con nove anni in graduatoria, riconoscendogli l'immissione in ruolo e l'anzianità di servizio. Ora un'ondata di ricorsi minaccia di infrangersi sul ministero della Pubblica Istruzioni, scombinando i piani al risparmio della Gelmini.
LA CLASS ACTION - Nel settore della scuola in tutta Italia ci sono 232mila docenti iscritti nelle graduatoria ad esaurimento. I dipendenti interinali del settore Ata sfiorano quota centomila. A Milano invece i docenti precari sono 16mila docenti, quattromila gli Ata. Tutti aspirano al tempo indeterminato, ma hanno in media di fronte a sé dai cinque ai dieci anni di anticamera. «Eppure ci sono migliaia di posti vacanti - spiega Pippo Frisone, responsabile vertenze della Flc Cgil - e saranno sempre di più, dal momento che si stimano almeno 70mila pensionamenti nel prossimo triennio. Lo Stato avrebbe molto da guadagnare nello stabilizzare i precari. Con la nostra iniziativa, dunque, facciamo anche gli interessi della Pubblica Amministrazione» Come la Cgil, anche la Codacons offre assistenza legale. Ed anzi ha organizzato una class action, raccogliendo adesioni online. Ad una settimana dal termine ultimo, sono già 14.886 i docenti e i dipendenti Ata che hanno aderito. Un numero record.
STATI GENERALI DEL PRECARIATO - Ma perché tutto questo fermento proprio adesso? Perché ora c'è una data, anzi è proprio il caso di dire una dead line, che pesa come una mannaia sulle aspirazioni dei precari della scuola. È sabato 22 gennaio, termine ultimo fissato dal Collegato lavoro per chi ha almeno tre anni di precariato alle spalle. Dal successivo lunedì, non sarà più possibile impugnare l'ultimo contratto. Con il rischio più che concreto che il proprio passato lavorativo venga sbianchettato dalla nuova legge. Naturalmente l'allarme non riguarda solo il mondo della scuola, ma i settori lavorativi in cui si praticano contratti diversi dal tempo indeterminato (cioè "tutti"). Ed è per questo che San Precario, la nuova sigla extrasindacale che dai centri sociali al web aggregano la frammentata galassia del lavoro giovanile, si è subito mobilitata per aiutare chi volesse presente il ricorso salva-posto di lavoro. «Anche noi forniamo assistenza legale - spiegano dall'associazione -. Fino ad oggi abbiamo ricevuto migliaia di adesioni e ne avremo almeno il doppio dopo il prossimo fine settimana». Sabato e domenica prossimi, infatti, nella nuova sede del centro sociale Fornace, l'ex Mtm in via Moscova a Rho, sono stati indetti gli Stati generali del Precariato. Ci saranno incontri, discussioni, domenica interverrà anche Giorgio Cremaschi, della segreteria Fiom. Ma chi vorrà, potrà aderire negli appositi stand alla class action. L'onda, insomma, s'ingrossa.
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