Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
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Brunello Arborio
mariapia
antonella vaccaro
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COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Archivio del Forum :: Archivio Rete e CPS: Azioni concrete, manifestazioni da luglio 2008
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Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Quand’anche non fossimo capaci di ripercorrere la storia e di individuarne le costanti, la nostra semplice qualità di epigoni ci offrirebbe precedenti e consapevolezze sufficienti a riconoscere che ogni momento di crisi non porta in eredità solo ristagno, ma anche grandi occasioni di rinnovamento ideologico, antropologico e culturale.
L’attuale crisi è stata adoperata come pretesto e come spauracchio, dalla destra arrogante
e antistatale, per legittimare la deriva verticistica e liberticida, per azzerare diritti costituzionali e sindacali che si pensavano inalienabili e intangibili, per naturalizzare e permanentizzare un’isterica logica dell’emergenza, atta a giustificare interventi extra e contra legem.
Con una propaganda fatta di cifre iperboliche e fasulle, di menzogne e di attacchi volgari
al corpo docente italiano, il Ministro Gelmini ha predisposto il paese, tradizionalmente
e deplorevolmente ostile alla Cultura e abbrutito da un qualunquismo indotto dall’assoluta mancanza di valide alternative politiche e programmatiche, ad accogliere come indispensabili e “igienici”, tagli feroci e mutilanti al personale scolastico, postulando, poi, con motivazioni speciose, palesemente illegali e sperequatorie, l’esigenza di stravolgere programmi, finalità, priorità e relazioni all’interno delle scuole depauperate, umiliate, depredate.
Sarebbe stato precipuo e primario dovere di un’opposizione degna di questo nome “fare
le barricate”, come si suol dire, su questo delirante progetto, roboantemente e ridicolmente definito “epocale” (come lo fu quello, parimenti livellante e autocratico, d’epoca fascista!), caratterizzato dall’accantonamento sconcertante di ogni considerazione di natura squisitamente pedagogica.
Dall’abolizione esiziale della proficua esperienza del “modulo” all’introduzione demagogica di forme di delazione mascherate da valutazione di un indefinibile “merito”
e oltremodo lesive della libertà di insegnamento, l’incontrastata controriforma scolastica
del governo ha profilato e scoperto l’improntitudine e l’ignoranza profonda
dell’antidialettico ministro, mero esecutore dei voleri del Ministero delle Finanze e di un Governo che prostra e frustra l’Italia onesta, prospettando, nel contempo, un funesto orizzonte di morte: morte dei diritti, morte della Cultura, morte delle prospettive di
riscatto e riaccredito dei singoli cittadini e della nazione.
Il Pd non ha ritenuto opportuno né strategicamente utile, neanche quando sollecitato dagli operatori che hanno intrapreso lo sciopero della fame, fare dell’indignazione dei docenti e della scuola tutta il grimaldello per evellere un sistema di poteri la cui lunga e intollerabile agonia denuncia la decadenza o debolezza, ideologica e morale, delle forze di opposizione. Solo quando, grazie anche agli scandali irriferibili e all’insofferenza di una piazza esasperata e attiva nella resistenza, si sono aperti degli spiragli per l’uscita dallo stallo indecente in cui il paese è piombato, ha avanzato proposte che ai precari falciati e vilipesi, in solitaria lotta da almeno tre anni, appaiono improntate a passatismo, dilettantismo e
ad un solipsismo autarchico che costituisce anche la cifra comportamentale, politicamente suicida, del gruppo Pd in Parlamento.
Nel ripercorrere tutta la recente storia del Pd, coi suoi tentennamenti infiniti, le sue dolose
e dolorose omissioni, i suoi neghittosi silenzi e le sue discutibili inclusioni ed alleanze, i precari hanno maturato la convinzione di essere stati “prescelti”, insieme ad altre categorie meno “protette” sindacalmente e socialmente, ovvero meno difese e, purtroppo, meno coese, per costituire la prova vivente della “modernità” della “nuova sinistra”, una modernità che si traduce in supina accettazione della riduzione dello Stato ad arbitro
delle sfide ingaggiate dalle grandi imprese tra di loro per fare del mondo il loro mercato selvaggio, in legittimazione della selezione su base economica, a partire da scuola
e università (numero chiuso, “fasciazione” delle tasse su base reddituale) e in affannosa difesa dell’intangibilità dei princípi privatistici della proprietà senza regole e dell’esistenza “necessaria” e permanente di una scala sociale (non a caso, nel documento programmatico qui contestato, la scuola viene rappresentata come “ascensore sociale”, laddove è il
concetto stesso di “risalita” dai bassifondi verso un presunto culmen di benessere e autoaffermazione veteroborghese che una vera sinistra dovrebbe attaccare e ripudiare).
Ciò, allo scopo di rassicurare i benestanti “centristi” (ma la crisi ha trasformato parecchi di loro in un proletariato dalle connotazioni del tutto nuove, mai comprese né metabolizzate dalla sinistra “moderata”), del cui voto si va da anni a caccia deponendo ogni rivendicazione laica e progressista come pura velleità e sacrificando cultura e diritti civili sull’altare di
un’inaccettabile Realpolitik che ha sconfinato nella collusione e che non costituisce affatto
il solo plausibile atteggiamento da assumersi in politica, specie quando sarebbe possibile mettere a partito i fermenti procedenti da una “feconda” crisi.
E’ per questo che, nella lista inverosimile, contraddittoria e pretenziosa dei buoni propositi del Pd riguardo al settore scuola, si evita accuratamente di mettere in discussione quel processo che i precari, gli intellettuali e gli esperti riconoscono essere stato all’origine
del mutamento molecolare, per così dire, della scuola: la sua riduzione, cioè, da paritetico
e inclusivo luogo di crescita culturale, morale e civile ad “erogatore” asfittico e impotente
di beni e servizi, con la conseguente mortificazione della professionalità e creatività dei docenti, la trasformazione degli studenti in “clienti” e l’implosione di quei meccanismi, certamente perfettibili, che fino a poco più di un decennio fa consentivano, pur con le mai superate difficoltà strutturali e materiali, di garantire la “tenuta” culturale minima del
paese e le pari opportunità relativamente all’esercizio dell’ormai quasi del tutto negato diritto allo studio.
I precari, ancora una volta non interpellati da nessuno dei pionieristici “riformatori dall’alto” della scuola italiana, ribadiscono la loro più ferma contrarietà a quello che
nel documento del Pd viene definita, in modo allarmante e strizzando l’occhio all’elettorato potenzialmente leghista, come “un’assoluta priorità”, cioè “la valorizzazione dell’autonomia scolastica” e il passaggio alle Regioni e alle autonomie locali di facoltà e prerogative quali il reclutamento del personale, il finanziamento di sperimentazioni e il controllo della “qualità” delle scuole.
Tale polverizzazione di competenze, infatti, lungi dal costituire un modello “virtuoso” di decentramento puramente amministrativo, si tradurrebbe (come già sta accadendo, del resto!) sul piano lavorativo in un caporalato legalizzato, e sul piano culturale nel confinamento degli studenti-cittadini entro un orizzonte di provinciale ottusità, del tutto inidoneo a favorire l’integrazione dei figli degli immigrati e a proiettare gli studenti
(non il “capitale umano”, come lo definisce il redattore del disegno del Pd!) verso le sfide poste dal confronto con le altre nazioni d’Europa e del mondo, forti di una identità
culturale nazionale riconosciuta e amata.
Spaventano e destano grande preoccupazione tra i precari, poi, anche i riferimenti al condizionamento dell’erogazione di fondi alla determinazione di fattori da valutarsi
“sulla base delle caratteristiche socio-culturali e geomorfologiche del territorio, sulla
base della presenza di alunni disabili e di alunni stranieri” (gli stranieri, al nord sono
dieci volte più numerosi, nelle classi, che al Sud!), prodromo di una corsa all’accaparramento dei finanziamenti con tutti i mezzi e le falsificazioni pensabili, nonché dell’accrescimento del divario di opportunità e risorse tra il Nord e il Sud del paese.
E che dire, poi, delle proposte all’insegna del “faremo così ma anche no” relative al reclutamento e alla valutazione degli standard di apprendimento e operatività raggiunti dalle scuole?
Il documento parla della formazione dei futuri docenti in termini assolutamente schizofrenici e improntati a un patetico “cerchiobottismo”: da un lato, infatti, prescrive
ed auspica il potenziamento dell’esperienza delle SSIS, nate per superare la logica della “lotteria” concorsuale e per garantire ai docenti la possibilità di approfondire la riflessione anche sugli aspetti pedagogici, psicologici e docimologici del difficile mestiere di insegnante; dall’altro, invece, parla di accesso all’insegnamento tramite il vecchio e più volte “bocciato” pubblico concorso, da bandirsi su base territoriale, lasciando intravedere, infine, un approdo che i precari, specie quelli del Sud, ritengono sia da scongiurare con
ogni mezzo, e cioè la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici su base inevitabilmente clientelare, resa al momento “sconsigliabile” da fattori che il Pd colloca
tra quelli esclusivamente tecnici e pragmatici.
Quanto alla valutazione del “rendimento” di docenti e scuole, si parla della necessità della formulazione di un giudizio, ma puerilmente, poi, poco oltre, evidentemente in previsione
di giustificate critiche riguardo tale pratica, si parla di attivazione di tale procedura “su
base volontaria”! Un insegnante di filosofia darebbe senz’altro un bel “2” al redattore di
un simile cumulo di contraddizioni logiche, espresse in un linguaggio che non può non rispecchiare la tendenziosità e ambiguità di un dettato politico e di una visione desolantemente aziendalistica, micragnosa e miope della Scuola, che però ha la pretesa e
la necessità di ammantarsi di un progressismo vitalistico e di un dinamismo intrinseco
tanto fasullo quanto stucchevole.
L’arretratezza delle cognizioni e la pochezza delle impostazioni educative dei teorici del
Pd si evincono anche dalla convinzione, esposta nell’introduzione, che il docente vada ancora trasformato da “erogatore” di nozioni in “sollecitatore dell’apprendimento” (principio-cardine delle SSIS, attivate da più di un decennio!) e dalla considerazione che le materie scientifiche vadano privilegiate (nell’ottica della concorrenza per l’accaparramento delle piazze del Mercato, ovviamente!) per “svecchiare” le conoscenze fornite dalla Scuola italiana, ancorata a quelle discipline umanistiche che ogni persona di cultura e buon senso
sa essere a fondamento del successo, anche e soprattutto in campo tecnico e scientifico, e
che rappresentano il volano per il recupero dell’autorevolezza e del prestigio di un paese
i cui tesori artistici e archeologici, ammirati e, ora, compianti dal mondo intero, solo se debitamente contestualizzati potranno essere protetti e preservati con le più moderne tecniche ed esposti agli sguardi del mondo responsabilmente e orgogliosamente.
Concludendo: quello che è in gioco, anzi, a rischio, non è solo la vita dei ragazzi. E’ in gioco, anzi, a rischio, lo stile di vita del paese; è in gioco, anzi a rischio, la sua unità; è in gioco, anzi, a rischio, il dialogo integenerazionale.
Chi si candida, con attendismi deprimenti e vergognose cautele, a guidare la nave fuori
dalle secche mortali del populismo mediatico e feticistico, del malaffare legalizzato e dell’impudenza sdoganata, non può e non deve permettersi di spegnere il fuoco sacro
della fucina dei futuri cittadini del paese.
I precari faranno di tutto per evitarlo e sapranno passare dallo scontro frontale contro il nemico palese alla lotta ideologica e culturale contro melliflui e finti alleati.
Coordinamento Precari Scuola Napoli
Quand’anche non fossimo capaci di ripercorrere la storia e di individuarne le costanti, la nostra semplice qualità di epigoni ci offrirebbe precedenti e consapevolezze sufficienti a riconoscere che ogni momento di crisi non porta in eredità solo ristagno, ma anche grandi occasioni di rinnovamento ideologico, antropologico e culturale.
L’attuale crisi è stata adoperata come pretesto e come spauracchio, dalla destra arrogante
e antistatale, per legittimare la deriva verticistica e liberticida, per azzerare diritti costituzionali e sindacali che si pensavano inalienabili e intangibili, per naturalizzare e permanentizzare un’isterica logica dell’emergenza, atta a giustificare interventi extra e contra legem.
Con una propaganda fatta di cifre iperboliche e fasulle, di menzogne e di attacchi volgari
al corpo docente italiano, il Ministro Gelmini ha predisposto il paese, tradizionalmente
e deplorevolmente ostile alla Cultura e abbrutito da un qualunquismo indotto dall’assoluta mancanza di valide alternative politiche e programmatiche, ad accogliere come indispensabili e “igienici”, tagli feroci e mutilanti al personale scolastico, postulando, poi, con motivazioni speciose, palesemente illegali e sperequatorie, l’esigenza di stravolgere programmi, finalità, priorità e relazioni all’interno delle scuole depauperate, umiliate, depredate.
Sarebbe stato precipuo e primario dovere di un’opposizione degna di questo nome “fare
le barricate”, come si suol dire, su questo delirante progetto, roboantemente e ridicolmente definito “epocale” (come lo fu quello, parimenti livellante e autocratico, d’epoca fascista!), caratterizzato dall’accantonamento sconcertante di ogni considerazione di natura squisitamente pedagogica.
Dall’abolizione esiziale della proficua esperienza del “modulo” all’introduzione demagogica di forme di delazione mascherate da valutazione di un indefinibile “merito”
e oltremodo lesive della libertà di insegnamento, l’incontrastata controriforma scolastica
del governo ha profilato e scoperto l’improntitudine e l’ignoranza profonda
dell’antidialettico ministro, mero esecutore dei voleri del Ministero delle Finanze e di un Governo che prostra e frustra l’Italia onesta, prospettando, nel contempo, un funesto orizzonte di morte: morte dei diritti, morte della Cultura, morte delle prospettive di
riscatto e riaccredito dei singoli cittadini e della nazione.
Il Pd non ha ritenuto opportuno né strategicamente utile, neanche quando sollecitato dagli operatori che hanno intrapreso lo sciopero della fame, fare dell’indignazione dei docenti e della scuola tutta il grimaldello per evellere un sistema di poteri la cui lunga e intollerabile agonia denuncia la decadenza o debolezza, ideologica e morale, delle forze di opposizione. Solo quando, grazie anche agli scandali irriferibili e all’insofferenza di una piazza esasperata e attiva nella resistenza, si sono aperti degli spiragli per l’uscita dallo stallo indecente in cui il paese è piombato, ha avanzato proposte che ai precari falciati e vilipesi, in solitaria lotta da almeno tre anni, appaiono improntate a passatismo, dilettantismo e
ad un solipsismo autarchico che costituisce anche la cifra comportamentale, politicamente suicida, del gruppo Pd in Parlamento.
Nel ripercorrere tutta la recente storia del Pd, coi suoi tentennamenti infiniti, le sue dolose
e dolorose omissioni, i suoi neghittosi silenzi e le sue discutibili inclusioni ed alleanze, i precari hanno maturato la convinzione di essere stati “prescelti”, insieme ad altre categorie meno “protette” sindacalmente e socialmente, ovvero meno difese e, purtroppo, meno coese, per costituire la prova vivente della “modernità” della “nuova sinistra”, una modernità che si traduce in supina accettazione della riduzione dello Stato ad arbitro
delle sfide ingaggiate dalle grandi imprese tra di loro per fare del mondo il loro mercato selvaggio, in legittimazione della selezione su base economica, a partire da scuola
e università (numero chiuso, “fasciazione” delle tasse su base reddituale) e in affannosa difesa dell’intangibilità dei princípi privatistici della proprietà senza regole e dell’esistenza “necessaria” e permanente di una scala sociale (non a caso, nel documento programmatico qui contestato, la scuola viene rappresentata come “ascensore sociale”, laddove è il
concetto stesso di “risalita” dai bassifondi verso un presunto culmen di benessere e autoaffermazione veteroborghese che una vera sinistra dovrebbe attaccare e ripudiare).
Ciò, allo scopo di rassicurare i benestanti “centristi” (ma la crisi ha trasformato parecchi di loro in un proletariato dalle connotazioni del tutto nuove, mai comprese né metabolizzate dalla sinistra “moderata”), del cui voto si va da anni a caccia deponendo ogni rivendicazione laica e progressista come pura velleità e sacrificando cultura e diritti civili sull’altare di
un’inaccettabile Realpolitik che ha sconfinato nella collusione e che non costituisce affatto
il solo plausibile atteggiamento da assumersi in politica, specie quando sarebbe possibile mettere a partito i fermenti procedenti da una “feconda” crisi.
E’ per questo che, nella lista inverosimile, contraddittoria e pretenziosa dei buoni propositi del Pd riguardo al settore scuola, si evita accuratamente di mettere in discussione quel processo che i precari, gli intellettuali e gli esperti riconoscono essere stato all’origine
del mutamento molecolare, per così dire, della scuola: la sua riduzione, cioè, da paritetico
e inclusivo luogo di crescita culturale, morale e civile ad “erogatore” asfittico e impotente
di beni e servizi, con la conseguente mortificazione della professionalità e creatività dei docenti, la trasformazione degli studenti in “clienti” e l’implosione di quei meccanismi, certamente perfettibili, che fino a poco più di un decennio fa consentivano, pur con le mai superate difficoltà strutturali e materiali, di garantire la “tenuta” culturale minima del
paese e le pari opportunità relativamente all’esercizio dell’ormai quasi del tutto negato diritto allo studio.
I precari, ancora una volta non interpellati da nessuno dei pionieristici “riformatori dall’alto” della scuola italiana, ribadiscono la loro più ferma contrarietà a quello che
nel documento del Pd viene definita, in modo allarmante e strizzando l’occhio all’elettorato potenzialmente leghista, come “un’assoluta priorità”, cioè “la valorizzazione dell’autonomia scolastica” e il passaggio alle Regioni e alle autonomie locali di facoltà e prerogative quali il reclutamento del personale, il finanziamento di sperimentazioni e il controllo della “qualità” delle scuole.
Tale polverizzazione di competenze, infatti, lungi dal costituire un modello “virtuoso” di decentramento puramente amministrativo, si tradurrebbe (come già sta accadendo, del resto!) sul piano lavorativo in un caporalato legalizzato, e sul piano culturale nel confinamento degli studenti-cittadini entro un orizzonte di provinciale ottusità, del tutto inidoneo a favorire l’integrazione dei figli degli immigrati e a proiettare gli studenti
(non il “capitale umano”, come lo definisce il redattore del disegno del Pd!) verso le sfide poste dal confronto con le altre nazioni d’Europa e del mondo, forti di una identità
culturale nazionale riconosciuta e amata.
Spaventano e destano grande preoccupazione tra i precari, poi, anche i riferimenti al condizionamento dell’erogazione di fondi alla determinazione di fattori da valutarsi
“sulla base delle caratteristiche socio-culturali e geomorfologiche del territorio, sulla
base della presenza di alunni disabili e di alunni stranieri” (gli stranieri, al nord sono
dieci volte più numerosi, nelle classi, che al Sud!), prodromo di una corsa all’accaparramento dei finanziamenti con tutti i mezzi e le falsificazioni pensabili, nonché dell’accrescimento del divario di opportunità e risorse tra il Nord e il Sud del paese.
E che dire, poi, delle proposte all’insegna del “faremo così ma anche no” relative al reclutamento e alla valutazione degli standard di apprendimento e operatività raggiunti dalle scuole?
Il documento parla della formazione dei futuri docenti in termini assolutamente schizofrenici e improntati a un patetico “cerchiobottismo”: da un lato, infatti, prescrive
ed auspica il potenziamento dell’esperienza delle SSIS, nate per superare la logica della “lotteria” concorsuale e per garantire ai docenti la possibilità di approfondire la riflessione anche sugli aspetti pedagogici, psicologici e docimologici del difficile mestiere di insegnante; dall’altro, invece, parla di accesso all’insegnamento tramite il vecchio e più volte “bocciato” pubblico concorso, da bandirsi su base territoriale, lasciando intravedere, infine, un approdo che i precari, specie quelli del Sud, ritengono sia da scongiurare con
ogni mezzo, e cioè la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici su base inevitabilmente clientelare, resa al momento “sconsigliabile” da fattori che il Pd colloca
tra quelli esclusivamente tecnici e pragmatici.
Quanto alla valutazione del “rendimento” di docenti e scuole, si parla della necessità della formulazione di un giudizio, ma puerilmente, poi, poco oltre, evidentemente in previsione
di giustificate critiche riguardo tale pratica, si parla di attivazione di tale procedura “su
base volontaria”! Un insegnante di filosofia darebbe senz’altro un bel “2” al redattore di
un simile cumulo di contraddizioni logiche, espresse in un linguaggio che non può non rispecchiare la tendenziosità e ambiguità di un dettato politico e di una visione desolantemente aziendalistica, micragnosa e miope della Scuola, che però ha la pretesa e
la necessità di ammantarsi di un progressismo vitalistico e di un dinamismo intrinseco
tanto fasullo quanto stucchevole.
L’arretratezza delle cognizioni e la pochezza delle impostazioni educative dei teorici del
Pd si evincono anche dalla convinzione, esposta nell’introduzione, che il docente vada ancora trasformato da “erogatore” di nozioni in “sollecitatore dell’apprendimento” (principio-cardine delle SSIS, attivate da più di un decennio!) e dalla considerazione che le materie scientifiche vadano privilegiate (nell’ottica della concorrenza per l’accaparramento delle piazze del Mercato, ovviamente!) per “svecchiare” le conoscenze fornite dalla Scuola italiana, ancorata a quelle discipline umanistiche che ogni persona di cultura e buon senso
sa essere a fondamento del successo, anche e soprattutto in campo tecnico e scientifico, e
che rappresentano il volano per il recupero dell’autorevolezza e del prestigio di un paese
i cui tesori artistici e archeologici, ammirati e, ora, compianti dal mondo intero, solo se debitamente contestualizzati potranno essere protetti e preservati con le più moderne tecniche ed esposti agli sguardi del mondo responsabilmente e orgogliosamente.
Concludendo: quello che è in gioco, anzi, a rischio, non è solo la vita dei ragazzi. E’ in gioco, anzi, a rischio, lo stile di vita del paese; è in gioco, anzi a rischio, la sua unità; è in gioco, anzi, a rischio, il dialogo integenerazionale.
Chi si candida, con attendismi deprimenti e vergognose cautele, a guidare la nave fuori
dalle secche mortali del populismo mediatico e feticistico, del malaffare legalizzato e dell’impudenza sdoganata, non può e non deve permettersi di spegnere il fuoco sacro
della fucina dei futuri cittadini del paese.
I precari faranno di tutto per evitarlo e sapranno passare dallo scontro frontale contro il nemico palese alla lotta ideologica e culturale contro melliflui e finti alleati.
Coordinamento Precari Scuola Napoli
antonella vaccaro- Amministratore
- Numero di messaggi : 2769
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Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
bel discorso non c'è che dire!
Sembra scritto da Luigi Del Prete ....
scherzo ovviamente!
Comunque non capisco come mai tanto accanimento contro il PD e poi contro questa proposta di legge dell'IDV un bel niente!
Nessun commento se non quello di manuel!
https://docentiprecari.forumattivo.com/discussioni-comuni-sul-precariato-scolastico-f1/ricevo-dagli-unicobas-e-diffondo-disegno-di-legge-onle-giambrone-t4271.htm#41624
Sembra scritto da Luigi Del Prete ....
scherzo ovviamente!
Comunque non capisco come mai tanto accanimento contro il PD e poi contro questa proposta di legge dell'IDV un bel niente!
Nessun commento se non quello di manuel!
https://docentiprecari.forumattivo.com/discussioni-comuni-sul-precariato-scolastico-f1/ricevo-dagli-unicobas-e-diffondo-disegno-di-legge-onle-giambrone-t4271.htm#41624
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
mariapia una cosa per volta, x fare un'analisi di un documento o di un programma bisogna leggerlo e approfondirlo.
l'accanimento nasce dal fatto che il partito più grande dell'opposizione non fa opposizione, tutto qui.
l'accanimento nasce dal fatto che il partito più grande dell'opposizione non fa opposizione, tutto qui.
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Mi dispiace ma, personalmente non sono molto daccordo sullo sparare a zero sull'opposizione qualunque essa sia!
In questo modo si fa il gioco di chi ci vuole divisi....
Non diamoci la zappa sui piedi da soli!
In questo modo si fa il gioco di chi ci vuole divisi....
Non diamoci la zappa sui piedi da soli!
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
il pd non è un'opposizione qualsiasi
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
antonella vaccaro ha scritto:il pd non è un'opposizione qualsiasi
Mi spiace dirlo ma io vedo una notevole ambiguità e non mi riferisco al documento del CPS Napoli.
Parlo di cose viste con i miei occhi: 8 Settembre davanti a Montecitorio fischi a Franceschini, soprattutto da parte di sindacati duri e puri, dopo una decina di minuti si presenta in piazza Di Pietro che resta almeno un ora senza subire nemmeno mezzo fischio.
Per favore non mi parlate di coincidenze perchè nel Luglio 2009 è successo lo stesso identico fatto.
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Brunello Arborio ha scritto:antonella vaccaro ha scritto:il pd non è un'opposizione qualsiasi
Mi spiace dirlo ma io vedo una notevole ambiguità e non mi riferisco al documento del CPS Napoli.
Parlo di cose viste con i miei occhi: 8 Settembre davanti a Montecitorio fischi a Franceschini, soprattutto da parte di sindacati duri e puri, dopo una decina di minuti si presenta in piazza Di Pietro che resta almeno un ora senza subire nemmeno mezzo fischio.
Per favore non mi parlate di coincidenze perchè nel Luglio 2009 è successo lo stesso identico fatto.
sinceramente non conosco- le proposte di IdV sulla scuola, ma in generale non si può negare che quella di Dipietro sia un'opposizione non dell'ultim'ora e più decisa rispetto a quella del PD...
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Antonino Buonamico ha scritto:Brunello Arborio ha scritto:antonella vaccaro ha scritto:il pd non è un'opposizione qualsiasi
Mi spiace dirlo ma io vedo una notevole ambiguità e non mi riferisco al documento del CPS Napoli.
Parlo di cose viste con i miei occhi: 8 Settembre davanti a Montecitorio fischi a Franceschini, soprattutto da parte di sindacati duri e puri, dopo una decina di minuti si presenta in piazza Di Pietro che resta almeno un ora senza subire nemmeno mezzo fischio.
Per favore non mi parlate di coincidenze perchè nel Luglio 2009 è successo lo stesso identico fatto.
sinceramente non conosco- le proposte di IdV sulla scuola, ma in generale non si può negare che quella di Dipietro sia un'opposizione non dell'ultim'ora e più decisa rispetto a quella del PD...
mi sembra una posizione superficiale( mi scuso a priori con Antonino , non me ne volere ma esprimo ilmio punto di vista) dire che IDV con Di Pietro ha una posizione più "decisa" senza conoscere i progetti di IDV sulla scuola!
Il documento di Giambrone (IDV) parla chiarissimo e nasconde posizioni discutibili!
Inoltre penso che qualunque opposizione accetterebbe il confronto con i precari che vivono sulle proprie spalle la riforma!
Quello che non condivido è l'uscita di questi comunicati, dichiarazioni critiche in un momento in cui si dovrebbe stare uniti.
Eppure l'invito all'unità viene dal CPS.
Non si può predicar bene e razzolar male.....io ragiono così!
Intanto cerchiamo di procurarci un vero interlocutore visto che con il governo attuale non siamo mai riusciti a dialogare!
Se remiamo sempre contro le opposizioni non ci riusciremo.
Piuttosto non mi piacciono per niente i cartelli IDV che ci sono in giro qua a Palermo....
Invece di fare cartelli contro Berlusconi, li realizzano contro il PD.
Questo mi fa pensare solo che ogni partito stia contando SEMPLICEMENTE quanto consenso personale può recuperare.................
HO DETTO.....
non vuole essere di difesa o di offesa contro IDV o PD...dico solo che trovo inopportuno qualunque comunicato CONTRO CHIUNQUE.
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
A mio modesto avviso un documento di risposta al forum sulla scuola del PD che ha prodotto un documento di 10 pagine andava fatto, magari a firma di molti più coordinamenti territoriali, se non dal cps nazionale, per darne più forza, ma sarebbe dovuto essere molto più analitico ed entrare nel merito delle questioni, perchè ad esempio in quel documento ci sono cose interessanti, come ad esempio l'assunzione a tempo indeterminato di un pacchetto di precari da assegnare ad un polo di scuole e da utilizzare come supplenti, ed altre assolutamente non condivisibili come l'autonomia e la regionalizzazione che peraltro la puglisi ha negato di volere. Mi ha parlato del nuovo sistema di reclutamento regionale dicendo che anche i concorsi e le stesse Ssis sono state su base regionale.
Dal silenzio del movimento da napoli è uscito un documento di questo taglio, legittimo mariapia, non essere daccordo, come legittimo è il dubbio sul silenzio della pdl giambrone, ma come anche della pdl Russo sui precari ed anche dell'operazione "centomila" della CGIL.
Ci stanno preparando cucinando bene bene, qualcuno se la caverà, qualcuno invece, cadrà dalla padella e finirà direttamente nella brace.
Dal silenzio del movimento da napoli è uscito un documento di questo taglio, legittimo mariapia, non essere daccordo, come legittimo è il dubbio sul silenzio della pdl giambrone, ma come anche della pdl Russo sui precari ed anche dell'operazione "centomila" della CGIL.
Ci stanno preparando cucinando bene bene, qualcuno se la caverà, qualcuno invece, cadrà dalla padella e finirà direttamente nella brace.
didier- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Mariapia l'unità è fondamentale ma io non posso stare insieme a chi mi propone più o meno le stesse cose di chi finora ho combattuto e sto combattendo
il documento che abbiamo prodotto vuole esprimere il fatto che a noi non sfugge nulla perchè non possiamo più permettercelo
questo è il secondo documento che i precari producono, sicuramenti diversi fra loro
quello dei veneti e dei las e il nostro, quello che è grave e che gli altri nè sottoscrivono l'uno o l'altro ne ne producono un altro.
poi ci si lamenta che siamo immobili.
come cps napoli stiamo studiando sia il documento dell'idv sia la proposta della cgil dei 100mila subito
ad una primissima analisi riteniamo che la questione dei 100mila non ci soddisfa e se la matematica non è un opinione a pagare ancora una volta sarà il sud !!
il documento che abbiamo prodotto vuole esprimere il fatto che a noi non sfugge nulla perchè non possiamo più permettercelo
questo è il secondo documento che i precari producono, sicuramenti diversi fra loro
quello dei veneti e dei las e il nostro, quello che è grave e che gli altri nè sottoscrivono l'uno o l'altro ne ne producono un altro.
poi ci si lamenta che siamo immobili.
come cps napoli stiamo studiando sia il documento dell'idv sia la proposta della cgil dei 100mila subito
ad una primissima analisi riteniamo che la questione dei 100mila non ci soddisfa e se la matematica non è un opinione a pagare ancora una volta sarà il sud !!
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
io ero lì e tu ricordi molto male: anche di pietro è stato fischiato
Brunello Arborio ha scritto:antonella vaccaro ha scritto:il pd non è un'opposizione qualsiasi
Mi spiace dirlo ma io vedo una notevole ambiguità e non mi riferisco al documento del CPS Napoli.
Parlo di cose viste con i miei occhi: 8 Settembre davanti a Montecitorio fischi a Franceschini, soprattutto da parte di sindacati duri e puri, dopo una decina di minuti si presenta in piazza Di Pietro che resta almeno un ora senza subire nemmeno mezzo fischio.
Per favore non mi parlate di coincidenze perchè nel Luglio 2009 è successo lo stesso identico fatto.
manuel- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
didier ha scritto:A mio modesto avviso un documento di risposta al forum sulla scuola del PD che ha prodotto un documento di 10 pagine andava fatto, magari a firma di molti più coordinamenti territoriali, se non dal cps nazionale, per darne più forza, ma sarebbe dovuto essere molto più analitico ed entrare nel merito delle questioni, perchè ad esempio in quel documento ci sono cose interessanti, come ad esempio l'assunzione a tempo indeterminato di un pacchetto di precari da assegnare ad un polo di scuole e da utilizzare come supplenti, ed altre assolutamente non condivisibili come l'autonomia e la regionalizzazione che peraltro la puglisi ha negato di volere. Mi ha parlato del nuovo sistema di reclutamento regionale dicendo che anche i concorsi e le stesse Ssis sono state su base regionale.
Dal silenzio del movimento da napoli è uscito un documento di questo taglio, legittimo mariapia, non essere daccordo, come legittimo è il dubbio sul silenzio della pdl giambrone, ma come anche della pdl Russo sui precari ed anche dell'operazione "centomila" della CGIL.
Ci stanno preparando cucinando bene bene, qualcuno se la caverà, qualcuno invece, cadrà dalla padella e finirà direttamente nella brace.
quello che credo è che il movimento possa perfettamente discutere sia conil PD che con IDV senza sentenziare condanne.
La medesima cosa vale per il sindacato.
Non mi sembra che la CGIL non voglia dialogare!
Ovviamente nessuno di noi ha stretto (VOGLIO SPERARE) "patti di sangue" con alcun sindacato e partito!!!!
Certamente non io, nè il gruppo che fa riferimento a me ...ma gli altri navigatori di forum???....Posso avere legittimamente questo dubbio?
Oppure siete abilitati solamente gli altri a dubitare?
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
antonella vaccaro ha scritto:Mariapia l'unità è fondamentale ma io non posso stare insieme a chi mi propone più o meno le stesse cose di chi finora ho combattuto e sto combattendo
il documento che abbiamo prodotto vuole esprimere il fatto che a noi non sfugge nulla perchè non possiamo più permettercelo
questo è il secondo documento che i precari producono, sicuramenti diversi fra loro
quello dei veneti e dei las e il nostro, quello che è grave e che gli altri nè sottoscrivono l'uno o l'altro ne ne producono un altro.
poi ci si lamenta che siamo immobili.
come cps napoli stiamo studiando sia il documento dell'idv sia la proposta della cgil dei 100mila subito
ad una primissima analisi riteniamo che la questione dei 100mila non ci soddisfa e se la matematica non è un opinione a pagare ancora una volta sarà il sud !!
Ti posso già anticipare che è impossibile che l'anno prossimo ci siano 100.000 cattedre di fatto da trasformare in organico di diritto.
didier- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
stasera saremo in compagnia del segretario provinciale della FLCCGIL sul treno per Roma.....penso che discuteremo a lungo!....MOLTO a lungo!!!......
Ultima modifica di mariapia il Lun Nov 29, 2010 12:01 am - modificato 2 volte.
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
infatti didier è una questione matematica !!
mariapia noi continueremo a dialogare , dialogare criticamente se è necessario.
perchè pensi che il documento nostro o quello dei veneti non sia dialogare??
il dialogo è fatto anche di scontri, costruttivi ovviamente
mariapia noi continueremo a dialogare , dialogare criticamente se è necessario.
perchè pensi che il documento nostro o quello dei veneti non sia dialogare??
il dialogo è fatto anche di scontri, costruttivi ovviamente
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
mariapia ha scritto:stasera saremo in compagnia del segretario provinciale della FLCCGIL sul treno per Roma.....penso che discuteremo a lungo!....MOLTO a lungo!!!......
deludente ritrovarsi senza il segretario!
Avremmo avuto tanto da chiarire e invece!!!....
Si vede che impegni impellenti lo hanno tenuto lontano da noi e da Roma.
Alla prossima ovviamente, non mancheremo di poterci confrontare ed anche presto!
In compenso abbiamo avuto modo di parlare a lungo con Giacomo che ha fatto il viaggio di ritorno con noi.
Sotto certi punti di vista è stato "illuminante" discutere con lui.
Certo di docenti non ne capisce tanto!...Tuttavia ha la volontà di approfondire l'argomento, anche se nutro seri dubbi sul fatto che possa davvero comprendere a pieno la situazione che risulta abbastanza complessa anche per noi che l'abbiamo vissuta!
Ritengo che sia necessario lavorare ad una piattaforma comune e concreta non solamente politica!
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
antonella vaccaro ha scritto:infatti didier è una questione matematica !!
mariapia noi continueremo a dialogare , dialogare criticamente se è necessario.
perchè pensi che il documento nostro o quello dei veneti non sia dialogare??
il dialogo è fatto anche di scontri, costruttivi ovviamente
Senza dubbio ha ragione ma siccome le parole sono "importanti" bisogna usarle a dovere.
Bisogna dialogare criticamente, mi trovi daccordo, appunto!..."dialogare", non uscire con comunicati che sembrano una sentenza priva di dialogo!
Il dialogo presuppone due sponde!
Comunque ormai è fatto.
Magari mi avreste trovato daccordo se ilcomunicato fosse stato differente!
Non escludo di poterne fare uno come CPS Palermo!
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
mariapia ha scritto:
Senza dubbio ha ragione ma siccome le parole sono "importanti" bisogna usarle a dovere.
Bisogna dialogare criticamente, mi trovi daccordo, appunto!..."dialogare", non uscire con comunicati che sembrano una sentenza priva di dialogo!
Il dialogo presuppone due sponde!
Comunque ormai è fatto.
Magari mi avreste trovato daccordo se ilcomunicato fosse stato differente!
Non escludo di poterne fare uno come CPS Palermo!
Concordo con Maria Pia, anche a me il taglio del documento del CPS Napoli non piace, pur condividendo il contenuto, proprio perchè non mi sembra che si possa avviare un dialogo con un documento simile, del resto basta leggere i commenti sulla pagina facebook di Antonella per vedere subito che se l'intento del documento era quello di aprire un dialogo con il PD tale proposito è fallito. Comunque sul mio forum è stato elaborato un documento diverso, rivolto a tutte le forze politiche e quindi anche al PD.
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
molto bene!
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Ma di un movimento forte a carattere nazionale abbiamo già tutti rinunciato?
didier- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
mariapia ha scritto:
....In compenso abbiamo avuto modo di parlare a lungo con Giacomo che ha fatto il viaggio di ritorno con noi.
Sotto certi punti di vista è stato "illuminante" discutere con lui.
Certo di docenti non ne capisce tanto!...Tuttavia ha la volontà di approfondire l'argomento, anche se nutro seri dubbi sul fatto che possa davvero comprendere a pieno la situazione che risulta abbastanza complessa anche per noi che l'abbiamo vissuta!
Secondo te perchè hanno messo lui come rappresentante siciliano al nazionale?
Esattamente come le RSU nelle scuole, tu vai a protestare dal preside, il preside ti risponde di andare dalle rsu, alle rsu devi cercare di spiegare, loro non capiscono o fanno finta di non capire, alla fine tu ti stanchi ma loro raggiungono il risultato.
Mi sento come Thelma e Louise.
didier- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
didier ha scritto:Ma di un movimento forte a carattere nazionale abbiamo già tutti rinunciato?
Assolutamente no, però i documenti per essere rappresentativi di tutte le posizioni e quindi avere un carattere nazionale devono avere un "taglio" diverso.
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
didier ha scritto:[
Secondo te perchè hanno messo lui come rappresentante siciliano al nazionale?
Esattamente come le RSU nelle scuole, tu vai a protestare dal preside, il preside ti risponde di andare dalle rsu, alle rsu devi cercare di spiegare, loro non capiscono o fanno finta di non capire, alla fine tu ti stanchi ma loro raggiungono il risultato.
Mi sento come Thelma e Louise.
All'interno del coordinamento precari della CGIL ci sono colleghi precari della scuola come Daniela di Terni, il punto non è questo, ma la domanda è un altra: questo coordinamento FLC avrà poteri effettivi, oppure sarà solo di facciata ?
Potrà gestire in proprio delle iniziative autonome, o sarà soggetto ai condizionamenti dei "capi" ?
Le premesse non sono ottimali visto il modo in cui è stato scelto, cioè dall'alto e non dal basso, staremo a vedere il seguito.
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
io vorrei sapere che ordine di scuola è Daniela?
Sappiamo perfettamente che ogni ordine di scuola ha problematiche diverse!
Forse,se non erro,è Monia ad essere di scuola primaria (egoisticamente mi interessa) però abilitate come? In possesso dell'abilitazione in lingua? In possesso del titolo per il sostegno?
C'è nel coordinamento un VERO precario storico?
Non so,in merito ho parecchi dubbi.
Qui finisce che si rischia che in NOME della LOTTA si perde di vista che i precari della scuola (ahimè) sono abbastanza differenti per problemtatica certamente non scaturita da loro!!!!
Ci sarà qualcuno (mi chiedo io) che ci rappresenti nel vero senso della parola?
Se non ci sarà ....mi sa che ho buttato tre anni della mia vita in scioperi,forum,facebook,assemblee, riunioni e viaggi a scopo organizzativo.
Sapete...alla mia età il tempo è troppo prezioso
Sappiamo perfettamente che ogni ordine di scuola ha problematiche diverse!
Forse,se non erro,è Monia ad essere di scuola primaria (egoisticamente mi interessa) però abilitate come? In possesso dell'abilitazione in lingua? In possesso del titolo per il sostegno?
C'è nel coordinamento un VERO precario storico?
Non so,in merito ho parecchi dubbi.
Qui finisce che si rischia che in NOME della LOTTA si perde di vista che i precari della scuola (ahimè) sono abbastanza differenti per problemtatica certamente non scaturita da loro!!!!
Ci sarà qualcuno (mi chiedo io) che ci rappresenti nel vero senso della parola?
Se non ci sarà ....mi sa che ho buttato tre anni della mia vita in scioperi,forum,facebook,assemblee, riunioni e viaggi a scopo organizzativo.
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mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Brunello Arborio ha scritto:didier ha scritto:Ma di un movimento forte a carattere nazionale abbiamo già tutti rinunciato?
Assolutamente no, però i documenti per essere rappresentativi di tutte le posizioni e quindi avere un carattere nazionale devono avere un "taglio" diverso.
questo è vero!
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
mariapia ha scritto:io vorrei sapere che ordine di scuola è Daniela?
Sappiamo perfettamente che ogni ordine di scuola ha problematiche diverse!
Forse,se non erro,è Monia ad essere di scuola primaria (egoisticamente mi interessa) però abilitate come? In possesso dell'abilitazione in lingua? In possesso del titolo per il sostegno?
C'è nel coordinamento un VERO precario storico?
Daniela è una precaria superstorica, ma ha sempre insegnato alle medie ed alle superiori, Monia è dell'infanzia ma è molto giovane. Comunque è inutile preoccuparsi della composizione di questo coordinamento se non viene dotato di effettivi poteri...
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
La cosa sarebbe anche indifferente se fosse chiaro che il punto principale di tutte le richieste fosse il ritiro di tutti i tagli.mariapia ha scritto:io vorrei sapere che ordine di scuola è Daniela?
Sappiamo perfettamente che ogni ordine di scuola ha problematiche diverse!
Forse,se non erro,è Monia ad essere di scuola primaria (egoisticamente mi interessa) però abilitate come? In possesso dell'abilitazione in lingua? In possesso del titolo per il sostegno?
C'è nel coordinamento un VERO precario storico?
Non so,in merito ho parecchi dubbi.
Qui finisce che si rischia che in NOME della LOTTA si perde di vista che i precari della scuola (ahimè) sono abbastanza differenti per problemtatica certamente non scaturita da loro!!!!
Ci sarà qualcuno (mi chiedo io) che ci rappresenti nel vero senso della parola?
Se non ci sarà ....mi sa che ho buttato tre anni della mia vita in scioperi,forum,facebook,assemblee, riunioni e viaggi a scopo organizzativo.
Sapete...alla mia età il tempo è troppo prezioso
Tutti questi distinguo mi fanno pensare che così non è, che si dia già per scontata la riforma e si cercherà di salvare il salvabile.
Probabilmente da palermo sai qualcosa che noi tutti ancora ignoriamo.
didier- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
ciao a tutti.
Vi anticipo la nascita del Coordinamento FLC di Palermo.
I colleghi che fanno parte del Coordinamento hanno prodotto un buon documento, piacerà anche a voi vedrete!
Presto verrà inserito in rete.
No Dider...la sottoscritta non sa proprio un bel nulla.
So soltanto che sono molto triste, che non si può pretendere da persone di una certa età che lavorino a giorno a giorno.
E' umiliante, è come se ti facessero un torto.
Vi anticipo la nascita del Coordinamento FLC di Palermo.
I colleghi che fanno parte del Coordinamento hanno prodotto un buon documento, piacerà anche a voi vedrete!
Presto verrà inserito in rete.
No Dider...la sottoscritta non sa proprio un bel nulla.
So soltanto che sono molto triste, che non si può pretendere da persone di una certa età che lavorino a giorno a giorno.
E' umiliante, è come se ti facessero un torto.
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
è peggio di un torto
Emma Giannì- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Emma ha scritto:è peggio di un torto
già
oggi mi sono sentita con le mani legate.
Avrei voluto partecipare al corteo con gli studenti. So che Giacomo c'è andato.
Poi sono molto nervosa dato che mi sono saltate tutte le supplenze lunghe: maternità, interdizioni.....di tutto e di più.
Le scuole chiamando coloro che non avevano scelto supplenze brevi ugualmente hanno creato caos.
Per esempio io risultavo in servizio senza esserlo davvero.
Stiamo attenti a cosa combinano le segreterie!
Anche se è difficilissimo capire dato che noi non abbiamo intranet che ci fa vedere come cavolo ci registrano i CONTRATTI di lavoro!!!!
Una vera vergogna...................
Supplenze di 5 mesi date senza telegramma
Siamo già alla CHIAMATA DIRETTA.
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
da quel che vedo in questo post che parte dal comunicato sul pd di napoli il cps riesce ad affossare proprio tutto quanto è critica al pd o alla cgil!
complimenti! labita e brunello siete un pò penosi lasciatevelo dire, voi ala vostra ipocrita moderazione siete alcune di quelle persone che hanno contribuito all'insabbiamento di quello che poteva essere il cps
comunque ogni cps che che si rispetto non seguirà le sciocchezze che escono da qui e si muoverà autonomamente: invito i napoletani a poratre avanti il loro docuemnto come abbiamo fatto noi veneti e i LAS Di Milano, anche s eil nostro era più particolareggiato nella esposizione delle porcherie del pd, quello di napoli va bene!
siete solo voi che con ela vostra "moderazione" danneggiate ogni forma dimovimento!
gli altri facciano tesoro di questa forma di booikot ormai imperante nel forum
ma vadano avanti lo stesso
tanto per sentirsi con loro od altri ci sono i telefoni e non questo forum che ormai è un pantano: se neanche questo documento vi va bene siete proprio finiti!
complimenti! labita e brunello siete un pò penosi lasciatevelo dire, voi ala vostra ipocrita moderazione siete alcune di quelle persone che hanno contribuito all'insabbiamento di quello che poteva essere il cps
comunque ogni cps che che si rispetto non seguirà le sciocchezze che escono da qui e si muoverà autonomamente: invito i napoletani a poratre avanti il loro docuemnto come abbiamo fatto noi veneti e i LAS Di Milano, anche s eil nostro era più particolareggiato nella esposizione delle porcherie del pd, quello di napoli va bene!
siete solo voi che con ela vostra "moderazione" danneggiate ogni forma dimovimento!
gli altri facciano tesoro di questa forma di booikot ormai imperante nel forum
ma vadano avanti lo stesso
tanto per sentirsi con loro od altri ci sono i telefoni e non questo forum che ormai è un pantano: se neanche questo documento vi va bene siete proprio finiti!
manuel- Esperto/a
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
non ho proprio voglia di scherzare manuel!
Mi sembra sciocco da parte tua puntare il dito contro di me che come precaria sono tra le più danneggiate.
A mio sfavore ho tutto compresa l'età.
Ti dovresti vergognare per come mi additi.
Tutto ciò che scrivi è lapiena dimostrazione che non sai guardare oltre la punta del tuo naso e che di "me" anzi di noi...non hai capito niente di niente.
Mi sembra sciocco da parte tua puntare il dito contro di me che come precaria sono tra le più danneggiate.
A mio sfavore ho tutto compresa l'età.
Ti dovresti vergognare per come mi additi.
Tutto ciò che scrivi è lapiena dimostrazione che non sai guardare oltre la punta del tuo naso e che di "me" anzi di noi...non hai capito niente di niente.
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
manuel ha scritto:da quel che vedo in questo post che parte dal comunicato sul pd di napoli il cps riesce ad affossare proprio tutto quanto è critica al pd o alla cgil!
complimenti! labita e brunello siete un pò penosi lasciatevelo dire, voi ala vostra ipocrita moderazione siete alcune di quelle persone che hanno contribuito all'insabbiamento di quello che poteva essere il cps
comunque ogni cps che che si rispetto non seguirà le sciocchezze che escono da qui e si muoverà autonomamente: invito i napoletani a poratre avanti il loro docuemnto come abbiamo fatto noi veneti e i LAS Di Milano, anche s eil nostro era più particolareggiato nella esposizione delle porcherie del pd, quello di napoli va bene!
siete solo voi che con ela vostra "moderazione" danneggiate ogni forma dimovimento!
gli altri facciano tesoro di questa forma di booikot ormai imperante nel forum
ma vadano avanti lo stesso
tanto per sentirsi con loro od altri ci sono i telefoni e non questo forum che ormai è un pantano: se neanche questo documento vi va bene siete proprio finiti!
Veramente stavo solo esprimendo una mia opinione su un documento firmato, non capisco come puoi pensare che voglia boicottare il CPS Napoli, che ovviamente è libero di prendere le iniziative che ritiene più opportune. Il 14 Dicembre, se un certo voto andrà come spero, si potrebbero aprire scenari politici nuovi, vedo che molti non se ne rendono conto ma la cosa mi interessa ben poco, sono perfettamente in grado di portare avanti le mie idee anche da solo
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Caro Brunello se questi scenari si apriranno è bene essere chiari, questo è l'intento.
Cmq se non vi piace il taglio liberi di fare quello che volete , noi andremo avanti e questa volta più incazzati che mai, non faremo sconti a nessuno, così come non li hanno fatti a noi.
dissociatevi pure , guai ad associarvi !!
Cmq se non vi piace il taglio liberi di fare quello che volete , noi andremo avanti e questa volta più incazzati che mai, non faremo sconti a nessuno, così come non li hanno fatti a noi.
dissociatevi pure , guai ad associarvi !!
antonella vaccaro- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
antonella vaccaro ha scritto:Caro Brunello se questi scenari si apriranno è bene essere chiari, questo è l'intento.
Cmq se non vi piace il taglio liberi di fare quello che volete , noi andremo avanti e questa volta più incazzati che mai, non faremo sconti a nessuno, così come non li hanno fatti a noi.
Ho criticato il documento ma ovviamente il CPS Napoli prenderà le posizioni che ritiene più opportune, non mi interessa boicottare od ostacolare in alcun modo le vostre iniziative, o quelle di qualsiasi altro CPS, ho soltanto espresso la mia opinione su un forum. Sul rapporto con il PD ho le mie idee che porterò avanti con chi la pensa come me.
Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Credo che i precari abbiano bisogno di molto di più che far cadere il governo e soprattutto hanno bisogno di "mettersi avanti col lavoro",prevenire altre brutte sorprese e delusioni.Quindi ben vengano documenti come quello di Napoli.
Gli altri CPS dovrebbero scrivere ciascuno il proprio,dando il taglio che preferiscono.
Non conta quante accuse o meno si facciano,conta far sentire che siamo presenti e attenti.
Personalmente riguardo al PD,almeno per quello che vorrà fare(non quello che ha già fatto),ho una grossa confusione,perchè vedo posizioni diverse.
Per quanto riguarda i coordinamenti flc cgil,siamo in impaziente attesa,ma da come sono partiti (?) non prevedo niente di conveniente
PS:ho scoperto tre giorni fa dal cedolino di essere iscritta alla CGIL
Gli altri CPS dovrebbero scrivere ciascuno il proprio,dando il taglio che preferiscono.
Non conta quante accuse o meno si facciano,conta far sentire che siamo presenti e attenti.
Personalmente riguardo al PD,almeno per quello che vorrà fare(non quello che ha già fatto),ho una grossa confusione,perchè vedo posizioni diverse.
Per quanto riguarda i coordinamenti flc cgil,siamo in impaziente attesa,ma da come sono partiti (?) non prevedo niente di conveniente
PS:ho scoperto tre giorni fa dal cedolino di essere iscritta alla CGIL
Emma Giannì- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
a proposito della CGIL,hanno fatto partire i ricorsi per le immissioni.Costo 100 euro.
Molti di noi, comunque li avevano già avviati con altri avvocati.
Cercate di farli al più presto che vanno in scadenza.
Molti di noi, comunque li avevano già avviati con altri avvocati.
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Cara antonella, in questo momento di evidente crisi di quasi tutti i movimenti dei precari della scuola, compreso quello di catania, se magari lo aveste messo come bozza, poteva essere una occasione, almeno per quel che riguarda Catania, per vederci e magari non soltanto dire si o no, ma magari lavorare ad una bozza.
A Catania il movimento è ai minimi da tre anni a questa parte. Convocare una riunione solo per dire si o no ad un documento già scritto e pubblicato non mi è sembrata una buona idea.
Poi figuriamoci, avete cmq fatto bene a scrivere questo documento, anzi se fosse stato per me avrei aggiunto qualcosa anche su ns caro sindacato.
A Catania il movimento è ai minimi da tre anni a questa parte. Convocare una riunione solo per dire si o no ad un documento già scritto e pubblicato non mi è sembrata una buona idea.
Poi figuriamoci, avete cmq fatto bene a scrivere questo documento, anzi se fosse stato per me avrei aggiunto qualcosa anche su ns caro sindacato.
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
mariapia ha scritto:a proposito della CGIL,hanno fatto partire i ricorsi per le immissioni.Costo 100 euro.
Molti di noi, comunque li avevano già avviati con altri avvocati.
Cercate di farli al più presto che vanno in scadenza.
E' proprio il ricorso per l'immissione in ruolo? Perché noi stiamo organizzando autonomamente due ricorsi per scatti d'anzianità e risarcimento danni.
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Antonino Buonamico ha scritto:mariapia ha scritto:a proposito della CGIL,hanno fatto partire i ricorsi per le immissioni.Costo 100 euro.
Molti di noi, comunque li avevano già avviati con altri avvocati.
Cercate di farli al più presto che vanno in scadenza.
E' proprio il ricorso per l'immissione in ruolo? Perché noi stiamo organizzando autonomamente due ricorsi per scatti d'anzianità e risarcimento danni.
credo che quello degli scatti lo abbiano già in corso.....comunque questo è per le immissioni in ruolo, infatti hanno chiesto tutti i certificati di servizio ed i contratti di lavoro.
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
Tanto per tornare allla questione PD...
lunedì,sempre che di pomeriggio non abbia progettazione settimanale, (vi ricordo che lavoro di giorno in giorno nonostante abbia un punteggio elevatissimo....non vengo nemmeno chiamata da liste prioritarie ma dalla grad.di circolo) dovrei partecipare alla riunione del circolo Libertà Politeama del quale faccio parte.
Vedremo di che si tratta.
Non mancherò di parlare di scuola.
lunedì,sempre che di pomeriggio non abbia progettazione settimanale, (vi ricordo che lavoro di giorno in giorno nonostante abbia un punteggio elevatissimo....non vengo nemmeno chiamata da liste prioritarie ma dalla grad.di circolo) dovrei partecipare alla riunione del circolo Libertà Politeama del quale faccio parte.
Vedremo di che si tratta.
Non mancherò di parlare di scuola.
mariapia- Coordinatore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
sono quellimariapia ha scritto:Antonino Buonamico ha scritto:mariapia ha scritto:a proposito della CGIL,hanno fatto partire i ricorsi per le immissioni.Costo 100 euro.
Molti di noi, comunque li avevano già avviati con altri avvocati.
Cercate di farli al più presto che vanno in scadenza.
E' proprio il ricorso per l'immissione in ruolo? Perché noi stiamo organizzando autonomamente due ricorsi per scatti d'anzianità e risarcimento danni.
credo che quello degli scatti lo abbiano già in corso.....comunque questo è per le immissioni in ruolo, infatti hanno chiesto tutti i certificati di servizio ed i contratti di lavoro.
sono due:uno per impugnare gli scatti di anzianità e uno per i risarcimenti relativi ai contratti a tempo determinato
Emma Giannì- Amministratore
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Re: Crisi e scuola in crisi: le occasioni perse dal Pd (una per agire, l’altra per tacere).
o comunque non mi dissocio da questo comunicato, lo formo dicevo solo che bisogna essere più precisi nelle rivendicazioni come abbiamo fatto con Prometheus
e ripeto che anche il comunicato di napoli va bene: PIU' CE NE SONO MEGLIO E'! PIU' SEGALI CI SONO MEGLIO E'
e ripeto che anche il comunicato di napoli va bene: PIU' CE NE SONO MEGLIO E'! PIU' SEGALI CI SONO MEGLIO E'
antonella vaccaro ha scritto:Caro Brunello se questi scenari si apriranno è bene essere chiari, questo è l'intento.
Cmq se non vi piace il taglio liberi di fare quello che volete , noi andremo avanti e questa volta più incazzati che mai, non faremo sconti a nessuno, così come non li hanno fatti a noi.
dissociatevi pure , guai ad associarvi !!
manuel- Esperto/a
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