[Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
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Stefano Micheletti
dantedinanni
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[Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
COMUNICATO STAMPA
Resoconto del sit-in svolto il 23 luglio 2008 in p.zza Montecitorio e dell’audizione alla Camera
250 docenti precari, in rappresentanza dei 350.000 colleghi, hanno partecipato oggi al sit-in organizzato dai C.I.P., Comitati insegnanti precari, e dalla Rete docenti precari 11 luglio, in piazza Montecitorio, a Roma. <>. Per questo i docenti precari hanno ribadito il loro no sia al piano dei tagli (8 miliardi di €, pari a 1/3 dell’intera manovra finanziaria e 130.000 posti), previsto dal D.L.112, sia al futuro sistema di reclutamento dei docenti, introdotto dal ddl 953 (Aprea). Questo provvedimento, basato sulla chiamata diretta dei presidi, introdurrà clientelismo e nepotismo in sostituzione delle vigenti graduatorie, basate su titoli ed esperienze didattiche acquisite negli anni dagli attuali aventi diritto.
All’iniziativa hanno partecipato tutte le associazioni di categoria già presenti all’incontro dell’11 luglio ed autrici del blog Rete docenti precari, la Cub Scuola, la Gilda degli Insegnanti, i Cobas, Cgil-Cisl-Uil, il Cidi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica ed il Partito dei Comunisti Italiani. In piazza anche i rappresentanti d’opposizione della VII Commissione Cultura della Camera, Antonio Di Pietro e, per il Pd, Mariangela Bastico ed il ministro dell’istruzione del governo ombra, Maria Pia Caravaglia.
Una delegazione dei Cip e della Rete docenti precari è stata ricevuta alla Camera, in VII Commissione Cultura. La presidente, Valentina Aprea - alla presenza delle onorevoli Caterina Pes, Maria Coscia e Rosa De Pasquale – ha assicurato l’adozione di norme transitorie a salvaguardia dei diritti già acquisiti dai precari ed il mantenimento – qualunque sia il futuro sistema di reclutamento - della quota del 50% in favore degli attuali iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. I Cip attendono provvedimenti concreti e sono disponibili al confronto e ai futuri incontri auspicati dall’on. Aprea.
Roma, 23 luglio 2008
Direttivo Nazionale C.I.P. – Comitati Insegnanti Precari
Associazione riconosciuta dal Miur con Nota Ministeriale prot. n. 31653 del 30/09/1998
CIP_Associazione Nazionale
www.cipnazionale.it
Resoconto del sit-in svolto il 23 luglio 2008 in p.zza Montecitorio e dell’audizione alla Camera
250 docenti precari, in rappresentanza dei 350.000 colleghi, hanno partecipato oggi al sit-in organizzato dai C.I.P., Comitati insegnanti precari, e dalla Rete docenti precari 11 luglio, in piazza Montecitorio, a Roma. <>. Per questo i docenti precari hanno ribadito il loro no sia al piano dei tagli (8 miliardi di €, pari a 1/3 dell’intera manovra finanziaria e 130.000 posti), previsto dal D.L.112, sia al futuro sistema di reclutamento dei docenti, introdotto dal ddl 953 (Aprea). Questo provvedimento, basato sulla chiamata diretta dei presidi, introdurrà clientelismo e nepotismo in sostituzione delle vigenti graduatorie, basate su titoli ed esperienze didattiche acquisite negli anni dagli attuali aventi diritto.
All’iniziativa hanno partecipato tutte le associazioni di categoria già presenti all’incontro dell’11 luglio ed autrici del blog Rete docenti precari, la Cub Scuola, la Gilda degli Insegnanti, i Cobas, Cgil-Cisl-Uil, il Cidi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica ed il Partito dei Comunisti Italiani. In piazza anche i rappresentanti d’opposizione della VII Commissione Cultura della Camera, Antonio Di Pietro e, per il Pd, Mariangela Bastico ed il ministro dell’istruzione del governo ombra, Maria Pia Caravaglia.
Una delegazione dei Cip e della Rete docenti precari è stata ricevuta alla Camera, in VII Commissione Cultura. La presidente, Valentina Aprea - alla presenza delle onorevoli Caterina Pes, Maria Coscia e Rosa De Pasquale – ha assicurato l’adozione di norme transitorie a salvaguardia dei diritti già acquisiti dai precari ed il mantenimento – qualunque sia il futuro sistema di reclutamento - della quota del 50% in favore degli attuali iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. I Cip attendono provvedimenti concreti e sono disponibili al confronto e ai futuri incontri auspicati dall’on. Aprea.
Roma, 23 luglio 2008
Direttivo Nazionale C.I.P. – Comitati Insegnanti Precari
Associazione riconosciuta dal Miur con Nota Ministeriale prot. n. 31653 del 30/09/1998
CIP_Associazione Nazionale
www.cipnazionale.it
Ultima modifica di gialov il Mar Mar 17, 2009 7:15 pm - modificato 3 volte.
Ospite- Ospite
Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
Il resocnto di Brunello Arborio (http://www.bru64.altervista.org/forum/viewtopic.php?t=3455)
Arrivo a piazza Montecitorio dopo essere passato a prendere a Termini i colleghi di Napoli ed Altea.
Quando sono arrivato a Montecitorio erano già arrivati Di Pietro, la Bastico, la Garavaglia.
I giornalisti intervistano Di Pietro: purtroppo una manifestazione di iraniani, senza permesso, occupa mezza piazza Montecitorio, anche se aumenta il rumore della protesta.
Successivamente Di Pietro entra nella piazza con l'on. Di Giuseppe e l'on. Zazzera: riesco ad avvicinarmi e dopo che un paio di cronisti gli pongono delle domande gli tengo un mezzo comizio sui problemi dei precari; lui e l'onorevole Di Giuseppe, che ho ringraziato per l'intervento di ieri e che si è detta molto soddisfatta delle molte mail di incoraggiamento ricevute, mi danno ragione e spiegano che è stato accolto un loro odg...che però, come ben sappiamo, non è vincolante per il governo: promettono comunque pieno appoggio alla nstra causa, Di Pietro chiede di rivolgersi a Zazzera e Di Giuseppe per esporre i nostri problemi
La giornalista di Rai News mi propone una intervista in diretta da Montecitorio con altri due colleghi, Francesco del CIP ed Antonietta, un minuto a testa.
Successivamente parlo con Colangelo della CGIL (ed un suo collega della Cisl), che mi propone una discussione verso settembre di una piattaforma di richieste comuni, dato che giudica condivisibile il volantino del sit-in.
Alle 12,20 mi presento insieme ai colleghi per l'intervista su Rai News ed aspettiamo almeno un quarto d'ora sotto un sole cocente: per fortuna va tutto bene.
In piazza si vedono Alba Sasso, Bergonzi, rappresentanti dei Cobas e della GILDA, di Rifondazione: non riesco comunque a seguire tutto sia perchè cerco di conoscere i forumisti, sia per il tempo perso nell'intervista a Rai News
Nel pomeriggio una delegazione di 4 persone (Maristella e Franesco del Cip, Monia ed Alessandra) viene ricevuta ufficialmente dall'onorevole Aprea ed altri parlamentari e alle 15 Rai News apre un altra finestra in diretta con rappresentanti Cobas, Gilda e Mida-Adpna.
Non facendo parte della delegazione, e sentendomi anche molto stanco e provato, non ho ben ascoltato il resoconto dell'incontro: comunque l'unico impegno concreto preso dall' Aprea è quello di mantenere il 50% delle assunzioni dalle GE: la Commissione Cultura è disponibile ad incontrare ufficialmente le associazioni dei precari a settembre.
Finito il sit-in vado al bar con Monia, Alessandra, il milanese Ennio ed altri: Ennio viene intervistato da Radio Popolare al telefono.
Poi il ritorno a casa, dopo una giornata molto faticosa ma proficua Very Happy
Mi ha fatto molto piacere conoscere tanti forumisti di persona Very Happy
P.S. Per altri particolari meglio attendere il resoconto ufficiale. Wink
Arrivo a piazza Montecitorio dopo essere passato a prendere a Termini i colleghi di Napoli ed Altea.
Quando sono arrivato a Montecitorio erano già arrivati Di Pietro, la Bastico, la Garavaglia.
I giornalisti intervistano Di Pietro: purtroppo una manifestazione di iraniani, senza permesso, occupa mezza piazza Montecitorio, anche se aumenta il rumore della protesta.
Successivamente Di Pietro entra nella piazza con l'on. Di Giuseppe e l'on. Zazzera: riesco ad avvicinarmi e dopo che un paio di cronisti gli pongono delle domande gli tengo un mezzo comizio sui problemi dei precari; lui e l'onorevole Di Giuseppe, che ho ringraziato per l'intervento di ieri e che si è detta molto soddisfatta delle molte mail di incoraggiamento ricevute, mi danno ragione e spiegano che è stato accolto un loro odg...che però, come ben sappiamo, non è vincolante per il governo: promettono comunque pieno appoggio alla nstra causa, Di Pietro chiede di rivolgersi a Zazzera e Di Giuseppe per esporre i nostri problemi
La giornalista di Rai News mi propone una intervista in diretta da Montecitorio con altri due colleghi, Francesco del CIP ed Antonietta, un minuto a testa.
Successivamente parlo con Colangelo della CGIL (ed un suo collega della Cisl), che mi propone una discussione verso settembre di una piattaforma di richieste comuni, dato che giudica condivisibile il volantino del sit-in.
Alle 12,20 mi presento insieme ai colleghi per l'intervista su Rai News ed aspettiamo almeno un quarto d'ora sotto un sole cocente: per fortuna va tutto bene.
In piazza si vedono Alba Sasso, Bergonzi, rappresentanti dei Cobas e della GILDA, di Rifondazione: non riesco comunque a seguire tutto sia perchè cerco di conoscere i forumisti, sia per il tempo perso nell'intervista a Rai News
Nel pomeriggio una delegazione di 4 persone (Maristella e Franesco del Cip, Monia ed Alessandra) viene ricevuta ufficialmente dall'onorevole Aprea ed altri parlamentari e alle 15 Rai News apre un altra finestra in diretta con rappresentanti Cobas, Gilda e Mida-Adpna.
Non facendo parte della delegazione, e sentendomi anche molto stanco e provato, non ho ben ascoltato il resoconto dell'incontro: comunque l'unico impegno concreto preso dall' Aprea è quello di mantenere il 50% delle assunzioni dalle GE: la Commissione Cultura è disponibile ad incontrare ufficialmente le associazioni dei precari a settembre.
Finito il sit-in vado al bar con Monia, Alessandra, il milanese Ennio ed altri: Ennio viene intervistato da Radio Popolare al telefono.
Poi il ritorno a casa, dopo una giornata molto faticosa ma proficua Very Happy
Mi ha fatto molto piacere conoscere tanti forumisti di persona Very Happy
P.S. Per altri particolari meglio attendere il resoconto ufficiale. Wink
Ospite- Ospite
Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
Il resoconto di Monia, una dei quattro delegati all'incontro con la Aprea:
l'aprea ha esplicitamente detto che si rifà nient'altro che al "vecchio" art. 5 della riforma moratti (sic!) che prevede la chiamata diretta sulla base di albi regionali (a cui ci si potrà iscrivere dopo un'idoneità ottenuta a livello nazionale_ l'abilitazione come è ora per intenderci, ma con altri canali...) e un concorso del singolo istituto a cui partecipano gli iscritti agli albi. questo lei intende per "chiamata diretta".
e questo è quello che risulta e quello che ci ha ribadito.
così come ha ribadito che una delle mete da raggiungere è una forma di "privatizzazione" della scuola statale con la trasformazione in fondazioni e l'ingresso del capitale privato.
naturalmente non ha trovato la nostra approvazione, il nostro dissenso è stato liquidato con un laconico "beh, se è così su questo non ci incontreremo mai"... (e te credo!!! )
alle risposte ottenute dall'aprea sul "futuro" non abbiamo controbattuto in modo articolato evidentemente.. così funzionava: noi ponevamo la questione e lei rispondeva. fine del discorso... ma di certo ci ci sarà tempo per articolare Evil or Very Mad eccome se si articolerà! Evil or Very Mad
quello che, di minimale, si voleva invece ottenere era di portare a casa ALMENO la garanzia che le gae non vengano eliminate (cosa mica così palese! anche il ritorno al maestro unico era escluso a sentire le varie interviste.. e invece..) e, inoltre, la garanzia che permetteranno l'accesso al ruolo fino al loro esaurimento anche in presenza del nuovo sistema di reclutamento (che vedrà la luce non prima di 5 anni), cosa che l'aprea ha garantito almeno per il 50%.
ha promesso che sarà scritto nero su bianco e ha confermato che poteva essere comunicato da subito ai partecipanti alla manifestazione
non è tanto, lo so.. ma non è neppure niente.
la strada è lunga, ma credo che un paletto, anche piccolo, oggi sia stato messo grazia a tutti coloro che hanno partecipato.
monia
l'aprea ha esplicitamente detto che si rifà nient'altro che al "vecchio" art. 5 della riforma moratti (sic!) che prevede la chiamata diretta sulla base di albi regionali (a cui ci si potrà iscrivere dopo un'idoneità ottenuta a livello nazionale_ l'abilitazione come è ora per intenderci, ma con altri canali...) e un concorso del singolo istituto a cui partecipano gli iscritti agli albi. questo lei intende per "chiamata diretta".
e questo è quello che risulta e quello che ci ha ribadito.
così come ha ribadito che una delle mete da raggiungere è una forma di "privatizzazione" della scuola statale con la trasformazione in fondazioni e l'ingresso del capitale privato.
naturalmente non ha trovato la nostra approvazione, il nostro dissenso è stato liquidato con un laconico "beh, se è così su questo non ci incontreremo mai"... (e te credo!!! )
alle risposte ottenute dall'aprea sul "futuro" non abbiamo controbattuto in modo articolato evidentemente.. così funzionava: noi ponevamo la questione e lei rispondeva. fine del discorso... ma di certo ci ci sarà tempo per articolare Evil or Very Mad eccome se si articolerà! Evil or Very Mad
quello che, di minimale, si voleva invece ottenere era di portare a casa ALMENO la garanzia che le gae non vengano eliminate (cosa mica così palese! anche il ritorno al maestro unico era escluso a sentire le varie interviste.. e invece..) e, inoltre, la garanzia che permetteranno l'accesso al ruolo fino al loro esaurimento anche in presenza del nuovo sistema di reclutamento (che vedrà la luce non prima di 5 anni), cosa che l'aprea ha garantito almeno per il 50%.
ha promesso che sarà scritto nero su bianco e ha confermato che poteva essere comunicato da subito ai partecipanti alla manifestazione
non è tanto, lo so.. ma non è neppure niente.
la strada è lunga, ma credo che un paletto, anche piccolo, oggi sia stato messo grazia a tutti coloro che hanno partecipato.
monia
Ospite- Ospite
Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
Un saluto a tutti
Il treno per roma, poco più di un carro merci, si mette in moto in una insolita nottata ventosa e fresca per una Milano che si va svuotando ogni giorno di più (alla faccia della crisi). Tutti i vagoni sono pieni di gente, ma fortunatamente riesco a trovare una nicchia dove poggiare le parti basse nella speranza di dormire qualche ora. Una speranza che si rivelerà vana. Il treno è un piccolo mondo, nel quale si concentrano tutte le etnie che popolano la nostra nazione, ma che le nostre autorità tendono o a celare oppure a reprimere. Di italiani nemmeno l'ombra. Eppure il biglietto costa relativamente poco: 28 euro quasi un terzo del prezzo che si paga per un vettore ad alta velocità
All'altezza di Lodi accenno un azione onirica, bruscamente interrotta dal vociare, sempre più forte, dei viaggiatori, un paio di marocchini, un tunisino e uno dell'Africa nera. I primi tre tirano fuori il necessario per un viaggio tanto lungo: cous cous, zighinì e, incredibilmente, vino a frotte, invitando gli altri due, il nero e me, alla festa. Potevo tirarmi indietro? E così fino a Bologna si mangia e si chiacchiera alla grande, fino a quando non intervengono le autorità, nella persona del controllore, a rovinare tutto. I tre maghrebini, infatti, non hanno il biglietto. La cosa viene risolta in corridoio, ma il clima non sarà più lo stesso. Insomma, arrivo a roma con zero ore di sonno all'attivo.
Sono le 7.00: il carro bestiame snobbato dagli italiani arriva con una precisione svizzera alla stazione Termini di Roma. Presto, troppo presto. Entro in un Mc Donald's per espletare l'unica funzione che posti del genere mi stimolano, quindi mi dirigo al mitico baretto della mitica S. Lorenzo, dove faccio colazione in una giornata che mostra subito di essere luminosa e relativamente fresca per il periodo. Dopodiché a piedi verso Montecitorio.
Giungo a Piazza Colonna dove centinaia di tifosi della Roma, la mia squadra, fanno la fila per comprare l'abbonamento per il prossimo campionato. Li raggiungo e ... la polizia mi ferma per un controllo. So di non avere un aspetto, per così dire, regolare, ma esser blindato lì insieme ad altri quattro ultras ... sì, insomma, speravo di avere passato quel periodo. Tant'è ... Dico loro che sono un insegnante e sto cercando il presidio. Uno di loro mi risponde: "Ma a chi la vuole dare a bere?!". Ma alla vista dei volantini che portavo con me (400, stampati a scrocco nella cooperativa presso la quale lavoro), dopo un'iniziale "balzo" all'indietro, sintomo di preoccupazione, capiscono che sto dicendo il vero e mi indicano il luogo.
Arrivo sul posto con il CIP che sta legando gli striscioni ad alcune "ringhiere", ben attento a non andare oltre i limiti spaziali stabiliti per questo genere di manifestazioni. Passa un'ora e il gruppo si fa sempre più folto. Ma non sono solo insegnanti. E' presente infatti un nutrito gruppo di iraniani in attesa di una loro connazionale che non so bene chi sia. Sono tutti vestiti di giallo, tutti con la baniderina nazionale, tutti molto rumorosi. E la confusione aumenta.
Il presidio dei docenti precari fa fatica a farsi notare, ma non siamo pochi. E quando giungono i primi parlamentari facciamo sentire la nostra voce, le tante voci presenti sulla piazza. Insieme al CIP e alla Rete Docenti Precari 11 Luglio, infatti, sono giunti i Cobas, Rifondazione Comunista ed altre realtà.
Di Pietro fa il suo solito show, ma è innegabile che il ruolo di capopopolo gli si addica in un parlamento praticamente privo di opposizione credibile. Da vicino risulta persino più simpatico che in televisione e detto da me ... Altri parlamentari della vecchia maggioranza cercano di tenere a freno le inevitabili critiche che gli piovono addosso.
Ma il presidio continua a prescindere dalla loro presenza. Monia ed altri si attivano anche per uno show fatto di girotondi e giochi che attirano anche i turisti, presenti in massa in quella splendida giornata di sole.
Un lungo, anzi lunghissimo sit in, sotto il sole cocente, con i morsi della fame, la stanchezza del viaggio. Ci sono tutti quelli che ci dovevano essere, dai precari di Salerno (un pullman, mitici!) a quelli toscani, passando per napoletani, romagnoli, siciliani, umbri e naturalmente romani. Tra i protagonisti della protesta mancano solo i Liguri, ma sono assenti giustificati. Uno, Paolo, è in ballo con il ruolo, e l'altro Paolo è comunque mobilitato per mandare a tutti i mass media il comunicato stampa.
E' andata bene, anzi benissimo. Sono prima di tutto contento per essere stato presente: sarei stato male a guardare lo svolgersi degli avvenimenti da casa. Ne andava della mia dignità. Poi per avere conosciuto colleghi, colleghe, compagni e compagne straordinari che ringrazio per l'accoglienza.
Abbiamo dato un primo segnale e questo è l'importante. Ora si tratta di non allentare la presa. Prima di tutto occorre fare i nostri emendamenti al DDL governativo, poi organizzarsi per i giorni delle nomine, quindi per la ripresa dell'anno scolastico. Dobbiamo fare sì che il nostro problema diventi il problema di tutti, perché la scuola non può e non deve diventare un probolema "di parte", corporativo. In ballo c'è il futuro del paese. E sono convinto che ce la faremo, ma anche che sarà dura, durissima, soprattutto per quanto concerne il coinvolgimento degli altri colleghi. A settembre non avranno più scuse: se il DDL passa, sono fottuti. Se non si attivano, sono complici e il loro atteggiamento determinerà la nostra sconfitta. Bisogna essere molto chiari con loro! Qui non si sta giocando e sebbene io ami le manifestazioni non grigie, non seriose, ma quelle al tempo stesso serie e gioiose (perché, come sostenevano i movimenti degli anni settanta: o la rivoluzione è una festa o altrimenti è meglio rimanere come siamo), esattamente come è stato ieri, con il gran finale della cena a San Lorenzo con gli amici e le amiche di Roma.
Saluto tutti quelli che ho conosciuto di persona a Roma e chi non è potuto venire. Ora vado a lavorare. Pensavo di dormire (altro treno-merci con pochissime ore di sonno ... treno addirittura in anticipo), ma purtroppo mi tocca! Ci si rilegge, risente, rivede in questi giorni.
CIAO
CHI LOTTA PUO' PERDERE.
CHI NON LOTTA HA GIA'PERSO.
(Salvador Allende)
Il treno per roma, poco più di un carro merci, si mette in moto in una insolita nottata ventosa e fresca per una Milano che si va svuotando ogni giorno di più (alla faccia della crisi). Tutti i vagoni sono pieni di gente, ma fortunatamente riesco a trovare una nicchia dove poggiare le parti basse nella speranza di dormire qualche ora. Una speranza che si rivelerà vana. Il treno è un piccolo mondo, nel quale si concentrano tutte le etnie che popolano la nostra nazione, ma che le nostre autorità tendono o a celare oppure a reprimere. Di italiani nemmeno l'ombra. Eppure il biglietto costa relativamente poco: 28 euro quasi un terzo del prezzo che si paga per un vettore ad alta velocità
All'altezza di Lodi accenno un azione onirica, bruscamente interrotta dal vociare, sempre più forte, dei viaggiatori, un paio di marocchini, un tunisino e uno dell'Africa nera. I primi tre tirano fuori il necessario per un viaggio tanto lungo: cous cous, zighinì e, incredibilmente, vino a frotte, invitando gli altri due, il nero e me, alla festa. Potevo tirarmi indietro? E così fino a Bologna si mangia e si chiacchiera alla grande, fino a quando non intervengono le autorità, nella persona del controllore, a rovinare tutto. I tre maghrebini, infatti, non hanno il biglietto. La cosa viene risolta in corridoio, ma il clima non sarà più lo stesso. Insomma, arrivo a roma con zero ore di sonno all'attivo.
Sono le 7.00: il carro bestiame snobbato dagli italiani arriva con una precisione svizzera alla stazione Termini di Roma. Presto, troppo presto. Entro in un Mc Donald's per espletare l'unica funzione che posti del genere mi stimolano, quindi mi dirigo al mitico baretto della mitica S. Lorenzo, dove faccio colazione in una giornata che mostra subito di essere luminosa e relativamente fresca per il periodo. Dopodiché a piedi verso Montecitorio.
Giungo a Piazza Colonna dove centinaia di tifosi della Roma, la mia squadra, fanno la fila per comprare l'abbonamento per il prossimo campionato. Li raggiungo e ... la polizia mi ferma per un controllo. So di non avere un aspetto, per così dire, regolare, ma esser blindato lì insieme ad altri quattro ultras ... sì, insomma, speravo di avere passato quel periodo. Tant'è ... Dico loro che sono un insegnante e sto cercando il presidio. Uno di loro mi risponde: "Ma a chi la vuole dare a bere?!". Ma alla vista dei volantini che portavo con me (400, stampati a scrocco nella cooperativa presso la quale lavoro), dopo un'iniziale "balzo" all'indietro, sintomo di preoccupazione, capiscono che sto dicendo il vero e mi indicano il luogo.
Arrivo sul posto con il CIP che sta legando gli striscioni ad alcune "ringhiere", ben attento a non andare oltre i limiti spaziali stabiliti per questo genere di manifestazioni. Passa un'ora e il gruppo si fa sempre più folto. Ma non sono solo insegnanti. E' presente infatti un nutrito gruppo di iraniani in attesa di una loro connazionale che non so bene chi sia. Sono tutti vestiti di giallo, tutti con la baniderina nazionale, tutti molto rumorosi. E la confusione aumenta.
Il presidio dei docenti precari fa fatica a farsi notare, ma non siamo pochi. E quando giungono i primi parlamentari facciamo sentire la nostra voce, le tante voci presenti sulla piazza. Insieme al CIP e alla Rete Docenti Precari 11 Luglio, infatti, sono giunti i Cobas, Rifondazione Comunista ed altre realtà.
Di Pietro fa il suo solito show, ma è innegabile che il ruolo di capopopolo gli si addica in un parlamento praticamente privo di opposizione credibile. Da vicino risulta persino più simpatico che in televisione e detto da me ... Altri parlamentari della vecchia maggioranza cercano di tenere a freno le inevitabili critiche che gli piovono addosso.
Ma il presidio continua a prescindere dalla loro presenza. Monia ed altri si attivano anche per uno show fatto di girotondi e giochi che attirano anche i turisti, presenti in massa in quella splendida giornata di sole.
Un lungo, anzi lunghissimo sit in, sotto il sole cocente, con i morsi della fame, la stanchezza del viaggio. Ci sono tutti quelli che ci dovevano essere, dai precari di Salerno (un pullman, mitici!) a quelli toscani, passando per napoletani, romagnoli, siciliani, umbri e naturalmente romani. Tra i protagonisti della protesta mancano solo i Liguri, ma sono assenti giustificati. Uno, Paolo, è in ballo con il ruolo, e l'altro Paolo è comunque mobilitato per mandare a tutti i mass media il comunicato stampa.
E' andata bene, anzi benissimo. Sono prima di tutto contento per essere stato presente: sarei stato male a guardare lo svolgersi degli avvenimenti da casa. Ne andava della mia dignità. Poi per avere conosciuto colleghi, colleghe, compagni e compagne straordinari che ringrazio per l'accoglienza.
Abbiamo dato un primo segnale e questo è l'importante. Ora si tratta di non allentare la presa. Prima di tutto occorre fare i nostri emendamenti al DDL governativo, poi organizzarsi per i giorni delle nomine, quindi per la ripresa dell'anno scolastico. Dobbiamo fare sì che il nostro problema diventi il problema di tutti, perché la scuola non può e non deve diventare un probolema "di parte", corporativo. In ballo c'è il futuro del paese. E sono convinto che ce la faremo, ma anche che sarà dura, durissima, soprattutto per quanto concerne il coinvolgimento degli altri colleghi. A settembre non avranno più scuse: se il DDL passa, sono fottuti. Se non si attivano, sono complici e il loro atteggiamento determinerà la nostra sconfitta. Bisogna essere molto chiari con loro! Qui non si sta giocando e sebbene io ami le manifestazioni non grigie, non seriose, ma quelle al tempo stesso serie e gioiose (perché, come sostenevano i movimenti degli anni settanta: o la rivoluzione è una festa o altrimenti è meglio rimanere come siamo), esattamente come è stato ieri, con il gran finale della cena a San Lorenzo con gli amici e le amiche di Roma.
Saluto tutti quelli che ho conosciuto di persona a Roma e chi non è potuto venire. Ora vado a lavorare. Pensavo di dormire (altro treno-merci con pochissime ore di sonno ... treno addirittura in anticipo), ma purtroppo mi tocca! Ci si rilegge, risente, rivede in questi giorni.
CIAO
CHI LOTTA PUO' PERDERE.
CHI NON LOTTA HA GIA'PERSO.
(Salvador Allende)
dantedinanni- Esperto/a
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Località : Milano (ospite)
Ordine scuola : ancora da inserire
Organizzazione :
Contributo al forum : 6063
Data d'iscrizione : 17.07.08
che c'azzecca Di Pietro con i precari della scuola?
Scusate colleghi,
ma cosa c'entra Di Pietro, la Bastico, la Garavaglia e compagnia bella con i precari della scuola?
Incassiamo pure la loro interessata solidarietà (adesso che sono all'opposizione!) ... ci è servito ieri per trovare visibilità e far parlare di scuola e precariato, ma STIAMO MOLTO ATTENTI!
I precari hanno bisogno di autonomia ed autorganizzazione.
Quando queste facce come il culo erano al governo hanno fatto il disatro della scuola e dei precari.
le 150.000 assunzioni promesse con la finanziaria 2007 erano solo un piano di fattibilità (con autorizzazione del Ministro dell'Economia, e via dicendo) e sappiamo tutti che se il piano venisse attuato non sarebbe risolto il problema della precarietà della scuola perchè con le 150.000 assunzione non sarebbe coperto neppure il turn-over. Altri precari sostituirebbero coloro che sono entrati in ruolo. E i neo immessi in ruolo non sostituirebbero neppure tutti i pensionati.
Ricordate Fioroni er bugia?
Metà posti li metto in ruolo prima delle elezioni ... l'altra metà dopo .... ha dichiarato ...
Do you remember il Quaderno Bianco sulla scuola di Fioroni e Padoa Schioppa? Andate a riverderlo e fate un po' di conti ... i tagli previsti nel Quaderno Bianco solo gli stessi previsti da Brunetta/Tremonti/Gelmini nel DL 112.
Ricordate il nuovo sistema di reclutamento previsto da Fioroni nel suo Quaderno? Lo stesso della Aprea ... assunzione diretta da parte dei presidi.
E cosa vuole adesso Di Pietro? Ha fatto il disastro quando era ministro delle Infrastrutture ... da noi a Venezia appoggiando le lobby delle costruzioni e del cemento ... altro che mani pulite ... ci ha fatto ingoiare il Mose ...
Stiamo quindi attenti alle sirene dei politici.
Prepariamo un'inizio d'anno a settembre di lotta ...
Stefano Micheletti Venezia
ma cosa c'entra Di Pietro, la Bastico, la Garavaglia e compagnia bella con i precari della scuola?
Incassiamo pure la loro interessata solidarietà (adesso che sono all'opposizione!) ... ci è servito ieri per trovare visibilità e far parlare di scuola e precariato, ma STIAMO MOLTO ATTENTI!
I precari hanno bisogno di autonomia ed autorganizzazione.
Quando queste facce come il culo erano al governo hanno fatto il disatro della scuola e dei precari.
le 150.000 assunzioni promesse con la finanziaria 2007 erano solo un piano di fattibilità (con autorizzazione del Ministro dell'Economia, e via dicendo) e sappiamo tutti che se il piano venisse attuato non sarebbe risolto il problema della precarietà della scuola perchè con le 150.000 assunzione non sarebbe coperto neppure il turn-over. Altri precari sostituirebbero coloro che sono entrati in ruolo. E i neo immessi in ruolo non sostituirebbero neppure tutti i pensionati.
Ricordate Fioroni er bugia?
Metà posti li metto in ruolo prima delle elezioni ... l'altra metà dopo .... ha dichiarato ...
Do you remember il Quaderno Bianco sulla scuola di Fioroni e Padoa Schioppa? Andate a riverderlo e fate un po' di conti ... i tagli previsti nel Quaderno Bianco solo gli stessi previsti da Brunetta/Tremonti/Gelmini nel DL 112.
Ricordate il nuovo sistema di reclutamento previsto da Fioroni nel suo Quaderno? Lo stesso della Aprea ... assunzione diretta da parte dei presidi.
E cosa vuole adesso Di Pietro? Ha fatto il disastro quando era ministro delle Infrastrutture ... da noi a Venezia appoggiando le lobby delle costruzioni e del cemento ... altro che mani pulite ... ci ha fatto ingoiare il Mose ...
Stiamo quindi attenti alle sirene dei politici.
Prepariamo un'inizio d'anno a settembre di lotta ...
Stefano Micheletti Venezia
Stefano Micheletti- Esperto/a
- Numero di messaggi : 225
Località : Venezia
Ordine scuola : Secondaria II gr. (Liceo Artistico)
Organizzazione : Rete Organizzata Docenti e Ata precari del Veneto
Contributo al forum : 6165
Data d'iscrizione : 16.07.08
la mia giornata
dopo aver confuso la manifestazione citata da Dante con la nostra sono arrivata anche io a Piazza Montecitorio ed ho trovato ad accogliermi i preparativi del sit-in.
C'erano monia, gialov, W dante, ho dato loro una mano ad attaccare gli striscioni, ho fatto un po' di prove megafono con loro e poi ci siamo uniti tutti insieme agli altri che arrivavano.
E' stata una bella giornata anche se il risultato mio personale è stato una scottatura e una mezza insolazione, ma ne è valsa la pena e lo rifarei altre 100 volte se serve.
Fin da subito si è visto che la cosa, malgrado l'invasione iraniana e il loro impossessarsi degli spazi all'ombra, funzionava bene, ci sono stati i primi interventi della Bastico & co. come li ho rinominati io nelle foto, e la presenza degli On. Di Pietro, Di Giuseppe e Zazzera, con i quali ho avuto modo di scambiare insieme a brunello commenti ed idee.
Piu' passavano le ore piu' la piazza si animava e si riempiva arrivando a raggiungere il massimo della capienza (solo posti in piedi) verso le 13.00
Malgrado il caldo, malgrado il sole cocente e tutto il resto abbiamo avuto la forza e la voglia di farci sentire, bellissimo è stato il momento dei cori in diretta, dopo aver riproposto quelli gia' preventivati abbiamo lasciato la fantasia libera di andare e ne è nato quello che difficilmente scordero:
"i figli della Lega mandateli da noi, Bossi tuo figlio te lo istruiamo noi"
Dopo una breve pausa di 10 minuti per strangugiare due tramezzini e mezzo litro di acqua sono tornata all'attacco corale.
Alle 15.00 rai news 24 ci ha concesso un minuto di parola insieme ai colelghi del cobas e dellla Gilda, di cui purtroppo non vi e' traccia se non delle foto, perche' a detta dei cronisti hanno gia' cancellato dai computer tutti gli interventi.
Sono rimasta fino alle 16.00 a dare man forte nel mio piccolo ai cori e a chiacchierare con gli altri colleghi, poi la stachezza e la botta di sole si sono fatte sentire ed ho dovuto ripiegare in buon ordine verso casa, stanca ma felice.
Il mio parere, è che la manifestazione abbia avuto il successo che meritava anche se si poteva fare di piu' in termini di numeri, e mi rivolgo soprattutto a tutti i colleghi non abilitati e del IX ssiss che avrebbero potuto parteciapre in maggior numero alla protesta.
Ho avuto modo di conoscere di persona molti di questo forum e vi saluto tutti, sperando di rivederci presto in piazza a settembre per continuare sulla linea intrapresa ieri, perche' il 23 luglio 2008 non sia solo un caso sporadico, ma bensi' l'inizio della battaglia per i nostri diritti.
Magari la prossima volta cacciamo gli intrusi e accaparriamo un posto all'Ombra!!!!
C'erano monia, gialov, W dante, ho dato loro una mano ad attaccare gli striscioni, ho fatto un po' di prove megafono con loro e poi ci siamo uniti tutti insieme agli altri che arrivavano.
E' stata una bella giornata anche se il risultato mio personale è stato una scottatura e una mezza insolazione, ma ne è valsa la pena e lo rifarei altre 100 volte se serve.
Fin da subito si è visto che la cosa, malgrado l'invasione iraniana e il loro impossessarsi degli spazi all'ombra, funzionava bene, ci sono stati i primi interventi della Bastico & co. come li ho rinominati io nelle foto, e la presenza degli On. Di Pietro, Di Giuseppe e Zazzera, con i quali ho avuto modo di scambiare insieme a brunello commenti ed idee.
Piu' passavano le ore piu' la piazza si animava e si riempiva arrivando a raggiungere il massimo della capienza (solo posti in piedi) verso le 13.00
Malgrado il caldo, malgrado il sole cocente e tutto il resto abbiamo avuto la forza e la voglia di farci sentire, bellissimo è stato il momento dei cori in diretta, dopo aver riproposto quelli gia' preventivati abbiamo lasciato la fantasia libera di andare e ne è nato quello che difficilmente scordero:
"i figli della Lega mandateli da noi, Bossi tuo figlio te lo istruiamo noi"
Dopo una breve pausa di 10 minuti per strangugiare due tramezzini e mezzo litro di acqua sono tornata all'attacco corale.
Alle 15.00 rai news 24 ci ha concesso un minuto di parola insieme ai colelghi del cobas e dellla Gilda, di cui purtroppo non vi e' traccia se non delle foto, perche' a detta dei cronisti hanno gia' cancellato dai computer tutti gli interventi.
Sono rimasta fino alle 16.00 a dare man forte nel mio piccolo ai cori e a chiacchierare con gli altri colleghi, poi la stachezza e la botta di sole si sono fatte sentire ed ho dovuto ripiegare in buon ordine verso casa, stanca ma felice.
Il mio parere, è che la manifestazione abbia avuto il successo che meritava anche se si poteva fare di piu' in termini di numeri, e mi rivolgo soprattutto a tutti i colleghi non abilitati e del IX ssiss che avrebbero potuto parteciapre in maggior numero alla protesta.
Ho avuto modo di conoscere di persona molti di questo forum e vi saluto tutti, sperando di rivederci presto in piazza a settembre per continuare sulla linea intrapresa ieri, perche' il 23 luglio 2008 non sia solo un caso sporadico, ma bensi' l'inizio della battaglia per i nostri diritti.
Magari la prossima volta cacciamo gli intrusi e accaparriamo un posto all'Ombra!!!!
SEGNALI POSITIVI, PERO'...
Il mio sit-in è cominciato con un'ora di ritardo. Sono arrivata con Marco, Marcos e Nicola e più tardi ci hanno raggiunto - a sorpresa - anche i miei genitori, mia madre maestra in pensione, mio padre, sindacalista autonomo dei postelegrafonici e tifoso a) della scuola b) dei due figli imbrigliati nel precariato azerocinquantesco c) dei cinque nipoti supplenti meridionali di quelli odiati dal Fasce, se non se ne stanno a casa loro. Sul fenomeno del tifo romanista stendo un velo di riguardoso silenzio. E' chiaro che i tifosi erano più dei precari e che ci hanno fatto fare una figura barbina. Menomale che ci han dato man forte i supporter iraniani così ben ripresi dai TG delle reti RAI dove non appariva nemmeno l'ombra di un precario fuori video-controllo ;-)
A parte le battute, ho trovato che il sit-in di ieri si sia rivelato un bel momento di aggregazione, aspetto da non sottovalutare visto che nella realtà quotidiana più risultiamo sparpagliati e meglio è per tutti (divide et impera). Ci sono state diverse occasioni di partecipazione divertita e vari punti di forza da apprezzare. Ad esempio chi si è occupato dell'ufficio stampa ha fatto un ottimo lavoro e i risultati si sono visti. La presenza dei Cobas mi è sembrata preziosa per tutta la Rete e a loro rivolgo un sentito ringraziamento come a coloro che si sono dati da fare per garantire che una nostra delegazione fosse ricevuta però...
...ERAVAMO TROPPO POCHI, non mistifichiamo questo dato, almeno tra di noi. I soli precari romani sono 22.000, facciamo il conto... Dobbiamo smuovere più persone. In questo senso la prima critica è per i trentenni. Quasi nessuno dei giovani precari era presente, ne ho contati forse sei o sette. So benissimo che coinvolgere le persone è difficile, ma dobbiamo insistere. I volantinaggi di settembre saranno una buona occasione, ma solo se ci organizziamo. E questo vale per tutte le iniziative di mobilitazione. Vi propongo allora alcune idee:
1) Cominciamo a creare gruppi di volontari che turnino sulle date di convocazione. E' chiaro che una volta convocati non si potrà più garantire la disponibilità e quindi bisognerà chiedere di attivarsi a chi ci segue in graduatoria;
2) impegnamoci in un'attività coordinata di monitoraggio e di osservazione dei movimenti dei parlamentari e produciamo di volta in volta articoli, comunicati, documenti di proposta, mail di pressione presso i rappresentanti politici che possono sostenere la nostra causa;
3) colonizziamo ogni spazio di informazione possibile, dalle TV alle Radio nazionali, locali, digitali e quant'altro per illustrare i provvedimenti che mettono in pericolo le sorti della scuola e informiamo i colleghi con un sano, efficace e persuasivo passaparola.
4) Bussiamo alla porta di deputati e senatori. Dividiamoci in gruppi che portino avanti lo stesso documento presso i politici di turno. Chi non può lavorare a Roma, può farlo sul suo territorio. In quesi giorni stilerò una lista di onorevoli che si siano dimostrati ricettivi rispetto alle nostre problematiche.
5) Conserviamo la nostra indipendenza senza dimenticare il carattere politico della nostra azione: siamo una controparte di fronte ai nostri rappresentanti, loro dipendono dal nostro voto, non noi dalle loro bizze.
Augurandomi di aver contribuito costruttivamente,
saluto tutti, in attesa di aggiornamenti.
A parte le battute, ho trovato che il sit-in di ieri si sia rivelato un bel momento di aggregazione, aspetto da non sottovalutare visto che nella realtà quotidiana più risultiamo sparpagliati e meglio è per tutti (divide et impera). Ci sono state diverse occasioni di partecipazione divertita e vari punti di forza da apprezzare. Ad esempio chi si è occupato dell'ufficio stampa ha fatto un ottimo lavoro e i risultati si sono visti. La presenza dei Cobas mi è sembrata preziosa per tutta la Rete e a loro rivolgo un sentito ringraziamento come a coloro che si sono dati da fare per garantire che una nostra delegazione fosse ricevuta però...
...ERAVAMO TROPPO POCHI, non mistifichiamo questo dato, almeno tra di noi. I soli precari romani sono 22.000, facciamo il conto... Dobbiamo smuovere più persone. In questo senso la prima critica è per i trentenni. Quasi nessuno dei giovani precari era presente, ne ho contati forse sei o sette. So benissimo che coinvolgere le persone è difficile, ma dobbiamo insistere. I volantinaggi di settembre saranno una buona occasione, ma solo se ci organizziamo. E questo vale per tutte le iniziative di mobilitazione. Vi propongo allora alcune idee:
1) Cominciamo a creare gruppi di volontari che turnino sulle date di convocazione. E' chiaro che una volta convocati non si potrà più garantire la disponibilità e quindi bisognerà chiedere di attivarsi a chi ci segue in graduatoria;
2) impegnamoci in un'attività coordinata di monitoraggio e di osservazione dei movimenti dei parlamentari e produciamo di volta in volta articoli, comunicati, documenti di proposta, mail di pressione presso i rappresentanti politici che possono sostenere la nostra causa;
3) colonizziamo ogni spazio di informazione possibile, dalle TV alle Radio nazionali, locali, digitali e quant'altro per illustrare i provvedimenti che mettono in pericolo le sorti della scuola e informiamo i colleghi con un sano, efficace e persuasivo passaparola.
4) Bussiamo alla porta di deputati e senatori. Dividiamoci in gruppi che portino avanti lo stesso documento presso i politici di turno. Chi non può lavorare a Roma, può farlo sul suo territorio. In quesi giorni stilerò una lista di onorevoli che si siano dimostrati ricettivi rispetto alle nostre problematiche.
5) Conserviamo la nostra indipendenza senza dimenticare il carattere politico della nostra azione: siamo una controparte di fronte ai nostri rappresentanti, loro dipendono dal nostro voto, non noi dalle loro bizze.
Augurandomi di aver contribuito costruttivamente,
saluto tutti, in attesa di aggiornamenti.
Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
dantedinanni ha scritto:Un saluto a tutti
Bellissimo resoconto.
Ti ho dedicato un post solo per te.
http://www.cipna.it/viewtopic.php?p=68018#68018
V.
Vittorio- Novizio/a
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Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
Vittorio ha scritto:dantedinanni ha scritto:Un saluto a tutti
Bellissimo resoconto.
Ti ho dedicato un post solo per te.
http://www.cipna.it/viewtopic.php?p=68018#68018
V.
grazie!!!
un salutone!
8)
dantedinanni- Esperto/a
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Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
dantedinanni ha scritto:Vittorio ha scritto:dantedinanni ha scritto:Un saluto a tutti
Bellissimo resoconto.
Ti ho dedicato un post solo per te.
http://www.cipna.it/viewtopic.php?p=68018#68018
V.
grazie!!!
un salutone!
8)
Salutoni.
ps) hai letto cosa ti scrivono?
Vittorio- Novizio/a
- Numero di messaggi : 9
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Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
ho letto .... ho letto .... sono commosso. ho anche tentato di iscrivermi per ringraziare ma al momento il pc fa le bizze o forse le fa il vostro forum .... nel frattempo ringraziali tu, tutti, di cuore.
ciao ciao
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dantedinanni- Esperto/a
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Re: [Azioni concrete] Sit in 23 luglio 2008 - Resoconto
Anch'io non riesco a scrivere sul forum cip-cipna: mi sono iscritta stamattina, ma ancora non ho ricevuto l'e-mail di conferma.dantedinanni ha scritto:ho letto .... ho letto .... sono commosso. ho anche tentato di iscrivermi per ringraziare ma al momento il pc fa le bizze o forse le fa il vostro forum .... nel frattempo ringraziali tu, tutti, di cuore.
ciao ciao
PS: un saluto a Dantedinanni, che ho conosciuto di persona al sit-in. Davvero molto simpatico e originale!
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