Anche USI AIT SCUOLA proclama lo sciopero degli scrutini
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Anche USI AIT SCUOLA proclama lo sciopero degli scrutini
Oggetto: proclamazione, dopo il non riuscito tentativo di raffreddamento del conflitto del 3 maggio presso il Ministero del Lavoro dello sciopero con due giorni di blocco degli scrutini – secondo il calendario scolastico regionale (vedi nel testo) - per i docenti ed il blocco degli straordinari per il mese di giugno per gli ATA, per tutto il personale a tempo indeterminato e determinato o con contratti atipici, anche di co.co.co, impiegato presso il MIUR, nelle scuole e Istituti o nei servizi esternalizzati ai sensi della L. 146/90 e del D.Lgs. 83/2000.
Questa O.S. proclama lo sciopero con blocco degli scrutini nei giorni: 7 e 8 giugno in EMILIA e ROMAGNA e Prov. auton. di Trento; 10 e 11 giugno in PUGLIA, VENETO e MARCHE; 11 e 12 giugno in UMBRIA e SARDEGNA; 14 e 15 giugno in LOMBARDIA, LAZIO, FRIULI VENEZIA GIULIA, ABRUZZO, BASILICATA, CAMPANIA, LIGURIA, MOLISE, PIEMONTE, SICILIA, TOSCANA, VALLE D’AOSTA, Prov. aut. di Bolzano ed il blocco degli straordinari per giugno.
Motivi dell’agitazione sindacale e dello sciopero: aumenti salariali pari a euro 250,00 netti per tutte le categorie estendibili a titolari di pensione, introduzione del salario minimo intercategoriale a 1300 euro netti e di forme di reddito sociale garantito, ripristino di adeguamento automatico salariale connesso agli aumenti dei prezzi, anche per i pensionati, contro i “tagli” del personale della scuola, specie precario e i minori finanziamenti, che comportano migliaia di licenziamenti di docenti e di ATA e quelli previsti dalla Legge 133 e dai regolamenti applicativi sui Licei – Tecnici e Professionali, che dequalificano la scuola sia per riduzione ore che corsi e copresenze e contro il “Progetto Aprea”, per il ritiro della 169/08 e per il mantenimento del tempo pieno, contro le politiche di privatizzazione di servizi e funzioni già pubbliche e le esternalizzazioni di servizi, contro il tetto del 30% per gli immigrati, contro i continui tagli al sostegno, per applicazione del sistema legislativo di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la libera elezione dei R.L.S., per contrasto a forme di precarietà lavorativa e ritiro delle leggi 196/97, 30/03 e 276/03, per ottenere la stabilizzazione dei precari utilizzati nelle scuole e nei servizi esternalizzati o in appalto e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari su tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto e di fatto, contro lo straordinario, in difesa del diritto di sciopero, per la pari dignità e diritti sindacali a favore di tutte le organizzazioni di lavoratori/lavoratrici legalmente costituite, per il diritto di assemblea per libere elezioni delle RSU ed elezioni per la rappresentanza a livello provinciale e nazionale.
Si accettano le limitazioni previste dal CCNL e dalle norme vigenti con l’esclusione dall’azione di sciopero delle classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, delle classi impegnate negli esami di qualifica nei professionali e di licenza di maestro d’arte negli istituti d’arte, le attività relative agli esami di idoneità, le classi impegnate negli esami di licenza media.
UNIONE SINDACALE ITALIANA – USI AIT SCUOLA
Questa O.S. proclama lo sciopero con blocco degli scrutini nei giorni: 7 e 8 giugno in EMILIA e ROMAGNA e Prov. auton. di Trento; 10 e 11 giugno in PUGLIA, VENETO e MARCHE; 11 e 12 giugno in UMBRIA e SARDEGNA; 14 e 15 giugno in LOMBARDIA, LAZIO, FRIULI VENEZIA GIULIA, ABRUZZO, BASILICATA, CAMPANIA, LIGURIA, MOLISE, PIEMONTE, SICILIA, TOSCANA, VALLE D’AOSTA, Prov. aut. di Bolzano ed il blocco degli straordinari per giugno.
Motivi dell’agitazione sindacale e dello sciopero: aumenti salariali pari a euro 250,00 netti per tutte le categorie estendibili a titolari di pensione, introduzione del salario minimo intercategoriale a 1300 euro netti e di forme di reddito sociale garantito, ripristino di adeguamento automatico salariale connesso agli aumenti dei prezzi, anche per i pensionati, contro i “tagli” del personale della scuola, specie precario e i minori finanziamenti, che comportano migliaia di licenziamenti di docenti e di ATA e quelli previsti dalla Legge 133 e dai regolamenti applicativi sui Licei – Tecnici e Professionali, che dequalificano la scuola sia per riduzione ore che corsi e copresenze e contro il “Progetto Aprea”, per il ritiro della 169/08 e per il mantenimento del tempo pieno, contro le politiche di privatizzazione di servizi e funzioni già pubbliche e le esternalizzazioni di servizi, contro il tetto del 30% per gli immigrati, contro i continui tagli al sostegno, per applicazione del sistema legislativo di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la libera elezione dei R.L.S., per contrasto a forme di precarietà lavorativa e ritiro delle leggi 196/97, 30/03 e 276/03, per ottenere la stabilizzazione dei precari utilizzati nelle scuole e nei servizi esternalizzati o in appalto e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari su tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto e di fatto, contro lo straordinario, in difesa del diritto di sciopero, per la pari dignità e diritti sindacali a favore di tutte le organizzazioni di lavoratori/lavoratrici legalmente costituite, per il diritto di assemblea per libere elezioni delle RSU ed elezioni per la rappresentanza a livello provinciale e nazionale.
Si accettano le limitazioni previste dal CCNL e dalle norme vigenti con l’esclusione dall’azione di sciopero delle classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, delle classi impegnate negli esami di qualifica nei professionali e di licenza di maestro d’arte negli istituti d’arte, le attività relative agli esami di idoneità, le classi impegnate negli esami di licenza media.
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LAS- Assiduo/a
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Re: Anche USI AIT SCUOLA proclama lo sciopero degli scrutini
una buona notizia!
mariapia- Coordinatore
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Re: Anche USI AIT SCUOLA proclama lo sciopero degli scrutini
Anche Unicobas farà lo sciopero degli scrutini.
didier- Esperto/a
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USI AIT SCUOLA proclama lo sciopero degli scrutini
Oggetto: proclamazione, dopo il non riuscito tentativo di raffreddamento del conflitto del 3 maggio presso il Ministero del Lavoro dello sciopero con due giorni di blocco degli scrutini – secondo il calendario scolastico regionale (vedi nel testo) - per i docenti ed il blocco degli straordinari per il mese di giugno per gli ATA, per tutto il personale a tempo indeterminato e determinato o con contratti atipici, anche di co.co.co, impiegato presso il MIUR, nelle scuole e Istituti o nei servizi esternalizzati ai sensi della L. 146/90 e del D.Lgs. 83/2000.
Questa O.S. proclama lo sciopero con blocco degli scrutini nei giorni: 7 e 8 giugno in EMILIA e ROMAGNA, CALABRIA e Prov. auton. di Trento; 10 e 11 giugno in PUGLIA, VENETO e MARCHE; 11 e 12 giugno in UMBRIA e SARDEGNA; 14 e 15 giugno in LOMBARDIA, LAZIO, FRIULI VENEZIA GIULIA, ABRUZZO, BASILICATA, CAMPANIA, LIGURIA, MOLISE, PIEMONTE, SICILIA, TOSCANA, VALLE D’AOSTA, Prov. aut. di Bolzano ed il blocco degli straordinari per giugno.
Motivi dell’agitazione sindacale e dello sciopero: aumenti salariali pari a euro 250,00 netti per tutte le categorie estendibili a titolari di pensione, introduzione del salario minimo intercategoriale a 1300 euro netti e di forme di reddito sociale garantito, ripristino di adeguamento automatico salariale connesso agli aumenti dei prezzi, anche per i pensionati, contro i “tagli” del personale della scuola, specie precario e i minori finanziamenti, che comportano migliaia di licenziamenti di docenti e di ATA e quelli previsti dalla Legge 133 e dai regolamenti applicativi sui Licei – Tecnici e Professionali, che dequalificano la scuola sia per riduzione ore che corsi e copresenze e contro il “Progetto Aprea”, per il ritiro della 169/08 e per il mantenimento del tempo pieno, contro le politiche di privatizzazione di servizi e funzioni già pubbliche e le esternalizzazioni di servizi, contro il tetto del 30% per gli immigrati, contro i continui tagli al sostegno, per applicazione del sistema legislativo di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la libera elezione dei R.L.S., per contrasto a forme di precarietà lavorativa e ritiro delle leggi 196/97, 30/03 e 276/03, per ottenere la stabilizzazione dei precari utilizzati nelle scuole e nei servizi esternalizzati o in appalto e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari su tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto e di fatto, contro lo straordinario, in difesa del diritto di sciopero, per la pari dignità e diritti sindacali a favore di tutte le organizzazioni di lavoratori/lavoratrici legalmente costituite, per il diritto di assemblea per libere elezioni delle RSU ed elezioni per la rappresentanza a livello provinciale e nazionale. Si accettano le limitazioni previste dal CCNL e dalle norme vigenti con l’esclusione dall’azione di sciopero delle classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, delle classi impegnate negli esami di qualifica nei professionali e di licenza di maestro d’arte negli istituti d’arte, le attività relative agli esami di idoneità, le classi impegnate negli esami di licenza media, e nelle zone colpite da calamità naturali o interessate da consultazioni elettorali.
la Segreteria USI AIT SCUOLA -
Questa O.S. proclama lo sciopero con blocco degli scrutini nei giorni: 7 e 8 giugno in EMILIA e ROMAGNA, CALABRIA e Prov. auton. di Trento; 10 e 11 giugno in PUGLIA, VENETO e MARCHE; 11 e 12 giugno in UMBRIA e SARDEGNA; 14 e 15 giugno in LOMBARDIA, LAZIO, FRIULI VENEZIA GIULIA, ABRUZZO, BASILICATA, CAMPANIA, LIGURIA, MOLISE, PIEMONTE, SICILIA, TOSCANA, VALLE D’AOSTA, Prov. aut. di Bolzano ed il blocco degli straordinari per giugno.
Motivi dell’agitazione sindacale e dello sciopero: aumenti salariali pari a euro 250,00 netti per tutte le categorie estendibili a titolari di pensione, introduzione del salario minimo intercategoriale a 1300 euro netti e di forme di reddito sociale garantito, ripristino di adeguamento automatico salariale connesso agli aumenti dei prezzi, anche per i pensionati, contro i “tagli” del personale della scuola, specie precario e i minori finanziamenti, che comportano migliaia di licenziamenti di docenti e di ATA e quelli previsti dalla Legge 133 e dai regolamenti applicativi sui Licei – Tecnici e Professionali, che dequalificano la scuola sia per riduzione ore che corsi e copresenze e contro il “Progetto Aprea”, per il ritiro della 169/08 e per il mantenimento del tempo pieno, contro le politiche di privatizzazione di servizi e funzioni già pubbliche e le esternalizzazioni di servizi, contro il tetto del 30% per gli immigrati, contro i continui tagli al sostegno, per applicazione del sistema legislativo di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la libera elezione dei R.L.S., per contrasto a forme di precarietà lavorativa e ritiro delle leggi 196/97, 30/03 e 276/03, per ottenere la stabilizzazione dei precari utilizzati nelle scuole e nei servizi esternalizzati o in appalto e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari su tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto e di fatto, contro lo straordinario, in difesa del diritto di sciopero, per la pari dignità e diritti sindacali a favore di tutte le organizzazioni di lavoratori/lavoratrici legalmente costituite, per il diritto di assemblea per libere elezioni delle RSU ed elezioni per la rappresentanza a livello provinciale e nazionale. Si accettano le limitazioni previste dal CCNL e dalle norme vigenti con l’esclusione dall’azione di sciopero delle classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, delle classi impegnate negli esami di qualifica nei professionali e di licenza di maestro d’arte negli istituti d’arte, le attività relative agli esami di idoneità, le classi impegnate negli esami di licenza media, e nelle zone colpite da calamità naturali o interessate da consultazioni elettorali.
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