Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
+5
subprecario MARCOS
ldonofri
antonella vaccaro
Brunello Arborio
Emma Giannì
9 partecipanti
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Archivio del Forum :: Archivio Rete e CPS: Azioni concrete, manifestazioni da luglio 2008
Pagina 1 di 1
Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle da fare
In pochi mesi di vita, il Coordinamento Precari Scuola, erede diretto della Rete Docenti Precari (un primo abbozzo di unione tra le miriadi di movimenti sparsi per lo Stivale), è riuscito a diventare un importante fenomeno nazionale riconosciuto.
Il CPS ha dapprima riunito in sé tutte le "anime sparse" dei movimenti spontanei di docenti precari i quali, via via che le nefaste conseguenze dell'ignobile licenziamento di massa deciso da Tremonti e Gelmini si palesavano sconvolgendo le loro vite e quelle dei loro familiari, hanno costituito a livello locale una prima forma di auto conspevolezza e di organizzazione della "resistenza".
In un secondo momento il CPS ha raccolto le istanze provenienti dall'intero mondo del precariato scolastico italiano, sia docente sia non docente, e attraverso assemblee nazionali le ha incanalate in una piattaforma rivendicativa minima, essenziale, ma incisiva. Ritiro dei tagli, assunzioni sui posti vacanti, rititro della riforma Gelmini e del ddl Aprea, sono i punti nodali di una azione non di mera protesta, ma di impegno civile nella costruzione di una scuola pubblica di qualità, dotata di risorse umane e materiali necessarie allo svolgimento del proprio compito delicato nella fase storica in cui ci troviamo.
Il 15 luglio 2009 il primo banco di prova è stato il sit-in partecipatissimo sotto il Parlamento, nel quale il neonato coordinamento è riuscito a portare le proprie istanze direttamente nel Palazzo, ricevuti dalla commissione Cultura della Camera e dal suo presidente.
Per l'occasione il CPS si dota di un simbolo, la clessidra con le ali, di una bandiera, viola per non confondersi tra gli altri, di una maglietta che fa il giro d'Italia, fotografato da tutte le testate nazionali e locali.
Di fronte ad una fase di riflusso del movimento sindacale, seguito alla grande manifestazione dell'ottobre 2008 ed oggi ancora non interrotta, il CPS ha rappresentato per tutto il 2009 e ancora oggi rappresenta l'unico bastione sociale di contenimento delle politiche scolastiche portate avanti dal Governo.
Il ritiro del ddl Aprea, certamente favorito da concause politiche, è stato un primo risultato concreto della mobilitazione dei precari della scuola.
Da fine agosto a settembre 2009 è iniziata la grande stagione di informazione verso i colleghi che ancora non avevano avuto possibilità di conoscere appieno il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica.
Una informazione nazionale del tutto assente ed indifferente ai problemi della scuola italiana, più interessata alle vicende personali del premier, calava una coltre di colpevole e forse voluto silenzio mediatico sull'argomento, allo scopo di non disturbare troppo i palazzi del potere.
Per ovviare in qualche modo allo status quo, il CPS inventa la prima web-tv autonoma ed autoorganizzata dei precari della scuola. Un canale informativo accessibile a tutti, diretto e senza limiti e censure, con il quale altri gruppi ed altri docenti e non docenti riescono a ricevere l'informazione negata dai media tradizionali. E' il primo esperimento del genere in Italia!
Intanto a mano a mano che prendevano consapevolezza di essere rimasti senza lavoro e senza alcun reddito per sé e per la propria famiglia, i precari della scuola iniziavano a scalare i tetti dei provveditorati, e ad attuare forme di protesta estrema, adeguata alla gravità di quello che stava loro accadendo. Occupazioni, sit-in, manifestazioni spontanee di protesta, cortei in tutte e cento le province italiane non sono bastate a far smuovere l'informazione italiana, e con essa l'opinione pubblica. Particolarmente scandaloso, ai limiti del cinismo più assoluto, l'oscuramento mediatico dello sciopero della fame ad oltranza, protrattosi per oltre due settimane, da parte di alcuni colleghi di Palermo, tra l'indifferenza dell'Italia intera e di chi doveva informarla.
Qualche risultato in più lo ottenero, ad imitazione degli operai del nord, le precarie che resistettero tre settimane sul tetto del provveditorato di Benevento. Qualche collegamento - sempre timido - nei talk show e qualche pagina - mai la prima - sui giornali riuscirono tuttavia a rendere consapevole l'opinione pubblica.
Molto spesso le iniziative territoriali del CPS sono state organizzate nella più totale solitudine dei precari, lasciati soli anche da chi avrebbe il compito istituzionale di difenderli: i sindacati. Molto spesso i sindacati tutti, con qualche eccezione solo per quelli di base e per la cgil, hanno COMPLETAMENTE IGNORATO il proprio compito, lasciando finire sul lastrico senza colpo ferire oltre 17.000 lavoratori, e siamo ancora al primo anno su tre di tagli... Complimenti, signori, complimenti!
A metà settembre, però, solo grazie alla grande determinazione dei precari del CPS, ostinatamente presenti nei presidi organizzati ovunque (più di un mese è durato il presidio romano di fronte al MIUR) il gioco del governo è stato scoperto, e nessuno, malgrado stampa e tv continuassero ad ignorare bellamente il problema, poteva dire che il licenziamento non c'era. Il governo è stato costretto a correre ai ripari, e tra mezze ammissioni, imbarazzi istituzionali, tentativi di menare il can per l'aia, tira fuori dal cilindro un decreto che definisce "salvaprecari" ma che in realtà non toglie un solo euro uno ai tagli decisi da Tremonti, e baratta l'elemosina dei 12 punti come - sentite questa - "la soluzione al problema dei licenziamenti".
Il CPS ovviamente non ci sta, ed indìce per il 3 ottobre 2009 una nuova grande manifestazione nazionale, che per un caso fortuito, dovuto alla morte di alcuni soldati in Afghanistan, va a coincidere con la manifestazione per la libertà di stampa organizzata in piazza del Popolo.
Ventimila precari della scuola, questa volta supportati da una parte dei sindacati, partono da piazza della Repubblica per la più grande e più partecipata manifestazione di precari della scuola che si ricordi dal dopoguerra ad oggi.
Il CPS in piazza del Popolo ci arriva, ma solo per parlare alla grande platea nazionale dei partecipanti e gridare in faccia ai giornalisti che il loro silenzio è stato un silenzio colpevole, anzi un silenzio COMPLICE di quello che stava avvenendo alla scuola pubblica italiana.
Lasciata in fretta piazza del Popolo, il CPS si è riunito quindi in assemblea presso il Miur in viale Trastevere, scortato fin lì da una guardia pretoriana di Carabinieri e Polizia da fare invidia ad un corteo di briganti e camorristi...
Un'altra vergogna che va ad aggiungersi alla serie infinita della politica scolastica di questo governo. Trattare gli insegnanti, gli educatori dei propri figli come "terroristi" è il volto più bieco e schifoso di questo governo. Per fortuna non solo, com'era prevedibile, non vi è stato alcun problema di ordine pubblico in quel corteo come in tutte le altre pacifiche manifestazioni dei precari della scuola, ma si è fraternizzato, sulle scale del Miur, con le forze dell'ordine alle quali questo governo impone tagli e mancanza di risorse, come per la scuola.
Il 07 ottobre una nuova puntata alla Camera, per un'altra audizione con la Commissione cultura. Il testo iniziale del decreto prevedeva abomini assurdi, come la condanna del precariato a vita per i docenti e ATA presenti in graduatoria, e altre sorprese simpatiche come l'impossibilità di ottenere scatti stipendiali dal servizio preruolo. Grazie alla netta opposizione dei sindacati e di tutte le organizzazioni dei precari, il testo, sempre da respingere nella sua "filosofia" di fondo, viene tuttavia emendato in maniera più ragionevole. Alla Camera il CPS presenta un documento articolato e dei veri e propri emendamenti. Per essere un movimento spontaneo, non formalizzato da tesseramento, privo di un vero e proprio centro decisionale che non sia il proprio forum telematico, si tratta di un risultato straordinario: in pochi mesi il CPS è nato e si è riuscito a porre come interlocutore istituzionale, al pari dei sindacati e di altri soggetti ben più antichi ed organizzati del CPS.
Il resto è storia di oggi, il resto è una nuova assemblea il 23 ottobre, con un nuovo calendario di manifestazioni locali e nazionali, ed una nuova audizione, questa volta al Senato, dove in pochi giorni il CPS mette in campo un nuovo efficace documento ed una serie di emendamenti al testo del dl "ammazzaprecari" in grado di scardinarne la filosofia di fondo e la sua stessa efficacia.
I precari della scuola non si fermano, non lo faranno mai di fronte a questo tipo di politica dell'istruzione. Sappiano i nostri governanti che sui diritti non si tratta: il lavoro non è solo un diritto sancito dalla nostra costituzione, ma è anche il FONDAMENTO della nostra Repubblica. Sottrarre lavoro per dirottare i finanziamenti verso altre categorie ben più privilegiate è un delitto che grida vendetta tra le pagine della nostra carta costituzionale, e dai volti e dalle menti dei nostri figli, dei figli di quest'Italia che qualcuno vuole sempre più ignorante, sempre più accondiscendente verso il potente di turno, sempre meno in grado di capire la società e di esercitare i propri diritti di cittadino. Noi a questo ci opporremo. Sempre!
Il CPS ha dapprima riunito in sé tutte le "anime sparse" dei movimenti spontanei di docenti precari i quali, via via che le nefaste conseguenze dell'ignobile licenziamento di massa deciso da Tremonti e Gelmini si palesavano sconvolgendo le loro vite e quelle dei loro familiari, hanno costituito a livello locale una prima forma di auto conspevolezza e di organizzazione della "resistenza".
In un secondo momento il CPS ha raccolto le istanze provenienti dall'intero mondo del precariato scolastico italiano, sia docente sia non docente, e attraverso assemblee nazionali le ha incanalate in una piattaforma rivendicativa minima, essenziale, ma incisiva. Ritiro dei tagli, assunzioni sui posti vacanti, rititro della riforma Gelmini e del ddl Aprea, sono i punti nodali di una azione non di mera protesta, ma di impegno civile nella costruzione di una scuola pubblica di qualità, dotata di risorse umane e materiali necessarie allo svolgimento del proprio compito delicato nella fase storica in cui ci troviamo.
Il 15 luglio 2009 il primo banco di prova è stato il sit-in partecipatissimo sotto il Parlamento, nel quale il neonato coordinamento è riuscito a portare le proprie istanze direttamente nel Palazzo, ricevuti dalla commissione Cultura della Camera e dal suo presidente.
Per l'occasione il CPS si dota di un simbolo, la clessidra con le ali, di una bandiera, viola per non confondersi tra gli altri, di una maglietta che fa il giro d'Italia, fotografato da tutte le testate nazionali e locali.
Di fronte ad una fase di riflusso del movimento sindacale, seguito alla grande manifestazione dell'ottobre 2008 ed oggi ancora non interrotta, il CPS ha rappresentato per tutto il 2009 e ancora oggi rappresenta l'unico bastione sociale di contenimento delle politiche scolastiche portate avanti dal Governo.
Il ritiro del ddl Aprea, certamente favorito da concause politiche, è stato un primo risultato concreto della mobilitazione dei precari della scuola.
Da fine agosto a settembre 2009 è iniziata la grande stagione di informazione verso i colleghi che ancora non avevano avuto possibilità di conoscere appieno il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica.
Una informazione nazionale del tutto assente ed indifferente ai problemi della scuola italiana, più interessata alle vicende personali del premier, calava una coltre di colpevole e forse voluto silenzio mediatico sull'argomento, allo scopo di non disturbare troppo i palazzi del potere.
Per ovviare in qualche modo allo status quo, il CPS inventa la prima web-tv autonoma ed autoorganizzata dei precari della scuola. Un canale informativo accessibile a tutti, diretto e senza limiti e censure, con il quale altri gruppi ed altri docenti e non docenti riescono a ricevere l'informazione negata dai media tradizionali. E' il primo esperimento del genere in Italia!
Intanto a mano a mano che prendevano consapevolezza di essere rimasti senza lavoro e senza alcun reddito per sé e per la propria famiglia, i precari della scuola iniziavano a scalare i tetti dei provveditorati, e ad attuare forme di protesta estrema, adeguata alla gravità di quello che stava loro accadendo. Occupazioni, sit-in, manifestazioni spontanee di protesta, cortei in tutte e cento le province italiane non sono bastate a far smuovere l'informazione italiana, e con essa l'opinione pubblica. Particolarmente scandaloso, ai limiti del cinismo più assoluto, l'oscuramento mediatico dello sciopero della fame ad oltranza, protrattosi per oltre due settimane, da parte di alcuni colleghi di Palermo, tra l'indifferenza dell'Italia intera e di chi doveva informarla.
Qualche risultato in più lo ottenero, ad imitazione degli operai del nord, le precarie che resistettero tre settimane sul tetto del provveditorato di Benevento. Qualche collegamento - sempre timido - nei talk show e qualche pagina - mai la prima - sui giornali riuscirono tuttavia a rendere consapevole l'opinione pubblica.
Molto spesso le iniziative territoriali del CPS sono state organizzate nella più totale solitudine dei precari, lasciati soli anche da chi avrebbe il compito istituzionale di difenderli: i sindacati. Molto spesso i sindacati tutti, con qualche eccezione solo per quelli di base e per la cgil, hanno COMPLETAMENTE IGNORATO il proprio compito, lasciando finire sul lastrico senza colpo ferire oltre 17.000 lavoratori, e siamo ancora al primo anno su tre di tagli... Complimenti, signori, complimenti!
A metà settembre, però, solo grazie alla grande determinazione dei precari del CPS, ostinatamente presenti nei presidi organizzati ovunque (più di un mese è durato il presidio romano di fronte al MIUR) il gioco del governo è stato scoperto, e nessuno, malgrado stampa e tv continuassero ad ignorare bellamente il problema, poteva dire che il licenziamento non c'era. Il governo è stato costretto a correre ai ripari, e tra mezze ammissioni, imbarazzi istituzionali, tentativi di menare il can per l'aia, tira fuori dal cilindro un decreto che definisce "salvaprecari" ma che in realtà non toglie un solo euro uno ai tagli decisi da Tremonti, e baratta l'elemosina dei 12 punti come - sentite questa - "la soluzione al problema dei licenziamenti".
Il CPS ovviamente non ci sta, ed indìce per il 3 ottobre 2009 una nuova grande manifestazione nazionale, che per un caso fortuito, dovuto alla morte di alcuni soldati in Afghanistan, va a coincidere con la manifestazione per la libertà di stampa organizzata in piazza del Popolo.
Ventimila precari della scuola, questa volta supportati da una parte dei sindacati, partono da piazza della Repubblica per la più grande e più partecipata manifestazione di precari della scuola che si ricordi dal dopoguerra ad oggi.
Il CPS in piazza del Popolo ci arriva, ma solo per parlare alla grande platea nazionale dei partecipanti e gridare in faccia ai giornalisti che il loro silenzio è stato un silenzio colpevole, anzi un silenzio COMPLICE di quello che stava avvenendo alla scuola pubblica italiana.
Lasciata in fretta piazza del Popolo, il CPS si è riunito quindi in assemblea presso il Miur in viale Trastevere, scortato fin lì da una guardia pretoriana di Carabinieri e Polizia da fare invidia ad un corteo di briganti e camorristi...
Un'altra vergogna che va ad aggiungersi alla serie infinita della politica scolastica di questo governo. Trattare gli insegnanti, gli educatori dei propri figli come "terroristi" è il volto più bieco e schifoso di questo governo. Per fortuna non solo, com'era prevedibile, non vi è stato alcun problema di ordine pubblico in quel corteo come in tutte le altre pacifiche manifestazioni dei precari della scuola, ma si è fraternizzato, sulle scale del Miur, con le forze dell'ordine alle quali questo governo impone tagli e mancanza di risorse, come per la scuola.
Il 07 ottobre una nuova puntata alla Camera, per un'altra audizione con la Commissione cultura. Il testo iniziale del decreto prevedeva abomini assurdi, come la condanna del precariato a vita per i docenti e ATA presenti in graduatoria, e altre sorprese simpatiche come l'impossibilità di ottenere scatti stipendiali dal servizio preruolo. Grazie alla netta opposizione dei sindacati e di tutte le organizzazioni dei precari, il testo, sempre da respingere nella sua "filosofia" di fondo, viene tuttavia emendato in maniera più ragionevole. Alla Camera il CPS presenta un documento articolato e dei veri e propri emendamenti. Per essere un movimento spontaneo, non formalizzato da tesseramento, privo di un vero e proprio centro decisionale che non sia il proprio forum telematico, si tratta di un risultato straordinario: in pochi mesi il CPS è nato e si è riuscito a porre come interlocutore istituzionale, al pari dei sindacati e di altri soggetti ben più antichi ed organizzati del CPS.
Il resto è storia di oggi, il resto è una nuova assemblea il 23 ottobre, con un nuovo calendario di manifestazioni locali e nazionali, ed una nuova audizione, questa volta al Senato, dove in pochi giorni il CPS mette in campo un nuovo efficace documento ed una serie di emendamenti al testo del dl "ammazzaprecari" in grado di scardinarne la filosofia di fondo e la sua stessa efficacia.
I precari della scuola non si fermano, non lo faranno mai di fronte a questo tipo di politica dell'istruzione. Sappiano i nostri governanti che sui diritti non si tratta: il lavoro non è solo un diritto sancito dalla nostra costituzione, ma è anche il FONDAMENTO della nostra Repubblica. Sottrarre lavoro per dirottare i finanziamenti verso altre categorie ben più privilegiate è un delitto che grida vendetta tra le pagine della nostra carta costituzionale, e dai volti e dalle menti dei nostri figli, dei figli di quest'Italia che qualcuno vuole sempre più ignorante, sempre più accondiscendente verso il potente di turno, sempre meno in grado di capire la società e di esercitare i propri diritti di cittadino. Noi a questo ci opporremo. Sempre!
Ultima modifica di gialov il Lun Nov 02, 2009 9:07 pm - modificato 5 volte.
Ospite- Ospite
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
mi commuovo e diffondo!
Emma Giannì- Amministratore
- Numero di messaggi : 2680
Località : SCIACCA(AG)
Ordine scuola : Secondaria A029-A030
Organizzazione : Rete Precari Scuola Agrigento
Tesserata CGIL
Contributo al forum : 8775
Data d'iscrizione : 16.07.08
antonella vaccaro- Amministratore
- Numero di messaggi : 2769
Età : 53
Località : Napoli
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Napoli
Contributo al forum : 8760
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Complimenti. Ma dobbiamo fare ancora tanto, continua la sordità di sua eccellenza la Beata.
Grazie di questo ricordo mi hai risollevato, in un momento veramente di amarezza e di sconforto.
Grazie di questo ricordo mi hai risollevato, in un momento veramente di amarezza e di sconforto.
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Magistrale, nonché esiziale per tutti i detrattori del CPS...
Bravo Ju-On!
Hasta siempre a todas y todos
Bravo Ju-On!
Hasta siempre a todas y todos
subprecario MARCOS- Esperto/a
- Numero di messaggi : 501
Località : Roma
Ordine scuola : Liceo (Filosofia e Storia)
Organizzazione : CPS Roma
Contributo al forum : 6200
Data d'iscrizione : 18.07.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Ci voleva un po' di entusiasmo in questa valle di lacrime...
Ultima modifica di Antonino Buonamico il Sab Ott 31, 2009 5:22 pm - modificato 1 volta.
Antonino Buonamico- Moderatore
- Numero di messaggi : 2317
Età : 64
Località : Bari
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Rete Docenti Precari Bari
Contributo al forum : 7985
Data d'iscrizione : 27.10.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Davvero un buon lavoro, speriamo che altri precari (per adesso fantasmi) possano risuscitare e dacci una mano nella lotta dei propri diritti, e se permettete, nostra DIGNITA'
albertotrapani- Novizio/a
- Numero di messaggi : 39
Età : 63
Località : trapani sicilia
Ordine scuola : Secondaria II gr. -
Organizzazione : coordinamento precari trapani
Contributo al forum : 5590
Data d'iscrizione : 15.09.09
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Condivido. Resta scoperto il nodo dei rapporti con la politica e i sindacati, come evidentemente emerso il 3 ottobre. Ma di certo dal 15 luglio 2008 ad oggi sono state tante le cose buone fatte, grazie alla passione di alcuni e alla partecipazione di tanti.
stenkarazin1670- Esperto/a
- Numero di messaggi : 430
Località : Latina
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : ANIEF
Contributo al forum : 5997
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
fare....fare...si! Ma cosa!
Ci vorrebbe una idea nuova,singolare,geniale!
Vi ricordate l'anno scorso quando volevamo preparare i calendari dei precari regalandone una copia ai politici per Natale?
IN fondo ci siamo messi anche in mutande!
Anche l'idea di Mila Spicola sul libro nero della scuola con tutto ciò che non funziona sarebbe bello da realizzare come "regalino"!!!
In Sicilia lo potremmo mettere sotto l'albero di Natale a qualche onorevole di "maggioranza"......
Ci vorrebbe una idea nuova,singolare,geniale!
Vi ricordate l'anno scorso quando volevamo preparare i calendari dei precari regalandone una copia ai politici per Natale?
IN fondo ci siamo messi anche in mutande!
Anche l'idea di Mila Spicola sul libro nero della scuola con tutto ciò che non funziona sarebbe bello da realizzare come "regalino"!!!
In Sicilia lo potremmo mettere sotto l'albero di Natale a qualche onorevole di "maggioranza"......
mariapia- Coordinatore
- Numero di messaggi : 2772
Età : 68
Località : Palermo
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Palermo e neoiscritta Flcgil
Contributo al forum : 9082
Data d'iscrizione : 05.08.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Intanto abbiamo un paio di scadenze niente male: un'assemblea nazionale e uno sciopero con manifestazione nazionale a Roma. Cerchiamo di fare bene queste due.
Antonino Buonamico- Moderatore
- Numero di messaggi : 2317
Età : 64
Località : Bari
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Rete Docenti Precari Bari
Contributo al forum : 7985
Data d'iscrizione : 27.10.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
io un'idea l'avrei ma ve ne parlo eventualmente in assemblea nazionale nei dettagli
mi piacerebbe organizzare una maratona in bicicletta a tappe e a staffetta dove ogni comiato locale passa il testimone a quello successivo in ordine geografico
ad ogni passaggio di testimone ovviamente ci vorrebbe la stampa a seguire la cosa
si potrebbe partire contemporaneamente dal nord e dal sud per poi concentrarci tutti insieme a roma
ovviamente non è fattibile ora che si lavora
magari nelle feste di pasqua
mi piacerebbe organizzare una maratona in bicicletta a tappe e a staffetta dove ogni comiato locale passa il testimone a quello successivo in ordine geografico
ad ogni passaggio di testimone ovviamente ci vorrebbe la stampa a seguire la cosa
si potrebbe partire contemporaneamente dal nord e dal sud per poi concentrarci tutti insieme a roma
ovviamente non è fattibile ora che si lavora
magari nelle feste di pasqua
antonella vaccaro- Amministratore
- Numero di messaggi : 2769
Età : 53
Località : Napoli
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Napoli
Contributo al forum : 8760
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
mariapia ha scritto:
Vi ricordate l'anno scorso quando volevamo preparare i calendari dei precari regalandone una copia ai politici per Natale?
IN fondo ci siamo messi anche in mutande!
Anche l'idea di Mila Spicola sul libro nero della scuola con tutto ciò che non funziona sarebbe bello da realizzare come "regalino"!!!
In Sicilia lo potremmo mettere sotto l'albero di Natale a qualche onorevole di "maggioranza"......
Mi sembrano entrambe ottime idee, per il calendario ci vorrebbero 12 precari disposti a dare una fotografia, si potrebbe mettere età ed anni di servizio, potrebbe avere un certo impatto.
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
a noi era venuta in mente l'idea del calendario......veramente,prima,quello di chiedere finanziamenti per aprire ...ehmmm.....come si chiamano?agenzie di pubblico sollazzamento!!!!!
Emma Giannì- Amministratore
- Numero di messaggi : 2680
Località : SCIACCA(AG)
Ordine scuola : Secondaria A029-A030
Organizzazione : Rete Precari Scuola Agrigento
Tesserata CGIL
Contributo al forum : 8775
Data d'iscrizione : 16.07.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
per il 22 dicembre potremmo ripetere l'esperienza della videocartolina di Natale sotto la sede regionale della CGIL.
I precari potrebbero fare un nuovo comunicato.
Quello dell'anno passato fu molto "pesante",penso che dovremmo riconoscere con quello di adesso che la CGIL almeno si è mossa.
per ricordare.....
http://it.youtube.com/watch?v=XsSYOEQkOAU
I precari potrebbero fare un nuovo comunicato.
Quello dell'anno passato fu molto "pesante",penso che dovremmo riconoscere con quello di adesso che la CGIL almeno si è mossa.
per ricordare.....
http://it.youtube.com/watch?v=XsSYOEQkOAU
mariapia- Coordinatore
- Numero di messaggi : 2772
Età : 68
Località : Palermo
Ordine scuola : Primaria
Organizzazione : CPS Palermo e neoiscritta Flcgil
Contributo al forum : 9082
Data d'iscrizione : 05.08.08
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
Buona l'idea del calendario.
Ehm, io potrei fare il fotografo, dato che come modello sono piuttosto "out", data la mole. Oppure faccio il precario di dicembre, vestito da Babbo Natale...
Si chiaro che voto per Emma e Antonella ad agosto!
Ehm, io potrei fare il fotografo, dato che come modello sono piuttosto "out", data la mole. Oppure faccio il precario di dicembre, vestito da Babbo Natale...
Si chiaro che voto per Emma e Antonella ad agosto!
Ospite- Ospite
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
gialov ha scritto:Buona l'idea del calendario.
Ehm, io potrei fare il fotografo, dato che come modello sono piuttosto "out", data la mole. Oppure faccio il precario di dicembre, vestito da Babbo Natale...
Si chiaro che voto per Emma e Antonella ad agosto!
Il calendario deve essere fatto con foto di precari e precarie vestiti di tutto punto, altrimenti qualche collega rischia di essere invitata a Villa Certosa
Re: Il bicchiere mezzo pieno. Le cose che abbiamo fatto e quelle
facciamo la video -cartolina.....e nel calendario io farò gennaio!
Emma Giannì- Amministratore
- Numero di messaggi : 2680
Località : SCIACCA(AG)
Ordine scuola : Secondaria A029-A030
Organizzazione : Rete Precari Scuola Agrigento
Tesserata CGIL
Contributo al forum : 8775
Data d'iscrizione : 16.07.08
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Archivio del Forum :: Archivio Rete e CPS: Azioni concrete, manifestazioni da luglio 2008
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sab Set 15, 2018 9:58 am Da giusy0
» problema iscrizione istanze online
Gio Ott 30, 2014 8:18 pm Da giuli@
» problemi con registrazione su istanze online
Gio Lug 10, 2014 8:30 pm Da kati77
» Che fare contro l'aumento dell'orario a 24 ore?
Mar Ott 16, 2012 11:28 pm Da Antonino Buonamico
» PROFUMO RICEVE UNA DELEGAZIONE DI DOCENTI SUL TEMA CONCORSO, A FERRARA:
Gio Set 20, 2012 7:46 pm Da simone tonelli
» Chiarimenti per nomine in presenza di riserva
Gio Set 13, 2012 4:06 pm Da pablocos
» Denunciamo alla commissione europea quello che ci sta succedendo
Mar Set 11, 2012 10:04 am Da gasper
» A2 occorrono aggiornamenti?
Dom Set 02, 2012 1:15 pm Da tommaso
» numeri posti in ruolo
Ven Lug 27, 2012 5:52 pm Da adry gio'