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06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI

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Messaggio Da Emma Giannì Mer Ott 28, 2009 2:42 pm

prego......
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Messaggio Da mariapia Mer Ott 28, 2009 4:36 pm

06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Icon_biggrin presente.

BeH! Allora vorrei dire alcune cose.
Innanzi tutto che tale manifestazione potrebbe cadere nel giorno delle convocazioni....io spero di NO.
Giorno 30 uscirà ilcalendario e quindi presumo che venerdì dovremmo avere da Palermo le idee più "CHIARE"....
Non appena uscirà la data di convocazione io o Antonella oppire anche tutte e due andremo alla digos per richedere il permesso.

Noi abbiamo già fatto l'anno scorso questo genere di sit-in.
Credo di averlo già scritto.
A Palermo l'anno scorso alla digos ci spiegarono che il QUESTORE non dava il permesso che venissero pubblicate notizie sui giornali....questo per evitare che TUTTI coloro che volevano fare manifestazioni se ne andassero sotto le sedi RAI.

Comunque....siccome è giusto "adeguarsi" a ciò che decide la maggioranza....andremo a chiedere le dovute autorizzazioni.
Mi piace molto l'idea di Antonella Vaccaro.
Per quanto riguarda l'orario......sarà presto verso le 15 perchè a quell'ora i giornalisti potrebbero scendere a fare qualche ripresa......(questo lo dico alla luce dell'esperienza dell'anno scorso)

"questo è tutto da Palermo"
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Messaggio Da iancurtis Mer Ott 28, 2009 4:49 pm

Stiamo esaminando il problema dei permessi anche a Perugia. Speriamo di non incontrare intoppi e comunque lavoriamo per rimuoverli. A proposito, qui in Umbria noi abbiamo aperto il sit-in anche all'Università (professori e Onda), ai coordinamenti di insegnanti di ruolo e dei genitori democratici. Mi pare che diversi altri cps stessero lavorando in direzione dell'ampliamento delle alleanze. Diamoci dentro, allora.
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Messaggio Da mariapia Mer Ott 28, 2009 8:50 pm

Questo a Palermo lo abbiamo sempre fatto.......siamo un gruppo aperto.
All'assemblea del 30 sono stati invitati gli studenti medi ed i ricercatori e i genitori.
IL problema è..."Verranno"???
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Messaggio Da antonella vaccaro Mer Ott 28, 2009 8:55 pm

noi ci stiamo muovendo nello stesso identico modo di perugia

alla digos mi pare che sia sufficiente solo la comunicazione

a breve vi faccio vedere il comunicato stampa
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Messaggio Da Olga Gio Ott 29, 2009 2:52 pm

Noi a Milano il sit.in sotto la Rai l'abbiamo fatto da poco (14 ottobre) e quindi non credo che lo rifaremo il 6 perché sarebbe un po' strano farne uno al mese, almeno questa è stata la perplessità dei miei colleghi che è venuta fuori ieiri in riunione... però possiamo darvi delle idee su quello che abbiamo fatto noi.

Per la coreografia abbiamo deciso di andare tutti con delle maschere nere (le ho fatte io con del semplicissimo cartoncino) e con delle candele viola accese (viola per richiamare i colori del Cps e poi perché le vendono a poco all'Ikea).
Per attirare un po' di più l'attenzione abbiamo anche lanciato dei fuochi artificiali, quelli piccoli che scoppiano a circa 10 metri d'altezza, costano poco e si trovano facilmente nelle cartolerie... solo fateli lontani dalla polizia, da noi si sono un po' innervositi...
Avevamo fatto anche un bellissimo volantino per pubblicizzare la cosa, se vi serve potete trovarlo qui:
http://4.bp.blogspot.com/_QiauFxIT-BE/StMJLNfCRII/AAAAAAAABJA/dTnsAcc7Tr8/s1600-h/STAMPAdef-1.jpg

Questo invece è il comunicato che abbiamo scritto dopo il sit-in:

Oggetto: i lavoratori della scuola "fanno scintille" sotto la sede della Rai a Milano

Ieri, 14 ottobre, dalle 17 alle 20 si è svolto sotto la sede della Rai di Milano il sit-in organizzato dal Coordinamento lavoratori della scuola "3ottobre"- Cps Milano per denunciare "l'oscuramento" delle manifestazioni dei precari che si sono svolte a Roma il 3 ottobre a cui hanno partecipato più di 20mila precari della scuola e di cui la televisione di Stato non ha dato alcuna notizia.
Ai lavoratori della scuola si sono uniti anche gli studenti del liceo civico Gandhi da mesi in protesta.

Il sit-in si è svolto pacificamente, sono stati fatti con il megafono diversi interventi per spiegare le ragioni della protesta e lanciati diversi slogan. I docenti precari simbolicamente indossavano delle maschere nere con scritto "precario oscurato" e tenevano in mano delle candele accese. Malgrado le richieste dei precari che chiedevano ai giornalisti di scendere o di poter almeno salire in delegazione, non si è visto nessun giornalista della Rai, soltanto un reporter è stato fatto scendere per riprendere alcune immagini, ma senza audio, non si sa a che scopo.

Alcuni lavoratori della scuola hanno allora deciso per farsi notare e lasciare un segno visibile della loro protesta di lanciare alcuni piccoli fuochi d'artificio in aria e gli studenti hanno acceso un fumogeno colorato. Le scintille colorate e i botti dei fuochi d'artificio hanno fatto affacciare i giornalisti alle finestre, ma neanche allora si son decisi a scendere. Evidentemente per la televisione pubblica italiana, i lavoratori della scuola in protesta non fanno mai notizia, neanche se vanno sotto la sede della Rai. Il governo continua a distruggere la qualità della scuola pubblica e la televisione di Stato continua, colpevolmente, a non darne notizia.

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Messaggio Da mariafortino Gio Ott 29, 2009 4:13 pm

abbiamo fatto due sit-in sotto la RAI ...ne abbiamo parlato ieri e non so ... non eravamo tutti convinti di questo. Domani ne parliamo però in assemblea, vediamo che si decide.
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Messaggio Da mariapia Gio Ott 29, 2009 4:44 pm

mariafortino ha scritto:abbiamo fatto due sit-in sotto la RAI ...ne abbiamo parlato ieri e non so ... non eravamo tutti convinti di questo. Domani ne parliamo però in assemblea, vediamo che si decide.

in che senso cosa si decide?
Se è stato votato in assemblea nazionale ....convinti o non convinti dovremmo mettere la cosa in pratica lo stesso.....
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Messaggio Da Antonino Buonamico Gio Ott 29, 2009 5:13 pm

Beh, dai, il coordinamento non è impositivo sui gruppi locali. Se un comitato non se la sente di mettere in pratica una proposta condivisa a livello nazionale, non lo fa. Io sto cercando di convincere la mia associazione ma, se l'assembloea dovesse bocciare l'iniziativa, mica li posso obbligare...
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Messaggio Da mariafortino Gio Ott 29, 2009 6:24 pm

mariapia ha scritto:
mariafortino ha scritto:abbiamo fatto due sit-in sotto la RAI ...ne abbiamo parlato ieri e non so ... non eravamo tutti convinti di questo. Domani ne parliamo però in assemblea, vediamo che si decide.

in che senso cosa si decide?
Se è stato votato in assemblea nazionale ....convinti o non convinti dovremmo mettere la cosa in pratica lo stesso.....
cosenza non c'era e non ha votato
che facciamo: credere ubbidire combatere?
se un coordinamento una cosa non al vuole fare come si fa? vieni tu e parla coi miei colleghi cosentini allora.
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Messaggio Da manuel Gio Ott 29, 2009 8:46 pm

scusa maria pia ma la gente non è mica un gregge! cosa credi che sia il cps? un obbedificio? per quello c'è già la scuola della gelmini

mariapia ha scritto:
in che senso cosa si decide?
Se è stato votato in assemblea nazionale ....convinti o non convinti dovremmo mettere la cosa in pratica lo stesso.....
mariafortino ha scritto:cosenza non c'era e non ha votato
che facciamo: credere ubbidire combatere?
se un coordinamento una cosa non al vuole fare come si fa? vieni tu e parla coi miei colleghi cosentini allora.
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Messaggio Da Emma Giannì Gio Ott 29, 2009 9:50 pm

Credo che Maria Pia volesse dire di provare lo stesso,visto che si tratta di iniziativa contemporanea in varie provincie,che quindi avrebbe più risalto.
Più siamo meglio è......
Ma che siete muzzicati da baddottole?
@mariafortino:capisco che non sei potuta venire a Roma,ma alla web tv perchè non ci sei?Ti aspettavamo!
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Messaggio Da antonella vaccaro Gio Ott 29, 2009 10:50 pm

Comunicato stampa del :


Coordinamento Precari Scuola Napoli e Avellino







Il CPS Coordinamento Precari Scuola di Napoli e di Avellino indice per venerdì 6 novembre, alle ore 16, un sit-in davanti alla sede regionale della RAI sita in Viale Marconi Fuorigrotta Napoli , in concomitanza ad analoghe iniziative in altre regioni, per protestare contro l’oscuramento mediatico di cui siamo stati vittime.

Dalla fine di agosto, i precari di tutta Italia si sono mobilitati per protestare contro i tagli all’istruzione. In realtà, la nostra lotta per la difesa della scuola pubblica e del nostro posto di lavoro dura da più di un anno, da quando, cioè, si è palesato il progetto del governo di smantellare il sistema pubblico di istruzione, formazione e ricerca. Lo scempio che ora è sotto gli occhi di tutti era prevedibile fin da allora, da quando, con la Legge 133, il governo ha deciso di tagliare 8 miliardi di euro alla scuola, con conseguente riduzione dell’organico di 87.000 docenti e 43.000 ATA in tre anni. Il destino di noi precari, da allora, è segnato: una parte consistente di noi verrà estromessa definitivamente dal mondo della scuola.

La drammaticità della nostra situazione, però, è stata taciuta dai mezzi di informazione. Per rompere il muro di silenzio che per lungo tempo ha circondato le nostre mobilitazioni, abbiamo dovuto mettere in atto le forme più eclatanti di protesta, dalle occupazioni dei provveditorati ai presìdi permanenti, dagli incatenamenti agli scioperi della fame. Siamo dovuti ricorrere a forme di mobilitazione ad alto impatto mediatico, per avere i riflettori puntati su di noi per qualche giorno. Ma, passati i momenti più “caldi”, è calato nuovamente il sipario sul precariato scolastico. Persino la nostra manifestazione nazionale del 3 ottobre, salvo rare eccezioni, è passata sotto silenzio ed è stata completamente oscurata proprio dalla manifestazione per la libertà d’informazione. Certo, non sono mancate interviste, foto, riprese, ma di tutto questo materiale ben poco è stato effettivamente mandato in onda dalle televisioni o pubblicato sui giornali. Se si è parlato di scuola, lo si è fatto per lo più facendo sentire una sola campana, quella del governo e del ministro dell’istruzione, che mistificano la realtà e presentano come provvidenziali provvedimenti che in realtà distruggono la scuola.

In Campania, poi, dove i tagli sono maggiori rispetto a tutte le altre regioni d’Italia, siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sociale. Nella regione con il più alto tasso di disoccupazione e di dispersione scolastica, il governo, anziché investire, decide di tagliare risorse e, dunque, posti di lavoro, alla scuola.

Se i mezzi d’informazione si occupassero costantemente della scuola, raccontando ciò che veramente sta accadendo, dietro i grembiulini, il voto in condotta e il “salvaprecari”, non avremmo bisogno di salire sui tetti o di metterci in mutande davanti ai provveditorati.

Chiediamo, dunque, alla stampa e ai mezzi d’informazione di raccontare il paese reale, non quello delle “escort” e dei festini, ma quello delle lotte sociali e delle mobilitazioni dei lavoratori. Noi continueremo la nostra battaglia per il ritiro dei tagli, per la difesa del diritto al lavoro e del diritto allo studio sanciti dalla Costituzione, e lo faremo mettendo in campo tutte le forme di mobilitazione che riterremo opportune. Chiediamo dunque che, diversamente da quanto accaduto sino ad ora, i mezzi d’informazione diano adeguato spazio alla voce dei precari ed invitiamo ad aderire e partecipare al sit-in non solo il mondo della scuola, ma anche la società civile e tutte quelle forze che hanno a cuore la difesa della democrazia, della Costituzione e della scuola pubblica. La scuola pubblica è un patrimonio inestimabile di tutta la società e costituisce, forse, l’ultimo baluardo di democrazia nel nostro paese. La sua difesa, pertanto, è interesse di tutti, non solo dei precari, ed è per questo che i media hanno il dovere di informare.



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Messaggio Da antonella vaccaro Gio Ott 29, 2009 10:53 pm

vorrei precisare a scanso di equivoci che il cps napoli prima di lanciare il documento ha contattato e parlato con i gruppi che non si riconoscono nel cps per fare un comunicato unitario

con molta serenità e senza alcuna polemica hanno scelto di non indire ma ci auguriamo che parteciperanno.

intanto abbiamo già ricevuto adesioni degli studenti medi e di quelli universitari


aggiungo anche che i cps napoli e avellino prepareranno un documento che consegneranno al direttore della rai chiedendogli ovviamente di farsi da portavoce presso la rai nazionale. fondamentalmente chiederemo che nelle trasmissioni tipo ballarò anno zero si parli del nostro problema con noi come ospiti

il documento lo faremo il giorno prima perchè siamo pieni di assemblee e non
abbiamo un pomeriggio libero. stiamo lavorando per creare un fronte con studenti e genitori associazioni varie

sarebbe un'idea portare tutti lo stesso documento
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Messaggio Da Brunello Arborio Ven Ott 30, 2009 1:46 am

Infatti ci vorrebbe un comunicato del CPS nazionale sull'iniziativa del 6 Novembre
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Messaggio Da Daniela Ricci Ven Ott 30, 2009 1:53 am

Noi del cps terni parteciperemo al sit in difronte alla rai a Perugia insieme al cps perugino. Stiamo cercando di coinvolgere le altre città delle due provincie oltre i diversi sindacati, docenti e genitori come vi ha già raccontato Perugia.
Il volantino di Napoli e Avellino ci sembra un' ottima base per comunicare il sit-in del 6 novembre

Oggi a terni abbiamo fatto una importante assemblea dove erano presenti oltre il cps tutti i sindacati flcgil,cobas, uil, glda e cisl insieme alle associazioni dei genitori democratici e coordinamento genitori salviamo la scuola pubblica, dell'handicap, legambiente, movimento infanzia, arci ragazzi per dare avvio ad un monitoraggio sulle scuole della Provincia di Terni, che sia in grado di rilevare le difficoltà e i gravi problemi delle scuole dopo i cambiamenti governativi. Il monitoraggio si effettuerà tramite un questionario con quesiti da compilare con delle crocette da parte dei dirigenti scolastici. Gli assessorati del comune e della provincia di Terni invieranno le schede di monitoraggio alle diverse scuole. I dati verranno elaborati da una commissione mista tra comitato promotore e tecnici del comune e provincia. Questi dati e la loro analisi saranno funzionali ad una campagna di sensibilizzazione della società civile ternana e forse della regione Umbria. Il Monitoraggio verrà inseguito spedito al Miur. Il cps di terni invita gli altri comitati ad intrapendere iniziative simili per ottenere un monitoraggio nazionale di supporto alle nostre lotte.
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Messaggio Da mariapia Ven Ott 30, 2009 1:58 am

x mariafortino antonino e manuel
scusatemi tanto...

"Non mi sembra di aver scritto DOVETE"...ma solamente ...."DOVREMMO".
Penso che dovremmo essere tutti d'accordo sul fatto che se si organizzano le stesse iniziative in più città nello stesso momento...il risultato mediatico dovrebbe essere migliore!!!!

Non ho mai nè detto nè scritto che il CPS è un UBBIDIFICIO o che è IMPOSITIVO sui gruppi locali.
Inoltre ho usato il condizionale.

Vi trovo un po' nervosi. 06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Icon_rolleyes
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Messaggio Da antonella vaccaro Ven Ott 30, 2009 2:27 am

Daniela Ricci ha scritto:Noi del cps terni parteciperemo al sit in difronte alla rai a Perugia insieme al cps perugino. Stiamo cercando di coinvolgere le altre città delle due provincie oltre i diversi sindacati, docenti e genitori come vi ha già raccontato Perugia.
Il volantino di Napoli e Avellino ci sembra un' ottima base per comunicare il sit-in del 6 novembre

Oggi a terni abbiamo fatto una importante assemblea dove erano presenti oltre il cps tutti i sindacati flcgil,cobas, uil, glda e cisl insieme alle associazioni dei genitori democratici e coordinamento genitori salviamo la scuola pubblica, dell'handicap, legambiente, movimento infanzia, arci ragazzi per dare avvio ad un monitoraggio sulle scuole della Provincia di Terni, che sia in grado di rilevare le difficoltà e i gravi problemi delle scuole dopo i cambiamenti governativi. Il monitoraggio si effettuerà tramite un questionario con quesiti da compilare con delle crocette da parte dei dirigenti scolastici. Gli assessorati del comune e della provincia di Terni invieranno le schede di monitoraggio alle diverse scuole. I dati verranno elaborati da una commissione mista tra comitato promotore e tecnici del comune e provincia. Questi dati e la loro analisi saranno funzionali ad una campagna di sensibilizzazione della società civile ternana e forse della regione Umbria. Il Monitoraggio verrà inseguito spedito al Miur. Il cps di terni invita gli altri comitati ad intrapendere iniziative simili per ottenere un monitoraggio nazionale di supporto alle nostre lotte.





daniela stiamo facendo anche noi lo stesso lavoro che avete fatto voi

invitare tutti è la soluzione migliore per allargare il fronte della lotta

daniela mi potresti inviare la scheda da far compilare??
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Messaggio Da Antonino Buonamico Ven Ott 30, 2009 8:54 am

Noi a Bari stiamo decidendo di fare la manifestazione davanti alla sede RAI. Ci riuniremo lunedì, ma già abbiamo preso accordi con gli universitari e con i colleghi di Foggia. Prenderemo contatti con i colleghi di altre province e altri gruppi (c.i.p. Taranto) con i genitori.
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Messaggio Da mariapia Ven Ott 30, 2009 4:20 pm

questo pomeriggio siamo in assemblea....spero di riuscire a fare un video......e spero sia partecipata.
Nel corso dell'assemblea diremo che ilCPS Palermo aderisce all'iniziativa nazionale del 6 invitando tutti a partecipare.
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Messaggio Da antonella vaccaro Dom Nov 01, 2009 4:02 pm

a napoli sono arrivate adesioni scritte da parte di:

udu
uds

spero di aggiungerne qualcun altra
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Messaggio Da francedima Mar Nov 03, 2009 2:46 pm

Care tutte,
cari tutti,
abbiamo organizzato il presidio a Firenze come Rete Precari Scuola della Toscana; faremo un'iniziativa colorata e 'creativa', con una performance durante a quale precarie e precari della scuola saranno cancellate/i fisicamente a suon di pennelli e vernici, fino a renderli color asfalto, e dunque invisibili.
Di seguito, il volantino dell'iniziativa.
A presto
Francesca

NON CANCELLATE LA SCUOLA!





Per
proseguire la mobilitazione nazionale dei precari della scuola, il
Coordinamento Precari Scuola nazionale
(CPS) organizza un presidio davanti alle sedi giornalistiche della R.A.I.
(Radio Televisione Italiana) in tutte le Regioni d'Italia per
Venerdì
6 Novembre
.





I coordinamenti e le reti dei precari
della scuola della Toscana
appoggiano e rilanciano l'assedio alle redazioni regionali della
TV pubblica per chiedere
ai mezzi di informazione maggiore attenzione
verso i problemi del precariato e verso la condizione della scuola pubblica.
I precari e le precarie della scuola
sono oggetto del più grosso licenziamento di massa della storia delle
Repubblica,mentre la miseria economica della scuola pubblica italiana impedisce
di assicurare un’istruzione di qualità e de
lle pari opportunità formative a causa dei tagli al personale,
dell'enormità del numero di alunni per classe, dell’illegalità edilizia delle
aule e dell'azzeramento delle risorse del Fondo d'Istituto delle scuole: tutto
questo trova ben poca risonanza sui mezzi di informazione locali e nazionali.


Il governo vuole cancellare il futuro di docenti precari e studenti




La stampa non cancelli la scuola!!





L’informazione ci vuole, ma non basta! I precari e le precarie
della scuola chiedono:



Ø Il ritiro
dei tagli alla scuola previsti dalla legge 133/2008 e un consistente
investimento di risorse per la scuola pubblica statale



Ø Il ritiro
della riforma degli istituti tecnici e professionali e dei licei



Ø
Il ritiro del disegno di legge Aprea


Ø Il
ripristino delle compresenze nella scuola elementare e la valorizzazione del
tempo pieno



Ø Un piano
di assunzione a tempo indeterminato di tutte/i le/i precarie/i della scuola



Ø La non
conversione in legge del decreto “salvaprecari”



Ø Equiparazione
dei diritti delle/dei docenti a tempo determinato con quelli delle/dei docenti
a tempo indeterminato



Ø
Riconoscimento degli scatti di anzianità a tutto il
personale precario della scuola e non, attualmente riconosciuti alle/ai sole/i
docenti di religione



Ø
Le dimissioni della ministra Gelmini per manifesta
incompetenza in materia di scuola








VENERDì 6
NOVEMBRE, ORE 16:00




PRESIDIO



davanti alla Redazione R.A.I. della Toscana



Via A. De GASPERI
1, FIRENZE










Rete dei Precari della Scuola della Toscana




Rete
precari della scuola Livorno (precaridellascuola@inventati.org); Cordinamento precari scuola Pisa (precariscuola.pisa@gmail.com); CIPì Firenze (cipiscuola@gmail.com), CPS
Siena (cps.siena@gmail.com); Comitato precari scuola Arezzo (precariscuola.arezzo@gmail.com)
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06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Empty Re: 06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI

Messaggio Da Brunello Arborio Mar Nov 03, 2009 4:06 pm

http://www.retescuole.net/contenuto?id=20091103140228

http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article24336.html
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06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Empty 6 Novembre sit-in sede RAI Viale Mazzini

Messaggio Da manuela pascarella Mer Nov 04, 2009 3:01 am

Venerdì 6 Novembre
Ore 15.00
Sit-in davanti alla sede RAI di Viale Mazzini

Il
Coordinamento Precari Scuola di Roma indice per venerdì 6 novembre,
alle ore 15, un sit-in davanti alla sede nazionale della RAI in Viale
Mazzini, in concomitanza ad analoghe iniziative in altre regioni, per
protestare contro l’oscuramento mediatico di cui siamo stati vittime.

Dalla
fine di agosto i precari di tutta Italia si sono mobilitati per
protestare contro i tagli all’istruzione. In realtà, la lotta per la
difesa della scuola pubblica e contro i tagli a oltre 150.000 posti di
lavoro dura da più di un anno, da quando, cioè, si è palesato il
progetto del Governo di smantellare il sistema pubblico di istruzione,
formazione e ricerca. Lo scempio che ora è sotto gli occhi di tutti era
prevedibile fin da allora, da quando nel luglio 2008 con la Legge 133
il Governo ha deciso di tagliare 8 miliardi di euro alla scuola. Da
quel momento il destino del precariato scolastico è stato segnato e una
parte consistente di noi verrà estromessa definitivamente dal mondo
della scuola.

La drammaticità della nostra situazione, però, è
stata taciuta dalla gran parte dei mezzi di informazione, tanto che per
rompere il muro di silenzio che ha circondato le nostre mobilitazioni
abbiamo dovuto mettere in atto le forme più eclatanti di protesta:
dalle occupazioni dei provveditorati ai presìdi permanenti, dagli
incatenamenti agli scioperi della fame. Siamo dovuti ricorrere a forme
di mobilitazione ad alto impatto mediatico per avere i riflettori
puntati su di noi per qualche giorno e comunque, passati i momenti più
“caldi”, è calato nuovamente il sipario. Persino la manifestazione
nazionale del 3 ottobre, salvo rare eccezioni, è passata sotto
silenzio, ed è stata completamente oscurata proprio dalla
manifestazione per la libertà d’informazione. Certo, non sono mancate
interviste, foto, riprese, ma di tutto questo materiale ben poco è
stato effettivamente mandato in onda dalle televisioni o pubblicato sui
giornali.

Se invece i mezzi d’informazione si occupassero
costantemente della scuola, raccontando ciò che veramente sta
accadendo, dietro i grembiulini, il voto in condotta e il
“salvaprecari”, non avremmo bisogno di salire sui tetti o di metterci
in mutande davanti ai provveditorati.

Chiediamo, dunque, alla
stampa e ai mezzi d’informazione di raccontare il paese reale, non
quello delle “escort” e dei festini, ma quello delle lotte sociali e
delle mobilitazioni dei lavoratori. Noi continueremo la nostra
battaglia per il ritiro dei tagli, per la difesa del diritto al lavoro
e del diritto allo studio sanciti dalla Costituzione, e lo faremo
mettendo in campo tantissime forme di mobilitazione. Già il 7 novembre
saremo di nuovo in Piazza, aderendo alla manifestazione dell’FLC-CGIL
che porta la cultura in 100 piazze d’Italia e a Roma sarà presente a
Piazza Navona, mentre a livello nazionale stiamo lavorando alla
costruzione di una grossa mobilitazione prevista ai primi di dicembre,
prima cioè che il Governo vari la nuova legge finanziaria.

Ai
mezzi di informazione chiediamo dunque che, diversamente da quanto
accaduto sino ad ora, diano adeguato spazio alla voce dei precari ed
invitiamo ad aderire e partecipare a queste iniziative non solo il
mondo della scuola, ma anche la società civile e tutte quelle forze che
hanno a cuore la difesa della democrazia, della Costituzione e della
scuola pubblica. La scuola pubblica è un patrimonio inestimabile di
tutta la società e costituisce, forse, l’ultimo baluardo di democrazia
nel nostro paese. La sua difesa, pertanto, è interesse di tutti, non
solo dei precari, ed è per questo che i media hanno il dovere di
informare.


Coordinamento Precari Scuola Roma
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Messaggio Da Antonino Buonamico Mer Nov 04, 2009 11:49 am

Noi della Rete Docenti Precari Bari abbiamo aderito all'iniziativa del sit in davanti alla RAI, e ci stiamo organizzando, coinvolgendo studenti universitari e medi e genitori. Ecco il nostro comuinicato, già inserito nella sezione "Azioni sul territorio":

Il CPS, Coordinamento Precari Scuola, indice per venerdì 6 novembre un sit-in contemporaneo in tutta Italia davanti alle sedi regionali della RAI, per protestare contro l’oscuramento mediatico di cui è vittima. La Rete Docenti Precari Bari aderisce all’iniziativa, dando appuntamento a tutti i colleghi davanti alla sede RAI della Puglia, in via Dalmazia 104 dalle 16.00 alle 18.00 (guarda la mappa).

Come purtroppo ancora pochi cittadini sanno, da più di un anno il nostro governo ha intrapreso la strada dello smantellamento della scuola pubblica, attraverso un drastico taglio degli organici e dei fondi per la ricerca. Tutto questo, con la latitanza di gran parte dei mezzi d’informazione che, tranne rarissime eccezioni, hanno oscurato le iniziative e le forme di protesta intraprese in tutt’Italia ormai da mesi: emblematico ( ma, soprattutto, vergognoso!!), il silenzio calato sulla nostra manifestazione del 3 ottobre scorso, letteralmente fagocitata da quella per la libertà d’informazione con una azione illiberale.

Pertanto, i docenti italiani chiedono alla stampa di occuparsi dei problemi reali del Paese, di come la scuola stia vivendo il primo anno della cosiddetta “riforma”, delle lotte sociali e della mobilitazione di massa che ne deriveranno. Noi continueremo la nostra battaglia per il ritiro dei tagli, per la difesa del diritto al lavoro e allo studio, per la libertà e la laicità, tutti principi sanciti dalla Costituzione. Invitiamo ad aderire e a partecipare al sit-in non solo il mondo della scuola, ma la società civile e tutti i cittadini che hanno a cuore la difesa della democrazia, della Costituzione e della scuola pubblica.

La difesa della scuola è interesse di tutti, ed è per questo che i media hanno il dovere di informare.
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Messaggio Da antonella vaccaro Mer Nov 04, 2009 12:49 pm

x correttezza e trasparenza allego comunicato di adesione del cip sanniti

Il Cip Sanniti aderisce al sit in del 6 di novembre sotto la sede della rai di Napoli per manifestare il proprio dissenso alla censura che da mesi le reti pubbliche effettuano sulla diffusione delle notizie e dei fatti che si verificano sul territorio nazionale... Una televisione pubblica ha il dovere morale di dire e mostrare il vero, ha l'obbligo di dare le notizie che avvengono quotidianamente e non di filtrarle e come sovente avviene di censurarle. Da mesi ci viene proposta una realtà che non combacia al vero, da mesi i fattti giudiziari e privati dei politici nazionali sembrano costituire l'unico vero problema della nazione... Il 3 ottobre 2009 oltre 20000 precari della scuola erano per le strade di Roma a manifestare contro i tagli del Governo all'istruzione pubblica.... Oltre 20000 manifestanti costretti per un servizio d'ordine inadeguato a costeggiare la banchina di del Tevere come tanti deportati... Impossibilitati a risalire sulla strada perchè la polizia lo impediva, hanno dovuto percorrere ben 8 chilometri nonostante le gambe ed il fisico stesse per venire meno... Nessun telegiornale ne ha parlato, come nessuno si è interessato se non per brevi secondi ai milioni di disoccupati che a causa della crisi non hanno di che campare... Operai, lavoratori interinali, lavoratori precari, dipendenti improvvisamente licenziati a causa della crisi che continua a mordere nonostante si dichiari che il peggio è passato questa è l'amara realtà. Verità che può essere vista, vissuta e testimoniata solo attraverso reti indipendeenti e piccoli giornali locali che nonostante tutto hanno conservato la propria autonomia. Il 3 ottobre all'inizio del corteo c'erano giornalisti di tutte le testate e le reti nazionali. Ci hanno intervistato, ci hanno ripreso e poi nessuno ne ha parlato. Dove sono finiti quei video, quelle interviste chi ha deciso di censurarle. Chi decide cosa mandare in onda o pubblicare una notizia? Il redattore o i politici che influenzano il redattore? Dov'è finito il coraggio e l'ardore di dire no e di fare il giusto costi quel che costi A cosa è servita la manifestazione dei giornalisti del 3 ottobre sulla libertà di stampa? Quale libertà. Oggi si è schiavi dei politici e della tiratura. La logica della vendita dello scoo hanno la meglio sulla notizia. Ed ecco che si compare sui giornali se si sale sui tetti, se ti denudi, se frequenti escort e trans... Che dire un precario trans per campare è una notizia da prima pagina, bisogna arrivare al suicidio di uno di noi affinchè si possa parlare seriamente del più grande licenziamento della storia della Repubblica italiana , affinchè i veri problemi che affligono quotidianamente il cittadino comune vengano portati alla luce? Gli stessi Floris, Santoro sono schiavi dello scoop e preferiscono adeguarsi alla massa. Siamo profondamente delusi e amareggiati e il 6 novembrre lo grideremo dalle 16:00 sotto le sedi della Rai regionale. Libertà d'informazione questo il nostro motto."
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06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Empty antonèèèèèèè e svegliamoci!

Messaggio Da manuel Mer Nov 04, 2009 2:13 pm

brava antonella: di a chiara voce di questa censura indegna!
MA!
ma una cosa la devo dire: ma perchè non diciamo anche che la stampa con i partiti e i sindacati accelerano questa censura verso i precari? ovviamente mi riferisco al silenzio allucinante del pd
e
alla blandissima opposizione della cgil
: non basta mobilitare in piazza così tardi, ci vorrebbe ben altro! non vorrei che tutti i precari fossero le vittime sacrificali di una transizione verso una scuola "diversa" che passa attraverso l'indifferenza di un partito come il pd: se non aiuta i precari è solo perchè ha paura di perderte un possibile consensno di voti dal popolo della destra, questa idea non è mia, numerosi esponenti del pd la hanno sostenuta in un recente passato, anche i veneto!
di questo su questo forum non nne state parlando e quesat vostra moderazione reca danno a tutti i precari
e un sindacato come la cgil: fino ad ora, a parte scioperi vari inconcludenti (io li ho fatti tutti! e per ottenere cosa?), non ci sono stete mosse eclatanti: perchè? cosa stanno realmente facendo?
in parte lo posso immaginare... ma se non lo immaginassi comunque posso dire che non è molto, data la gravità del momento, anzi è troppo poco


allora non sarebbe male uscire da un volantino come quello della pascarella così moderato e in parte un pò codino e farnne uno più duro, anche a costo di scontantare qualcuno... altrimenti siamo fritti

il riferimento a floris e santoro non ha senso se non si dice la verità: floris e santoro stanno facendo il lavoro "sporco" contro il governo che il pd non vuole fare... e non ci vedono proprio
perchè? chiedetelo alla mano che li guida: il pd: questo partito ha al suo interno una componente che difende la riforma attuale, dobbiamo dirglielo, altrimenti ci facciamo solo prendere in giro!

questo forum si rifiuta di fare affermazioni come questa che sarebbe ora di fare!
non si tratta di non essere moderati! da quando in qua la verità va al di là della moderazione? da quando in qua mi devo sentir dire da gialov che non sono moderato perchè voglio che qui si dica la verità e si faccia una reale analisi della situazione? ma cosa sta facendo questo forum?
io non sono nè moderato nè non moderato: voglio laverità sulle responsabilità dello sfascio dei precari! chi cista aiutando? nessuno! chi ci sta portando verso la fine?

rispondte voi a quetsa domanda ma non è solo il governo che ci vuole morti!

perchè tutte queste critiche sacrosante non le vedo sul volantino dei romani, che poi si firmano cps... il loro volantino è troppo morbido e dovremmo essere più duri, ma che cps viv e a aroma?

antonèèèèèèè e svegliamoci!

con affetto

antonella vaccaro ha scritto:x correttezza e trasparenza allego comunicato di adesione del cip sanniti
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Messaggio Da Emma Giannì Mer Nov 04, 2009 3:26 pm

oh Manuel,ma non puoi fare la tua battaglia contro il PD e la CGIL fuori di qui? Very Happy
con affetto
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Messaggio Da antonella vaccaro Mer Nov 04, 2009 3:51 pm

Manuel però devi essere obiettivo, il comunicato dei romani è praticamente uguale a quello dei napoletani e in generale a quello del cps

in tutti i comunicati è chiaramente scritto che condanniamo questo modo di fare della stampa e tutti noi abbiamo fatto riferimento al 3 ottobre

io non credo affatto che siano moderati questi comunicati, chi più chi meno ci è andato giù duro

voi lo fate il comunicato?? scrivi quello che secondo te non abbiamo scritto noi

manuel il mio intervento non è polemico
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Messaggio Da Antonino Buonamico Mer Nov 04, 2009 4:10 pm

Allora, se dobbiamo dirla tutta, non è vero che il PD ci ignora del tutto. Franceschini è salito sui tetti insieme ai precari a settembre, e anche a Bari si è mostrato disponibile con noi. Il 15 luglio, come il 23 luglio dell'anno scorso, i parlamentari del PD sono venuti a parlare con noi durante il sit in. Se gli emendamenti che abbiamo presentato durante l'audizione al Senato saranno almeno discussi (dubito che potranno essere approvati) sarà anche merito del PD. Non siamo un partito che parte da posizioni preconcette e pregiudiziali, non ci trasformerai in questo Manuel, renditi conto che siamo un movimento di docenti precari che rivendicano i loro diritti sindacali e che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica statale. Ok? E abbiamo sempre chiesto a gran voce il ritiro dei tagli prima ancora che le immissioni in ruolo. Se m'intervisteranno durante il sit in, sta sicuro che sarò radicale che di più non si può, ma soprattutto contro le menzogne del ministro Gelmini, del governo, dell'Aprea e compagnia, che sono i nostri veri nemici ora! Potrò anche menzionare i tagli di Fioroni, o il fatto che era disposto a fare le fondazioni, ma solo dopo aver detto tutto il male possibile dei tagli, della controriforma e della maggioranza di governo. Se sarai intervistato tu, dirai quello che pensi tu. Siamo variegati e dobbiamo cercare di essere uniti nella diversità. Parli di spaccature ma con le tue costanti pesanti critiche a tutto quello che fanno gli altri tranne quelli che, come te, hanno l'hobby della critica su questo forum, non fai altro che crearle tu le spaccature. O almeno ci provi, perché spero che i lettori di questo forum siano abbastanza avveduti da vedere la differenza tra chi cerca pazientemente di costruire, tra mille difficoltà, qualcosa e chi invece no. Ti dico queste cose con affetto, se non pensassi che fossi in buona fede non perderei il mio tempo a scriverti. Ma per favore, fa' pure le tue proposte di modifica dei documenti e dei comunicati. Se riesci nel tuo intento è bene, altrimenti accetta le decisioni della maggioranza dei comitati e preparati ad affrontare le situazioni nuove, invece di rinvangare continuamente ciò che è stato o non è stato fatto.
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Messaggio Da antonella vaccaro Gio Nov 05, 2009 2:30 am

io mi permetto di incollarvi qui le adesioni che ci sono giunte

1


Come Collettivo precari scuola area COBAS di Napoli sosteniamo tutte le iniziative dei precari sul territorio nazionale. Mentre assistiamo allo smantellamento della scuola pubblica statale anche in tutti gli altri comparti lavorativi, centinaia di migliaia di lavoratori perdono il posto, lo spettacolo della cosiddetta informazione è centrato esclusivamente sugli scandali a corte del nostro paese.

Sosterremo quindi il presidio alla RAI del 6 novembre che cerca di imporre alla stampa la necessità di una corretta informazione sul paese reale.

Inoltre da vent’anni è stato avviato in Italia un processo di precarizzazione del lavoro da parte dei governi di centro destra e di centro sinistra e con la complicità dei sindacati confederali. Da allora il contratto a termine ha avuto un’escalation che ha costretto soprattutto i più giovani ad adattarsi a condizioni di lavoro incerte e senza tutele. Abbiamo questo davanti agli occhi, quando ci arriva l’insulto del Ministro Tremonti, in forma di elogio del posto fisso.

Invitiamo pertanto tutti a partecipare al Posto Fisso Day mercoledì 11 novembre in Piazza Dante alle ore 16,30.





Collettivo Precari Scuola area COBAS di Napoli


[color:367f=#fff]__._,_.___

2
Comunicato Stampa Giovani Comunisti:
NO all’oscuramento mediatico dei precari della scuola!


I Giovani Comunisti di Napoli solidarizzano con il Coordinamento dei Precari della Scuola di Napoli e Avellino ed aderiscono al presidio contro l’oscuramento mediatico del 6 Novembre davanti la sede regionale della RAI.


Come Giovani Comunisti, riteniamo il diritto all’istruzione un valore di fondamentale importanza, dichiarato e protetto dalla nostra Carta Costituzionale; valore che oggi viene sottoposto ad un’opera di costante smantellamento da parte delle politiche di tagli del Governo Berlusconi. L’attacco viene condotto nella maniera più violenta contro docenti precari e personale ATA: quei lavoratori, cioè, che dovrebbero avere la responsabilità di assicurare un’istruzione pubblica e di qualità, e per i quali invece il destino è quello dell’estromissione dal mondo della scuola. Si tratta di un vero e proprio licenziamento di massa, che ha in Campania il suo primato numerico. Così, il Governo riesce a colpire contemporaneamente il diritto all’istruzione, quello al lavoro e lo stesso valore della democrazia, di cui la scuola è il principale baluardo.

I Giovani Comunisti ritengono scandaloso l’oscuramento mediatico di cui la vicenda dei precari della scuola è stata oggetto, e si unisce al CSP di Napoli e Avellino nel richiedere con forza ai mezzi di informazione di dare il giusto peso e spazio alla lotta dei precari per la scuola pubblica ed il lavoro, che è insieme lotta per i diritti di tutti e la democrazia.

I Giovani Comunisti di Napoli
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Messaggio Da Brunello Arborio Gio Nov 05, 2009 2:32 am

Il Comitato Precari Liguri della Scuola
(http://precariliguria.blog.kataweb.it/) annuncia la propria adesione
all'invito del Coordinamento Precari Scuola Nazionale e dara' il
proprio contributo al successo dell'iniziativa organizzando un presidio
di fronte alla sede regionale della RAI della Liguria in Corso Europa a
Genova in data:

VENERDI' 6 NOVEMBRE, ORE 15.40.

In tale occasione il CPLS chiedera' che il TG3 della RAI Liguria ospiti
un proprio rappresentnate al fine di illustrare le iniziative e le
problematiche del precariato scolastico.

Qui di seguito il comunicato stampa nazionale.

Distinti saluti.
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Messaggio Da antonella vaccaro Gio Nov 05, 2009 1:22 pm

La FLC Campania aderisce all'iniziativa del 6 novembre del CPS contro l'oscuramento dei media e per ottenere un adeguato spazio sui mezzi di informazione. Il lavoro da troppo tempo non è considerato una notizia degna di attenzione dalla maggiorparte degli organi di stampa e dalle TV. Sorte peggiore tocca al lavoro prec...ario, a meno che non assuma forme di lotta estreme. La vostra battaglia è una battaglia di civiltà perchè effettivamente è in difesa della democrazia e della scuola pubblica, che non attraversano un momento felice per le politiche del governo.
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Messaggio Da Matteo V Gio Nov 05, 2009 5:33 pm

I COORDINAMENTI dei PRECARI della SCUOLA di BOLOGNA e dell'EMILIA ROMAGNA


Per denunciare la campagna di disinformazione in atto nei media mainstream
nazionali sull'attuale progetto di demolizione della scuola pubblica, e
il silenzio stampa calato sugli avvenuti licenziamenti di massa e sulle
drammatiche disfunzioni che i tagli hanno provocato in quasi tutte le
scuole d’Italia, in concomitanza a simili iniziative che si terranno lo
stesso giorno in tutti i capoluoghi di Regione, invitano, non solo il
mondo della scuola, ma tutti quelli che hanno a cuore la difesa della
scuola pubblica e del diritto ad un informazione corretta, a partecipare



Venerdì 6 Novembre ore 15:30

Sit-in contro l’oscuramento mediatico

davanti la sede regionale della Rai in Viale della Fiera 13

(in allegato il volantino)



La scuola pubblica statale è un patrimonio inestimabile di tutta la
società e costituisce, forse, l’ultimo baluardo di democrazia nel
nostro paese. La sua difesa, pertanto, è interesse di tutti, non solo
dei precari, ed è per questo che i media hanno il dovere di informare.



Al termine del sit-in invitiamo tutti a partecipare al tavolo di lavoro che si terrà alle 18:30 al VAG61 in vista della prossima iniziativa promossa dal CPS Bologna: il "Posto fisso day" (in allegato il comunicato stampa)

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Messaggio Da didier Gio Nov 05, 2009 7:24 pm

Il Coordinamento Precari Scuola-Catania farà il suo sit-in presso la Sede Rai di Via Passo Gravina Venerdì 6 Novembre dalle ore 15,30
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Messaggio Da Brunello Arborio Ven Nov 06, 2009 2:35 am

IL COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA
DELLA PROVINCIA DI PERUGIA E TERNI

INDICONO

UN SIT IN DAVANTI ALLA SEDE REGIONALE DELLA RAI,
VIA FANTI, PERUGIA
VENERDÌ 6 NOVEMBRE ORE 15,30
contemporaneamente alle altre manifestazioni dei diversi comitati di precari di tutta italia davanti le sedi regionali della RAI per protestare contro l’oscuramento mediatico di cui siamo stati vittime.

Da più di un anno, i precari di tutta Italia si sono mobilitati per protestare contro i tagli all’istruzione. In realtà, la nostra lotta per la difesa della scuola pubblica statale e del nostro posto di lavoro dura da più di un anno, da quando, cioè, si è palesato il progetto del governo di smantellare il sistema pubblico di istruzione, formazione e ricerca. Lo scempio che ora è sotto gli occhi di tutti era prevedibile fin da allora, da quando, con la Legge 133, si è ha deciso di tagliare 8 miliardi di euro alla scuola, con conseguente riduzione dell’organico di 87.000 docenti e 43.000 ATA in tre anni. Il destino di noi precari, da allora, è segnato: una parte consistente di noi verrà estromessa definitivamente dal mondo della scuola. La drammaticità della nostra situazione, però, è stata taciuta dai mezzi di informazione.

Per rompere il muro di silenzio che per lungo tempo ha circondato le nostre mobilitazioni, abbiamo dovuto mettere in atto le forme più eclatanti di protesta, dalle occupazioni dei provveditorati ai presìdi permanenti, dagli incatenamenti agli scioperi della fame. Siamo dovuti ricorrere a forme di mobilitazione ad alto impatto mediatico, per avere i riflettori puntati su di noi per qualche giorno. Ma, passati i momenti più “caldi”, è calato nuovamente il sipario sul precariato scolastico. Persino la nostra manifestazione nazionale del 3 ottobre, salvo rare eccezioni, è passata sotto silenzio ed è stata completamente oscurata proprio dalla manifestazione per la libertà d’informazione. Certo, non sono mancate interviste, foto, riprese, ma di tutto questo materiale ben poco è stato effettivamente mandato in onda dalle televisioni o pubblicato sui giornali. Se si è parlato di scuola, lo si è fatto per lo più facendo sentire una sola campana, quella del governo e del ministro dell’istruzione, che mistificano la realtà e presentano come provvidenziali provvedimenti che in realtà distruggono la scuola.

Se i mezzi d’informazione si occupassero di come la scuola primaria sta vivendo il primo anno con il maestro unico e di quali scenari si prospettano con i nuovi Licei e i nuovi istituti Tecnici e professionali, con inchieste ed analisi precise, raccontando ciò che veramente sta accadendo, dietro i grembiulini, il voto in condotta e il “salvaprecari”, non avremmo bisogno di salire sui tetti o di metterci in mutande davanti ai provveditorati.

Chiediamo, dunque, alla stampa e ai mezzi d’informazione di raccontare il paese reale, non quello delle “escort” e dei festini, ma quello delle lotte sociali e delle mobilitazioni dei lavoratori. Noi continueremo la nostra battaglia per il ritiro dei tagli, per la difesa del diritto al lavoro e del diritto allo studio sanciti dalla Costituzione, e lo faremo mettendo in campo tutte le forme di mobilitazione che riterremo opportune. Chiediamo dunque che, diversamente da quanto accaduto sino ad ora, i mezzi d’informazione diano adeguato spazio alla voce dei precari ed invitiamo ad aderire e partecipare al sit-in non solo il mondo della scuola, ATA E DOCENTI DI RUOLO, GENITORI, STUDENTI, MA ANCHE LA SOCIETÀ CIVILE E TUTTE QUELLE FORZE SINDACALI, FLCGIL, GILDA,COBAS, CISL E UIL CHE HANNO A CUORE LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA, DELLA COSTITUZIONE E DELLA SCUOLA PUBBLICA STATALE. La scuola pubblica statale è un patrimonio inestimabile di tutta la società e costituisce, forse, l’ultimo baluardo di democrazia nel nostro paese. La sua difesa, pertanto, è interesse di tutti, non solo dei precari, ed è per questo che i media hanno il dovere di informare.
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06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Empty Re: 06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI

Messaggio Da Matteo V Ven Nov 06, 2009 12:23 pm

Le dieci domande sull’Affaire Scuola Pubblica?

La scuola è uno dei tanti temi del paese reale assente dalla agenda
setting dei principali mezzi d’informazione. Quando se ne parla lo
si fa dando il massimo risalto a questioni marginali, trattate
attraverso la riproposizione di cliché che non aiutano certo a
comprendere meglio la reale situazione di crisi del sistema
scolastico statale. La nostra scuola sta subendo un attacco al quale
non può resistere senza compromettere definitivamente la possibilità
di garantire un servizio pubblico di qualità per tutti i cittadini.
In questo smantellamento sono comprese le vite di decine di migliaia
di insegnanti e personale scolastico che hanno perso il posto di
lavoro o che lo perderanno, e altri che hanno dovuto abbandonare la
famiglia e trasferirsi per mantenere il posto duramente conquistato
con decenni di precariato. Ma questa tragedia nazionale, come altre,
sembra non riuscire a penetrare la cortina di fumogena che divide il
paese reale dal suo racconto ufficiale. Solo quest’anno si sono
persi 57.000 posti di lavoro (quattro
Alitalia!). Dove sono i giornalisti dei TG nazionali?
Perché non vengono a fare inchieste dentro le scuole? Perché non
chiedono conto a Ministri e Amministratori dei reali effetti della
cosiddetta riforma della scuola?

Data la scarsa applicazione all’argomento, ci permettiamo di suggerire
noi ai giornalisti altre dieci
domande da rivolgere non solo al Ministro Gelmini ma anche ad
altri suoi collaboratori:



  1. Perché, se il Ministro Gelmini dice di voler migliorare la qualità della
    scuola pubblica statale, per farlo comincia col tagliare 8 miliardi
    di Euro e 150.000 lavoratori della scuola?


  2. Perché parla di posto fisso il Ministro Tremonti che è il responsabile del
    più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica?


  3. Perché, se il Ministro Gelmini punta il dito contro le carenze del sistema
    scolastico facendo riferimento ai bassi risultati ottenuti a livello
    europeo, la sua riforma ha come primo obiettivo quello di
    smantellare l’unico ordine di scuola, la primaria, e in
    particolare il tempo pieno che sono, invece, riconosciuti e
    apprezzati non solo in Europa?


  4. Perché, se il Ministro ad inizio estate ha garantito che i genitori che
    avevano richiesto il Tempo Pieno lo avrebbero ottenuto, oggi da
    quelle classi sono scomparse le compresenze che erano il senso di
    questo modello?


  5. Perché, se le dimensioni medie di un aula delle scuole superiori sono tali
    da contenere 25 ragazzi, il Ministero impone che le classi prime
    vengano composte da un numero
    non inferiore a 25 alunni fino a un massimo di 35?


  6. Quale progetto c’è nel futuro della scuola, se il primo atto di questa
    riforma è stato quello di chiudere qualunque forma di reclutamento
    e di formazione dei nuovi insegnanti?


  7. Perché le Regioni e il Presidente Vasco Errani in qualità di Presidente
    della conferenza Stato-Regioni non stanno ostacolando affatto
    l’attuazione della riforma delle scuole superiori? E perché nello
    stesso tempo molte Regioni tra cui l’Emilia Romagna si affrettano
    ad intervenire con finanziamenti ad hoc che provengono dai FSE
    assumendo i docenti disoccupati con contratti a progetto?


  8. Perché la CGIL scuola (per non parlare di altre sigle sindacali ancora più
    pavide) non ha ancora indetto uno sciopero? Perché se lo farà,
    sarà come l’anno passato a finanziaria già approvata? Perché
    l’anno scorso quando la C.M. che imponeva i tagli era a detta
    della stessa Avvocatura dello Stato priva di qualsivoglia validità
    legale in quanto priva di firma e numero di protocollo, la CGIL non
    ha diffidato ufficialmente i Presidi e gli Uffici Scolastici
    Provinciali dall’applicarla? E perché oggi non fa lo stesso con
    le Province che stanno convocando i Presidi delle superiori per
    preparare il terreno al riordino dei cicli in vista delle iscrizioni
    del prossimo anno? Perché nelle scuole, invece, di promuovere
    l’opposizione alla riforma sembra cercare di scoraggiare e buttare
    acqua sul fuoco?


  9. A scuola insegniamo a non andare fuori tema, ai nostri alunni
    chiediamo di fornire risposte precise, perché invece voi
    giornalisti permettete che il Ministro a domande circostanziate
    risponda sempre in modo vago? Perché lasciate che utilizzi un
    armamentario risibile di luoghi comuni, oppure cambi continuamente
    discorso?


  10. Se la scuola che conoscevamo, seppur con tutti i suoi difetti, si
    ispirava all’articolo 3 della costituzione, che impegna lo Stato a
    realizzare una vera uguaglianza tra i cittadini di tutte le classi
    sociali, e si basava su principi pedagogici ben precisi frutto di un
    dibattito quarantennale, su quali principi pedagogici e
    costituzionali si basa la riforma della Gelmonti… pardon Gelmini?

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06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI Empty Re: 06 novembre. CPS Nazionale: Sit-in sotto le sedi RAI

Messaggio Da francescaP Ven Nov 06, 2009 2:43 pm

Scusate. Avevo dimenticato di postarlo qui. Girava solo sulle nostre ML interne.
fp


Il Comitato Insegnanti e Ata Precari di Roma sostiene il sit-in sotto le sedi Rai del 6 novembre promosso da tutti i precari della scuola a livello nazionale per chiedere una corretta informazione su quanto accade nel paese reale e quindi anche sul dramma che la scuola pubblica statale e i lavoratori e le lavoratrici del settore stanno vivendo a causa degli 8 miliardi di tagli decretati dalla finanziaria 2008 e più di 150000 posti tagliati in 3 anni.
Ma lo smantellamento della scuola pubblica di qualità a favore della scuola privata dei diplomifici (e il licenziamento in massa di insegnanti e personale Ata) non è l’unico argomento ignorato dai TG nazionali.

È di questi giorni l’annuncio della storica sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo "La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione "alla libertà di religione degli alunni". Pochissimo viene detto in proposito . Quello che abbiamo appreso dai TG è che il Vaticano non è d’accordo e che il governo ha già preparato il ricorso.
In attesa che i media si decidano a svincolarsi dall’”abbraccio mortale” del Vaticano e di ambienti ad esso vicini ed inizino ad affrontare serenamente e con civiltà la tematica della laicità del nostro paese e quindi anche della scuola pubblica, il comitato invita tutti al al Convegno Nazionale “La laicità nella scuola pubblica: la croce della religione cattolica” che si terrà a Roma sempre nella giornata del 6 novembre al Centro Congressi Cavour (via Cavour 50) a partire dalle ore 9.30

E’ anche di questi giorni lo “storico” annuncio di Tremonti “Credo nel posto fisso, la mobilità non è un valore”
Bene siamo d’accordo e chiediamo a tutti gli organi di stampa di dar voce all’Italia precaria della quale fanno parte a pieno titolo anche gran parte dei lavoratori del settore dell’informazione.
In attesa che tg e quotidiani si tolgano il bavaglio di regime saremo noi precari e precarie della scuola a chiedere al ministro di passare dalle parole ai fatti e invitiamo tutti a partecipare al Posto Fisso Day mercoledì 11 novembre in Piazza Monte Citorio dalle ore 16

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