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http://www.romanotizie.it/un-altra-giornata-di-blocco-degli-scrutini.html
15 giugno 2010
UN’ALTRA GIORNATA DI BLOCCO DEGLI SCRUTINI
DIFENDE LA SCUOLA PUBBLICA STATALE
L’RdB/USB conferma i dati forniti dai Cobas saranno oltre 2000 gli scrutini bloccati solo nel Lazio, anche in Campania, Piemonte, Lombardia e Sicilia l’adesione è altissima allo sciopero proclamato da RdB/USB Scuola e gli altri sindacati di base, una conferma degli ottimi risultati della scorsa settimana dello sciopero in Emilia Romagna e in Calabria.
L’Rdb/USB ha proclamato lo sciopero breve consentendo a molti colleghi di scioperare anche per una sola ora con una trattenuta pari a 17,5 euro, questo è diventato uno strumento di lotta che ha fatto fronte alle diverse situazioni nelle singole scuole, favorendo la partecipazione allo sciopero.
E’ stato uno sciopero voluto, promosso e realizzato da moltissimi colleghi, di ruolo o precari, che tutti i giorni vanno nelle scuole per costruire un pezzo di quella scuola pubblica e di qualità che è patrimonio di tutti, con l’attaccamento al proprio lavoro che li porta a credere nella funzione dell’istruzione, nonostante lo sfascio voluto dal governo.
Una scuola di qualità non può, infatti, prescindere dalla qualità delle condizioni di lavoro di chi ci opera; condizioni messe a rischio da decine di migliaia di licenziamenti, aumenti dei carichi di lavoro e attacchi diretti al salario, tramite la durissima e inutile manovra finanziaria.
A Roma, Napoli e Milano, i lavoratori della scuola si sono uniti ai cortei organizzati per lo sciopero generale del pubblico impiego, contro la manovra.
A Roma il corteo è riuscito a conquistare un percorso che lo ha portato fin sotto le finestre del Ministro Tremonti che, per la terza volta in pochi giorni, ha sentito la giusta rabbia dei lavoratori, determinati a non accettare di pagare i costi della crisi al posto di banche e imprese.
Nello spezzone della scuola era presente la nostra collega Daniela, del Coordinamento Precari Scuola di Roma, alla quale sabato scorso era stato negato l’intervento dal palco durante la manifestazione della CGIL perché non si era piegata "all’ordine" di cassare i riferimenti allo sciopero degli scrutini e alla difesa delle graduatorie contro la regionalizzazione della scuola e dei contratti: oggi, invece, ha fatto il suo intervento applauditissimo sotto le finestre di Giulio Tremonti.
Lo sciopero degli scrutini ha dimostrato che i lavoratori, i comitati di lotta e tutto il sindacalismo di base, pur in ordine sparso, sono in grado di costruire l’opposizione vera ai piani governativi.
Il tentativo prima di disorientare i lavoratori con le circolari della CGIL e della CISL poi le intimidazioni di molti dirigenti scolastici non hanno impedito ai lavoratori di difendere i loro diritti, in primis, il diritto costituzionale allo sciopero.
Nei prossimi giorni la Commissione di Garanzia degli Scioperi renderà pubblico il suo parere in merito a tutti i comportamenti scorretti dei dirigenti definiti come "attività anti sindacale".
Dopo questo sciopero il Ministero dovrà ascoltare la voce dei lavoratori che si sono spesi per costruire questa protesta. RdB/USB Scuola ha chiesto un incontro urgente per iniziare la discussione sulla grave situazione della scuola pubblica e dei suoi lavoratori.
Proseguiremo la lotta in modo sempre più determinato, con quel coraggio che ci è dato dalla consapevolezza di essere nel giusto e dall’adesione convinta allo sciopero degli scrutini da parte della categoria.
15 giugno 2010
UN’ALTRA GIORNATA DI BLOCCO DEGLI SCRUTINI
DIFENDE LA SCUOLA PUBBLICA STATALE
L’RdB/USB conferma i dati forniti dai Cobas saranno oltre 2000 gli scrutini bloccati solo nel Lazio, anche in Campania, Piemonte, Lombardia e Sicilia l’adesione è altissima allo sciopero proclamato da RdB/USB Scuola e gli altri sindacati di base, una conferma degli ottimi risultati della scorsa settimana dello sciopero in Emilia Romagna e in Calabria.
L’Rdb/USB ha proclamato lo sciopero breve consentendo a molti colleghi di scioperare anche per una sola ora con una trattenuta pari a 17,5 euro, questo è diventato uno strumento di lotta che ha fatto fronte alle diverse situazioni nelle singole scuole, favorendo la partecipazione allo sciopero.
E’ stato uno sciopero voluto, promosso e realizzato da moltissimi colleghi, di ruolo o precari, che tutti i giorni vanno nelle scuole per costruire un pezzo di quella scuola pubblica e di qualità che è patrimonio di tutti, con l’attaccamento al proprio lavoro che li porta a credere nella funzione dell’istruzione, nonostante lo sfascio voluto dal governo.
Una scuola di qualità non può, infatti, prescindere dalla qualità delle condizioni di lavoro di chi ci opera; condizioni messe a rischio da decine di migliaia di licenziamenti, aumenti dei carichi di lavoro e attacchi diretti al salario, tramite la durissima e inutile manovra finanziaria.
A Roma, Napoli e Milano, i lavoratori della scuola si sono uniti ai cortei organizzati per lo sciopero generale del pubblico impiego, contro la manovra.
A Roma il corteo è riuscito a conquistare un percorso che lo ha portato fin sotto le finestre del Ministro Tremonti che, per la terza volta in pochi giorni, ha sentito la giusta rabbia dei lavoratori, determinati a non accettare di pagare i costi della crisi al posto di banche e imprese.
Nello spezzone della scuola era presente la nostra collega Daniela, del Coordinamento Precari Scuola di Roma, alla quale sabato scorso era stato negato l’intervento dal palco durante la manifestazione della CGIL perché non si era piegata "all’ordine" di cassare i riferimenti allo sciopero degli scrutini e alla difesa delle graduatorie contro la regionalizzazione della scuola e dei contratti: oggi, invece, ha fatto il suo intervento applauditissimo sotto le finestre di Giulio Tremonti.
Lo sciopero degli scrutini ha dimostrato che i lavoratori, i comitati di lotta e tutto il sindacalismo di base, pur in ordine sparso, sono in grado di costruire l’opposizione vera ai piani governativi.
Il tentativo prima di disorientare i lavoratori con le circolari della CGIL e della CISL poi le intimidazioni di molti dirigenti scolastici non hanno impedito ai lavoratori di difendere i loro diritti, in primis, il diritto costituzionale allo sciopero.
Nei prossimi giorni la Commissione di Garanzia degli Scioperi renderà pubblico il suo parere in merito a tutti i comportamenti scorretti dei dirigenti definiti come "attività anti sindacale".
Dopo questo sciopero il Ministero dovrà ascoltare la voce dei lavoratori che si sono spesi per costruire questa protesta. RdB/USB Scuola ha chiesto un incontro urgente per iniziare la discussione sulla grave situazione della scuola pubblica e dei suoi lavoratori.
Proseguiremo la lotta in modo sempre più determinato, con quel coraggio che ci è dato dalla consapevolezza di essere nel giusto e dall’adesione convinta allo sciopero degli scrutini da parte della categoria.
Ospite- Ospite
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