PUGLIA Resoconto iniziative 2008

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I “prof” di Taranto contro la Gelmini
martedì 16 settembre 2008

TARANTO - No e ancora no. No al decreto legge 137, quello per intenderci che segna il ritorno al “maestro unico”, e no al decreto 112, che dispone la riduzione di circa 130.000 unità lavorative nel prossimo triennio tra insegnanti (87.000) e personale Ata (45.000). Questa mattina in una conferenza stampa i rappresentanti sul territorio di Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola proprio nella sede della Uil hanno motivato i loro no alla “nuova scuola” delineata dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. Un «vero e proprio stravolgimento in negativo del nostro sistema di istruzione», che «abbassa la qualità della scuola pubblica a vantaggio del privato» mettono nero su bianco i rappresentanti della “triplice”. E’ invece Tommaso Errico (Cisl) ad entrare nel dettaglio. «Gli slogan utilizzati dal ministro non rispondono a verità, attacca il sindacalista. Magari le famiglie possono guardare con simpatia all’operazione-nostalgia del maestro unico. Ma le famiglie non sanno che il ritorno al maestro unico significa un’ora di lezione in meno al giorno, visto che oggi le ore settimanali sono trenta, mentre un solo maestro ne garantirebbe ventiquattro». Ma oltre ad una questione quantitativa, ce n’è una qualitativa. «Ai nostri figli potrebbe essere insegnato solo a leggere, scrivere e fare di conto, sorride amaro Errico. Perchè in queste condizioni, di fatto, il sacrificio di attività laboratoriali importanti come l’informatica o la lingua inglese sarà inevitabile. C’è poi un altro problema. Con il maestro unico, basta un qualche motivo di contrasto con l’insegnante perchè l’alunno rischi di essere, diciamo, emarginato. Infine, non dimentichiamo che i tagli decisi dal ministro finiranno per penalizzare quei precari storici che aspettano da anni di essere regolarizzati». Riguardo alle prossime iniziative di protesta, «per il 24 è in programma il tavolo di confronto tra le segreterie nazionali e la Gelmini. Subito dopo sapremo cosa fare». Giovanni Di Meo

Grazie Gialov per le foto e per aver riportato l'iniziativa di domani a Bari. A proposito, poiché mi confondono due topic sulla Puglia, quale devo usare? Spero che la data dell'incontro sindacale del 24 dicembre sia... propizia e ci porti in dono tante immissioni in ruolo... :santa:

Amicanto ha scritto:poiché mi confondono due topic sulla Puglia, quale devo usare?

Per SEGNALARE le iniziative il topic in blu.

Per COMMENTARE e RELAZIONARE (comprese video e foto) il topic verde.

Un abbraccio

Ieri 17 dicembre una nutrita delegazione (20 colleghi) della rete docenti precari Bari ha incontrato il vicesindaco di Bari, Martinelli, del Pd, e, dopo un'analisi politica della situazione della scuola e delle prospettive dovute alla controriforma Gelmini, gli ha sottoposto delle proposte. Per la scuola primaria, è stata proposta una commissione di docenti, dirigenti e genitori che contribuisca al monitoraggio delle mense scolastiche, in quanto si crede che un modo per contrastare la riforma della primaria sia quello di attrezzare il più possibile le scuole al tempo pieno. E' stato anche chiesto di attivare il più possibile i corsi serali nelle secondarie, per esempio d'italiano per gli immigrati adulti, per arginare i tagli in questo ordine di scuola. Una richiesta presentata è stata quella di cercare di assicurare ai docenti precari, nei periodi di disoccupazione (che sono 2 mesi per gli incarichi annuali fino al 30 giugno, ma che possono durare di più) di trovare delle forme di impiego retribuito. Anche in periodi lavorativi i precari potrebbero essere assunti per progetti gestiti dall'amministrazione comunale, poiché una norma prevede che si possa guadagnare fino a 7.500 euro nell'anno anche durante la normale attività lavorativa. Abbiamo anche chiesto la possibilità di usufruire dell'aula consiliare e di altre strutture comunali per assemblee pubbliche.
Il vicesindaco ha detto che fisserà un incontro nostro con il sindaco nella seconda settimana di gennaio e che nel frattempo dovremmo stabilire quali delle nostre richieste siano effettivamente di competenza del comune. Ha anche affermato che sarebbero disposti a recepire le nostre richieste, da loro condivise, nel programma per le amministrative del 2009. Sulle mense ha risposto che è già attivo un servizio centralizzato con gare d'appalto trasparenti che dovrebbe sopperire a tutte le richieste di tempo pieno e che è invece antieconomico un servizio gestito a scuola, con cucine e inservienti. Ha concesso l'uso dell'aula consiliare e di altre strutture comunali, come del resto già avviene per altre associazioni. In futuro cercheremo anche incontri con l'assessore all'istruzione e con altri soggetti istituzionali come la provincia e la regione e in questi giorni approfondiremo le competenze dell'amministrazione comunale in materia di istruzione e di progetti.