Venezia: dal Gazzettrino del 26 agosto 2008
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Venezia: dal Gazzettrino del 26 agosto 2008
Dal Gazzettino di Venezia del 26 agosto 2008
SCUOLA
Nomina supplenti, in centinaia ammassati per un posto da precario
(r.i.) In centinaia ancora una volta ammassati in attesa dell'assegnazione di un posto. Si è ripresentato ieri in via Muratori, nella sede dell'Ufficio scolastico provinciale, il rito della "distribuzione" delle supplenze al personale docente e Ata nella scuola. Ieri è stata la volta delle chiamate per la scuola dell'infanzia. Circa quattrocento le persone convocate, molte di più quelle che si sono presentate. Oggi sarà la volta dei posti comuni e di inglese della scuola primaria: circa seicentocinquanta i precari convocati. Domani tocca alle chiamate per la scuola secondaria di primo grado e poi a chiudere giovedì e venerdì le scuole superiori. Tutti lì in attesa di sentire pronunciare il proprio nome, tutti lavoratori con una storia di precariato che si aggira sui nove-dieci anni. Ma ci sono anche i record di chi si arrabatta con contratti a termine da quasi vent'anni. Senza contare i non abilitati che con l'abolizione delle Sis rischiano di vedere sfumare per sempre la possibilità di un posto fisso nel mondo della scuola.
E con l'assegnazione delle supplenze è iniziato anche il volantinaggio della Rete precari del Veneto. Una rete che si è formata a livello nazionale e che ha i propri referenti in ogni provincia. Ieri erano lì a fare volantinaggio, dare informazioni e tenere alta l'attenzione su una scuola sempre più falciata dai tagli. Per l'occasione i docenti della "rete" hanno anche ripreso immagini con una telecamera e fatto interviste. Il tutto diventerà un documentario, un cortometraggio che girerà on line. Materiale che testimonia quanto duro sia campare da precari. «Con l'aumento del numero di alunni per classe non solo si tagliano posti di lavoro, ma si mette anche a rischio la sicurezza dei giovani. Senza contare che una buona parte delle aule non ha la cubatura sufficiente per accogliere in sicurezza classi di trenta studenti» dice Manuel Cecchinato, insegnate di storia e filosofia di 47 anni con un lungo percorso da precario. E proprio la sua testimonianza è emblematica. «Lo scorso anno insegnavo ad un liceo scientifico: avevo una classe di 30 studenti con sette ripetenti. Non avevo nemmeno il tempo di garantire a tutti i ragazzi delle verifiche orali sufficienti. Son dovuto ricorrere agli scritti». E i tagli, solo nella nostra regione, stando alle nuove normative, dovrebbero essere 308 nella scuola dell'infanzia, 1609 alle elementari, 990 alle medie e 1254 alle superiori.
Già in calendario, inoltre, il primo settembre, alle ore 16.30, in via Sernaglia l'assemblea dei precari e sempre il primo settembre la rete dei docenti precari, alle 18, parteciperà alla festa del Pd, mentre il 30 agosto sarà alla festa di Rifondazione a Rialto.
SCUOLA
Nomina supplenti, in centinaia ammassati per un posto da precario
(r.i.) In centinaia ancora una volta ammassati in attesa dell'assegnazione di un posto. Si è ripresentato ieri in via Muratori, nella sede dell'Ufficio scolastico provinciale, il rito della "distribuzione" delle supplenze al personale docente e Ata nella scuola. Ieri è stata la volta delle chiamate per la scuola dell'infanzia. Circa quattrocento le persone convocate, molte di più quelle che si sono presentate. Oggi sarà la volta dei posti comuni e di inglese della scuola primaria: circa seicentocinquanta i precari convocati. Domani tocca alle chiamate per la scuola secondaria di primo grado e poi a chiudere giovedì e venerdì le scuole superiori. Tutti lì in attesa di sentire pronunciare il proprio nome, tutti lavoratori con una storia di precariato che si aggira sui nove-dieci anni. Ma ci sono anche i record di chi si arrabatta con contratti a termine da quasi vent'anni. Senza contare i non abilitati che con l'abolizione delle Sis rischiano di vedere sfumare per sempre la possibilità di un posto fisso nel mondo della scuola.
E con l'assegnazione delle supplenze è iniziato anche il volantinaggio della Rete precari del Veneto. Una rete che si è formata a livello nazionale e che ha i propri referenti in ogni provincia. Ieri erano lì a fare volantinaggio, dare informazioni e tenere alta l'attenzione su una scuola sempre più falciata dai tagli. Per l'occasione i docenti della "rete" hanno anche ripreso immagini con una telecamera e fatto interviste. Il tutto diventerà un documentario, un cortometraggio che girerà on line. Materiale che testimonia quanto duro sia campare da precari. «Con l'aumento del numero di alunni per classe non solo si tagliano posti di lavoro, ma si mette anche a rischio la sicurezza dei giovani. Senza contare che una buona parte delle aule non ha la cubatura sufficiente per accogliere in sicurezza classi di trenta studenti» dice Manuel Cecchinato, insegnate di storia e filosofia di 47 anni con un lungo percorso da precario. E proprio la sua testimonianza è emblematica. «Lo scorso anno insegnavo ad un liceo scientifico: avevo una classe di 30 studenti con sette ripetenti. Non avevo nemmeno il tempo di garantire a tutti i ragazzi delle verifiche orali sufficienti. Son dovuto ricorrere agli scritti». E i tagli, solo nella nostra regione, stando alle nuove normative, dovrebbero essere 308 nella scuola dell'infanzia, 1609 alle elementari, 990 alle medie e 1254 alle superiori.
Già in calendario, inoltre, il primo settembre, alle ore 16.30, in via Sernaglia l'assemblea dei precari e sempre il primo settembre la rete dei docenti precari, alle 18, parteciperà alla festa del Pd, mentre il 30 agosto sarà alla festa di Rifondazione a Rialto.
Stefano Micheletti- Esperto/a
- Numero di messaggi : 225
Località : Venezia
Ordine scuola : Secondaria II gr. (Liceo Artistico)
Organizzazione : Rete Organizzata Docenti e Ata precari del Veneto
Contributo al forum : 6165
Data d'iscrizione : 16.07.08
SEMPRE DAL GAZZETTINO DI VENEZIA 28.8.08
OGGI SI PROSEGUE CON LE SUPERIORI
Posti liberi per prof alle nomine dei supplenti
Le chiamate per l’assegnazione delle cattedre mettono in difficoltà
gli esami di riparazione
Posti liberi nelle scuola . Ben venti per l'insegnamento di materie
letterarie alle medie. Strano, ma vero. Malgrado il numero di precari
nella scuola lieviti di anno in anno, con le nomine che si stanno
svolgendo al "Gritti" non sono riusciti a coprire tutte le cattedre
disponibili. Il che non vuol dire che gli studenti rimarranno senza
professori. I posti saranno infatti "restituiti" alle singole scuole e
toccherà poi al dirigente scolastico provvedere al reclutamento dei
supplenti.
Il motivo di tale "vuoto" è presto spiegato. Molti docenti del Sud,
che si erano trasferiti in provincia di Venezia per poter insegnare
almeno come precari , sono tornati a casa. Complice la normativa dello
scorso anno, voluta dall'ex-ministro Giuseppe Fioroni, che azzera i
punteggi maturati dagli insegnanti in caso di trasferimento di
provincia. Della serie se uno accumula punteggio a Venezia e poi si
trasferisce nelle graduatorie di un'altra città, si vede annullare
quanto fatto e nella nuova sede è costretto a partire da zero. Così
molti docenti del Sud che si sono visti negare la possibilità di
tornare in patria con il loro bel gruzzolo di "punti" hanno deciso di
rincasare.
Oltre ai venti posti rimasti liberi torneranno ai dirigenti scolastici
anche gli "spezzoni" di sei ore. In pratica posti da sei ore a
settimana che i presidi dovranno coprire con personale da loro
chiamato. Non solo, in aumento quest'anno anche il numero di docenti
che ha preferito accettare il part-time. Queste le novità delle nomine
dei supplenti che si stanno svolgendo all'istituto "Gritti" di via
Muratori eletto quest'anno scuola polo per tutta la terraferma. Ieri è
stata la volta delle scuole medie con un pienone di oltre seicento
docenti. Oggi e domani le operazioni procederanno con la nomina dei
supplenti alle scuole superiori. «Le operazioni stanno procedendo con
regolarità - spiega Orio Marzaro, preside del "Gritti" e presidente
dell'associazione presidi - le nomine si svolgono in palestra, una
sede atipica, ma gradita. La conferma arriva da un questionario
consegnato ai docenti e al personale Ata: sembrano aver apprezzato la
nuova sede. Grazie alla gradinata è infatti possibile seguire con
trasparenza tutte le operazioni di assegnazione dei posti».
Assegnazioni che si stanno verificando proprio in concomitanza con gli
esami di riparazione, ora ribattezzati esami per la promozione
sospesa, che si stanno svolgendo nelle scuole superiori. Una
concomitanza che ha ridotto il sabotaggio annunciato dai precari . I
precari avevano infatti detto di bloccare gli scrutini in forma di
protesta. Una protesta in parte smorzata dal fatto che molti
supplenti, chiamati alle nomine, si sono in ogni caso assentati dagli
esami di riparazione mettendo in difficoltà i presidi che si sono così
messi all'ultimo minuto a caccia dei supplenti per sostituire i
supplenti. Continua comunque la protesta e il volantinaggio della Rete
precari Veneto in via Muratori durante le operazioni di nomina. «Il
fatto che rimangano posti liberi testimonia ancor di più la necessità
e la possibilità di fare immissioni in ruolo. I presidi si troveranno
costretti a pescare personale dalle graduatorie di istituto ricorrendo
anche a docenti non abilitati, specie per il sostegno - spiega Manuel
Cecchinato della Rete precari Veneto - i posti quindi ci sono, ma si
preferisce lasciarli ai precari perché costano meno. Su questo fronte
aspettiamo risposte più forti da parte dei sindacati, altrimenti è la
fine della scuola ».
Raffaella Ianuale
Posti liberi per prof alle nomine dei supplenti
Le chiamate per l’assegnazione delle cattedre mettono in difficoltà
gli esami di riparazione
Posti liberi nelle scuola . Ben venti per l'insegnamento di materie
letterarie alle medie. Strano, ma vero. Malgrado il numero di precari
nella scuola lieviti di anno in anno, con le nomine che si stanno
svolgendo al "Gritti" non sono riusciti a coprire tutte le cattedre
disponibili. Il che non vuol dire che gli studenti rimarranno senza
professori. I posti saranno infatti "restituiti" alle singole scuole e
toccherà poi al dirigente scolastico provvedere al reclutamento dei
supplenti.
Il motivo di tale "vuoto" è presto spiegato. Molti docenti del Sud,
che si erano trasferiti in provincia di Venezia per poter insegnare
almeno come precari , sono tornati a casa. Complice la normativa dello
scorso anno, voluta dall'ex-ministro Giuseppe Fioroni, che azzera i
punteggi maturati dagli insegnanti in caso di trasferimento di
provincia. Della serie se uno accumula punteggio a Venezia e poi si
trasferisce nelle graduatorie di un'altra città, si vede annullare
quanto fatto e nella nuova sede è costretto a partire da zero. Così
molti docenti del Sud che si sono visti negare la possibilità di
tornare in patria con il loro bel gruzzolo di "punti" hanno deciso di
rincasare.
Oltre ai venti posti rimasti liberi torneranno ai dirigenti scolastici
anche gli "spezzoni" di sei ore. In pratica posti da sei ore a
settimana che i presidi dovranno coprire con personale da loro
chiamato. Non solo, in aumento quest'anno anche il numero di docenti
che ha preferito accettare il part-time. Queste le novità delle nomine
dei supplenti che si stanno svolgendo all'istituto "Gritti" di via
Muratori eletto quest'anno scuola polo per tutta la terraferma. Ieri è
stata la volta delle scuole medie con un pienone di oltre seicento
docenti. Oggi e domani le operazioni procederanno con la nomina dei
supplenti alle scuole superiori. «Le operazioni stanno procedendo con
regolarità - spiega Orio Marzaro, preside del "Gritti" e presidente
dell'associazione presidi - le nomine si svolgono in palestra, una
sede atipica, ma gradita. La conferma arriva da un questionario
consegnato ai docenti e al personale Ata: sembrano aver apprezzato la
nuova sede. Grazie alla gradinata è infatti possibile seguire con
trasparenza tutte le operazioni di assegnazione dei posti».
Assegnazioni che si stanno verificando proprio in concomitanza con gli
esami di riparazione, ora ribattezzati esami per la promozione
sospesa, che si stanno svolgendo nelle scuole superiori. Una
concomitanza che ha ridotto il sabotaggio annunciato dai precari . I
precari avevano infatti detto di bloccare gli scrutini in forma di
protesta. Una protesta in parte smorzata dal fatto che molti
supplenti, chiamati alle nomine, si sono in ogni caso assentati dagli
esami di riparazione mettendo in difficoltà i presidi che si sono così
messi all'ultimo minuto a caccia dei supplenti per sostituire i
supplenti. Continua comunque la protesta e il volantinaggio della Rete
precari Veneto in via Muratori durante le operazioni di nomina. «Il
fatto che rimangano posti liberi testimonia ancor di più la necessità
e la possibilità di fare immissioni in ruolo. I presidi si troveranno
costretti a pescare personale dalle graduatorie di istituto ricorrendo
anche a docenti non abilitati, specie per il sostegno - spiega Manuel
Cecchinato della Rete precari Veneto - i posti quindi ci sono, ma si
preferisce lasciarli ai precari perché costano meno. Su questo fronte
aspettiamo risposte più forti da parte dei sindacati, altrimenti è la
fine della scuola ».
Raffaella Ianuale
massimo sartorato- Novizio/a
- Numero di messaggi : 9
Ordine scuola : ancora da inserire
Contributo al forum : 5952
Data d'iscrizione : 09.08.08
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