COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA
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SARDEGNA Iniziative 2010

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Messaggio Da ale la precaria Mar Gen 05, 2010 12:56 pm

https://www.youtube.com/watch?v=MUZtjKJaHpM

https://www.youtube.com/watch?v=3sffD-HRBxQ

video presentati in occasione del Natale Precario
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Messaggio Da ale la precaria Sab Gen 09, 2010 9:17 pm

Vorremmo sottoporre alla vostra attenzione i recenti sviluppi dei vari
appuntamenti che hanno visto la nascita di un Tavolo Tecnico a
carattere provinciale, affinchè la difesa della scuola pubblica
riguardi non solo qualsiasi soggetto operante nel settore, ma anche le
Istituzioni locali e la società civile.
La Proivncia in questione è quella di Oristano, appartenente ad un consteto specifico e svantaggiato come quello sardo.


Dopo
un periodo di febbrile attività, giovedì 7 gennaio si sono conclusi i
lavori preliminari del Tavolo Tecnico fortemente voluto dal CPS e
indetto dall'Amministrazione Provinciale.
Si ha avuto modo di
coinvolgere tutti gli amministratori locali, i dirigenti scolastici di
ogni ordine e grado e i sindacti, mediante una serie di incontri
promossi dalle varie Unioni dei Comuni, affinchè ogni distretto
territoriale potesse venire considerato in base alle proprie
specificità.

E' difficile fare un bilancio, seppur momentaneo.
Permangono molte ombre ( e poche luci) sul destino e del personale
docente e delle scuole della provincia oristanese.
Sono emerse però, le seguenti tendenze:

-
Creare un fronte unico, rappresentato dai Comuni, Provincia, Personale
della scuola, Sindacati , per farsì che la Regione prenda atto della
situazione e favorisca il sorgere di provvedimenti funzionali alla
tutela la scuola nel territorio;

- Rivisitare i parametri circa
la formazione delle classi, in quanto per questioni di specificità
demografica, insostenibili e improponibili;


A riguardo, il CPS ha sempre sostenuto le seguenti posizioni:

-
Apertura di una verteza Stato- Regione che riconosca la specificità e
le necessità del territorio, in virtù dello Statuto Autonomo di cui
gode la regione sarda;
- Difesa delle scuole dei piccoli centri, salvo casi specifici come le pluriclassi da convertire in "classi aperte";
- L'eventuale attuazione del progetto di razionalizzazione non dovrà avere ricadute occupazionali;
- Applicazione incondizionata delle leggi sulla sicurezza degli edifici scolastici.

In
conclusione di serata, si è prospettata la data ( ancora non confermata
ufficialmente) dell'Assemblea Plenaria che vedrà presenti le
Amministrazioni locali, la Provincia, la Regione ( nella figura
dell'Ass. Baire?), USR e USP, oltre che la presenza di tutto il
personale della scuola ( Dirigenti e CPS) e i Sindacati.

In
vista di tale appuntamento ci stiamo impegnando a produrre un documento
che renda inequivocabili una volta per tutte le richieste del CPS.
Vi chiediamo dunque, di contribuire, anche on line, tramite suggerimenti, proposte e idee.

Un caro saluto
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Messaggio Da ale la precaria Mer Gen 27, 2010 4:44 pm

Documento programmatico presentato durante i lavori dell’Assemblea Plenaria svoltasi in data 25/01/2010

Premessa

Dopo un periodo di febbrile attività, giovedì 7 gennaio si sono
conclusi i lavori preliminari del Tavolo Tecnico, fortemente voluto dal
CPS e indetto dall'Amministrazione Provinciale.
Si ha avuto modo di coinvolgere, mediante una serie di incontri
promossi dalle varie Unioni dei Comuni, tutti gli Amministratori
locali, i Dirigenti Scolastici di ogni ordine e grado e i Sindacati,
affinché ogni distretto territoriale della provincia oristanese,
potesse venire considerato in base alle proprie specificità.

Queste riunioni, pur non avendo elaborato finora proposte concrete sono
servite a sensibilizzare e informare circa le conseguenze delle scelte
del governo Berlusconi in materia di Istruzione.

Risulta difficile, infatti, scindere la situazione locale da un preciso
progetto, in atto ormai da qualche decennio, che solo di recente ha
subito una brusca accelerata atta a ridefinire il profilo e le
competenze in materia di Istruzione.
L’intento appare lampante persino ai più ottimisti: l’Istruzione
pubblica, considerata una voce superflua e dannosa per i bilanci
statali, lentamente ma inesorabilmente sta divenendo una nuova
frontiera di possibile profitto per i Privati, in via di inserimento
nel mondo della scuola mediante “l’anticamera” del riordino delle
Scuole Superiori in vigore dall’ A.S. 2010-11 e definitivamente
riconosciuti nella loro funzione con il disegno di legge Aprea .

I dati OCSE da tempo segnalano ora le innumerevoli mancanze e
inefficienze ora la mancanza di competitività del nostro sistema
scolastico rispetto a quelli presenti nell’UE.
Questi dati da soli, però, non sono in grado di spiegare il declino
dell’istituzione scolastica, finchè non verranno integrati con quelli
seguenti:

- Negli anni ’70, il 17% del PIL nazionale veniva destinato
all’Istruzione Pubblica; negli anni ’90 la somma investita scendeva al
4,9%, fino a giungere all’attuale 2,8%;
- L’attuale governo ha stabilito un taglio quadriennale all’Istruzione
Pubblica che ammonta a circa 8,5 miliardi, mentre negli ultimi 4 anni
il finanziamento alle scuole private è aumentato sistematicamente;
- Un rapporto del Miur , datato marzo 2009, denuncia che dal 1998 al
2008 , il personale precario è passato da 64mila a 141mila unità. Ogni
6 insegnanti a tempo indeterminato, uno convive quotidianamente con la
precarietà della propria esistenza e della propria professionalità. Le
conseguenti ricadute nella continuità didattica e dunque nella qualità
dell’insegnamento e apprendimento, sono l’effetto di un personale
docente poco tutelato, valorizzato e soprattutto mai assunto
definitivamente.

L'ultima pubblicazione di Bankitalia, a cura degli economisti Federico
Cingano e Piero Cipollone,confermando le nostre preoccupazioni,
sostiene che se lo Stato aprisse i rubinetti nell'istruzione, ne
otterrebbe discreti vantaggi. Basterebbe - sostengono - spendere una
cifra, netta, tra i 2.900 e i 3.700 euro pro capite.
Un anno in più sui banchi di scuola, infatti, rende, nel medio, lungo
periodo, l'8,9% e raggiunge il 9,1% nelle regioni del Sud. Molto più,
per esempio, di un titolo di Stato, come bot, cct, obbligazioni
(rendono, in media, l'1,9%), o di un bond societario. O, più
semplicemente, di un investimento azionario: in 50 anni il rendimento
reale lordo di un'azione non supera, infatti, il 5,2 per cento. A
trarne più profitto di tutti sono i laureati. Complessivamente, una
laurea frutta il 10,3%, mentre l'aver superato l'esame di maturità, il
9,7 per cento. Svetta il Mezzogiorno, dove la laurea arriva a rendere
il 12,3%, contro, per esempio, l'8,3% del Nord-Ovest. Inoltre, un
colletto bianco, nel medio, lungo periodo, guadagna almeno il 50% in
più di un semplice diplomato. Anche il ragazzo che si è fermato alla
maturità, in prospettiva, porta a casa stipendi più alti del 15%-30%
rispetto a un giovane in possesso della sola licenza media.



Riteniamo dunque indispensabile creare un fronte unico, rappresentato
dai Comuni, Provincia, Personale della scuola, Sindacati , per far sì
che le Istituzioni interessate prendano atto delle problematiche in
corso che si stanno traducendo in perdita occupazionale e
smantellamento di un servizio costituzionalmente riconosciuto come
quello offerto dalla Scuola.


A riguardo, il Coordinamento Precari Scuola avanza le seguenti richieste:

Agli Amministratori degli Enti locali, ai Sindaci, alla Giunta
Provinciale e a tutti i consiglieri, nonché ai parlamentari eletti in
Sardegna chiediamo:
• di impegnarsi perché si apra una vertenza Stato- Regione che porti al
ritiro dei tagli derivanti dalla Legge 133 e dalla Legge 138 del 2008

Alla Provincia chiediamo:
• una maggiore tutela e difesa del diritto alla studio nel nostro
territorio, dato che la provincia di Oristano è stata la più
penalizzata dai tagli nel corrente anno scolastico;
• una deroga per un anno all’applicazione della Legge 133 e la
predisposizione di un piano provinciale in collaborazione con l’Unione
dei Comuni;
• Cospicui investimenti nell’edilizia scolastica (laboratori, messa a
norma etc) che garantiscano la qualità del servizio e la sicurezza sia
degli operatori sia della popolazione studentesca;
• La difesa delle scuole dei piccoli centri, salvo casi specifici come le pluriclassi da convertire in "classi aperte";
• Un impegno incondizionato volto alla tutela, salvaguardia e
ripristino dei posti di lavori persi nell’anno corrente, del personale
docente e non docente.


Alla Regione chiediamo:

• di aprire una vertenza con lo Stato che porti al ritiro dei tagli derivanti dalla Legge 133 e dalla Legge 138 del 2008
• l’approvazione di una legge regionale al fine di favorire la
permanenza della popolazione nelle aree territorialmente disagiate ed a
rischio di forte decremento demografico , mediante la promozione di
interventi atti a valorizzare e mantenere le scuole in tali aree
attraverso:
la concessione, con le modalità ed i criteri annualmente definiti dalla
Giunta regionale di un contributo finanziario assegnato alle Comunità
per la copertura dei costi sostenuti per l’impiego di personale nella
scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo grado, nell’ambito di iniziative finalizzate al mantenimento
dell’offerta scolastica, alla razionalizzazione di particolari realtà
pluriclasse, ad attività integrative.

• che si faccia carico delle eventuali ore perse non attraverso il
finanziamento di progetti inutili. A tale proposito si ricorda che in
data 22 settembre il Consiglio regionale ha approvato un ordine del
giorno che prevedeva di “sperimentare un modello organizzativo, in
deroga alla legislazione nazionale vigente, anche ai sensi della legge
n. 244 del 2007, commi da 417 a 425, volto a innalzare qualità ed
economicità del servizio di istruzione, consentendo che, a costi
invariati, sia la Regione a determinare il numero di alunni per
ordine di scuola, per comune, per unità scolastica e per classe e la struttura oraria delle cattedre;

• che , mediante una legge apposita, si rivedano i parametri circa
composizione delle classi. Pertanto si richiede che nelle singole
classi si preveda il tetto massimo di 22 alunni più 1 e l’inserimento
di max 1 alunno disabile ogni 20 per classe, in ragione di un rapporto
docente-alunno qualitativamente efficace. Questo in un’ottica che tenga
conto dei bassi livelli di apprendimento degli studenti sardi (come da
dati OCSE e INVALSI), nonché della particolare configurazione
geomorfologica, della viabilità sul territorio isolano e la relativa
distribuzione della popolazione sullo stesso, nella convinzione che il
sovraffollamento nelle classi vada a detrimento della qualità della
didattica e, nel contempo, della salvaguardia delle norme in materia di
sicurezza.

Ai Dirigenti Scolastici chiediamo di:
• denunciare le situazioni in cui non sono rispettate le norme di sicurezza;
• non utilizzare per sostituzioni i docenti di sostegno sottraendoli alla classe in cui sono inseriti alunni disabili;
• nominare i docenti anche per supplenze inferiori a 15 giorni / 5
giorni, come da circolare ministeriale (nota MIUR 06.10.09 prot.
N°14991);
• assicurare agli studenti le attività alternative all’insegnamento della religione;
• non utilizzare i docenti precari assunti per svolgere i progetti RAS, per sostituire i colleghi assenti;
• collaborare alla compilazione di un questionario predisposto dal CPS
per tracciare un quadro della situazione delle scuole della provincia


Ai Sindacati chiediamo:
• che sia dia vita ad una efficace campagna sindacale contro qualsiasi
forma di precariato selvaggio che sottrae sicurezza e dignità ai
lavoratori;
• una difesa ad oltranza dei posti di lavoro e la richiesta di immediato ripristino di quelli persi nell’A.S. in corso;
• una pressione sui vertici nazionali delle rispettive organizzazioni affinchè si chieda il ritiro:
dei tagli derivanti dalla Legge 133 e dalla Legge 138 del 2008
della Riforma delle Scuole Secondarie di Secondo Grado in vigore dall’A.S. 2010-11
del disegno di Legge Aprea
Inoltre chiediamo che:
• si rifiutino pseudo -ammortizzatori sociali come il cosiddetto “salva
precari “ ( D.L. 134, 25/09/09), perché iniquo in quanto esclude una
parte consistente dei lavoratori senza aggiungere nulla ai diritti già
acquisiti;
• concorrano all’indizione di uno sciopero generale di tutte le sigle
sindacali (così come per lo sciopero del 5 febbraio), e si impegnino a
sostenere tutte le forme di mobilitazione possibili come lo stesso
blocco degli scrutini;
• tramite le RSU vengano convocate delle assemblee nelle singole scuole
e che, attraverso la contrattazione di istituto, si tutelino realmente
i diritti dei docenti precari e non.



Nel confidare nell’impegno comune, chiediamo che il presente documento venga sottoscritto dai soggetti citati.
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Messaggio Da Emma Giannì Mer Gen 27, 2010 5:46 pm

interessante
lo hanno sottoscritto?
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Messaggio Da ale la precaria Mer Gen 27, 2010 6:28 pm

mmmhhhh, il documento è al vaglio delle "signorie nostre"....il prossimo mese ci sarà , molto probabilmente, il secondo consiglio provinciale straordinario incentrato sulla vertenza scuola. Arriveremo al dunque e da lì in poi ,temo che nessuno potrà sottrarsi ,nel bene o nel male, alle proprie responsabilità. Al prossimo aggiornamento...
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Messaggio Da antonietta scuzzarella Ven Gen 29, 2010 6:11 pm

Salve EMMA scusami ma non sapevo dove scriverti per avere queste informazioni:sono una docente precaria di scuola primaria rimasta fuori dalle liste prioritarie solo perche' i 180 giorni svolti in due scuole (ho fatto ricorso).Ieri ho letto su internet che finalmente saranno avviati questi benedetti progetti regionali SICILIA (piu' tardi potevano farli partire); comunque non ho capito bene da dove si verra' chiamati: penso dalle GI perche' dovremo partecipare solo quelli che non faranno parte delle liste.POTRESTI INFORMARTI MEGLIO E AVERE DELLE RISPOSTE PIU' ESAURIENTI? TI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE SALUTI
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Messaggio Da ale la precaria Mer Feb 03, 2010 11:46 pm

Il
CPS Oristano, nell'aderire allo Sciopero Generale del 5 Febbraio
2010,esprime le proprie perplessità circa alcune politiche sindacali
inmateria di istruzione e non, ree di aver concorso allo
smantellamentodei diritti dei lavoratori e alla diffusione e
radicalizzazione dellavoro precario e flessibile.Il CPS ritiene comunque
importante partecipare attivamente alla giornata dimobilitazione
affinchè sia ribadita la necessità di creare un fronte compatto tra i
lavoratori.
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Messaggio Da Rossana Pirino Gio Feb 04, 2010 6:52 pm

concordo... anche io sarda domani sciopererò!!!!!
speriamo di essere in tanti uniti e compatti!!!!!
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Messaggio Da Emma Giannì Gio Feb 04, 2010 7:23 pm

ma quale sciopero?

@Antonietta:non so molto dei progetti regionali;so che bisognava dare la disponibilità entro il 14 gennaio.Scrivi il quesito nella sezione apposita(Speciali liste.......o una cosa del genere) e aspetta la risposta di chi sa! Wink
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Messaggio Da Rossana Pirino Gio Feb 04, 2010 9:13 pm

si emma ... qui in sardegna domani c'è sciopero...
ma è solo x la sardegna...
sai com'è? noi siamo incozzati!!!!!! SARDEGNA Iniziative 2010 Icon_biggrin abbiamo il mare che ci divide dal resto dell'italia!!!!
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Messaggio Da ale la precaria Gio Feb 04, 2010 11:33 pm

Chiedo scusa se non ho fatto un esplicito riferimento allo sciopero regionale indetto dai confederali. La situazione in Sardegna è drammatica; qualsiasi comparto sta attraversando una profonda crisi; i licenziamenti sono al'ordine del giorno. Se anche il Pubblico licenzia, il Privato rincara la dose....Certo, poi si potrebbe discutere a lungo se sia il caso di continuare a salvare comparti come il petrolchimico, eternamente in crisi e nocivi alla salute e all'ambiente. Nel momento in cui si elimina anche una forma di istruzione diffusa, capillare ed efficace a noi non rimarrà che la strada, mentre ai nostri ragazzi i bar...( nella migliore delle ipotesi)
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SARDEGNA Iniziative 2010 Empty Cristian Ribichesu, collega di Sassari, riporta la seguente testimonianza relativa alla sciopero del 5 febbraio

Messaggio Da ale la precaria Mar Feb 09, 2010 4:15 pm

Cristian Ribichesu, collega di Sassari, riporta la seguente testimonianza relativa alla sciopero del 5 febbraio:SARDEGNA Iniziative 2010 7hwy7at6



"....
Peccato che i sindacati (tutti, e io personalmente, faccia a faccia, ho
criticato a vari dirigenti di vari sindacati, per mettere le cose in
chiaro, l'apatia che stanno dimostrando per i lavoratori della scuola,
in pi... Mostra tutto... Mostra tuttoù occasioni), che organizzavano la
manifestazione, non abbiano previsto un discorso singolo per il settore
scuola, magari con un rappresentante sindacale di quel settore,
nonostante i numeri totali della disoccupazione in Sardegna siano,
tristemente, ingrossati dai dati dei lavoratori che hanno perso il
posto nella scuola. Non solo, quando abbiamo scoperto che non c'era un
intervento dedicato alla scuola, abbiamo chiesto, visto che stavano
chiedendo a vari lavoratori di vari settori, di poter parlare fuori
dall'ordine della scaletta (ieri penso di non essermi spiegato bene in
questo) e quando abbiamo detto, è questo il passaggio cruciale, che
volevamo parlare per la scuola, i rappresentanti sindacali ci volevano
bloccare (qui sta il passaggio cruciale, stvano facendo salire vari
lavoratori per interventi del momento, ripeto, fuori scaletta, e quando
abbiamo detto che volevamo parlare della disoccupazione della scuola ci
hanno bloccato). Alla fine abbiamo strappato 1 minuto (ci hanno detto
"vi diamo un solo minuto", esponente CGIL, con rabbia) solo dopo aver
chiesto i loro nomi come responsabili, mettendo a disposizione le
nostre generalità e con un responsabile della stampa che aveva già
testimoniato la nostra identità e fatto notare il problema. Purtroppo
non tutti i perdenti posto nella scuola sono assidui nel frequentare
manifestazioni e scioperi, e per essere onesti molti sono scomparsi, ma
mi chiedo il perchè. Però ieri, e lo so perchè io ho contattato persone
diverse e ho percorso tutto il corteo da capo a coda, i gruppi per la
scuola erano diversi, non numerosissimi ma diversi, almeno più di 200
persone, (studenti, precari Cagliari, precari Oristano, precari
Sassari, gruppo Pd di Cagliari con cartelloni per la suola, CSS che
manifestava anche per la scuola in Sardegna, Cip) e indipendentemente
da ciò trovo inammissibile un mancato intervento programmato in
scaletta (quindi neanche quelli estemporanei) per la tematica scuola
(eppure nel cartellone dello sciopero c'era l'ultima riga riguardante
la scuola, solo l'ultima ovviamente, e dopo la formazione
professionale). Poi, davanti alla possibilità di interventi
estemporanei, ripeto fuori scaletta e a richiesta, a lavoratori di vari
settori, non capisco perchè impedire di parlare i lavoratori della
scuola. E indubbiamente penso che anche queste cose, che si sanno da
anni, tanto che io avevo già immaginato tutto, purtroppo aiutano i
lavoratori perdenti posto nella scuola a demotivarsi, e non partecipare
a manifestazioni, perchè si sentono inascoltati. Io critico, certo, ma
lo faccio perchè vorrei che tutti, sia politici che sindacati, e mi
rivolgo a tutti, si sensibilizzino per il problema scuola. Lo faccio
perchè voglio l'avvicinamento ai lavoratori perdenti posto. Voglio
dire, Gandhi si avvicinava alla gente, non inveiva contro. E così
chiudo augurandomi che i sindacati, visto che lo sciopero era indetto
da loro, si sensibilizzino ancor più per i lavoratori della scuola,
anche organizzando nuove attività informative (lo scorso anno con dei
colleghi stavo attivandomi per acquistare una pagina di giornale
attraverso offerte volontarie, ma visto lo sfacelo di classi che stanno
perdendo preziose ore di lezione, perchè sindacati e politic
dell'opposizione non si impegano a comprare per più giorni pagine di
giornale intere e dichiarando cosa succede ai lavoratori della scuola e
ai giovani che hanno un'offerta formativa danneggiata dai tagli?"
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Messaggio Da ale la precaria Dom Feb 14, 2010 11:50 pm

Incursione
piratesca del Coordinamento durante la presentazione del libro di
Veltroni. Nell'aver ottenuto attenzione e soprattutto, nell'aver fatto
un intervento( e dunque sollevato il problema e sensibilizzato gli
astanti) abbiamo dimostrato quanto si possa fare quando gli insegnanti sono uniti
nelle loro rivendicazioni..

Vorremmo
segnalare una questione importantissima relativa alla Delibera
regionale n^ 41/09. Molti colleghi riportano un fatto interessante: alcuni
dirigenti, ai fini delle assunzioni per la realizzazione dei progetti
scolastici, stanno proponendo contratti a tempo determinato, invece che
" contratti d'opera". A tale proposito, noi insegnanti dovremmo fare
pressione affinchè non avvengano assunzioni tramite questa seconda
tipologia , più prossima alla schiavitù che al lavoro
costituzionalemnte riconosciuto. Chiediamo dunque ,che si rifiutino i
reclutamenti che non si attengano alla tipologia contrattuale " a tempo
determianto" e non offrano le annesse garanzie, stabile dal Contratto
Nazionale ( malattia, maternità, ferie, permessi etc..).

Molti colleghi hanno già rifiutato alcuni ingaggi.
E' giunto il momento che la categoria dia un segnale forte e preciso.
SARDEGNA Iniziative 2010 20279_1353335040453_1443727348_30958060_6679088_n
SARDEGNA Iniziative 2010 20279_1353335040453_1443727348_30958060_6679088_n
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SARDEGNA Iniziative 2010 Empty Manifestazione dal basso in difesa della scuola pubblica. Il 13 marzo in tutte le principali piazze d'Italia.

Messaggio Da ale la precaria Dom Feb 14, 2010 11:56 pm

Manifestazione dal basso in difesa della scuola pubblica. Il 13 marzo in tutte le principali piazze d'Italia.




Manifestazione dal basso in difesa della scuola pubblica. Il 13 marzo in tutte le principali piazze d'Italia.


La
"riforma scolastica" attuale si è esplicata solo in un enorme taglio
nei confronti dell'Istruzione nazionale. I negativi dati dei livelli di
apprendimento dei nostri alunni, e le cifre della dispersione scol...astica,
indicano l'esigenza di una vera riforma della scuola italiana. Da anni
il sistema va avanti con circa un sesto degli insegnanti assunti a
tempo determinato, per risparmiare sulle stabilizzazioni di questi
lavoratori, e sicuramente questo non giova alla qualità
dell'istruzione. Il numero massimo degli alunni per classe è stato
portato alla incredibile cifra di 30 e l'eliminazione delle ore a
disposizione nelle scuole medie, senza prevedere tutte le concrete
utilizzazioni degli insegnanti durante il corso dell'anno scolastico,
ha generato perdite di ore che in alcune scuole si sono attestate, solo
per il primo quadrimestre, al 5% del totale. La classe docente italiana
è la più anziana d'Europa, serve un ricambio, e invece viene innalzata
l'età minima e massima del pensionamento e si ledono i diritti delle
centinaia di migliaia di docenti precari, vincitori di concorso e
scuole di specializzazione, formati dallo stesso Stato, e da anni
lavoratori "precari" del sistema. Le riduzioni delle ore di cattedre e
la scomparsa di alcune materie, poi, per il prossimo anno, nelle scuole
superiori, porteranno alla perdita di posti di lavoro anche fra i
docenti di ruolo, di ogni ordine e grado di scuola. I dati di
Bankitalia, http://www.insardegna.eu/rubriche/segnalazioni/bankitalia-meglio-investire-di-piu-nell-istruzione-che-in-infrastrutture/view
infine, indicano come più soldi in istruzione possano migliorare le
condizioni socio-economiche del Paese, ben più che l'investimento in
infrastrutture. I soldi per l'istruzione esistono e gli sprechi
nazionali e locali sono lampanti e tangibili ogni giorno. L'Italia
possiede il maggior numero di beni considerati patrimonio dell'umanità,
una enorme ricchezza data dalle piccole realtà locali e una volta era
la meta per i tour della cultura degli studenti europei. Difendiamo
l'istruzione pubblica per il futuro immediato di tutti. Scendiamo in
piazza il 13 marzo, insieme, genitori, studenti, insegnanti, lavoratori
Ata, professori universitari, ricercatori, sindacati, politici.


sabato 13 marzo ore 16 P.zza Roma Oristano
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Messaggio Da Antonino Buonamico Lun Feb 15, 2010 12:24 am

Nonm mi sembra opportuna questa data, che quasi si sovrappone allo sciopero del 12.
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Messaggio Da Antonino Buonamico Lun Feb 15, 2010 12:26 am

Ottimo ijntervento. anche noi in Puglia abbiamo avuto delle perplessità sulla tipologia dei contratti dei progetti regionali, che danno meno cgaranzie rispetto a quelli a tempo determinato.
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Messaggio Da Vincenzo Lun Feb 15, 2010 3:25 pm

IL 12 MARZO E' ORMAI DATA CERTA ! DOBBIAMO LAVORARE PER PORTARE QUANTA PIU' GENTE E' POSSIBILE !!!!!

AGGIUNGO CHE PER AVERE UNA MAGGIORE ADESIONE OCCORRE PARTIRE DA SUBITO CON L'INFORMATIVA E' NECESSARIO PERO' DECIDERE IL LUOGO DEL RADUNO.
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Messaggio Da DeboraMiano Lun Feb 15, 2010 3:36 pm

W il pragmatismo....louogo e ora senza approssimazioni
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Messaggio Da ale la precaria Lun Feb 15, 2010 5:18 pm

Salve,
ci tengo a precisare che l'iniziativa sta prendendo piede attraverso Facebook, grazie alla spinta propositiva del Coordinamento di Sassari. La data scelta non ci è parsa assolutamnte incompatibile con lo sciopero del 12, anzi. Potrebbe rappresentare una forma di "prova tecnica" di mobilitazione non stop. Inoltre vorrei precisare che l'iniziativa del 13 assume maggiore valore in quanto totalmente realizzata da noi docenti, senza alcun diktat sindacale. Abbiamo bisogno di radicare una mobilitazione dal basso che esprima compiutamente le nostre rivendicazioni, senza i tentennamenti e le mezze misure di chi dovrebbe garantire sia i diritti dei lavoratori sia il diritto allo studio.
Per carità, nessuna polemica..... SARDEGNA Iniziative 2010 859195

P.S: per noi isolani risulta sempre difficile partecipare alle manifestazioni peninsulari....se qualche volta ci permettiamo qualche libertà nell'autorganizzarci , non voletecene...
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Messaggio Da ale la precaria Mar Feb 16, 2010 12:43 pm

Vi invitiamo a partecipare all'Assemblea Regionale dei Coordinamenti e
Comitati Precari Scuola che si terrà Domenica 28 Febbraio alle ore
10.30 presso l'Aula Consiliare di Marrubiu ( Oristano)


Durante l'incontro si avrà modo di confrontare le rispettive esperienze al fine di coordinare una mobilitazione comune.

Ogni coordinamento/comitato è invitato a presentare un proprio o.d.g.
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SARDEGNA Iniziative 2010 Empty 13 marzo

Messaggio Da ale la precaria Sab Mar 06, 2010 2:54 pm

Il 13 marzo Manifestazione dal basso in difesa della Scuola Statale

La
"riforma scolastica" attuale si è esplicata solo in un enorme taglio
nei confronti dell'Istruzione nazionale. I negativi dati dei livelli di
apprendimento dei nostri alunni, e le cifre circa la dispersione
scolastica, indicano l'esigenza di una vera riforma della scuola
italiana. Da anni il sistema va avanti con circa un sesto degli
insegnanti assunti a tempo determinato, per risparmiare sulle
stabilizzazioni di questi lavoratori. Sicuramente questo non ha giovato
alla qualità dell'istruzione, deprivata del suo bene più prezioso: la
continuità didattica. Il numero massimo degli alunni per classe che, a
causa della contrazione del personale, è stato portato alla incredibile
cifra di 30 oltre ad aver generato la perdita di ore che in alcune
scuole si è attestata, solo per il primo quadrimestre, al 5% del
totale,ha palesemente violato il diritto allo studio degli studenti
italiani. Dal prossimo anno la Riforma degli Istituti Superiori,
traducibile in una riduzione delle ore di cattedra e la scomparsa di
alcune materie, porterà alla perdita di posti di lavoro anche fra i
docenti di ruolo, di ogni ordine e grado di scuola. La classe docente
italiana , nonostante sia la più anziana d'Europa, vedrà inoltre
bloccato il turn over a causa dell’innalzamento dell'età pensionabile
che definitivamente impedirà l’assunzione di centinaia di migliaia di
docenti da anni utilizzati come sistematici “ammortizzatori statali”
. I dati di Bankitalia, http://www.insardegna.eu/rubriche/segnalazioni/bankitalia-meglio-investire-di-piu-nell-istruzione-che-in-infrastrutture/view
infine, indicano come gli investimenti nell’istruzione possano
migliorare le condizioni socio-economiche del Paese, ben più che
l'investimento in infrastrutture.

Per tale motivo il
Coordinamento Precari Scuola Oristano, in accordo con i Coordinamenti e
i Comitati di Sassari e Cagliari e in concomitanza con il presidio dei
precari scuola del 12, 13, 14 marzo presso il MIUR ,
darà vita sabato
13 marzo dalle ore 16.00 in poi ad una presidio presso Piazza Roma.
L’iniziativa
che prevederà un dibattito pubblico incentrato sui problemi derivanti
dai recenti tagli all’Istruzione generatisi a livello nazionale e
locale e a cui parteciperanno esponenti politici e sindacali, docenti,
dirigenti, genitori e studenti, persegue il fine di sensibilizzare
circa le seguenti richieste:

• Realizzazione di una campagna
sindacale e politica atta a combattere qualsiasi forma di precariato
selvaggio che sottrae sicurezza e dignità ai lavoratori;
• Difesa ad oltranza dei posti di lavoro e la richiesta di immediato ripristino di quelli persi nell’A.S. in corso
• Ritiro dei tagli derivanti dalla Legge 133 e dalla Legge 138 del 2008

Approvazione di una legge regionale al fine di favorire la permanenza
della popolazione nelle aree territorialmente disagiate ed a rischio di
forte decremento demografico , mediante la promozione di interventi
atti a valorizzare e mantenere le scuole in tali aree
• Rifiuto
degli pseudo -ammortizzatori sociali come il cosiddetto “salva precari
“ ( D.L. 134, 25/09/09), perché iniquo in quanto esclude una parte
consistente dei lavoratori senza aggiungere nulla ai diritti già
acquisiti

Coordinamento Precari Scuola Oristano

coordinamentoprecarioristano@gmail.com
Facebook: Coordinamento Precari Scuola Oristano
http://coordinamentoprecarioristano.blogspot.com/
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