EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
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LAS
Annamaria Mazzullo
Emanuele
COORD SCUOLA MANTOVA
Antonino Buonamico
Matteo V
13 partecipanti
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA :: COORDINAMENTI PRECARI SCUOLA - FORUM UFFICIALE DEL CPS :: Le azioni sul territorio
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Assemblea interregionale Bologna 24 gennaio
Nonostante la mannaia dei tagli, la scuola italiana fatica a reagire e ciò è più evidente al centro nord dove anche tra i nostri colleghi precari molti non vogliono vedere e si aggrappano alla speranza di miseri contratti.
Nel frattempo avanza anche la "riforma" delle scuole superiori che a regime, entro il 2012, con la prevista riduzione di indirizzi e di classi, provocherà la perdita di oltre 17.000 posti di lavoro. Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi!
Per questo sentiamo la necessità di preparare il momento in cui non si potrà più far finta di non vedere e proprio perché molti hanno ottenuto un contratto è possibile anche pensare di rafforzare la proposta di blocco degli scrutini di fine anno.
Inoltre, dai contatti con alcuni dei gruppi di precari del centro-nord abbiamo avuto l'impressione che non tutti hanno le forze di spostarsi alla prossima assemblea nazionale a Napoli del 31 gennaio. Possiamo, però, in modo più agile cogliere l'occasione di vederci in faccia per tentare di rilanciare in modo coordinato la mobilitazione nel centro-nord e portare il contributo di più gruppi all'assemblea di Napoli.
Per questi motivi, i Coordinamenti dei Precari della Scuola di Bologna, Milano, Mantova in vista delle prossime tappe dell'approvazione della riforma Gelmini, per tentare di costruire un'opposizione più ampia e radicata nel centro-nord, vi invitano
Contatti:precariscuola.bologna@gmail.com
Nel frattempo avanza anche la "riforma" delle scuole superiori che a regime, entro il 2012, con la prevista riduzione di indirizzi e di classi, provocherà la perdita di oltre 17.000 posti di lavoro. Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi!
Per questo sentiamo la necessità di preparare il momento in cui non si potrà più far finta di non vedere e proprio perché molti hanno ottenuto un contratto è possibile anche pensare di rafforzare la proposta di blocco degli scrutini di fine anno.
Inoltre, dai contatti con alcuni dei gruppi di precari del centro-nord abbiamo avuto l'impressione che non tutti hanno le forze di spostarsi alla prossima assemblea nazionale a Napoli del 31 gennaio. Possiamo, però, in modo più agile cogliere l'occasione di vederci in faccia per tentare di rilanciare in modo coordinato la mobilitazione nel centro-nord e portare il contributo di più gruppi all'assemblea di Napoli.
Per questi motivi, i Coordinamenti dei Precari della Scuola di Bologna, Milano, Mantova in vista delle prossime tappe dell'approvazione della riforma Gelmini, per tentare di costruire un'opposizione più ampia e radicata nel centro-nord, vi invitano
all'Assemblea Interregionale
a Bologna domenica 24 gennaio 2010
ore 10 al Vag 61,
via Paolo Fabbri 110
nei pressi di Porta San Donato
(dalla Stazione FS BUS 37 fermata S.Egidio
oppure BUS 32 o 36 fermata Porta S. Donato)
Ordine del Giornoa Bologna domenica 24 gennaio 2010
ore 10 al Vag 61,
via Paolo Fabbri 110
nei pressi di Porta San Donato
(dalla Stazione FS BUS 37 fermata S.Egidio
oppure BUS 32 o 36 fermata Porta S. Donato)
- calendario prossime mobilitazioni
- il blocco degli scrutini aspetti organizzativi e normativi
Contatti:precariscuola.bologna@gmail.com
Matteo V- Esperto/a
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Ordine scuola : Secondaria di II gr
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
La proposta mi sembra utile, se però alcuni di voi colleghi del Nord verranno comunque a Napoli a farsi portavoce di quelli che non potranno intervenire.
Antonino Buonamico- Moderatore
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Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Rete Docenti Precari Bari
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Antonino Buonamico ha scritto:La proposta mi sembra utile, se però alcuni di voi colleghi del Nord verranno comunque a Napoli a farsi portavoce di quelli che non potranno intervenire.
Verremo e ci faremo portavoce
Matteo V- Esperto/a
- Numero di messaggi : 382
Località : Bologna
Ordine scuola : Secondaria di II gr
Organizzazione : Nessuna
Contributo al forum : 6001
Data d'iscrizione : 28.08.09
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Il Coordinamento Scuola Mantova sarà presente anche a Napoli
COORD SCUOLA MANTOVA- Coordinatore
- Numero di messaggi : 38
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Ordine scuola : scuola secondaria di II grado
Organizzazione : Coordinamento Scuola Mantova
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bologna
Ciao,
Il MovimentoScuolaPrecaria sarà presente all'assemblea di Bologna il 24.
ci vediamo lì, per posti a dormire faremo sapere entro giovedì,
a presto,
Emanuele
Il MovimentoScuolaPrecaria sarà presente all'assemblea di Bologna il 24.
ci vediamo lì, per posti a dormire faremo sapere entro giovedì,
a presto,
Emanuele
Emanuele- Coordinatore
- Numero di messaggi : 60
Località : Milano
Ordine scuola : ancora da inserire
Organizzazione : Movimento Scuola Precaria
Contributo al forum : 5876
Data d'iscrizione : 02.12.08
MODENA: NASCITA DEL BLOG DEL COORDINAMENTO DI MODENA
A tutti coloro che fossero interessati a notizie sul precariato o a dibattiti sulla questione, a Modena è nato il blog del coordinamento precari di Modena!!
Ospite- Ospite
EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Nonostante la mannaia dei tagli, la scuola italiana fatica a reagire e ciò è più evidente al centro nord dove anche tra i nostri colleghi precari molti non vogliono vedere e si aggrappano alla speranza di miseri contratti. Nel frattempo avanza anche la “riforma” delle scuole superiori che a regime, entro il 2012, con la prevista riduzione di indirizzi e di classi, provocherà la perdita di oltre 17.000 posti di lavoro. Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi!
Dai contatti con alcuni dei gruppi di precari del centro-nord abbiamo avuto l’impressione che non tutti hanno le forze di spostarsi alla prossima assemblea nazionale a Napoli del 31 gennaio. Possiamo, però, in modo più agile cogliere l’occasione di vederci in faccia per tentare di rilanciare in modo coordinato la mobilitazione nel centro-nord e portare il contributo di più gruppi all’assemblea di Napoli.
Per questi motivi, i Coordinamenti dei Precari della Scuola di Bologna, Milano, Mantova in vista delle prossime tappe
dell’approvazione della riforma Gelmini, per tentare di costruire un’opposizione più ampia e radicata nel centro-nord, vi invitano
all’ Assemblea Interregionale a
Bologna
domenica 24 gennaio 2010
ore 10 al Vag 61,
via Paolo Fabbri 110
nei pressi di Porta San Donato
(dalla Stazione FS BUS 37 fermata S.Egidio
oppure BUS 32 o 36 fermata Porta S. Donato)
Ordine del Giorno
N.B. chi avesse bisogno di un posto letto per sabato è pregato di avvisarci entro giovedì 21 in mattinata
Contatti: precariscuola.bologna@gmail.com
OVER POSTING
https://docentiprecari.forumattivo.com/le-azioni-sul-territorio-f4/assemblea-interregionale-bologna-24-gennaio-t2647.htm
Dai contatti con alcuni dei gruppi di precari del centro-nord abbiamo avuto l’impressione che non tutti hanno le forze di spostarsi alla prossima assemblea nazionale a Napoli del 31 gennaio. Possiamo, però, in modo più agile cogliere l’occasione di vederci in faccia per tentare di rilanciare in modo coordinato la mobilitazione nel centro-nord e portare il contributo di più gruppi all’assemblea di Napoli.
Per questi motivi, i Coordinamenti dei Precari della Scuola di Bologna, Milano, Mantova in vista delle prossime tappe
dell’approvazione della riforma Gelmini, per tentare di costruire un’opposizione più ampia e radicata nel centro-nord, vi invitano
all’ Assemblea Interregionale a
Bologna
domenica 24 gennaio 2010
ore 10 al Vag 61,
via Paolo Fabbri 110
nei pressi di Porta San Donato
(dalla Stazione FS BUS 37 fermata S.Egidio
oppure BUS 32 o 36 fermata Porta S. Donato)
Ordine del Giorno
- calendario prossime mobilitazioni
- il blocco degli scrutini aspetti organizzativi e normativi
N.B. chi avesse bisogno di un posto letto per sabato è pregato di avvisarci entro giovedì 21 in mattinata
Contatti: precariscuola.bologna@gmail.com
OVER POSTING
https://docentiprecari.forumattivo.com/le-azioni-sul-territorio-f4/assemblea-interregionale-bologna-24-gennaio-t2647.htm
Annamaria Mazzullo- Novizio/a
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Organizzazione : CPS Modena
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Data d'iscrizione : 05.11.09
BLOG precari Modena
Anche i precari di Modena hanno il loro blog .
Questo il link: http://precariscuolamodena.wordpress.com/
Questo il link: http://precariscuolamodena.wordpress.com/
Annamaria Mazzullo- Novizio/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Bene! Possiamo aggiungere il link al blog del "3 ottobre"?
Sara
Sara
LAS- Assiduo/a
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Annamaria Mazzullo- Novizio/a
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Data d'iscrizione : 05.11.09
rettifica
Per l'assemblea di Bologna sono stato troppo ottimista, devo rettificare:
Riunione di ieri del MSP: "abbiamo valutato l’opportunità di partecipare come Movimento Scuola Precaria di Milano all’incontro interregionale dei precari del nord che si terrà il 24 gennaio a Bologna. Dato che a breve distanza di tempo si terrà anche l’incontro nazionale ( il 31 a Napoli), essendo quest’ultimo senz’altro più importante,
presa in considerazione inoltre, e soprattutto, la mancanza di disponibilità
di persone che possano andare e a Bologna e a Napoli, abbiamo in fine deciso di limitare la nostra partecipazione all’incontro nazionale.
Saluti,
Emanuele
Riunione di ieri del MSP: "abbiamo valutato l’opportunità di partecipare come Movimento Scuola Precaria di Milano all’incontro interregionale dei precari del nord che si terrà il 24 gennaio a Bologna. Dato che a breve distanza di tempo si terrà anche l’incontro nazionale ( il 31 a Napoli), essendo quest’ultimo senz’altro più importante,
presa in considerazione inoltre, e soprattutto, la mancanza di disponibilità
di persone che possano andare e a Bologna e a Napoli, abbiamo in fine deciso di limitare la nostra partecipazione all’incontro nazionale.
Saluti,
Emanuele
Emanuele- Coordinatore
- Numero di messaggi : 60
Località : Milano
Ordine scuola : ancora da inserire
Organizzazione : Movimento Scuola Precaria
Contributo al forum : 5876
Data d'iscrizione : 02.12.08
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
A Parma il comitato difesa della scuola pubblica in cui sono attivi una decina di precari ha creato l'omonimo blog. Si sta vagliando la possibilità di avere un insegnante precario a parlare sul palco della manifestazione cittadina in difesa della Costituzione che verrà svolta a Parma come in altre città dal popolo viola il 30 gennaio.
stenkarazin1670- Esperto/a
- Numero di messaggi : 430
Località : Latina
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : ANIEF
Contributo al forum : 5982
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
SABATO 6 FEBBRAIO SIT IN PIAZZA DEL POPOLO A RAVENNA
ORE 16,30-18,30
ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA RIFORMA GELMINI : MENO ORE DI LEZIONE, LE FAMIGLIE PAGANO, MENO 140.000 POSTI DI LAVORO.
17 FEBBRAIO ORE 17 SALA BERINGUER - DI FRONTE ALLA QUESTURA – RAVENNA GENITORI, DOCENTI E STUDENTI, PARLIAMONE ASSIEME
· CLASSI SENZA INSEGNANTI. Molti istituti in Italia non hanno più i soldi per sostituire gli insegnanti in malattia. La classe senza insegnanti è affidata ai bidelli, per garantire almeno la sorveglianza dei bambini, o si separano gli alunni e li si distribuiscono nelle altre classi. L’anno prossimo, con i 40.000 tagli al personale, sarà molto peggio.
· SCUOLE SPORCHE. Il Governo ha stabilito che in Italia ci sarà una riduzione del 25% dei servizi riguardanti le pulizie dei locali scolastici. Questo comporterà che si puliranno gli spazi a giorni alterni; ad esempio, un giorno il bagno dei maschi e quello dopo delle femmine, lo chiede l’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna.
· SCUOLE SENZA SOLDI. Manca la carta igienica, il sapone, la carta per le fotocopie, il toner, ecc.
· QUASI 2 ANNI DI LEZIONE IN MENO! Alle elementari passerà da 32-33 ore a 27 = meno 875 ore in 5 anni
Alle medie da 33 a 30 = meno 315 ore in 3 anni ; Alle superiori ci sarà taglio "medio"di 700 ore in 5 anni
Totale =1890 ore, QUASI 2 ANNI DI SCUOLA IN MENO e di chances per il futuro. Il bambino prossimo venturo uscirà dalla scuola con un'età anagrafica di 15-16 anni, ma con una reale età scolastica di 13-14.
Potrà rifarsi con le scuole serali o l'educazione adulta? No, eliminate per sempre anche quelle.
· RIFORMA DELLE SUPERIORI: AL LICEO MENO ORE CHE NELLA SCUOLA MEDIA
· LICEI SCUOLE DI SERIE A, TECNICI DI B E PROFESSIONALE DI C! La maggior parte dei figli dei ricchi frequenta il liceo. Si creerà una frattura tra ricchi e poveri che si allargherà con l’avanzamento nel percorso di studi - si vuole privatizzare l’Università perciò potrà studiare e ambire ai lavori migliori solo chi se lo potrà permettere.
· LA RIFORMA PARTE DAL 1° AL 4° ANNO. Cambiano le materie a partire dal 1° anno, ma si studierà per meno ore dal 1° al 4° anno. Il Governo cambia le carte in tavola agli studenti e alle famiglie a partita iniziata.
· SPARITE LE SPERIMENTAZIONI, DIRITTO E GEOGRAFIA DA ALCUNI ISTITUTI, ecc.
· ORE DI LABORATORIO E PROFESSIONALIZZANTI = MENO 50% NEI PROFESSIONALI E MENO 30% NEI TECNICI
· PER UTILIZZARE I DOCENTI DI RUOLO IN ESUBERO SI POTRANNO INSEGNARE MATERIE PER LE QUALI NON S’E’ SOSTENUTO NEPPURE UN ESAME UNIVERSITARIO
· LE FAMIGLIE PAGANO LA SCUOLA PUBBLICA. Circolare ministeriale del 14/12/2009 afferma che i contributi volontari versati dai genitori possono anche non essere usati per lo scopo per cui vengono richiesti e cioè il potenziamento dell’attività formativa, ma per il NORMALE FUNZIONAMENTO degli istituti che compete interamente allo Stato (es. pagare i contratti di supplenza breve, quelli di servizio per la pulizia dei locali, ecc…). Equivale ad UNA TASSA PAGATA DALLE FAMIGLIE!
· LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA E’ GRATUITA! AlcuneScuole pubbliche di I ciclo hanno richiesto un contributo, di diverso importo da scuola a scuola, al momento della iscrizione e/o riconferma degli scolari. Tale contributo è volontario e facoltativo - legge 296 del 27/12/2006. Questa “pratica”è più diffusa di quanto si pensi.
· 140.000 POSTI DI LAVORO TAGLIATI IN 3 ANNI. Lavoratori della Scuola sbattuti in mezzo alla strada o condannati dal Governo al precariato a vita. Nessun ammortizzatore sociale. Il “salvaprecari” non salva nessuno, prevede una disoccupazione temporanea, già prevista dalla normativa vigente, ed accompagna al licenziamento. Questo Governo aggrava la crisi licenziando insegnanti con laurea, master, 2 o più abilitazioni e/o concorsi vinti. Vergogna!
COMITATO DIFESA SCUOLA PUBBLICA
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA, sez. RAVENNA, eddiefebbrari@hotmail.com
ORE 16,30-18,30
ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA RIFORMA GELMINI : MENO ORE DI LEZIONE, LE FAMIGLIE PAGANO, MENO 140.000 POSTI DI LAVORO.
17 FEBBRAIO ORE 17 SALA BERINGUER - DI FRONTE ALLA QUESTURA – RAVENNA GENITORI, DOCENTI E STUDENTI, PARLIAMONE ASSIEME
· CLASSI SENZA INSEGNANTI. Molti istituti in Italia non hanno più i soldi per sostituire gli insegnanti in malattia. La classe senza insegnanti è affidata ai bidelli, per garantire almeno la sorveglianza dei bambini, o si separano gli alunni e li si distribuiscono nelle altre classi. L’anno prossimo, con i 40.000 tagli al personale, sarà molto peggio.
· SCUOLE SPORCHE. Il Governo ha stabilito che in Italia ci sarà una riduzione del 25% dei servizi riguardanti le pulizie dei locali scolastici. Questo comporterà che si puliranno gli spazi a giorni alterni; ad esempio, un giorno il bagno dei maschi e quello dopo delle femmine, lo chiede l’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna.
· SCUOLE SENZA SOLDI. Manca la carta igienica, il sapone, la carta per le fotocopie, il toner, ecc.
· QUASI 2 ANNI DI LEZIONE IN MENO! Alle elementari passerà da 32-33 ore a 27 = meno 875 ore in 5 anni
Alle medie da 33 a 30 = meno 315 ore in 3 anni ; Alle superiori ci sarà taglio "medio"di 700 ore in 5 anni
Totale =1890 ore, QUASI 2 ANNI DI SCUOLA IN MENO e di chances per il futuro. Il bambino prossimo venturo uscirà dalla scuola con un'età anagrafica di 15-16 anni, ma con una reale età scolastica di 13-14.
Potrà rifarsi con le scuole serali o l'educazione adulta? No, eliminate per sempre anche quelle.
· RIFORMA DELLE SUPERIORI: AL LICEO MENO ORE CHE NELLA SCUOLA MEDIA
· LICEI SCUOLE DI SERIE A, TECNICI DI B E PROFESSIONALE DI C! La maggior parte dei figli dei ricchi frequenta il liceo. Si creerà una frattura tra ricchi e poveri che si allargherà con l’avanzamento nel percorso di studi - si vuole privatizzare l’Università perciò potrà studiare e ambire ai lavori migliori solo chi se lo potrà permettere.
· LA RIFORMA PARTE DAL 1° AL 4° ANNO. Cambiano le materie a partire dal 1° anno, ma si studierà per meno ore dal 1° al 4° anno. Il Governo cambia le carte in tavola agli studenti e alle famiglie a partita iniziata.
· SPARITE LE SPERIMENTAZIONI, DIRITTO E GEOGRAFIA DA ALCUNI ISTITUTI, ecc.
· ORE DI LABORATORIO E PROFESSIONALIZZANTI = MENO 50% NEI PROFESSIONALI E MENO 30% NEI TECNICI
· PER UTILIZZARE I DOCENTI DI RUOLO IN ESUBERO SI POTRANNO INSEGNARE MATERIE PER LE QUALI NON S’E’ SOSTENUTO NEPPURE UN ESAME UNIVERSITARIO
· LE FAMIGLIE PAGANO LA SCUOLA PUBBLICA. Circolare ministeriale del 14/12/2009 afferma che i contributi volontari versati dai genitori possono anche non essere usati per lo scopo per cui vengono richiesti e cioè il potenziamento dell’attività formativa, ma per il NORMALE FUNZIONAMENTO degli istituti che compete interamente allo Stato (es. pagare i contratti di supplenza breve, quelli di servizio per la pulizia dei locali, ecc…). Equivale ad UNA TASSA PAGATA DALLE FAMIGLIE!
· LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA E’ GRATUITA! AlcuneScuole pubbliche di I ciclo hanno richiesto un contributo, di diverso importo da scuola a scuola, al momento della iscrizione e/o riconferma degli scolari. Tale contributo è volontario e facoltativo - legge 296 del 27/12/2006. Questa “pratica”è più diffusa di quanto si pensi.
· 140.000 POSTI DI LAVORO TAGLIATI IN 3 ANNI. Lavoratori della Scuola sbattuti in mezzo alla strada o condannati dal Governo al precariato a vita. Nessun ammortizzatore sociale. Il “salvaprecari” non salva nessuno, prevede una disoccupazione temporanea, già prevista dalla normativa vigente, ed accompagna al licenziamento. Questo Governo aggrava la crisi licenziando insegnanti con laurea, master, 2 o più abilitazioni e/o concorsi vinti. Vergogna!
COMITATO DIFESA SCUOLA PUBBLICA
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA, sez. RAVENNA, eddiefebbrari@hotmail.com
eddie- Coordinatore
- Numero di messaggi : 590
Località : Cesena
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Flc Cgil Ravenna
Contributo al forum : 6415
Data d'iscrizione : 15.03.09
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
SABATO 6 FEBBRAIO SIT IN PIAZZA DEL POPOLO A RAVENNA
ORE 16,30-18,30
ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA RIFORMA GELMINI : MENO ORE DI LEZIONE, LE FAMIGLIE PAGANO, MENO 140.000 POSTI DI LAVORO.
17 FEBBRAIO ORE 17 SALA BERINGUER - DI FRONTE ALLA QUESTURA – RAVENNA GENITORI, DOCENTI E STUDENTI, PARLIAMONE ASSIEME
· CLASSI SENZA INSEGNANTI. Molti istituti in Italia non hanno più i soldi per sostituire gli insegnanti in malattia. La classe senza insegnanti è affidata ai bidelli, per garantire almeno la sorveglianza dei bambini, o si separano gli alunni e li si distribuiscono nelle altre classi. L’anno prossimo, con i 40.000 tagli al personale, sarà molto peggio.
· SCUOLE SPORCHE. Il Governo ha stabilito che in Italia ci sarà una riduzione del 25% dei servizi riguardanti le pulizie dei locali scolastici. Questo comporterà che si puliranno gli spazi a giorni alterni; ad esempio, un giorno il bagno dei maschi e quello dopo delle femmine, lo chiede l’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna.
· SCUOLE SENZA SOLDI. Manca la carta igienica, il sapone, la carta per le fotocopie, il toner, ecc.
· QUASI 2 ANNI DI LEZIONE IN MENO! Alle elementari passerà da 32-33 ore a 27 = meno 875 ore in 5 anni
Alle medie da 33 a 30 = meno 315 ore in 3 anni ; Alle superiori ci sarà taglio "medio"di 700 ore in 5 anni
Totale =1890 ore, QUASI 2 ANNI DI SCUOLA IN MENO e di chances per il futuro. Il bambino prossimo venturo uscirà dalla scuola con un'età anagrafica di 15-16 anni, ma con una reale età scolastica di 13-14.
Potrà rifarsi con le scuole serali o l'educazione adulta? No, eliminate per sempre anche quelle.
· RIFORMA DELLE SUPERIORI: AL LICEO MENO ORE CHE NELLA SCUOLA MEDIA
· LICEI SCUOLE DI SERIE A, TECNICI DI B E PROFESSIONALE DI C! La maggior parte dei figli dei ricchi frequenta il liceo. Si creerà una frattura tra ricchi e poveri che si allargherà con l’avanzamento nel percorso di studi - si vuole privatizzare l’Università perciò potrà studiare e ambire ai lavori migliori solo chi se lo potrà permettere.
· LA RIFORMA PARTE DAL 1° AL 4° ANNO. Cambiano le materie a partire dal 1° anno, ma si studierà per meno ore dal 1° al 4° anno. Il Governo cambia le carte in tavola agli studenti e alle famiglie a partita iniziata.
· SPARITE LE SPERIMENTAZIONI, DIRITTO E GEOGRAFIA DA ALCUNI ISTITUTI, ecc.
· ORE DI LABORATORIO E PROFESSIONALIZZANTI = MENO 50% NEI PROFESSIONALI E MENO 30% NEI TECNICI
· PER UTILIZZARE I DOCENTI DI RUOLO IN ESUBERO SI POTRANNO INSEGNARE MATERIE PER LE QUALI NON S’E’ SOSTENUTO NEPPURE UN ESAME UNIVERSITARIO
· LE FAMIGLIE PAGANO LA SCUOLA PUBBLICA. Circolare ministeriale del 14/12/2009 afferma che i contributi volontari versati dai genitori possono anche non essere usati per lo scopo per cui vengono richiesti e cioè il potenziamento dell’attività formativa, ma per il NORMALE FUNZIONAMENTO degli istituti che compete interamente allo Stato (es. pagare i contratti di supplenza breve, quelli di servizio per la pulizia dei locali, ecc…). Equivale ad UNA TASSA PAGATA DALLE FAMIGLIE!
· LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA E’ GRATUITA! AlcuneScuole pubbliche di I ciclo hanno richiesto un contributo, di diverso importo da scuola a scuola, al momento della iscrizione e/o riconferma degli scolari. Tale contributo è volontario e facoltativo - legge 296 del 27/12/2006. Questa “pratica”è più diffusa di quanto si pensi.
· 140.000 POSTI DI LAVORO TAGLIATI IN 3 ANNI. Lavoratori della Scuola sbattuti in mezzo alla strada o condannati dal Governo al precariato a vita. Nessun ammortizzatore sociale. Il “salvaprecari” non salva nessuno, prevede una disoccupazione temporanea, già prevista dalla normativa vigente, ed accompagna al licenziamento. Questo Governo aggrava la crisi licenziando insegnanti con laurea, master, 2 o più abilitazioni e/o concorsi vinti. Vergogna!
COMITATO DIFESA SCUOLA PUBBLICA
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA, sez. RAVENNA, eddiefebbrari@hotmail.com
ORE 16,30-18,30
ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA RIFORMA GELMINI : MENO ORE DI LEZIONE, LE FAMIGLIE PAGANO, MENO 140.000 POSTI DI LAVORO.
17 FEBBRAIO ORE 17 SALA BERINGUER - DI FRONTE ALLA QUESTURA – RAVENNA GENITORI, DOCENTI E STUDENTI, PARLIAMONE ASSIEME
· CLASSI SENZA INSEGNANTI. Molti istituti in Italia non hanno più i soldi per sostituire gli insegnanti in malattia. La classe senza insegnanti è affidata ai bidelli, per garantire almeno la sorveglianza dei bambini, o si separano gli alunni e li si distribuiscono nelle altre classi. L’anno prossimo, con i 40.000 tagli al personale, sarà molto peggio.
· SCUOLE SPORCHE. Il Governo ha stabilito che in Italia ci sarà una riduzione del 25% dei servizi riguardanti le pulizie dei locali scolastici. Questo comporterà che si puliranno gli spazi a giorni alterni; ad esempio, un giorno il bagno dei maschi e quello dopo delle femmine, lo chiede l’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna.
· SCUOLE SENZA SOLDI. Manca la carta igienica, il sapone, la carta per le fotocopie, il toner, ecc.
· QUASI 2 ANNI DI LEZIONE IN MENO! Alle elementari passerà da 32-33 ore a 27 = meno 875 ore in 5 anni
Alle medie da 33 a 30 = meno 315 ore in 3 anni ; Alle superiori ci sarà taglio "medio"di 700 ore in 5 anni
Totale =1890 ore, QUASI 2 ANNI DI SCUOLA IN MENO e di chances per il futuro. Il bambino prossimo venturo uscirà dalla scuola con un'età anagrafica di 15-16 anni, ma con una reale età scolastica di 13-14.
Potrà rifarsi con le scuole serali o l'educazione adulta? No, eliminate per sempre anche quelle.
· RIFORMA DELLE SUPERIORI: AL LICEO MENO ORE CHE NELLA SCUOLA MEDIA
· LICEI SCUOLE DI SERIE A, TECNICI DI B E PROFESSIONALE DI C! La maggior parte dei figli dei ricchi frequenta il liceo. Si creerà una frattura tra ricchi e poveri che si allargherà con l’avanzamento nel percorso di studi - si vuole privatizzare l’Università perciò potrà studiare e ambire ai lavori migliori solo chi se lo potrà permettere.
· LA RIFORMA PARTE DAL 1° AL 4° ANNO. Cambiano le materie a partire dal 1° anno, ma si studierà per meno ore dal 1° al 4° anno. Il Governo cambia le carte in tavola agli studenti e alle famiglie a partita iniziata.
· SPARITE LE SPERIMENTAZIONI, DIRITTO E GEOGRAFIA DA ALCUNI ISTITUTI, ecc.
· ORE DI LABORATORIO E PROFESSIONALIZZANTI = MENO 50% NEI PROFESSIONALI E MENO 30% NEI TECNICI
· PER UTILIZZARE I DOCENTI DI RUOLO IN ESUBERO SI POTRANNO INSEGNARE MATERIE PER LE QUALI NON S’E’ SOSTENUTO NEPPURE UN ESAME UNIVERSITARIO
· LE FAMIGLIE PAGANO LA SCUOLA PUBBLICA. Circolare ministeriale del 14/12/2009 afferma che i contributi volontari versati dai genitori possono anche non essere usati per lo scopo per cui vengono richiesti e cioè il potenziamento dell’attività formativa, ma per il NORMALE FUNZIONAMENTO degli istituti che compete interamente allo Stato (es. pagare i contratti di supplenza breve, quelli di servizio per la pulizia dei locali, ecc…). Equivale ad UNA TASSA PAGATA DALLE FAMIGLIE!
· LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA E’ GRATUITA! AlcuneScuole pubbliche di I ciclo hanno richiesto un contributo, di diverso importo da scuola a scuola, al momento della iscrizione e/o riconferma degli scolari. Tale contributo è volontario e facoltativo - legge 296 del 27/12/2006. Questa “pratica”è più diffusa di quanto si pensi.
· 140.000 POSTI DI LAVORO TAGLIATI IN 3 ANNI. Lavoratori della Scuola sbattuti in mezzo alla strada o condannati dal Governo al precariato a vita. Nessun ammortizzatore sociale. Il “salvaprecari” non salva nessuno, prevede una disoccupazione temporanea, già prevista dalla normativa vigente, ed accompagna al licenziamento. Questo Governo aggrava la crisi licenziando insegnanti con laurea, master, 2 o più abilitazioni e/o concorsi vinti. Vergogna!
COMITATO DIFESA SCUOLA PUBBLICA
COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA, sez. RAVENNA, eddiefebbrari@hotmail.com
eddie- Coordinatore
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Diamo la sveglia in tutte le scuole!!!!
Ieri il Consiglio dei Ministri ha annunciato il varo della Riforma delle superiori definendola una riforma epocale come non se n'erano avute dalla Riforma Gentile del 1923. Siamo d'accordo, questa riforma non solo taglia sull'istruzione ma tende a cancellare tutte le buone pratiche che la scuola ha accumulato in questi 60 anni di Repubblica, cancellando sperimentazioni, aumentando il numero degli alunni per classe, reinserendo di fatto l'avviamento al lavoro. Oltre a mettere sulla strada altri 17000 precari inserisce dentro la scuola la gerarchia tra i docenti e la disciplina, distruggendo così il clima di collaborazione necessario ad un buon processo educativo. E come se non bastasse, impone per decreto che le scuole dichiarino un bilancio falso per evitare di versare quei crediti che sono stati già spesi per le supplenze! Impoverendo così ulteriormente le scuole pubbliche a tutto vantaggio di quelle private che vedono continuamente aumentare il loro contributi.
Di fronte ad un attacco così violento il mondo della scuola è ancora stordito, ma non è affatto pacificato. Per questo, come Coordinamento dei Precari della Scuola (in concomitanza con iniziative simili in altre province d'Italia) abbiamo deciso che è necessario DARE LA SVERGLIA IN TUTTE LE SCUOLE DI BOLOGNA! Questa mattina siamo stati di fronte al liceo Copernico ad invitare i colleghi, il personale ATA e gli studenti a fermarsi un momento a riflettere su quanto sta accadendo. Abbiamo invitato i colleghi a NON COLLABORARE all'attuazione di questa riforma, partendo da dentro i collegi docenti e partecipando a tutte le iniziative dei prossimi mesi. In particolare la serata cittadina del 20 febbraio “Scuola libera tutti” che si terrà al Teatro Testoni dalle ore 15, a allo sciopero nazionale della scuola del 12 marzo con manifestazione a Roma. L'obiettivo è quello di arrestare l'avanzare dei decreti attuativi per impedire l'effettiva pianificazione dei tagli. Prepariamo tutte le iniziative possibili per arrivare a fine anno ad un massiccio SCIOPERO DEGLI SCRUTINI!
Quest'anno la scuola non deve finire!!!
Al termine gli studenti del Copernico hanno dato vita ad un'assemblea spontanea che ha deciso l'occupazione della scuola. Ovviamente nei prossimi giorni saremo al loro fianco in questa battaglia pacifica ma determinata e andremo in tutte le scuole di Bologna per portare la nostra sveglia. Difendiamo la nostra dignità di cittadini, insegnanti e dipendenti pubblici.
Coordinamento Precari della Scuola di Bologna
Una piccola cronaca:
Oggi è andata alla grande!
Eravamo in 5: pochi, belli, gentili, simpatici ma determinati!
Una sveglia, un megafono, il nostro striscione più grande e tanti volantini.
Abbiamo chiesto a tutti, colleghi, studenti e ata di posticipare l'ingresso di 10 minuti ed unirsi alla nostra protesta contro l'approvazione della riforma; abbiamo chiesto di ascoltarci per 10 minuti, abbiamo invitato tutti a svegliarsi dal torpore che sembra avvolgerci, abbiamo proposto tutte le nostre iniziative di mobilitazione.
Abbiamo chiesto, non abbiamo obbligato nessuno e quasi tutti si sono fermati ad ascoltare; hanno condiviso, applaudito, partecipato.
Allo scadere dei 10 minuti abbiamo ringraziato per l'ascolto e ci siamo spostati; tutto molto bello. A quel punto però la più grande sorpresa: molti docenti sono rimasti a parlare con noi e alcuni studenti ci hanno chiesto il megafono; sono entrati quasi alle 9 e hanno organizzato un'assemblea d'istituto. Alle 11 hanno occupato!!!
dodocchi- Novizio/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Oggi seconda sveglia!
La sveglia di oggi a Bologna è suonata al Liceo Sabin; eravamo 10 quasta volta (il doppio di ieri!) e abbiamo seguito le stesse modalità: megafono, striscione, volantini e la richiesta a tutti di posticipare l'ingresso di 10 minuti.
Qualcuno è entrato, è ovvio, magari borbottando, ma la stragrande maggioranza dei colleghi e del personale ata si è fermata ad ascoltarci, così come molti studenti. Finiti i 10 minuti abbiamo ringraziato e ci siamo spostati e, a differenza di ieri, qui lo spazio fuori ai cancelli si è svuotato molto presto (alle 8:40 erano tutti dentro).
Poi, però, veniamo a sapere che i ragazzi hanno indetto un'assemblea d'istituto, coinvolgendo anche gli insegnanti, molti dei quali sono intervenuti sui tagli e sulla riforma. Alle 10:30 hanno deciso di occupare e i docenti della scuola hanno prodotto un documento in loro appoggio! E sono due!
La sveglia di oggi a Bologna è suonata al Liceo Sabin; eravamo 10 quasta volta (il doppio di ieri!) e abbiamo seguito le stesse modalità: megafono, striscione, volantini e la richiesta a tutti di posticipare l'ingresso di 10 minuti.
Qualcuno è entrato, è ovvio, magari borbottando, ma la stragrande maggioranza dei colleghi e del personale ata si è fermata ad ascoltarci, così come molti studenti. Finiti i 10 minuti abbiamo ringraziato e ci siamo spostati e, a differenza di ieri, qui lo spazio fuori ai cancelli si è svuotato molto presto (alle 8:40 erano tutti dentro).
Poi, però, veniamo a sapere che i ragazzi hanno indetto un'assemblea d'istituto, coinvolgendo anche gli insegnanti, molti dei quali sono intervenuti sui tagli e sulla riforma. Alle 10:30 hanno deciso di occupare e i docenti della scuola hanno prodotto un documento in loro appoggio! E sono due!
dodocchi- Novizio/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Ottimo! Speriamo che altre scuole a Bologna e in Italia seguano l'esempio e occupino!
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
E la riforma delle superiori sarà tra i temi della scuola di formazione nazionale del movimento studenti di azione cattolica, che in aprile a Rimini vedrà la presenza del ministro Gelmini.
http://www.newsrimini.it//news/2010/febbraio/06/rimini/riforma_della_scuola._la_parola_a_insegnanti_e_studenti.html
http://www.newsrimini.it//news/2010/febbraio/06/rimini/riforma_della_scuola._la_parola_a_insegnanti_e_studenti.html
eddie- Coordinatore
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Conviene che voi di Ravenna e anche i colleghi di Bologna riservino una... degna accoglienza alla ministra!
Antonino Buonamico- Moderatore
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
http://radio.rcdc.it/archives/scuole-in-fermento-contro-la-riforma-gelmini/
Scuole in fermento contro la Riforma Gelmini
Contro la riforma delle superiori, questa mattina gli studenti hanno occupato il liceo Laura Bassi di via Sant’Isaia. La decisione era stata presa ieri nel corso di una riunione del collettivo e questa mattina gli studenti si sono riuniti in assemblea per organizzare le attività all’interno della scuola occupata. Sciopero anche al professionale Fioravanti, in cui gli studenti non sono entrati, e assemblea all’Aldrovandi Rubbiani.
All’Itis Belluzzi, invece, gli studenti hanno tentato di dar vita ad una protesta ma tutto è rientrato a causa della scarsa partecipazione.
Al liceo Copernico, il capofila della protesta che era sceso in occupazione già venerdì scorso, la protesta è rientrata. Discorso identico per il tecnico Pier Crescienzi-Pacinotti. Al liceo Sabin, invece, gli studenti hanno deciso di togliere l’occupazione.
Questa mattina, ad Angolo B, abbiamo sentito Riccardo studente del liceo Sabin.
Questo pomeriggio è stata la volta del liceo Minghetti. Anche al liceo Righi gli studenti hanno scelto da stasera di occupare, mentre al Galvani hanno abbandonato, almeno per il momento, gli intenti bellicosi. Dopo che la preside aveva negato loro uno spazio dentro alla scuola in cui tenere la riunione pomeridiana, gli studenti si sono radunati sotto il portico per un’accesa assemblea che ha scelto di studiare nei prossimi giorni forme di lotta alternative all’occupazione.
Nell’aria c’è anche la proposta di un corteo cittadino di protesta unitaria. L’idea è nata al Minghetti: una fiaccolata nel centro della città per domani sera. Tempo permettendo.
Scuole in fermento contro la Riforma Gelmini
Contro la riforma delle superiori, questa mattina gli studenti hanno occupato il liceo Laura Bassi di via Sant’Isaia. La decisione era stata presa ieri nel corso di una riunione del collettivo e questa mattina gli studenti si sono riuniti in assemblea per organizzare le attività all’interno della scuola occupata. Sciopero anche al professionale Fioravanti, in cui gli studenti non sono entrati, e assemblea all’Aldrovandi Rubbiani.
All’Itis Belluzzi, invece, gli studenti hanno tentato di dar vita ad una protesta ma tutto è rientrato a causa della scarsa partecipazione.
Al liceo Copernico, il capofila della protesta che era sceso in occupazione già venerdì scorso, la protesta è rientrata. Discorso identico per il tecnico Pier Crescienzi-Pacinotti. Al liceo Sabin, invece, gli studenti hanno deciso di togliere l’occupazione.
Questa mattina, ad Angolo B, abbiamo sentito Riccardo studente del liceo Sabin.
Questo pomeriggio è stata la volta del liceo Minghetti. Anche al liceo Righi gli studenti hanno scelto da stasera di occupare, mentre al Galvani hanno abbandonato, almeno per il momento, gli intenti bellicosi. Dopo che la preside aveva negato loro uno spazio dentro alla scuola in cui tenere la riunione pomeridiana, gli studenti si sono radunati sotto il portico per un’accesa assemblea che ha scelto di studiare nei prossimi giorni forme di lotta alternative all’occupazione.
Nell’aria c’è anche la proposta di un corteo cittadino di protesta unitaria. L’idea è nata al Minghetti: una fiaccolata nel centro della città per domani sera. Tempo permettendo.
Matteo V- Esperto/a
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manifestazione davanati al csa di Modena
Il cps Modena parteciperà alla prevista assemblea, da indire congiuntamente da parte di tutti i sindacati locali, il 5 marzo, poposta dalla Gilda, come azione integrativa dello sciopero del 12 marzo, per discutere dei problemi della scuola e delle azioni concrete per poterli rispolverli. Inoltre il martedì successivo il 9 marzo manifesteremo davanti al Csa per poter essere accolti dal rettore e chiedere le entità di tagli previsti sul territorio. Chiediamo la parteicpazione di tutti e proponiamo la diffusione di azioni similari sugli altri territori.
Lucrezio
Lucrezio
Ospite- Ospite
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Domenica mattina a Riccione dovrebbe esserci dalle 9 alle 15 un presidio/contestazione di precari cntro la Gelmini in visita in città per partecipare ad un convegno. Qualcuno sa dall'Emilia in generale e da Parma in particolare chi si muove e a che ora?
stenkarazin1670- Esperto/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Ho riportato ai colleghi di Parma, riuniti nel coordinamento cittadino "lascuolasiamonoi" attivo fin dal 2003 contro la Moratti le decisioni prese dall'Assemblea nazionale del CPS svoltasi a Napoli il 31 gennaio. Hanno suscitato interesse le proposte di blocco delle gite e boicottaggio dell'acquisto di libri di testo. Più dubbi sono stati espressi circa il blocco degli scrutini,per gli aspetti legali legati alla questione.
stenkarazin1670- Esperto/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Il coordinamento precari di Bologna della scuola ha deciso
di aderire alla giornata del primo marzo e di sostenerla attivamente.
Il tetto del trenta% di alunni stranieri nelle classi e il reato di clandestinità nel quale rischiano di cadere i ragazzi stranieri al diciottesimo anno di età se non in regola con gli studi ci sembrano due buoni motivi perchè il mondo degli insegnanti non si limiti a partecipare solo alla manifestazione, ma colga l'occasione per un'attività di sensibilizzazione nelle classi.
“Come comitato per lo sciopero degli stranieri, oltre alle richieste avanzate dalla rete, chiediamo: che siano fornite alle scuole le risorse finanziarie ed umane per l'alfabetizzazione linguistica;
che si affidi all'autonomia funzionale delle scuole la scelta delle modalità e del progetto più idoneo a rendere al tempo stesso efficace l'intervento;
che siano messi a disposizione delle scuole strumenti moderni per l'alfabetizzazione ed un piano per la formazione dei docenti; che si avvii un progetto speciale nazionale per l'alfabetizzazione ed integrazione, come hanno fatto molti paesi dell'Unione Europea”.
“La scuola”, conclude speranzosa Kyenge Kashetu, “fa parte del percorso per “la piena cittadinanza” dei cittadini immigrati e quindi contro ogni forma di razzismo e discriminazione”. Queste le parole della portavoce del coordinamento del primo marzo di Bologna
Il giorno primo marzo invitiamo tutti gli insegnanti a leggere nelle loro classi di ogni ordine e grado il racconto di Massimo Ghirelli "Il giorno in cui gli immigrati lasciarono l'Italia" , racconto scritto dal sociologo avvalendosi dei dati esatti raccolti dall’Archivio dell’Immigrazione di Roma e dal Dossier statistico della Caritas 1999.
Nella versione proposta dal coordinamento precari di Bologna si è scelta una selezione del testo, si è scelto poi di adottare un riferimento calcistico più attuale ( come proposto da Travaglio nella versione del racconto proposta in una puntata di annozero) e di epurarlo di precisi riferimenti politici poichè valido in tutti i governi che si sono succeduti.
Al termine della lettura del testo nelle classi vi invitiamo a stimolare riflessioni e dibattiti sul tema e a far produrre ai ragazzi testi scritti che, se vorrete, saranno appesi in piazza Maggiore in forma anonima nel corso della manifestazione pomeridiana.
Partecipate e diffondete!!
Ci vediamo il pomeriggio del 1° Marzo in piazza Maggiore a Bologna.
Coordinamento dei Precari della Scuola Bologna[center]
di aderire alla giornata del primo marzo e di sostenerla attivamente.
Il tetto del trenta% di alunni stranieri nelle classi e il reato di clandestinità nel quale rischiano di cadere i ragazzi stranieri al diciottesimo anno di età se non in regola con gli studi ci sembrano due buoni motivi perchè il mondo degli insegnanti non si limiti a partecipare solo alla manifestazione, ma colga l'occasione per un'attività di sensibilizzazione nelle classi.
“Come comitato per lo sciopero degli stranieri, oltre alle richieste avanzate dalla rete, chiediamo: che siano fornite alle scuole le risorse finanziarie ed umane per l'alfabetizzazione linguistica;
che si affidi all'autonomia funzionale delle scuole la scelta delle modalità e del progetto più idoneo a rendere al tempo stesso efficace l'intervento;
che siano messi a disposizione delle scuole strumenti moderni per l'alfabetizzazione ed un piano per la formazione dei docenti; che si avvii un progetto speciale nazionale per l'alfabetizzazione ed integrazione, come hanno fatto molti paesi dell'Unione Europea”.
“La scuola”, conclude speranzosa Kyenge Kashetu, “fa parte del percorso per “la piena cittadinanza” dei cittadini immigrati e quindi contro ogni forma di razzismo e discriminazione”. Queste le parole della portavoce del coordinamento del primo marzo di Bologna
Il giorno primo marzo invitiamo tutti gli insegnanti a leggere nelle loro classi di ogni ordine e grado il racconto di Massimo Ghirelli "Il giorno in cui gli immigrati lasciarono l'Italia" , racconto scritto dal sociologo avvalendosi dei dati esatti raccolti dall’Archivio dell’Immigrazione di Roma e dal Dossier statistico della Caritas 1999.
Nella versione proposta dal coordinamento precari di Bologna si è scelta una selezione del testo, si è scelto poi di adottare un riferimento calcistico più attuale ( come proposto da Travaglio nella versione del racconto proposta in una puntata di annozero) e di epurarlo di precisi riferimenti politici poichè valido in tutti i governi che si sono succeduti.
Al termine della lettura del testo nelle classi vi invitiamo a stimolare riflessioni e dibattiti sul tema e a far produrre ai ragazzi testi scritti che, se vorrete, saranno appesi in piazza Maggiore in forma anonima nel corso della manifestazione pomeridiana.
Partecipate e diffondete!!
Ci vediamo il pomeriggio del 1° Marzo in piazza Maggiore a Bologna.
Coordinamento dei Precari della Scuola Bologna[center]
Matteo V- Esperto/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Sabato 13 marzo alle ore 16 presso l'auditorium "Toscanini" di via Cuneo a Parma si terrà un'assemblea provinciale aperta a tutta la cittadinanza sui seguenti punti: decreto Brunetta; Riforma delle superiori; bilanci in rosso delle scuole; precariato e sicurezza degli edifici scolastici. Verrà proiettato all'inizio un pezzo di "presa diretta" di Riccardo Iacona sulla disastrosa situazione della scuola italiana e seguiranno gli interventi dei presenti sui cinque temi sopra riportati.
Accorrete numeros!
Accorrete numeros!
stenkarazin1670- Esperto/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Noi, i Capponi di Renzo,
abbiamo deciso che siamo stanchi di beccarci tra di noi.
Abbiamo deciso che non ci taglieremo da soli le ore di scuola, i posti di lavoro, gli insegnanti tecnico pratici, i bidelli e il personale amministrativo.
Abbiamo deciso che vogliamo i supplenti e non le classi smembrate, che vogliamo poter pulire i bagni tutti i giorni.
Abbiamo deciso che siamo dipendenti pubblici, e non ce staremo a guardare mentre ci trasformano in liberi professionisti o esperti esterni.
Non vogliano diventare soci di cooperative: siamo entrati dalla porta e non ci va di rientrare dalla finestra.
Noi, i Capponi di Renzo, abbiamo capito che un indirizzo vale l’altro, che una classe di concorso vale l’altra, tanto saremo tutti tagliati, depauperati, svalutati e ricattati.
Abbiamo capito che il becco del nostro vicino che nei sobbalzi del Ministero si infila nel nostro occhio è il male minore.
Abbiamo capito che chi ci tiene appesi si trova in alto, non di fronte al nostro naso. Per questo
venerdì 12 Marzo
con uno scatto di reni ci tiriamo su e andiamo tutti a Roma sotto il Ministero dell’Istruzione, dove sta la mano che tiene il legaccio.
Andiamo a dare una beccata su quella mano e chi sa che non molli la presa!!!
Coordinamento (dei Capponi) Precari della Scuola di Bologna
Manifestazione nazionale della scuola Roma- Piazza della repubblica ore 10.00, corteo fino al Ministero dove si avvierà con il movimento dei precari e con gli studenti un assedio permanente del ministero stesso.
Per adesioni e informazioni scrivi a precariscuola.bologna@gmail
abbiamo deciso che siamo stanchi di beccarci tra di noi.
Abbiamo deciso che non ci taglieremo da soli le ore di scuola, i posti di lavoro, gli insegnanti tecnico pratici, i bidelli e il personale amministrativo.
Abbiamo deciso che vogliamo i supplenti e non le classi smembrate, che vogliamo poter pulire i bagni tutti i giorni.
Abbiamo deciso che siamo dipendenti pubblici, e non ce staremo a guardare mentre ci trasformano in liberi professionisti o esperti esterni.
Non vogliano diventare soci di cooperative: siamo entrati dalla porta e non ci va di rientrare dalla finestra.
Noi, i Capponi di Renzo, abbiamo capito che un indirizzo vale l’altro, che una classe di concorso vale l’altra, tanto saremo tutti tagliati, depauperati, svalutati e ricattati.
Abbiamo capito che il becco del nostro vicino che nei sobbalzi del Ministero si infila nel nostro occhio è il male minore.
Abbiamo capito che chi ci tiene appesi si trova in alto, non di fronte al nostro naso. Per questo
venerdì 12 Marzo
con uno scatto di reni ci tiriamo su e andiamo tutti a Roma sotto il Ministero dell’Istruzione, dove sta la mano che tiene il legaccio.
Andiamo a dare una beccata su quella mano e chi sa che non molli la presa!!!
Coordinamento (dei Capponi) Precari della Scuola di Bologna
Manifestazione nazionale della scuola Roma- Piazza della repubblica ore 10.00, corteo fino al Ministero dove si avvierà con il movimento dei precari e con gli studenti un assedio permanente del ministero stesso.
Per adesioni e informazioni scrivi a precariscuola.bologna@gmail
Matteo V- Esperto/a
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Modena: i precari occupano il provveditorato per chiedere il blocco scrutini
http://www.viaemilianet.it/rssmo.php?id=5069
Scuola, la rabbia dei precari
Il 26 marzo si chiudono le iscrizioni alle scuole superiori. E se famiglie e studenti di terza media faticano a raccapezzarsi nella riforma Gelmini, i suoi effetti sono ben noti, ahi loro, ai docenti precari. In migliaia, nel modenese, rischiano il posto.
Il 26 marzo si chiudono le iscrizioni e per le scuole, gli istituti professionali in particolare, dove la decisione sull'indirizzo da scegliere va presa già al primo anno e non dopo il triennio come nel caso di istituti tecnici e licei, urge fare chiarezza. Una riforma, quella voluta dal ministro Gelmini, attesa da decenni ma che presenta diverse problematiche, a cominciare dalla tempistica dell'informazione. Tra una settimana, infatti, le famiglie dovranno aver deciso e, nel caso degli istituti professionali, scelto anche l'indirizzo. Le scuole medie stanno distribuendo in questi giorni i moduli informativi e l'ufficio scolastico provinciale è pronto a fornire qualsiasi informazione. Dai 5 settori e 27 indirizzi di partenza, la riforma ha ridotto le voci a 2 settori (servizi e industria e artigianato) e 6 indirizzi. Che per il Corni, tanto per fare un esempio, si traduce nella conferma di tutte le qualifiche esistenti ma nella loro confluenza in tre nuovi ordinamenti: servizi socio sanitari-odontotecnico, manutenzione e assistenza e produzioni industriali e artigianali industria. Un caso a sé stante è quello dell'ormai ex istituto d'arte Venturi che, con la riforma, avrà una doppia anima: da un lato liceo artistico e dall'altro istituto professionale.
Oggi la protesta dei precari
Lavorano nella scuola da 10, 15 anni. Precari da sempre, costretti ogni agosto a ripartire da zero con un nuovo contratto, spesso in un nuovo istituto, con nuovi studenti. Sono ancora giovani e preparati, hanno formato generazioni di giovani modenesi. E adesso lo Stato italiano sta per sbarazzarsi di loro come inutile zavorra, pesi di cui liberarsi in nome degli equilibri di bilancio. Arrivederci e grazie, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, più di 130mila in Italia tra docenti e personale Ata, migliaia anche a Modena. Effetto della Riforma Gelmini, che riduce le ore e le materie di insegnamento e aumenta il numero di alunni per classe. Lo scorso anno è toccato a materne, elementari e medie, stavolta la scure si abbatte sui docenti precari delle superiori. In molti, oggi pomeriggio, hanno protestato davanti all'Ufficio scolastico di Modena, l'ex Provveditorato, chiamati a raccolta dal coordinamento autonomo degli insegnanti precari. Un'iniziativa cui hanno aderito anche Cgil, Cisl e Gilda. Forti anche le critiche al dirigente scolastico provinciale, Gino Malaguti, che adducendo precedenti impegni istituzionali non ha incontrato i manifestanti.
Cgil: alle scuole mancano 19 milioni
Massimo Mezzetti, candidato di Sinistra Ecologica e Libertà – Idee Verdi e presidente della commissione regionale Scuola, si unisce alla protesta dei precari della scuola che anche a Modena, nel pomeriggio, si daranno appuntamento davanti al Provveditorato agli studi. “Le bozze dei regolamenti per il riordino degli istituti superiori sono state pubblicate solo tre giorni prima della data di inizio delle iscrizioni – afferma Mezzetti -. E ciò impedisce alle scuole – prosegue – di elaborare un nuovo piano dell'offerta formativa, secondo i tempi e le procedure previste. La scuola – conclude il candidato di Sel -viene ulteriormente svilita da una legge che prevede solo tagli, mentre continuano i finanziamenti alle scuole private”. Sempre sull'argomento interviene anche il sindacato scuola della Cgil che parteciperà alla manifestazione di protesta, che si terrà sabato prossimo, 20 marzo, alle 10.30 in centro, indetta dal coordinamento Consigli d'Istituito e dal Comitati genitori dal titolo:”Non voglio che la mia scuola vada a rotoli”. Le scuole modenesi aspettano ancora dal Ministero competente 19 milioni di euro, conclude la Flc/Cigl.
di REDAZIONE
Ospite- Ospite
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
CENTINAIA DI PRECARI DELLA SCUOLA HANNO ASSEDIATO IL PROVVEDITORATO DI MODENA
I precari di Modena chiedono il blocco degli scrutini
e la lotta ad oltranza contro i tagli alla Scuola
I precari di Modena chiedono il blocco degli scrutini
e la lotta ad oltranza contro i tagli alla Scuola
Centinaia di precari della Scuola oggi pomeriggio hanno assediato il Provveditorato di Modena. Dopo aver chiesto un incontro col provveditore Malaguti - che si è fatto sentire solo al telefono, negandosi all'incontro (accampando altri impegni), nonostante i precari fossero disposti ad aspettarlo ad oltranza - i precari hanno prima contestato il provveditore con slogan e fischi e sono poi entrati nel provveditorato insieme agli studenti e hanno appeso uno striscione alle finestre con la scritta: No ai tagli alla scuola, sì al ritiro della legge 133.
I precari hanno concluso la manifestazione dandosi appuntamento per mercoledì 24 marzo alle ore 18 in via Carteria 49 per un'assemblea provinciale in cui decidere le prossime scadenze di lotta.
Coordinamento Precari della Scuola di Modena
precariscuolamo@gmail.com
http://precariscuolamodena.wordpress.com/
Ospite- Ospite
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Il Coordinamento Precari Scuola Ravenna aderisce al corteo in difesa della scuola pubblica indetto dal Collettivo Autonomo Ravenna (sabato 20 marzo ore 15 a Ravenna, partenza dalla stazione) perché condivide pienamente le rivendicazioni degli studenti. Come insegnanti siamo molto preoccupati per il futuro dei nostri ragazzi e crediamo dovrebbero esserlo anche i loro genitori. I pesantissimi tagli hanno già rovinato la scuola elementare e quella media dato che le ore di lezione sono state ridotte e molto spesso si lede il diritto allo studio degli alunni, infatti, in assenza di un insegnante i bambini sono spediti in altre classi come fossero pacchi da parcheggiare. Questa non è scuola, e sicuramente non è quella che vogliamo per i nostri alunni. Ma le forbici del Governo dal prossimo anno colpiranno anche la scuola superiore. Così ai licei si studierà meno che alle scuole medie; i tecnici e i professionali passeranno da 36 a 32 ore e vedranno ridotte rispettivamente del 30% e del 50% le ore di laboratorio, quelle professionalizzanti che insegnano il mestiere, tanto per capirci, materie come diritto, geografia e musica spariranno da quasi tutti gli istituti, ci saranno meno ore di inglese, di matematica, di seconda lingua comunitaria (tedesco, francese e spagnolo), ecc. L’elenco potrebbe andare avanti ed essere lungo come la lista della spesa settimanale poiché non c’è materia che non subisca tagli di ore. Ricordiamo a tutti i genitori e cittadini che le ore di lezione sono per gli alunni un’opportunità in più non solo per accrescere le proprie conoscenze e competenze, ma anche per maturare, attraverso l’interazione e il dialogo con i docenti e i propri coetanei. In questo la scuola è garanzia di opportunità e democrazia perché dà a tutti la possibilità di migliorare la propria posizione sociale oltre che diventare cittadini dotati di spirito critico e protagonisti della propria vita. Tutto ciò però ora è in pericolo. Si vuole mettere la scuola pubblica in ginocchio per favorire la scuola privata e si sta andando nella direzione di una scuola che offre materie opzionali a pagamento che solo i figli delle famiglie più abbienti si potranno permettere. Il progetto di esclusione delle classi sociali più povere (figli di operai, di precari, di lavoratori a progetto, ecc.) dal sapere, e quindi dai lavori migliori, sarà portato avanti anche nelle università dato che nella nostra regione si parla già di un aumento del 20% delle tasse dal prossimo anno. Temiamo fortemente che a settembre ci risveglieremo nel passato. Ci ritroveremo d’improvviso in una società che, esattamente come 50 anni fa, dà opportunità solo a pochi. Non è questa l’Italia che vogliamo noi insegnanti. La scuola deve essere un bene pubblico fruibile da tutti negli stessi modi e deve offrire opportunità al figlio dell’operaio così come a quello del dottore. La scuola è garante di democrazia e opportunità e come tale deve essere difesa da tutti noi. Per questo sabato pomeriggio aspettiamo tutti i cittadini al corteo indetto dagli studenti del collettivo e lanciamo un appello a tutto il personale della scuola ravennate affinché partecipi a questa iniziativa. Al termine del corteo vogliamo, infatti, incontrarci davanti ad un aperitivo e coordinare azioni comuni. Invitiamo inoltre gli operatori di ruolo della scuola a partecipare perché i tagli avranno effetti devastanti non solo per i 180.000 precari che saranno licenziati in 5 anni ma anche per loro. Il collegato al lavoro e la struttura di vertice (legge Brunetta) che s’introdurrà nella scuola metteranno in pericolo la libertà d’insegnamento, renderanno tutti maggiormente ricattabili e facilmente licenziabili. E’ giunto il momento di ribellarsi alle ingiustizie e di dire basta. Lo dobbiamo ai nostri alunni, ai nostri figli, alle generazioni future a cui non possiamo lasciare in eredità una scuola classista e antidemocratica come quella che l’attuale Governo persegue, ma, soprattutto, lo dobbiamo a noi stessi in quanto uomini, cioè soggetti pensanti che perseguono il bene comune e quindi anche il proprio. Coordinamento Precari Scuola, sezione di Ravenna
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
CENTINAIA DI PRECARI DELLA SCUOLA HANNO ASSEDIATO IL PROVVEDITORATO DI MODENA
I precari di Modena chiedono il blocco degli scrutini
e la lotta ad oltranza contro i tagli alla Scuola
I precari di Modena chiedono il blocco degli scrutini
e la lotta ad oltranza contro i tagli alla Scuola
Centinaia di precari della Scuola oggi pomeriggio hanno assediato il Provveditorato di Modena. Dopo aver chiesto un incontro col provveditore Malaguti - che si è fatto sentire solo al telefono, negandosi all'incontro (accampando altri impegni), nonostante i precari fossero disposti ad aspettarlo ad oltranza - i precari hanno prima contestato il provveditore con slogan e fischi e sono poi entrati nel provveditorato insieme agli studenti e hanno appeso uno striscione alle finestre con la scritta: No ai tagli alla scuola, sì al ritiro della legge 133.
I precari hanno concluso la manifestazione dandosi appuntamento per mercoledì 24 marzo alle ore 18 in via Carteria 49 per un'assemblea provinciale in cui decidere le prossime scadenze di lotta.
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
IL PROVVEDITORE MALAGUTI CEDE ALLE RICHIESTE DEI PRECARI DELLA SCUOLA
E' la dimostrazione che solo con la lotta si riesce a strappare qualche risultato
Comunicato stampa
Comunicato stampa
Dopo il presidio e la manifestazione di protesta del 18 marzo davanti al provveditorato di Modena - manifestazione organizzata dal Coordinamento Precari della Scuola di Modena che ha visto la partecipazione di centinaia di precari - il provveditore Gino Malaguti ha deciso di abbandonare la linea dell'indifferenza. Per ore i precari lo hanno aspettato sotto l'Ufficio Scolastico Provinciale, ma il provveditore ha millantato "impegni istituzionali". Durante il presidio è arrivata - sul cellulare di un sindacalista dello Snals - una chiamata del provveditore che ha parlato con la sottoscritta al telefono. Ci ha detto di essere impegnato in una riunione istituzionale a Bologna. Dal presidio sono partiti fischi e urla. Gli abbiamo detto che eravamo disposti ad aspettarlo ad oltranza, ma il provveditore ha chiuso la telefonata dicendo "buonanotte!". La rabbia dei precari è esplosa, anche per questo è stato organizzato un corteo nelle vie limitrofe al provveditorato. Tra gli slogan: "Malaguti te lo diciamo gli scrutini li blocchiamo!".
A dimostrazione che solo la lotta paga, il Coordinamento Precari della Scuola ottiene un primo risultato: è arrivato un fax dal Provveditorato in cui Malaguti ci annuncia di essere disposto ad incontrarci in qualsiasi data a noi "gradita". Adesso la lotta procede: non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto il ritiro dei tagli alla scuola pubblica. La prossima riunione del Coordinamento Precari è prevista per mercoledì alle ore 18 in via Carteria 49: decideremo in quell'occasione quando andare ad incontrare il provveditore. La campagna centrale delle prossime settimane sarà quella per chiedere ai sindacati l'indizione dello sciopero in occasione degli scrutini di giugno.
Fabiana Stefanoni
per il Coordinamento Precari della Scuola di Modena
IL DOCUMENTO CHE UNA DELEGAZIONE DEL COORDINAMENTO PRECARI DELLA SCUOLA DI MODENA HA DEPOSITATO IERI IN PROVVEDITORATO
IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA GRATUITA DI MASSA
Premesso che
La scuola pubblica, gratuita, di massa è un diritto fondamentale e imprescindibile, poiché rappresenta la premessa essenziale per il consolidamento e lo sviluppo di una società civile e democratica e che quindi, se viene mortificato, non sarà più in grado di assolvere alla sua essenziale funzione, quella cioè di essere strumento di uguaglianza e di soddisfazione di un bisogno sociale. Per questo l’attacco alla scuola pubblica rappresenta un grave passo per una deriva autoritaria. Tagliare finanziamenti alla scuola pubblica intensificando, invece, quelli alla scuola privata significa costituire una scuola classista, che discrimina i figli dei lavoratori.
Considerato che
Non esiste alcun progetto autentico di riforma, ma solo provvedimenti esecutivi dell’unica, vera fonte di ispirazione, citata nell’intestazione dei Regolamenti: l’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133. Tale articolo, intitolato Contenimento della spesa per il pubblico impiego, prevede: il taglio dei finanziamenti alla scuola pubblica per un totale di 7 miliardi e 832 milioni di euro nel quadriennio 2009/12; un pericoloso aumento del numero di alunni per classe; pesanti tagli agli organici dei docenti e del personale ATA (130000); il ridimensionamento, la chiusura e l’accorpamento degli istituti scolastici; tagli e accorpamenti delle classi di concorso; la riduzione dei piani di studio e dei quadri orari, delle ore di laboratorio, delle compresenze.
La legge, prevede, inoltre, già dal 2010/11, che le seconde, terze e quarte classi degli Istituti Tecnici subiranno una riduzione da 36 a 32 ore e quindi un taglio delle discipline, con la conseguente violazione della scelta del POF e dell’orario che studenti e genitori hanno adottato al momento dell’iscrizione in prima.
Considerato inoltre che
Il metodo utilizzato dal governo è fortemente discutibile, non solo non vi è stato alcun confronto con le parti sociali e con gli esperti della scuola, ma addirittura le bozze dei Regolamenti delle scuole secondarie sono state pubblicate troppo tardi, il 23 febbraio 2010, solo tre giorni prima della data di inizio delle iscrizioni.
I Regolamenti non sono ancora ufficialmente in vigore, perché non ancora pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, cosa che avverrà paradossalmente in prossimità o addirittura dopo la scadenza delle iscrizioni, prevista per il 26 marzo e già rinviata due volte.
La grave norma che consente di adempiere all’obbligo scolastico attraverso contratti di apprendistato, non solo ci allontana dalle recenti tendenze europee che vogliono innalzare l’obbligo a 18 anni, ma ci porta indietro di secoli, verso una società classista.
Il licenziamento di 130000 lavoratori precari, inseriti a pieno titolo nelle graduatorie, che per anni hanno fatto funzionare la scuola pubblica creerà la dispersione di un importante patrimonio di esperienze e conoscenze.
Il coordinamento precari delle scuole di Modena chiede:
1. Il ritiro immediato dei tagli
2. Il ritiro della L. 133/08
3. L’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari
4. Una politica di investimenti per la qualificazione della scuola pubblica
5. La riduzione del numero degli alunni per classe
6. L’aumento delle cattedre di sostegno
7. Finanziamenti per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strutture edilizia delle scuole
8. L'aumento dei finanziamenti per il funzionamento della Scuola pubblica, per il pagamento dello stipendio ai supplenti, per il pagamento degli incarichi legati al FIS.
Chiede inoltre al Dirigente Scolastico Provinciale di Modena di sostenere la costruzione di un tavolo di confronto permanente con i rappresentanti dei coordinamenti precari, dei genitori, degli studenti in cui essere informati sulla situazione degli organici e dei tagli previsti per la scuola.
Il Coordinamento Precari della Scuola di Modena invita tutti i lavoratori e le lavoratrici della scuola (precari e in ruolo, docenti e personale Ata) all'assemblea pubblica che si svolgerà
MERCOLEDI 24 MARZO
IN VIA CARTERIA 49
ALLE ORE 18
per organizzare le prossime iniziative di lotta e
per organizzare la campagna per lo sciopero degli scrutini di giugno
Per info: precariscuolamo@gmail.com
Visita il nostro blog: http://precariscuolamodena.wordpress.com/
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
da modena! FARE PRESSIONI! RIPETERE L'ESPERIENZA!
<BLOCKQUOTE>----Messaggio originale----
Da: precariscuolamo@gmail.com
Data: 19/03/2010 17.06
A: <<Undisclosed-Recipient:>, <>>
Ogg: Il provveditore cede alle richieste dei precari della scuola
Fabiana Stefanoni
per il Coordinamento Precari della Scuola di Modena
IL DOCUMENTO CHE UNA DELEGAZIONE DEL COORDINAMENTO PRECARI DELLA SCUOLA DI MODENA HA DEPOSITATO IERI IN PROVVEDITORATO
</BLOCKQUOTE>
<BLOCKQUOTE>----Messaggio originale----
Da: precariscuolamo@gmail.com
Data: 19/03/2010 17.06
A: <<Undisclosed-Recipient:>, <>>
Ogg: Il provveditore cede alle richieste dei precari della scuola
IL PROVVEDITORE MALAGUTI CEDE ALLE RICHIESTE DEI PRECARI DELLA SCUOLA
E' la dimostrazione che solo con la lotta si riesce a strappare qualche risultato
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Dopo il presidio e la manifestazione di protesta del 18 marzo davanti al provveditorato di Modena - manifestazione organizzata dal Coordinamento Precari della Scuola di Modena che ha visto la partecipazione di centinaia di precari - il provveditore Gino Malaguti ha deciso di abbandonare la linea dell'indifferenza. Per ore i precari lo hanno aspettato sotto l'Ufficio Scolastico Provinciale, ma il provveditore ha millantato "impegni istituzionali". Durante il presidio è arrivata - sul cellulare di un sindacalista dello Snals - una chiamata del provveditore che ha parlato con la sottoscritta al telefono. Ci ha detto di essere impegnato in una riunione istituzionale a Bologna. Dal presidio sono partiti fischi e urla. Gli abbiamo detto che eravamo disposti ad aspettarlo ad oltranza, ma il provveditore ha chiuso la telefonata dicendo "buonanotte!". La rabbia dei precari è esplosa, anche per questo è stato organizzato un corteo nelle vie limitrofe al provveditorato. Tra gli slogan: "Malaguti te lo diciamo gli scrutini li blocchiamo!".
A dimostrazione che solo la lotta paga, il Coordinamento Precari della Scuola ottiene un primo risultato: è arrivato un fax dal Provveditorato in cui Malaguti ci annuncia di essere disposto ad incontrarci in qualsiasi data a noi "gradita". Adesso la lotta procede: non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto il ritiro dei tagli alla scuola pubblica. La prossima riunione del Coordinamento Precari è prevista per mercoledì alle ore 18 in via Carteria 49: decideremo in quell'occasione quando andare ad incontrare il provveditore. La campagna centrale delle prossime settimane sarà quella per chiedere ai sindacati l'indizione dello sciopero in occasione degli scrutini di giugno.
Fabiana Stefanoni
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Premesso che
La scuola pubblica, gratuita, di massa è un diritto fondamentale e imprescindibile, poiché rappresenta la premessa essenziale per il consolidamento e lo sviluppo di una società civile e democratica e che quindi, se viene mortificato, non sarà più in grado di assolvere alla sua essenziale funzione, quella cioè di essere strumento di uguaglianza e di soddisfazione di un bisogno sociale. Per questo l’attacco alla scuola pubblica rappresenta un grave passo per una deriva autoritaria. Tagliare finanziamenti alla scuola pubblica intensificando, invece, quelli alla scuola privata significa costituire una scuola classista, che discrimina i figli dei lavoratori.
Considerato che
Non esiste alcun progetto autentico di riforma, ma solo provvedimenti esecutivi dell’unica, vera fonte di ispirazione, citata nell’intestazione dei Regolamenti: l’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133. Tale articolo, intitolato Contenimento della spesa per il pubblico impiego, prevede: il taglio dei finanziamenti alla scuola pubblica per un totale di 7 miliardi e 832 milioni di euro nel quadriennio 2009/12; un pericoloso aumento del numero di alunni per classe; pesanti tagli agli organici dei docenti e del personale ATA (130000); il ridimensionamento, la chiusura e l’accorpamento degli istituti scolastici; tagli e accorpamenti delle classi di concorso; la riduzione dei piani di studio e dei quadri orari, delle ore di laboratorio, delle compresenze.
La legge, prevede, inoltre, già dal 2010/11, che le seconde, terze e quarte classi degli Istituti Tecnici subiranno una riduzione da 36 a 32 ore e quindi un taglio delle discipline, con la conseguente violazione della scelta del POF e dell’orario che studenti e genitori hanno adottato al momento dell’iscrizione in prima.
Considerato inoltre che
Il metodo utilizzato dal governo è fortemente discutibile, non solo non vi è stato alcun confronto con le parti sociali e con gli esperti della scuola, ma addirittura le bozze dei Regolamenti delle scuole secondarie sono state pubblicate troppo tardi, il 23 febbraio 2010, solo tre giorni prima della data di inizio delle iscrizioni.
I Regolamenti non sono ancora ufficialmente in vigore, perché non ancora pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, cosa che avverrà paradossalmente in prossimità o addirittura dopo la scadenza delle iscrizioni, prevista per il 26 marzo e già rinviata due volte.
La grave norma che consente di adempiere all’obbligo scolastico attraverso contratti di apprendistato, non solo ci allontana dalle recenti tendenze europee che vogliono innalzare l’obbligo a 18 anni, ma ci porta indietro di secoli, verso una società classista.
Il licenziamento di 130000 lavoratori precari, inseriti a pieno titolo nelle graduatorie, che per anni hanno fatto funzionare la scuola pubblica creerà la dispersione di un importante patrimonio di esperienze e conoscenze.
Il coordinamento precari delle scuole di Modena chiede:
1. Il ritiro immediato dei tagli
2. Il ritiro della L. 133/08
3. L’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari
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5. La riduzione del numero degli alunni per classe
6. L’aumento delle cattedre di sostegno
7. Finanziamenti per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strutture edilizia delle scuole
8. L'aumento dei finanziamenti per il funzionamento della Scuola pubblica, per il pagamento dello stipendio ai supplenti, per il pagamento degli incarichi legati al FIS.
Chiede inoltre al Dirigente Scolastico Provinciale di Modena di sostenere la costruzione di un tavolo di confronto permanente con i rappresentanti dei coordinamenti precari, dei genitori, degli studenti in cui essere informati sulla situazione degli organici e dei tagli previsti per la scuola.
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
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Sul blog del Coordinamento Precari della Scuola di Modena i video e le foto del presidio e della manifestazione del 18 marzo.
Fate girare!!!
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precari modena- Coordinatore
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
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Sul blog del Coordinamento Precari della Scuola di Modena i video e le foto del presidio e della manifestazione del 18 marzo.
Fate girare!!!
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precari modena- Coordinatore
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
A Parma invece giovedì c'è stato un sit in davanti al Provveditoriato per protestare contro i tagli e per il taglio degli indirizzi deciso al Liceo "Toschi" che ha scatenato la reazione degli sudenti, vera anima del Presidio. In tutto c'erano 100 persone, pochi purtroppo prò gli insegnanti. Comunque anche a Parma qualcosa si muove.
stenkarazin1670- Esperto/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
A Padova significativa è stata la protesta di genitori, studenti, docenti e dirigenti del Tito Livio che hanno mandato 900 lettere al ministero (portate alle Poste con la carriola!)
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
A Parma, con qualche difficoltà di raccordo, la protesta prosegue. Il 22 cè una manifestazione cittadina di studenti contro i tagli degli indirizzi alle superiori, cui seguirà il 29 sera la protesta dei precari contro la controriforma Gelmini nella sua interezza.
stenkarazin1670- Esperto/a
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Oggi manifestazione cittadina degli studenti (circa 300) che protestano contro i tagli della Gelmini e in particolare contro il taglio di alcuni indirizzi del liceo artistico cittadino. I precari hanno volantinato nel corteo e davanti alle scuole in questi giorni. Si attende un riscontro positivo per la manifestazione dei precari del 29.
stenkarazin1670- Esperto/a
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Lettera alle istituzioni del Cps Ravenna
vi giro una lettera che come Coordinamento Precari Scuola Ravenna abbiamo inviato ai rappresentanti delle istituzioni locali, ai giornali, ai sindacati, ecc.
Ci siamo serviti di un doc. dei precari modenesi, di uno del codacons e di informazioni prese da nostri precedenti comunicati.
Speriamo possa scatenare un po' di dibattito a livello locale e aiutarci a salvare almeno qualche cattedra.
Saluti
Eddie
CPS Ravenna
***********************
Al Prefetto della Provincia di Ravenna
Al Sindaco della città di Ravenna
Al Presidente della Provincia di Ravenna
All’Assessore Provinciale alle Politiche Educative e Programmazione Scolastica di Ravenna
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna
Al Direttore dell'AUSL di Ravenna
Al Comandante dei Vigili del Fuoco di Ravenna
Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna
Ai Presidenti e Consiglieri dei Consigli di Istituto
Ai Docenti di ogni ordine e grado
Ai genitori di alunni di ogni ordine e grado
Al Segretario Provinciale FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL Scuola, COBAS, GILDA E SNALS
Al Presidente dell’Anffas Onlus di Ravenna, Faenza e Lugo
Al Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap di Ravenna
OGGETTO: Diritti e obblighi nell'individuazione dei criteri per la formazione delle classi; illegittimità costituzionale del limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno; illegittimità costituzionale del divieto di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza nelle classi di studenti con disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente.
I tagli alla scuola pubblica attuati da questo governo nel corrente anno scolastico hanno già compromesso, anche nella nostra provincia, il diritto allo studio degli alunni: compresenze scomparse, classi a tempo pieno richieste dalle famiglie e mai attivate, tempo prolungato alle Medie ridotto fortemente.
Il prossimo anno però la già difficile situazione in cui versa la scuola pubblica nella nostra provincia diventerà assolutamente insostenibile. Ci saranno infatti ben 907 studenti in più a fronte di un taglio di 102 docenti e 55 posti del personale Ata e, come se non bastasse, aumenterà ulteriormente il numero di alunni per classe.
Alle superiori, secondo il IL DPR nr. 81/09, le classi iniziali dovranno avere un numero minimo di 27 alunni e poi i resti verranno distribuiti fino a 30, ma in sede di organico di fatto si potrà pure arrivare a 33 (alla Scuola Media fino a 28).
Sono numeri che peggioreranno la qualità del servizio e potrebbero fare andare le aule scolastiche ed i laboratori fuori norma:
* sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica - il D.M. 18 dicembre 1975 (Norme tecniche per l’edilizia Scolastica) stabilisce che i parametri spaziali minimi a disposizione di ogni persona presente nei locali scolastici siano di 1,80 metri quadri netti per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado; 1,96 metri quadri netti per le scuole secondarie di II grado;
* sia per la prevenzione incendi - il D.M. 26 agosto 1992 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) al punto 5.0 (Affollamento) stabilisce il limite massimo di persone presenti in un'aula nel numero di 26.
Il Coordinamento Precari Scuola al riguardo ricorda che, secondo D.M. Istruzione 21/06/1996 nr. 292, il dirigente scolastico è stato identificato datore di lavoro ai sensi del D. Lgs. 626/94 ed è responsabile dell'attività nonché il destinatario di tutti gli obblighi ivi previsti compreso quello di applicare i principi dell'igiene e sicurezza.
IL DPR nr. 81/09, quindi, da una parte OBBLIGA i dirigenti scolastici/datori di lavoro a formare classi numerose con oltre 30 alunni per aula senza tenere conto della grandezza effettiva della stessa come responsabilità dirigenziale (art. 2 comma 6 del DPR/09) e dall'altra li ESPONE a sanzioni penali in qualità di datori di lavoro. Il dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro/responsabile dell'attività, ha l'obbligo di adottare le misure alternative che garantiscano un equivalente livello di sicurezza così come previsto dall'art. 31 comma 3 del D.Lgs. 626/94. La violazione del predetto comma 3 dell'art. 31 prevede la sanzione penale da 3 a 6 mesi di arresto o una salata multa.
Ma a rischiare non sono soltanto i dirigenti scolastici. Il docente/precettore, per legge corrispondente alla figura di preposto in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, è infatti responsabile degli alunni e degli atti da essi commessi ai sensi dell'art. 2048 del codice civile - Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori (istruzione) e dei maestri d'arte (apprendistato) - che recita:
".........................................Omissis..........................- I precettori (insegnanti) e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno (art. 2056 C.C.) cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza (omessa vigilanza). Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto".
Pertanto, anche sotto l'aspetto del rapporto di lavoro nel pubblico impiego, l'insegnante ha l'obbligo giuridico di segnalare ufficialmente e dettagliatamente al superiore gerarchico le anomalie ed i rischi presenti sul proprio posto di lavoro, cioè l’aula. Solo se ha adempiuto a tale incombenza si può ritenere completamente esente da qualsivoglia responsabilità di tipo disciplinare, amministrativa, civile e penale. Le inadeguatezze e l'erroneo rapporto fra numero di alunni e gli indici minimi previsti sicuramente vengono ad evidenziarsi durante l'effettuazione delle prove di evacuazione, alle quali obbligatoriamente devono partecipare gli insegnanti di classe in qualità di responsabili; nelle scuole se ne devono effettuare almeno due durante ogni anno scolastico e la prima è da effettuarsi ad inizio anno scolastico al fine di addestrare i neo iscritti. Oltremodo, la non corretta formazione delle classi, oltre a creare ingiustificati problemi di sicurezza, incide sulla determinazione degli organici causando una forte ed ingiustificata contrazione del numero complessivo dei docenti senza che i Provveditorati ed i capi d'istituto abbiano provveduto ad effettuare le corrette comunicazioni sindacali di cui all'art. 46 del predetto D.M. Istruzione nr. 331/98.
Essendo materia sindacale, chiediamo alle RSU e agli RLS scuola di intervenire sull'argomento.
Essendo in gioco la sicurezza di minorenni che ci vengono affidati dalle famiglie, invitiamo dirigenti scolastici, docenti, presidenti e consiglieri dei consiglio d’istituto a rispettare la legislazione vigente.
Essendo in gioco la sicurezza di minorenni che ci vengono affidati dalle famiglie, invitiamo docenti, genitori, presidenti e consiglieri dei consiglio d’istituto a segnalare eventuali violazioni della legge agli organi competenti. Non rendiamoci corresponsabili!
Essendo in gioco la sicurezza di minorenni e del personale scolastico si invitano gli organi competenti a vigilare e verificare le misure di sicurezza adottate in ogni singolo plesso.
Ma i tagli non risparmiano niente e nessuno, neppure chi è più in difficoltà e avrebbe bisogno di aiuto. La legge finanziaria 2008, infatti, prevede sia la ridefinizione della consistenza degli organici di diritto dei docenti di sostegno che entro il 2011dovrà essere pari al 70% di quelli del 2006-2007, e sia la soppressione dei posti di sostegno in deroga per gli alunni con gravi disabilità. (comma 414).
Il Governo sta ledendo il diritto allo studio degli alunni diversamente abili e lo fa in violazione dell'articolo 3 della nostra Carta Costituzionale che impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, concetto ribadito anche dalla legge 104/92. A rendere giustizia ai diversamente abili ci ha pensato però la Corte Costituzionale il 22 febbraio scorso con la sentenza 80/2010. La Corte ha infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale sia dell’art. 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2008), nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno, e sia dell’art. 2, comma 414, della legge n. 244 del 2007, nella parte in cui esclude la possibilità, già contemplata dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449, di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza nelle classi di studenti con disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente.
Invitiamo pertanto le associazioni in difesa degli alunni diversamente abili e i genitori a segnalare eventuali riduzioni orarie di sostegno e a rivolgersi ai tribunali per avere riconosciuti i propri diritti. Esistono moltissime sentenze che hanno restituito ore e insegnanti tagliati.
Cogliamo infine l’occasione anche per denunciare come i Regolamenti di Riordino della scuola superiore siano stati firmati dal Capo dello Stato solo il 15 marzo, 9 giorni prima della scadenza dei termini per le iscrizioni fissata per il 26 marzo, ma non sono ancora stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale! (Non è detto quindi che i Regolamenti sul riordino delle superiori saranno pubblicati a breve sulla Gazzetta Ufficiale, anche perché non si hanno ancora notizie del parere della Corte dei conti. Non bisogna quindi dimenticare che tutto quello che verrà fatto riferendosi a tali Regolamenti prima della loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è assolutamente illegale).
Le famiglie e gli studenti hanno perciò scelto al buio e, quando interpellati, neppure noi docenti sapevamo cosa dire. Tutto ciò è ridicolo ma, forse, di serio in questa riforma c’è ben poco, anzi NULLA. Di certo non è serio fare studiare i ragazzi dei licei per 27 ore settimanali, cioè meno che alla scuola media! Ma ancora meno serio, e soprattutto lesivo del diritto allo studio e della scelta delle famiglie e degli studenti, è RIDURRE LE ORE DI LEZIONE ANCHE NELLE CLASSI 2°, 3° e 4° DEI TECNICI E DEI PROFESSIONALI. La riforma, infatti, non partirà solo dal primo anno ma, a posteriori e cosa MAI AVVENUTA PRIMA, è modificato il piano orario già scelto all’atto dell’iscrizione. Come insegnanti siamo esterrefatti e sbalorditi da tale scelta e crediamo dovrebbero esserlo anche le famiglie, se solo fossero informate. Nessuno però informa e il governo si guarda bene dal farlo. Sa molto bene, infatti, che la partita si gioca su questo piano e tenere tutti nell’ignoranza fa andare avanti le cose. Riguardo alla scuola del merito, comunque, dal prossimo anno chi ha un contratto a tempo indeterminato e sarà perdente posto a causa dei tagli potrà insegnare materie affini, magari studiate anche 20 anni prima all’università e di cui ricorda ben poco. La scuola è nel caos più totale! Nei tecnici e nei professionali le ore di laboratorio, quelle professionalizzanti che insegnano il “mestiere”, sono ridotte rispettivamente del 30% e del 50%; diritto, geografia e musica spariranno da quasi tutti gli istituti, ci saranno meno ore d’inglese, di matematica, di seconda lingua comunitaria (tedesco, francese e spagnolo), storia dell’arte, scienze, ecc. L’elenco potrebbe andare avanti ed essere lungo come la lista della spesa settimanale poiché non c’è materia che non subisca tagli di ore. Si vuole mettere la scuola pubblica in ginocchio per favorire la scuola privata e si sta andando nella direzione di una scuola che offre materie opzionali a pagamento che solo i figli delle famiglie più abbienti si potranno permettere.
Il Coordinamento Precari Scuola denuncia pertanto il gravissimo stato in cui versa la scuola pubblica anche nella provincia di Ravenna e invita gli organi competenti a vigilare affinché si tutelino i diritti e sia garantita la sicurezza degli alunni e del personale della scuola così come previsto dalla normativa vigente.
Confidiamo in una pronta e puntuale risposta da parte di tutti i soggetti interessati nel rispetto sia dell’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale che tutela “la salute come fondamentale diritto dell'individuo” e sia dell’articolo 35, secondo il quale “la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni”.
Cordiali saluti
Coordinamento Precari Scuola Ravenna
Ci siamo serviti di un doc. dei precari modenesi, di uno del codacons e di informazioni prese da nostri precedenti comunicati.
Speriamo possa scatenare un po' di dibattito a livello locale e aiutarci a salvare almeno qualche cattedra.
Saluti
Eddie
CPS Ravenna
***********************
Al Prefetto della Provincia di Ravenna
Al Sindaco della città di Ravenna
Al Presidente della Provincia di Ravenna
All’Assessore Provinciale alle Politiche Educative e Programmazione Scolastica di Ravenna
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ravenna
Al Direttore dell'AUSL di Ravenna
Al Comandante dei Vigili del Fuoco di Ravenna
Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna
Ai Presidenti e Consiglieri dei Consigli di Istituto
Ai Docenti di ogni ordine e grado
Ai genitori di alunni di ogni ordine e grado
Al Segretario Provinciale FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL Scuola, COBAS, GILDA E SNALS
Al Presidente dell’Anffas Onlus di Ravenna, Faenza e Lugo
Al Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap di Ravenna
OGGETTO: Diritti e obblighi nell'individuazione dei criteri per la formazione delle classi; illegittimità costituzionale del limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno; illegittimità costituzionale del divieto di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza nelle classi di studenti con disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente.
I tagli alla scuola pubblica attuati da questo governo nel corrente anno scolastico hanno già compromesso, anche nella nostra provincia, il diritto allo studio degli alunni: compresenze scomparse, classi a tempo pieno richieste dalle famiglie e mai attivate, tempo prolungato alle Medie ridotto fortemente.
Il prossimo anno però la già difficile situazione in cui versa la scuola pubblica nella nostra provincia diventerà assolutamente insostenibile. Ci saranno infatti ben 907 studenti in più a fronte di un taglio di 102 docenti e 55 posti del personale Ata e, come se non bastasse, aumenterà ulteriormente il numero di alunni per classe.
Alle superiori, secondo il IL DPR nr. 81/09, le classi iniziali dovranno avere un numero minimo di 27 alunni e poi i resti verranno distribuiti fino a 30, ma in sede di organico di fatto si potrà pure arrivare a 33 (alla Scuola Media fino a 28).
Sono numeri che peggioreranno la qualità del servizio e potrebbero fare andare le aule scolastiche ed i laboratori fuori norma:
* sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica - il D.M. 18 dicembre 1975 (Norme tecniche per l’edilizia Scolastica) stabilisce che i parametri spaziali minimi a disposizione di ogni persona presente nei locali scolastici siano di 1,80 metri quadri netti per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado; 1,96 metri quadri netti per le scuole secondarie di II grado;
* sia per la prevenzione incendi - il D.M. 26 agosto 1992 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) al punto 5.0 (Affollamento) stabilisce il limite massimo di persone presenti in un'aula nel numero di 26.
Il Coordinamento Precari Scuola al riguardo ricorda che, secondo D.M. Istruzione 21/06/1996 nr. 292, il dirigente scolastico è stato identificato datore di lavoro ai sensi del D. Lgs. 626/94 ed è responsabile dell'attività nonché il destinatario di tutti gli obblighi ivi previsti compreso quello di applicare i principi dell'igiene e sicurezza.
IL DPR nr. 81/09, quindi, da una parte OBBLIGA i dirigenti scolastici/datori di lavoro a formare classi numerose con oltre 30 alunni per aula senza tenere conto della grandezza effettiva della stessa come responsabilità dirigenziale (art. 2 comma 6 del DPR/09) e dall'altra li ESPONE a sanzioni penali in qualità di datori di lavoro. Il dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro/responsabile dell'attività, ha l'obbligo di adottare le misure alternative che garantiscano un equivalente livello di sicurezza così come previsto dall'art. 31 comma 3 del D.Lgs. 626/94. La violazione del predetto comma 3 dell'art. 31 prevede la sanzione penale da 3 a 6 mesi di arresto o una salata multa.
Ma a rischiare non sono soltanto i dirigenti scolastici. Il docente/precettore, per legge corrispondente alla figura di preposto in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, è infatti responsabile degli alunni e degli atti da essi commessi ai sensi dell'art. 2048 del codice civile - Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori (istruzione) e dei maestri d'arte (apprendistato) - che recita:
".........................................Omissis..........................- I precettori (insegnanti) e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno (art. 2056 C.C.) cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza (omessa vigilanza). Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto".
Pertanto, anche sotto l'aspetto del rapporto di lavoro nel pubblico impiego, l'insegnante ha l'obbligo giuridico di segnalare ufficialmente e dettagliatamente al superiore gerarchico le anomalie ed i rischi presenti sul proprio posto di lavoro, cioè l’aula. Solo se ha adempiuto a tale incombenza si può ritenere completamente esente da qualsivoglia responsabilità di tipo disciplinare, amministrativa, civile e penale. Le inadeguatezze e l'erroneo rapporto fra numero di alunni e gli indici minimi previsti sicuramente vengono ad evidenziarsi durante l'effettuazione delle prove di evacuazione, alle quali obbligatoriamente devono partecipare gli insegnanti di classe in qualità di responsabili; nelle scuole se ne devono effettuare almeno due durante ogni anno scolastico e la prima è da effettuarsi ad inizio anno scolastico al fine di addestrare i neo iscritti. Oltremodo, la non corretta formazione delle classi, oltre a creare ingiustificati problemi di sicurezza, incide sulla determinazione degli organici causando una forte ed ingiustificata contrazione del numero complessivo dei docenti senza che i Provveditorati ed i capi d'istituto abbiano provveduto ad effettuare le corrette comunicazioni sindacali di cui all'art. 46 del predetto D.M. Istruzione nr. 331/98.
Essendo materia sindacale, chiediamo alle RSU e agli RLS scuola di intervenire sull'argomento.
Essendo in gioco la sicurezza di minorenni che ci vengono affidati dalle famiglie, invitiamo dirigenti scolastici, docenti, presidenti e consiglieri dei consiglio d’istituto a rispettare la legislazione vigente.
Essendo in gioco la sicurezza di minorenni che ci vengono affidati dalle famiglie, invitiamo docenti, genitori, presidenti e consiglieri dei consiglio d’istituto a segnalare eventuali violazioni della legge agli organi competenti. Non rendiamoci corresponsabili!
Essendo in gioco la sicurezza di minorenni e del personale scolastico si invitano gli organi competenti a vigilare e verificare le misure di sicurezza adottate in ogni singolo plesso.
Ma i tagli non risparmiano niente e nessuno, neppure chi è più in difficoltà e avrebbe bisogno di aiuto. La legge finanziaria 2008, infatti, prevede sia la ridefinizione della consistenza degli organici di diritto dei docenti di sostegno che entro il 2011dovrà essere pari al 70% di quelli del 2006-2007, e sia la soppressione dei posti di sostegno in deroga per gli alunni con gravi disabilità. (comma 414).
Il Governo sta ledendo il diritto allo studio degli alunni diversamente abili e lo fa in violazione dell'articolo 3 della nostra Carta Costituzionale che impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, concetto ribadito anche dalla legge 104/92. A rendere giustizia ai diversamente abili ci ha pensato però la Corte Costituzionale il 22 febbraio scorso con la sentenza 80/2010. La Corte ha infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale sia dell’art. 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2008), nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno, e sia dell’art. 2, comma 414, della legge n. 244 del 2007, nella parte in cui esclude la possibilità, già contemplata dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449, di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza nelle classi di studenti con disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente.
Invitiamo pertanto le associazioni in difesa degli alunni diversamente abili e i genitori a segnalare eventuali riduzioni orarie di sostegno e a rivolgersi ai tribunali per avere riconosciuti i propri diritti. Esistono moltissime sentenze che hanno restituito ore e insegnanti tagliati.
Cogliamo infine l’occasione anche per denunciare come i Regolamenti di Riordino della scuola superiore siano stati firmati dal Capo dello Stato solo il 15 marzo, 9 giorni prima della scadenza dei termini per le iscrizioni fissata per il 26 marzo, ma non sono ancora stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale! (Non è detto quindi che i Regolamenti sul riordino delle superiori saranno pubblicati a breve sulla Gazzetta Ufficiale, anche perché non si hanno ancora notizie del parere della Corte dei conti. Non bisogna quindi dimenticare che tutto quello che verrà fatto riferendosi a tali Regolamenti prima della loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è assolutamente illegale).
Le famiglie e gli studenti hanno perciò scelto al buio e, quando interpellati, neppure noi docenti sapevamo cosa dire. Tutto ciò è ridicolo ma, forse, di serio in questa riforma c’è ben poco, anzi NULLA. Di certo non è serio fare studiare i ragazzi dei licei per 27 ore settimanali, cioè meno che alla scuola media! Ma ancora meno serio, e soprattutto lesivo del diritto allo studio e della scelta delle famiglie e degli studenti, è RIDURRE LE ORE DI LEZIONE ANCHE NELLE CLASSI 2°, 3° e 4° DEI TECNICI E DEI PROFESSIONALI. La riforma, infatti, non partirà solo dal primo anno ma, a posteriori e cosa MAI AVVENUTA PRIMA, è modificato il piano orario già scelto all’atto dell’iscrizione. Come insegnanti siamo esterrefatti e sbalorditi da tale scelta e crediamo dovrebbero esserlo anche le famiglie, se solo fossero informate. Nessuno però informa e il governo si guarda bene dal farlo. Sa molto bene, infatti, che la partita si gioca su questo piano e tenere tutti nell’ignoranza fa andare avanti le cose. Riguardo alla scuola del merito, comunque, dal prossimo anno chi ha un contratto a tempo indeterminato e sarà perdente posto a causa dei tagli potrà insegnare materie affini, magari studiate anche 20 anni prima all’università e di cui ricorda ben poco. La scuola è nel caos più totale! Nei tecnici e nei professionali le ore di laboratorio, quelle professionalizzanti che insegnano il “mestiere”, sono ridotte rispettivamente del 30% e del 50%; diritto, geografia e musica spariranno da quasi tutti gli istituti, ci saranno meno ore d’inglese, di matematica, di seconda lingua comunitaria (tedesco, francese e spagnolo), storia dell’arte, scienze, ecc. L’elenco potrebbe andare avanti ed essere lungo come la lista della spesa settimanale poiché non c’è materia che non subisca tagli di ore. Si vuole mettere la scuola pubblica in ginocchio per favorire la scuola privata e si sta andando nella direzione di una scuola che offre materie opzionali a pagamento che solo i figli delle famiglie più abbienti si potranno permettere.
Il Coordinamento Precari Scuola denuncia pertanto il gravissimo stato in cui versa la scuola pubblica anche nella provincia di Ravenna e invita gli organi competenti a vigilare affinché si tutelino i diritti e sia garantita la sicurezza degli alunni e del personale della scuola così come previsto dalla normativa vigente.
Confidiamo in una pronta e puntuale risposta da parte di tutti i soggetti interessati nel rispetto sia dell’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale che tutela “la salute come fondamentale diritto dell'individuo” e sia dell’articolo 35, secondo il quale “la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni”.
Cordiali saluti
Coordinamento Precari Scuola Ravenna
eddie- Coordinatore
- Numero di messaggi : 590
Località : Cesena
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Flc Cgil Ravenna
Contributo al forum : 6415
Data d'iscrizione : 15.03.09
A Modena lotta dura, anche contro le direzioni sindacali
Trovate in questa mail del CPS di Modena:
1. Una nota sull'adesione del coordinamento degli insegnanti della provincia di Modena "Politeia" alla campagna per lo sciopero degli scrutini.
2. Un aggiornamento sulle iniziative di lotta nelle scuole della provincia di Modena.
3. Un comunicato di solidarietà ai lavoratori della Ferrari di Modena.
4. Una nota sulle prossime iniziative del Coordinamento Precari della Scuola di Modena.
Fabiana Stefanoni
p. il CPS (Coordinamento Precari della Scuola) di Modena
POLITEIA SOSTIENE LA CAMPAGNA PER LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DI GIUGNO
1. Una nota sull'adesione del coordinamento degli insegnanti della provincia di Modena "Politeia" alla campagna per lo sciopero degli scrutini.
2. Un aggiornamento sulle iniziative di lotta nelle scuole della provincia di Modena.
3. Un comunicato di solidarietà ai lavoratori della Ferrari di Modena.
4. Una nota sulle prossime iniziative del Coordinamento Precari della Scuola di Modena.
Fabiana Stefanoni
p. il CPS (Coordinamento Precari della Scuola) di Modena
POLITEIA SOSTIENE LA CAMPAGNA PER LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DI GIUGNO
Il Coordinamento Provinciale degli Insegnanti della Provincia di Modena (di ruolo e precari) "Politeia" ha deciso di sostenere la campagna per lo sciopero degli scrutini di giugno. Tra le iniziative messe in campo da Politeia c'è anzitutto la campagna raccolta firme contro l'aumento del numero di alunni per classe (sono migliaia le firme raccolte in tutta Italia). Nell'assemblea di martedì gli insegnanti di Politeia hanno deciso di sostenere la campagna del CPS di Modena per lo sciopero degli scrutini: insieme al CPS, interverranno all'assemblea sindacale unitaria del 20 maggio a sostegno dello sciopero stesso. Fabiana Stefanoni del CPS di Modena sarà la referente della campagna sciopero scrutini per Politeia.
Ricordiamo a tutti che si chiude in questi giorni la campagna raccolta firme per chiedere ai sindacati l'adesione allo sciopero degli scrutini del 7 e 8 giugno. Sono moltissime (varie centinaia) le firme raccolte: appena le avremo trascritte le manderemo a i sindacati per esigere l'adesione allo sciopero. Ad oggi, oltre ai sindacati di base che hanno già indetto lo sciopero, abbiamo avuto la disponibiltà della Gilda di Modena, ma alle parole non sono ancora seguiti i fatti: aspettiamo che la Gilda di Modena indica ufficialmente due giorni di sciopero il 7 e 8 giugno. Le ultime firme vanno trascritte e mandate a: precariscuolamo@gmail.com (cel: 3394836737).
LOTTA DURA NELLE SCUOLE MODENESI!
Si moltiplicano le iniziative di lotta e le proteste del personale delle scuole di Modena. In molte scuole della provincia di Modena i docenti stanno bloccando le adozioni dei libri di testo. Tra le iniziative di lotta che riteniamo più significative e incisive segnaliamo le seguenti:
- All'Istituto Cattaneo di Modena l'assemblea autoconvocata del personale della scuola ha deliberato all'unanimità in data 11 maggio 2010: a) blocco delle adozioni dei libri di testo per le classi prime (metà dei presenti a votato a favore del blocco di tutte le adozioni); b) il blocco degli scrutini di giugno; c) la decisione di assegnare per protesta il "sei politico" a tutti gli studenti della scuola. d) la decisione di strappare le tessere dei sindacati che hanno contribuito allo sfacelo della scuola pubblica (e che oggi si rifiutano di indire lo sciopero degli scrutini).
- All'Istituto Baggi di Sassuolo l'assemblea Rsu del 12 marzo ha votato a favore del blocco degli scrutini di giugno e del blocco delle adozioni dei libri di testo.
- All'istituto Selmi di Modena l'assemblea Rsu del 28 aprile ha votato al'unanimità a favore del blocco degli scrutini di giugno (alcuni hanno anche la volontà di andare oltre i due giorni di sciopero) e del blocco delle adozioni dei libri di testo.
Il CPS di Modena sostiene e rilancia le decisioni prese dai lavoratori nelle assemblee sindacali del Cattaneo, del Selmi, del Baggi.
I PRECARI DELLA SCUOLA AL FIANCO DEGLI OPERAI DELLA FERRARI
I precari della scuola di Modena hanno partecipato lunedì al presidio degli operai della Ferrari di Modena, portando la loro concreta solidarietà con uno striscione: "I precari della scuola al fianco degli operai del gruppo Fiat". Sul nostro blog precariscuolamodena.wordpress.com/ potete vedere le foto del presidio. L'azienda (il gruppo Fiat) non solo si è rifiutata di dare ai lavoratori i soldi del premio di produttività (che è stato intascato solo dai padroni e manager...) ma ha annunciato 270 licenziamenti (operai e impiegati). Durante gli scioperi in corso in questi giorni, un lavoratore è stato anche aggredito e picchiato da alcuni ospiti della Ferrari davanti alle portinerie dell'azienda (prognosi 14 giorni di riposo). Il Coordinamento Precari della Scuola di Modena è al fianco dei lavoratori della Ferrari ed esprime la piena solidarità alla loro lotta.
PROSSIME INIZIATIVE DEL CPS DI MODENA
SABATO 15 MAGGIO
DALLE ORE 15 ALLE ORE 18
PORTICO DEL COLLEGIO -VIA EMILIA CENTRO
BANCHETTO DEL CPS DI MODENA
PER RACCOGLIERE LE ULTIME FIRME
PER LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
GIOVEDI 20 MAGGIO
IL CPS PARTECIPA AL CORTEO E ALL'ASSEMBLEA SINDACALE UNITARIA
Appuntamento: ore 10.30 in piazza Matteotti
Ricordatevi di firmare le circolari nelle scuole per partecipare all'assemblea
DALLE ORE 15 ALLE ORE 18
PORTICO DEL COLLEGIO -VIA EMILIA CENTRO
BANCHETTO DEL CPS DI MODENA
PER RACCOGLIERE LE ULTIME FIRME
PER LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
GIOVEDI 20 MAGGIO
IL CPS PARTECIPA AL CORTEO E ALL'ASSEMBLEA SINDACALE UNITARIA
Appuntamento: ore 10.30 in piazza Matteotti
Ricordatevi di firmare le circolari nelle scuole per partecipare all'assemblea
precari modena- Coordinatore
- Numero di messaggi : 30
Località : Modena
Ordine scuola : tutti
Organizzazione : CPS Modena
Contributo al forum : 5401
Data d'iscrizione : 15.03.10
Incontro sull'erba a Ferrara in difesa della scuola pubblica
Incontro sull’erba in difesa della scuola pubblica. Singolare forma di protesta all'ITI "Copernico-Carpeggiani" di Ferrara. Difendere la scuola pubblica: si fa in piazza, ma si può anche fare nel cortile di una scuola qualsiasi. Le forme di protesta sono tante, e particolare – un mix tra musica, dibattiti e sport – risulta quella adottata dall’ITI “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara, impegnata sull’erba di via Pacinotti dalle 13.30 alle 19. All’iniziativa, fanno sapere gli organizzatori, hanno partecipato studenti e genitori dell’ITI e docenti e non docenti delle scuole ferraresi.
http://www.professioneinsegnante.it/2005ferrare.htm
http://www.professioneinsegnante.it/2005ferrare.htm
Libero Tassella- Esperto/a
- Numero di messaggi : 1502
Località : Napoli
Ordine scuola : Secondaria II gr.
Organizzazione : Professione Insegnante
Contributo al forum : 7548
Data d'iscrizione : 27.11.08
BOLOGNA: Presidio richiesta dimissioni E-Limina
Richiesta dimissioni Direttore dell'USR E-LIMINA
Apprendiamo con sgomento dell'esistenza di una nota riservata con cui il Direttore dell'USR Emilia Romagna, Marcello Limina, invita a mettere il bavaglio anche ai dipendenti pubblici ed in particolare a tutto il personale (ata e docenti) della scuola.
Le minacce e le intimidazioni contenute in tale nota, sono a nostro avviso solo l'ultimo elemento che dimostra (se ancora ce ne fosse bisogno) lo snaturamento della funzione dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna che, lungi dallo svolgere la necessaria funzione di raccordo delle esigenze della scuola statale della Regione, si fa zelante esecutore delle imposizioni derivanti dal Ministero dell'Istruzione, assumendo sempre più chiaramente il ruolo poliziesco di prefetto della scuola pubblica.
Per questo, ribadiamo che (in forza degli articoli 21 e 33 della Costituzione) non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci tacitare dalle minacce del Direttore Limina e ci associamo con forza alla richiesta di dimissioni avanzata già da numerose organizzazioni sindacali e politiche. Per cui saremo a chiedere che vengano consegnate,
Giovedì prossimo 27/05 alle ore 15 di fronte all'U.S.R.
in via dei Castagnoli n.1.
Invitiamo tutti, genitori, lavoratori della scuola e semplici cittadini ad unirsi alla nostra richiesta.
Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo alla sua demolizione!
Bologna 22 maggio 2010 in via dei Castagnoli n.1.
Invitiamo tutti, genitori, lavoratori della scuola e semplici cittadini ad unirsi alla nostra richiesta.
Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo alla sua demolizione!
Coordinamento scuole superiori Bologna e Provincia
coordiamentosuperioribo@gmai.com
Coordinamento Precari della Scuola di Bologna
precariscuola.bologna@gmail.com
coordiamentosuperioribo@gmai.com
Coordinamento Precari della Scuola di Bologna
precariscuola.bologna@gmail.com
Matteo V- Esperto/a
- Numero di messaggi : 382
Località : Bologna
Ordine scuola : Secondaria di II gr
Organizzazione : Nessuna
Contributo al forum : 6001
Data d'iscrizione : 28.08.09
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Richiesta dimissioni Direttore dell'USR E-LIMINA
Apprendiamo con sgomento dell'esistenza di una nota riservata con cui il Direttore dell'USR Emilia Romagna, Marcello Limina, invita a mettere il bavaglio anche ai dipendenti pubblici ed in particolare a tutto il personale (ata e docenti) della scuola.
Le minacce e le intimidazioni contenute in tale nota, sono a nostro avviso solo l'ultimo elemento che dimostra (se ancora ce ne fosse bisogno) lo snaturamento della funzione dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna che, lungi dallo svolgere la necessaria funzione di raccordo delle esigenze della scuola statale della Regione, si fa zelante esecutore delle imposizioni derivanti dal Ministero dell'Istruzione, assumendo sempre più chiaramente il ruolo poliziesco di prefetto della scuola pubblica.
Per questo, ribadiamo che (in forza degli articoli 21 e 33 della Costituzione) non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci tacitare dalle minacce del Direttore Limina e ci associamo con forza alla richiesta di dimissioni avanzata già da numerose organizzazioni sindacali e politiche. Per cui saremo a chiedere che vengano consegnate,
Bologna 22 maggio 2010
Coordinamento scuole superiori Bologna e Provincia
coordiamentosuperioribo@gmai.com
Coordinamento Precari della Scuola di Bologna
precariscuola.bologna@gmail.com
Apprendiamo con sgomento dell'esistenza di una nota riservata con cui il Direttore dell'USR Emilia Romagna, Marcello Limina, invita a mettere il bavaglio anche ai dipendenti pubblici ed in particolare a tutto il personale (ata e docenti) della scuola.
Le minacce e le intimidazioni contenute in tale nota, sono a nostro avviso solo l'ultimo elemento che dimostra (se ancora ce ne fosse bisogno) lo snaturamento della funzione dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna che, lungi dallo svolgere la necessaria funzione di raccordo delle esigenze della scuola statale della Regione, si fa zelante esecutore delle imposizioni derivanti dal Ministero dell'Istruzione, assumendo sempre più chiaramente il ruolo poliziesco di prefetto della scuola pubblica.
Per questo, ribadiamo che (in forza degli articoli 21 e 33 della Costituzione) non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci tacitare dalle minacce del Direttore Limina e ci associamo con forza alla richiesta di dimissioni avanzata già da numerose organizzazioni sindacali e politiche. Per cui saremo a chiedere che vengano consegnate,
Giovedì prossimo 27/05 alle ore 15 di fronte all'U.S.R.
in via dei Castagnoli n.1.
Invitiamo tutti, genitori, lavoratori della scuola e semplici cittadini ad unirsi alla nostra richiesta.
Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo alla sua demolizione!
in via dei Castagnoli n.1.
Invitiamo tutti, genitori, lavoratori della scuola e semplici cittadini ad unirsi alla nostra richiesta.
Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo alla sua demolizione!
Bologna 22 maggio 2010
Coordinamento scuole superiori Bologna e Provincia
coordiamentosuperioribo@gmai.com
Coordinamento Precari della Scuola di Bologna
precariscuola.bologna@gmail.com
Matteo V- Esperto/a
- Numero di messaggi : 382
Località : Bologna
Ordine scuola : Secondaria di II gr
Organizzazione : Nessuna
Contributo al forum : 6001
Data d'iscrizione : 28.08.09
Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Repubblica/Bologna: I precari in piazza contro Limina "No al bavaglio a presidi e prof"
23-05-2010
ILARIA VENTURI
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Pronti a manifestare contro il direttore dell´ufficio scolastico Marcello Limina davanti al suo ufficio in via Castagnoli. I precari della scuola si mobilitano e danno appuntamento a tutti giovedì prossimo alle 15 per protestare contro la "circolare bavaglio", quella con cui Limina ha chiesto ai docenti di non parlare con la stampa, soprattutto quando si tratta di criticare il sistema scolastico e la riforma Gelmini. Parole che hanno sollevato una levata di scudi a sinistra, dal Pd alla Cgil. «Inaccettabile», reagisce Giancarlo Ambrogio Vitali, portavoce dell´assemblea delle scuole cittadine. «La scuola pubblica statale non è subordinata culturalmente né al governo né all´amministrazione, né lo sono i suoi docenti», ricorda il comitato Scuola e Costituzione, associandosi alla richiesta della Flc-Cgil di dimissioni del direttore dell´Ufficio scolastico regionale.
«Prima il bavaglio ai giornalisti, poi ai dirigenti scolastici e insegnanti», attacca Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale del Pd. «Limina dovrebbe piuttosto sollecitare il governo a rispondere alla richiesta di insegnanti per l´apertura di nuove sezioni di materna». I presidi, conclude Puglisi, non possono «nascondere alle famiglie il motivo per cui nel prossimo anno scolastico gli studenti non potranno frequentare laboratori, perché le prime classi dei licei scientifici potranno avere la seconda lingua solo a pagamento, o perché non verranno corrisposte le domande di tempo pieno». «I dirigenti non devono fedeltà al governo. Quindi l´invito di Limina a contenere le manifestazioni critiche e i toni denigratori sull´operato del governo a mezzo stampa è lesiva della libertà d´espressione», aggiunge Marilena Pillati, dell´esecutivo regionale Pd. La Cgil di Reggio chiede l´intervento di viale Moro, mentre Prc e Pdci attaccano: «Un´agghiacciante simmetria con le veline del minculpop del ventennio». A sostegno del direttore regionale, lo stesso ministro Gelmini («chi desidera far politica si candidi alle elezioni e non strumentalizzi le istituzioni») e Fabio Garagnani, deputato del Pdl.
23-05-2010
ILARIA VENTURI
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Pronti a manifestare contro il direttore dell´ufficio scolastico Marcello Limina davanti al suo ufficio in via Castagnoli. I precari della scuola si mobilitano e danno appuntamento a tutti giovedì prossimo alle 15 per protestare contro la "circolare bavaglio", quella con cui Limina ha chiesto ai docenti di non parlare con la stampa, soprattutto quando si tratta di criticare il sistema scolastico e la riforma Gelmini. Parole che hanno sollevato una levata di scudi a sinistra, dal Pd alla Cgil. «Inaccettabile», reagisce Giancarlo Ambrogio Vitali, portavoce dell´assemblea delle scuole cittadine. «La scuola pubblica statale non è subordinata culturalmente né al governo né all´amministrazione, né lo sono i suoi docenti», ricorda il comitato Scuola e Costituzione, associandosi alla richiesta della Flc-Cgil di dimissioni del direttore dell´Ufficio scolastico regionale.
«Prima il bavaglio ai giornalisti, poi ai dirigenti scolastici e insegnanti», attacca Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale del Pd. «Limina dovrebbe piuttosto sollecitare il governo a rispondere alla richiesta di insegnanti per l´apertura di nuove sezioni di materna». I presidi, conclude Puglisi, non possono «nascondere alle famiglie il motivo per cui nel prossimo anno scolastico gli studenti non potranno frequentare laboratori, perché le prime classi dei licei scientifici potranno avere la seconda lingua solo a pagamento, o perché non verranno corrisposte le domande di tempo pieno». «I dirigenti non devono fedeltà al governo. Quindi l´invito di Limina a contenere le manifestazioni critiche e i toni denigratori sull´operato del governo a mezzo stampa è lesiva della libertà d´espressione», aggiunge Marilena Pillati, dell´esecutivo regionale Pd. La Cgil di Reggio chiede l´intervento di viale Moro, mentre Prc e Pdci attaccano: «Un´agghiacciante simmetria con le veline del minculpop del ventennio». A sostegno del direttore regionale, lo stesso ministro Gelmini («chi desidera far politica si candidi alle elezioni e non strumentalizzi le istituzioni») e Fabio Garagnani, deputato del Pdl.
Matteo V- Esperto/a
- Numero di messaggi : 382
Località : Bologna
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Re: EMILIA ROMAGNA Iniziative 2010
Una manifestazione contro il bavaglio ai docenti
http://radio.rcdc.it/archives/una-manifestazione-contro-il-bavaglio-ai-docenti-52806/
22 mag. - E’ lo “sgomento” per le ultime affermazioni di Marcello Limina - con cui il direttore dell’Usr invitava i dirigenti a non parlare con i giornalisti - a muovere il Cordinamento precari della scuola e quello delle scuole superiori di Bologna e provincia a manifestare per chiedere le sue dimissioni. La protesta sarà giovedì 27 maggio alle 15 di fronte all’ufficio scolastico regionale, in via dei Castagnoli. Sono invitati genitori, lavoratori della scuola e cittadini. Il coordinamento non è il primo a chiedere le dimissioni del direttore dell’Usr, anzi, il fronte di critici si è allargato a macchia d’olio con il passare delle ore. Il comitato Scuola e Costituzione ha chiesto il rispetto dell’articolo 33 della Carta fondamentale, che enuncia la libertà di insegnamento. La responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi chiede a Limina perché non ha voluto protocollare la lettera ai presidenti dei consigli di istituto ma l’ha tenuta riservata. La Cgil di Reggio Emilia ha chiesto l’intervento dell’Assemblea regionale e del Consiglio provinciale su quella che definisce “Una gravissima limitazione e violazione delle fondamentali libertà democratiche”. Il Prc e il Pdci di Bologna vedono nella lettera “Un’agghiacciante simmetria con le veline del minculpop del ventennio fascista” e rinnovano la richiesta di dimissioni.
Pubblicato il 22.05.2010
Matteo V- Esperto/a
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