COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA
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Messaggio Da Giuseppe. Mar Lug 15, 2008 3:14 pm

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=23073&action=view

Precari di parola: sit-in il 23 luglio a Montecitorio
di A.G.
A soli cinque giorni dall’incontro a Roma dei delegati di tutte le organizzazioni ed associazioni che tutelano il personale non di ruolo è arrivato il primo atto di protesta ufficiale: la manifestazione si svolgerà a Roma vicino l’obelisco di piazza Montecitorio dalle 11,00 alle 17,00. Ci saranno tutte le organizzazioni dei precari.
Avevano promesso un’esteta calda e sono stati di parola: i precari della scuola scenderanno nella piazza simbolo del Governo, a Montecitorio, il prossimo 23 luglio. A soli cinque giorni dall’incontro a Roma dei delegati di tutte le organizzazioni ed associazioni che tutelano il personale non di ruolo è così arrivato il primo atto di protesta ufficiale in difesa della scuola pubblica statale, percontrastare la politica dei tagli agli organici del governo e tutelare i diritti di docenti pluriabilitati ed ipertitolati ma ancora precari.
Il sit-in si svolgerà a Roma vicino l’obelisco di piazza Montecitorio dalle 11,00 alle 17,00: i precari avevano chiesto una spazio orario maggiore, ma la questura romana ha concesso solo sei ore di manifestazione. E così si sono dovuti accontentare. Ma assicurano che saranno comunque sufficienti per farsi sentire: tutte le associazioni, i comitati, le organizzazioni e i gruppi di docenti presenti all’incontro romano del Galilei dell’11 luglio hanno preannunciato che risponderanno compatti. E c’è da credergli, considerato il momento particolarmente delicato per la categoria.
Oltre che il ritiro degli articoli che riguardano la scuola contenuti nel dl n. 112, i precari chiederanno a gran voce dei provvedimenti da parte delle istituzioni che tutelino tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento: una norma che mantenga in pratica in “vita” le attuali liste dei precari – dove sono inseriti circa 300.000 vincitori di concorso e abilitati Ssis – fino al loro totale svuotamento.
Se venisse infatti approvato il nuovo reclutamento presentato dall’on. Valentina Aprea, attualmente in discussione presso le commissioni Cultura di Camera e Senato, così come è strutturato oggi le possibilità di prendere il ruolo per gli attuali precari diventerebbero infatti sempre più ridotte: alla progressiva riduzione di posti vacanti disponibili si andrebbe ad aggiungere la concorrenza dei nuovi abilitati. Una infelice lotta tra generazioni diverse. Di cittadini che negli anni hanno avuto una sola “colpa”: volere fare gli insegnanti.
15/07/2008
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Messaggio Da Giuseppe. Mer Lug 16, 2008 12:00 am

Roma , 15/07/2008
Intervista Apcom della Presidente dei Cip Sit-in promosso dalle organizzazioni e associazioni dei docenti precari di Direttivo Nazionale Cip

CONTRO GOVERNO SIT-IN PRECARI IL 23 LUGLIO A MONTECITORIO

Insolita manifestazione estiva: l'obiettivo è bloccare dl 112

Roma, 15 lug. (Apcom) - I precari della scuola hanno programmato un sit-in in piazza Montecitorio per mercoledì 23 luglio: al centro della protesta vi saranno i tagli dei posti, di aule, personale, classi, tempo scuola, docenti di sostegno e risorse complessive. La decisione è giunta a distanza di pochi giorni dall'incontro a Roma dei delegati di tutte le associazioni che tutelano il personale non di ruolo.

In quell'occasione tutte le organizzazioni dei precari erano convenute sulla necessità di scendere il prima possibile in piazza per contrastare con forza, prima dell'approvazione delle restrizioni contenute nel dl n. 112, la politica dei tagli agli organici e tutelare i diritti di docenti vincitori di concorso in servizio da anni ma ancora precari.
Il sit-in si svolgerà a ridosso dell'obelisco in piazza Montecitorio dalle 11,00 alle 17,00: gli organizzatori speravano in una manifestazione di più lunga durata, ma la questura romana ha concesso solo sei ore. I docenti hanno però già fatto sapere che basteranno per mandare un chiaro messaggio di dissenso per la politica intrapresa dal governo nei confronti della scuola nelle ultime settimane.

Anche se la protesta si svolgerà in piena estate, un periodo insolito per le manifestazioni della scuola, si prevede infatti un'adesione importante: durante l'incontro romano del Galilei dell'11 luglio (organizzato dai Cip e dove sono giunti delegati da tutta Italia) tutte le organizzazioni e i gruppi di docenti hanno preannunciato che aderiranno compatti.

Il malcontento del resto ha raggiunto livelli alti: oltre ai preannunciati tagli di 90.000 cattedre in tre anni, tra i precari serpeggia il timore per gli sviluppi della riforma del sistema di reclutamento, attualmente in discussione presso le commissioni Cultura di Camera e Senato: se il ddl, presentato dall'on. Valentina Aprea (Fi) dovesse infatti andare in porto non ci sarebbe più molto spazio per i circa 300.000 precari vincitori di concorso attualmente in lista d'attesa.

"Questo Governo - spiega Maristella Curreli, presidente dei Cip - dimentica che la scuola pubblica deve essere di tutti e per tutti, che l'istruzione non è merce da vendere e acquistare ma è investimento e non spesa, promozione civile e non addottrinamento". A proposito del ddl sul nuovo reclutamento, che prevederebbe anche la chiamata diretta dei presidi, il leader dei Comitati italiani precari è convinto che sottrarrebbe la "libertà di pensiero espropriando i diritti legittimi maturati nel tempo dai docenti precarizzati da decenni di malgoverno dell'istruzione". (Apcom)
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Messaggio Da monia Mer Lug 16, 2008 12:54 am

[url=http://www.cobas-scuola.it/varie08/ComunicatoPrecariLuglio2008.pdf]fonte[/url]

da COMUNICATO STAMPA
PRECARI IN STATO DI AGITAZIONE
MISURE URGENTI
CONTRO IL DEGRADO DELLA SCUOLA PUBBLICA

Con l'art. 64 del Decreto Legge n. 112 del 25 giugno scorso, contenente le disposizioni in materia di
organizzazione scolastica, non è più solo messo definitivamente in gioco il posto di lavoro di migliaia
di precari, ma l'esistenza stessa dell'istituzione scuola. Se nessuno sembra accorgersene i precari,
che vivono peraltro la totale dismissione della scuola pubblica italiana sulla propria pelle, sono ad
oggi gli unici che stanno scendendo in campo per impedirne lo scempio definitivo.
Se non fosse scritto chiaramente nel testo non ci si crederebbe, invece è proprio così ( comma 1): “Ai fini
di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del
personale docente” si procede:
- all'aumento degli alunni per classe; alla riduzione del 17% del personale ATA e alla riduzione degli
organici dei docenti; all'accorpamento delle classi di concorso dei docenti per poterli spostare ad
insegnare più materie possibili ( alla faccia della qualificazione dell'insegnamento); alla ridefinizione
degli istituti tecnici e professionali con abbassamento del quadro orario complessivo e restrizioni per la
formazione delle classi; alla reintroduzione del maestro unico nelle elementari; alla trasformazione dei
Centri di istruzione per gli adulti e dei corsi serali in centri provinciali ( con ulteriore taglio di personale
docente ed ATA).
Per migliorare si dequalifica e per evitare l'insurrezione dei docenti, dei genitori e degli studenti si dice
che il 30% dei risparmi verrà utilizzato per incrementare le risorse del Fondo dell'istituzione scolastica
per la valorizzazione e lo sviluppo della carriera dei docenti ( continua cioè la cannibalizzazione della
categoria: ti miglioro il docente se elimino posti e precari, e se quei pochi che rimangono vengono messi
in competizione tra di loro per 'arraffare' la miseria a disposizione).
A conti fatti si tratta di un taglio di circa 150.000 precari ( compresi quello già previsto dal governo
Prodi), a fronte di un esercito di quasi 250.000 persone che da anni ed anni lavorano nella scuola, assunti
all’inizio dell’anno scolastico e licenziati dopo scrutini ed esami e di un risparmio di oltre 9.000 milioni
di euro in un settore che dovrebbe invece riceverne altrettanti in più ( per tutti e non solo per i più
meritevoli, che non si capisce peraltro chi siano). Il testo prevede, insomma, un piano di razionalizzazione
che si presenta come un intervento definitivo e senza ritorno rispetto al quale l'unica soluzione possibile è
lo stato di agitazione permanente dei precari ,che riesca a coinvolgere anche il personale tutto, gli studenti
e i genitori, per impedire la definitiva fuoriuscita dei precari dalla scuola, ma soprattutto il peggioramento
complessivo della stessa qualità della scuola pubblica. Per questo motivo i Cobas promuovono lo stato di
agitazione che prevede:

- adesione al sit-in del 23 luglio a Roma promosso dalla Rete Docenti Precari
- volantinaggi nelle scuole polo per fine agosto;
- assemblee di precari in ogni provincia dal 1° settembre ;
- Convegno Nazionale CESP per fine settembre cui invitiamo sin da ora i rappresentanti di quelle
reti alternative di precari che si stanno attivando per la ripresa di una mobilitazione contro il taglio
dei posti e per la difesa della scuola pubblica .
Per l’Esecutivo Nazionale
Roma, 16 luglio 2008 Anna Grazia Stammati
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Messaggio Da W Dante Ven Lug 18, 2008 4:40 pm

Hanno pubblicato la mia lettera a "L'Espresso" Very Happy ... ma solo nell'edizione on-line! pale
http://lettere-e-risposte.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/07/18/ministro-gelmini-non-calpesti-la-scuola/#comments

Mara Alei ha scritto:
18 Luglio, 2008 00:53
Il Governo, con il Decreto Legge 112 e il DDL attualmente in discussione nelle Commissioni-Cultura di Camera e Senato, sta manifestando l’intenzione di destabilizzare, se non addirittura di smantellare, la scuola statale. Nei provvedimenti allo studio sono previsti, infatti, tagli molto pesanti all’organico, che mineranno gravemente la qualità dell’insegnamento, colpendo soprattutto il personale precario, che da anni dà il suo fondamentale contributo per il funzionamento della scuola.
Il Governo sta cercando, inoltre, di mettere a rischio i diritti acquisiti dagli insegnanti iscritti nelle graduatorie, volendo di fatto attribuire maggiori poteri ai Dirigenti scolastici attraverso la “chiamata diretta” degli insegnanti, che dovrebbe essere garanzia per una maggiore valorizzazione del “merito”, ma che di fatto rischierebbe di favorire il clientelismo e il nepotismo.
Pertanto i docenti che hanno a cuore le sorti della scuola italiana, in primis le associazioni di insegnanti precari, hanno deciso di dare vita ad una serie di iniziative di mobilitazione, la prima delle quali sarà un sit-in di protesta il 23 luglio dalle ore 11.00 alle ore 17.00 a Piazza Montecitorio. I docenti chiedono: il sostegno della società civile tutta, delle associazioni di categoria, delle associazioni dei genitori, dei mass – media, delle Istituzioni, dei Sindacati affinché siano vicine alla lotta dei lavoratori della scuola a salvaguardia della qualità dell’istruzione statale e del futuro dei nostri giovani, la fine dei tagli alle risorse destinate alla scuola statale e destinazione ad essa di maggiori fondi, la cessazione dei finanziamenti indiretti alla scuola privata e reindirizzamento degli stessi alla scuola statale, almeno fino alla fine dell’emergenza educativa in atto, una maggiore attenzione alla continuità didattica, una maggiore dignità ai lavoratori della scuola attraverso adeguamenti salariali, la recessione da ogni tentativo o tentazione di privatizzazione della Scuola di tutti, misure contro il precariato e non contro i precari attraverso l’istituzione di un organico funzionale e immissione in ruolo su tutti i posti disponibili, stessi diritti economici e di carriera dei docenti di ruolo al personale precario.
Prof.ssa Mara Alei
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Messaggio Da dantedinanni Ven Lug 18, 2008 6:05 pm

W Dante ha scritto:Hanno pubblicato la mia lettera a "L'Espresso" Very Happy ... ma solo nell'edizione on-line! pale

Ti assicuro che è meglio. ormai l'Espresso è un tabloid ultra popolare, ancora molto lontano dalla deriva di Panorama, ma se va avanti così .... molto diversa l'utenza on line: si va sul sito dell'espresso per partecipare ai vari forum, a cercare delle inchieste magari del passato più o meno recente eccetera. Dunque, VIVA DANTE, sei stata grande! 8)
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Messaggio Da W Dante Ven Lug 18, 2008 7:03 pm

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Messaggio Da Ospite Ven Lug 18, 2008 7:21 pm

Complimenti, Mara! cheers cheers cheers


Ultima modifica di gialov il Lun Lug 21, 2008 9:37 am - modificato 1 volta.
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Messaggio Da W Dante Ven Lug 18, 2008 10:20 pm

Grazie! Speriamo che serva a dare visibilità al sit-in del 23! Very Happy
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Messaggio Da Giuseppe. Lun Lug 21, 2008 2:14 am

http://www.barilive.it/News/news.aspx?idnews=10233
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Messaggio Da Ospite Lun Lug 21, 2008 9:36 am

Barilive.it - 21 luglio 2008
Cresce l'attesa per il sit-in di mercoledì prossimo davanti Montecitorio
Scuola, i precari alla volta di Roma: "Nessuno tocchi le graduatorie"
Partita anche in Puglia la macchina organizzativa. Il Cip: "I tagli previsti porteranno alo sfascio"

di Antonio Scotti

Mancano poco più di 48 ore. Un'attesa snervante per i precari della scuola. Che mercoledì prossimo raggiungeranno Roma per una manifestazione di dissenso contro i recenti provvidementi contenuti nel decreto legge 112. Il quale, secondo i futuri insegnanti, ha in sè l'obiettivo di razionalizzare le spese del settore, con un taglio consistente delle immissioni in ruolo, oltre che di classi e personale ausiliario. Organizzazioni, associazioni e i precari tutti si stanno mobilitando dandosi appuntamento a Roma, in molti casi utilizzando e-mail e siti web. Anche in Puglia cresce l'attesa per l'evento. Leggendo le e-mail del circuito del Comitato insegnanti precari (Cip), in collegamento con gli altri forum del settore scuola a livello nazionale, si capisce come l'organizzazione della giornata non sia stata affidata al caso. Striscioni, volantini e stendardi sono in via di completamento. Tra i futuri insegnanti della scuola l'obiettivo è quello di giungere a Roma facendo capire al ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini che non si possono assumere decisioni di decurtamento degli investimenti "senza considerare il futuro di quanti hanno deciso di dedicare una vita intera all'insegnamento".

Il Governo ha garantito 32mila assunzioni a partire dal prossimo settembre. Quasi ventimila in meno rispetto a quelle programmate dalla precedente legislatura. Come se non bastasse queste immissioni potrebbero essere le ultime, visti i tagli consistenti previsti dal decreto legge 112.
Situazione che preoccupa non poco i precari, a partire dalla presidente nazionale del Cip Maristella Curreli che di recente ha fatto sapere di non essere stata mai preoccupata per il futuro dei precari come in questo momento". "Oggi - specifica Curreli - il decreto legge che incombe su di noi sembra prefigurare una soluzione finale; i tagli scellerati, il nuovo reclutamento dei docenti a trattativa privata, l'azzeramento delle graduatorie ad esaurimento e dei precari che vi sono inclusi, porteranno la scuola pubblica statale italiana verso lo sfascio totale".


Davanti all'obelisco di piazza Montecitorio, i precari chiederanno a gran voce il ritiro degli articoli che riguardano la scuola presenti all'interno del decreto legge 112. A ciò si aggiungerà la richiesta di mantenere in vita le graduatorie ad esaurimento, dove sono inseriti circa 300 mila persone tra vincitori di concorso e abilitati Ssis, fino al loro totale svuotamento.

L'ipotesi, prevista dal disegno di legge Aprea sul nuovo sistema di reclutamento, che dopo l'immisione in ruolo di 25 mila insegnanti, alle graduatorie ad esaurimento non venga più attribuito almeno il 50% dei posti a tempo indeterminato sta facendo preoccupare non poco i precari. Che alla affermazioni della Gelmini (La "Siss è uno scandalo" e "sarà impossibile esaurire le graduatorie") rispondono che "hanno vinto un concorso bandito dallo Stato su un numero di posti programmati sulla base delle reali esigenze del territorio, per accedere a un corso di specializzazione biennale con 300 ore di tirocinio nelle scuole e con esame finale di Stato".
Sempre a proposito del disegno di legge sul nuovo reclutamento, il Cip nazionale ha commentato negativamente l'idea della chiamata diretta degli insegnanti da parte dei presidi delle scuole pubbliche: "Sottrarrebbe la libertà di pensiero espropriando i diritti legittimi maturati nel tempo dai docenti precarizzati da decenni di malgoverno dell'istruzione".

Insomma, più che un calda estate, quella che si va profilando nel settore del sapere è davvero una stagione bollente.
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Messaggio Da Ospite Lun Lug 21, 2008 9:38 am

La vicenda si ripete, anzi si inasprisce. . .

di Raffaella Ianuale da Il Gazzettino di Venezia, 21.7.2008

La vicenda si ripete, anzi si inasprisce. Perché se già ogni anno i tagli alla scuola sono feroci, quest'anno si è andato oltre. Così una delegazione di precari ha già il biglietto del treno in tasca per andare mercoledì, 23 luglio, a Roma al sit-in di protesta in piazza Montecitorio.

Nell'occhio del ciclone l'articolo 64 del decreto legge 112 che prevede il taglio di 70mila posti in tre anni tra i docenti e 43mila tra il personale Ata che include assistenti, amministrativi, tecnici e ausiliari. A questi si aggiungono i 47mila posti in meno già decisi dal governo Prodi. Fatti due conti si perdono 160mila posti di lavoro. Questo a livello nazionale.

Nella sola provincia di Venezia ci saranno 724 insegnanti e 517 Ata in meno. A rimetterci lo stipendio sono i precari. Visto che un insegnante su cinque è precario, così come è precario un Ata su due. Saranno proprio loro che non si vedranno rinnovare il contratto. Tutti lavoratori impiegati da anni con contratti a termine che iniziano con l'avvio dell'anno scolastico e si concludono a giugno.

Ci saranno, nella nostra provincia, 65 tagli per gli insegnanti della scuola dell'infanzia, 272 per la scuola primaria, 170 per le medie e 217 per le superiori. Sul fronte assunzioni non si è messi meglio. I 311 docenti che entreranno in ruolo nel Veneziano non bastano nemmeno a coprire i pensionamenti.

I precari della scuola si sono già ritrovati un paio di volte nella sala di via Sernaglia. Ed hanno messo appunto un'azione di guerra. Boicottaggio degli scrutini a settembre dei sospesi dal giudizio e grande sciopero ai primi di ottobre. E per meglio coordinarsi è nato un blog nazionale della rete docenti precari 11 luglio. Questa è stata infatti la data del primo incontro nazionale dei precari di tutta Italia. Ora il prossimo appuntamento a livello nazionale è mercoledì 23 luglio in piazza Montecitorio a Roma, mentre a livello provinciale è il primo settembre, alle ore 17.30, al centro civico di via Sernaglia a Mestre.

La prospettiva è quella di ritrovarsi con aule sempre più affollate, considerato che anche il numero degli studenti è aumentato di 1,3 per cento. «Questo significa che si arriverà a classi di 32-33 studenti - spiega Stefano Micheletti dei Cobas - i precari sono spaventati, per molti di loro vuol dire essere buttati fuori definitivamente dal mondo della scuola . In passato c'era stata spesso la guerra tra precari, c'erano quelli delle Siss e quelli storici. Quest'anno invece è nato un blog nazionale per essere uniti e coordinati».

Ciò non toglie che le cose non si mettono bene. «Siamo esterrefatti da quanto sta facendo questo governo e da quanto non ha fatto quello precedente - spiega Massimo Sartorato della rete precari del Veneto e insegnante della scuola primaria di Venezia - Anche le 150mila assunzioni promesse dal governo Prodi sono bloccate perché il precedente governo non ha firmato i decreti attuativi. A questo si aggiungono i nuovi tagli. La scusa è che in Italia ci sono troppi insegnanti, più di quanti ce ne sono in altri paesi europei come ad esempio la Francia. Ma non è assolutamente vero. La verità è che un insegnante precario costa 8mila euro l'anno in meno rispetto ad un collega di ruolo. E poi se non serve può sempre essere tagliato».
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Messaggio Da Ospite Lun Lug 21, 2008 9:38 am

In ansia per la scuola.

Pasquale Almirante, La Sicilia 20.7.2008

I sindacati sono più che arrabbiati, ancora peggio i precari, smarriti i neolaureati, in attesa di capire invece tutti gli altri docenti: che sta succedendo nel mondo della scuola? Bankitalia sibila che c'è troppo vecchiume e demotivazione, Brunetta strilla che ci sono troppi fannulloni, Gelmini cerca i meritevoli per premiarli, Aprea distilla le progressioni di carriera con il nuovo sistema di reclutamento, mentre Tremonti taglia i posti e chi s'è visto s'è visto. I motivi per le arrabbiature dunque ci sono e i precari, che non sono né troppo vecchi, per la pensione, e né troppo giovani, per un nuovo lavoro, si danno appuntamento a Montecitorio il 23 luglio per riavere la graduatoria a esaurimento promessa dal sanguinario Tps.

I neolaureati invece sono in ansia per la decisione del Governo di cancellare il X ciclo delle Ssis già dal 2008/2009 e per il prossimo avvio della riforma Moratti della secondaria, annunciata da Gelmini, che ridimensiona ore e cattedre. I sindacati dal loro cantuccio non riescono a interloquire, sia per il rinnovo del contratto, scaduto a dicembre 2007 nella parte salariale, e sia per frenare i prelievi sulle giornate di malattia. Se non abbiamo capito male il ministro toglierebbe l'equivalente delle giornate di assenza dalla voce "Retribuzione professionale docenti" (Rpd) e che sarebbero pari a circa 6 euro netti al giorno, con febbre a 40° o per andare a sciare: una bezzecola, come sparare nel mucchio; a parte l'obbligo di visita fiscale e di non lasciare il luogo dell'infermità. Ma in allarme anche l'opposizione perché è pronto un emendamento al decreto 112, manovra economica, con cui viene cancellato l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni, introdotto dal governo Prodi che pensava addirittura di portarlo a 18.

Gelmini però assicura che l'obbligo si può espletare anche nelle scuole professionali regionali e nei percorsi triennali, istituiti dalla riforma Moratti che dalla fase sperimentale passa ora definitiva. Certamente non è la stessa cosa, sia perché le iscrizioni negli istituti pubblici e paritari rischiano un pericoloso dirottamento, e sia perché dopo la terza media è difficile per un ragazzo capire le proprie inclinazioni. In ogni caso l'appuntamento è a settembre, quando la scuola riapre e quando il dibattito si spera non sarà più sul grembiule o su altre amenità.
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Messaggio Da pfasce Mar Lug 22, 2008 1:02 am

Informo di avere inviato domenica il comunicato stampa del Comitato Precari Liguri.
Al fine di attrarre testate giornalistiche, ho parlato del frozen orario.

Incollo qui di seguito il comunicato stampa inviato all'indirizzario di quasi mille testate giornalistiche, giornalisti, operatori dell'informazione.

Buon lavoro a tutti!

Gentile collega,
il Comitato Precari Liguri della Scuola, aderente alla Rete Docenti Precari 11 luglio, aderisce alla mobilitazione promossa da questo coordinamento e mette a disposizione il proprio Ufficio Stampa che, con la presente, inoltra il Comunicato Stampa della Rete Docenti Precari 11 luglio inerente al sit-in organizzato per mercoledi' 23 luglio, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, presso piazza Montecitorio a Roma.

A beneficio dei colleghi delle televisioni, informiamo del fatto che ad ogni suono di campana oraria, i partecipanti alla manifestazione si bloccheranno in un frozen scenografico dal titolo "Senza i precari la scuola si ferma".

Cordiali saluti e auguri di buon lavoro.



Comunicato stampa "Rete Docenti Precari 11 luglio": sit-in e frozen a Piazza Montecitorio, 23 luglio 2008.

La rete nazionale degli insegnanti precari, in seguito all'assemblea nazionale indetta dal C.I.P.- Comitati Insegnanti Precari, l'11 luglio scorso, ha organizzato un sit-in per mercoledì 23 luglio 2008 in Piazza Montecitorio dalle ore 11.00 alle ore 17.00 in difesa della scuola pubblica statale e contro i massicci tagli agli organici previsti dal governo.
I docenti precari dicono NO al piano previsto dal dl 112 e al ddl Aprea n. 953 che modifica l'attuale sistema di reclutamento dei docenti, ledendo i diritti acquisiti di centinaia di migliaia di insegnanti precari e minando alla base il sistema dell'istruzione pubblica, basato sulla libertà di insegnamento.

Rete Docenti Precari 11 Luglio



SIT- IN DI PROTESTA DEGLI INSEGNANTI PRECARI
MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2008 IN PIAZZA MONTECITORIO

I docenti precari manifestano contro i tagli di: risorse, tempo scuola, personale, classi, docenti di sostegno, aule e per chiedere
garanzie sulla qualità dell’offerta formativa della Scuola Pubblica Statale.

I docenti precari lottano per:

-) la difesa della Scuola Pubblica Statale, per una scuola di tutti e per tutti;
-) le immissioni in ruolo dei docenti su tutti i posti disponibili;
-) il mantenimento delle graduatorie ad esaurimento e per il loro completo svuotamento da compiersi mediante l’assunzione di tutti i docenti precari. Solo così si cancellerà dalla scuola italiana la precarietà lavorativa e, di conseguenza, quella didattica che da sempre penalizza le aree geografiche e sociali più svantaggiate del Paese;
-) il riconoscimento ai docenti precari degli stessi diritti economici e di carriera dei docenti di ruolo e dei docenti di religione cattolica.

I docenti precari dicono:

-) no al DDL 112 in via di dibattito in Parlamento;
-) no ai massicci tagli agli organici previsti dal governo - tagli di circa 100mila docenti -, per una manovra di circa. 8 miliardi di euro, corrispondenti a ben un terzo dell'intera manovra economica dello Stato! L'effetto di questi tagli ricade nell'immediato sul personale precario, ma ha devastanti effetti sulla scuola nel suo complesso;
-) no alla chiamata diretta dei docenti da parte dei Dirigenti scolastici che non garantisce il merito, ma favorisce clientelismo e nepotismo, ostacolando, di fatto, la libertà di insegnamento;
-) no al ddl Aprea n. 953 e a qualsiasi disegno di legge o normativa che leda i diritti acquisiti di centinaia di migliaia di docenti precari, minando alla base il sistema dell'istruzione pubblica, basato sulla libertà di insegnamento;
-) no all'aumento degli alunni per classe, qualità e meritocrazia non si ottengono stipando tanti alunni per classe quanti ne bastano per tagliare le cattedre;
-) no ai tagli sul sostegno, che compromettono l'integrazione scolastica dei diversamente abili;
-) no ai finanziamenti alle scuole private;
-) no ad ogni tentativo di privatizzazione della scuola pubblica e alla trasformazione delle scuole in fondazioni a capitale privato.

RETE DOCENTI PRECARI 11 LUGLIO
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Messaggio Da tina coppola Mar Lug 22, 2008 2:41 pm

http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=20433

"Insegnanti precari in piazza domani a Roma - In difesa della scuola pubblica e contro i massicci tagli agli organici previsti dal Governo che rischiano di incrementare il precariato".

Hanno pubblicato il comunicato stampa e le nostre rivendicazioni su CENTUMCELLAE NEWS, quotidiano e portale telematico di Civitaveccchia.

A domani!


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Messaggio Da Ospite Mar Lug 22, 2008 7:10 pm

http://notizie.alice.it

SCUOLA/ DOMANI A MONTECITORIO SIT-IN PRECARI: NO A TAGLI GOVERNO

Dalle 11: ci saranno associazioni, sindacati ed estrema sinistra

postato 2 ore fa da APCOM

Roma, 22 lug. (Apcom) - Si svolgerà domani in piazza Montecitorio, a partire dalle 11, il sit-in organizzato dalle associazioni dei precari della scuola: la manifestazione, che si protrarrà sino alle 17, è stata organizzata per protestare contro il taglio di 130.000 posti tra docenti ed Ata, contenuto nel decreto legge n. 112 pubblicato il 25 giugno scorso, e contro il disegno di legge sul nuovo reclutamento n. 953, il cosiddetto Aprea, in discussione proprio in questi giorni presso le commissioni Cultura: due provvedimenti che se trasformati in legge minerebbero seriamente le possibilità di lavoro di decine di migliaia di precari.

Al sit-in, promosso dai Comitati italiani precari e dalla Rete docenti precari, prioritariamente per tutelare i diritti di quelli 'storici', abilitati ed in attesa del ruolo anche da oltre 20 anni, parteciperanno diverse componenti sindacali e di estrema sinistra: ci saranno infatti il Cidi, i Cobas, la Gilda degli insegnanti, la Cub Scuola, ma anche Rifondazione comunista, i Comunisti italiani, la Sinistra democratica e la senatrice del Pd Mariangela Bastico, presidente della commissione Cultura alla Camera nell'ultimo governo Prodi.

Gli organizzatori speravano in una manifestazione che si protraesse anche oltre le 17, ma la questura romana non è andata oltre le sei ore di manifestazione. Hanno però già fatto sapere che basteranno per mandare un forte messaggio di dissenso nei confronti della politica intrapresa dal governo sulla scuola: da tutta Italia confluiranno docenti e lavoratori della scuola appartenenti alle tante associazioni dei precari già presenti all'incontro preliminare dell'11 luglio a Roma. Il malcontento del personale scolastico, in particolare quello non di ruolo, del resto ha raggiunto livelli alti: oltre ai preannunciati tagli d, tra i precari serpeggia il timore per gli sviluppi della riforma del sistema di reclutamento, attualmente in discussione presso le commissioni Cultura di Camera e Senato: se il ddl, presentato dall'on. Valentina Aprea (Fi) dovesse infatti andare in porto non ci sarebbe più molto spazio per i circa 300.000 precari vincitori di concorso attualmente in lista d'attesa.

Liste che, sempre per le associazioni dei precari, rischiano di sparire assieme ai diritti dei tanti lavoratori che per anni hanno lavorato per la scuola. "Questo Governo - spiega Maristella Curreli, presidente dei Cip - dimentica che la scuola pubblica deve essere di tutti e per tutti, che l'istruzione non è merce da vendere e acquistare ma è investimento e non spesa, promozione civile e non addottrinamento". A proposito del ddl sul nuovo reclutamento, che prevederebbe anche la chiamata diretta dei presidi, il leader dei Comitati italiani precari è convinta che sottrarrebbe la "libertà di pensiero espropriando i diritti legittimi maturati nel tempo dai docenti precarizzati da decenni di malgoverno dell'istruzione".

Una politica che anche secondo la Gilda rischia di "smantellare la scuola statale. Se fossero confermate le cifre previste dalla nuova Finanziaria, si tratterebbe di un ulteriore e grave colpo al nostro sistema dell'istruzione già messo in ginocchio dai 42 mila posti cancellati dal precedente Governo". "Questa costante politica di tagli - continua la Gilda - mortifica e demotiva i docenti, già penalizzati da retribuzioni inferiori rispetto a quelle dei colleghi europei, e peggiora ulteriormente la qualità della scuola pubblica. Perciò, se davvero la Finanziaria prevede questi tagli, la Gilda degli Insegnanti chiede al Governo di invertire la rotta di marcia e di investire nel rilancio della scuola statale che rappresenta una delle istituzioni fondamentali della Repubblica".

Un'analoga posizione è espressa dalla Cub scuola: "Il taglio degli organici senza precedenti che il governo ha deciso - dice Cosimo Scarinzi - rappresenta uno scarto rispetto alle più caute, anche se altrettanto inaccettabili, politiche di smantellamento della scuola pubblica che caratterizzavano la precedente maggioranza. Il sit-in di domani è la prima risposta ed il primo momento di mobilitazione a difesa della scuola pubblica intesa come una scuola di qualità di tutti e di tutte".
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Messaggio Da Giuseppe. Mar Lug 22, 2008 7:41 pm

Grande mobilitazione del precariato domani a Montecitorio


Domani 23 luglio è il giorno della protesta dei precari, che si riuniranno a piazza Montecitorio a Roma, per un sit-in che comincerà alle 11 e si protrarrà fino alle 17.

La manifestazione dice no sia al piano dei tagli di risorse e di personale (8 miliardi di euro e 130.000 posti tra docenti e Ata in meno in tre anni), previsto dal D.L. 112, sia al futuro sistema di reclutamento dei docenti, che potrebbe essere introdotto dal ddl 953 (Aprea).

Per i Comitati Insegnanti Precari, che hanno promosso l'iniziativa di protesta, "questi provvedimenti stravolgeranno i diritti acquisiti da centinaia di migliaia di insegnanti precari, minando alla base il sistema dell'istruzione pubblica, edificato sulla libertà dell'insegnamento".

Il sit-it vedrà riunirsi tante voci, persone e movimenti del centro-sinistra che si sono spesso divisi negli ultimi anni, ma che stanno trovando il loro collante nella protesta alla politica economico/scolastica del centro-destra.

Oltre ai Comitati Insegnanti Precari, figura tra i promotori del sit-in la Rete docenti precari. Hanno aderito e garantito la loro partecipazione rappresentanti della FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola (che "condividono le ragioni espresse da quanti manifestano in piazza Montecitorio, rivendicando adeguate risposte alle proprie legittime aspettative"), del Cidi ("La condizione di precarietà di chi insegna ne mortifica l'impegno, ne avvilisce il desiderio di riqualificazione in servizio, priva gli alunni e le famiglie di certezze e non garantisce la continuità didattica"), dei Cobas, della Gilda degli insegnanti ("Tagliare altri 100mila posti nel prossimo triennio significherebbe smantellare la scuola statale"), della Cub Scuola (che "sostiene l'iniziativa e si impegna a costruire, in autunno, in un percorso unitario, tutte le forme di mobilitazione necessarie a difendere i diritti delle precarie e dei precari"), ma anche di Rifondazione comunista, Comunisti italiani, e Sinistra democratica.

Saranno presenti la senatrice del Pd Mariangela Bastico, ex viceministro dell'Istruzione durante il Governo Prodi, e gli onorevoli Alba Sasso, Pierfelice Zazzera e Giuseppe Giulietti, questi ultimi due membri della VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati.

La manifestazione pare destinata a riscuotere un notevole successo in termini di adesioni, tanto che nelle ultime ore si susseguono senza soluzione di continuità i comunicati di adesione delle varie sigle della scuola: ADPNA, Sisa Scuola, Comitato Precari Liguria, Forum Precari Scuola, Rete Precari SSIS, SSISMA, MIDA, Orgoglio precario, ISP Toscana, Precarimobili, CIPNA, Gruppo Precari Venezia e SSIS-BAR.
tuttoscuola.com martedì 22 luglio 2008
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Messaggio Da Giuseppe. Mar Lug 22, 2008 8:06 pm

http://ascuoladibugie.blogosfere.it/2008/07/23-luglio-protesta-degli-insegnanti-precari-a-montecitorio.html
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Messaggio Da tina coppola Mar Lug 22, 2008 11:17 pm

http://www.vivavocetruria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=51&Itemid=15

"Sit in di protesta degli insegnanti precari a Montecitorio".

VIVAVOCETRURIA, giornale telematico dell'Etruria meridionale, dà notizia del sit-in e fornisce l'indirizzo del blog della RETE DOCENTI PRECARI 11 LUGLIO.
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Messaggio Da barbara Mer Lug 23, 2008 9:57 am

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=28177&sez=HOME_ROMA
la notiza è stata riportata anche sul Messaggero di roma di oggi Wink
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