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venezia 22 giugno: iniziativa al primo giorno di esami di stato

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Messaggio Da Stefano Micheletti Dom Giu 20, 2010 7:17 pm

COMUNICATO STAMPA

MARTEDì 22 GIUGNO, primo giorno degli esami di Stato, davanti alle principali scuole superiori di Venezia, Mestre e provincia (al Pacinotti, Stefanini, Foscari, Zuccante, Gramsci, Bruno, Mozzoni di Mestre, al Liceo Artistico, Foscarini, Istituto d'Arte di Venezia al Levi di Mirano, ecc.) si terranno dei presidi/volantinaggi informativi sulla situazione dell'istruzione nel nostro paese, di fronte agli attacchi straordinari in atto all'occupazione, agli stipendi e alle risorse per la scuola, di fronte ad una pseudo riforma degli ordinamenti - che dal prossimo anno interesserà le classi prime della secondaria di secondo grado - basata in realtà sul taglio di ore ed insegnamenti al solo scopo di fare cassa.
Docenti e non docenti vogliono in questo modo segnalare che comunque la scuola non è pacificata e che la protesta continua.

Di seguito il volantino che sarà distribuito.







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Da anni è in via di realizzazione un progetto di smantellamento della scuola pubblica a 360°:



q si tagliano le spese di funzionamento delle scuole obbligandole sempre di più a ricorrere ad aumenti delle tasse scolastiche e ai contributi delle famiglie per colmare il deficit mentre al tempo stesso si deve tagliare sulla pulizia, sulle attrezzature e sui sussidi didattici;

q progressivamente è stato aumentato il numero di studenti per classe, siamo arrivati ormai a classi con più di 30 studenti a dispetto della sicurezza dato che le aule delle nostre scuole sono state progettate per una media di 25;

q si taglia sugli insegnanti di sostegno, i cui numeri non sono più definiti sulla base delle esigenze ma dovranno coincidere con l’organico dello scorso anno; si bloccano le deroghe concesse al numero massimo degli alunni per classe anche in presenza di disabili, che potranno essere anche più di uno per classe;

q l’applicazione della cosiddetta ‘riforma Gelmini’, ora arrivata anche alla scuola superiore, ridurrà in modo massiccio il tempo scuola di questa generazione di studenti e di conseguenza la qualità e lo spessore della loro istruzione;

q continua il licenziamento massiccio degli insegnanti e dei lavoratori ATA precari che per anni hanno contribuito a tenere in piedi la scuola e l’offerta formativa del nostro paese.



La recente manovra finanziaria dimostra senza ombra di dubbio che è la scuola il bersaglio primo di questo governo:



q blocco del contratto di lavoro collettivo per i lavoratori della scuola (il cui contratto peraltro scaduto il 31-12-09 non era stato rinnovato);

q blocco degli scatti di anzianità con conseguenti pesanti ricadute su stipendi, liquidazioni e pensioni senza alcuna possibilità di recupero;

q tagli anche al Ministero dell’Istruzione del 10% che presumibilmente ricadrà di nuovo sui bilanci delle scuole e sui fondi di istituto.









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Contro questo processo di smantellamento i lavoratori della scuola si stanno mobilitando con diverse iniziative. Proclamano uno stato di agitazione permanente a sostegno:

- di una scuola pubblica di qualità che tuteli il diritto di ciascuno di essere formato in un luogo idoneo e di poter godere del giusto grado di attenzione e individualizzazione del processo di apprendimento;

- di una scuola che tuteli la dignità professionale dei propri lavoratori.

Non possono esistere infatti ambienti di insegnamento/apprendimento sereni e proficui se i diritti dei lavoratori vengono calpestati, se le condizioni di lavoro peggiorano di anno in anno, se i posti di lavoro sono sempre più a rischio e gli insegnanti sempre più ricattati.




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LA RETE DI SCUOLE DELLA PROVINCIA DI VENEZIA


Stefano Micheletti
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