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[Utilità] Vademecum sulle classi sovraffolate e insicure

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Messaggio Da Stefano Micheletti Lun Mag 25, 2009 6:31 pm

COBAS - Comitati di Base della Scuola

CLASSI SOVRAFFOLLATE E INSICURE

Cominciano a ritornare gli organici nelle scuole … e sono dolori. Per effettuare tutti i tagli previsti dall’art. 64 della legge 133, le classi previste sono composte di un numero molto alto di allievi.
Alle superiori, le classi iniziali devono avere un numero minimo di 27 alunni e poi i resti vengono distribuiti fino a 30, ma in sede di organico di fatto si potrà pure arrivare a 33.
Sono numeri che peggioreranno la qualità del servizio e faranno andare le aule scolastiche ed i laboratori fuori norma, sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica (D.M. 18 dicembre 1975 – Norme tecniche per l’edilizia Scolastica), sia per la prevenzione incendi (D.M. 26 agosto 1992 – Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica).

Ricordiamo che

D.M. 18 dicembre 1975
Per ogni persona presente in un’aula di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, deve essere garantita un’area netta (compreso gli arredi) di 1,80 mq.
Per le superiori invece sono necessari 1,96 mq. per persona.
I laboratori scolastici, assimilati a luoghi produttivi (e gli allievi a lavoratori), devono rispondere ai requisiti indicati dal D.Lgs 626/94 (ora sostituito ed integrato dal D.Lgs 81/2008): altezza non inf. ai 3,00 ml.; cubatura non inferiore a 10 mc. per lavoratore/allievo che deve disporre di una superficie di almeno 2,00 mq.; superficie aero/illuminante pari ad almeno 1/10 della superficie di calpestio.

D.M. 26 agosto 1996

5. Misure per l’evacuazione in caso di emergenza
5.0 Affollamento
Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in:
aule: 26 persone/aula. Qualora le persone effettivamente presenti siano numericamente diverse dal valore desunto dal calcolo effettuato sulla base della densità di affollamento, l’indicazione del numero di persone deve risultare da apposita dichiarazione rilasciata sotto la responsabilità del titolare dell’attività (Dirigente Scolastico N.d.R.).

5.6 Numero delle uscite

Le aule didattiche devono essere servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte devono avere larghezza di almeno 1,20 ed aprirsi in senso dell’esodo quando il numero massimo di persone presenti nell’aula sia superiore a 25 e per le aule per esercitazioni dove si depositano e/o manipolano sostanze infiammabili o esplosive quando il numero di persone presenti sia superiore a 5.
La Direzione Scolastica Regionale, in merito al limite delle 26 persone per aula, starebbe adducendo la Sentenza del Tar del Veneto n. 375/09 con la quale veniva rigettato un ricorso, appunto contro aule sovraffollate. Ricordiamo che il ricorso è stato ritenuto infondato soltanto perché è stato fatto sull’organico di diritto, che è calcolato sulla base di un numero meramente ipotetico di alunni frequentanti nell’anno successivo, e non sull’organico di fatto, ma non nel merito della questione.
Il limite delle 26 persone per aula quindi esiste!
E’ pur vero che, anche ai sensi del D.M. 26 agosto 1996, si può derogare e si può accettare un modesto incremento numerico della popolazione scolastica per singola aula (di quanto? Visto che ad ogni legge finanziaria aumenta il numero di alunni per classe possibile?), ma il Dirigente Scolastico deve sottoscrivere apposita dichiarazione.
Inoltre è tassativo e passibile di sanzione per il responsabile dell’attività, il fatto che quando in un’aula si superano i 25 presenti, debba esserci un’uscita idonea, cioè una porta di almeno ml. 1,20 di larghezza che si apra nel senso dell’esodo.
Consigli pratici
E’ necessario che i Responsabili dei lavoratori per la Sicurezza e le R.S.U. si attivino per controllare tutti gli spazi degli edifici scolastici, in modo che i D.S., responsabili in qualità di datori di lavoro, della sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/2008, richiedano, perlomeno in sede di determinazione dell’organico di fatto, lo sdoppiamento delle classi fuori norma.

Venezia, 25 maggio 2009

COBAS – Comitati di base della Scuola
della provincia di Venezia
Stefano Micheletti
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Messaggio Da antoniog.condorelli Ven Lug 24, 2009 7:03 pm

Stefano Micheletti ha scritto:COBAS - Comitati di Base della Scuola

CLASSI SOVRAFFOLLATE E INSICURE

Cominciano a ritornare gli organici nelle scuole … e sono dolori. Per effettuare tutti i tagli previsti dall’art. 64 della legge 133, le classi previste sono composte di un numero molto alto di allievi.
Alle superiori, le classi iniziali devono avere un numero minimo di 27 alunni e poi i resti vengono distribuiti fino a 30, ma in sede di organico di fatto si potrà pure arrivare a 33.
Sono numeri che peggioreranno la qualità del servizio e faranno andare le aule scolastiche ed i laboratori fuori norma, sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica (D.M. 18 dicembre 1975 – Norme tecniche per l’edilizia Scolastica), sia per la prevenzione incendi (D.M. 26 agosto 1992 – Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica).

TUTTI A SCUOLA CON LA RULLINA!!!
per i fortunati che avranno un incarico, cosa si suggerisce nel caso si riscontrino casi fuori norma?
si chiamano direttamente i pompieri e si fa evacuare l'aula? o bisogna indagare se esistono deroghe al D.S.?
io mi porterò la rullina da geometra e prenderò la misura dell'aula...
io sono per l'evacuazione!!!
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Messaggio Da lino61 Ven Lug 24, 2009 7:30 pm

La maggior parte delle porte delle aule sono standard ovvero 80 cm, alcune porte dei laboratori sono da 1,20, ma non tutte.

Oltre i pompieri si possono chiamare gli ispettori dell'ASL - Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, solitamente sono meno accomodanti dei pompieri e fanno scattare denunce alla Procura della Repubblica se le norme di sicurezza non vengono rispettate.

In caso di inottemperanza degli obblighi della legge 626/94 da parte del datore di lavoro, qual è l'iter da seguire per la denuncia; qual è l'ufficio preposto cui rivolgersi per accertare la violazione?

Il servizio di prevenzione della ASL territorialmente competente é l'organo di vigilanza cui ci si può rivolgere denunciando le inadempienze del datore di lavoro.


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Messaggio Da antoniog.condorelli Lun Lug 27, 2009 1:04 pm

lino61 ha scritto:La maggior parte delle porte delle aule sono standard ovvero 80 cm, alcune porte dei laboratori sono da 1,20, ma non tutte.

Oltre i pompieri si possono chiamare gli ispettori dell'ASL - Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, solitamente sono meno accomodanti dei pompieri e fanno scattare denunce alla Procura della Repubblica se le norme di sicurezza non vengono rispettate.

In caso di inottemperanza degli obblighi della legge 626/94 da parte del datore di lavoro, qual è l'iter da seguire per la denuncia; qual è l'ufficio preposto cui rivolgersi per accertare la violazione?

Il servizio di prevenzione della ASL territorialmente competente é l'organo di vigilanza cui ci si può rivolgere denunciando le inadempienze del datore di lavoro.


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lele, se capitiamo insieme da qualche parte, li distruggiamo!!!
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Messaggio Da Admin Dom Dic 06, 2009 9:42 pm

Comunque questo post è molto utile. Ringrazio Stefano per averlo inserito. Non bisogna perderlo. Io ho copiato tutto. Vedrò di organizzarmi a scuola.
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[Utilità] Vademecum sulle classi sovraffolate e insicure Empty Smascheriamo le contraddizioni tra leggi sulla sicurezza e aumento degli alunni per classe

Messaggio Da letizia bosco Mer Gen 27, 2010 4:23 pm

Proviamo ad inviare questa mail, come ci è stato gentilmente suggerito dal moderatore, in risposta ad un argomento già esistente, nella speranza che qualcuno raccolga l'invito alla mobilitazione immediata prima che si determinino definitivamente gli organici del prossimo anno...

Cari colleghi,
siamo Letizia e Ilaria (insegnanti precarie di Roma) e vi scriviamo per condividere con voi delle riflessioni, iniziative e eventualmente, qualora condividiate la natura delle riflessioni e la necessità delle iniziative, per coinvolgervi in una battaglia comune. Come voi sicuramente sapete, in questi giorni i Consigli d’Istituto delle scuole si stanno riunendo per discutere, tra le altre cose, anche dei criteri per la formazione delle classi. Noi, un gruppo di precari di Roma, con l’appoggio del sindacato UNICOBAS, stiamo provvedendo ad inoltrare, a più istituzioni scolastiche possibile, una lettera informativa (via fax o via e-mail) indirizzata al Presidente dei Consigli d’istituto per denunciare le evidenti contraddizioni tra le direttive del Ministero (art. 64 legge 133 del 6 Agosto 2008) che impongono l’aumento degli alunni per classe e la normativa esistente in materia di sicurezza e agibilità dei locali scolastici (Decreto Interministeriale del 18 Dicembre del 1975; Decreto del 26 Agosto del 1992 del Ministero dell’ Interno; Decreto legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008: testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro).
Siamo infatti convinti che bisogna avviare immediatamente una campagna di informazione e di denuncia che arrivi anche alle famiglie degli alunni (ricordiamo, a questo proposito che il Presidente del Consiglio d’istituto è un genitore!) per sensibilizzare l’opinione pubblica e dare visibilità alle nostre rivendicazioni nonché allertare gli organismi preposti all’approvazione degli organici sui rischi e responsabilità legate al sovraffollamento delle classi.
Questa iniziativa infatti rientra all’interno di una più vasta operazione di denuncia delle irregolarità, commesse dalle
scuole e dagli USP nell’individuazione degli organici di fatto e di diritto, che determinano una brastica riduzione dei
posti da destinare ad incarichi.

La fase immediatamente successiva all’invio di questa lettera informativa (che vi mandiamo qui di seguito e vi invitiamo a leggere
con attenzione) sarà quella di riuscire a procurarsi le richieste di organico inoltrate dalle scuole agli USP e le planimetrie degli edifici scolastici per verificare, caso per caso, eventuali violazioni delle normative sulla sicurezza e procedere con lettere di diffida all’approvazione degli organici da inviare ai responsabili degli uffici organici degli USP.

Se volete partecipare a queste iniziative, coordinandoci, riusciremo ad estendere il più possibile questa campagna. Per il momento si può inviare alle scuole la nota informativa che segue, poi avremo bisogno dell’aiuto delle RSU per ottenere dai Dirigenti scolastici i documenti necessari per continuare le operazioni.
Dobbiamo darci da fare se vogliamo provare ad arginare i danni, comunque irreparabili della legge 133, e non assistere alla nuova ecatombe di posti di lavoro che anche quest’anno ci si parerà innanzi durante le convocazioni per l’assegnazione degli incarichi annuali.
Ciao
Letizia e Ilaria

MITTENTE: precari UNICOBAS
AL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO

E P.C.
AL
DIRIGENTE SCOLASTICO DELL'ISTITUTO


OGGETTO: Diritti e obblighi nell'individuazione dei criteri per la formazione delle classi.

In applicazione dell'articolo 64, comma 4 del D.L. 25/06/2008 n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 06/08/2008 n. 133, recante “norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale utilizzo delle risorse umane della scuola” in molti istituti scolastici si è proceduto ad incrementare il numero degli alunni per classe.
Con la presente nota si vuole richiamare l'attenzione sulle responsabilità civili e penali che potrebbero discendere sulla Dirigenza Scolastica qualora detta normativa fosse applicata a scapito della disciplina costituzionalmente garantita sulla sicurezza e sulla prevenzione nei plessi scolastici.
Quest'ultima normativa, basandosi su principi costituzionalmente garantiti, prevale rispetto alle leggi emanate esclusivamente nell'ottica di distrarre risorse dal settore scolastico, a detrimento non solo della qualità dell'offerta formativa, ma anche dell'incolumità dei soggetti che fruiscono delle strutture scolastiche.
Il Dirigente Scolastico e il Consiglio d'Istituto , quindi, hanno il compito e il dovere di verificare caso per caso, aula per aula, se sia possibile l'applicazione legittima delle normative inerente all'innalzamento del numero degli alunni per classe. In caso di inadempienza, essi stessi potrebbero essere responsabili della gravissima violazione delle norme sulla sicurezza e sulla prevenzione.
Di seguito, nel tentativo di agevolare l'operato di chi si trova a dover rendere esecutive le disposizioni dettate per la riorganizzazione della rete scolastica e del razionale utilizzo delle risorse umane della scuola, vengono
richiamate le disposizioni legislative in materia di agibilità e di sicurezza dei locali scolastici:



  • Decreto Interministeriale 18/12/1975, emanato dai Ministeri dei Lavori Pubblici e della Pubblica Istruzione, che stabilisce i parametri spaziali minimi a disposizione di ogni persona presente nei locali scolastici (1,80 metri quadri netti per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado; 1,96 metri quadri netti per le scuole secondarie di II grado)
  • Decreto 26/08/1992 del Ministero dell'Interno recante “norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica” .
    Il presente decreto al punto 5.0 (Affollamento) stabilisce il limite massimo di persone presenti in un'aula nel numero di 26.

  • Decreto legislativo n. 81 del 09/04/2008: testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (attuazione dell'articolo 1 della legge 03/08/2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).

Ricordiamo inoltre che i rischi insiti nel sovraffollamento delle aule sono ulteriormente aggravati dalla prassi, diffusa in diversi istituti, di ripartire in altre aule gli alunni in caso di assenza del docente. Tale soluzione oltre a contravvenire palesemente alle normative di sicurezza sopra esposte, costituisce violazione del diritto degli alunni allo studio.
A questo punto, dopo aver ricordato gli obblighi e le responsabilità gravanti sugli Amministratori, appare opportuno evidenziare che la qualità dell'offerta formativa potrebbe risultare inevitabilmente compromessa dall'applicazione dell'articolo 64 e delle circolari ad esso correlate. Si reputano particolarmente allarmanti le problematiche indicate di seguito:

  • dispersione scolastica (soprattutto nelle classi iniziali i margini di intervento da parte degli insegnanti nei confronti di studenti con difficoltà di approccio a determinate discipline risultano sottoposti a fortissime limitazioni)
  • interventi individualizzati (fortemente limitata risulta anche la possibilità da parte del corpo docente di elaborare percorsi formativi finalizzati all'ottimizzazione del profitto scolastico e allo sviluppo delle potenzialità individuali)
  • difficoltà nell'organizzazione delle uscite didattiche
  • discontinuità didattica
  • disgregazione del gruppo classe nel caso di accorpamento di classi intermedie.
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letizia bosco
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