COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA
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Messaggio Da Fabrizio Tolandus Mer Ago 27, 2008 3:31 am

Al Dirigente scolastico del Liceo scientifico ***



Gentile Prof. ***,



mi permetto di indirizzarLe questa mia per avvisarLa che non sarò presente ai prossimi consigli di classe di settembre aventi come oggetto le operazioni di integrazione allo scrutinio finale, per discutere la situazione degli alunni la cui promozione è stasa sospesa a giugno in attesa delle prove di recupero - calendarizzate anch’esse all’inizio del mese di settembre. Evidentemente faccio riferimento alle mie (ormai ex) classi di appartenenza, ovvero Terza C, Quarta C e Quarta H.



Mi preme metterLa al corrente che tale decisione, da parte mia, rappresenta un gesto di protesta meditato e con una precisa valenza politica. Protesta, si intende, indirizzata non certo nei confronti del Liceo *** e del suo operato, o della Sua persona, o dei colleghi e collaboratori tutti, dai quali ho ricevuto apprezzabile accoglienza e collaborazione, e dei quali serberò sempre un ottimo ricordo.



Io intendo protestare, con i mezzi a mia disposizione, e senza immaginare che le conseguenze possano essere più che simboliche (ritengo che la normativa vi consenta agevolmente di sostituirmi o di procedere senza di me), contro l’attuale, ingiusta, organizzazione del sistema scolastico, e in particolare contro i meccanismi che regolano il reclutamento e la mobilità dei docenti, i quali, unitamente ai massicci tagli alle cattedre annunciati in questi mesi, penalizzano pesantemente le possibilità di lavoro dei docenti precari, ne mortificano la professionalità, ne mettono a dura prova la serenità; e, ciò che è ancor più grave, danneggiano i nostri studenti!



Assunto il 4 settembre 1997 con un contratto a tempo determinato con scadenza 30 giugno 1998 (poi prolungato al 19 luglio per via degli Esami di maturità), mi trovo attualmente disoccupato. In barba alle ricorrenti esternazioni di tante figure - istituzionali e non - sulla necessità di assicurare la continuità didattica, non avrò la realistica possibilità di ottenere un nuovo incarico annuale presso il Liceo *** nell’a. s. 2008/09 (e quindi di ritrovare le mie classi, una delle quali, la futura Quinta C, è stata seguita da me per due anni ed adesso si affaccia all’anno terminale), giacché quasi tutte le cattedre vacanti sono state assegnate, secondo una logica a mio parere estremamente discutibile, non - si badi bene! - a colleghi precari immessi in ruolo, bensì a docenti già di ruolo a cui è stato accordato il trasferimento. E in alcuni casi non di trasferimento vero e proprio si tratta, ma di “passaggio di classe” (persino dalle scuole elementari!).



Benché ogni tanto qualcuno proponga l’introduzione di forme di valutazione “meritocratica” nel sistema dell’istruzione, il successo o l’insuccesso del mio lavoro presso il Liceo *** non è stato misurato in alcun modo; né è stato chiarito affatto in base a quale criterio o parametro di buon senso è accaduto che quest’anno il numero dei trasferimenti (anche interprovinciali) e dei passaggi di classe sia enormemente aumentato rispetto al 2007, con la conseguente drastica contrazione delle cattedre a disposizione di noi precari. Una così accentuata mobilità - come ho già rilevato - provoca quel turn-over disastroso per gli studenti che un po’ tutti deplorano a gran voce anche sui mass-media. Ad aggravare la situazione si aggiunge l’incomprensibile ritardo dell’USP di Bari, che ha annunciato la pubblicazione del calendario per le imminenti nomine annuali nelle classi di concorso curricolari per il giorno 4 settembre, con la prevedibile conseguenza che queste ultime non saranno effettuate prima di lunedì 8 settembre - in sensibile ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico.



Dunque mi chiedo per quale motivo dovrei a partecipare, all’inizio di settembre, a consigli relativi a classi che non sono più mie, perché già sono state assegnate ad altri; e per giunta quasi certamente senza neppure aver saputo se potrò essere destinatario di un nuovo incarico annuale, in una scuola purchessia! la tendenza ad eliminare le cattedre che ci consentono di lavorare accelererà repentinamente nel 2009/10, allorché si abbatteranno su noi precari i ben noti tagli di 80.000 posti di lavoro; tagli che non toccheranno minimamente i colleghi di ruolo. Se dunque noi precari non serviamo, se rappresentiamo uno “spreco” da eliminare, non vedo perché ci si chiede di svolgere dei compiti in scuole in cui non siamo più in servizio. Che siano i docenti di ruolo, beneficiari di ogni tipo di privilegio, ad assicurare l’effettuazione dei suddetti scrutini di settembre!



Questa lettera ha, evidentemente, anche uno scopo pratico, ovvero quello di evitare alla scuola, e segnatamente al personale di segreteria, le inutili operazioni di convocazione del sottoscritto in vista degli scrutini di settembre, attraverso lettere o telefonate che resterebbero senza risposta alcuna. Una copia di essa sarà recapitata a mia cura, oltre alla segreteria, anche ai coordinatori delle classi di pertinenza (o, in un caso, allorché il coordinatore coincide con il sottoscritto, al relativo verbalizzatore), con la preghiera che ne diano lettura durante i lavori dei singoli consigli e si assicurino che essa sia allegata o almeno menzionata in ciascun verbale.

Qualora per motivi logistici io non riesca a far avere in tempo utile questo documento ai colleghi cooordinatori, prego il personale di segreteria di volerne gentilmente consegnare copia a:

Prof. ssa *** - coordinatrice della classe Terza C;

Prof. ssa *** - verbalizzatrice della classe Quarta C (in assenza del coordinatore, il sottoscritto);

Prof. ssa *** - coordinatrice della Quarta H.









Copie di questa lettera, che ha natura aperta e pubblica, saranno indirizzate anche agli organi di informazione, sperando che vogliano darne notizia.



Consapevole della Sua sensibilità sui temi della giustizia sociale, del diritto al lavoro e della libertà di espressione, nutro la speranza che Lei voglia comprendere, e finanche appoggiare, questo mio gesto di protesta.



Cordiali saluti,

Fabrizio *** Bari, 28 agosto 2008
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